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Più miele sulle tavole italiane: nel 2024 vendute 16mila ton (+3,4) in gdo

Più miele sulle tavole italiane: nel 2024 vendute 16mila ton (+3,4) in gdoMilano, 13 feb. (askanews) – Il miele si fa spazio nelle dispense degli italiani. Lo scorso anno le vendite di quello confezionato nella distribuzione organizzata hanno sfiorato le 16mila tonnellate, il 3,4% in più rispetto ai 12 mesi precedenti per un valore di circa 169 milioni di euro. Un dato che riflette le abitudini dei nostri connazionali più della metà dei quali lo consuma almeno una volta a settimana. Anche se solo 4 su 10 lo conoscere abbastanza. A rivelarlo è la ricerca “Gli italiani e il miele” commissionata dal Gruppo Miele di Unione Italiana Food ad Astraricerche. “I consumi di miele in italia stanno andando bene rispetto agli anni passati – ha detto ad askanews Raffaele Terruzzi, presidente gruppo Miele Unione italiana food – non è un consumo da Nord Europa ma è un buon segno ed è un segnale importante che la gente si sta affezionando a questo prodotto e lo sa valorizzare e apprezzare sia per la sua bontà che per le sue caratteristiche intrinseche”.


Se la colazione si conferma l’occasione di consumo principale per 7 italiani su 10, la sorpresa arriva dallo spuntino soprattutto quello di metà pomeriggio o quello dopo l’attività sportiva, quando un cucchiaino di miele diventa un momento dolce per recuperare energia. Ma c’è anche chi – e sono più di uno su due – lo sceglie come “coccola” in un momento di relax a casa. “L’aspetto più interessante è che viene riconosciuto come qualcosa di molto sano, molto buono, il contributo antibatterico, il fatto di essere un prodotto non trasformato, quindi il consumatore si sente molto rassicurato – ha spiegato Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche – E ovviamente è un prodotto buono che piace come gusto. In più c’è una componente crescente dell’aspetto energizzante in particolare per lo sport, in particolare questo è vero per gli uomini”. Le sue proprietà benefiche infatti sono tra le ragioni principali del consumo: più di 5 su 10 (55%) ne apprezzano le qualità antibatteriche, e altrettanti ( il 51%) lo scelgono perché è naturale e privo di additivi, e poi c’è chi lo ama semplicemente perché è buono. Non solo. La presenza del miele tra gli ingredienti di un alimento è per l’80% degli italiani un valore aggiunto in fase di acquisto e addirittura per il 40% orienta la scelta. “La gente – ha sottolineato Terruzzi – compra negli ultimi anni anche tanti prodotti che contengono miele un biscotto se leggono nell’ingredientistica che contiene miele lo comprano prima di uno che non lo contiene, è un driver di acquisto assolutamente”.


Eppure c’è ancora tanto da scoprire sul miele. Basti pensare che le varietà più consumate sono millefiori (64,2%), acacia (51,9%) seguite da castagno (30,2%), agrumi (22,4%), ed eucalipto (18,1%), ma nei fatti le tipologie sono circa una 60ina, diverse per gusto e proprietà. Da qui l’interesse a scoprire di più: “Vogliono sapere molto di più sulle varietà sulle tipologie del miele, quindi non limitarsi a quelle che vedono magari più esposte negli scaffali, e vogliono sapere anche di più su tutto quello che c’è dietro al mondo del miele – ha spiegato Finzi – . Quanto e perché fa bene, come viene prodotto, da quali aree geografiche arriva. Uno degli aspetti interessantissimi è il desiderio di immaginare il miele non soltanto nei classici prodotti con cui lo consumiamo, ma anche in abbinamento alla carne e al pesce”. Nuove occasioni di consumo che Unione Italiana Food ha deciso di raccontare in un piccolo vademecum dove accanto a suggerimenti e ricette si scopre anche che il miele ad esempio non scade mai e che la cristallizzazione è un processo chimico del tutto naturale. O che per definirsi tale il miele non deve contenere altra sostanza o ingrediente. “Questa iniziativa è nata dal fatto che ci siamo accorti che tanti italiani avevano sete di sapere, tanti sapevano a metà tanti volevano assolutamente mangiare il miele ma conoscere molto di più ciò che mettevano in bocca – ha concluso Terruzzi – tutte queste cose stanno andando a dare fiducia al consumatore che ha già aumentato i consumi anche se siamo un po’ lontani ma noi vorremmo arrivare ai consumi del nord Europa”.

Prada nomina Silvia Onofi ceo di Miu Miu

Prada nomina Silvia Onofi ceo di Miu MiuMilano, 13 feb. (askanews) – Il gruppo Prada annuncia la nomina di Silvia Onofri nel ruolo di chief executive officer del marchio Miu Miu, con decorrenza dal 26 Febbraio 2025.


Silvia Onofri ha iniziato la sua carriera in Bulgari. In seguito, ha assunto ruoli di crescente responsabilità in Bally, fino a ricoprire la posizione di Ceo Emea e successivamente di chief commercial global wholesale. Nel 2023, è entrata a far parte di VF Corporation in qualità di brand president per Napapijri, guidandone la trasformazione e il riposizionamento sul mercato. Ha conseguito un master in Economia e Commercio presso La Sapienza, con corsi di specializzazione presso la London School of Economics e la Greenwich University.

A San Valentino arrivano le prime fragole: prezzi regolari

A San Valentino arrivano le prime fragole: prezzi regolariRoma, 13 feb. (askanews) – Gli innamorati potranno festeggiare San Valentino con dolci a base delle prime fragole di stagione, che arrivano soprattutto da Sicilia e Calabria a prezzi regolari, 6 euro al chilo, mentre per la varietà lucana Sabrosa, , di qualità superiore, il prezzo è di 7 euro al chilo. E’ quanto emerge da una analisi di BMTI sull’andamento dei prezzi all’ingrosso dei prodotti più comunemente richiesti effettuata in occasione di San Valentino.


L’analisi di BMTI conferma un andamento dei prezzi regolare rispetto alla media del periodo. Il motivo è da attribuire ad un livello della domanda non ancora alto sebbene il prodotto sia già disponibile in quantità soddisfacenti. Tipicamente dopo San Valentino la richiesta, però, inizierà ad aumentare. Per i palati più raffinati, San Valentino è anche sinonimo di ostriche. Febbraio è un mese molto buono per consumarle poiché le temperature tipiche di questo mese, mantengono le ostriche fresche e gustose. I quantitativi disponibili sono in aumento, con le ostriche provenienti dal Delta del Po che continuano a conquistare i palati dei più appassionati. Per le ostriche si conferma una stabilità nei prezzi all’ingrosso, rispetto ai mesi precedenti, disponibili dai 5,00 euro/Kg fino a superare i 20,00 euro/Kg per le varietà selezionate e affinate acque salmastre, che sono quelle più pregiate.


Infine, anche le vongole sono un grande classico di San Valentino. Nonostante il prezzo all’ingrosso delle vongole veraci sia sempre alto a causa dei problemi sulla produzione legati all’invasione del granchio blu, rispetto a Natale, i prezzi sono passati da 18,00 euro/Kg a 16,50 euro/Kg. Tale flessione è da attribuire ad un calo della richiesta determinata proprio dall’eccessivo aumento del prezzo di questo mollusco. Al contrario, sono sempre convenienti i prezzi delle vongole lupino che, sebbene in leggero aumento a causa delle limitazioni causate dal cattivo tempo degli ultimi giorni, continuano ad avere prezzi convenienti, intorno a 5,50 euro/Kg.

Consorzio Vini Montecucco festeggia 25 anni con +10% bottiglie Doc e Docg

Consorzio Vini Montecucco festeggia 25 anni con +10% bottiglie Doc e DocgMilano, 13 feb. (askanews) – Nel 2025 il Consorzio Tutela Vini Montecucco Doc e Docg festeggia un traguardo importante: 25 anni dalla sua fondazione, un quarto di secolo dedicato alla valorizzazione di un territorio autentico e vocato alla viticoltura, che oggi può finalmente celebrare una crescita significativa. Il 2024 si è infatti chiuso con un incremento importante: la vendemmia 2024 ha visto un aumento del 41% dell’uva conferita in cantina rispetto all’anno precedente (da 12.682 quintali nel 2023 a 17.924), e l’imbottigliato ha fatto segnare un deciso +10%, con 5.500 ettolitri nelle tipologie Doc e Docg, equivalenti a poco più di 720mila bottiglie nel formato da 0,75 litri, oltre a qualche migliaio in altri formati.


“Finalmente un anno che ci fa tirare il fiato dopo una serie di stagioni complicate e che ci riempie di soddisfazione e ottimismo per il futuro della nostra Denominazione” commenta Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco, aggiungendo che “i dati di crescita confermano il valore del nostro territorio e delle scelte produttive delle nostre aziende, sempre più orientate alla qualità e alla sostenibilità”. L’”annuncio” del venticinquesimo anniversario avverrà in occasione della quarta edizione de “L’Altra Toscana 2025”, in programma il 20 febbraio a Palazzo degli Affari a Firenze, dove il Consorzio Montecucco sarà presente con una selezione di 33 etichette a rappresentare tutte le tipologie della DO, tra cui Montecucco Vermentino Doc, Rosso Doc, Rosso Riserva Doc, Sangiovese Docg, Sangiovese Riserva Docg e Vin Santo Doc. “L’Altra Toscana è un appuntamento fondamentale per noi – rimarca Basile, durante il quale presentiamo a giornalisti e professionisti annate diverse, scelte in base alle caratteristiche stilistiche di ogni azienda e alla grande longevità dei nostri vini, che ci permettono di offrire etichette in commercio nel momento ideale della loro evoluzione”.

Grana Padano, dal 17 al 21 febbraio protagonista a Gulfood 2025

Grana Padano, dal 17 al 21 febbraio protagonista a Gulfood 2025Roma, 13 feb. (askanews) – Dal 17 al 21 febbraio, il Consorzio Tutela Grana Padano sarà presente alla Gulfood Exhibition al World Trade Centre di Dubai. Arrivata alla sua 30esima edizione, la fiera si conferma come la più grande manifestazione annuale del settore alimentare e dell’ospitalità in Medio Oriente e Asia.


Quest’anno, a Dubai, sono attesi oltre 5.500 espositori provenienti da oltre 130 paesi, distribuiti su 24 padiglioni. Il Consorzio Tutela Grana Padano sarà presente nel Settore Italiano del Padiglione Lattiero-caseario, Stand A1-34. Il programma prevede degustazioni quotidiane di prodotto stagionato 16 mesi e Riserva 20-24 mesi e, a partire dalle 13, lo Chef Francesco Romano, con base a Dubai, condurrà dimostrazioni culinarie dedicate al Grana Padano. Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, spiega: “la partecipazione a Gulfood 2025 rappresenta un ulteriore passo nell’ampliamento delle aree di focus all’estero, in linea con la nostra visione strategica: diventare il formaggio simbolo dell’italianità nel mondo”.

Sanremo, Gabry Ponte è l’ospite di apertura della serata finale

Sanremo, Gabry Ponte è l’ospite di apertura della serata finaleMilano, 13 feb. (askanews) – Gabry Ponte è l’ospite di apertura della serata finale della 75ª edizione del Festival di Sanremo. Sabato 15 febbraio il Dj-producer italiano #1 al mondo per ascolti su Spotify presenterà sul palco dell’Ariston Tutta l’Italia (Sanremo 2025), il suo ultimo singolo, per Warner Music Italy, scelto come jingle ufficiale della kermesse e che tutti già cantano.


Con oltre 5.5 miliardi di stream globali, oltre 18 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e un palmares che comprende 3 dischi di diamante, 46 dischi di platino e 26 oro, Gabry Ponte è il DJ e producer italiano più ascoltato nel mondo e primo Dj della storia ad esibirsi allo stadio San Siro di Milano, sabato 28 giugno. Info biglietti www.livenation.it.

Firenze, apre il nuovo grande ostello della catena ao

Firenze, apre il nuovo grande ostello della catena aoMilano, 13 feb. (askanews) – Il grande ostello “a&o Firenze Campo di Marte” apre ufficialmente le porte agli ospiti. Situata nel cuore del capoluogo toscano, la nuova struttura è composta da 119 camere e si trova a 30 minuti a piedi da Piazza del Duomo e a dieci minuti dallo stadio Asics Firenze Marathon. Come molte strutture “a&o Hostels” in Europa, l’ostello è in una posizione ben collegata, a breve distanza dalla stazione ferroviaria di Campo di Marte, da cui è possibile raggiungere la stazione di Santa Maria Novella in 15 minuti.


Il nuovo design dell’edificio comprende una lobby luminosa con vetrate su due piani, un’area colazione con terrazza all’aperto e camere arricchite da grafiche ispirate alle locandine di mostre e spettacoli di Firenze, create con l’intelligenza artificiale a partire da immagini catturate in città. L’ostello offre un totale di 466 posti letto ed è la seconda struttura a&o Hotels in Italia dopo l’apertura di Venezia avvenuta nel 2017. Con questa nuova apertura, a&o Hostels, la più grande catena di ostelli in Europa, raggiunge 42 strutture. Per rendere la capitale toscana accessibile in ogni periodo dell’anno, saranno lanciate offerte speciali nei periodi di bassa stagione dedicate, in particolare, a gruppi scolastici e famiglie.


“Firenze – ha dichiarato Oliver Winter, fondatore e CEO di “a&o Hostels” – è una città dinamica e affascinante, con un’attrattività che dura tutto l’anno. Vogliamo rendere la visita accessibile a tutti e, dopo un’ampia ristrutturazione, a&o Firenze Campo di Marte apre per offrire alloggi di qualità a prezzi vantaggiosi. Che si tratti di un viaggio di piacere, di una breve sosta o di una ‘workation’. Con la sua vasta offerta artistica e culturale, Firenze è una destinazione straordinaria”. Le strutture del nuovo “a&o Firenze Campo di Marte” introducono standard innovativi nel portfolio del gruppo “a&o”: sette terminali per il self check-in, disponibili in 13 lingue per garantire un arrivo rapido e semplice; pulizia 24/7 di corridoi e lobby grazie a robot aspirapolvere e lavapavimenti industriali; stazioni di ricarica per veicoli elettrici e 40 posti auto nel parcheggio sotterraneo interno; forno a convezione centralizzato e programmato digitalmente per un servizio cena ottimizzato; mobile key tramite app a&o, utilizzabile come chiave digitale della stanza su richiesta; camere decorate con grafiche ispirate alle locandine di mostre e spettacoli fiorentini, realizzate grazie all’uso dell’intelligenza artificiale a partire da fotografie scattate in città.


Nel corso dell’anno, la lobby sarà riprogettata dallo studio viennese “BWM Architektur & Design” arricchendosi di installazioni artistiche sulle pareti. Il grande cortile interno sarà trasformato in uno spazio multifunzionale, con aree sportive e ricreative aperte anche ai residenti del quartiere.

Latteria Soresina fa 125 anni e raggiunge 600 mln fatturato

Latteria Soresina fa 125 anni e raggiunge 600 mln fatturatoRoma, 13 feb. (askanews) – Latteria Soresina, la più grande cooperativa di primo grado nel mondo lattiero caseario italiano, primo produttore assoluto di Grana Padano, ha festeggiato il traguardo di 125 anni di storia toccando quota 600 milioni di euro di fatturato.


Latteria Soresina, infatti, che nel 2000 registrava un fatturato di 80 milioni di euro, nel 2024 ha chiuso un consolidato di gruppo di circa 600 milioni di euro. Il fatturato export che nel 2000 realizzava meno di 10 milioni di euro, nel 2024 è cresciuto a 141 milioni di euro. Anche i Soci conferenti nello stesso periodo di tempo sono cresciuti, sia in termini di capi di bestiame, passati mediamente per ciascuno da 21.650 a 46.000 (+112%), sia in termini di q.li/anno di latte conferiti, passati dagli 8.700 del 2000 agli oltre 27.000 del 2023 (+218%). I dipendenti sono passati da 251 unità ai 620 attuali ai quali si aggiungono oltre 150 collaboratori esterni. Il prezzo del latte liquidato negli ultimi 13 anni dalla Latteria Soresina è stato mediamente superiore del 9,2% rispetto a quello di mercato.


I 125 anni sono stati celebrati l’11 febbraio con un evento riservato ai soci e ai dipendenti che si è svolto al Teatro Ponchielli di Cremona alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il tartufo umbro punta all’estero con la Giuliano Tartufi

Il tartufo umbro punta all’estero con la Giuliano TartufiRoma, 13 feb. (askanews) – Il tartufo umbro punta all’estero: la Giuliano Tartufi, tra le principali in Italia a operare nel settore della trasformazione e commercializzazione del tartufo, che ha sede a Pietralunga, investe nel campo dell’internazionalizzazione, non solo con la vendita online, ma soprattutto approcciando in maniera diretta i mercati esteri, partecipando alle più grandi fiere internazionali del settore e intessendo relazioni commerciali direttamente sul posto. E la percentuale la quantità di prodotto venduto all’estero ha superto quella del prodotto venduto in Italia.


“Se parliamo di prodotto fresco – ha detto il titolare della Giuliano Tartufi Giuliano Martinelli – attualmente saremo intorno al 50% di export e 50% di vendite dentro i confini nazionali, anche perché in Italia ci sono tante aziende che lavorano e commercializzano il tartufo e il mercato è quindi più inflazionato. Se ci riferiamo al prodotto conservato, invece, è leggermente maggiore la quantità venduta all’estero che quella venduta in l’Italia”. “Quest’anno – ha spiegato lo stesso Martinelli – andremo a Milano, poi a Dubai, Singapore e in Germania, solo per citare alcune delle città e dei Paesi in cui si svolgono le fiere più importanti a livello mondiale per il mercato enogastronomico. Il tartufo è oggi un ingrediente sempre più importante e se prima era conosciuto solo in Italia e in Francia ormai tutto il mondo lo sta apprezzando”.


Proprio in quest’ottica, l’azienda umbra quest’anno è già stata presente al Sigep di Rimini e al Pitti Taste di Firenze e, dal 17 al 21 febbraio, sarà al Gulfood di Dubai, la più importante fiera mondiale per l’innovazione alimentare, evento a cui la Giuliano Tartufi ha già partecipato nelle precedenti edizioni vincendo il premio per il ‘Condimento più innovativo’ con il prodotto Spolverata al tartufo. “L’Italia e la Francia, ma l’Europa in generale – ha aggiunto il titolare della Giuliano Tartufi – rimangono ancora i mercati principali. A crescere però in maniera esponenziale è attualmente il mercato asiatico, sia per quanto riguarda i quantitativi che per la conoscenza dei nostri prodotti enogastronomici. In crescita anche il mercato statunitense: dove ci sono forti comunità di italiani, infatti, si diffonde anche la ristorazione italiana che, di solito, prevede in menù almeno un piatto a base di tartufo”.

Fiera del Cicloturismo di Bologna, per capire fenomeno in crescita

Fiera del Cicloturismo di Bologna, per capire fenomeno in crescitaMilano, 13 feb. (askanews) – Sempre più sotto i riflettori all’estero le piste ciclabili italiane, meta sognata e agognata. Con l’avvicinarsi della Fiera del Cicloturismo, organizzata da Bikenomist, che si terrà per la quarta edizione a Bologna, in Piazza Lucio Dalla, dal 4 al 6 aprile 2025, il settore si prepara a presentare nuove mete, dati aggiornati e tendenze che ridefiniranno il viaggio su due ruote.


La Fiera del Cicloturismo è il più grande evento in Italia dedicato ai viaggi in bicicletta e tra i più importanti al mondo, si prepara ad accogliere i visitatori per la sua quarta edizione, dal 4 al 6 aprile 2025 a Bologna, in Piazza Lucio Dalla. Sarà un’occasione unica per esplorare le migliori destinazioni cicloturistiche, scoprire le tendenza del settore e incontrare esperti e appassionati provenienti da tutto il mondo. L’evento ospiterà numerosi stand con espositori italiani ed esteri con una crescita del 30% rispetto alla terza edizione, offrendo una panoramica completa delle mete più affascinanti e dei servizi dedicati ai cicloturisti. Tra i protagonisti spiccano l’Emilia-Romagna, ospite della manifestazione, Sicilia e Spagna come sponsor e il Friuli Venezia Giulia come partner speciale. Tra le regioni bike-friendly l’Emilia-Romagna risulta essere sempre più dedicata mobilità sostenibile, come racconta anche l’Assessora a Turismo, Commercio, Sport Roberta Frisoni, che ospiterà la Fiera e, il prossimo anno a Rimini, Velo-city 2026. Questo evento, riferimento internazionale della mobilità ciclabile, non tornava in Italia da ben 30 anni.


Elvira Amata, Assessore per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo della Regione Sicilia, già sponsor della Fiera nelle precedenti edizioni, dichiara: “Siamo orgogliosi che la Sicilia e il percorso Sicily Divide siano stati inseriti, per la prima volta, tra le mete consigliate dal New York Times. Questo riconoscimento internazionale conferma il valore straordinario del nostro territorio, capace di offrire esperienze uniche tra natura, cultura e tradizione. Sicily Divide, con il suo itinerario cicloturistico che attraversa l’isola da Trapani a Catania, rappresenta un’opportunità straordinaria per scoprire la Sicilia in modo sostenibile, immergendosi nei paesaggi mozzafiato e nell’autenticità dei borghi siciliani. Sarà per noi un piacere e un orgoglio poter raccontare questo e gli altri percorsi siciliani ai visitatori della Fiera del Cicloturismo”