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Le cose interessanti che ha detto Mattarella inaugurando l’anno accademico a Ferrara

Le cose interessanti che ha detto Mattarella inaugurando l’anno accademico a Ferrara


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Le cose interessanti che ha detto Mattarella inaugurando l’anno accademico a Ferrara




















Roma, 7 apr. (askanews) – “Il mondo è diventato un’unica comunità, sempre più stretta, interconnessa, sempre più raccolta al proprio interno”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Ferrara per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università.

“Il mondo cambia velocemente. Il mondo di oggi non è più quello che vi era quaranta, cinquant’anni fa. Questo richiede riflessioni” basti pensare alle “tendenze demografiche, accoppiato a quello della distribuzione della ricchezza nel mondo. Vi sono elementi di profonda diversità nelle varie zone del mondo – ha proseguito -. Queste differenze, un tempo, venivano assorbite all’interno dei territori locali, in sede locale, in ampie, grandi regioni, ma dentro ciascun continente, separatamente in ogni continente”. “Al tempo di Copernico – dice ancora il Presidente della Repubblica – questa condizione di comunità sopra i confini e di ogni parte nel mondo allora conosciuto e frequentato – l’Europa – era propria soltanto dei clerici vagantes, degli studenti e dei docenti che giravano fra le prime e poche Università, dopo l’anno Mille, per riprendere a intessere fili di cultura comune. Adesso ha questa condizione globale. In cui non si possono ignorare “le lotte e le sofferenze delle donne in Afghanistan e in Iran. Perché si tratta della mancanza di libertà e di diritti di persone che appartengono alla nostra stessa comunità: la comunità mondiale, sempre più stretta, sempre più intensamente correlata al proprio interno”.

“Oggi, muoversi da una parte all’altra del mondo è facile. Conoscere le condizioni in cui si vive in ogni parte del mondo, da qualunque posto, è altrettanto facile. Conoscere le condizioni di benessere, ovunque, è abbastanza facile. Entrare in relazione immediata, in tempo reale, con gli interlocutori o con le condizioni di ogni altra parte, anche di continenti un tempo lontani, è altrettanto facile. Questo rende il mondo assolutamente una comunità unica. E di questo va preso atto. Perché allora quelle differenze di tendenze demografiche e di distribuzione di benessere e di ricchezza non si esauriscono assorbendosi dentro l’ambito locale, ma hanno contraccolpi inevitabili in ogni parte del mondo. E lo registriamo ogni giorno”. “Se pensiamo che tra venti, trent’anni l’Africa avrà una popolazione che sarà tre-quattro volte quella dell’intera Europa, ci rendiamo conto di come questi siano gli scenari che vanno affrontati. Sono scenari totalmente nuovi che richiedono un impegno di studio, di applicazione, di iniziative totalmente nuovo. È una condizione che richiede davvero un approfondimento che non sempre registriamo. Nel nostro mondo queste condizioni di mutamento sono alle volte avvertite come estranee, come lontane”.

“Ecco, questo fa comprendere perché l’ONU abbia esortato a riformulare l’educazione, l’istruzione, per rendere il mondo adeguato alle sue condizioni attuali. Per questo vi è un’esigenza di approfondimento che compete alla dimensione scientifica, a quella educativa. Non è la prima volta che accade nella storia. All’epoca di Copernico c’era già una comunanza di approfondimento e di studio, come abbiamo ricordato prima. Basti pensare che qui, in questo Ateneo, tra Copernico – polacco – e Paracelso – svizzero – vi era una commistione, una messa in comune di saperi che ha posto le basi dell’Europa, che è stato il crogiolo in cui si è formata l’Europa e la sua cultura”. Per Mattarella “questo ruolo dell’Università non è più soltanto dovuto all’Europa, al nostro continente. È un’esigenza globale. In tutto il mondo, le Università sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi. Scenari che fanno comprendere come siano fuori dal tempo e dalla storia comportamenti da potenza dei secoli scorsi, che conducono a guerre di aggressione per annettere territori, o a competizioni accanite su aspetti marginali”.

“Sono questi gli aspetti rilevanti che contrassegneranno il mondo futuro. Su questo il mondo è chiamato a riflettere. E a far da avanguardia in questa riflessione devono essere le Università. Gli Atenei hanno questa vocazione, questo ruolo, che poc’anzi il Professor Patrizio Bianchi ricordava. Questa vocazione, questa missione di riflettere per approfondire scenari e indicare percorsi con cui affrontarli. Questo è il mondo che hanno i giovani di fronte. Questo è il mondo che le Università devono aiutarli a interpretare e a governare”, ha concluso.

Ancelotti: “Milan-Napoli quarto di Champions equilibrato”

Ancelotti: “Milan-Napoli quarto di Champions equilibrato”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Ancelotti: “Milan-Napoli quarto di Champions equilibrato”



















Roma, 10 apr. (askanews) – “Milan-Napoli? Partita equilibrata e incerta” Parola di Carlo Ancelotti, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. “Cosa pensiamo alla vigilia dei quarti di Champions? – continua – Si pensa di arrivare a vincerla, sapendo che ogni partita è un ostacolo difficile, duro e imprevedibile, la Champions è così. Da parte di tutte le otto squadre c’è il desiderio di raggiungere la finale di Istanbul”. “In questo tipo di partite i giocatori sentiranno la pressione, saranno motivatissimi, quindi non c’è bisogno di fare discorsi motivazionali. Il discorso da fare è legato alla strategia della partita, cercando di dare indicazioni chiare e semplici ai giocatori, per farli sentire coinvolti e partecipi: è un modo anche per stemperare un po’ la pressione che inevitabilmente queste partite ti mettono addosso”. Dopo il sorteggio ha sentito Maldini e gli ha dato appuntamento a Istanbul. “È stato soprattutto un augurio al Milan al quale sono affezionato. In realtà Milan-Napoli sarà una partita molto equilibrata e molto incerta. Sarebbe bello ritrovarsi a Istanbul? Per il Real sì, credo anche per il Milan, ma tutti vogliono arrivare a Istanbul”.

Ancelotti ha parlato anche del suo futuro che si pensa possa anche essere legato alla panchina del Brasile. “C’è un bel detto che fa proprio al caso – aggiunge – le chiacchiere le porta via il vento. Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo”. “È una stagione molto, troppo esigente, ci sono troppe partite. C’è stato un Mondiale di mezzo con 15 giocatori nostri coinvolti, poi la Supercoppa di Spagna in Arabia, il Mondiale per club in Marocco a febbraio: morale della favola dal 30 dicembre al 20 marzo abbiamo giocato ogni tre giorni. Nel campionato della regolarità, non siamo riusciti ad avere la continuità del Barcellona. Il calendario è assurdo e anche lì bisognerebbe fare qualcosa. Ma abbiamo da giocare la finale di Coppa del Re e i quarti di Champions, la stagione è ancora aperta. E non dimentichiamo che abbiamo già portato a casa la Supercoppa Europa e il Mondiale per club”. E il futuro per il figlio Davide?: “Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio, poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non sarà il Basilea, perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno che avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e anche bene”. Un pensiero per Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele: “Siamo tutti in apprensione e in ansia, sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene. Berlusconi è stato, è e sarà una persona molto amata da tutti”. “È stato un grande presidente – ha aggiunto Ancelotti – che stimolava e aiutava nei momenti difficili e metteva un po’ di pepe nei momenti buoni. Nei momenti di difficoltà si poteva contare sul suo appoggio”.

Infine il Var: “Dal punto di vista arbitrale, cosa cambierebbe nel calcio di oggi? Devo dire la verità, non sono molto contento di come viene applicato il Var: in questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si ricorre al Var troppo spesso”. “Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento, deve essere un po’ cambiato. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione. Ci potrebbe essere l’idea di mettere il tempo effettivo per evitare questi maxi-recuperi. Alcune cose si possono fare”.

Sinner numero 8 al mondo, è il suo best ranking

Sinner numero 8 al mondo, è il suo best ranking


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Sinner numero 8 al mondo, è il suo best ranking




















Roma, 10 apr. (askanews) – Grazie agli 80 punti scaduti a Holger Rune, Jannik Sinner registra il suo nuovo best ranking salendo all’ottava posizione della classifica mondiale Atp. Ruud, invece, scavalca Medvedev al quarto posto. Stabili Musetti, Berrettini e Sonego, risale Cecchinato che guadagna quasi 20 posizioni grazie alle semifinali all’Estoril. Con l’ottava piazza, Jannik diventa il quinto miglior italiano di sempre nel ranking, il quarto se consideriamo solo l’era Open. Davanti lui ora ci sono solamente Nicola Pietrangeli (n. 3, ma non conteggiato nell’era Open), Adriano Panatta (n. 4), Matteo Berrettini (n. 6) e Corrado Barazzutti (n. 7).

Rahm vince l’Augusta Masters e torna numero uno al mondo

Rahm vince l’Augusta Masters e torna numero uno al mondo


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Rahm vince l’Augusta Masters e torna numero uno al mondo




















Roma, 10 apr. (askanews) – Lo spagnolo Jon Rahm ha vinto l’Augusta Masters 2023 con una finale da applausi ed una rimonta fantastica. Ha chiuso a -12, mettendosi alle spalle gli americani Brooks Koepka e Phil Mickelson, entrambi a -8.

Lo spagnolo, tornato numero uno al mondo, ha operato una grande rimonta nell’ultimo dei quattro round in programma sul leader Brooks Koepka, crollato dopo che aveva guidato la graduatoria fin dai primi colpi. L’iberico ha concluso a 276 colpi, 12 sotto il par, mentre l’americano – a causa di un brutto 75 nell’ultimo giro da 18 buche – ha terminato a 280 come il connazionale Phil Mickelson, autore dal canto suo di un fantastico 65 che gli ha permesso di acciuffare la seconda piazza. Per il fuoriclasse spagnolo si tratta del primo successo all’Augusta Masters e del secondo Slam della sua carriera, dopo gli US Open del 2021. Jon Rahm ha dedicato la vittoria a Seve Ballesteros, l’ultimo spagnolo ad aver vinto l’Augusta Masters, deceduto nel 2011 per un tumore. “Ovviamente tutti noi giocatori sogniamo cose del genere. Provi a visualizzare come sarà e come ti sentirai… Non avrei mai pensato che arrivare a piangere vincendo un torneo di golf, ma ci sono andato molto vicino alla 18° buca”, le sue parole riportate da Skysports.com

Berlusconi, fonti ospedaliere: ha passato una notte tranquilla

Berlusconi, fonti ospedaliere: ha passato una notte tranquilla


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Berlusconi, fonti ospedaliere: ha passato una notte tranquilla




















Roma, 10 apr. (askanews) – Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha passato “una notte tranquilla”. Lo riferiscono fonti ospedaliere del San Raffaele di Milano, che per ora non hanno diffuso un bollettino sanitario ufficiale.

L’ex premier è ricoverato da mercoledì scorso in seguito a “complicanze” polmonari della sua patologia principale che, secondo quanto è stato spiegato dai sanitari che lo hanno in cura, è una forma di leucemia. Alberto Zangrillo, suo medico curante e primario della rianimazione del S. Raffaele, ha precisato sabato scorso ai cronisti di non voler alimentare “ottimismo” né “pessimismo” ma che in ogni caso a suo giudizio il paziente sta reagendo bene alle cure che gli vengono somministrate.

Mattarella: la Polizia incarna i principi della Costituzione

Mattarella: la Polizia incarna i principi della Costituzione


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Mattarella: la Polizia incarna i principi della Costituzione



















Roma, 10 apr. (askanews) – “Celebriamo, quest’anno, il 75mo anniversario dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Mi è grato esprimere, a centosettantuno anni dalla fondazione del Corpo, la gratitudine e l’apprezzamento della Repubblica alle donne e agli uomini della Polizia di Stato impegnati, ogni giorno, a inverarne e a incarnarne i principi”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al prefetto Lamberto Giannini, capo della Polizia – Direttore generale della Pubblica Sicurezza.

“Ogni giorno la Polizia di Stato è chiamata a presidiare la cornice di legalità e di sicurezza necessaria al compiuto esercizio delle libertà personali e collettive.La medaglia d’oro al Valor Civile, attribuita alla bandiera della Polizia di Stato, ne è conferma e testimonianza”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Ogni giorno – ha affermato il presidente Mattarella – le azioni di contrasto alle mafie colpiscono le pretese di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, rafforzando le condizioni per lo sviluppo e la libertà di impresa. Ogni giorno prosegue l’impegno nella prevenzione dei rischi eversivo-terroristici, anche in ambiti sempre più strategici come la sicurezza delle infrastrutture informatiche, nonché nella cooperazione internazionale di polizia, di cui desidero sottolineare l’importanza nell’anno del centenario dell’istituzione dell’Interpol. Coniugando rigore ed equilibrio, ogni giorno gli appartenenti alla Polizia di Stato sono interpreti dei valori costituzionali di solidarietà e di coesione sociale, come il contributo offerto in occasione di recenti eventi emergenziali e la complessa attività nel campo dell’immigrazione e dei servizi per l’integrazione degli stranieri”.

“La dedizione al bene comune che caratterizza l’azione del Corpo, a rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere, rappresenta un patrimonio e un esempio prezioso. Ai caduti e ai feriti, alle loro famiglie, rinnovo la vicinanza dell’intero Paese. A tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e alle loro famiglie rivolgo, in questa ricorrenza, i più sentiti auguri”, ha concluso Mattarella.

La pittura come ritratto femminile: Attasit Pokpong a Lugano

La pittura come ritratto femminile: Attasit Pokpong a Lugano


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>La pittura come ritratto femminile: Attasit Pokpong a Lugano




















Lugano, 10 apr. (askanews) – Volti di donna che rimandano, come prima sensazione, all’estetica pop, ma che poi, osservati più da vicino, svelano una pluralità di riferimenti e di sensazioni, oltre che una significativa forza pittorica. Siamo nella mostra “The Presence”, che il Museo delle culture di Lugano dedica ad Attasit Pokpong. Tra i curatori c’è Paolo Maiullari, responsabile della ricerca e delle attività espositive del Musec: “Attasit Pokpong – ha detto ad askanews – è considerato uno dei maggiori artisti contemporanei thailandesi, nasce a Bangkok nel 1977 e dal 1999 inizia la sua carriera di professionista, esponendo in Thailandia e poi dal 2009 partecipando con delle personali a delle esposizioni internazionali in Asia, in Europa e negli Stati Uniti”.

In mostra l’artista ha portato 14 nuove opere realizzate espressamente per l’esposizione in Svizzera, e il centro della sua ricerca è il volto femminile, soggetto su cui lavora ormai da 15 anni. “È quello che secondo lui – ha aggiunto Maiullari – gli permette di esprimere al massimo la sua ricerca e le sue emozioni attraverso la pittura”. I dipinti di Pokpong sono ricchi, molto curati, accattivanti, ma anche inseriti in un contesto sociale legato all’Asia, come ci ha spiegato Nora Segreto, ricercatrice del Musec, e co-curatrice della mostra. “Attraverso il colore – ha detto – Pokpong manifesta una propria personale ricerca sull’arte, sulla cultura e sulla società thailandese, poiché il colore assume il valore di un codice che riflette elementi e simboli della società thailandese contemporanea, ma anche del mondo globalizzato”.

Un’altra forma della presenza evocata dal titolo della mostra è legato al fatto che, per cogliere la qualità pittorica del lavoro dell’artista, lo spettatore è invitato a vedere di persona i dipinti, ad avvicinarsi fisicamente alla sua pittura. “Nessuna riproduzione – ha aggiunto Nora Segreto – è capace di restituire la complessità dei dettagli della tecnica e del lavoro di Attasit Pokpong”. La mostra, che inaugura il progetto Global Aesthetics del Musec, dedicato alla relazione tra l’arte e il contesto ideologico e culturale nel quale si muove, resta aperta a Lugano fino all’11 giugno.

Ucraina, Pentagono indaga sulla fuga di notizie riservate

Ucraina, Pentagono indaga sulla fuga di notizie riservate


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Ucraina, Pentagono indaga sulla fuga di notizie riservate



















Roma, 10 apr. (askanews) – Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha avviato una indagine per valutare l’impatto che i documenti di intelligence sulla guerra in Ucraina recentemente trapelati potrebbero avere sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sui suoi alleati e partner, mentre va a caccia della fonte della fuga di notizie. Lo scrive il quotidiano inglese Guardian nel suo aggiornamento online.

“Il Dipartimento della Difesa continua a esaminare e valutare la validità dei documenti fotografati che circolano sui siti di social media e che sembrano contenere materiale sensibile e altamente classificato”, ha fatto sapere il Pentagono in una nota. Secondo il Guardian funzionari statunitensi hanno affermato che l’indagine è nelle sue fasi iniziali e coloro che la gestiscono non hanno escluso la possibilità che elementi filo-russi siano dietro la fuga di notizie, che è vista come una delle più gravi violazioni della sicurezza dopo le rivelazioni di WikiLeaks che risalgono al 2013.

Isole Spratly, Marina militare cinese: nave Usa entrata illegalmente

Isole Spratly, Marina militare cinese: nave Usa entrata illegalmente


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Isole Spratly, Marina militare cinese: nave Usa entrata illegalmente




















Roma, 10 apr. (askanews) – Il comando del teatro meridionale dell’Esercito popolare cinese è impegnato “con forze navali e aeree nella ricerca e nel monitoraggio della navigazione del cacciatorpediniere della marina statunitense USS Milius, entrato nella giornata di lunedì illegalmente nelle acque vicino alla barriera corallina cinese di Meiji nelle isole Nansha nel Mar cinese meridionale”. Lo segnala un tweet del quotidiano governativo Global Times, attribuendo la notizia a un portavoce delle forze armate di Pechino. Le Nansha sono quelle che a livello internazionale sono più note come isole Spratly, contese fra diverse nazioni, nel cui mare Washington rivendica libertà di navigazione.

Portavoce Kiev contro la Santa Sede: equipara vittime e aggressori

Portavoce Kiev contro la Santa Sede: equipara vittime e aggressori


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Portavoce Kiev contro la Santa Sede: equipara vittime e aggressori




















Roma, 8 apr. (askanews) – Il governo ucraino punta il dito sulla Santa Sede e accusa il Vaticano di alimentare una equiparazione fra “vittima” e “aggressore”. In un post pubblicato su Facebook dal portavoce del Ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, si legge un commento alla processione del Venerdì Santo. “Ieri, Venerdì Santo, si è svolto a Roma – ha scritto l’esponente governativo ucraino – un grande evento religioso: la Processione della Croce. Simboleggia la vittoria del bene sul male, la luce sulle tenebre, la fede sulla disperazione. Siamo profondamente grati a Papa Francesco per la sua preoccupazione per l’Ucraina e gli ucraini. Purtroppo, siamo costretti ad affermare che la processione di quest’anno è stata ancora una volta offuscata dal tentativo di equiparare la vittima e l’aggressore”.

Secondo Nikolenko “la partecipazione congiunta di un ucraino e un russo distorce la realtà in cui la Russia ha fatto cadere gli ucraini, incarnando un genocidio contro di loro. Più che altro, tale passo mina i principi della giustizia e della moralità umana comune, scredita il concetto di pace e fratellanza. I tentativi di segnare l’uguaglianza tra l’Ucraina che soffre e la Russia non favoriscono la riconciliazione. La riconciliazione può arrivare solo dopo la vittoria ucraina, la punizione di tutti i delinquenti russi, il pentimento per le sofferenze causate e chiedere perdono agli ucraini”.