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Domani Mattarella a Marsiglia, riceverà la laurea honoris causa

Domani Mattarella a Marsiglia, riceverà la laurea honoris causaMarsiglia, 4 feb. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà domani a Marsiglia dove riceverà la laurea honoris causa dall’università francese di Aix-Marseille.


Il capo dello Stato arriverà in città in mattinata e si sposterà subito all’Hotel de Ville dove verrà accolto dal sindaco di Marsiglia, Benoît Payan. Intorno alle 11,30 visiterà la mostra “Marsiglia italiana”. Subito dopo, sempre presso il Comune, Mattarella incontrerà una rappresentanza della comunità italiana a Marsiglia e di quella francese legata all’Italia. Nel pomeriggio, alle 16 il Presidente della Repubblica si recherà al Palais du Pharo per la cerimonia di consegna dell’onorificenza accademica di Dottore Honoris Causa. Interverranno il Presidente dell’Università di Aix-Marseille, Éric Berton, il Rettore dell’Accademia di Aix-Marseille, Benoît Delaunay, il Presidente della facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università di Aix-Marseille, Jean-Baptiste Perrier, e, infine, verrà pronunciata la laudatio da parte del Professor Joël-Benoît d’Onorio al termine della quale Mattarella pronuncerà un discorso.


Dopo la cerimonia una breve pausa e il rientro a Roma.

I cinque Consorzi del vino del Lago di Garda uniti a Wine Paris

I cinque Consorzi del vino del Lago di Garda uniti a Wine ParisMilano, 4 feb. (askanews) – “Lake Garda Wines” è il nuovo progetto nato dalla volontà dei Consorzi Bardolino, Custoza, Garda, Lugana e Valtènesi di promuovere con un’unica immagine i vini e il territorio che circonda il Lago di Garda. Una sinergia tra diverse Denominazioni, accomunate dall’obiettivo di valorizzare un patrimonio vitivinicolo straordinario e diffondere nel mondo la qualità e l’autenticità dei vini di quest’area. Il Lago di Garda, infatti, con il suo microclima unico, la sua biodiversità, e con secoli di tradizione vitivinicola, offre un terreno ideale per la produzione di vini profondamente radicati nella cultura locale.


“Lavorare insieme agli altri Consorzi – ha detto Fabio dei Micheli, presidente del Consorzio Bardolino Doc – significa dunque rafforzare la visibilità dei nostri vini e costruire un messaggio comune che renda la nostra vocazionalità climatica un esempio e un modello di qualità sempre più unico e riconoscibile che lo consolida come polo enologico di eccellenza in tutto il mondo”. Questa idea di collaborazione, che conserva le specificità di ogni Denominazione, trova eco anche nelle parole di Roberta Bricolo, presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Doc. “Cinque consorzi si uniscono per affrontare le sfide del mercato globale con determinazione e coesione: questa alleanza non solo ottimizza le risorse ma valorizza l’autenticità del nostro territorio, unendo in modo strategico le forze per una maggiore riconoscibilità internazionale”. La collettiva “Lake Garda Wines” sarà protagonista alla fiera Vinexpo – Wine Paris 2025 dal 10 al 12 febbraio a Parigi. Durante la manifestazione questo progetto unico in Italia sarà presentato dai presidenti dei Consorzi, accompagnati da una selezione delle etichette più rappresentative delle diverse Denominazioni e da circa trenta aziende.


“Non stiamo solo promuovendo i nostri vini – ha aggiunto Paolo Fiorini, presidente del Consorzio Garda Doc – ma anche il patrimonio culturale e paesaggistico che rende il Lago di Garda un luogo unico, capace di suscitare emozioni senza pari”. “Con questo progetto – ha aggiunto Fabio Zenato, presidente del Consorzio Lugana Doc – puntiamo a consolidare l’identità enologica di ciascuna Denominazione, ma anche a trasmettere una visione collettiva che abbraccia sostenibilità, innovazione e un impegno comune per il futuro del vino”. L’idea di una cooperazione che guarda al futuro si fa ancora più chiara nelle parole di Paolo Pasini, Presidente del Consorzio Valtènesi, “da qualsiasi punto di vista lo si osservi, il Lago di Garda costituisce il tratto fondamentale del DNA di tutti i vini che scaturiscono dal suo microclima originale. Unirsi tra i Consorzi e le Denominazioni che colorano la sua variabilità espressiva è il miglior modo per far conoscere al mondo la bellezza che ci sostiene. Grazie a Lake Garda Wines” dice Pasini, “raccontiamo la storia di un territorio che da secoli è capace di produrre vini indissolubilmente legati alla sua natura, alla cultura e alle tradizioni”.


Foto: Stefano Campana

Un convegno a Roma sul vino come patrimonio culturale europeo

Un convegno a Roma sul vino come patrimonio culturale europeoMilano, 4 feb. (askanews) – Il vino non è solo un prodotto agricolo ma un vero e proprio elemento culturale che attraversa i secoli, intrecciandosi con la storia, l’archeologia e l’identità dei territori. Per approfondire questo tema, “Iter Vitis – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” e il Parco Archeologico del Colosseo, in collaborazione con la Cantina Cincinnato, promuovono un convegno dedicato al ruolo dell’industria culturale nella valorizzazione della viticoltura come patrimonio materiale e immateriale.


L’evento si terrà giovedì 6 febbraio alle 9.30 nella suggestiva cornice della Curia Iulia all’interno del Parco Archeologico del Colosseo. Un’occasione unica per ascoltare esperti italiani e internazionali che porteranno le loro esperienze nel recupero e nella valorizzazione della viticoltura storica, tra archeologia, ampelografia e identità del territorio. Il convegno vedrà la partecipazione di studiosi, ricercatori, istituzioni culturali e produttori di vino che hanno contribuito a riscoprire e proteggere antiche tradizioni vitivinicole. Tra i temi affrontati: il ruolo delle vigne urbane nel paesaggio storico, il recupero di vitigni autoctoni, l’interazione tra archeologia e viticoltura nei musei europei e il valore dell’industria culturale nel raccontare il passato e il futuro del vino. Tra i protagonisti, rappresentanti del Museo Archeologico di Salonicco, del Museo Archeologico di Heraklion, della Cité du Vin di Bordeaux, della Cantina Cincinnato e di progetti innovativi come Venissa, la valorizzazione della viticoltura veneziana, e il programma di recupero della viticoltura storica in Israele e Moldova. L’evento sarà moderato da Emanuela Panke, Presidente di Iter Vitis, e vedrà l’intervento di esperti del settore, tra cui Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, e dell’antropologo del gusto Ernesto di Renzo, professore alle Università di Tor Vergata e Teramo, che racconteranno il valore della viticoltura come elemento di identità e sviluppo territoriale.

Carbon farming, opportunità economica per comparto agricolo

Carbon farming, opportunità economica per comparto agricoloRoma, 4 feb. (askanews) – Il Carbon Farming può rappresentare un’opportunità per migliorare le condizioni economiche del comparto agricolo, permettendo una riduzione delle emissioni e il sequestro del carbonio attraverso nuove pratiche agronomiche. E’ quanto emerso da una ricerca sullo stato dell’arte dei progetti di carbon farming nel settore agricolo e agroalimentare a livello internazionale presentata oggi dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, alla presenza di Maria Chiara Gadda, vicepresidente della XIII Commissione (Agricoltura).


Dall’analisi di 435 progetti internazionali di carbon farming nel comparto agroalimentare, emerge che il 39% si concentra in Nord America, il 33% in Asia e il 18% in Europa, mentre il restante 10% in Centro-Sud America, Africa e Oceania. Considerando il numero di crediti erogati, il primato è della Cina (43%), seguita dagli Stati Uniti (40%). Tra i settori produttivi specifici che hanno erogato il maggior numero di crediti in testa c’è la zootecnia, in particolare il comparto lattiero-caseario e la produzione di carne, a seguire, il settore cerealicolo. L’analisi delle pratiche maggiormente diffuse nei progetti sui mercati del carbonio vede in cima l’utilizzo di impianti di digestione anaerobica (biogas e biometano) e la gestione integrata del bestiame e delle deiezioni. Questo perché oggi, fuori dall’UE, viene data la possibilità alle realtà del settore zootecnico che riducono le emissioni o producono combustibili a basse emissioni di carbonio di generare e vendere crediti di carbonio. In Unione Europea, invece, si sta ancora valutando circa l’inclusione delle riduzioni delle emissioni del bestiame.


Dall’analisi del volume di crediti generati e venduti nell’ambito dei progetti, emerge la differenza di prezzo rispetto al singolo credito, che può oscillare da una media di 7 dollari per credito a 55 dollari per credito. Secondo la ricerca, le innovazioni digitali e, in particolare, le soluzioni di Agricoltura 4.0 possono giocare un ruolo rilevante per lo sviluppo del Carbon Farming, supportando i progetti in ogni fase, dalla pianificazione e implementazione delle pratiche, alla misurazione e validazione dei volumi di carbonio sequestrati fino alla compravendita dei crediti di carbonio. A guidare l’innovazione nel settore contribuiscono le startup digitali, che propongono soluzioni per supportare soprattutto le operazioni di monitoraggio e verifica del carbonio stoccato nei suoli, ma anche lo scambio dei crediti di carbonio. Le startup con offerta digitale attive sul tema del carbon farming sono il 5% del totale delle startup globali con offerta digitale nel settore agroalimentare e raccolgono il 5% del totale dei finanziamenti. L’Europa ospita la maggioranza delle startup operanti nel carbon farming, mentre il Nord America conta più di metà dei finanziamenti mondiali destinati al settore.

Speciale Torre di Babele con “Magma. Mattarella, il delitto perfetto”

Speciale Torre di Babele con “Magma. Mattarella, il delitto perfetto”Roma, 4 feb. (askanews) – Lunedì 10 febbraio a partire dalle 21.15, La7 dedica una serata speciale a Piersanti Mattarella, il cui omicidio rimane ancor oggi una delle pagine più oscure e complicate della storia repubblicana. All’interno de “La Torre di Babele” di Corrado Augias verrà trasmesso, in prima visione assoluta, il docufilm “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” che ricorda la vita e indaga la tragica morte dell’uomo politico avvenuta 45 anni fa, esattamente il 6 gennaio del 1980.


La pellicola, presentata in alcune anteprime esclusive nel mese di gennaio, è un intenso viaggio nella memoria collettiva, una richiesta di giustizia che risuona nel presente. Magma non offre risposte facili, ma pone domande essenziali: perché a distanza di 45 anni non sappiamo ancora chi ha ucciso Piersanti Mattarella? Chi ha davvero voluto la morte di Mattarella? Quali legami uniscono quell’omicidio al caso Moro, alle uccisioni di Michele Reina e Vittorio Bachelet, alla strage di Bologna? Grazie a testimonianze dirette e l’accesso a documenti recentemente desecretati, il film intreccia ricordi e testimonianze significative: di Giovanni Falcone, giudice istruttore che indagò sul delitto e tra i primi a convincersi che si trattasse di un intreccio tra mafia e terrorismo neofascista, di Attilio Bolzoni uno dei giornalisti che ha maggiormente seguito il caso fin dalle primissime ore, di Rosy Bindi, all’epoca assistente del Professor Vittorio Bachelet assassinato dalle Br in quella tragica stagione del terrorismo italiano, di Luciano Violante, ex magistrato e deputato che fu membro della commissione antimafia, di Andrea Speranzoni, avvocato di parte civile nel processo per la strage alla Stazione di Bologna.


Per introdurre il film e ragionare sui grandi interrogativi e misteri irrisolti di questo delitto e di quella tragica stagione del terrorismo in Italia, Corrado Augias ospiterà in studio Rosy Bindi, politica di lungo corso e testimone di quegli anni durissimi, e Lirio Abbate, giornalista e saggista titolare di inchieste sugli intrecci fra mafia e criminalità. “Magma. Mattarella, il delitto perfetto” è un un film di Giorgia Furlan, prodotto da Mauro Parissone per 42° Parallelo, executive producers Antonio Campo Dall’Orto e Ferruccio De Bortoli.

IA, ecco i divieti chiave delle nuove regole Ue (AI Act)

IA, ecco i divieti chiave delle nuove regole Ue (AI Act)Roma, 4 feb. (askanews) – La Commissione europea ha emanato, oggi a Bruxelles, le linee guida per l’attuazione dei divieti d’uso previsti nel nuovo quadro normativo comunitario sull’intelligenza artificiale, battezzato “AI Act”. Queste norme specifiche del regolamento sono entrate in vigore lo scorso 2 febbraio, tuttavia la loro effettiva messa a terra potrebbe richiedere ancora del tempo, dato che i vari Paesi membri devono procedere a indicare quale sia l’autorità di vigilanza di mercato competente sul settore.


Ad ogni modo le nuove regole Ue – che scattano in una situazione di crescente interesse e aperta competizione internazionale su questi sistemi, in particolare tra Stati Uniti e Cina – prevedono quattro livelli fondamentali di normative. Il primo e più drastico sono i divieti veri e propri, previsti per pratiche come la registrazione di massa di dati biometrici o l’elaborazione di “punteggi” sugli individui (social scoring), su cui le linee guida di oggi cercano di dare alcuni chiarimenti. Un secondo insieme di regole prevede dei requisiti rafforzati per attività di intelligenza artificiale ritenute ad alto rischio, come durante le procedure di assunzione o per l’uso di dispositivi medici e sanitari. Un terzo livello più blando impone trasparenza sull’utilizzo di intelligenza artificiale in ambiti come i sistemi di risposta automatizzati (chatbot) che si presentino con apparenti caratteristiche umane. Infine, non vengono previste regole per attività con rischi giudicati minimi, come videogiochi o filtri antispam.


Le linee guida di oggi si focalizzano sui divieti riguardanti le attività ritenute più a rischio e, secondo i documenti diffusi dalla Commissione europea, puntano a fornire “certezza del diritto per imprese, organizzazioni, e autorità di vigilanza coinvolte, tramite chiarimenti degli ambiti di applicazione e dei concetti chiave”. Il documento resta aperto ad aggiornamenti e integrazioni futuri, e prevede una serie di esempi su casi concreti per cercare di chiarirne ulteriormente l’ambito.


Un primo esempio delle pratiche che ricadono in un drastico divieto da parte dell’AI Act della Ue è quello delle “manipolazioni dannose o ingannevoli” e “utilizzo di tecniche subliminali”, nascosti dentro interfacce o servizi che, per esempio, “illudono o forzano gli utenti a sottoscrivere impegni finanziari che possano causare danni rilevanti nel corso del tempo” . Vietate anche le tecniche basate sulla IA che sfruttano “le vulnerabilità dovute a età, disabilità e situazione socioeconomica”, ad esempio giocattoli dotati di intelligenza artificiale programmati per interagire con i bambini con l’obiettivo di mantenere il loro interesse e incoraggiarli a completare sfide ritenute rischiose o che possano determinare danni fisici rilevanti.


Vietati, prosegue la documentazione diffusa dalla Commissione Ue, i sistemi di valutazione del punteggio sociale da parte di operatori pubblici e privati tramite dati scollegati dal contesto o con conseguenze dannose sproporzionate. Viene citato come esempio quello di una agenzia che eroghi prestazioni sociali, che usi l’intelligenza artificiale per valutare i rischi di frodi da parte dei beneficiari utilizzando dati non pertinenti, ad esempio su provenienza, razza o colore della pelle. Le regole Ue, poi, vietano le pratiche solitamente chiamate di “crimine predittivo” (meccanismi che furono al centro di un celebre film intitolato Minority Report) con cui, magari da parte delle forze di polizia, si cerca di effettuare una previsione sulla pericolosità sociale di un individuo basandosi sulle sue caratteristiche personali o sulla sua profilazione “unicamente in base a dati biometrici e senza una analisi di fatti verificabili direttamente correlati a attività criminali”. Vietato anche l’utilizzo in massa di immagini rastrellate da Internet o dai media per creare o espandere banche dati sul riconoscimento facciale. Vietato, prosegue la documentazione fornita dalla Ue, l’utilizzo della IA per sistemi di riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro o presso le istituzioni di educazione, salvo che vi siano “motivi medici o legati alla sicurezza”, precisa il documento. A titolo di esempio viene fatta l’ipotesi che un datore di lavoro utilizzi telecamere o sistemi di registrazione vocale per monitorare lo stato emozionale dei dipendenti, come la rabbia. Vietato l’uso di dati biometrici per catalogare le persone nell’ambito di categorie ritenute sensibili, come l’orientamento politico o quello sessuale. Vietato infine, è l’ultimo esempio fornito, l’identificazione biometrica a distanza per motivi di ordine pubblico su spazi pubblici “salvo limitate eccezioni e con salvaguardie stringenti”. Viene citato l’utilizzo di telecamere anche mobili collegate tramite sistemi di intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale che monitorino continuamente individui in una strada commerciale, per identificare qualunque tipo di ricercato. I prossimi passi del quadro normativo europeo prevedono che per il 2 agosto gli Stati membri approntino dei regolamenti attuativi in merito a multe e sanzioni per le violazioni e, sempre gli Stati, nominino o indichino le autorità responsabili su vigilanza e ricezione di segnalazioni e notifiche su questo settore. Per parte sua, l’Ue dovrà lanciare entro l’estate di quest’anno un ente – l’AI Act Service Desk – che offrirà una piattaforma interattiva, con le informazioni relative a queste regole alla quale imprese e altre parti interessate potranno rivolgere i loro quesiti o richieste di chiarimenti.

Psa, Filippini: a brevissimo la nomina di 3 subcommissari

Psa, Filippini: a brevissimo la nomina di 3 subcommissariRoma, 4 feb. (askanews) – “Abbiamo cercato di armonizzare tutte le attività di sorveglianza sul territorio e verranno a brevissimo nominati 3 subcommissari, uno dei quali si dovrà occupare del coordinamento delle attività nella zona di espansione virale tra tutte le regioni interessate”. Lo ha detto il direttore generale della salute animale del ministero della Salute e commissario straordinario per il contrasto alla Ps, Giovanni Filippini, in audizione davanti alla IX (Industria e agricoltura) e X (Sanità e lavoro) comissioni del Senato in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della malattia.


Filippini ha ricordato che per le recinzioni sono stati stanziati 10 milioni di euro “che ci permetteranno di chiudere le barriere autostradali, mentre la manutenzione delle recinzioni sarà gestita dalle Concessionarie”. Per quanto riguarda il vaccino contro la Psa, ha detto ancora, “l’Italia è presente con una cordata Ue sul tema e il ministero della Salute sta finanziando un progetto per portare avanti un vaccino con tecnologia Covid per spostare la sperimentazione dalla immunità anti corpale a quella cellulo mediata che sia protettiva, ma al momento purtroppo non abbiamo notizie positive. Nessuna iniziativa di ricerca viene tralasciata”, ha garantito Filippini.

Con l’Anticiclone delle Azzorre arrivano due giorni di bel tempo

Con l’Anticiclone delle Azzorre arrivano due giorni di bel tempoMilano, 4 feb. (askanews) – Dopo un lungo periodo di maltempo torna l’Anticiclone delle Azzorre e torna il cielo azzurro quasi ovunque. Questa la sintesi delle previsioni di Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, che conferma un deciso miglioramento delle condizioni meteo su tutto lo Stivale, salvo qualche residuo addensamento all’estremo Sud e banchi di nebbia in Val Padana.


“Nelle prossime ore, intanto, l’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso levante proteggerà la nostra penisola dagli spifferi perturbati: si prevede cielo sereno o poco nuvoloso salvo nubi basse in Pianura Padana e addensamenti irregolari tra Calabria e Sicilia, qui anche con isolati brevi piovaschi. Nonostante il sole, le temperature scenderanno lievemente, complici correnti dai quadranti settentrionali a tratti moderate sulle regioni centrali” sostiene Tedici, precisando che “mercoledì e giovedì saranno due giornate fotocopia con tempo stabile e in prevalenza soleggiato, con la solita insidia delle nebbie notturne in Val Padana e qualche nuvola in Sicilia”. “Venerdì potrebbe invece nevicare in pianura sul Nord-Ovest, specie in Piemonte, ma a quote molto basse anche in Lombardia ed Emilia: la sorpresa non nasce da eventuali deboli nevicate in pianura a febbraio (normali), ma dal ribaltone rispetto all’ultimo periodo che è stato caratterizzato da temperature miti, decisamente oltre la media del periodo” prosegue il meteorologo, aggiungendo che “i modelli indicano anche un probabile ritorno del maltempo tra Sicilia e Calabria da sabato prossimo, dopo le piogge torrenziali che nello scorso weekend hanno scaricato, in alcune località, la pioggia di 3 mesi in poche ore”.

Filippini: ondata epidemica Psa sta diminuendo sua portata

Filippini: ondata epidemica Psa sta diminuendo sua portataRoma, 4 feb. (askanews) – “Siamo molto attenti a far sì che la Psa rimanga nei territori attualmente interessato, il nostro obiettivo è mantenere la peste all’interno del terriotorio delimitato, non vogliamo che i cinghiali vadano fuori dal nostro confine”. Lo ha detto il direttore generale della salute animale del ministero della Salute e commissario straordinario per il contrasto alla Ps, Giovanni Filippini, in audizione davanti alla IX (Industria e agricoltura) e X (Sanità e lavoro) comissioni del Senato in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della malattia.


“Attualmente l’ondata epidemica sta diminuendo la sua portata perchè sono meno i cinghiali presenti sul territorio”, ha detto Filippini. E, per evitare che i cinghiali si spostino lungo la A15 e la A1 “stiamo cercando di chiudere i varchi con grande difficoltà dando priorità ai varchi dove passano i cinghiali e dove si devono porre le barriere. Abbiamo anche sviluppato l’inserimento a cavallo dei varchi autostradale di una zona di controllo – ha aggiunto – dove abbiamo inserito tutte le forze che abbiamo per le attività di sorveglianza e di depopolamento”. Quanto alle gabbie, “molte regioni hanno già acquistato alcune gabbie, poche – ha aggiunto il commissario straordinario – il ministero della Salute finora ha fatte tre gare, due sono andate deserte, ma la terza gara ha avuto manifestazioni di interesse da parte di due azionde e abbiamo aperto le buste due settimane fa e entro trenat giorni chiudiamo e queste 150 gabbie che arriveranno le daremo alle regioni”.


“Il tema è chi gestirà queste gabbie che sono complesse da gestire – ha proseguito Filippini – e questa valutazione va fatta sui singoli territori e le gabbie vanno messe nelle mani di chi le sa gestire, sicuramente la polizia provinciale, i cacciatori e i militari ci possono dare una mano. Faremo una gestione molto attenta”.

Psa, Filippini: stiamo ragionando su figura agricoltore sentinella

Psa, Filippini: stiamo ragionando su figura agricoltore sentinellaRoma, 4 feb. (askanews) – “Stiamo ragionando di creare la figura dell’agricoltore sentinella, ovvero di chiedere agli agricoltori di fare attività di sorveglianza nei fondi di loro pertinenza per la ricerca delle carcasse di cinghiali e stiamo anche vedendo come finazanziarla”. Lo ha detto il direttore generale della salute animale del ministero della Salute e commissario straordinario per il contrasto alla Ps, Giovanni Filippini, in audizione davanti alla IX (Industria e agricoltura) e X (Sanità e lavoro) comissioni del Senato in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della malattia.


“Non possiamo pensare che la Protezione civile faccia una attività di sorveglianza così rapida su tutto il territorio, dobbiamo accelerarla e attiveremo questa operazione il prima possibile”, ha aggiunto. Filippini ha ricorato che la Peste suina africana “è l’emergenza più importante mai affrontata dal settore suinicolo” e che lo scenario attuale in Italia vede attivi 3 cluster, quello del Nord con 5 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Toscana), uno in Campania al confine con la Basilicata, uno in Calabria.


“Due settimane fa al voto unanime degli Stati membri abbiamo eradicato la Psa dal comune di Roma e dalla sua provincia, dopo averlo fatto a settembre 2024 dalla Sardegna: questo è importante perché vuol dire che la Psa si può combattere”, ha detto il commissario straordinario.