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Mirko Zuzolo nuovo responsabile vendite retail di Findus Italia

Mirko Zuzolo nuovo responsabile vendite retail di Findus ItaliaMilano, 4 feb. (askanews) – Mirko Zuzolo è stato nominato capo delle vendite retail di Findus Italia, azienda dei surgelati parte del gruppo Nomad Foods, consolidando così un percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda.


Nel corso degli anni, Mirko Zuzolo ha assunto ruoli di crescente responsabilità in Findus. Entrato nell’azienda nel 2015 come national account manager – con un focus sul canale discount – ha successivamente ricoperto il ruolo di head of account di diverse Centrali oltre alla gestione del canale traditional trade. Precedentemente, dopo una laurea in Economia Aziendale con indirizzo Economia e Gestione delle Aziende Industriali all’Università Bocconi di Milano, Zuzolo ha lavorato per 11 anni in PepsiCo. “Assumere l’incarico di head of retail sales rappresenta per me una sfida entusiasmante, e sono profondamente grato per la fiducia che l’azienda ha riposto in me. Lavoro in Findus dal 2015 dove ho avuto l’opportunità di crescere professionalmente attraverso diverse esperienze e ruoli, maturando una solida conoscenza del settore e del mercato – ha commentato Zuzolo – Ora, come responsabile del retail sales mi impegnerò a guidare l’azienda nel consolidamento della sua posizione di leadership, sviluppando soluzioni sempre più innovative e in sintonia con le esigenze in continua evoluzione dei consumatori. Continueremo inoltre a lavorare sulla sostenibilità, sulla freschezza e sull’antispreco che rappresentano per noi dei pilastri della strategia attuale e futura”.

Ishiba, durante la sua visita, inviterà Trump in Giappone

Ishiba, durante la sua visita, inviterà Trump in GiapponeRoma, 4 feb. (askanews) – Il primo ministro Shigeru Ishiba ha in programma d’invitare il presidente degli Stati uniti Donald Trump a visitare il Giappone quest’anno, quando si terrà un vertice a Washington entro la fine di questa settimana. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Kyodo, secondo fonti governative giapponesi.


Si prevede inoltre che Ishiba ribadirà con Trump l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan, durante i colloqui previsti per venerdì, nell’ambito di una visita di tre giorni negli Stati uniti a partire da dopodomani, hanno riferito le fonti. Sarà il primo incontro di persona tra i due, dopo che Ishiba ha assunto l’incarico in ottobre e Trump si è insediato per il suo secondo mandato non consecutivo di quattro anni lo scorso mese.


Se si concretizzerà, la visita di Trump in Giappone è prevista nella seconda metà del 2025, possibilmente prima o dopo il vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) che si terrà in Corea del Sud in autunno, hanno dichiarato funzionari del ministero degli Esteri. Il viaggio negli Stati uniti di Ishiba avviene mentre egli cerca di creare un rapporto personale con Trump per rafforzare l’alleanza giapponese-statunitense in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sicurezza, con la Cina che intensifica l’attività militare nella regione indo-pacifica, compreso lo Stretto di Taiwan.


Durante l’incontro di venerdì, si prevede che Ishiba e Trump rilascino una dichiarazione congiunta in cui si afferma che l’Articolo 5 del trattato di sicurezza bilaterale si applica alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone ma rivendicate dalla Cina nel Mar cinese orientale, secondo la Kyodo. L’Articolo 5 impegna gli Stati Uniti a difendere i territori amministrati dal Giappone da attacchi armati. Tokyo rimane in allerta poiché Pechino continua a inviare navi della Guardia costiera nelle acque intorno alle isole Senkaku disabitate, che la Cina chiama Diaoyu.


Sul fronte della sicurezza economica, Ishiba sta valutando di proporre una collaborazione bilaterale per promuovere lo sviluppo congiunto di semiconduttori, intelligenza artificiale e altre tecnologie d’avanguardia, oltre ad espandere le esportazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, secondo le fonti governative.

Intesa Sanpaolo: utili a 8,7 mld nel 2024, alzati i target 2025

Intesa Sanpaolo: utili a 8,7 mld nel 2024, alzati i target 2025Milano, 4 feb. (askanews) – Intesa Sanpaolo manda in archivio il 2024 con utili a 8,7 miliardi di euro, in crescita del 12,2% sul 2023. Per l’anno in corso le prospettive sono ancor più rosee, con il gruppo che alza le stime del risultato netto a “ben oltre” i 9 miliardi di euro. Ai soci andranno poco più di 8 miliardi di euro a valere sul 2024: 6,1 miliardi di dividendo complessivo, compreso l’anticipo di 3 miliardi già pagato a novembre, e 2 miliardi di buyback che è stato approvato dalla Bce e che sarà avviato a giugno. Ma gli azionisti possono già pregustare cedole più ricche per l’anno in corso: oltre al payout al 70%, “una ulteriore distribuzione per il 2025 è da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali”, fa sapere il gruppo guidato da Carlo Messina.


Nel 2024 positivo l’andamento dei proventi netti che superano i 27,1 miliardi di euro, +7,5%. A trainare i ricavi gli interessi netti a 15,7 miliardi e le commissioni nette a 9,3 miliardi di euro (rispettivamente +6,9% e +9,4%). I costi operativi a 11,5 miliardi sono in lieve aumento rispetto al 2023, +1,3%, per una gestione operativa che si attesta a 15,5 miliardi di euro (+12,5%) e un risultato corrente al lordo delle tasse a 13,7 miliardi. Intesa Sanpaolo paga 4 miliardi di imposte sul reddito. “Molto solida” la patrimonializzazione: il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, al 13,3% deducendo anche 2 miliardi di euro di buyback. “Il piano procede a pieno ritmo”, ha fatto sapere Intesa Sanpaolo che nel corso dell’anno appena chiuso ha visto i finanziamenti verso la clientela in calo del 2,1% a 422 miliardi. Positivo l’andamento della raccolta: quella bancaria cresce dell’1,2% a 585 miliardi, sale a 177 miliardi la raccolta diretta assicurativa, con la raccolta indiretta che si porta a 788 miliardi, in aumento del 9,4% in un anno. L’ammontare di risparmio gestito è invece di 473 miliardi, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre 2023, con la nuova produzione vita nel 2024 a 17,8 miliardi di euro. La raccolta amministrata sale a 315 miliardi, +13,3%.


Punta a un milione di clienti invece Isybank, la banca digitale del gruppo, che può portare “un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025”. Ad oggi, Isybank conta oltre 530mila conti già aperti da nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) e circa 350mila clienti trasferiti. Circa 100 milioni di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo nel 2025 lo apporterà invece l’intelligenza artificiale. Valori non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025.

Seoul conferma: soldati nordcoreani ritirati dal fronte

Seoul conferma: soldati nordcoreani ritirati dal fronteRoma, 4 feb. (askanews) – Le truppe nordcoreane in Russia, dispiegate contro l’Ucraina, sembrano essere assenti dai combattimenti nella prima linea di Kursk dalla metà di gennaio. L’ha dichiarato oggi il servizio segreto sudcoreano NIS.


Il NIS ha confermato quanto scritto la scorsa settimana dal New York Times, secondo cui i soldati nordcoreani che combattevano al fianco delle truppe russe in battaglia contro l’Ucraina sarebbero stati ritirati dal fronte a metà gennaio a causa delle pesanti perdite, citando funzionari ucraini e statunitensi. “Da metà gennaio, non si registrano segni della presenza di truppe nordcoreane dispiegate nella regione di Kursk, in Russia, impegnate in combattimenti” ha affermato il NIS in un’udienza parlamentare, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.


L’agenzia di intelligence ha confermato che le pesanti perdite sembrano essere una delle ragioni dell’assenza delle truppe nordcoreane. Seoul stima che la Corea del Nord abbia inviato circa 11mila soldati per sostenere la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Di questi, si ritiene che 300 siano stati uccisi, mentre circa 2.700 ne sarebbero rimasti feriti, secondo quanto riferito dal servizio segreto della Corea del Sud.

Almasri, Fratoianni e Bonelli: Meloni risponda al Parlamento

Almasri, Fratoianni e Bonelli: Meloni risponda al ParlamentoBruxelles, 4 feb. (askanews) – Sul caso Almasri, “Giorgia Meloni e il suo governo vengano in Parlamento per rispondere ad alcune semplici domande: perché hanno liberato una persona accusata di torture, stupri, assassini, di crimini di guerra e contro l’umanità? Perché lo hanno riaccompagnato comodamente a casa, per continuare quei reati, con un volo di Stato? Perché hanno dato uno schiaffo alla Corte penale internazionale e al diritto internazionale? Non possono continuare a nascondersi né continuare ad evocare improbabili complotti devono semplicemente rispondere e dire la verità, se ne hanno il coraggio”.


Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, intervenendo a margine di una conferenza stampa organizzata oggi a Bruxelles dagli europarlamentari di Avs, insieme a una delegazione di rappresentanti della Rete Nazionale “No Ddl Sicurezza – A Pieno Regime”, che da mesi sta mobilitando la società civile contro il Ddl Sicurezza del governo. “Sono passate due settimane, e Giorgia Meloni continua a non venire nel Parlamento”, ha aggiunto subito dopo l’altro leader di Avs, il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. La premier, ha continuato, “parla però sui social: attacca la magistratura per delegittimarla”.


“Ma una cosa è chiara: ha liberato un torturatore, uno stupratore anche di bambini, un trafficante di esseri umani. Lei accusava noi di essere amici dei trafficanti di esseri umani. Oggi l’Italia e il mondo intero sanno che lei è complice dei trafficanti di esseri umani”, ha concluso Bonelli.

Spreco alimentare, il 37% degli italiani dimentica il cibo

Spreco alimentare, il 37% degli italiani dimentica il ciboRoma, 4 feb. (askanews) – In Italia il cibo si butta con più facilità che in altri Paesi europei: il 37% dimentica il cibo in dispensa o in frigo, solo il 23% programma i pasti settimanali e il 75% non è in grado o non è disposto a rielaborare in modo creativo gli avanzi. E domani si celebra la dodicesima edizione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare per riflettere sui progressi compiuti nella lotta allo spreco e sulle sfide ancora da affrontare.


Gli italiani buttano mediamente nella pattumiera 683,3 grammi di cibo per persona alla settimana, valore in crescita del 46% rispetto all’anno precedente. Un dato che posiziona il Bel Paese tra i paesi meno virtuosi in Europa e che vede i connazionali più inclini a sprecare frutta, verdura e pane fresco, al Sud più che al Nord, nei comuni più piccoli rispetto alle grandi città e in famiglie senza figli. Il report evidenzia però come siano tuttavia le abitudini dei consumatori a contribuire, più di altro, allo spreco di cibo. Per questo PlanEat, la startup nata per combattere lo spreco alimentare ha ideato un sistema di contatori, elaborati e certificati dal Dipartimento Economics and Management dell’Università di Pavia, aggiornati quotidianamente e automaticamente, grazie ad un algoritmo reimpostato, in base alle spese effettuate sul profilo personale dell’utente.


A livello aggregato, secondo l’ultima rilevazione fatta che somma tutte le spese effettuate sulla piattaforma dalla nascita a oggi, da privati e aziende, sono state 83 le tonnellate di cibo complessivamente “salvate” dalla pattumiera, il che equivale, in termini di risparmio di Co2, a 211 tonnellate di CO2, in termini di acqua a 48 milioni di litri di acqua non utilizzati e in termini di terreno a 915mila mq di terreno risparmiati per produrlo. Le ricette vendute su PlanEat sono già nella esatta quantità necessaria per il numero di porzioni acquistate. A rendere possibile questo equilibrio è la digitalizzazione della cucina.


Dice Nicola Lamberti, fondatore di PlanEat: “ogni grammo di cibo salvato significa meno risorse sprecate e meno impatto ambientale. Il nostro modello si basa proprio su questo principio: grazie alla programmazione e all’uso intelligente delle materie prime, eliminiamo gli sprechi alla radice, garantendo qualità e sostenibilità”.

Sudcorea, Yoon ammette invio soldati a Commissione elettorale

Sudcorea, Yoon ammette invio soldati a Commissione elettoraleRoma, 4 feb. (askanews) – Il presidente sospeso sudcoreano Yoon Suk-yeol ha ammesso oggi di aver ordinato l’invio di truppe agli uffici della Commissione elettorale nazionale (NEC) il 3 dicembre, dopo aver proclamato la legge marziale, motivo per il quale è agli arresti e sotto procedura d’impeachment. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Yoon ha fatto l’ammissione partecipando alla quinta udienza formale del suo processo di impeachment presso la Corte costituzionale di Seoul, dove ha nuovamente negato le accuse secondo cui avrebbe ordinato ai comandanti militari di trascinare i parlamentari fuori dall’Assemblea nazionale nel tentativo di impedire loro di votare contro l’applicazione della legge marziale. “Ho ordinato allora al ministro della Difesa, Kim Yong-hyun, di dispiegare truppe presso gli uffici della NEC” ha dichiarato Yoon. “L’ordine – ha aggiunto – non aveva lo scopo di condurre indagini penali, bensì di verificare i sistemi e il loro funzionamento”.


Yoon ha aggiunto di aver dato l’ordine a Kim pochi giorni prima di dichiarare lo stato di emergenza, mentre ne discuteva con lui. “Quando mi occupavo di casi di frode elettorale in qualità di procuratore, mi sono trovato di fronte a schede elettorali incomprensibili e false. E da tempo nutro preoccupazioni riguardo ai rischi di frode elettorale” ha detto ancora Yoon. Centinaia di soldati sono stati inviati agli uffici elettorali di Seoul, Gwacheon e Suwon, nella provincia di Gyeonggi, durante lo stato di emergenza del 3 dicembre.


La NEC ha respinto le accuse di frode elettorale definendole infondate e ha definito illegale il dispiegamento delle truppe. L’Assemblea Nazionale ha votato per l’impeachment di Yoon a causa della sua scioccante, seppur di breve durata, imposizione dello stato di emergenza militare. Yoon è stato inoltre incriminato con l’accusa d’insurrezione ed è attualmente sotto arresto.


Yoon è inoltre accusato di aver inviato truppe all’Assemblea nazionale per impedire ai legislatori di votare contro la dichiarazione dello stato di emergenza e di aver pianificato l’arresto di importanti figure politiche.

Svezia, spari in una scuola di Orebro: quattro persone colpite

Svezia, spari in una scuola di Orebro: quattro persone colpite

Roma, 4 feb. (askanews) – Almeno quattro persone sono state raggiunti da colpi d’arma da fuoco in una scuola di Orebro, nel centro della Svezia. Lo riporta la stampa locale, precisando che la polizia ha chiesto a tutti i cittadini di “restare lontani” dal luogo dell’incidente.

“Si invita il pubblico a stare lontano dalla zona di Västhaga, in alternativa a rimanere all’interno delle proprie case o a dirigersi nella direzione opposta. Ascoltare gli agenti di polizia sulla scena”, si legge in una dichiarazione della polizia pubblicata alle 13:20, in cui si aggiunge che l’operazione di polizia è “ancora in corso”.

Spreco alimentare, Coldiretti: gettati 12mila pasti al secondo

Spreco alimentare, Coldiretti: gettati 12mila pasti al secondoRoma, 4 feb. (askanews) – Ogni secondo che passa nel mondo l’equivalente di quasi 12mila pasti finisce nella spazzatura, con un impatto pesante dal punto di vista economico e della sostenibilità ambientale, oltre che da quello etico, considerato l’aumento delle persone affamate. Secondo le stime della Fao, il cibo perso e sprecato potrebbe, infatti, sfamare ogni anno 1,26 miliardi di persone. A denunciarlo è la Coldiretti, sulla base di un’analisi su dati Unep diffusa in occasione della Giornata contro lo spreco, che ricorre il 5 febbraio.


Secondo elaborazioni del Centro Studi Divulga, vengono sprecati o persi oltre 1,7 miliardi di tonnellate di cibo all’anno per un valore economico che sfiora i 4.500 miliardi di dollari a livello mondiale. Si tratta di circa un terzo dei 6 miliardi di tonnellate di cibo disponibile. La maggior parte degli sprechi avvengono tra le mura domestiche e nella fase a valle della filiera (1,05 miliardi di tonnellate) rispetto alla produzione primaria e l’industria (666 milioni di tonnellate di cibo). Nell’ultimo anno, si registra peraltro – continua Coldiretti – una crescita dell’8% del costo economico dovuto agli sprechi, a fronte di un incremento del 6,6% dei volumi complessivi. L’agricoltura e l’industria alimentare hanno visto una riduzione delle perdite (-2,2%), mentre si rileva una crescita negli sprechi domestici e nelle fasi a valle delle filiere (distribuzione e somministrazione) con un +13%. Se non assisteremo ad un reale cambio di passo, secondo il Centro Studi Divulga entro il 2033 i dati potrebbero peggiorare con una perdita aggiuntiva di cibo quantificabile in 230 milioni di tonnellate in più di cibo sprecato rispetto al periodo attuale.


Ma a pesare sugli sprechi sono anche l’attuale modello della distribuzione delle risorse alimentari e gli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare, che necessitano di essere sostenuti e rilanciati. In molti Paesi, tali sistemi non riescono più a produrre e distribuire cibo sufficiente per nutrire una popolazione globale in crescita, soddisfare le esigenze nutrizionali, garantire un accesso equo e operare in modo sostenibile.


Per combattere la fame e l’insicurezza alimentare, è nata la World Farmers Markets Coalition, una rete di mercati contadini promossa da Campagna Amica e Coldiretti. Questa coalizione, creata tre anni fa con il coinvolgimento di sette associazioni su vari continenti, oggi include oltre settanta organizzazioni rappresentative di 60 Paesi, 20.000 mercati, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori. L’obiettivo è continuare a far crescere un network che promuova uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile attraverso la filiera corta, il supporto all’agricoltura familiare, la promozione del cibo locale e l’emancipazione degli agricoltori, con particolare attenzione a donne e giovani.

Morì nell’Entella a 14 anni: 6 vigili del fuoco rinviati a giudizio

Morì nell’Entella a 14 anni: 6 vigili del fuoco rinviati a giudizioMilano, 4 feb. (askanews) – Sei vigili del fuoco sono stati rinviati a giudizio per la morte del 14enne Andrea Demattei, rimasto intrappolato con la sua canoa nelle acque del torrente Entella, sotto il ponte della Maddalena a Chiavari (Genova) nel gennaio 2023.


“Resta profondo il dolore e la vicinanza alla famiglia del giovane e colpisce la notizia del rinvio a giudizio della squadra che intervenne in suo soccorso” ha commentato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, Soccorso pubblico e Difesa civile, esprimendo “completa fiducia nel lavoro della magistratura”. “È indiscutibile la capacità professionale di tutti i vigili del fuoco, addestrati per compiere operazioni eccezionali di soccorso tecnico urgente” ha proseguito Visconti, sottolineando che “il rinvio a giudizio dei vigili del fuoco per l’intervento di Chiavari pone in discussione le basi su cui si fonda ogni intervento di soccorso pubblico. Sono innumerevoli le variabili da valutare, spesso in condizioni di gravità eccezionale, con decisioni che a volte devono essere prese dalla squadra in pochi secondi e che comportano rischi notevoli per gli stessi operatori”.


Lo studente, che si stava allenando con altri giovani canoisti, era rimasto nelle acque gelide per oltre un’ora prima di essere recuperato e trasportato in ipotermia in codice rosso all’ospedale Gaslini dove era poi deceduto dopo due giorni per la gravità delle sue condizioni.