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Russia, Svr: Nato prepara campagna per screditare Zelensky

Russia, Svr: Nato prepara campagna per screditare ZelenskyRoma, 3 feb. (askanews) – La Nato starebbe preparando una campagna per screditare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferito oggi dal Servizio di intelligence estero russo (SVR). L’Alleanza in particolare vorrebbe liberarsi del presidente dell’Ucraina, “idealmente attraverso elezioni pseudo-democratiche”, ha riferito l’SVR, aggiungendo che secondo i calcoli della Nato le elezioni potrebbero avere luogo in Ucraina non più tardi di questo autunno.


“In vista della campagna elettorale, il quartier generale della Nato sta preparando un’operazione su larga scala per screditare Zelensky. In particolare, si prevede di pubblicare informazioni sull’appropriazione personale di oltre 1,5 miliardi di dollari da parte del ‘presidente’ e dei membri del suo team da fondi destinati solo all’acquisto di munizioni”, ha sottolineato il servizio russo in una dichiarazione. Inoltre, secondo quanto si legge, l’Alleanza intenderebbe rendere pubblico il piano di Zelensky e del suo entourage per ritirare all’estero l’indennità monetaria di 130.000 militari ucraini deceduti che continuano a essere elencati come vivi e in servizio in prima linea contro la Russia.


La Nato, secondo l’SVR, avrebbe infine in programma di rendere pubblico il presunto coinvolgimento di Zelensky in molteplici casi di vendita di grandi quantità di equipaggiamento militare occidentale donato gratuitamente a Kiev a vari gruppi nei paesi africani.

Inflazione, l’Istat: a gennaio sale all’1,5%, il carrello della spesa all’1,8%

Inflazione, l’Istat: a gennaio sale all’1,5%, il carrello della spesa all’1,8%Roma, 3 feb. (askanews) – A gennaio, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione sale lievemente, arrivando a 1,5% dall’1,3% di dicembre.


Il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostra un “leggero” incremento (da +1,7% a +1,8%), come anche quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,7% a +2,1%). L’accelerazione tendenziale è prevalentemente dovuta all’aumento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +12,7% a +27,8%), all’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -4,2% a -3,0%) e, in misura minore, all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +1,7% a +2,0%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +2,5%) e di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,2% a +0,9%). Nel mese di gennaio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,8%), mentre quella al netto dei soli beni energetici sale lievemente (da +1,7% a +1,8%).


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni evidenzia un’accelerazione (da +0,2% a +0,7%), mentre quella dei servizi rimane stabile (a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +1,9 punti percentuali (dai +2,4 di dicembre 2024). L’aumento congiunturale dell’indice generale, +0,6%, è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici regolamentati (+14,5%) e non regolamentati (+2,6%), degli Alimentari lavorati (+1,2%) e non lavorati (+0,9%) e dei Beni durevoli (+0,5%); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-2,3%).


L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +0,9% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra su base mensile una variazione pari a -0,7%, per effetto dell’avvio dei saldi invernali di abbigliamento e calzature, e su base annua una variazione di +1,7% (in accelerazione da +1,4% di dicembre 2024).

Il Papa: uccidere i piccoli è negare il futuro

Il Papa: uccidere i piccoli è negare il futuroRoma, 3 feb. (askanews) – “Non è accettabile ciò che purtroppo negli ultimi tempi abbiamo visto quasi ogni giorno, cioè bambini che muoiono sotto le bombe, sacrificati agli idoli del potere, dell’ideologia, degli interessi nazionalistici. In realtà, nulla vale la vita di un bambino. Uccidere i piccoli significa negare il futuro”. Così Papa Francesco, nel discorso rivolto ai partecipanti al Summit Summit Internazionale sui diritti dei bambini, dal titolo “Amiamoli e proteggiamoli”, organizzato dal Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini e che si svolge oggi nella Sala Clementina in Vaticano.


“In alcuni casi – ha ricordato – i minori stessi sono costretti a combattere sotto l’effetto di droghe. Anche nei Paesi dove non c’è la guerra, la violenza tra bande criminali diventa altrettanto micidiale per i ragazzi e spesso li lascia orfani ed emarginati”. “Oggi – ha proseguito il Papa – più di quaranta milioni di bambini sono sfollati a causa dei conflitti e circa cento milioni sono senza fissa dimora. C’è il dramma della schiavitù infantile: circa centosessanta milioni di bambini sono vittime del lavoro forzato, della tratta, di abusi e sfruttamenti di ogni tipo, inclusi i matrimoni obbligati. Ci sono milioni di bambini migranti, talvolta con le famiglie ma spesso soli: il fenomeno dei minori non accompagnati è sempre più frequente e grave”.


“Molti bambini muoiono da migranti nel mare, nel deserto o nelle tante rotte dei viaggi di disperata speranza. Molti altri soccombono per mancanza di cure o per diversi tipi di sfruttamento. Sono situazioni differenti, ma di fronte alle quali ci poniamo la stessa domanda: come è possibile che la vita di un bambino debba finire così?. No. Non è accettabile e dobbiamo resistere all’assuefazione”. “L’infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l’iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica. La somma di queste ingiustizie pesa soprattutto sui più piccoli e più deboli”, ha concluso Bergoglio.

Inflazione media eurozona risale ancora a gennaio, al 2,5% annuo

Inflazione media eurozona risale ancora a gennaio, al 2,5% annuoRoma, 3 feb. (askanews) – Nuova leggera accelerazione dell’inflazione media nell’area euro a gennaio: la crescita dei prezzi su base annua si è attestata al 2,5%, secondo la stima preliminare diffusa da Eurostat. A dicembre il caro vita nell’area valutaria era risalito al 2,4%.


A spingere maggiormente restano i prezzi dei servizi, con un più 3,9% a gennaio a fronte del più 4% di dicembre, seguiti da alimentari, bevande, alcolici e tabacci (+2,3%) e dall’energia (+1,8%). Nonostante il rafforzamento dell’inflazione la scorsa settimana la Bce, che ha come obiettivo un caro vita al 2%, ha nuovamente tagliato i tassi di interesse per l’area euro, affermando di attendersi che i prezzi tornino a smorzarsi nel corso dell’anno.

Inflazione, l’Istat: nel paniere 2025 speck, cono gelato e topper materasso

Inflazione, l’Istat: nel paniere 2025 speck, cono gelato e topper materassoRoma, 3 feb. (askanews) – Nel paniere 2025 per il calcolo dell’inflazione entrano lo speck da banco, il pantalone corto da donna, la lampada da soffitto, il topper per materasso, la camera d’aria per bicicletta, le spazzole tergicristalli e il cono gelato. Ad uscire, invece, sono il test sierologico anticorpi Covid-19 e il tampone molecolare Covid-19. Lo ha comunicato l’Istat.


Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo e aggiorna, contestualmente, le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. Nel paniere del 2025 – utilizzato sia per il calcolo dell’indice Nic sia per quello Foi – figurano 1.923 prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024), raggruppati in 1.046 prodotti e, successivamente, in 424 aggregati. Il paniere utilizzato per il calcolo dell’indice Ipca (armonizzato a livello europeo) comprende 1.944 prodotti elementari (erano 1.936 nel 2024), raggruppati in 1.065 prodotti e 428 aggregati.

Al via campagna UNHCR “Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati”

Al via campagna UNHCR “Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati”Roma, 3 feb. (askanews) – Dall’1 al 23 febbraio 2025 la campagna “Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati” di UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, può essere sostenuta inviando un SMS al numero solidale 45588 o chiamando da rete fissa, contribuendo così ad assicurare l’accesso a scuola a migliaia di bambini in fuga da conflitti e violenze.


Quasi la metà dei 14,8 milioni di bambini rifugiati in età scolare nel mondo sono esclusi dal sistema scolastico. Sono quindi 7,2 milioni i bambini rifugiati che non hanno accesso a scuola, come emerge dall’ultimo report sull’istruzione di UNHCR. Se l’istruzione è cruciale per il futuro di tutti, per loro rappresenta qualcosa in più: può salvare la loro vita. Soprattutto durante le emergenze umanitarie, la scuola, infatti, protegge i bambini rifugiati, riducendo i rischi di reclutamento forzato in gruppi armati, di lavoro minorile, di sfruttamento, di violenza sessuale e di genere, di gravidanze e di matrimoni precoci. Garantire accesso all’istruzione, per portare colore e speranza nella vita di tantissimi bambini in fuga da guerre e violenze, è l’obiettivo di “Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati”, la campagna di UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati. I fondi raccolti andranno a sostenere il programma di UNHCR “Primary Impact” in 26 Paesi del mondo , che mira ad assicurare l’accesso a scuola a 250 mila bambini entro il 2027.


“La scuola salva la vita dei bambini rifugiati, le prove sono evidenti. Sui banchi, i bambini sono protetti da sfruttamento, abusi, violenze, reclutamento forzato, matrimoni precoci. Ma non solo, attraverso l’istruzione un bambino rifugiato può lasciarsi alle spalle i traumi e tornare a vivere una rassicurante normalità, un fattore essenziale per una sana crescita psicofisica. Inoltre, solo attraverso la scuola i bambini rifugiati possono integrarsi in un nuovo Paese, socializzare, imparare e potranno così, un giorno, realizzare i loro sogni e aspirazioni a beneficio loro e delle comunità che li hanno accolti o del loro Paese, quando ci saranno le condizioni per tornare a casa”, commenta Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di UNHCR Italia. Le barriere all’istruzione. Come emerge dal report di UNHCR, solo il 65% dei bambini rifugiati frequenta la scuola primaria. Per comprendere fino in fondo le ragioni di questo problema, bisogna osservare le barriere che i bambini e i ragazzi rifugiati in età scolare si trovano ad affrontare. Innanzitutto, i costi: la scuola comporta delle spese talvolta insostenibili per le famiglie in fuga, fra queste le uniformi, i libri e gli altri materiali didattici, il trasporto. In contesti particolarmente vulnerabili capita anche che non ci siano scuole da frequentare o che le aule siano sovraffollate o potrebbero scontare la carenza di strutture di base come acqua, servizi igienici e sanitari. Le bambine e le ragazze rifugiate spesso si trovano di fronte a ostacoli superiori, a volte di natura sociale e culturale. Raccogliere l’acqua o il combustibile, prendersi cura dei fratelli più piccoli o dei parenti più anziani, svolgere le faccende domestiche: sono tutti compiti che ricadono pesantemente sulle ragazze. Infine, spesso gli insegnanti si trovano ad affrontare classi di oltre cento studenti con poche risorse. Gli insegnanti stessi sono spesso poco formati e attrezzati per affrontare le numerose difficoltà che i bambini e i ragazzi rifugiati portano con sé. Hanno infatti perso mesi o anni di scuola, hanno alle spalle esperienze traumatiche e si trovano davanti a barriere linguistiche e a nuovi programmi di studio.


“Primary impact”, per garantire istruzione a 250 mila bambini rifugiati. I fondi raccolti con la campagna andranno a sostenere il programma “Primary Impact” di UNHCR in 26 Paesi del mondo, fra i quali Sudan, Siria, Yemen, Etiopia, Burkina Faso e Niger, e che mira a garantire l’accesso alla scuola primaria a 250 mila bambini e bambine entro il 2027 e ad assicurare che altre 500 mila iscritti non abbandonino l’istruzione. Fra i vari interventi previsti nel programma: il miglioramento delle infrastrutture scolastiche attraverso, fra le altre cose, la costruzione e ristrutturazione di aule e la fornitura di banchi; la fornitura di materiali didattici comprese le uniformi e zaini; l’assistenza economica per consentire alle famiglie di affrontare le spese legate alla scuola; la formazione degli insegnanti; il sostegno psicosociale e per la salute mentale dei bambini. “Per la sopravvivenza di un bambino rifugiato, la scuola non è meno importante del cibo, di un alloggio, delle cure mediche. Per UNHCR, infatti, in una situazione di emergenza, assicurare immediato accesso all’istruzione ai bambini in fuga dalla violenza è una priorità, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti perché le risorse disponibili non sono sufficienti. Per questo faccio un appello: doniamo tutti al numero 45588 inviando un SMS o chiamando da rete fissa. Coloriamo insieme il futuro dei bambini rifugiati”, conclude Laura Iucci.


Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati In un mondo dove troppo spesso prevale l’oscurità della violenza, l’istruzione genera i colori della speranza, della coesistenza pacifica e delle opportunità per costruire un futuro migliore. La scuola salva la vita dei bambini rifugiati in quanto rappresenta una protezione contro violenze e abusi. Non è solo un diritto ma è anche la chiave che apre le porte a infinite possibilità, colorando non solo il loro futuro, ma anche quello delle generazioni a venire. Con l’istruzione, i bambini rifugiati possono realizzare i loro sogni e diventare medici, insegnanti, ingegneri, artisti. Ciascun bambino che entra in una classe porta con sé una storia unica, spesso segnata da traumi e perdite. Ogni lezione imparata, ogni esame superato, porta un nuovo colore nella loro vita e gli permette di esprimere in pieno tutto il loro enorme potenziale. Dall’1 al 23 febbraio 2025 la campagna può essere sostenuta inviando un SMS al numero solidale 45588 o chiamando da rete fissa. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro Convergenze, PosteMobile. Partner La campagna ha il sostegno di Rai per la Sostenibilità ESG dal 3 al 9 febbraio, di Sky per il Sociale dal 2 al 15 febbraio, di La 7 e Tv 2000 dal 10 al 23 febbraio. La Serie A Enilive dedicherà alla campagna di UNHCR la 24a giornata di campionato del 9 febbraio, con il sostegno durante le dirette TV nei programmi Rai, Sky e DAZN. Aziende Il progetto Primary Impact beneficia del supporto di Barilla spa e del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, quest’ultima in particolare contribuisce in modo significativo all’implementazione del progetto in Burkina Faso e in Niger. I testimonial Sono tanti i volti noti dello spettacolo che sostengono l’iniziativa, fra questi: Lino Guanciale, Carolina Crescentini, Lorena Bianchetti, Cecilia Dazzi, Irene Ferri, Paola Saluzzi, Paola Minaccioni, Laura Delli Colli, Enrico Ianniello, Pierpaolo Spollon e lo scrittore Maurizio De Giovanni. Tra gli sportivi: Beppe Bergomi, Demetrio Albertini che collaborano da anni con UNHCR, insieme al calciatore Timothy Weah e la campionessa olimpionica di pallavolo Myriam Sylla.

Esplosione a Mosca, le autorità: un morto e quattro feriti

Esplosione a Mosca, le autorità: un morto e quattro feritiRoma, 3 feb. (askanews) – Il ministro dell’Interno russo ha affermato oggi che, per il momento, risultano un morto e quattro feriti per l’esplosione in un edificio residenziale nella parte nordorientale di Mosca.


“Una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite in un’esplosione nella hall di un edificio di 29 piani del complesso residenziale Vele Scarlatte in Aviatsionnaya Street”, hanno dichiarato i servizi di emergenza. Le forze dell’ordine, i servizi di emergenza e le unità della Guardia Nazionale sono intervenuti sul posto, con diversi camion dei vigili del fuoco e ambulanze posizionati nelle vicinanze dell’edificio. In precedenza si era appreso che nell’esplosione è stato ucciso il fondatore del gruppo militare Arbat, Armen Sarkisian, secondo quanto ha riferito Interfax, citando fonti delle forze dell’ordine.


Sarkisian, nato in Ucraina, dove è ricercato per attività filo-russe di lunga data, ha fondato il battaglione Arbat, originariamente composto soprattutto da originari dell’Armenia, è attivo nella guerra in Ucraina da parte russa. Le fonti hanno riferito che è stata aperta un’indagine per omicidio e per ora non per atto terroristico, in attesa di verificare se vi siano “tracce ucraine” nell’attentato.

Nordcorea riapre al turismo cinese, tour per la città di Rason

Nordcorea riapre al turismo cinese, tour per la città di RasonRoma, 3 feb. (askanews) – Dopo cinque anni di chiusura ermetica, la Corea del Nord riapre timidamente i confini al turismo cinese con un pacchetto destinato a ospitare visitatori nella città di Rason, al confine con la Cina. Si tratta, ovviamente, di un viaggio rigidamente controllato e gestito dall’agenzia di viaggi Koryo Tours.


Il tour operator ha annunciato oggi di aver aperto le prenotazioni, per celebrare il compleanno del defunto leader Kim Jong Il, padre dell’attuale numero uno Kim Jong Un, offrendo ai turisti stranieri la prima opportunità di visitare il paese dalla pandemia COVID-19, per fermare la quale Pyongyang ha sigillato i confini dal 2020. Koryo Tours ha affermato sul suo sito che il tour di febbraio a Rason rappresenta “il primo viaggio in Corea del Nord da quando i confini sono stati chiusi nel gennaio 2020”. Ha inoltre aggiunto: “Questo tour porterà a visitare i luoghi imperdibili di Rason, la zona economica speciale della Corea del Nord. Inoltre, viaggiando in Corea del Nord per celebrare una delle festività più importanti, il compleanno di Kim Jong Il”.


I compleanni dei membri, anche defunti, della dinastia Kim sono solitamente celebrati in Corea del Nord con manifestazioni pubbliche su larga scala. Il compleanno di Kim Jong Il è commemorato come la Giornata della Stella splendente il 16 febbraio e solitamente prevede grandi celebrazioni pubbliche, incluse parate militari. Tra gli itinerari offerti vi sono anche visite a fabbriche nordcoreane, scuole e una banca, dove i turisti potranno aprire il proprio conto bancario nordcoreano. Tuttavia, pur essendo aperto alle prenotazioni, il tour non è “ancora confermato”, ha precisato Koryo, aggiungendo che l’agenzia “è in attesa di informazioni da parte delle autorità cinesi sull’apertura del lato cinese del confine”.


I partecipanti al tour inizieranno in Cina verranno trasferiti in auto fino al confine con la Corea del Nord, paese dotato di armi nucleari. Un’altra agenzia di viaggi, Young Pioneer Tours, aveva anch’essa annunciato a gennaio pacchetti turistici per Rason.


Rason è stata la prima zona economica speciale della Corea del Nord nel 1991. Ospita il primo mercato legale del paese socialista e gode di un regime di visto separato rispetto al resto della Corea del Nord. Il turismo in Corea del Nord era limitato già prima della pandemia, con le agenzie di viaggio che stimavano circa 5.000 turisti occidentali all’anno. Agli statunitensi è vietato l’ingresso in Corea del Nord dopo l’imprigionamento e la successiva morte dello studente Otto Warmbier nel 2017. La Corea del Nord ha chiuso i suoi confini all’inizio del 2020 per prevenire la diffusione del coronavirus. Ha poi riaperto il confine ad alcuni scambi commerciali e delegazioni ufficiali, mentre lo scorso anno ha permesso l’ingresso di alcuni turisti russi per la prima volta dalla pandemia. I turisti cinesi – che costituivano la maggior parte dei visitatori stranieri in Corea del Nord prima della pandemia – non sono ancora tornati nel paese, e gli esperti ipotizzano che ciò possa essere collegato al crescente malcontento di Pechino per il rafforzamento dei legami di Pyongyang con Mosca. La Corea del Nord ha inviato armi, munizioni e migliaia di soldati per aiutare la Russia nella guerra contro l’Ucraina, secondo quanto affermato da Seoul, Washington e Kiev.

Gas, Pichetto: possibili misure tampone contro il rialzo dei prezzi

Gas, Pichetto: possibili misure tampone contro il rialzo dei prezziRoma, 3 feb. (askanews) – Il prezzo del gas sopra i 50 euro potrebbe portare il governo ad adottare nuove misure tampone. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Rai Radio Uno.


“In questo momento – ha spiegato il ministro – sono in strettissimo rapporto con il ministro dell’Economia Giorgetti proprio perchè credo che assolutamente dobbiamo andare avanti con misure, in qualche modo, che abbiamo temporaneità”.

Sanremo 2025: chi domina Spotify? Classifiche, numeri e sorprese

Sanremo 2025: chi domina Spotify? Classifiche, numeri e sorpreseMilano, 3 feb. (askanews) – Sanremo non è solo musica: è cultura, tradizione e innovazione che si incontrano sul palco dell’Ariston, trasformando il Festival in un fenomeno capace di coinvolgere ogni generazione. Dai nostalgici che ricordano le esibizioni storiche ai giovani della Gen Z, che lo trasformano in un vortice di meme, giochi online e tendenze virali, Sanremo è sempre più lo specchio del panorama musicale e culturale italiano.


Per l’edizione 2025, la piattaforma Preply ha condotto uno studio per analizzare gli ascolti mensili degli artisti in gara e scoprire quali canzoni dominano le playlist degli italiani (e non solo). Elodie e Achille Lauro ancora sul podio, ma è Tony Effe il re dello streaming Ben 18 dei 30 artisti in gara vantano oltre un milione di ascoltatori mensili su Spotify, dimostrando la forte popolarità dei protagonisti di questa edizione. Tony Effe, con i suoi 4.347.024 ascoltatori, si posiziona in testa alla classifica. Il rapper romano, noto per i suoi testi provocatori e il suo stile trap inconfondibile, guida un podio completato da Rose Villain (3.914.044), regina del dark pop, e Olly (3.299.992), che sorprende con una fanbase devota ma con meno hit mainstream.


A chiudere la top 5, Elodie, con la sua capacità di reinventarsi a ogni progetto, e Achille Lauro, che porta sul palco la sua consueta dose di spettacolo e audacia. Nella parte centrale della classifica spiccano Fedez, sempre capace di unire musica e attualità, e Irama, punto di riferimento per il pop contemporaneo. Troviamo anche i Coma_Cose, che con il loro stile unico continuano a catturare l’attenzione di un pubblico giovane e attento alle nuove tendenze. Tra gli artisti più longevi abbiamo poi Brunori Sas e Giorgia che confermano la loro capacità di attraversare le generazioni con autenticità e talento. Tra le sorprese di questa edizione c’è invece Clara, una nuova voce del pop che, con i suoi 1.429.181 ascoltatori mensili, supera artisti affermati come Francesco Gabbani e Noemi.


In fondo alla classifica troviamo una miscela di storici e outsider. Massimo Ranieri e Marcella Bella, due icone intramontabili, sembrano risentire di un pubblico meno incline allo streaming, ma il loro fascino senza tempo continua a conquistare i fan più affezionati. Tra i giovani talenti, Joan Thiele, Lucio Corsi e Sarah Toscano sperano di sfruttare il palco dell’Ariston come trampolino di lancio. Infine agli ultimissimi posti il già vincitore del Festival Simone Cristicchi e l’emergente Serena Brancale. Italodisco e Mediterranea: i tormentoni con più ascolti A dominare la classifica delle canzoni più ascoltate troviamo soprattutto tormentoni. La canzone più ascoltata è infatti Italodisco dei The Kolors con oltre i 175 milioni di ascolti, portando una ventata di energia pop-dance. A seguire Mediterranea (128 milioni) di Irama che continua a essere una delle preferite dal pubblico. Interessante notare la crescita di Bresh al terzo posto, che con Angelina Jolie raggiunge 111 milioni di ascolti, consolidando il suo successo tra i giovani. In quarta posizione troviamo poi Rkomi, che con Partire da te continua a dimostrare la sua capacità di fondere rap e melodia in uno stile unico. A chiudere la top 5, il rap si impone ancora una volta con Emis Killa (Fuoco e benzina) e Tony Effe (Miu miu), che confermano il loro successo con brani dal grande impatto sul pubblico, nonostante il primo tra i due non partecipi più al Festival.


Colpisce come alcune delle canzoni nella prima parte di questa classifica come Mediterranea, Click Boom!, Viceversa, Fiamme negli occhi, Mai dire mai, sono tutte canzoni lanciate da Sanremo dimostrando l’enorme impatto del Festival anche sulle classifiche di streaming e nel lanciare gli artisti. La seconda parte della classifica è invece caratterizzata da un mix tra cantanti di tendenza e autori più classici. Con oltre 10 milioni di ascolti troviamo i successi, tra gli altri, di Fedez (Allucinazione collettiva), Massimo Ranieri (Perdere l’amore), Francesca Michielin (Io non abito al mare), Giorgia (Come saprei) e del quartetto capitanato da Guè. Sono infine solo 4 le canzoni a restare sotto i 10 milioni di ascolti, appartenenti ad artisti come Simone Cristicchi, Joan Thiele, Serena Brancale, Lucio Corsi e Olly.