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Tag: askanews

Genova, Bucci: il centrodestra va avanti, gli altri sono fermi

Genova, Bucci: il centrodestra va avanti, gli altri sono fermiGenova, 31 gen. (askanews) – “Noi andiamo avanti, gli altri sono fermi, magari vado ad aiutare anche gli altri, così andiamo avanti tutti insieme. Diranno che non vogliono il mio aiuto, è lo stesso”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, parlando delle prossime elezioni comunali a Genova, a margine della posa della prima pietra del nuovo ospedale pediatrico Gaslini.


L’ex sindaco di Genova ha poi risposto a chi gli chiedeva se alcuni progetti contestati dai cittadini saranno stralciati dal programma del centrodestra. “C’è sempre qualcuno che contesta – ha sottolineato – ma è giusto che sia così, non si può pensare che siano tutti d’accordo. Se abbiamo vinto le elezioni nel 2017 e nel 2022 è perché abbiamo presentato dei progetti che la maggioranza dei cittadini ha accettato. Se andremo avanti su tutto? Ovvio perché la maggioranza vuole queste cose, poi se qualcuno ha delle buone idee per modificare o dare ancora più valore al progetto, noi siamo sempre stati aperti”. “Quello dell’abbattimento del Morandi con la polvere da sparo – ha concluso Bucci – è un esempio in cui i comitati hanno partecipato in maniera proattiva. Si può quindi partecipare ed è quello che noi chiediamo, ma non possiamo dimenticarci che c’è una maggioranza di cittadini che queste cose le vuole. Andate a chiedere a Molassana se vogliono lo Skymetro o no..”.

Bce, i dettagli dei 2 temi in gara per le nuove banconote in euro

Bce, i dettagli dei 2 temi in gara per le nuove banconote in euroRoma, 31 gen. (askanews) – La Banca centrale europea ha selezionato i motivi dettagliati che dovranno comparire sui diversi tagli della nuova serie di banconote in euro che intende creare nei prossimi anni, sulla base dei due temi chiave che, già a seguito di una prima selezione effettuata tra 2021 e 2023, saranno “Cultura europea: luoghi di cultura e condivisione” oppure “Fiumi e uccelli: resilienza nella diversità”.


La serie “Cultura europea” prevede sul fronte delle banconote sei personalità storiche, metà uomini metà donne, dal Rinascimento alla storia contemporanea e sul retro “luoghi di cultura e condivisione” quotidiana (non edifici storici o simbolici, quindi). Partendo dal taglio da 5 euro il tema è “Arti performative” con sul fronte Maria Callas e sul retro “Artisti di strada (musica/danza/teatro) intrattengono i passanti”; 10 euro “Musica” fronte Ludwig van Beethoven retro “Festival musicale con un coro di bambini e giovani adulti”; 20 euro “Università e scuola” fronte Marie Curie retro “Contesto scolastico o universitario con una insegnante e giovani allievi; libri e quaderni disposti sui banchi”; 50 euro “Biblioteche” fronte Miguel de Cervantes retro “Biblioteca con adulti che leggono libri in versione cartacea o digitale. Un bimbo e una bimba cercano di prendere un libro da uno scaffale”; 100 euro Musei e mostre fronte Leonardo da Vinci retro “Adulti e bambini ammirano esempi di arte urbana, arte contemporanea”; 200 euro Piazze pubbliche fronte Bertha von Suttner retro “Un piazzale alberato come luogo di incontro, con adulti e bambini che parlano, passeggiano, giocano”. Per la serie “Fiumi e uccelli” invece il taglio da 5 euro è con tema “Sorgente montana” sul fronte “Picchio muraiolo e paesaggio montano” e sul retro Parlamento europeo; 10 euro “Cascata” fronte “Martin pescatore in prossimità di una cascata o di una pozza di acqua corrente” retro Commissione europea; 20 euro “Valle fluviale confinata” fronte “Colonia di gruccioni su parete di sabbia a lato di una grande valle fluviale confinata, lungo la sponda di un fiume” retro Banca centrale europea; 50 euro tema “Fiume serpeggiante” fronte “Cicogna bianca sorvola le anse di un fiume in una valle fluviale non confinata” retro Corte di giustizia dell’Unione europea; 100 euro “Foce fluviale” fronte “Avocetta perlustra la superficie di una pianura fangosa” retro Consiglio europeo e Consiglio dell’Unione europea; 200 euro “Paesaggio marino” fronte “Sula bassana sorvola alte onde oceaniche” retro Corte dei conti europea.


La selezione dei motivi ha tenuto conto dei suggerimenti di due gruppi multidisciplinari composti da esperti provenienti da tutta l’area dell’euro, afferma l’istituzione con un comunicato, e delle preferenze espresse da 365.000 cittadini europei nell’ambito di sondaggi di opinione svolti nell’estate del 2023 e di “focus group” condotti fra dicembre 2021 e marzo 2022. “Siamo entusiasti di presentare questi motivi, immagini di vita reale che testimoniano il nostro impegno per l’Europa e celebrano il suo patrimonio culturale e naturale”, ha dichiarato la presidente Christine Lagarde, ciata in un comunicato. “Le nuove banconote saranno il simbolo della nostra identità comune europea e delle diversità che ci rendono forti”.


Ora la Bce procederà ad istituire una commissione giudicante e indirà il concorso grafico, al quale potranno partecipare bozzettisti provenienti da tutta l’Unione europea. L’istituzione afferma che “continuerà a coinvolgere il pubblico e gli esperti affinché i cittadini europei di ogni età si riconoscano nei disegni selezionati”. Nel 2026 “esplorerà le preferenze dei cittadini” a partire dalla rosa dei disegni selezionati. “Lo sviluppo di nuove banconote testimonia il nostro impegno nei confronti del contante, oggi e in futuro. Le banconote sono un simbolo della nostra unità europea; con l’introduzione di nuovi motivi decorativi celebriamo la nostra storia comune e l’impegno per un futuro sostenibile”, ha dichiarato Piero Cipollone, l’italiano che fa parte del Comitato esecutivo della Bce e che ha la delega sui sistemi di pagamento.


Il Consiglio direttivo dovrebbe adottare una decisione definitiva riguardo ai disegni nel 2026. Alcuni anni dopo la decisione e la successiva fase di produzione, in cui verranno valutate anche le tecnologie di sicurezza, le nuove banconote saranno pronte per iniziare a circolare. (fonte immagine: ECB 2025).

Caso Almasri, Meloni ribadisce: il governo lavora per l’Italia, c’è chi prova a smontare i risultati

Caso Almasri, Meloni ribadisce: il governo lavora per l’Italia, c’è chi prova a smontare i risultatiRoma, 31 gen. (askanews) – “Mentre il Governo lavora senza sosta per portare risultati all’Italia, c’è chi prova invano a smontarli. E intanto il mondo torna a puntare su di noi”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ribadendo il concetto espresso ieri in un collegamento video con l’evento “La Ripartenza” organizzato da Nicola Porro. Sul social network la premier rilancia un video con parte del suo intervento.


Intanto, fonti della Presidenza della Repubblica hanno spiegato che la premier Giorgia Meloni ha incontrato nel pomeriggio di martedì al Quirinale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per comunicargli di aver ricevuto da parte della Procura di Roma la comunicazione della iscrizione di lei e di altri membri del governo nel registro degli indagati.  Meloni, quindi, dopo aver ricevuto dai carabinieri la comunicazione d’iscrizione nel registro degli indagati, firmata dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, e prima di pubblicare il video sui social sulla vicenda Almasri, ha incontrato il presidente Mattarella. 

Camorra, 4 arresti a Caivano per detenzione di armi e estorsioni

Camorra, 4 arresti a Caivano per detenzione di armi e estorsioniMilano, 31 gen. (askanews) – I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone (di cui tre sottoposte alla misura della custodia in carcere, una a quella degli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un gruppo camorristico operante sul territorio di Caivano (Napoli) e zone limitrofe. In particolare, gli indagati avrebbero richiesto il pagamento di somme di denaro a imprenditori e commercianti del luogo per consentire loro la prosecuzione delle rispettive attività. Nel mirino anche l’ecobonus del 110%. Lo si legge in una nota del Comando Provinciale di Napoli dei Carabinieri.

Hamas: domani libereremo altri tre ostaggi israeliani

Hamas: domani libereremo altri tre ostaggi israelianiRoma, 31 gen. (askanews) – Il movimento palestinese Hamas rilascerà altri tre ostaggi israeliani domani nell’ambito dell’accordo di scambio di prigionieri. L’ha dichiarato oggi Abu Obeida, portavoce dell’ala militare del movimento, le Brigate Al Qassam.


“Nell’ambito dell’accordo sullo scambio di prigionieri, le Brigate Al Qassam hanno deciso di rilasciare i seguenti prigionieri domani, sabato: Ofer Kalderon, Keith… Siegel, Yarden Bibas”, ha scritto Obeida su Telegram.

Scontro aereo-elicottero a Washington, media: alla torre di controllo c’erano solo due persone

Scontro aereo-elicottero a Washington, media: alla torre di controllo c’erano solo due personeRoma, 31 gen. (askanews) – La torre di controllo del traffico aereo dell’aeroporto nazionale Reagan di Washington era in netta carenza di personale mercoledì sera quando un aereo passeggeri e un elicottero militare si sono scontrati a mezz’aria e sono precipitati nel fiume Potomac. Lo rivela un rapporto governativo sulle circostanze del disastro che ha causato la morte di 67 persone e ha scatenato un nuovo dibattito sull’affollamento dello spazio aereo dell’aeroporto, oltre a polemiche politiche alimentata dal presidente Donald Trump.


Secondo il rapporto di cui il Washington Post dà notizia, al momento della collisione due persone stavano gestendo il lavoro di quattro colleghi all’interno della torre di controllo del National. Cosa non “normale”, conclude il rapporto, per quell’ora del giorno o per la quantità di traffico aereo su Washington, dove una media di oltre 100 elicotteri al giorno sfrecciano intorno e sotto i voli delle compagnie aeree in arrivo e in partenza.

Ucraina, nove persone uccise in un attacco russo con droni a Sumy

Ucraina, nove persone uccise in un attacco russo con droni a SumyRoma, 31 gen. (askanews) – Nove persone sono state uccise in un attacco russo con droni a Sumy, in Ucraina. L’ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui suoi canali social, accusando Mosca di aver colpito un condominio civile.


“Sto ricevendo aggiornamenti orari sulla situazione a Sumy dal sito colpito dall’attacco russo con droni Shahed. Un edificio residenziale è stato distrutto. Nove persone sono state uccise: le mie condoglianze alle loro famiglie. Altre tredici sono rimaste ferite, tra cui un bambino. Tutti stanno ricevendo l’assistenza necessaria”, ha affermato il presidente ucraino. “Questo è ormai il marchio di fabbrica della Russia: distruggere la vita di molte famiglie, un’intera casa. Ogni attacco di questo tipo richiede una risposta da parte del mondoùil terrore non può restare impunito. La risposta più efficace è sostenere il nostro popolo, il nostro Stato, mantenere la pressione sulla Russia e resistere alle manipolazioni di Moscaùsia politiche che mediatiche”, ha affermato ancora il presidente ucraino.


“La Russia – ha detto ancora il presidente ucraino – deve essere costretta alla pace. La causa di questa guerra è lì, in Russia”.

Mattarella 10 anni al Quirinale, arbitro con il faro della Costituzione

Mattarella 10 anni al Quirinale, arbitro con il faro della CostituzioneRoma, 31 gen. (askanews) – Dieci anni al Quirinale. E’ il record inedito di Sergio Mattarella, eletto per due volte al Colle, la prima nel 2015, la seconda nel 2022. Dieci anni nei quali il capo dello Stato ha fronteggiato diverse crisi di governo, il Covid, difficoltà economiche e politiche nelle quali ha sempre ribadito il suo ruolo di arbitro e garante della Costituzione. “La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione”, disse in occasione del giuramento davanti alle Camere il 3 febbraio del 2022.


Nel primo settennato Mattarella ha “convissuto” con governi di centrosinistra, quelli che lo avevano scelto ed eletto, ma dopo il successo del M5s ha anche guidato le fasi più complesse della formazione dei governi giallo-verde e giallo-rosso. Mattarella in questa fase è riuscito a conquistare la loro fiducia di quelle forze anti-sistema che ne avevano proposto l’impeachment. Come lui stesso ha spiegato rispondendo alle domande di alcuni studenti, il capo dello Stato si comporta a volte anche come un meccanico, aggiusta il meccanismo delle istituzioni quando questo si inceppa. E’ quello che è accaduto quando con la crisi del governo Renzi scelse di non sciogliere le Camere, di lì poi nacque il governo Gentiloni. E di nuovo con la crisi dei due governi Conte, dopo l’uscita di Salvini dalla maggioranza, non furono le urne lo sbocco di quella fase ma un secondo governo Conte, e ancora grazie al suo impulso e all’emergenza dettata dalla pandemia le forze politiche si unirono, ad eccezione di Fdi di Giorgia Meloni, per sostenere il governo Draghi. “Un governo senza colore politico” specificò Mattarella dandogli l’incarico. Nel primo mandato Mattarella si è caratterizzato per la discrezione dei suoi interventi, un vero cambio di stile rispetto al suo predecessore, Giorgio Napolitano, che aveva abituato la politica e i media alle sue esternazioni sempre più nette e perentorie. Lo stile mattarelliano è da subito diverso, tipico di quel cattolicesimo democratico da cui proviene e che preferisce tessere relazioni e usare la moral suasion. La rielezione nel 2022 è il frutto di una lunga trattativa infruttuosa tra le forze politiche che convergono a stragrande maggioranza sul suo nome dopo un lungo braccio di ferro. Un secondo mandato inatteso e non voluto, al quale Mattarella rispose così: “Non posso e non ho inteso sottrarmi”. In quel discorso alle Camere per il giuramento Mattarella difese il ruolo del Parlamento come luogo della partecipazione e della espressione delle forze presenti nella società.


La nuova legislatura, quella iniziata nell’ottobre del 2022 con la vittoria del centrodestra e l’arrivo di Giorgia Meloni a palazzo Chigi, ha mutato lo scenario ma non l’indirizzo del Quirinale. L’attività di Mattarella è forse aumentata e più frequenti si sono fatti i suoi appelli e moniti al Paese ma la sua stella polare resta la Costituzione. In diverse occasioni il Presidente ha tratto spunto dagli articoli della Carta fondamentale per richiamare gli interlocutori alla soluzione dei problemi o per ricordare quali sono i principi su cui si regge la nostra Repubblica. Tanti i temi su cui negli ultimi mesi le sue parole sono risuonate sui temi più caldi dell’attualità: i migranti, per i quali ha citato il termine “patriottismo” riferito a quegli stranieri che vivono in Italia e ne rispettano le regole e i valori, il rapporto con l’Europa di cui siamo parte integrante e protagonisti, il rapporto tra politica e magistratura rispetto a cui Mattarella ha richiamato alla leale collaborazione. Spesso il capo dello Stato viene sollecitato a intervenire maggiormente sulle decisioni del governo ma lui stesso recentemente ha chiarito che il suo ruolo non è questo: “Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune – ha ammesso -, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità”. In questi anni Mattarella ha svolto un ruolo centrale anche nella politica estera, consolidando e confermando la collocazione del nostro paese nell’alleanza atlantica e ribadendone l’europeismo. I rapporti internazionali e personali con molti leader mondiali hanno facilitato le relazioni anche nei periodi di crisi governative e sono serviti da guida anche per i premier che si sono succeduti in questi dieci anni. Basti pensare ai rapporti con Macron e Xi Jinping, gli interventi all’Onu e i numerosi viaggi nei paesi africani. Il suo stile e il suo linguaggio pacato e unitario riscuotono il consenso dei cittadini che vedono nel Presidente un punto di riferimento. La sua attenzione recentemente si è rivolta sempre di più ai giovani e ai rischi insiti nelle nuove tecnologie. Già diversi anni fa Mattarella ravvisava nello strapotere delle big tech una potenziale minaccia: “Poteri economici sovranazionali tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico”, disse nel discorso per il giuramento del 2022, anni prima che Musk acquisisse Twitter ed entrasse nel governo Trump.


(gi Francesca Galante)

Mattarella traguarda i 10 anni al Quirinale, arbitro con il faro della Costituzione

Mattarella traguarda i 10 anni al Quirinale, arbitro con il faro della CostituzioneRoma, 31 gen. (askanews) – Dieci anni al Quirinale. E’ il record inedito di Sergio Mattarella, eletto per due volte al Colle, la prima nel 2015, la seconda nel 2022. Dieci anni nei quali il capo dello Stato ha fronteggiato diverse crisi di governo, il Covid, difficoltà economiche e politiche nelle quali ha sempre ribadito il suo ruolo di arbitro e garante della Costituzione. “La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione”, disse in occasione del giuramento davanti alle Camere il 3 febbraio del 2022.


Nel primo settennato Mattarella ha “convissuto” con governi di centrosinistra, quelli che lo avevano scelto ed eletto, ma dopo il successo del M5s ha anche guidato le fasi più complesse della formazione dei governi giallo-verde e giallo-rosso. Mattarella in questa fase è riuscito a conquistare la loro fiducia di quelle forze anitiistema che ne avevano proposto l’impeachment. Come lui stesso ha spiegato rispondendo alle domande di alcuni studenti, il capo dello Stato si comporta a volte anche come un meccanico, aggiusta il meccanismo delle istituzioni quando questo si inceppa. E’ quello che è accaduto quando con la crisi del governo Renzi scelse di non sciogliere le Camere, di lì poi nacque il governo Gentiloni. E di nuovo con la crisi dei due governi Conte, dopo l’uscita di Salvini dalla maggioranza, non furono le urne lo sbocco di quella fase ma un secondo governo Conte, e ancora grazie al suo impulso e all’emergenza dettata dalla pandemia le forze politiche si unirono, ad eccezione di Fdi di Giorgia Meloni, per sostenere il governo Draghi. “Un governo senza colore politico” specificò Mattarella dandogli l’incarico. Nel primo mandato Mattarella si è caratterizzato per la discrezione dei suoi interventi, un vero cambio di stile rispetto al suo predecessore, Giorgio Napolitano, che aveva abituato la politica e i media alle sue esternazioni sempre più nette e perentorie. Lo stile mattarelliano è da subito diverso, tipico di quel cattolicesimo democratico da cui proviene e che preferisce tessere relazioni e usare la moral suasion. La rielezione nel 2022 è il frutto di una lunga trattativa infruttuosa tra le forze politiche che convergono a stragrande maggioranza sul suo nome dopo un lungo braccio di ferro. Un secondo mandato inatteso e non voluto, al quale Mattarella rispose così: “Non posso e non ho inteso sottrarmi”. In quel discorso alle Camere per il giuramento Mattarella difese il ruolo del Parlamento come luogo della partecipazione e della espressione delle forze presenti nella società.


La nuova legislatura, quella iniziata nell’ottobre del 2022 con la vittoria del centrodestra e l’arrivo di Giorgia Meloni a palazzo Chigi, ha mutato lo scenario ma non l’indirizzo del Quirinale. L’attività di Mattarella è forse aumentata e più frequenti si sono fatti i suoi appelli e moniti al Paese ma la sua stella polare resta la Costituzione. In diverse occasioni il Presidente ha tratto spunto dagli articoli della Carta fondamentale per richiamare gli interlocutori alla soluzione dei problemi o per ricordare quali sono i principi su cui si regge la nostra Repubblica. Tanti i temi su cui negli ultimi mesi le sue parole sono risuonate sui temi più caldi dell’attualità: i migranti, per i quali ha citato il termine “patriottismo” riferito a quegli stranieri che vivono in Italia e ne rispettano le regole e i valori, il rapporto con l’Europa di cui siamo parte integrante e protagonisti, il rapporto tra politica e magistratura rispetto a cui Mattarella ha richiamato alla leale collaborazione. Spesso il capo dello Stato viene sollecitato a intervenire maggiormente sulle decisioni del governo ma lui stesso recentemente ha chiarito che il suo ruolo non è questo: “Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune – ha ammesso -, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità”. In questi anni Mattarella ha svolto un ruolo centrale anche nella politica estera, consolidando e confermando la collocazione del nostro paese nell’alleanza atlantica e ribadendone l’europeismo.


I rapporti internazionali e personali con molti leader mondiali hanno facilitato le relazioni anche nei periodi di crisi governative e sono serviti da guida anche per i premier che si sono succeduti in questi dieci anni. Basti pensare ai rapporti con Macron e Xi Jinping, gli interventi all’Onu e i numerosi viaggi nei paesi africani. Il suo stile e il suo linguaggio pacato e unitario riscuotono il consenso dei cittadini che vedono nel Presidente un punto di riferimento. La sua attenzione recentemente si è rivolta sempre di più ai giovani e ai rischi insiti nelle nuove tecnologie. Già diversi anni fa Mattarella ravvisava nello strapotere delle big tech una potenziale minaccia: “Poteri economici sovranazionali tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico”, disse nel discorso per il giuramento del 2022, anni prima che Musk acquisisse Twitter ed entrasse nel governo Trump.

La Bibbia di Cazzullo batte Dicker: libro più venduto del 2024

La Bibbia di Cazzullo batte Dicker: libro più venduto del 2024Venezia, 31 gen. (askanews) – Durante la giornata conclusiva del XLII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri di Venezia l’Associazione Italiana degli Editori ha comunicato i dieci libri più venduti in Italia nel 2024. Questa la classifica:


1.Il dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia, A. Cazzullo, Harper Collins 2. Un animale selvaggio, J. Dicker, La nave di Teseo


3. La portalettere, F. Giannone, Nord 4. Tatà, V. Perrin, e/o


5. L’età fragile, D. Di Pietrantonio, Einaudi 6. L’orizzonte della notte, G. Carofiglio, Einaudi


7. Come l’arancio amaro, M. Palminteri, Bompiani 8. Il canto dei cuori ribelli, T. Umrigar, Libreria Pienogiorno 9. Domani, domani, F. Giannone, Nord 10. Il passato è un morto senza cadavere, A. Manzini, Sellerio (Ottobre 2024)