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A Roma focus su rapporti Italia-Canada nel settore ittico

A Roma focus su rapporti Italia-Canada nel settore itticoRoma, 27 gen. (askanews) – Il Canada è tra i primi esportatori globali di prodotti ittici, con un valore annuo di esportazioni verso l’Europa che supera i 500 milioni di euro. E dei rapporti nel settore ittico tra Italia e Canada si parlerà il prossimo 3 febbraio a Roma in un incontro organizzato per rafforzare i rapporti commerciali tra Italia e Canada da Euromed Group in collaborazione con l’Ambasciata del Canada in Italia, la Canadian Chamber in Italy, il Lobster Council of Canada e Assoittica.


Grazie agli accordi commerciali internazionali, come il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), gli scambi commerciali nel settore ittico si sono rafforzati. E nel 2023, l’import italiano di prodotti ittici dal Canada ha superato i 120 milioni di euro, con un trend in crescita costante. Durante l’evento sarà presentata la qualità premium e la sostenibilità dei prodotti ittici canadesi, offrendo allo stesso tempo approfondimenti di esperti, sessioni B2B personalizzate e uno sguardo approfondito al mercato italiano.

L’IA cinese di DeepSeek spaventa i big tech, crollo in Borsa

L’IA cinese di DeepSeek spaventa i big tech, crollo in BorsaMilano, 27 gen. (askanews) – Il successo della startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek minaccia la leadership globale dei colossi statunitensi nel campo dell’IA e manda a tappeto i titoli tech in Borsa.


I futures sul Nasdaq segnano un -5%, con il titolo Nvidia che nel premercato crolla del 10%. In Europa Asml lascia sul terreno l’11%, Asm International il 14%, Infineon il 4%, StM il 2,5%. A Milano a picco anche Prysmian (-9%) che la scorsa settimana era salita proprio sulle parole del presidente Trump che aveva annunciato Stargate, joint venture di Softbank, Oracle e OpenAI per investire in data center negli Stati Uniti per l’IA. Tonfo anche per il Bitcoin, dopo i recenti record: la criptovaluta scende sotto quota 100 dollari, attestandosi a 98 dollari (-6%). DeepSeek – che ha lanciato un modello gratuito e open source, affermando di averlo sviluppato in soli due mesi a un costo inferiore ai 6 milioni di dollari – ha presentato il suo ultimo modello R1, che si dice dimostri prestazioni paragonabili a quelle dei principali modelli Usa, come ChatGPT di OpenAI, a un costo significativamente ridotto, sollevando così dubbi sulla necessità di ingenti investimenti occidentali in hardware.

Il 29 gennaio l’Agrifood forum 2025 di Rinnovabili

Il 29 gennaio l’Agrifood forum 2025 di RinnovabiliRoma, 27 gen. (askanews) – Agrifood Forum, l’evento digitale dedicato all’agricoltura e all’alimentazione sostenibili, torna il 29 gennaio 2025 per la sua quarta edizione in una veste rinnovata. Dopo il successo degli anni passati, l’appuntamento affiancherà alla consueta diretta streaming un incontro in presenza grazie alla collaborazione con Confagricoltura, che ospiterà l’evento nella sua sede nazionale di Palazzo della Valle a Roma.


L’evento è organizzato dalla media company Rinnovabili in collaborazione con Confagricoltura e con il patrocinio di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), Symbola ed Earth Day Italia. “Agricoltura vs. Ambiente: causa del problema o parte della soluzione?” è il tema della quarta edizione del Forum. Istituzioni, associazioni, aziende e innovatori sono chiamati a rispondere a una questione urgente: come rendere le pratiche agroalimentari un drive di transizione verso la sostenibilità ambientale.

Pnrr, Fair lancia 10 incontri su IA tra ricerca e impresa

Pnrr, Fair lancia 10 incontri su IA tra ricerca e impresaRoma, 27 gen. (askanews) – FAIR (Future AI Research), il più grande progetto sull’intelligenza artificiale in Italia finanziato con fondi PNRR, inaugura un ciclo di 10 workshop su tutto il territorio nazionale per fare il punto sui risultati di ricerca a un anno dal termine delle attività. Si comincia il 30 e 31 gennaio a Trento presso la Fondazione Bruno Kessler. Qui opera il gruppo che all’interno di FAIR lavora sulla cosiddetta ‘Integrative AI’, cioè un’intelligenza artificiale che sappia integrare modelli ‘multimodali’ (che usano e generano dati diversi come video, testi e immagini), farli interagire con l’ambiente e creare cooperazione tra agenti artificiali e umani.


Tappa successiva l’11 e 12 febbraio al Politecnico di Milano. Seguiranno poi 20-21 febbraio Roma (Università La Sapienza); 6-7 marzo Napoli, Università Federico II; 10-11 marzo Pisa, Università di Pisa; 20-21 marzo a Torino, Politecnico; 24-25 marzo Rende (Cosenza), Università della Calabria; 26-27 marzo Bologna, Alma Mater Studiorum; 3-4 aprile Università di Catania; 7-8 aprile Bari, Università di Bari “Aldo Moro”. Nei dieci incontri, promossi all’interno delle più importanti università ed enti di ricerca che si occupano di intelligenza artificiale e che costituiscono l’ossatura di FAIR (i cosiddetti “spoke”), si riunirà tutto l’ecosistema costruito intorno al progetto in questi due anni. Sotto il cappello di Fair, oltre ai 25 partner, si raccolgono 35 università ed enti di ricerca e 61 aziende, coinvolti con i cosiddetti ‘bandi a cascata’, fondi distribuiti nei primi due anni del progetto per rafforzare la cooperazione tra accademia e impresa su un tema di ricerca così cruciale. Gli incontri saranno l’occasione per analizzare i progressi raggiunti, definire le prossime azioni e rafforzare il dialogo tra i vari attori coinvolti.


A seguire tutti i partner che coordinano gli ‘spoke’ del progetto ospiteranno una tappa dell’evento, da Milano a Bologna, da Cosenza a Pisa, fino alla tappa finale presso l’Università di Bari, presentando ogni volta i progetti di ricerca sviluppati e ospitando il dialogo con le aziende piccole e grandi che hanno ricevuto finanziamenti grazie a FAIR e che stanno lavorando su progetti operativi ad alta innovazione. “Grazie all’attività di questi primi due anni di progetto e ai cosiddetti ‘bandi a cascata’, FAIR ha espanso molto il suo raggio di azione – commenta Giuseppe De Pietro, Presidente della Fondazione FAIR – Intorno al progetto si è ormai strutturato un ecosistema solido, che comprende ricerca, trasferimento tecnologico alle imprese e anche formazione, grazie alla sinergia con il Dottorato Nazionale in AI. L’obiettivo è non solo consolidare questa rete oltre la scadenza del PNRR, ma anche di formare talenti di alta qualità, che possano entrare nelle aziende italiane per portare innovazione in ogni settore. I workshop di queste settimane serviranno proprio per raccontare questo e anche per disegnare le strategie future della rete della ricerca italiana sull’IA, a partire dall’esperienza di collaborazione molto positiva che stiamo sperimentando grazie al PNRR”.

Assemblea turismo verde Cia: focus sui valori del cibo

Assemblea turismo verde Cia: focus sui valori del ciboRoma, 27 gen. (askanews) – Nei campi come a tavola, le buone pratiche contro lo spreco alimentare, al centro dell’Assemblea annuale delle associazioni di Cia-Agricoltori Italiani, Turismo Verde per la promozione degli agriturismi e la Spesa in Campagna, dedicata alla vendita diretta, in programma a Roma giovedì 30 gennaio, alle 10, in Auditorium “Giuseppe Avolio”.


L’appuntamento dal titolo “I valori del cibo. Verso una rivoluzione alimentare che guarda al futuro”, sarà introdotto dall’intervento del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, per poi dare il via allo spazio di approfondimento e confronto sullo stato dell’arte in materia di circolarità nella filiera agroalimentare, tra ricerca, assetto normativo, esperienze di business to consumer e, soprattutto, ruolo del mondo agricolo dai mercati contadini agli agriturismi. Interverranno: Mara Bizzotto, senatrice della Repubblica; Mario Grillo, presidente nazionale di Turismo Verde-Cia; Luciano Sbraga, direttore Ufficio Studi FIPE; Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher International – Università di Bologna; Giulia Gallo, ricercatrice Università di Pisa; Beatrice Tortora, presidente nazionale la Spesa in Campagna-Cia e Fausto Jori, amministratore delegato EcorNaturasì.

In E-R con programmazione 2025 20 mln per agricoltura innovativa

In E-R con programmazione 2025 20 mln per agricoltura innovativaRoma, 27 gen. (askanews) – Con la nuova programmazione 2025, in arrivo quasi 20 milioni di euro per l’innovazione in agricoltura in Emilia Romagna. Dai droni in grado di raccogliere e monitorare in tempo reale le condizioni dei terreni e delle coltivazioni ai sensori ambientali che permettono alle nuove start-up di sperimentare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, riducendo gli sprechi e favorendo l’ecosostenibilità delle produzioni. E, ancora, la difesa delle biodiversità, le pratiche contro l’antibiotico-resistenza e quelle di adattamento ai cambiamenti climatici.


E all’innovazione in agricoltura è dedicato il convegno in programma domani, martedì 28 gennaio, dal titolo “L’innovazione per la sostenibilità economica ed ambientale in agricoltura”, che vuole favorire un confronto tra esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e operatori del mondo agricolo, per delineare le priorità su cui indirizzare le azioni future. La giornata vedrà anche la premiazione dei migliori progetti innovativi dei Gruppi operativi per l’innovazione (Goi) con l’assegnazione di riconoscimenti per le iniziative più rilevanti. “La strada per la nuova agricoltura – spiega in una nota l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi – passa necessariamente dagli investimenti dedicati all’innovazione e alle nuove tecnologie, che abbiamo favorito e che continueremo a fare. Su questo siamo la Regione che investe di più e il nostro obiettivo è proseguire in questo percorso, rafforzando l’interazione tra ricerca, innovazione e agricoltura e migliorando la sostenibilità e la competitività di un settore di grandissima rilevanza”.


I numeri, infatti, confermano anche per il 2025 l’impegno dell’Emilia-Romagna: sono quasi 20 i milioni della programmazione già stanziati. Di questi 11 a disposizione dei Gruppi operativi per l’innovazione, 3,6 per interventi e informazione alle imprese agricole, anche attraverso dimostrazioni in campo, e altri 3,5 per consulenza e formazione.

Startup, in Italia tornano a crescere investimenti VC: 1,5mld nel 2024

Startup, in Italia tornano a crescere investimenti VC: 1,5mld nel 2024Milano, 27 gen. (askanews) – Tornano a crescere gli investimenti di venture capital in Italia: nel 2024 si è registrato un balzo del 28%, che riporta a 1,5 miliardi di euro il totale raccolto da startup e imprese innovative. Erano 1,17 miliardi nel 2023 (-37% sul 2022 che fu da record con 1,8 miliardi raccolti). L’anno scorso sono stati 417 round d’investimento, anche questi in crescita del 31% rispetto al 2023: il 2024 è il miglior anno per numero di round, secondo anno per investimenti raccolti. Lo scenario è delineato dall’Osservatorio trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, che ha pubblicato i dati conclusivi sull’anno scorso.


Nel 2024 l’Italia ha visto il lancio di 15 nuovi fondi per un totale di 1,4 miliardi raccolti, mentre sono stati 297 gli investitori attivi nel mercato italiano, di cui il 42% proveniente dall’estero, confermando l’attrattività internazionale del Paese. Come nel 2023, CDP Venture Capital, Azimut e Vento Ventures sono i tre investitori più attivi nell’ecosistema del VC italiano. Sul fronte delle exit, il 2024 è stato un anno complesso, con un numero ridotto di operazioni (34, contro le 43 del 2023) e un calo del valore complessivo rispetto all’anno precedente. Le exit sono riconducibili prevalentemente a operazioni di M&A, con una sola IPO registrata.


“Mentre in Europa nel 2024 si registrano risultati in linea con l’anno precedente, la resilienza e lo slancio dell’ecosistema VC italiano ne confermano il percorso verso una maggiore maturità. L’annuncio di nuovi fondi VC per un totale di 1,4 miliardi ha portato il livello di dry powder a cifre mai raggiunte prima. Guardando al 2025, ci aspettiamo un incremento sia nel numero di deal che nell’ammontare investito, escludendo i mega round, la cui frequenza e dimensione restano difficili da prevedere”, ha detto Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital. “E’ stato un anno di consolidamento per l’ecosistema italiano, che potrà ulteriormente crescere nel 2025, riducendo il gap rispetto agli altri Paesi europei. Le grandi sfide per il 2025 saranno quelle di coinvolgere maggiormente gli investitori istituzionali e di far crescere la quota di investitori internazionali nei round guidati da VC italiani”, ha aggiunto Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.

Aiab: caso Timmermans, stop attacchi ad associazioni ambientaliste

Aiab: caso Timmermans, stop attacchi ad associazioni ambientalisteRoma, 27 gen. (askanews) – Ambiente e agricoltura non possono essere posti in contrapposizione: un ambiente sano necessita di un’agricoltura pulita, così come un’agricoltura sostenibile richiede un ecosistema integro. Per questo gli attacchi alle associazioni ambientaliste s”ono assurdi e infondati e rischiano di rimettere in discussione il Green Deal europeo e la strategia Farm to Fork che sono invece l’unica via possibile per tutelare entrambi i mondi”. E’ questa la posizione di Aiab in merito alla polemica suscitata a seguito della pubblicazione sul quotidiano olandese De Telegraaf su presunte sovvenzioni da parte della Commissione europea a gruppi ambientalisti con il compito di fare lobbying a favore delle riforme del Green deal.


“Noi siamo a favore del Green Deal e saldamente dalla parte di chi ha proposto un cambio di paradigma nel sistema di produzione agricolo”, spiega in una nota il presidente di AIAB Giuseppe Romano, sottolineando che è necessario rimettere al centro della discussione politica gli obiettivi della Farm to Fork e puntare al 25% della SAU bio entro il 2030. “La crisi climatica sta già mettendo in ginocchio le produzioni agricole, ed è indispensabile agire con politiche mirate e ambiziose”, afferma Romano. “Il tempo delle polemiche sterili è finito: ora servono azioni concrete”. “Peraltro – continua Romano – è quanto meno imbarazzante che ad accusare le associazioni ambientaliste di fare lobbying siano proprio le grandi organizzazioni professionali europee che hanno un peso politico e un’organizzazione lobbistica imponente e che hanno di fatto governato e gestito i fondi pubblici attraverso la PAC che in questi anni non ha certo evidenziato standard ambientali eccessivi”.


La quadra che è necessario trovare, secondo AIAB, non sta né nella contrapposizione tra i due mondi, agricolo e ambientalista, né nei metodi di produzione basati sulla manipolazione genetica, come le NBT, ma nel cambio di paradigma produttivo, al cui centro vi sono l’agricoltura e la zootecnia biologica. “L’Europa ha indicato nella strategia Farm to Fork la via da seguire. Ci auguriamo fortemente che il dibattito torni a concentrarsi su questo invece che seguire continue deviazioni pericolose per tutti, che portano a una sterile polarizzazione del dibattito”, conclude.

Shoah, Meloni: l’abominio del piano nazista trovò in Italia la complicità del regime fascista

Shoah, Meloni: l’abominio del piano nazista trovò in Italia la complicità del regime fascistaRoma, 27 gen. (askanews) – “Ottant’anni fa l’orrore dello Shoah si è mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti, e insieme ad essi è crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del Giorno della Memoria e dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz.


“Uomini, donne, bambini e anziani strappati dalle loro case, costretti a lasciare tutto, portati nei campi di sterminio e uccisi solo perché di religione ebraica. Un piano la cui premeditata ferocia fa della Shoah una tragedia che non ha paragoni nella storia. Un piano, quello condotto dal regime hitleriano, che in Italia – ha aggiunto Meloni – trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni”. “Un abisso a cui si contrappose il coraggio di tanti Giusti, che non esitarono a disobbedire e a rischiare la propria stessa vita per salvare quella di migliaia di innocenti. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria della Shoah, ricordiamo i nomi e i cognomi delle vittime e rinnoviamo la memoria di quei fatti, anche attraverso la testimonianza dei sopravvissuti e dei loro discendenti”, ha ricordato Meloni. “Testimoni viventi di una pagina orribile del nostro passato, ai quali rendiamo ancora una volta il nostro ringraziamento. Perché, se oggi conosciamo ciò che è accaduto, lo dobbiamo soprattutto a loro. ‘Sono vivo affinché possa testimoniare. C’era un disegno più grande per me, e andrò avanti a ricordare fin che vivrò’, ha detto Sami Modiano. È un insegnamento straordinario, che dobbiamo far nostro per coltivare la memoria e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni”, ha proseguito. “L’antisemitismo non è stato sconfitto con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. È una piaga che è sopravvissuta alla Shoah, ha assunto declinazioni diverse e si propaga attraverso strumenti e canali nuovi. Combattere l’antisemitismo, in tutte le forme in cui si manifesta, antiche e moderne, è una priorità di questo Governo”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.


“Impegno mai venuto meno e che intendiamo portare avanti con forza e determinazione, anche attraverso l’elaborazione della nuova Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo, un documento articolato e di scenario che fissa obiettivi e azioni concrete per contrastare un fenomeno abietto che non ha diritto di cittadinanza nelle nostre società”, ha concluso Meloni.

Shoah, i leader mondiali ad Auschwitz per gli 80 anni della liberazione

Shoah, i leader mondiali ad Auschwitz per gli 80 anni della liberazioneRoma, 27 gen. (askanews) – Re e regine, presidenti, primi ministri e dignitari di 54 paesi si riuniranno ad Auschwitz oggi per celebrare l’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio, mentre l’attenzione principale del mondo sarà rivolta ai pochi sopravvissuti rimasti. Circa 50 ex detenuti dovrebbero infatti presenziare alla cerimonia nel complesso nella Polonia meridionale dove la Germania nazista ha assassinato più di un milione di persone, la maggior parte delle quali ebrei, ma anche polacchi, rom e sinti, prigionieri di guerra sovietici e gay.


Tra i presenti re Carlo III d’Inghilterra, re Filippo VI di Spagna, re Federico e la regina Maria di Danimarca, re Guglielmo Alessandro e la regina Mßxima dei Paesi Bassi e il principe Filippo del Belgio. Così come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, i presidenti di Estonia, Finlandia, Bulgaria, Ungheria, Malta, Moldavia, Slovacchia e Slovenia. Parteciperanno inoltre anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro olandese Dick Schoof, il premier svedese Ulf Kristersson e il capo del governo irlandese Micheßl Martin. Anche il primo ministro canadese Justin Trudeau ha confermato la sua presenza. Paesi sudamericani come Argentina e Messico invieranno i loro ambasciatori. “Quest’anno ci concentriamo sui sopravvissuti e sul loro messaggio”, ha affermato Pawel Sawicki, portavoce del museo di Auschwitz. “Sappiamo tutti che per il 90esimo anniversario non sarà possibile avere un gruppo numeroso. Non ci saranno discorsi da parte di politici”.


Oltre ai sopravvissuti, durante la cerimonia odierna, che durerà circa 90 minuti, parleranno solo Piotr Cywinski, direttore del museo statale e memoriale di Auschwitz-Birkenau, e Ronald Lauder, presidente del Congresso ebraico mondiale, in rappresentanza dei principali donatori. Le autorità naziste tedesche istituirono il campo di concentramento di Auschwitz nel 1940 in ex caserme nella città polacca di Oswiecim, utilizzandolo inizialmente per detenere prigionieri polacchi, tra cui preti cattolici e membri della resistenza.


In seguito istituirono circa altri 40 campi nella zona, tra cui Birkenau, utilizzati per uccisioni di massa nelle camere a gas. Di circa 1,3 milioni di persone inviate sul posto dal 1940 al 1945, circa 1,1 milioni furono assassinate sul posto: un milione di queste spersone erano ebrei. Auschwitz-Birkenau è diventato un simbolo indelebile del genocidio di 6 milioni di ebrei europei da parte della Germania nazista, incombendo nella memoria collettiva mondiale come simbolo di odio, razzismo e antisemitismo.


L’Onu ha designato il giorno della liberazione di Auschwitz come Giorno della Memoria dell’Olocausto e il sito è ora un museo statale polacco e un memoriale incaricato di preservare la memoria di ciò che è accaduto lì. Nel 2024, è stato visitato da oltre 1,83 milioni di persone.