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Green Deal, l’avvertimento (giusto) del premier polacco Tusk

Green Deal, l’avvertimento (giusto) del premier polacco TuskRoma, 25 gen. (askanews) – Si può essere a fortemente a favore del Green Deal europeo, sempre più sotto attacco, e tuttavia prestare ascolto e attenzione a una richiesta di ritardare e rivederne una delle misure faro. Perché la sua attuazione, prevista dal 2027, rischia seriamente di provocare proteste sociali contro i governi democratici e contro lo stesso Green Deal, simili a quelle dei “gilets jaunes” in Francia, nel 2018, contro i rincari dei carburanti, ma ancora più radicali ed estese a tutti i paesi europei.


Stiamo parlando della nuova “borsa” europea per la compravendita dei permessi di emissione (Ets2), applicata ai carburanti stradali e ai sistemi di riscaldamento residenziali. E dell’avvertimento secondo cui questa misura, se applicata senza modifiche, “spazzerebbe via tutti i governi democratici in Europa”, lanciato dal premier polacco Donald Tusk (Ppe), nel suo discorso davanti alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, il 22 gennaio, sul programma dell’attuale presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue. Tusk, che l’Ue la conosce bene essendo stato presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019, ha criticato più in generale alcuni effetti negativi del Green Deal sull’economia e la competitività. “Il Green Deal – ha affermato – non può essere una condanna per l’economia europea. Se saremo in bancarotta non convinceremo il mondo a fare alcun cambiamento. Dobbiamo rivedere la legislazione green in termini di oneri, per le aziende e per le persone comuni. L’approccio deve cambiare. Le sanzioni e gli obblighi non funzionano”. Quello che funziona, invece, secondo il premier polacco, sono “gli incentivi e le ricompense” per chi applica misure ambientali, “così come è stato deciso nella riforma della scorsa primavera della Politica agricola comune”.


Bisogna poi “risolvere il problema degli alti prezzi dell’energia – ha sottolineato – perché con questi prezzi saremo semplicemente perdenti nella concorrenza con il resto del mondo”. E a questo punto, un po’ a sorpresa, il premier polacco ha lanciato il suo avvertimento sul nuovo sistema Ets2 di compravendita delle quote di emissione (Ets sta per “Emission Trade System”) adottato nella scorsa legislatura europea, che per la prima volta coinvolgerà non solo gli impianti industriali, ma anche le famiglie, costringendole a pagare l’energia a prezzi ancora più alti per i carburanti fossili utilizzati nel il riscaldamento e per i trasporti su strada. “Oggi, mettendo un momento da parte il mio ruolo di rappresentante della presidenza di turno del Consiglio Ue, ma parlando come politico esperto, vorrei osservare che, se l’Ets2 entrasse in vigore, spazzerebbe via tutti i governi democratici in Europa. Valutate se ne valga la pena”, ha affermato Tusk.


Lo stesso giorno, la portavoce competente della Commissione, Anna-Kaisa Itkonen, ha risposto che “c’è una discussione in corso, sul nuovo sistema Ets e sulla sua revisione, ma certo non per abolirlo”. Recentemente la Repubblica ceca e la Slovacchia hanno chiesto di posticipare l’entrata in vigore dell’Ets2. La normativa in effetti prevede la possibilità di un rinvio di un anno, al 2028, ma solo nel caso in cui i prezzi del gas o del petrolio raggiungano e superino i picchi raggiunti durante la crisi energetica del 2022, in piena crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina e dalla manipolazione dei mercati messa in atto dalla Russia.


Una eventuale revisione minima della normativa potrebbe limitarsi ad abbassare, anche sensibilmente, le soglie dei prezzi che farebbero scattare il rinvio dell’entrata in vigore, mentre altre misure potrebbero essere prese separatamente per sostenere le famiglie e le imprese più vulnerabili, con fondi pubblici più consistenti di quelli già previsti oggi per la “povertà energetica”. “Non considerare la proposta di Repubblica Ceca e Slovacchia di posticipare l’entrata in vigore dell’Ets2, potrebbe avere conseguenze negative per le famiglie vulnerabili in Europa”, ha osservato recentemente in una nota una fonte “insospettabile”, l’eurodeputato del M5S (e del gruppo politico della Sinistra) Dario Tamburrano. Insospettabile perché si tratta di un ambientalista convinto, esperto di questioni energetiche, al suo secondo mandato come europarlamentare. “Quando nel 2021 l’impianto normativo dell’Ets2 è stato formulato – spiega Tamburrano -, i prezzi del gas erano molto più bassi; ma oggi, due anni prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, sono dell’80% più elevati” rispetto al 2021. “Chiaramente questo significa che quelle valutazioni erano totalmente inadeguate a prevedere l’impatto che il nuovo meccanismo avrà sulle bollette per il riscaldamento residenziale degli europei, che per il 10% oggi versa in una condizione di povertà energetica permanente”. Secondo l’eurodeputato, “i notevoli cambiamenti degli scenari energetici e della condizione sociale dei nostri cittadini e la contemporanea mancanza di reali sostegni economici e informativi alle famiglie per la transizione alle pompe di calore in molti Stati membri, obbligano a un ripensamento delle politiche energetiche e sociali europee attraverso correttivi e rinforzi al Piano sociale per il Clima”. “L’Ue non può permettersi l’autogol di aumentare i costi già alti dell’energia senza che vi siano meccanismi incentivanti adeguati ed accessibili rapidamente e direttamente”, è la conclusione di Tamburrano, simile a quella di Tusk. Di Lorenzo Consoli e Alberto Ferrarese

Archivio digitale dedicato a Giorgio Gaber si arricchisce di contenuti

Archivio digitale dedicato a Giorgio Gaber si arricchisce di contenutiMilano, 25 gen. (askanews) – In occasione del compleanno di Giorgio Gaber oggi 25 gennaio, il nuovo Archivio dedicato al signor G, online dal primo gennaio scorso, si arricchisce di ulteriori contenuti volti ad ampliare la conoscenza della sua indimenticabile opera e lo studio del suo formidabile talento.


Per la prima volta la Fondazione Gaber renderà sempre disponibile un reperto unico: Le Storie del Signor G. Si tratta della ripresa video del teatro canzone voluta e realizzata da Giorgio Gaber nel 1991. Quattro ore di registrazioni con il meglio del repertorio di Gaber e Luporini realizzate al Teatro Comunale di Pietrasanta. In quella circostanza, per la prima volta, Giorgio Gaber ha pensato e impostato il suo teatro appositamente per la ripresa video affinché del Teatro Canzone potesse esistere e durare nel tempo anche una testimonianza filmata. Oggi più che mai questa testimonianza si dimostra preziosa e insostituibile soprattutto per avvicinare i giovani al repertorio del Teatro Canzone e alle sue straordinarie qualità artistiche e culturali. Con questo ulteriore contributo, che prosegue il progetto iniziato con il primo gennaio di quest’anno, il Sito della Fondazione Gaber diventa una vera e propria piattaforma audiovisiva, un viaggio esclusivo nel mondo del grande cantautore milanese e ideatore del Teatro Canzone, un’iniziativa senza precedenti che renderà accessibile al grande pubblico, con successive e periodiche novità e arricchimenti inediti, l’immenso patrimonio artistico e culturale di uno dei più grandi artisti italiani, raccolto dalla Fondazione Gaber in oltre 20 anni di attività.


Un progetto unico e ambizioso che permette di esplorare l’opera e il pensiero del Signor G, un enorme archivio a portata di click totalmente innovativo ideato dalla Fondazione Gaber, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e grazie al prezioso supporto di Rai Teche. Il lavoro di raccolta e catalogazione, iniziato con la costituzione della Fondazione, ha permesso di preservare e valorizzare materiali che coprono tutta la straordinaria carriera artistica di Gaber, dal suo debutto discografico nel 1959 fino alla sua scomparsa nel 2003. L’archivio è dichiarato di rilevante interesse culturale dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.


L’Archivio Digitale Gaber – finanziato nell’ambito del PNRR dall’Unione Europea – Next Generation EU – rappresenta una risorsa preziosa per studiosi, ricercatori e appassionati di musica e teatro. Grazie alla sua ricchezza di contenuti e alla sua accessibilità, si pone come punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la figura e l’opera di Giorgio Gaber.

Auto, Tajani: Ue riveda il bando dal 2035 per motori a combustione

Auto, Tajani: Ue riveda il bando dal 2035 per motori a combustioneRoma, 25 gen. (askanews) – “Chiediamo alla Ue di lavorare a misure volte a mantenere la competitività dell’industria automobilistica europea, in particolare misure per evitare possibili sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di emissione del 2025. E di rivedere il bando per i motori a combustione del 2035, seguendo l’approccio della neutralità tecnologica”. Lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, in un intervento pubblicato sul Sole 24 Ore sui temi della politica industriale italiana ed europea.


“Bisogna riformulare con urgenza – ha aggiunto – la proposta di legislazione europea sui farmaci sviluppata dalla precedente Commissione, rafforzando ed allungando la copertura brevettuale, anziché accorciarla, per essere attrattivi e competitivi come Usa e Cina. Non mi dilungo nell’elenco dei provvedimenti da prendere; la lista è lunga ma anche quasi universalmente conosciuta. Il messaggio che deve arrivare dalla Politica adesso è che dobbiamo muoverci, non c’è più tempo da perdere: se il ‘deserto’ avanza dobbiamo fermarlo piantando nuovi ‘alberi’, ridando direzione di marcia e fiducia ai nostri imprenditori e ai nostri cittadini. Costruendo il futuro dell’industria costruiremo il benessere dell’Italia”, ha concluso Tajani.

Libia, Schlein: su Almasri premier non si nasconda dietro ministri

Libia, Schlein: su Almasri premier non si nasconda dietro ministriVenezia, 25 gen. (askanews) – “La premier deve venire in aula a fare chiarezza, ancora non ci ha messo la faccia. Si nasconde dietro i suoi ministri. Ci sono aspetti per nulla trasparenti sul perché sia stato ignorato il mandato di arresto internazionale e perché sia andato un aereo italiano a prenderlo. Una vicenda di una gravità inadita, ci spieghi che motivo si nasconde dietro questa liberazione”. Così Elly Schlein, segretaria del Pd, ritorna sul caso Almasri, in un’intervista ai quotidiani veneti e friulani del gruppo Nem.

Vino, Consorzio Prosecco Doc espande protezione marchio alle Cayman

Vino, Consorzio Prosecco Doc espande protezione marchio alle CaymanMilano, 25 gen. (askanews) – Il Consorzio della Doc Prosecco ha annunciato l’estensione della protezione globale del proprio marchio alle Isole Cayman, territorio inglese d’oltremare nei Caraibi.


In una nota, l’ente consortile ha spiegato che negli ultimi anni l’esportazione verso le isole è aumentata considerevolmente, oltre il 70%. Proprio questo dato avvalora la scelta del Consorzio che, dopo aver ampliato la tutela nei maggiori mercati d’esportazione, ha come nuovo obiettivo proteggersi nei Paesi interessati da flussi turistici provenienti dalle prime destinazioni d’export. Infatti, oltre l’80% dei visitatori delle Isole Cayman arriva dagli Stati Uniti, i quali dominano il ranking “export” con oltre 100 milioni di bottiglie importate nel periodo gennaio-settembre 2024, con una crescita del 17,9% sullo stesso periodo del 2023, incidendo per il 22,8% sulle esportazioni totali. Non è nemmeno trascurabile la percentuale di turisti canadesi, pari circa all’8%, i quali si posizionano al secondo posto tra i visitatori della meta caraibica. La presenza dell’autentico Prosecco Doc nelle Isole Cayman stimola i viaggiatori a scoprire le bollicine più famose al mondo, aprendo quindi nuove opportunità di crescita dell’export verso il Canada. Ad oggi il Paese anglo-francofono si colloca all’undicesimo posto tra i mercati di destinazione, ma i segnali sono promettenti: nei primi nove mesi del 2023, le importazioni di Prosecco Doc in Canada sono cresciute del 6%.


“La conferma della protezione del marchio alle Isole Cayman rappresenta un traguardo significativo per il Consorzio” ha commentato il presidente del Consorzio, Giancarlo Guidolin, evidenziando che “questa strategia mira non solo a proteggere la nostra Denominazione nei principali mercati, ma anche a rafforzarne il valore percepito in Paesi con elevato potenziale di crescita. Siamo convinti che l’autenticità del Prosecco Doc sarà un elemento distintivo e apprezzato dai numerosi turisti americani e canadesi in visita alle Cayman, dimostrando anche la coerenza dell’operato del Consorzio, sia nei Paesi di riferimento per l’export che nelle località turistiche più iconiche”.

Catania, si inaugura la mostra ‘A Tavola con i Florio’

Catania, si inaugura la mostra ‘A Tavola con i Florio’Roma, 25 gen. (askanews) – Un viaggio ideale nel mondo dei Florio, imprenditori abili diventati esempio emblematico di coraggio e visionarietà. La mostra “A Tavola con i Florio. Collezioni ceramiche 1900-1940” celebra l’arte e l’eleganza siciliane, e permette di immergersi nell’Italia di quegli anni, un vero e proprio percorso nella bellezza senza tempo della Manifattura Ceramica Florio, nata a Palermo nel 1884 e rimasta in attività fino al 1940, quando fu assorbita dalla Richard-Ginori.


Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento i Florio svilupparono infatti numerose attività, come quella della ceramica, forse la meno nota, eppure preziosa, di cui oggi rimangono importanti testimonianze grazie al lavoro certosino e appassionato dei collezionisti che nel tempo hanno curato e conservato cache-pot in stile liberty, servizi di piatti, sputacchiere, pezzi unici e rarissimi. La mostra sarà inaugurata oggi nella sede del MF Museum & Fashion di Catania, in Piazza Cardinale Pappalardo 27, visitabile a ingresso gratuito fino al 20 maggio 2025. Curata da Marella Ferrera, stilista di fama internazionale, insieme agli studiosi Vincenzo Profetto e Antonino Lo Cascio, autori della monografia dedicata alla Ceramica Florio e attenti collezionisti, la mostra combina pezzi selezionati dalla collezione personale di Marella Ferrera con esemplari rari provenienti dalle collezioni degli studiosi, creando un percorso espositivo che celebra la maestria artigianale della Manifattura. I pezzi sono esposti su una suggestiva tavola apparecchiata (allestita dalla stilista con la collaborazione di Paolo Gagliardi) dove si possono ammirare le ceramiche che hanno saputo coniugare gli stili iconici di un’epoca d’oro, tra liberty ed estetismo inglese.


Alcuni pezzi unici, inoltre, sono stati incastonati all’interno di teche apribili, come fossero pagine di un libro, arricchiti da approfondimenti tematici che consentiranno ai visitatori di immergersi nello stile di vita di un’epoca passata. Inoltre, sono presenti le grafiche della Compagnia di Navigazione Generale Italiana dei Florio fornite da Alberto e Marina Bisagno. Ignazio Florio, infatti, diede vita nel 1881, assieme al genovese Raffaele Rubattino, alla più importante compagnia di navigazione nazionale. (segue)

Vino, al “Masi Wine Bar Munich” il “Top Italian Restaurant” 2025

Vino, al “Masi Wine Bar Munich” il “Top Italian Restaurant” 2025Milano, 25 gen. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo, il “Masi Wine Bar” di Monaco di Baviera (Germania) si aggiudica il riconoscimento della Guida “Top Italian Restaurants” del Gambero Rosso, dedicata alle “più autentiche esperienze enogastronomiche italiane all’estero” (ristoranti, pizzerie ed enoteche).


Per il Gambero Rosso, il locale della Cantina veronese celebre per il suo Amarone è “il luogo ideale per una pausa all’insegna del relax, sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail a base di vini Masi”, elemento che con l’offerta di antipasti veneziani e piatti veneti tipici, “lo rende uno dei 16 migliori wine bar e ristoranti italiani di Monaco”. Questo locale è parte della “Masi Wine Experience”, progetto di enoturismo che include sette location e che comprende inoltre anche il Masi Wine Bar “Al Druscié” di Cortina d’Ampezzo (Belluno).

Banche, governo e centrodestra applaudono Opa Mps su Mediobanca: “parlerà mercato”

Banche, governo e centrodestra applaudono Opa Mps su Mediobanca: “parlerà mercato”Roma, 24 gen. (askanews) – La mossa a sorpresa arriva all’alba e piomba come un sasso nelle acque già agitate del mondo bancario e finanziario italiano: Banca Monte dei Paschi di Siena vuole scalare Mediobanca promuovendo un’offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria sulle azioni ordinarie della banca d’affari. E’ il tentativo, in soldoni, di creare un terzo polo bancario italiano, dopo quelli andati a vuoto nei mesi scorsi, e che stavolta piace al governo e in particolare alla Lega.


“Per quanto riguarda le vicende bancarie, noi siamo per il libero mercato: lo siamo stati per le operazioni passate e lo siamo per le operazioni di cui si parla oggi”, ha subito commentato il vicepremier Antonio Tajani. “Il sistema bancario italiano, che non ha la garanzia del Mes, deve rinforzarsi: è già un sistema bancario forte, però tutto ciò che grazie alle iniziative del libero mercato permette di rinforzare il sistema bancario va nella giusta direzione”, ha chiosato Tajani. “Noi siamo per il libero mercato, lo siamo stati per le operazioni passate e lo siamo per le operazioni di cui si parla oggi. Continuiamo a chiedere che lo Stato esca il prima possibile da Mps”, sottolinea il suo partito, Forza Italia, sui suoi profili social.


“Mi sembra una grande operazione – ha ammesso apertamente Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega – perché dà ancora più forza a un istituto di credito italiano. E’ presto per capire come andrà a finire e vedremo i dettagli, ma diciamo che non sono dispiaciuto”. Dal canto suo Fdi, con Marco Osnato, responsabile economico del partito e presidente della Commissione Finanze della Camera, considera l’Ops di Mps su Mediobanca “un’operazione di sistema molto intelligente e molto proficua che può dare un consolidamento bancario molto importante per la nostra nazione. C’è una considerazione assolutamente positiva, seguiamo attentamente il mercato che comunque in uno Stato liberale ha le sue logiche e le sue regolamentazioni”.


Insomma, le forze di maggioranza vedono positivamente l’operazione, forse addirittura con un certo orgoglio, per il fatto che una banca in passato coinvolta in situazioni complesse e gravi sia stata, sotto il governo Meloni, finalmente risanata e possa oggi addirittura avere progetti ambiziosi come quello dell’aggregazione con Mediobanca, una banca d’affari che rimane il “salotto buono” della finanza italiana, un’operazione all’insegna dell’efficienza e, quanto si apprende, anche della tutela dell’occupazione. Secondo fonti finanziarie vicine al dossier l’operazione ha il benestare del Governo: Palazzo Chigi e il Mef sono stati informati e non hanno posto limiti, come del resto ha confermato l’amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio in una call con gli analisti. “C’è un valore industriale nell’operazione perchè Mps e Mediobanca hanno una certa complementarietà”, evidenziano le fonti, difendendo il progetto che è allo studio da tempo.


Perplessità dalle opposizioni, che sottolineano come il Mef sia a tutt’oggi il principale azionista di Mps e chiedono chiarimenti a Giorgetti. “Seguiremo con grande attenzione l’offerta di acquisto di Mps su Mediobanca, vogliamo capirne tutti gli obiettivi e le ricadute – ha commentato Antonio Misiani, responsabile Economia e finanze nella segreteria nazionale Pd -. Le operazioni di aggregazione rispondono all’interesse nazionale e vanno valutate positivamente se producono effetti positivi sotto il profilo industriale, occupazionale e finanziario, seguendo criteri di mercato. Non se diventano parte di un risiko dettato da logiche opache di potere e con un ruolo sempre più invasivo della politica”. Per Misiani “il fatto che il Mef sia il primo azionista di Mps rende necessaria da parte del governo la massima trasparenza di fronte al Paese. Chiameremo in Parlamento il ministro Giorgetti per chiedergli conto di tutto questo, a partire dagli obiettivi e dai criteri con cui l’esecutivo si vuole rapportare nei confronti di questa e di altre operazioni”. Per Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa, “si è aperta una questione politica molto importante: se si trattasse di un’operazione industriale, di mercato, la politica dovrebbe stare a guardare” ma “il punto è che il Mef è il principale azionista di banca Mps, che venne salvata con soldi dei contribuenti. E’ evidente che Giorgetti non può non assumersi, in positivo o negativo, la responsabilità dell’operazione”. Responsabilità rivendicata dall’Ad di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della conference call con gli analisti: “A dicembre 2022, dopo aver completato l’aumento di capitale da 2,5 miliardi, ho incontrato il ministro dell’Economia per presentare un aggiornamento sulle strategie per il futuro e avevo presentato tre opzioni: continuare ad andare avanti da soli, fare un’operazione fra pari o fare un’operazione con Mediobanca. Ora è giunto il momento”.

Franceschini e iniziativa Cisl sul lavoro agitano il Pd, oltre a centro e referendum

Franceschini e iniziativa Cisl sul lavoro agitano il Pd, oltre a centro e referendumRoma, 24 gen. (askanews) – E’ sempre più vivace il dibattito nel Pd, dopo le riunioni dei moderati e il referendum sul Jobs act è ora sono Dario Franceschini e la proposta Cisl sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese ad animare la discussione tra i democratici. L’ex ministro dei Beni culturali rompe un lungo silenzio su Repubblica con una proposta-shock, una sorta di “marciare divisi per colpire uniti”, mettendo da parte dunque ogni ipotesi di alleanza prima delle elezioni e rimandando a dopo la discussione sulla figura da mandare a palazzo Chigi in caso di vittoria. “Inutile – dice Franceschini – fingere che si possa fare un’operazione come fu quella dell’Ulivo. L’Ulivo non tornerà”. Non manca nemmeno una mano tesa a Fi che “ha in mano il biglietto della lotteria ma non lo sa” e che “con una legge tutta proporzionale sarebbe arbitra dei governi per i prossimi venti anni”.


Uno schema che è l’opposto di quello seguito da Elly Schlein nei primi due anni di segreteria. La leader democratica ha trasformato il motto “testardamente unitari” quasi in un undicesimo comandamento e finora ha lavorato per fare del Pd un partito chiaramente alternativo alla destra. Senza contare che Franceschini, rimandando a dopo il voto il tema della scelta del candidato premier, finisce di fatto per rafforzare l’idea che serva un nome ‘terzo’, qualcuno che non sia il leader di uno dei partiti della possibile maggioranza, perché a quel punto anche una forza del 5%, se decisiva per la formazione del governo, potrebbe pretendere un premier ‘super partes’. Non è forse un caso che nessuno del quartier generale democratico commenti l’idea di Franceschini. Della segreteria solo Debora Serracchiani definisce “interessanti” le parole dell’ex ministro. La responsabile giustizia, peraltro, non è un’esponente della maggioranza Pd e – a microfoni spenti – altri nella segreteria più in linea con la Schlein sono molto più perplessi: “Sembra solo tattica”, è la riflessione di uno di loro. Molti dubbi ci sono anche tra i parlamentari della minoranza: “‘Divisi si vince’ non è un slogan proprio accattivante… E dire ‘del federatore parliamo dopo’ sembra dare per scontato che Elly può fare la segretaria ma non la candidata premier”.


Peraltro, ragiona un altro parlamentare, in questo caso di maggioranza, “la linea di Elly è ‘testardamente unitari’, Franceschini dice il contrario. Ma il Pd è tornato a vincere proprio su questa posizione…”. Senza contare aggiunge ancora il parlamentare “che con lo schema proporzionale di Franceschini il Pd non sta più insieme, basta vedere il dibattito su temi come il Jobs act…”. Dibattito che, peraltro, ha appunto avuto un’evoluzione, allargandosi alla proposta di iniziativa popolare della Cisl. Il Pd ieri ha votato contro in commissione, ora il testo arriva in aula e la discussione si sta scaldando. Arturo Scotto spiega: “Vedremo. Il testo della Cisl lo abbiamo voluto noi come testo base, ma è stato svuotato dalla maggioranza. E’ chiaro che se in aula ci saranno significative aperture valuteremo. Non abbiamo avuto atteggiamento pregiudiziale”.


Ma il no è una delle opzioni, ribadisce, perché “se il tema è il merito e non il titolo è chiaro che quella potrebbe essere la strada”. Idea che non piace affatto alla minoranza, come spiega Anna Maria Furlan: “E’ assolutamente vero – afferma – che l’ottima proposta di legge promossa dalla Cisl è stata parecchio falcidiata dalla maggioranza”, ammette. Ma, aggiunge, l’eventuale no del Pd “non va bene assolutamente”, il partito dovrebbe comunque “appoggiare quello che resta di una legge promossa da un grande sindacato”. Anche perché molti lamentano un’eccessiva sintonia tra Pd e Cgil e mentre per la Furlan “la politica – in modo particolare il Pd – dovrebbe avere rispetto per tutti, capacità di fare sintesi e agevolare il dialogo tra i sindacati. Il nostro ruolo deve essere questo”. Di fatto, dice un altro parlamentare di minoranza, “noi non ci stiamo se pensano di votare no”. La possibile mediazione sarebbe l’astensione, ma è una discussione ancora tutta da fare. Se ne parlerà martedì alla riunione del gruppo Pd della Camera.

Risultati e classifica serie A, Torino in zona tranquilla

Risultati e classifica serie A, Torino in zona tranquillaRoma, 24 gen. (askanews) – Questo il programma e i risultati della ventiduesima giornata di serie A dopo Torino-Cagliari 2-0


22esima giornata Torino-Cagliari 2-0, Sabato 25/01 ore 15.00 Como-Atalanta, ore 18.00 Napoli-Juventus, ore 20.45 Empoli-Bologna, Domenica 26/01 ore 12.30 Milan-Parma, ore 15.00 Udinese-Roma, ore 18.00 Lecce-Inter, ore 20.45 Lazio-Fiorentina, Lunedì 27/01 ore 18.30 Venezia-Hellas Verona, ore 20.45 Genoa-Monza Classifica: Napoli 50, Inter* 47, Atalanta 43, Lazio 39, Juventus 37, Bologna, Fiorentina* 33, Milan* 31, Roma 27, Udinese, Torino 26, Genoa 23, Como 22, Cagliari 21, Empoli, Lecce, Parma 20, Verona 19, Venezia 15, Monza 13. * una partita in meno


23esima giornata Venerdì 31/01/2025 ore 20.45 Parma-Lecce, Sabato 01/02/2025 ore 15.00 Monza-Hellas Verona, Udinese-Venezia, ore 18.00 Atalanta-Torino, ore 20.45 Bologna-Como, Domenica 02/02/2025 ore 12.30 Juventus-Empoli, ore 15.00 Fiorentina-Genoa, ore 18.00 Milan-Inter, ore 20.45 Roma-Napoli, Lunedì 03/02/2025 ore 20.45 Cagliari-Lazio