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Lombardia, Commissione approva piano di promozione turistica

Lombardia, Commissione approva piano di promozione turisticaMilano, 23 gen. (askanews) – La Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia ha approvato a maggioranza il parere sul Piano intermedio della promozione turistica e dell’attrattività, strumento introdotto nel 2023 attraverso la modifica della legge regionale sul turismo 27/2015. “Il piano – ha spiegato la relatrice del provvedimento Paola Bulbarelli (FdI) – nasce dall’esigenza di esaminare e rimodulare in chiave operativa le attività programmate all’interno del piano triennale e ricalibrare, in base alle priorità e all’insorgere di eventuali nuove necessità, la programmazione degli obiettivi. Si tratta dunque di un documento molto rilevante per un settore che concorre per il 16% al PIL regionale”.


Il turismo in Lombardia ha superato già dal 2023 i risultati raggiunti nel 2019 ovvero prima della pandemia con quasi 51 milioni di pernottamenti. Il trend di crescita è proseguito nel 2024: nei primi sei mesi dell’anno i pernottamenti sono saliti a quota 30.837.000 di cui il 57,4 % in strutture alberghiere e il 42,6% in altri tipi di strutture ricettive (B&B, ostelli, foresterie, camping, ecc ). La quota dei turisti che scelgono soluzioni alternative all’albergo è in crescita: dal 39,8% del 2023 raggiungono nel 2024 il 42,6, in termini assoluti 13.136.000 pernottamenti. Il turismo in Lombardia è prevalentemente internazionale: le presenze straniere nel 2023 sono pari al 59,5% (11 milioni) per quanto riguarda gli arrivi e al 64,5% (32 milioni) dei pernottamenti. Per area geografica di provenienza i turisti internazionali arrivano prevalentemente dall’Europa (23 milioni), seguita dall’Asia (3,6 milioni) e Nord America (2,9 milioni). Per la nazionalità, i primi per pernottamenti sono i tedeschi (7 milioni) seguiti da statunitensi (2,4 milioni) e francesi (2,1 milioni) in ambito di stagionalità, la distribuzione dei pernottamenti per mese evidenzia un picco nella stagione estiva, trainato dalle presenze internazionali (69%); i turisti italiani, invece, sono maggiormente presenti nei mesi invernali, con un picco nel mese di gennaio (52,5%).


Un altro elemento che connota il turismo in Lombardia è rappresentato dall’aumento dell’attrattività complessiva della regione, che si estende oltre al capoluogo e coinvolge laghi e montagne. L’analisi del sentiment, rilevata su 5,2 milioni di tracce digitali, esprime il gradimento relativo alle località visitate con un punteggio molto alto (85,6/100) ed in continua crescita negli anni. Picchi di gradimento si possono riscontrare in relazione all’area dei laghi (90/100 per il Lago di Como, 89,4/100 per il Lago di Garda) e per le zone montane (con un punteggio medio compreso tra 89 e 90/100). Il documento delinea le linee strategiche da attuarsi nel prossimo periodo. Tra esse si segnala il rafforzamento del Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività, strumento di condivisione e di confronto per la valorizzazione e promozione del territorio e dei prodotti turistici con l’obiettivo di coordinare sempre più efficacemente le politiche pubbliche sul tema del turismo, l’aggiornamento delle normative con particolare riferimento all’accesso alla professione di accompagnatore turistico garantendo uniformi modalità di accesso e sulla eventuale possibilità di liberalizzare la professione in armonia con la gran parte dei paesi europei, il potenziamento dell’Osservatorio regionale per il turismo e l’attrattività, la valorizzazione delle tecnologie digitali per rendere la Lombardia una smart destination, la diversificazione delle mète e la destagionalizzazione dei flussi, il potenziamento dell’immagine coordinata della Lombardia, gli incentivi alla riqualificazione delle strutture ricettive anche in vista dei Giochi olimpici e paralimpici del 2026.


Sul testo sono state presentate 10 osservazioni da parte dei gruppi Lega, FdI, Forza Italia e PD. Otto sono state ritirate dai proponenti su richiesta dell’Assessore al Turismo Barbara Mazzali, presente in Commissione, con l’impegno di analizzarle in altra sede. Due sono state approvate: la prima proposta da Paola Bulbarelli sul turismo degli ambiti di pianura e la seconda predisposta da Ivan Rota (FI) sul turismo legato alla pratica del golf. I gruppi di minoranza (PD, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5Stelle) non hanno partecipato alla votazione finale del provvedimento mentre il gruppo Lombardia Migliore si è astenuto. “Sono lieto – ha sottolineato il Presidente Marcello Ventura (FdI) – che la Commissione abbia licenziato il parere su questo importante provvedimento che delinea le linee strategiche per promuovere il turismo lombardo. Abbiamo un patrimonio immenso di natura, arte, eno-gastronomia in ognuno dei nostri territori che va incentivato e promosso adeguatamente. Apprezzo che l’Assessore Mazzali abbia voluto essere con noi per spiegare personalmente ai Commissari le linee guida su cui si sta muovendo e anche per motivare la richiesta di ritiro di alcune osservazioni che non erano pertinenti alle competenze dell’assessorato. Troveremo certamente – ha concluso Ventura – il contesto e le modalità più adeguate per riconsiderare i temi sollevati nelle osservazioni ritirate”.

Auto, Ue studia schema incentivi sulle elettriche, Trump li rottama

Auto, Ue studia schema incentivi sulle elettriche, Trump li rottamaRoma, 23 gen. (askanews) – All’opposto di quanto sta facendo Donald Trump negli Usa, che ha smantellato gli “incentivi ingiusti” a favore delle auto elettriche, la Commissione europea sta studiando un possibile schema di sussidi agli acquisti di veicoli elettrici in Europa. Lo ha riferito la vicepresidente della Commissione, la spagnola Teresa Ribera, in una intervista al Financial Times.


I tecnici della Ue devono ancora valutate le opzioni per un eventuale schema di questo tipo. “Ha senso studiare come potremmo (agire) in chiave pan-europea per facilitare delle misure, piuttosto che tramite schemi nazionali”, ha affermato. Uno dei problemi di questo eventuale schema sarebbe quello di evitare che alla fine si risolva con aiuti a favore di auto elettriche cinesi. Perché la stessa Ribera ha dovuto riconoscere che c’è una “complicazione” dovuta al disallineamento tra quelli che sono gli obiettivi di elettrificazione della Ue e le effettive capacità dei marchi europei di assicurare produzioni adeguate in termini qualitativi e quantitativi.


Ribera ha peraltro ribadito la sua ostilità all’ipotesi di rinviare il termine del 2035, fissato dalle politiche europee per la messa al bando sulla produzione di auto con propulsori endotermici. Il tutto contrasta in maniera stridente ora con la svolta operata dagli Stati Uniti da Trump. Al suo primo giorno di insediamento alla Casa Bianca, dopo aver ordinato la cessazione delle politiche per il passaggio all’elettrico, ha detto chiaro ai suoi concittadini: “potrete tornare ad acquistare le auto che preferite”, senza vincoli, quindi, verso propulsori elettrici o sistemi ibridi.

Rutte: se Ucraina perdesse, alla Nato costerebbe “trilioni”

Rutte: se Ucraina perdesse, alla Nato costerebbe “trilioni”Milano, 23 gen. (askanews) – “Se l’Ucraina perdesse, allora ripristinare di nuovo la deterrenza della NATO, avrà un prezzo molto, molto più alto di quello che state contemplando in questo momento in termini di spesa, di aumento della nostra spesa e aumento della nostra industria della difesa”. Da Davos il segretario generale della NATO Mark Rutte ha avvertito che una vittoria russa sull’Ucraina costerebbe carissima e comprometterebbe la forza dissuasiva dell’alleanza militare che lo scorso hanno ha compiuto 75 anni e resta la più grande e di maggior successo al mondo. Ripristinarne la credibilità potrebbe voler dire migliaia di miliardi da spendere in più: cifre enormi rispetto a quanto si chiede ora di contribuire e persino rispetto agli aumenti di spesa che ogni giorno diventano più urgenti. “Ciò significherebbe che nell’Alleanza non si parlerà di un 3% (ossia di un moderato aumento) rispetto agli attuali impegni di spesa assunti all’interno della NATO; qualunque sarà l’esito esatto di quel dibattito, non si tratterà di miliardi in più, ma di trilioni in più”, ha aggiunto Rutte al World Economic Forum, in Svizzera, da dove il segretario generale ha accolto bene le ultime dichiarazioni di Donald Trump di imporre più sanzioni alla Russia, definendosi “molto, molto contento” della posizione di Trump. “Sappiamo che l’economia russa sta andando terribilmente male, e le sanzioni aiuteranno” ha dichiarato alla Cnbc a margine del forum.


L’Alleanza in questi mesi si è rafforzata lungo il fianco orientale, dispiegando migliaia di truppe e di equipaggiamenti per dissuadere Mosca dall’espandere la sua guerra in Ucraina nel territorio di uno qualsiasi dei 32 Paesi membri. Inoltre grazie a una decisone a livello politico maturata in occasione del summit NATO di Vilnius del 2023 – al fine di consentire al SACEUR (Comandante Supremo Alleato in Europa, generale Chris Cavoli) di disporre di forze prontamente impiegabili (in tutti i domini) – ha creato la Allied Reaction Force, che l’Italia si è offerta di assumere e portare a piena capacità operativa, come ha sottolineato lo stesso Cavoli, pochi giorni fa a Bruxelles. La Nato in questi anni ha inoltre accolto due ex campioni del non allineamento: Finlandia e Svezia. E oggi Rutte ha insistito sul fatto che i sostenitori occidentali di Kiev devono “intensificare e non ridurre il sostegno” che stanno fornendo al paese, quasi tre anni dopo l’inizio dell’invasione russa.


Rutte ha parlato in tre contesti principali: una colazione “ucraina” a inizio della mattina; un’intervista alla tv americana Cnbc e una sessione plenaria con il giornasta e tech star Nicholas Thompson, ceo di The Atlantic. Rispondendo proprio a lui ha detto: “Penso che Donald Trump abbia ragione sul fatto che non stiamo spendendo abbastanza. E comunque, dobbiamo trovare un equilibrio con quanto spendono gli Stati Uniti, ma in particolare qui, dobbiamo guardare alla base industriale. Quindi, cosa produce la nostra industria della difesa, e cosa non produce abbastanza. Ma anche in termini di innovazione, siamo troppo lenti nell’innovazione”. Nelle battute alla Cnbc Rutte ha espresso la speranza che ora anche l’Europa “intensificherà” le sanzioni nel tentativo di “strozzare l’economia russa” e ridurre i proventi di guerra di Mosca. “Trump ha ragione, l’Ucraina è più vicina all’Europa, ma Trump ha anche ragione nel dire che si tratta di un conflitto geopolitico, quindi sono sicuro che gli Stati Uniti vogliono che finisca con un accordo buono e forte”, ha aggiunto Rutte. Poco prima, durante la “colazione ucraina”, il segretario generale aveva fatto notare che ridurre gli aiuti a Kiev sarebbe “un errore geopolitico”. E proprio in quel contesto, in quella colazione informale, trasmessa in diretta streaming, una posizione particolarmente forte è stata espressa dalla Polonia, in maniera bipartisan, sia il presidente polacco Andrzej Duda, sia dal ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski. “Non voglio supplicare Vladimir Putin di sedersi al tavolo. Voglio che Vladimir Putin ci supplichi, supplichi l’Ucraina, supplichi gli alleati dell’Ucraina di sedersi al tavolo e di parlare di come porre fine a questa guerra e di come risolvere tutti i problemi che abbiamo intorno e sono pienamente d’accordo con il Segretario Generale (della Nato), con Mark Rutte: questo non è un conflitto locale, ma globale e richiede una soluzione globale”, ha detto il presidente della Polonia, in un discorso evidentemente molto sentito. “Questo non è il Putin che (Donald) Trump ha conosciuto nel suo primo mandato. Io penso che Putin debba guadagnarsi il summit (l’incontro con Trump)”. Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski.


Peraltro Duda senza nominarlo ha fatto riferimento a un articolo uscito a 10 giorni dall’inizio della invasione russa dell’Ucraina, della ex eminenza grigia del Cremlino Vladislav Surkov. Designato da Mosca come mente del separatismo del Donbass, il 14 febbraio 2022 Surkov pubblicava un articolo “Il nebbioso futuro del mondo osceno” in cui sconfessava anche il trattato di Brest-Litovsk, del 1918, a causa del quale Mosca “ha abbandonato i vasti territori degli Stati baltici, della Bielorussia e dell’Ucraina che in precedenza le appartenevano” e concludeva “ed è impensabile che la Russia rimanga entro i confini di un mondo osceno”. Duda sembra non aver dienticato quel testo: “Ora sto pensando – ha detto oggi a Davos – ai paesi dell’Europa centrale, in particolare a quei paesi che sono stati per anni dietro la cortina di ferro nella zona di influenza sovietica e come sapete molto bene, alcuni consiglieri di Vladimir Putin a volte hanno detto che questa è una vera zona di influenza russa, anche ora, e questo è il diritto della Russia di avere le sue influenze in quella parte d’Europa e anche in quella parte di Unione Europea”. Il presidente polacco ha poi aggiunto: “Se si guarda all’aggressione russa contro l’Ucraina, se si guarda al linguaggio che hanno al Cremlino, nelle élite russe, se si guarda la TV russa, se si vede la quantità e le tonnellate di propaganda russa, si vede qual è il vero problema e qual è la vera soluzione per quella situazione”. (di Cristina Giuliano)

Veneto, Favero (Pd): tutti hanno diritto ad acqua senza Pfas

Veneto, Favero (Pd): tutti hanno diritto ad acqua senza PfasMilano, 23 gen. (askanews) – “Allarmanti i dati presentati dal recente rapporto di Greenpeace ‘Acqua senza veleni’. Oltre alla richiesta al Governo nazionale di fissare per questi micro-inquinanti i limiti più restrittivi esistenti e già in vigore, ad esempio, in Danimarca il Pd del Veneto chiede alla regione di estendere all’intero territorio regionale quanto previsto dalle delibere della Giunta Regionale 1590-1591 dell’ottobre 2017 che prevedevano il limite Pfas zero per la zona rossa già colpita dall’eco-disastro Miteni. I cittadini veneti hanno tutti il diritto di bere acqua senza sostanze cancerogene, come il Pfoa, e di avere per le industrie dei nostri distretti produttivi un valore limite allo scarico di queste sostanze in ogni matrice acqua, aria, suoli, oltre a limiti più restrittivi nei depuratori civili e industriali e nei fanghi. Se pensiamo che l’acqua è il principale costituente del corpo umano e rappresenta circa il 60% del peso corporeo, capiamo quanto importante sia avere corpi idrici salubri per tutto l’ecosistema in cui viviamo”. Lo afferma Matteo Favero, Responsabile Ambiente del Pd Veneto.

Netanyahu: Elon Musk è “un grande amico di Israele”

Netanyahu: Elon Musk è “un grande amico di Israele”Roma, 23 gen. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato su X un messaggio di sostegno a Elon Musk, accusato di aver fatto il saluto nazista fatto nel giorno del giuramento del nuovo presidente americano Donald Trump. Musk “viene falsamente diffamato”, ha scritto Netanyahu, definendo il proprietario di X, Space X e Tesla “un grande amico di Israele”.


“Ha visitato Israele dopo il massacro del 7 ottobre, quando i terroristi di Hamas hanno commesso la peggiore atrocità contro il popolo ebraico dall’Olocausto – ha ricordato il premier – da allora ha ripetutamente e con forza sostenuto il diritto di Israele a difendersi dai terroristi e dai regimi genocidari che cercano di annientare l’unico e solo stato ebraico. Lo ringrazio per questo”. “Grazie”, è stata la risposta di Musk su X.

Cavedagna (Ecr-Fdi): accordo Ue-Mercosur, garantire reciprocità

Cavedagna (Ecr-Fdi): accordo Ue-Mercosur, garantire reciprocitàRoma, 23 gen. (askanews) – “Chiediamo garanzie sulla reciprocità degli obblighi da rispettare, sulla qualità dei prodotti che finirebbero sulle tavole dei consumatori italiani ed europei”. Così l’eurodeputato Stefano Cavedagna del gruppo ECR-FDI, vicepresidente dell’European Food Forum, dopo la Flash Action davanti alla sede di Strasburgo del Parlamento UE svoltasi ieri mattina per manifestare contro il trattato UE-Mercosur, il cui accordo politico è stato raggiunto nel dicembre scorso e ora si attende il passaggio al Consiglio e al Parlamento Europeo.


“Condividiamo i forti dubbi degli agricoltori sull’accordo commerciale Mercosur che rischia, se non rivisto, di penalizzare filiere strategiche del sistema agroalimentare italiano aprendo le porte in maniera indiscriminata alle importazioni a basso costo di prodotti da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, dove non sono rispettati i requisiti di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale che vengono invece chiesti ai produttori italiani ed europei”, spiega in una nota Cavedagna. “Chiediamo siano inserite sufficienti garanzie per il mondo agricolo, dalla protezione dei prodotti con Indicazione Geografica (IG) ad un sistema di quote e clausole di salvaguardia bilaterale, fino a un fondo di compensazione per gli agricoltori europei, richiesta questa che sta trovando aperture nella Commissione UE visto l’annuncio dei giorni scorsi di un fondo da 1 miliardo di euro”, aggiunge l’eurodeputato garantendo: “siamo pronti ad intervenire per migliorare sensibilmente il testo di questo accordo perché così com’è non può essere accettato”.

Lega: interrogazione urgente a Comm. Ue su scandalo green

Lega: interrogazione urgente a Comm. Ue su scandalo greenRoma, 23 gen. (askanews) – La Lega al Parlamento europeo ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, primo firmatario il capo delegazione Paolo Borchia, co-firmata da tutti gli europarlamentari Lega, su quanto emerso dal quotidiano olandese De Telegraaf in merito ai finanziamenti green.


“Secondo un’inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf, la Commissione europea avrebbe finanziato organizzazioni ambientaliste per promuovere specifiche politiche legate al Green Deal, assegnando loro obiettivi concreti di lobbying presso eurodeputati e Stati membri”, si legge nel testo dell’interrogazione. “Il finanziamento, che sarebbe stato erogato attraverso un fondo multimiliardario per sussidi climatici e ambientali, avrebbe incluso – prosegue l’interrogazione – anche attività volte a influenzare il dibattito sull’agricoltura e la legislazione ambientale. Tra gli esempi riportati, si menziona una campagna a favore della Nature Restoration Law, coordinata da un network di oltre 185 associazioni. L’inchiesta suggerisce inoltre che alcune organizzazioni avrebbero dovuto fornire rendicontazioni dettagliate sui risultati raggiunti. Il Commissario Piotr Serafin ha riconosciuto che alcuni accordi con ONG includevano, di fatto, disposizioni che ne incentivavano l’attività di lobbying”.


Per questo gli europarlamentari Lega chiedono alla Commissione “se intende procedere a una revisione e/o al ritiro della legislazione interessata dai fatti riportati”.

Aperte iscrizioni a concorso di fotografia “Obiettivo Terra”

Aperte iscrizioni a concorso di fotografia “Obiettivo Terra”Milano, 23 gen. (askanews) – Sono aperte le iscrizioni a “Obiettivo Terra” 2025, la nuova edizione del concorso di fotografia geografico-ambientale promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana, dedicato alla difesa, alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio ambientale italiano e, con esso, dei paesaggi, degli ecosistemi, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali custoditi dai Parchi nazionali, regionali, interregionali, dalle Aree marine protette, dalle Riserve statali e regionali. Un omaggio all’Italia, Paese leader in Europa per la biodiversità di flora e fauna e a Madre Terra, sempre più martoriata da inquinamenti e cementificazioni.


Obiettivo del contest è quello di promuovere la diffusione di un modello di turismo consapevole ed ecosostenibile e la trasmissione dei principi dell’economia circolare. La cerimonia di premiazione della 16ª edizione del concorso si terrà a Roma, il 22 aprile 2025,in occasione della 56ª Giornata internazionale della Madre Terra. Obiettivo Terra 2025 è promosso con la main partnership di Haiki+, azienda quotata all’Euronext Growth Milan tra i leader nel settore dell’economia circolare in Italia, l’event partner Comset, del gruppo Sphere S.p.A., da 40 anni una delle maggiori realtà nel mercato degli avvolgenti alimentari e dei prodotti per uso domestico, e con la digital partnership di Bluarancio. Il concorso è aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 16 marzo 2025 (data di chiusura del concorso). Fino al 16 marzo 2025, i partecipanti al concorso possono inviare un’immagine scattata in un Parco nazionale, regionale, interregionale, in un’Area marina protetta o in una Riserva, statale o regionale. La partecipazione è totalmente gratuita, basterà registrarsi sul portale www.obiettivoterra.eue caricare una fotografia a colori, secondo le caratteristiche tecniche previste dal Regolamento del concorso. È ammessa la candidatura di una sola foto per partecipante.


Allo scatto vincente di “Obiettivo Terra” 2025 andrà il primo premio di 1.000 euro, l’onore di essere esposto al pubblico in gigantografia in una delle piazze di Roma, la copertina del volume “Obiettivo Terra 2025: l’Italia amata dagli italiani” e una targa. Oltre al primo premio saranno conferite, tra le foto ammesse, 11 tra Menzioni e Menzioni speciali, la cui decretazione è affidata direttamente ai partners di ogni categoria. Per l’edizione 2025 sono istituite le seguenti Menzioni: Alberi e foreste (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con la Società Italiana di Geologia Ambientale- SIGEA); Turismo sostenibile (in collaborazione con il Touring Club Italiano); e le seguenti Menzioni speciali: Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con “I Borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area Protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Haiki+); Stories (Premio alla più bella foto verticale di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con InflueXpert). Sarà inoltre attribuito il Premio “Parco Inclusivo” 2025, in collaborazione con Fiaba e Federparchi, all’Area Protetta italiana che si è maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità. Con oltre 17.000 scatti candidati in questi anni, “Obiettivo Terra” costituisce anche il più grande archivio fotografico nazionale sulle Aree Protette d’Italia e ogni anno coinvolge centinaia di giovani da tutta Italia. Il concorso, che non ha fini di lucro, ha ricevuto negli anni prestigiosi riconoscimenti istituzionali quali: Medaglie e Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri degli affari esteri, dell’agricoltura, dell’ambiente, del turismo, della cultura, dello sport e i giovani, di tutti i Parchi Nazionali italiani e di numerose altre Istituzioni. Selezioni tematiche di foto dal concorso sono state oggetto di mostre nazionali ed internazionali: tra le più prestigiose, quelle presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite in New York (2015, 2016 e 2017) e presso la FAO a Roma (2020).

Insediato Forum Giovani della Regione Lombardia, 30 i membri

Insediato Forum Giovani della Regione Lombardia, 30 i membriMilano, 23 gen. (askanews) – Il Forum Giovani della Regione Lombardia si è insediato oggi al Belvedere del 39 piano del pallazzo della giunta regionale. Presenti all’investitura il presidente Attilio Fontana e il sottosegretario a Giovani e Sport Federica Picchi. Si tratta di un organismo istituito per promuovere il dialogo e la partecipazione attiva delle nuove generazioni alle politiche regionali. Composto da 30 membri provenienti da tutta la Regione, rappresenta uno strumento fondamentale per affrontare temi cruciali quali la mappatura delle realtà giovanili della Lombardia, la definizione delle priorità per il contrasto al disagio giovanile, la strutturazione degli aspetti organizzativi e la pianificazione dei prossimi appuntamenti. Questi temi costituiranno la base del lavoro futuro del Forum, in un’ottica di confronto e collaborazione continua con l’amministrazione regionale.


“Regione Lombardia – ha spiegato il governatore Fontana rivolgendosi ai giovani – è al vostro fianco. Il futuro ha tante opportunità da offrirvi, dovete solo avere il coraggio e la voglia di impegnarvi e fare delle scelte. La nostra azione è ispirata dal claim ‘Qui Puoi’ perché la Lombardia è la terra dove puoi realizzare i tuoi obiettivi di studio, di lavoro, familiari, economici e sociali. È una terra che offre opportunità per tutti. ‘La Lombardia è dei giovani’ è il titolo che abbiamo voluto attribuire alla legge regionale e alle sue misure applicative che intendono sostenere i giovani nella costruzione del proprio progetto di vita. È molto di più di un semplice titolo, è una volontà concreta”. “Sono orgogliosa di inaugurare il lavoro del Forum Giovani – ha detto il sottosegretario Federica Picchi – un organismo che incarna la volontà della Regione Lombardia di ascoltare le esigenze delle nuove generazioni e di tradurle in azioni concrete. La partecipazione attiva dei giovani è fondamentale per costruire una società più inclusiva, dinamica e orientata al futuro. Celebriamo quindi un passo importante per valorizzare il loro ruolo e il loro contributo nelle scelte che plasmeranno la Lombardia di domani”.


L’insediamento del Forum Giovani si pone quindi come un momento di svolta nella relazione tra istituzioni e giovani, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo che porterà a soluzioni innovative per le sfide del presente e del futuro. “L’obiettivo che ci poniamo – ha concluso Fontana – è quello della concretezza. Troppo spesso si parla di giovani senza progetti concreti. Vogliamo dare loro una prospettiva partendo dal coniugare i percorsi formativi con il mondo del lavoro, favorendo, ad esempio, la conciliazione vita-lavoro e soprattutto abbattendo i pregiudizi dell’inesperienza e dell’inaffidabilità del giovane”.

SNCF, riaperte vendite di biglietti per TGV INOUI Milano-Parigi

SNCF, riaperte vendite di biglietti per TGV INOUI Milano-ParigiMilano, 23 gen. (askanews) – SNCF Voyageurs, azienda del trasporto ferroviario ad alta velocità, ha annunciato l’apertura delle vendite per il collegamento diretto TGV INOUI tra Milano e Parigi, sospeso nell’agosto 2023 a causa di una frana avvenuta nella valle della Maurienne. Dopo aver effettuato importanti lavori, le autorità competenti hanno confermato la messa in sicurezza del passaggio ferroviario per la circolazione dei treni e la riapertura della linea tra l’Italia e la Francia, prevista per il 31 marzo 2025.


“Siamo molto lieti di ripristinare il nostro servizio diretto a pieno regime tra Italia e Francia”, ha dichiarato Caroline Chabrol, direttrice generale di SNCF Voyages Italia. “Questa riapertura coincide con un momento fondamentale per noi: dopo aver garantito ai nostri clienti la continuità dell’offerta TGV INOUI attraverso un servizio sostitutivo durante l’interruzione della linea, abbiamo recentemente annunciato un importante piano di sviluppo di SNCF Voyageurs in Italia. Questo conferma non solo il nostro impegno verso il Paese, ma contribuisce anche ad ampliare l’offerta di soluzioni di mobilità sostenibile per i viaggiatori francesi, italiani ed europei”. Dal 31 marzo 2025, il collegamento diretto tra Italia e Francia riprenderà con tre A/R al giorno, permettendo di collegare Milano a Parigi in 7 ore e 7 minuti e Torino a Parigi in 5 ore e 39 minuti. I biglietti, a partire da 29€, sono già disponibili sul sito www.sncf-connect.it e applicazione, oltre che presso le agenzie convenzionate SNCF. Il servizio collegherà anche le città di Modane, Saint-Jean-de-Maurienne, Chambéry e Mâcon, offrendo un’opzione di viaggio comoda e flessibile lungo l’intero percorso.