Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Ismea: in 2024 assicurati valori colture vegetali per 9,6 mld

Ismea: in 2024 assicurati valori colture vegetali per 9,6 mldRoma, 8 apr. (askanews) – Nel 2024 i valori assicurati delle colture vegetali hanno superato i 9,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 5% rispetto alla media 2019-2021, antecedente allo shock inflazionistico del biennio 2022-2023, e confermando l’interesse in agricoltura verso strumenti di risk management. In parallelo, la dimensione media delle aziende assicurate è cresciuta del 19,8% rispetto all’inizio del decennio, segno di una gestione del rischio più strutturata e di una maggiore consapevolezza assicurativa da parte delle imprese.


E’ quanto emerso oggi durante l’evento organizzato da Ismea presso lo stand istituzionale del Masaf a Vinitaly 2025 dal titolo “Nuovi strumenti e prospettive per la prevenzione, difesa e gestione dei rischi nella filiera uva da vino”. Un momento di confronto sul ruolo delle assicurazioni agricole agevolate, sulle novità introdotte con la polizza SMART e sulla crescente importanza dell’approccio multidisciplinare, alla base della prevenzione climatica, a cui hanno preso parte il presidente e il direttore Ismea Proietti e Marchi e il presidente del Copa-Cogeca Massimiliano Giansanti. Nel comparto vitivinicolo, che si conferma il più assicurato tra le colture, le polizze agevolate continuano a mostrare una forte concentrazione territoriale: il 77% dei valori è localizzato tuttora nel Nord Italia, con il Veneto in testa, sia per volumi sia per adesione agli strumenti assicurativi. Tra le avversità maggiormente assicurate si conferma la prevalenza di eventi atmosferici ricorrenti, tecnicamente catalogati tra quelli di frequenza, come grandine, eccesso di pioggia e vento forte.


Una delle principali novità presentate nel corso dei lavori è la polizza SMART, introdotta nell’ambito del Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura (PGRA) 2025: una formula innovativa, semplificata e a basso costo, basata su valori indice in grado di remunerare il capitale di anticipazione e su perizie areali campionarie. Una soluzione che consente un abbattimento dei costi assicurativi superiore al 50% rispetto alle formule tradizionali e introduce risarcimenti fino al 90% del danno accertato per gli agricoltori del Centro-Sud (80% per il Nord). È inoltre previsto un aumento del 20% del limite di indennizzo a carico del Fondo mutualistico nazionale AgriCat per chi sceglie di aderire alla nuova polizza.

Nel nuovo album di Rocco Hunt anche D’Alessio, Irama e Clementino

Nel nuovo album di Rocco Hunt anche D’Alessio, Irama e ClementinoMilano, 8 apr. (askanews) – A pochi giorni dall’uscita del nuovo album, Rocco Hunt annuncia nuove date del “Ragazzo di giù Tour 2025”, che lo vedrà protagonista della prossima estate live. Una tournèe che anticipa i due eventi già annunciati per questo 2025: l’11 settembre nella maestosa Reggia di Caserta e il 6 ottobre sul grande palco dell’Unipol Forum di Milano. In attesa del suo ritorno live, Rocco Hunt è prossimo all’uscita del suo nuovo album “Ragazzo di giù”, disponibile ovunque dal prossimo 25 aprile (Epic Records / Sony Music Italy). Oltre a “Mille vote ancora”, il brano presentato in gara al Festival di Sanremo 2025, l’album vedrà le collaborazioni di Gigi D’Alessio, Irama, Baby Gang, Massimo Pericolo e Clementino, segno della sua trasversalità artistica. Ed è lo stesso Rocco a svelare sui suoi profili social la tracklist completa con un originale trailer girato in Stazione Centrale a Milano. Di seguito il calendario in aggiornamento del “Ragazzo di giù Tour 2025”: Venerdì 20 giugno 2025 | Campobasso (CB), Festival dei Misteri – Arena Nuova Eventi Romagnoli Venerdì 25 luglio 2025 | Peschici (FG), Note di Mare – Arenile del Porto Domenica 27 luglio 2025 | Polignano a Mare (BA), Lungomare Cristoforo Colombo Venerdì 8 agosto 2025 | Sabaudia (RM), Arena del Mare BCC Roma Martedì 19 agosto 2025 | Cirò Marina (KR), Krimisound Venerdì 22 agosto 2025 | Catania, Sotto il Vulcano Fest – Villa Bellini Sabato 23 agosto 2025 | Palermo, Dream Pop Festival – Teatro di Verdura Giovedì 11 settembre 2025 | Reggia di Caserta Lunedì 6 ottobre 2025 | Unipol Forum – Milano


“Ragazzo di giù 2025” è prodotto e organizzato da Vivo Concerti. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

In 10 anni export vino italiano +60%, più della Francia

In 10 anni export vino italiano +60%, più della FranciaRoma, 8 apr. (askanews) – Negli ultimi 10 anni l’Italia è stato il paese il cui export di vino è cresciuto di più tra tutti i competitor: +60% contro il +51% della Francia e il +33 della Nuova Zelanda. E il vino italiano arriva oggi ai quattro angoli del pianeta, ma in alcuni di questi appare troppo concentrato. Il 60% dell’export vinicolo italiano infatti si concentra in appena 5 paesi, con gli Stati Uniti in testa (24%). La Francia presenta un indice di concentrazione (sempre rispetto ai primi 5 mercati di sbocco) del 51% (con un peso degli Usa del 20%), la Spagna è al 48% (incidenza Usa dell’11%). E’ quanto emerge dalla terza edizione del “Rapporto sulla competitività delle regioni del vino”, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit e presentato oggi al Vinitaly durante l’incontro “L’Economia del vino: Strategie, Sfide e Opportunità tra Europa e Competitività”, presso lo stand di Confagricoltura.


Alla presentazione del Rapporto era presenta anche il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha detto: “gli agricoltori stanno affrontando da tempo difficoltà importanti: dall’aumento dei costi di produzione alle pressioni legate al clima. I dazi Usa aggiungono ulteriore incertezza e tensione finanziaria al nostro settore, colpendo produttori e consumatori. Garantire la nostra sicurezza alimentare deve essere la bussola dell’Europa, poiché la nostra sicurezza nazionale comune inizia proprio da lì. Il nostro auspicio arrivare a un negoziato che riporti a una relativa normalità”. Il rapporto sottolinea che, dopo un 2023 che ha visto l’import mondiale di vino contrarsi di oltre il 5% rispetto all’anno precedente, nel 2024 il tanto atteso rimbalzo non c’è stato. Considerando i primi 12 mercati di import di vino, solamente quattro di questi hanno registrato crescite nelle importazioni a valore: Stati Uniti, Canada, Cina e Brasile


Rispetto a questo scenario, l’Italia ha portato a casa un risultato positivo (+6% a valore), trainato soprattutto dagli spumanti tricolori (+9%) le cui esportazioni incidono ormai per il 30% sulle vendite frontiera complessive di vino italiano. Gran parte di questo merito è ascrivibile al Prosecco, il cui export è aumentato dell’11% nell’ultimo anno. L’export vinicolo italiano è concentrato anche a livello regionale: il solo Veneto pesa per il 37% sull’export di vino nazionale, seguito da Toscana e Piemonte con il 15% entrambi. Aggiungendo Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna si arriva ad un’incidenza dell’80%. Lo stesso poi si desume per i vini a denominazione. Guardando al peso degli Stati Uniti sull’export dei vini Dop, si evince come i bianchi del Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno nel mercato americano il principale paese di sbocco (48% del proprio export), così come per i rossi Dop della Toscana (40%) e a seguire i rossi del Piemonte (31%).

Cinema, al via il Lovers Film Festival: dal 10 aprile l’edizione 40

Cinema, al via il Lovers Film Festival: dal 10 aprile l’edizione 40Roma, 8 apr. (askanews) – Dal 10 al 17 aprile torna a Torino il Lovers Film Festival (Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema) il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ – diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai – che quest’anno compie 40 anni.


Per il sesto anno alla guida c’è l’attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga Luxuria, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice artistica sarà affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli. La quarantesima edizione si aprirà giovedì 10 aprile, alle 19,30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana (ingresso a inviti) simbolo della città di Torino e sede del Museo Nazionale Del Cinema. Madrina d’eccezione Karla Sofía Gascón. Durante la serata inaugurale, la pluripremiata attrice, recentemente candidata all’Oscar per il ruolo di protagonista in “Emilia Pérez”, dialogherà con la direttrice Vladimir Luxuria. Il talk sarà preceduto dall’introduzione di Andrea Occhipinti, attore e fondatore di Lucky Red. Infine, l’artista partenopeo Andrea Maresca in arte Spiff – autore del manifesto – interverrà alla serata insieme alle Karma B.


Karla Sofía Gascón è attrice, scrittrice e attivista, riconosciuta per la sua versatilità e il suo impegno nell’industria dello spettacolo. Ha partecipato a telenovelas messicane di successo come Corazón Salvaje, Llena de Amor e Hasta el Fin del Mundo, lasciando un segno indelebile nella televisione latinoamericana. Nel 2024, la sua interpretazione in Emilia Pérez le è valsa il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, oltre al riconoscimento come miglior attrice agli European Films Awards e ai Lumières Awards. È stata inoltre nominata ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Oscar, diventando la prima donna trans a ottenere questo riconoscimento. La sua carriera, premiata dal Ministero delle Pari Opportunità con il Rainbow Award e dall’Ordine delle Arti e delle Lettere del Ministero della Cultura francese, continua a crescere, sfidando gli stereotipi e aprendo le porte alle nuove generazioni nel campo dell’arte e della letteratura. Il film di apertura (Cinema Massimo, Sala Cabiria, ore 21,15) sarà “Vivre, mourir, renaître” di Gael Morel (Francia, 2024, 109′). Ambientato a Parigi negli anni ’90, il ritorno alla regia di Morel – con cui ha partecipato all’ultima Queer Palm – esplora la complessità dell’amore, in un potenziale triangolo amoroso tra Emma, Sammy e Cyril, che viene distrutto dall’emergere della crisi dell’AIDS.


Oltre ai protagonisti della serata inaugurale molti ospiti saranno a Torino nei giorni successivi per celebrare i 40 anni di Lovers. Venerdì 11 saranno al Cinema Massimo Luis Sal – uno dei content creator più famosi in Italia – con Muschio Selvaggio e l’attesa ospite musicale Ditonellapiaga, cantante fra le più seguite dalle giovani generazioni. Sarà anche la giornata in cui si parlerà di EuroPride, la manifestazione internazionale che Torino ospiterà nel 2027, con Patrick Orth e Goran Miletic, di EPOA (European Pride Organizers Association) e Alessandro Battaglia, presidente del Comitato organizzatore Torino EuroPride 2027. Sabato 12, oltre ad Alan Cumming, tornerà a Lovers l’attore Lorenzo Balducci che proporrà un monologo inedito. Sul palco anche un altro gradito ritorno: Priscilla. Inoltre, Gabriele Salvatores sarà l’ospite d’onore della sezione Riflessi nel Buio.


Domenica 13 sarà la volta del comico Alessio Marzilli e della compagnia Theater Company della Luna. In arrivo dagli Usa, Cynthia Kruk, gestante per altri grazie alla quale il regista Marco Simon Puccioni e il suo compagno Giampietro Preziosa hanno potuto diventare papà (la loro storia è raccontata nel film “Prima di tutto” proiettato al festival). Con loro Antonio Vercellone, docente di Gender Studies all’Università degli Studi di Torino. Lunedì 14 alla stand up comedian Laura Pusceddu sarà affidato il compito di far ridere e riflettere il pubblico di Lovers. La drag queen della serata sarà Tekemaya. Martedì 15 toccherà a Le Rubrichette, lo show di Edoardo Zaggia e Alberto Sacco nel quale comicità fa rima con inclusività. Ospite internazionale per la “dédicace” a Gregg Araki, l’attore statunitense James Duval. Mercoledì 16 interverranno l’attore e intrattenitore Gino Curcione e poi Giovanni Minerba e Irene Dionisio, alla guida del Lovers prima di Vladimir Luxuria. Con lei e con Marziano Marzano e Gabriele Ferraris ripercorreranno la storia dei 40 anni del Festival. Ospiti della serata di chiusura di giovedì 17, la drag queen La Diamond, la produttrice, attrice, cantante e modella Rita Rusic e il conduttore Diego Passoni. Alan Cumming, il celebre attore e produttore scozzese naturalizzato statunitense, verrà insignito della Stella della Mole, il premio che il Museo Nazionale del Cinema attribuisce a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e non solo. “Alan Cumming ha attraversato la sua carriera senza mai venire meno alla propria identità e portando avanti un discorso di visibilità e riconoscimento per la comunità lgbt anche in momenti non particolarmente accoglienti – ha commentato Vladimir Luxuria – attore brillante e profondo, attento al cinema indipendente e di denuncia e a suo agio nel mainstream delle major, scrittore sagace e principe del palcoscenico britannico e americano, è un obbligo quasi oltre che un onore per Lovers di celebrare una tale personalità che nel mondo dello spettacolo e della cultura ha saputo tener fede a sé stesso e supportare la propria comunità, sempre e comunque”. Alan Cumming sarà al festival anche in qualità di interprete di “Drive Back Home” di Michael Clowater. Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie saranno presiedute dal fondatore di Lovers Giovanni Minerba, dall’attrice e personaggio televisivo Vera Gemma e dallo scrittore Raffaele Cataldo. Il Lovers Film Festival assegnerà inoltre: il Premio Torino Pride, il Premio Giò Stajano, il Premio Matthew Shepard e il premio Riflessi nel Buio. Torna anche il premio del pubblico Audience Award. Gli spettatori avranno la possibilità di dare un voto per ogni categoria principale dei concorsi del festival: All the Lovers, Real Lovers e Future Lovers. Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il sostegno del MIC-DG Cinema, della Regione Piemonte, della Città di Torino, di Fondazione CRT e con un contributo straordinario di Fondazione Compagnia di San Paolo.

A Trieste Palazzo Carciotti ospiterà l’Agorai Innovation Hub

A Trieste Palazzo Carciotti ospiterà l’Agorai Innovation HubTrieste, 8 apr. (askanews) – Palazzo Carciotti, simbolo di Trieste e prima sede storica di Generali – qui la compagnia fu fondata nel 1831 – rivivrà grazie al “futuro” e ritornerà a rappresentare lo spirito innovatore della città. Il palazzo neoclassico ospiterà infatti l’”Agorai Innovation Hub”, che sarà uno dei più importanti centri di ricerca applicata e di base sulla Data Science e l’IA avanzata in Italia e in Europa, oltre che di formazione all’avanguardia a livello europeo.


L’Hub è promosso da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Generali, Fincantieri e Fondazione Fincantieri, illycaffè, Università di Trieste, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Università di Udine, MIB Trieste School of Management, Istituto Italiano di Tecnologia, con la partecipazione dell’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics. Google Cloud sarà il partner strategico per l’innovazione, mentre Deloitte sarà il business partner e Goldman Sachs sarà il research partner per l’area finanza e mercati finanziari. Agorai Innovation Hub formerà talenti, promuoverà il trasferimento di conoscenze e favorirà la nascita di startup innovative. Le aree chiave di ricerca saranno: salute e benessere; agricoltura rigenerativa e alimentazione; mobilità e trasporti; finanza e capital markets.


La sede dell’Hub verrà collocata nella porzione del fronte mare di Palazzo Carciotti. Acquistato da Generali a inizio 2025, verrà sottoposto ad un importante progetto di ristrutturazione e restauro, a cura di Generali Real Estate. Per dare nuova vita al palazzo è stato chiamato l’architetto ingegnere e urbanista Carlo Ratti. Durante i lavori di restauro e valorizzazione, la sede dell’Hub sarà nel contiguo palazzo Berlam, già sede dell’Academy di Generali. “Il tema dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e del suo impatto dal punto di vista sociale, economico, lavorativo ed etico è fondamentale per tutti noi”, ha commentato il Ceo di Generali Philippe Donnet. “Agorai nasce da questa consapevolezza, e dalla volontà di un ampio ecosistema di partner pubblici e privati di respiro internazionale di mettere insieme le rispettive competenze per orientare lo sviluppo tecnologico al servizio dell’uomo e delle comunità, formare talenti e promuovere conoscenza”.

Malattie rare, Boschi (Iv): la sanità non è una lotteria territoriale

Malattie rare, Boschi (Iv): la sanità non è una lotteria territorialeRoma, 8 apr. (askanews) – “Oggi, grazie alla legge approvata nel 2016, quando eravamo al governo, ogni neonato ha diritto a uno screening gratuito per 49 patologie rare, con un percorso strutturato di presa in carico in caso di malattia. Un risultato importante, frutto di un lavoro bipartisan e di una visione condivisa sul valore della diagnosi precoce. Ma quel numero è fermo da troppo tempo. Nel frattempo la scienza ha raggiunto molti risultati e sono state individuate altre malattie che possono essere individuate con lo screening. Per questo è inaccettabile che non vi sia uno screening neonatale esteso per tutte le bambine e tutti i bambini in tutta Italia”. Così la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi durante il convegno di ‘Uniamo sulle malattie rare’.


“Nonostante esistano regioni virtuose, come la Toscana che ha attivato lo screening sulla leucodistrofia metacromatica, ve ne sono altre che non garantiscono le stesse opportunità e gli stessi diritti. Non possiamo permettere che la salute dei neonati dipenda dal luogo in cui nascono. È una ferita del nostro sistema che non possiamo tollerare, perché la sanità deve essere un diritto uguale per tutti, non una lotteria territoriale”, ha detto ancora. “Continueremo a impegnarci affinché l’aggiornamento del panel delle malattie che possono essere diagnosticate attraverso lo screening neonatale esteso avvenga con l’aggiornamento del Lea. Lo aspettiamo dal 2017 e non possiamo aspettare oltre. Nel contempo, come intergruppo parlamentare sulle malattie rare, stiamo lavorando insieme a Uniamo a una proposta per superare questa immobilità, attraverso un meccanismo automatico con un fondo nazionale dedicato, che consenta l’aggiornamento del panel anche al di fuori dei Lea. L’impatto economico per lo Stato sarebbe contenuto, ma il beneficio per le famiglie e per i bambini sarebbe enorme. Italia Viva continuerà questa battaglia in Parlamento e nei Consigli regionali in cui è presente, chiedendo l’inserimento immediato della Mld e delle altre patologie già candidate nello Sne. Perché la scienza ha fatto passi avanti, e la politica non può restare indietro. Le storie di bambini come Gioia ci ricordano che non c’è tempo da perdere: ogni giorno che passa senza agire è un’occasione mancata per salvare una vita o migliorarla radicalmente”, ha concluso.

Paolo Bruni confermato presidente di Cso Italy

Paolo Bruni confermato presidente di Cso ItalyRoma, 8 apr. (askanews) – Paolo Bruni è stato confermato oggi all’unanimità presidente di Cso Italy per il prossimo triennio. Nel corso dell’assemblea, è stato anche rinnovato il consiglio di amministrazione, composto da Paolo Bruni, Ilenio Bastoni, Alessandra Campisi, Silvia Carpio, Massimiliano Del Core, Giuliano Donati, Vincenzo Finelli, Daniele Maria Ghezzi, Roberto Graziani, Mauro Grossi, Michele Laporta, Ennio Magnani, Riccardo Martini, Paolo Merci, Giancarlo Minguzzi, Patrizio Neri, Sonia Ricci, Fabrizio Risso, Marco Salvi, Mario Tamanti, Davide Vernocchi. E’ stato anche eletto il Collegio sindacale nelle persone di Luigi Argentini, Laura Fabbri e Gianluca Soffritti. Approvato anche il bilancio consuntivo 2024.

La Cina avverte: risponderemo fino “in fondo” ai dazi di Trump

La Cina avverte: risponderemo fino “in fondo” ai dazi di TrumpRoma, 8 apr. (askanews) – La Cina ha lanciato oggi un nuovo avvertimento a Donald Trump: rispetto alla minaccia di ulteriore innalzamento dei dazi, Pechino è pronta a ribattere “fino in fondo”. E, su questo punto, sulla sua strada potrebbe ritrovare un alleato inedito: l’Unione europea. I due giganti ai due lati dell’Eurasia al momento si annusano, dopo anno di freddo. Oggi una telefonata tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro cinese Li Qiang ha affrontato proprio questi temi.


La Cina è stata colpita duramente con una tariffa del 34 per cento, aggiunta ai dazi già esistenti del 20 per cento introdotti nei due mesi scorsi. Pechino ha reagito rapidamente venerdì, applicando una tariffa reciproca del 34 per cento su tutte le importazioni dagli Stati Uniti, che entrerà in vigore giovedì. Ha inoltre imposto controlli all’esportazione su minerali critici e su 16 società americane del settore della difesa e della tecnologia. Trump, scrivendo sui social media, ha minacciato che, se la Cina non cancellerà i dazi ritorsivi contro gli Usa, Washington imporrà ulteriori dazi del 50 per cento sulle merci cinesi. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha detto che l’aggressione tariffaria da parte degli Stati uniti “viola gravemente i diritti legittimi di tutte le nazioni, infrange in maniera palese le regole stabilite dall’Organizzazione mondiale del commercio, danneggia profondamente il sistema multilaterale degli scambi basato sulle regole e destabilizza l’ordine economico globale”.


La Cina, ha continuato Lin, “esprime una forte condanna e si oppone fermamente a tali misure”, che portano a una “guerra commerciale che nessuno può vincere”. E ha insistito: “I cinesi non provocano e non temono conflitti; fare pressioni, minacce o ricatti non rappresenta il modo corretto di relazionarsi con la Cina. La nostra nazione adotterà le misure necessarie per difendere con decisione i propri diritti e interessi legittimi. Se gli Stati Uniti, ignorando gli interessi della Cina e di tutta la comunità internazionale, insisteranno nel proseguire la guerra commerciale, la Cina l’affronterà fino in fondo”. Questo non indica, tuttavia, da parte di Pechino una volontà di chiudere la porta ai negoziati. Ieri un commento sul Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito comunista cinese, si precisava proprio questa cosa, ma nello stesso tempo all’impatto con una serie di contromisure, tra le quali quella di allargare il mercato interno.


Secondo molti osservatori, un altro aspetto della risposta cinese potrebbe essere l’apertura di scambi più intensi con l’Europa, dopo anni di freddo e di restrizioni commerciali reciproche. E’ dal ritorno alla Casa bianca di Trump che Europa e Cina si “annusano”. Oggi Von der Leyen e Li Qiang hanno affrontato la questione di una telefonata. La presidente dell’esecutivo europeo ha sottolineato la necessità di mantenere stabilità e prevedibilità per l’economia globale, in risposta agli scossoni causati dai dazi imposti dagli Stati uniti. Von der Leyen ha chiarito la responsabilità che Europa e Cina hanno nel sostenere un sistema commerciale forte e riformato, libero, equo e basato su regole di parità.


La numero uno della Commissione ha invocato una risoluzione negoziata della situazione attuale, sottolineando la necessità di evitare ulteriori escalation. Ha inoltre rimarcato il ruolo critico della Cina nel contenere possibili deviazioni commerciali generate dai dazi, in particolare nei settori già colpiti dalla sovracapacità globale. A tale proposito, i leader hanno discusso l’istituzione di un meccanismo per monitorare tali deviazioni e per garantire che ogni sviluppo venga affrontato in modo adeguato. Tuttavia, Von der Leyen ha anche ribadito l’urgenza di adottare soluzioni strutturali volte a riequilibrare il rapporto commerciale bilaterale e a favorire un migliore accesso delle imprese, dei prodotti e dei servizi europei al mercato cinese. Un percorso di avvicinamento che, quindi, ha ancora molte tappe da percorrere. Ma che ha anche un propulsore importante, che è l’intransigenza dell’amministrazione Trump.

Sicilia si presenta al Vinitaly come Regione Ue gastronomia

Sicilia si presenta al Vinitaly come Regione Ue gastronomiaRoma, 8 apr. (askanews) – “Essere Regione Europea della Gastronomia nel 2025 è un’opportunità unica per valorizzare le nostre produzioni e rafforzare il legame tra enogastronomia, territorio e cultura. Per tutto l’anno saranno organizzati eventi, degustazioni e workshop con chef e produttori locali, con particolare attenzione a luoghi simbolo del riscatto siciliano come Corleone e Castelvetrano”: lo ha detto Salvatore Barbagallo, assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, durante un incontro al Vinitaly, presso il Padiglione della Regione Siciliana, dedicato alla degustazione dei prodotti d’eccellenza siciliani e alla celebrazione del titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025, assegnato dall’Istituto Internazionale di Gastronomia, Cultura, Arti e Turismo (Igcat).


“La Sicilia custodisce un patrimonio unico di vini, prodotti agroalimentari, tradizioni e cultura – ha detto – Come Regione, siamo impegnati a sostenere le imprese, tutelare le nostre eccellenze e promuovere la sostenibilità, trasformando l’isola in un simbolo di qualità e identità riconosciuto ovunque”. “Le iniziative coinvolgeranno pubblico italiano e internazionale, contribuendo a sostenere il turismo e l’economia locale, mostrando il vero volto della Sicilia: una terra di qualità, bellezza e innovazione”, ha concluso Barbagallo.


Mariangela Cambria, residente di Assovini Sicilia, ha sottolineato il ruolo strategico del vino nell’economia dell’isola: “la Sicilia quest’anno ha ottenuto un grande riconoscimento, in quanto è stata proclamata Regione Europea della Gastronomia 2025. Incentivare la produzione di vini siciliani significa valorizzare l’intera isola. Il vino è un ambasciatore del nostro territorio e un volano per la sua economia. Come Assovini, continueremo a lavorare in sinergia con la Regione Siciliana per promuovere i nostri prodotti su scala globale, con l’obiettivo di consolidare la percezione della Sicilia come terra di eccellenza”.

Dazi, portavoce Ue: trattiamo con Usa tenendo il bazooka sul tavolo

Dazi, portavoce Ue: trattiamo con Usa tenendo il bazooka sul tavoloRoma, 8 apr. (askanews) – “Il grande bazooka è ancora sul tavolo, ma stiamo trattando con gli Stati Uniti e semplicemente speriamo di non doverlo usare”. Lo ha affermato uno dei portavoce della Commissione europea, Olof Gill in riferimento alle ultime tensioni con l’amministrazione Usa sui dazi commerciali, spiegando che quando parlava di “bazooka” lo faceva in riferimento allo “strumento antico coercitivo”, con cui la Ue potrebbe cercare di colpire le importazioni di servizi e dagli Usa piuttosto che utilizzare solo dazi su altri beni commerciali.


In generale “siamo in una situazione difficile: le cose non stanno migliorando, stanno peggiorando”, ha detto durante il briefing di metà giornata con la stampa a Bruxelles. “Da parte nostra la strategia resta la stessa: vogliamo negoziare con le controparti americane per evitare i dazi. Stiamo cercando di evitarli, non abbiamo causato noi questa situazione – ha detto – stiamo cercando di sistemarla. Stiamo preparando la nostra risposta, innanzitutto su acciaio e alluminio, che sarà votata domani e entrerà in vigore la prossima settimana, e poi guarderemo alla risposta su auto e dazi reciproci. La nostra risposta è calma, calibrata e mirata. Siamo in costante consultazione con Stati e imprese”.


In merito alla proposta Ue di azzerare tutti i dazi commerciali tra Ue e Usa sui beni industriali, il portavoce ha puntualizzato che il mandato dei Paesi alla Commissione a negoziare una ipotesi simile risale al 2019, alla precedente amministrazione Trump. “Diciamo alle nostre controparti che questa può essere una soluzione: perché aumentare i dazi quando li possiamo ridurre?”. Bruxelles, invece, respinge le rivendicazioni statunitensi su quelle che, anche ieri il presidente Usa Donald Trump, ha chiamato “barriere non commerciali”, ostacoli equivalenti se non peggiori ai dazi che vengono sollevati contro le importazioni Usa facendo leva, secondo Washington, su regolamenti e requisiti ambientali, oppure sulle nuove regole per l’economia digitale.


“Per essere chiari non condividiamo la valutazione Usa su cosa costituisca barriere non commerciali. Su questo ci sono definizioni più piuttosto chiare e l’Iva certamente non ricade in questo ambito. E per quanto riguarda regole su digitale e tecnologia non le mischieremo nel negoziato sul commercio”, ha detto Gill. Parallelamente, un’altra portavoce Ue, Paula Pinho ha aggiunto che l’Unione non è disposta a “compromessi sulle regole riguardo alla sicurezza alimentare e dei prodotti”, sempre in questo ambito. Qui il riferimento è all’articolo del consigliere economico di Donald Trump, Peter Navarro, che ha rimesso sul tavolo il tema che da anni vede l’Ue rifiutarsi di importare carni di manzo Usa ottenute con allevamenti di bestiame a cui sono stati somministrati ormoni.