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Kosovo, cambio alla guida del Regional Command West di Kfor

Kosovo, cambio alla guida del Regional Command West di KforRoma, 26 gen. (askanews) – Si è svolta ieri in Kosovo, a Camp Villaggio Italia, la cerimonia di avvicendamento al comando del Regional Command – West (RC-W) della missione NATO – KFOR tra l’11esimo Reggimento bersaglieri della Brigata “Ariete” e il 1° Reggimento bersaglieri della Brigata “Garibaldi”.

Alla cerimonia erano presenti numerose autorità civili e militari, fra le quali il Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, il Comandante della KFOR, Major General Özkan Ulutas, accompagnato dal Vice Comandante, Generale di Brigata Federico Bernacca, l’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, Antonello De Riu, i rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali, le Autorità religiose e i sindaci delle municipalità del Kosovo occidentale. Il simbolico passaggio della bandiera NATO tra il Colonnello Gabriele Vacca e il parigrado Francesco Ferrara, ha sancito il cambio alla guida del RC-W, unità multinazionale composta in prevalenza da militari italiani.

Il generale Figliuolo, nel portare al contingente nazionale i saluti del ministro della Difesa Crosetto e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Cavo Dragone, ha espresso parole di apprezzamento per i risultati conseguiti nel corso di una missione che è stata condotta in una realtà complessa quale quella balcanica, particolarmente nota al Generale Figliuolo, che è stato Comandante delle forze NATO in Kosovo tra il 2014 e il 2015. “In questi sei mesi di missione avete dimostrato coraggio, tenacia e senso di umanità. Siete stati un baluardo a difesa dei valori di libertà e di rispetto dei diritti umani. Vi siete fatti apprezzare per il dialogo continuo e costruttivo con i rappresentanti della vita pubblica di questo Paese, che è ancora attraversato da tensioni interetniche mai del tutto sopite”, ha detto il Generale Figliuolo. Poi, rivolgendosi al contingente subentrante, ha aggiunto: “Giustizia, rispetto dello stato di diritto e della dignità delle persone, di qualunque etnia o religione esse siano. Questi devono essere i valori che dovranno ispirare il vostro agire quotidiano nei prossimi sei mesi. Voi bersaglieri di Cosenza siete gli eredi di quel 18° Reggimento che nel 1999, insieme ad altri Reparti dell’Esercito Italiano, fecero ingresso proprio in questo Paese, per porre fine alle atrocità commesse nel corso della guerra. Buona fortuna!”

Il Comandante di RC-W uscente, Colonnello Gabriele Vacca, nel suo discorso ha voluto ringraziare i fanti piumati dell’11esimo Reggimento bersaglieri e i contingenti delle altre Nazioni con queste parole: “Desidero che questa sia un’occasione per rivolgervi, spontaneamente, un pensiero di profonda gratitudine per l’eccezionale lavoro svolto durante questi sei mesi di missione. Il vostro impegno, la vostra dedizione e la vostra professionalità hanno contribuito in modo significativo al successo delle operazioni cinetiche e non cinetiche, condotte sotto il mio comando”. Quello appena concluso è stato un semestre che ha visto i circa 1.400 militari italiani presenti in Kosovo impegnati in molteplici attività operative, addestrative, di collegamento con le istituzioni locali e di cooperazione civile-militare a sostegno delle istituzioni e della popolazione. Molte le attività di pattugliamento condotte nell’intera area di operazione, in particolare nella zona di confine amministrativo tra il Kosovo e la Serbia; numerose anche le esercitazioni condotte, tra le quali la “Western Rumble” e la “Golden Sabre”, che si sono svolte in autunno, oltre a un addestramento continuo volto a mantenere elevati standard di prontezza operativa.

A queste, si vanno a sommare i frequenti progetti di cooperazione civile-militare, con donazioni di materiali sanitari, didattici e tecnologici a favore di ospedali, istituti scolastici, associazioni non governative e istituzioni locali, condotti sia con fondi italiani sia con quelli erogati dalla missione KFOR, volti a implementare il livello di efficienza dei servizi messi a disposizione della popolazione. Di assoluta importanza, sono stati inoltre i frequenti incontri con i Sindaci delle 15 municipalità del Kosovo occidentale e con gli altri rappresentanti delle istituzioni politiche, civili e religiose locali, nell’ambito di tavoli comuni di discussione sui temi della cooperazione e del futuro dei giovani. La visita del Generale Figliuolo alle unità militari schierate nei Balcani occidentali rientra nell’azione di coordinamento e di direzione che il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) esercita sulle attività svolte dai contingenti delle Forze Armate italiane schierati all’estero.

Amadeus svela le cover della quarta serata del Festival

Amadeus svela le cover della quarta serata del FestivalMilano, 26 gen. (askanews) – Dopo tante indiscrezioni e spoiler più o meno voluti, Amadeus ha anticipato l’annuncio delle le cover della quarta serata del Festival rispetto a quando previsto inizialmente. Per l’annucio ha scelto di collegarsi con l’amico Fiorello a Vive Rai 2. Venerdì 9 febbraio si annuncia dunque come una strepitosa passerella per la musica dagli anni ’60 ad oggi. I 30 cantanti in gara interpreteranno canzoni del repertorio italiano ed internazionale pubblicate entro il 31 dicembre 2023. Saranno accompagnati da artisti di conclamata fama italiani o stranieri e votati dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio. Il peso percentuale dei tre sistemi di votazione è rispettivamente del 34%, 33% e 33%.

Questi i Duetti annunciati dal Direttore artistico del Festival Amadeus: Alessandra Amoroso con Boomdabash, Medley Alfa con Roberto Vecchioni, “Sogna, ragazzo, sogna” Angelina Mango con Il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma, “La rondine” Annalisa con La Rappresentante di lista e il coro Artemia, “Sweet Dreams (Are made of this)” BigMama con Gaia, La Niña e Sissi, “Lady Marmalade” Bnkr44 con Pino D’Angiò, “Ma quale idea” Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino, “Il cerchio della vita” Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra, Omaggio a Ennio Morricone: “Modigliani” sulle note di The Crisis Diodato con Jack Savoretti, “Amore che vieni, amore che vai” Emma con Bresh, Medley di Tiziano Ferro Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani, “Che sia benedetta”/”Occidentali’s Karma” Fred De Palma con Eiffel 65, Medley dei più grandi successi degli Eiffel 65 Gazzelle con Fulminacci, “Notte prima degli esami” Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, Medley dal titolo “Strade” Ghali con Ratchopper, Medley dal titolo “Italiano vero” Il Tre con Fabrizio Moro, Medley dei più grandi successi di Fabrizio Moro Il volo con Stef Burns, “Who Wants to Live Forever” Irama con Riccardo Cocciante, “Quando finisce un amore” La Sad con Donatella Rettore, “Lamette” Loredana Bertè con Venerus, “Ragazzo mio” Mahmood con I Tenores di Bitti, “Come è profondo il mare” Maninni con Ermal Meta, “Non mi avete fatto niente” Mr.Rain con Gemelli Diversi, “Mary” Negramaro con Malika Ayane, “La canzone del sole” Renga Nek Medley delle loro hit Ricchi e Poveri con Paola & Chiara, Medley di “Sarà perché ti amo”/Mamma Maria” Rose Villain con Gianna Nannini, Medley Sangiovanni con Aitana, Medley di “Farfalle” e “Mariposas” Santi Francesi con Skin, “Hallelujah” The Kolors con Umberto Tozzi, Medley dei più grandi successi di Umberto Tozzi.

Agli Australian Open Sinner batte Djokovic e vola in finale

Agli Australian Open Sinner batte Djokovic e vola in finaleRoma, 26 gen. (askanews) – Jannik Sinner nella storia, batte in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 5-3, 6-3 in 3h26′ di gioco) Novak Djokovic ed è in finale agli Australian Open di Melbourne, primo italiano nella storia.

Primi due set sul velluto per Jannik. Il serbo è sempre in ritardo con le gambe e Jannik si guadagna due set point: chiude Sinner, che domina il 1° set 6-1 in appena 35′. Pazzesco Jannik! Si tratta del primo set perso nelle 11 semifinali di Djokovic a Melbourne. Nel secondo parziale la musica non cambia: Due super risposta di Djokovic, che si porta 0-30 per la prima volta nel match. Servizio e altro errore del serbo riportano Sinner in parità: Jannik chiude i conti ai vantaggi (1^ volta nel match per lui) di un altro set dominato, con due break e zero palle break concesse. Djokovic irriconoscibile con 29 errori e 11 vincenti in due set in cui ha vinto appena 3 games. Nel terzo parziale domina il servizio fino al tie break. Solo un malore di uno spettatore interrompe il gioco all’undicesimo game. Tie break sulle montagne russe. Si va 2-0 Djokovic con un minibreak. Poi 4-2 ancora Nole e Sinner infila tre punti per il 5-4. Il primo match ball che vale la finale è annullato da Nole con un pallonetto che scavalca Sinner a rete (5-5). Djokovic va 8-6 e Non sbaglia il set point con Sinner che cede il primo set di Melbourne dopo 39 minuti di gioco. Decisivo il quarto gioco del quarto set vinto in maniera incredibile: Djokovic mette pressione al servizio e sale 40-0, Sinner però con un gran recupero in allungo e con una risposta pazzesca si rimette in carreggiata (40-30) e trascina il rivale ancora ai vantaggi. Il doppio fallo regala palla break a Jannik, che va subito a segno. Pazzesco game vinto sotto 40-0 con cinque punti di fila: impazzisce Nole. Poi entrambi confermano il servizio fino all’apoteosi finale. Il serbo non perdeva a Melbourne da 2195 giorni. Sinner affronterà domenica il vincente di Medvedev-Zverev.

Acea: vendite Lcv Ue 2023 +14,6% a 1,5 mln, Italia maglia rosa

Acea: vendite Lcv Ue 2023 +14,6% a 1,5 mln, Italia maglia rosaMilano, 25 gen. (askanews) – Nel 2023, le vendite di veicoli commerciali leggeri (Lcv) nell’Ue sono aumentate del 14,6% a quasi 1,5 milioni di unità. A guidare la classifica dei principali mercati è l’Italia con una crescita del 22,7%, seguita da vicino da Spagna con il 22%, Germania con il 12,1% e Francia con l’8,9%. Lo rileva l’Acea, l’associazione dei costruttori europei.

Anche le immatricolazioni di camion sono aumentate del 16,3% a 346.986 unità. A guidare la crescita è la Germania con 94.820 unità vendute (+24,4%) seguita da Spagna (+22,3%), Italia (+11,4%) e Francia (+11,3%). Per gli autobus invece la crescita è del +19,4% per un totale di 32.593 unità. Fra i mercati principali, Italia e Spagna hanno registrato una crescita del 56,2%. Il più grande e il secondo mercato di autobus, Germania e Francia, sono cresciuti rispettivamente del 12,5% e del 4,1%. Fra le alimentazioni negli Lcv domina il diesel con una crescita del 10,4% a 1,2 milioni di ma una quota di mercato in calo all’82,6% (-2,9 p.p). Aumentano anche le vendite di furgoni elettrici del 56,8% pari a una quota del 7,4%, rispetto al 5,4% nel 2022. A guidare le vendite Paesi Bassi (+110,4%), Spagna (+100,3%) e Francia (+76,7%).

Anche nei camion domina il diesel con il 95,7% delle immatricolazioni in crescita del +15,4% trainate da Germania (+23,5%), Spagna (+21,8%) e Italia (+12,3%). In crescita anche le immatricolazioni di camion elettrici: +234% a 5.279 unità trainate da Paesi Bassi (+889,7%) e Germania (+169,8%) che insieme hanno generato oltre il 60% di tutte le vendite di camion elettrici nell’Ue. I camion elettrici rappresentano l’1,5% del mercato, rispetto allo 0,8% del 2022. Negli autobus, crescono le vendite di elettrico +39,1% a 5.166 unità, pari a una quota di mercato del 15,9%. Fra i mercati in evidenza la Spagna (+269,7%), seguita da Italia (+253,4%) e Germania (+29,3%). Positivi anche i dati degli autobus ibridi elettrici, che registrano una crescita del +115,1% con una quota di mercato quasi raddoppiata al 12,8%. Nonostante l’aumento della diffusione di autobus ad alimentazione alternativa, il diesel mantiene la quota maggiore al 62,3%, anche se in calo rispetto al 66,9% nel 2022.

Cdm dà l’ok: al via l’iter per la cessione di una quota di Poste, ma governo manterrà il controllo

Cdm dà l’ok: al via l’iter per la cessione di una quota di Poste, ma governo manterrà il controlloRoma, 25 gen. (askanews) – Al via l’iter per la cessione di una quota di Poste italiane da parte del governo che manterrà comunque il controllo. Il consiglio dei ministri “ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico”.

“Le modalità di alienazione tenderanno anche a favorire la tutela dell’azionariato diffuso e la stabilità dell’assetto proprietario”, spiega il governo.

Il capo della CIA cercherà di trovare un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza

Il capo della CIA cercherà di trovare un accordo sulla liberazione degli ostaggi israeliani a GazaNew York, 25 gen. (askanews) – Il direttore della CIA Bill Burns incontrerà nei prossimi giorni in Europa il capo del Mossad israeliano, il capo dell’intelligence egiziana e il primo ministro del Qatar per discutere una strategia comune per un accordo sul rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza. A dichiararlo è il sito di notizie Axios, che è stato informato da funzionari Usa.

Anche un alto funzionario israeliano ha dichiarato che l’incontro sarà cruciale per raggiungere una svolta nei colloqui su un nuovo accordo che includerebbe una pausa di due mesi in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L’incontro europeo includerà Burns, il direttore del Mossad David Barnea, il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel. Ai colloqui parteciperanno anche il direttore del servizio di sicurezza israeliano Shin Bet Ronen Bar e il generale Nitzan Alon.

L’accordo in discussione prevederebbe il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di una lunga pausa nei combattimenti; tuttavia rimane ancora una grande distanza fra le parti dal momento che Israele respinge l’ipotesi di un cessate il fuoco permanente mentre Hamas non è disposta a liberare i 136 prigionieri rimasti a condizioni diverse. Stando a quanto riporta le rete televisiva israeliana Channel 12 le altre condizioni poste da Hamas sono una tregua di due settimane prima di iniziare il rilascio degli ostaggi; la liberazione di cento detenuti palestinesi per ogni ostaggio israeliano, almeno nella prima fase dello scambio; e il ritiro di tutte le forze militari israeliane dalla Striscia di Gaza durante la vigenza dell’accordo.

Cosa farà la Bce, gli indizi forniti da Lagarde sui futuri tagli ai tassi di interesse

Cosa farà la Bce, gli indizi forniti da Lagarde sui futuri tagli ai tassi di interesseRoma, 25 gen. (askanews) – Alla Bce le discussioni sui tagli ai tassi di interesse sono ancora ritenute “premature”. Ma nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, la presidente Christine Lagarde, pur mantenendosi abbottonata sulle tempistiche, ha fornito una serie di indizi su come l’istituzione stia ragionando per questa futura inversione di rotta. Nei mesi passati la Bce ha alzato i tassi di 450 punti base complessivi, in risposta ai forti rincari dei prezzi. Ora “le condizioni monetarie restrittive deprimono la domanda e questo – ha sostenuto – aiuta a far calare l’inflazione”.

Un primo indizio fornito dalla presidente è stato ribadire che il direttorio vuole sentirsi “maggiormente fiducioso”, in base ai dati che giungeranno, sul fatto che il carovita medio dell’area euro sia instradato per tornare al valore obiettivo del 2% con la velocità auspicata, cioè per il 2025. Un altro elemento è nel fatto che Lagarde non ha voluto confermare esplicitamente le interpretazioni che sono state date ad alcune sue dichiarazioni di una decina di giorni fa, in una intervista durante il forum di Davos, secondo cui avrebbe suggerito come probabile un taglio dei tassi in estate. “Il consenso al tavolo del Consiglio è che era prematuro discutere di tagli dei tassi. Confermo solitamente le mie dichiarazioni (ma) non sono sicura che le caratterizzerei come avete detto o come altri hanno commentato su come ho parlato”, ha dichiarato. E un terzo indizio è arrivato in risposta a una domanda sui dati dei salari che la Bce vuole vedere prima di mettersi a discutere di tagli ai tassi. Le è stato chiesto se fossero quelli che Eurostat diffonderà ad aprile. “Lei è corretto in merito alle date di pubblicazione”, ha risposto.

Ha anche aggiunto che non si guarderà solo ai salari. “Guardiamo a tutti i tipi di dati. Guardiamo molto ai salari, dato che c’è un processo di recupero in corso. Ma guardiamo tante altre cose: i profitti delle imprese sono estremamente importanti; i prezzi dell’energia, che sono volatili con i rischi geopolitici. Guarderemo anche ai conti pubblici con molta attenzione: ci sono impegni da parte dei governi che rimuoveranno le misure di sostegno per il caro energia. Saremo molto attenti a questo e vedremo quanto risanamento ci stia – ha detto Lagarde – rispetto ai piani di bilancio che sono stati presentati”. Ad aprile l’ente di statistica Ue pubblicherà una molteplicità di dati, tra cui quelli sul tasso di disoccupazione (il 3), sui costi del lavoro (il 4), sui prezzi alla produzione (il 5), sulle retribuzioni nette (il 12), ma anche la stima preliminare sull’inflazione di aprile (il 30) e sulla crescita del Pil nel primo trimestre. Le prossime riunioni decisionali di politica monetaria si svolgeranno il 7 marzo, l’11 aprile e il 6 giugno. A marzo i tecnici della Bce aggiorneranno anche le previsioni su crescita economica e inflazione, mentre in occasione del 6 giugno l’aggiornamento sarà quello che ogni sei mesi viene effettuato assieme a tutto l’Eurosistema delle banche centrali nazionali. Quindi a giugno ci saranno sia tutti i dati più recenti disponibili, sia le previsioni più “condivise”.

Tra gli analisti, le attese sui tempi del primo taglio, che nei giorni scorsi si erano allungate su inizio estate, ora sembrano riavvicinarsi a tarda primavera. Sui mercati l’euro ha mostrato una leggera moderazione e in serata si scambia a 1,0832 dollari. Il quadro attuale resta non entusiasmante “E’ probabile che nell’ultimo trimestre del 2023 l’economia dell’area euro abbia segnato una stagnazione, mentre per il breve termine prevediamo debolezza ma alcune indagini puntano a una ripresa più avanti”, ha affermato Lagarde. Intanto il tasso sulle principali operazioni di rifianziamento resta al 4,50%, quello sulle operazioni marginali al 4,75 per cento e quello sui depositi, che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa banca centrale, resta al 4 per cento. Per quanto riguarda le banche centrali, ora l’appuntamento più atteso è il direttorio della Federal Reserve, mercoledì 31, mentre il giorno successivo sarà il turno della Banca d’Inghilterra.

(di Roberto Vozzi)

Usa-Fvg, Fedriga: partnership sempre più stretta

Usa-Fvg, Fedriga: partnership sempre più strettaTrieste, 25 gen. (askanews) – L’importanza delle democrazie occidentali e della Nato per il mantenimento della pace e della stabilità nel mondo, la recente nomina del Friuli Venezia Giulia quale Regione d’Onore 2024 da parte della National Italian American Foundation (Niaf), il progetto di nuovi accordi bilaterali con alcuni Stati americani per stimolare accordi commerciali e iniziative di carattere culturale, il ruolo della Conferenza delle Regioni italiane in chiave internazionale, la rilevanza di Trieste in Europa e nel mondo a livello scientifico.

Sono questi i principali temi che sono stati toccati oggi a Trieste durante l’incontro tra il governatore Massimiliano Fedriga e l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica Italiana Jack Markell, accompagnato dal console generale Usa in Italia Douglass Benning. “Abbiamo già iniziato a dialogare con alcuni Stati che presentano analogie con il Friuli Venezia Giulia sia per quanto riguarda il sistema manifatturiero sia per la logistica – ha sottolineato Fedriga -. Riteniamo che la diplomazia sia fondamentale per rafforzare i rapporti tra queste realtà, così come siamo certi che possa essere estremamente utile creare solide reti di collaborazione di carattere istituzionale”.

“Anche con il coinvolgimento diretto della Conferenza delle Regioni italiane – ha aggiunto il governatore – vogliamo infatti gettare le basi per nuovi accordi politici in grado di stringere legami sempre più stretti, generando benefici duraturi in tutti i settori e stimolando reciproche opportunità di crescita”. Nel corso dell’incontro con l’ambasciatore Markell e con il console Benning, che si è svolto in un clima di assoluta cordialità, sono stati richiamati i rapporti che da sempre legano gli Stati Uniti con il nostro Paese e con il Friuli Venezia Giulia. Un passaggio è stato dedicato in particolare alla base area di Aviano, storicamente utilizzata dall’Aeronautica militare statunitense (Usaf). “L’integrazione tra il personale della base e la comunità di Aviano – ha sottolineato Fedriga – rappresenta un’esperienza straordinaria che vogliamo preservare e migliorare nel tempo”. “Visti gli sviluppi in diversi scenari internazionali – ha aggiunto il governatore -, è strategico elevare il livello di collaborazione con le democrazie occidentali, con i nostri partner storici e con la Nato per una maggiore stabilità e sicurezza su scala globale”.

Bce, gli indizi forniti da Lagarde sui futuri tagli ai tassi

Bce, gli indizi forniti da Lagarde sui futuri tagli ai tassiRoma, 25 gen. (askanews) – Alla Bce le discussioni sui tagli ai tassi di interesse sono ancora ritenute “premature”. Ma nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, la presidente Christine Lagarde, pur mantenendosi abbottonata sulle tempistiche, ha fornito una serie di indizi su come l’istituzione stia ragionando per questa futura inversione di rotta.

Nei mesi passati la Bce ha alzato i tassi di 450 punti base complessivi, in risposta ai forti rincari dei prezzi. Ora “le condizioni monetarie restrittive deprimono la domanda e questo – ha sostenuto – aiuta a far calare l’inflazione”. Un primo indizio fornito dalla presidente è stato ribadire che il direttorio vuole sentirsi “maggiormente fiducioso”, in base ai dati che giungeranno, sul fatto che il carovita medio dell’area euro sia instradato per tornare al valore obiettivo del 2% con la velocità auspicata, cioè per il 2025.

Un altro elemento è nel fatto che Lagarde non ha voluto confermare esplicitamente le interpretazioni che sono state date ad alcune sue dichiarazioni di una decina di giorni fa, in una intervista durante il forum di Davos, secondo cui avrebbe suggerito come probabile un taglio dei tassi in estate. “Il consenso al tavolo del Consiglio è che era prematuro discutere di tagli dei tassi. Confermo solitamente le mie dichiarazioni (ma) non sono sicura che le caratterizzerei come avete detto o come altri hanno commentato su come ho parlato”, ha dichiarato.

E un terzo indizio è arrivato in risposta a una domanda sui dati dei salari che la Bce vuole vedere prima di mettersi a discutere di tagli ai tassi. Le è stato chiesto se fossero quelli che Eurostat diffonderà ad aprile. “Lei è corretto in merito alle date di pubblicazione”, ha risposto. Ha anche aggiunto che non si guarderà solo ai salari. “Guardiamo a tutti i tipi di dati. Guardiamo molto ai salari, dato che c’è un processo di recupero in corso. Ma guardiamo tante altre cose: i profitti delle imprese sono estremamente importanti; i prezzi dell’energia, che sono volatili con i rischi geopolitici. Guarderemo anche ai conti pubblici con molta attenzione: ci sono impegni da parte dei governi che rimuoveranno le misure di sostegno per il caro energia. Saremo molto attenti a questo e vedremo quanto risanamento ci stia – ha detto Lagarde – rispetto ai piani di bilancio che sono stati presentati”.

Ad aprile l’ente di statistica Ue pubblicherà una molteplicità di dati, tra cui quelli sul tasso di disoccupazione (il 3), sui costi del lavoro (il 4), sui prezzi alla produzione (il 5), sulle retribuzioni nette (il 12), ma anche la stima preliminare sull’inflazione di aprile (il 30) e sulla crescita del Pil nel primo trimestre. Le prossime riunioni decisionali di politica monetaria si svolgeranno il 7 marzo, l’11 aprile e il 6 giugno. A marzo i tecnici della Bce aggiorneranno anche le previsioni su crescita economica e inflazione, mentre in occasione del 6 giugno l’aggiornamento sarà quello che ogni sei mesi viene effettuato assieme a tutto l’Eurosistema delle banche centrali nazionali. Quindi a giugno ci saranno sia tutti i dati più recenti disponibili, sia le previsioni più “condivise”. Tra gli analisti, le attese sui tempi del primo taglio, che nei giorni scorsi si erano allungate su inizio estate, ora sembrano riavvicinarsi a tarda primavera. Sui mercati l’euro ha mostrato una leggera moderazione e in serata si scambia a 1,0832 dollari. Il quadro attuale resta non entusiasmante “E’ probabile che nell’ultimo trimestre del 2023 l’economia dell’area euro abbia segnato una stagnazione, mentre per il breve termine prevediamo debolezza ma alcune indagini puntano a una ripresa più avanti”, ha affermato Lagarde. Intanto il tasso sulle principali operazioni di rifianziamento resta al 4,50%, quello sulle operazioni marginali al 4,75 per cento e quello sui depositi, che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa banca centrale, resta al 4 per cento. Per quanto riguarda le banche centrali, ora l’appuntamento più atteso è il direttorio della Federal Reserve, mercoledì 31, mentre il giorno successivo sarà il turno della Banca d’Inghilterra. (di Roberto Vozzi).

Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettrica

Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettricaMilano, 25 gen. (askanews) – A dieci anni dal debutto con 800mila esemplari venduti, Porsche svela la seconda generazione di Macan che sarà 100% elettrica e disponibile al lancio in due versioni: 4 e Turbo, entrambe con trazione integrale. “Stiamo portando la Macan a un livello del tutto nuovo, con un’eccezionale E-Performance, la nuova Driver Experience e un design di grande impatto”, ha dichiarato Oliver Blume, Ceo di Porsche e della controllante Volkswagen, in occasione dell’anteprima mondiale a Singapore.

I motori elettrici sincroni a magneti permanenti (Psm) sono montati sull’asse anteriore e su quello posteriore. Con il Launch Control, la Macan 4 eroga fino a 300 kW (408 CV) di potenza in overboost, mentre la Macan Turbo arriva a 470 kW (639 CV). I valori di coppia massima, sono rispettivamente di 650 e 1.130 Nm. La Macan 4 raggiunge i 100 km/h da ferma in 5,2 secondi, che si riducono a 3,3 secondi per la Macan Turbo. La velocità massima dei due modelli è, rispettivamente, di 220 e 260 km/h. La batteria con architettura a 800 Volt ha una capacità lorda di 100 kWh ed è un componente centrale della nuova piattaforma Ppe (Premium Platform Electric). La potenza di carica in corrente continua raggiunge i 270 kW. La batteria può essere caricata dal 10 all’80% in circa 21 minuti presso le colonnine di ricarica rapida. Nelle stazioni di ricarica a 400 Volt, si può azionare il sistema di Bank Charging che permette di scindere la batteria da 800 Volt in due batterie, ciascuna con una tensione nominale di 400 Volt, e una capacità di ricarica fino a 135 kW. Durante la guida è possibile recuperare fino a 240 kW di potenza. L’autonomia secondo lo standard Wltp è fino a 613 km per la Macan 4 e fino a 591 km per la Macan Turbo.

Le proporzioni più affilate conferiscono ai nuovi modelli Macan un carattere dinamico e deciso. “Con la Macan completamente elettrica, presentiamo la prima Porsche che parte da un’identità di prodotto consolidata per assumere una connotazione nuova, elettrica”, afferma Michael Mauer, vice president di Porsche Style. La nuova Macan monta cerchi fino a 22 pollici con pneumatici sfalsati. Il passo, più lungo di 86 mm rispetto al modello precedente (2.893 mm), è controbilanciato da sbalzi ridotti nella parte anteriore e posteriore. Grazie al sistema Porsche Active Aerodynamics (Paa) caratterizzato da elementi attivi e passivi la nuova Macan ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25. La capacità di carico può raggiungere i 540 litri a cui si aggiungono gli 84 litri del “frunk” anteriore per un totale di 127 litri in più rispetto al modello precedente.

All’interno infotainment Android di ultima generazione che prevede fino a tre schermi, tra cui il quadro strumenti curvilineo da 12,6 pollici e lo schermo centrale da 10,9 pollici. Per la prima volta, anche il passeggero anteriore può disporre di uno schermo opzionale da 10,9 pollici. In anteprima assoluta, l’head-up display a Realtà Aumentata: l’immagine appare al guidatore a una distanza di 10 metri e corrisponde al formato di un display da 87 pollici. Il sistema Porsche Communication Management (Pcm) incluso di serie della nuova Macan offre un’evoluzione dell’assistente vocale “Hey Porsche”. Grazie al nuovo Porsche App Centre, i passeggeri possono accedere alle app più diffuse di fornitori terzi e installarle sulla Macan. I motori elettrici sono gestiti dall’elettronica attraverso il Porsche Traction Management (ePTM): fino a cinque volte più veloce di un sistema di trazione integrale convenzionale, è in grado di reagire in 10 millisecondi in caso di slittamento. II sistema Porsche Torque Vectoring Plus (Ptv Plus) – un differenziale autobloccante a controllo elettronico all’asse posteriore – contribuisce a migliorare la dinamica della Macan Turbo.

I modelli Macan con sospensioni pneumatiche – di serie sulla Turbo – dispongono del sistema Pasm (Porsche Active Suspension Management) di regolazione elettronica degli ammortizzatori. Per la prima volta, la Macan monta un asse posteriore sterzante con angolo di sterzata massimo di cinque gradi. Ciò consente di ottenere un diametro di sterzata ridotto di 11,1 metri nel traffico urbano e nelle manovre e maggiore stabilità alle velocità elevate. La nuova Macan è prodotta “a zero emissioni” presso lo stabilimento di Lipsia. I nuovi modelli possono essere già ordinati con le prime consegne previste nella seconda metà dell’anno. In Italia, i prezzi iva inclusa partono da 88.187 euro per la Macan 4 e da 121.242 euro per la Macan Turbo.