Ocse taglia le stime di crescita sull’Italia: 2024 0,5%, 2025 0,9%Roma, 4 dic. (askanews) – L’Ocse ha rivisto al ribasso la previsione di crescita economica dell’Italia di quest’anno allo 0,5% e quella sul 2025 allo 0,9%. Per il 2026 pronostica una accelerazione al più 1,2% del Pil. Lo scorso 25 settembre, in un aggiornamento parziale delle sue stime per l’Italia aveva alzato la previsione di crescita di quest’anno allo 0,8%, mentre aveva limato quella sul 2025 all’1,1%.
Nel capitolo sulla penisola contenuto nell’ultimo Economic Outlook, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico parla di “rischi ampiamente bilanciati” per le prospettive economiche. Sul versante dei rischi di indebolimento, cita un calo più marcato del previsto degli investimenti sull’immobiliare residenziale dovuto al venir meno degli incentivi nel settore (Superbonus) o livelli di domanda più deboli del previsto per le esportazioni. All’opposto, la crescita potrebbe risultare superiore ad attese se gli investimenti collegati al Pnrr dovessero spingere la performance economica.
In Borsa forti acquisti su Mps e Banco Bpm, titoli ai massimiMilano, 4 dic. (askanews) – Mps (+2,6%) corre in Borsa sui nuovi massimi (6,37 euro) in avvio di seduta. Francesco Gaetano Caltagirone ha rafforzato la presa sulla banca senese salendo al 5,026% dalla precedente quota del 3,64%, acquisita nell’ambito della cessione di un pacchetto azionario da parte del Mef lo scorso novembre. Si rafforza così il “nocciolo duro” attorno al Monte dei Paschi, con Banco Bpm al 5%, Anima al 4% e la Delfin della famiglia Del Vecchio al 3,5%.
Proseguono gli acquisti anche su Banco Bpm (+2%) – che si porta sui nuovi massimi a 7,418 euro, aumentando così il divario rispetto al prezzo (implicito) offerto da Unicredit (+1% a 37,905 euro) – e sulla Popolare di Sondrio (+1,9% a 7,83 euro).
Ocse taglia stima crescita Italia 2024 a 0,5%, alza 2025 a 0,9%Roma, 4 dic. (askanews) – L’Ocse “ci ripensa”. L’ente parigino ha rivisto al ribasso la previsione di crescita economica dell’Italia di quest’anno allo 0,5%, mentre ha leggermente aumentato la stima sul 2025 allo 0,9%. Per il 2026 pronostica una accelerazione al più 1,2% del Pil.
Esattamente l’opposto di quanto aveva effettuato lo scorso 25 settembre, quando in un aggiornamento parziale delle sue stime per l’Italia aveva alzato la previsione di crescita di quest’anno allo 0,8%, mentre aveva limato quella sul 2025 all’1,1%. Nel capitolo sulla penisola contenuto nell’ultimo Economic Outlook, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico parla di “rischi ampiamente bilanciati” per le prospettive economiche.
Sul versante dei rischi di indebolimento, cita un calo più marcato del previsto degli investimenti sull’immobiliare residenziale dovuto al venir meno degli incentivi nel settore (Superbonus) o livelli di domanda più deboli del previsto per le esportazioni. All’opposto, la crescita potrebbe risultare superiore ad attese se gli investimenti collegati al Pnrr dovessero spingere la performance economica.
Ocse prevede calo deficit-Pil 2024 al 3,5% e sotto il 3% in 2026Roma, 4 dic. (askanews) – L’Ocse prevede che quest’anno il rapporto deficit di bilancio/Pil dell’Italia risulti più che dimezzato al 3,5% e che l’attenuazione prosegua, in maniera meno energica, sul 2025 con un 3,2% e poi nel 2026 con un 2,8% del Pil, tornando così al di sotto della soglia fissata dal Patto di stabilità e di crescita Ue (3%). Nel suo ultimo Economic Outlook, l’ente parigino prevede che quest’anno il rapporto debito/Pil dell’Italia aumenti leggermente al 135,2%, dal 134,7% del 2023, per poi tornare a ridursi al 134,3% del 2025 e al 133,2% nel 2026.
Per i conti pubblici il governo ha elaborato sia la manovra di Bilancio pert il prossimo anno sia un piano pluriennale che ha notificato alla Ue. “Il risanamento dei conti previsto, che punta a mettere le finanze pubbliche su un percorso più sostenibile nel medio termine, trova un equilibrio tra la prudenza di bilancio – dice l’Ocse – e il mantenimento dello slancio di crescita, ma serviranno misure addizionali sul 2026 per raggiungere questi obiettivi”. In particolare, secondo l’ente parigino, i propositi di espansione degli investimenti pubblici legati al Pnrr e la decisione di rendere permanenti alcuni tagli alla tassazione e sui contributi “sono sviluppi positivi, ma necessiteranno di misure compensatorie, o tramite tagli della spesa, o tramite aumenti delle tasse altrove”.
Generali vende le attività nelle FilippineMilano, 4 dic. (askanews) – Generali cede le attività nelle Filippine. La compagnia ha raggiunto infatti un accordo per la vendita del 100% della sua partecipazione in Generali Life Assurance Philippines a The Insular Life Assurance Company.
L’operazione, sottolinea Generali, è pienamente in linea con il piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, che prevede di perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili del gruppo e ottimizzare la presenza geografica concentrandosi sui mercati assicurativi in cui ha una posizione di leadership. La cessione avrà un impatto trascurabile sul Solvency II Ratio di Generali e genererà una minusvalenza pari a circa 20 milioni, al netto di imposte e quote di minoranza, senza impatto sul risultato netto normalizzato.
L’operazione dovrebbe essere perfezionata entro la prima la prima metà del 2025 ed è soggetta all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti.
Papa: la guerra è cattiva e non risolve i problemiCittà del Vaticano, 4 dic. (askanews) – “Continuiamo a pregare per la pace. La guerra è una sconfitta umana, la guerra non risolve i problemi, la guerra è cattiva, la guerra distrugge”. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in piazza San Pietro per il suo ennesimo appello alla pace nel mondo.
Francesco, in tempo di Avvento, ha inviatato tutti a pregare anche per i paesi in guerra. “Non dimentichiamoli. – ha detto – La martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar. Tanti bambini morti, tanti innocenti morti. Preghiamo perchè il Signore ci faccia arrivare alla pace. Preghiamo sempre per la pace”, ha ripetuto. Poco prima, salutando i pellegrini di lingua polacca e ricordando che domenica prossima in quel paese si celebrerà la XXV Giornata della preghiera e dell’aiuto materiale per la Chiesa dell’Est, aveva detto: “ringrazio tutti coloro che sostengono con la preghiera e le offerte la Chiesa in quei territori, specialmente in Ucraina, martoriata dalla guerra”.
M5S, Conte: Grillo fu irretito da Draghi, lì si è rotto qualcosaRoma, 4 dic. (askanews) – “C’è un aspetto fondamentale, che sfugge a Grillo: si è rotto qualcosa, altrimenti la comunità degli iscritti non avrebbe mai votato per l’abolizione del garante”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite di Mattino 5 su Canale 5, commentando il video diffuso ieri dal fondatore del M5S.
“Quando ha detto ‘Draghi grillino, Cingolani l’elevato che realizzerà la transizione ecoogica’…”, ha aggiunto l’ex premier indicando quello che è a suo giudizio il momento di rottura fra Beppe Grillo e la maggioranza dei suoi seguaci. “Da un lato Di Maio, ricordate lo sguardo rapito fra Di Maio e Draghi? Dall’altro lato Grillo che si è fatto irretire da questo rapporto, altrimenti Draghi non gli avrebbe mai proposto di abbandonare il Movimento per Di Maio e per la scissione”, ha detto ancora Conte.
Crosetto: io vittima di dossieraggio, ho presentato l’ennesima denunciaRoma, 4 dic. (askanews) – “Ora tutti ne hanno capito la gravità, dopo le parole di Cantone e Melillo. Se non controllate, queste pratiche illegali resteranno un problema per la democrazia. Io ne sono stato, e ne sono, vittima, anche oggi, ma per mia fortuna non ho mai avuto scheletri nell’armadio”, lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera, soffermandosi sulla questione dossieraggio. “Eppure – aggiunge – ancora la settimana scorsa, ho presentato l’ennesima denuncia. Mi ostino a credere nella giustizia. Non è possibile che un cittadino, non solo un politico, possa essere spiato e ‘monitorato’ senza alcuna ragione, non si sa da chi e perché. Purtroppo, i provvedimenti sui – presunti – colpevoli sono lentissimi”.
Nato, Rutte: seguiamo “passo dopo passo” situazione in SudcoreaMilano, 4 dic. (askanews) – “La Corea del Sud fa parte della nostra partnership indo-pacifica (Corea del Sud, Giappone, Australia, Nuova Zelanda) e questo significa che siamo molto interessati a come si svilupperà la situazione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte in un briefing all’inzio della seconda giornata di ministeriale Esteri a Bruxelles, sottolineando di non voler commentare la situazione politica interna al Paese che in queste ore drammatiche ha visto un strano comportamento del suo presidente.
“Stiamo seguendo passo dopo passo e momento per momento cosa sta succedendo. Ma in questo momento, non voglio commentare. Vediamo prima come i coreani sono in grado di superare questa situazione, e se necessario, potrebbero esserci ulteriori commenti in seguito” ha aggiunto Rutte. Poi incalzato da altre domande sempre sullo stesso argomento, il segretario generale della Nato ha aggiunto: “La nostra relazione è ferrea”, intendendo il rapporto tra l’Alleanza e Seoul. “Non voglio commentare ora, perché i coreani stessi in questo momento stanno cercando di stabilizzare la situazione e, se necessario, mi ascolterete, sentirete di più da me, ma potete star certi che per noi, la relazione con la Corea del Sud è fondamentale”.
Vino, Onav: il 21 dicembre convegno su Martinotti e il suo MetodoMilano, 4 dic. (askanews) – Il 21 dicembre l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav) celebra uno dei personaggi che più ha contribuito a scrivere l’enologia moderna: Federico Martinotti, inventore del metodo di rifermentazione in autoclave con il quale sono prodotti spumanti come il Prosecco, l’Asti, il Lambrusco e il Brachetto. “Martinotti: cento anni di spumantistica italiana” è il convegno che si terrà sabato 21 dicembre presso la sede dell’Organizzazione in piazza Santa Maria Nuova 5 ad Asti, a partire dalle ore 9.15.
Originario di Villanova Monferrato, Martinotti è lo scienziato visionario che, nel 1895, ha rivoluzionato la produzione di spumanti con la sua innovativa scoperta del metodo di rifermentazione in autoclave. Questo processo, brevettato successivamente da Charmat nel 1907, ha consentito di ottenere spumanti preservando le note varietali dell’uva e riducendo significativamente i tempi di produzione, passando da anni a soli pochi mesi, rispetto al Metodo Champenoise (o Metodo Classico), l’unico utilizzato fino a quel momento. L’incontro del 21 dicembre sarà un’occasione non solo per conoscere la figura di Martinotti ma anche l’evoluzione dell’enologia italiana dall’inizio del Novecento ad oggi. Moderati da Vincenzo Gerbi (vicepresidente Aivv e presidente del Consiglio scientifico Onav) al convegno interverranno Giusi Mainardi (direttrice responsabile della rivista specializzata “Oicce Times”), Antonella Bosso, (dirigente tecnologo del Crea-Ve), Andrea Desana (presidente del Comitato Casale Monferrato Capitale della Doc), Pierstefano Berta (direttore dell’associazione Oicce), Enzo Cagnasso (docente dell’Università di Torino), Diego Tomasi (direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg), e Stefano Ricagno (presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg).
“L’incontro sarà un momento importante per l’intero comparto spumantistico italiano – ha dichiarato Vito Intini, presidente di Onav – perché andrà alle radici della storia del Metodo Martinotti ma sarà anche una interessante occasione per capire gli scenari futuri grazie all’intervento di due delle più importanti Denominazioni spumantistiche italiane, Asti e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”. La partecipazione all’evento in presenza è gratuita fino ad esaurimento posti, mentre per seguire la diretta tramite webinar è necessario iscriversi.