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Tag: Sanremo 2023

Dazi, Meloni: confronto con Ue, altri dazi non risposta migliore

Dazi, Meloni: confronto con Ue, altri dazi non risposta miglioreRoma, 3 apr. (askanews) – “Noi stiamo facendo e dobbiamo fare uno studio sull’impatto reale che settore per settore ha questa scelta” dei dazi. “Ci confronteremo la settimana prossima con i rappresentanti delle categorie produttive per confrontarci anche con le stime che hanno loro, cercare le soluzioni migliori. Dopodiché bisogna ovviamente condividere le nostre proposte con i partner europei, qui sì ci sono scelte che possono essere diverse. Io non sono convinta che la scelta migliore sia quella di rispondere ai dazi con altri dazi perché l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia rispetto a quello che accade fuori dai nostri confini e bisogna aprire una discussione franca nel merito con gli americani con l’obiettivo dal mio punto di vista di arrivare a rimuovere i dazi, non a moltiplicarli”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

A Napoli una mostra per restaurare la chiesa di S.Angelo a Segno

A Napoli una mostra per restaurare la chiesa di S.Angelo a SegnoRoma, 3 apr. (askanews) – La Mostra dal titolo “Le Madonne di Rosita” organizzata dall’Associazione NapoliEventi, si terrà dal 10 Aprile al 27 Maggio 2025, presso la Chiesa Sant’Angelo a Segno, sita in Via dei Tribunali 45, gestita dall’Associazione Partenart, Napoli. L’esposizione ha come tema le Madonne decorate dall’artigiana Rosita Caiazzo che, nelle opere esposte, rinnova l’iconografia popolare e la reinterpreta. Il fine è quello di divulgare cultura ed arte e, contemporaneamente, raccogliere fondi per Restaurare la Chiesa. L’organizzazione è affidata alla manager esperta di turismo e cultura Maria De Pompeis, che, con la sua associazione culturale, cercherà innanzitutto di raccogliere fondi per il restauro di questo tempio di Dio in pieno centro storico, e di pubblicizzare la mostra in tutta la città e sui canali social affinché, le opere dell’artista Rosita Caiazzo, possano essere ammirate da un pubblico sempre più ampio. Il lavoro dell’artista nasce da anni di ricerca sulle immagini di religiosità domestica: “i Santini Grandi” su carta esposti per devozione nelle case come da tradizione popolare, sono completate, reinterpretate e arricchite con monili di perle di fiume, cristallo di rocca, corallo, turchese ed onice. Le Madonne di Rosita celebrano una femminilità ancestrale e profonda, fuoco generatore della vita, nutrice di quella stessa vita, simbolo di rifugio e speranza, conforto ed aiuto nel difficile cammino che è la vita. La Madonna è una presenza silenziosa e serena, una mano che accarezza e guida in un mondo in continuo cambiamento. Le Madonne ingioiellate con monili realizzati con la tecnica di Rosita: la tecnica a Baguettes. La unicità di queste Madonne sta nel fatto che sono ingioiellate da manufatti realizzati con la tecnica di Rosita a Baguettes che consiste nel montare insieme piccoli bastoncini, prima creati singolarmente, poi legati tra loro. Insieme e agganciati gli uni agli altri, creeranno la struttura portante dei gioielli.

Vino, Fabio Zenato confermato a guida del Consorzio Tutela Lugana Doc

Vino, Fabio Zenato confermato a guida del Consorzio Tutela Lugana DocMilano, 3 apr. (askanews) – Fabio Zenato (Le Morette) è stato confermato alla presidenza del Consorzio Tutela Lugana Doc. Il neonato Cda ha anche nominato alla carica di vicepresidenti Roberto Girelli, Francesco Mascini, Paolo Pasini e Alberto Zenato.


“Il nostro lavoro è stato costante e determinante nel far crescere la notorietà e il valore del Lugana ma siamo solo all’inizio” ha dichiarato Zenato, aggiungendo che “l’obiettivo per il prossimo mandato è proseguire con determinazione su quattro fronti cruciali: identità, sostenibilità, qualità e innovazione. Questi valori – ha concluso – sono i pilastri su cui costruiremo il futuro del Lugana, rafforzando la nostra presenza nei mercati globali”. Il programma per il secondo mandato si concentrerà su alcuni obiettivi chiave che mirano a consolidare e aumentare il valore della Denominazione Lugana. “Sostenibilità e qualità, lavorando per un incremento continuo della qualità dei vini, in una visione sostenibile, sia a livello ambientale che sociale”; Ricerca e Innovazione, nel supportare lo sviluppo di tecniche agricole avanzate e sperimentazioni che possano potenziare ulteriormente la qualità e l’identità del Lugana, grazie ad un prossimo progetto di ricerca; Internazionalizzazione e promozione del Lugana su nuovi mercati, con particolare attenzione ai paesi europei, ai mercati emergenti e alle nuove abitudini di consumo, con linguaggi sempre più innovativi; Enoturismo come asset strategico per consolidare il legame con il territorio, favorendo sinergie territoriali, affinché il Lago di Garda diventi sempre più una destinazione enoturistica di eccellenza; Investire nelle nuove generazioni, da un lato per promuovere e valorizzare il dinamismo imprenditoriale della Denominazione e, dall’altro, per attrarre i giovani consumatori attraverso un linguaggio contemporaneo che racconti l’identità del Lugana”.

Dazi, Meloni: scelta Usa sbagliata ma non è una catastrofe

Dazi, Meloni: scelta Usa sbagliata ma non è una catastrofeRoma, 3 apr. (askanews) – “Penso che la scelta degli Stati Uniti sia una scelta sbagliata, penso che sia una scelta che non favorisce né l’economia europea né quella americana, ma penso anche che non dobbiamo alimentare l’allarmismo che sto sentendo in queste ore”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.


“Il mercato degli Stati Uniti – aggiunge – è un mercato importante per le esportazioni italiane, vale alla fine il 10% del complessivo delle nostre esportazioni e noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti. Significa che abbiamo un altro problema che dobbiamo risolvere, ma non è la catastrofe che alcuni stanno raccontando”.

FVG: a Vinitaly stand di 1.500 mq con “Connessioni d’eccellenza”

FVG: a Vinitaly stand di 1.500 mq con “Connessioni d’eccellenza”Milano, 3 apr. (askanews) – Il Friuli Venezia Giulia si presenta al Vinitaly 2025 con uno stand completamente rinnovato, pensato “come un ambiente immersivo che celebra il legame profondo tra vino, persone e territorio”. Il nome scelto per lo stand, “Connessioni d’eccellenza”, sintetizza la filosofia alla base del progetto: un luogo di incontro e scambio, “che esalta la diversità e l’unicità di un territorio capace di offrire eccellenze grazie alla sua straordinaria biodiversità”. La regione si racconta in modo completo, non solo con il suo sistema vinicolo, ma anche attraverso i suoi valori e contenuti legati al turismo: enogastronomia, cultura e territorio.


Lo spazio espositivo si estende su 1.500 metri quadrati ed è caratterizzato da un concept architettonico “che mette al centro la persona, privilegiando il comfort, la sostenibilità e l’identità regionale”. La visita all’interno dello stand è stata concepita “per offrire un’esperienza coinvolgente e stimolante, che accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta delle molteplici eccellenze del Friuli Venezia Giulia”. Al centro una piazza conviviale e aperta da dove il percorso si snoda verso l’enoteca, per proseguire fino agli stand degli ottanta produttori, disposti perpendicolarmente come i filari di una vigna. L’intero stand è stato realizzato con materiali sostenibili e della tradizione tipica del Friuli Venezia Giulia, come il legno locale lavorato artigianalmente e gli elementi di recupero. Un’attenzione particolare è stata riservata al comfort acustico, con superfici fonoassorbenti che riducono i rumori ambientali. Lunedì 7 aprile alle 13.15, all’interno dello stand, è previsto un momento di presentazione dedicato alla stampa, che offrirà l’occasione di scoprire in anteprima le novità e le produzioni regionali. Il palinsesto di appuntamenti dal 6 al 9 Aprile prevede 13 degustazioni nella sala dedicata da 25 posti.

Apre un miart vivace, Ricciardi: fiera è complementare alla città

Apre un miart vivace, Ricciardi: fiera è complementare alla cittàMilano, 3 apr. (askanews) – C’è, e si percepisce, una energia particolare, una vivacità che passa dai lavori presenti negli stand e arriva ai collezionisti e agli operatori del settore. Miart 2025, che si apre al MiCo di Fiera Milano, è l’evento intorno al quale è stata strutturata tutta la Art Week del capoluogo lombardo. “A me – ha detto ad askanews il direttore artistico di miart Nicola Ricciardi – piace pensare che miart 2025 sia complementare alla città. C’è un collegamento diretto tra quello che succede dentro la fiera e quello che succede nelle principali istituzioni. Ad esempio la mostra di Rauschenberg al Museo del 900: noi abbiamo anche molti Rauschenberg come quello all’interno della fiera. Lo stesso accade con Rondinone o con Adrian Paci. Complementarietà vuol dire che se un visitatore vuole vedere tutta l’opera di artisti come quelli che ho citato deve venire dentro la fiera e poi dentro i musei, dentro il museo e poi dentro la fiera. Questo movimento è molto biunivoco, l’abbiamo costruito così apposta, abbiamo cercato di restituire alla città di Milano anche progetti di grande qualità, l’abbiamo fatto con Fiera Milano che ha sostenuto proprio direttamente alcune delle mostre che ci sono all’interno delle istituzioni cittadine quest’anno”.


Le suggestioni delle 179 gallerie, quindi, si muoveranno per la città, ma anche il mercato è pronto a muoversi, trattandosi comunque di un evento che ha una importante componente commerciale “È un momento non facilissimo, diciamo così, per il mercato dell’arte – ha aggiunto Ricciardi – ma il fatto che gallerie così importanti, penso a Sadie Coles, penso al ritorno di Massimo De Carlo, penso a Vittoria Miro, Esther Schipper, Meyer Riegger, che queste realtà così importanti europee decidano di venire a Miart vuol dire che c’è fiducia nel sistema che con Fiera Milano stiamo allestendo e costruendo. Io credo che la parola giusta sia proprio ‘responsabilità’ da parte nostra di cercare di costruire una piattaforma che possa offrire un ritorno a tutti i galleristi che decidono di investire su di noi”. Un investimento che è, più in generale, quello di una città che ormai occupa uno spazio riconoscibile nello scenario culturale europeo e prova, anche attraverso l’arte, a non fermarsi.

Cia: salvare il comparto della canapa dall’articolo 18

Cia: salvare il comparto della canapa dall’articolo 18Roma, 3 apr. (askanews) – Il Governo favorisca un confronto serio con le organizzazioni agricole a tutela del comparto canapicolo italiano, “bloccando sul nascere qualsivoglia tentativo di avallare silentemente l’articolo 18 sul divieto di coltivazione, produrre e commercializzazione i fiori a basso livello di THC”. Così Cia-Agricoltori Italiani rispetto alle indiscrezioni sull’arrivo in Consiglio dei ministri di un decreto-legge prossimo a inglobare l’intero Ddl Sicurezza, senza discussione parlamentare.


Per Cia, se le voci venissero convalidate dai fatti, si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di condanna a morte per una filiera dalle grandi potenzialità sotto il profilo produttivo e occupazionale. Da parte di Cia, dunque, l’appello anche al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, perché si ponga definitivo rimedio con lo stralcio dell’art. 18, così come più volte sollecitato dalla Confederazione e si garantisca una regolamentazione del settore ragionevole, in linea con le normative Ue e gli interessi economici del Paese.


Il provvedimento, infatti, se confermato in un decreto, avrebbe l’effetto immediato di mandare letteralmente in fumo una filiera che, ricorda Cia, solo per il fiore, vede oggi, tra diretti e indiretti, circa 23 mila occupati e un volume d’affari di oltre due miliardi di euro su base annua sul mercato nazionale e senza considerare l’export. Insomma, un settore legale che, pur in una situazione di difficoltà e carenze legislative, ha avvicinato diversi giovani, produttori di eccellenze esportate per più del 60% e che, come ricordato dallo studio MPg Consulting, ha dato spazio a nuove figure professionali, innovative e altamente specializzate.

Dazi, Lavazza: 50% produzione Usa è già lì, pronti per arrivare al 100%

Dazi, Lavazza: 50% produzione Usa è già lì, pronti per arrivare al 100%Milano, 3 apr. (askanews) – “Il fenomeno dei dazi è estremamente pericoloso per l’economia globale perché il rischio recessione è dietro l’angolo”. All’indomani dell’annuncio dei dazi da parte del presidente americano, Donald Trump, parla l’amministratore delegato di Lavazza, Antonio Baravalle, che in occasione della presentazione dei conti 2024 del gruppo a Milano anticipa il progetto di realizzare il 100% della produzione destinata al mercato americano lì. Il gruppo del caffè torinese anni fa ha deciso di “allocare le produzioni vicino al consumatore e abbiamo preso la decisione di avere una produzione americana in Nord America – ha detto – A oggi già il 50% della nostra produzione americana è fatta in loco, ci manca un 50%. Il progetto è già approvato e si tratta di accelerare” per arrivare al 100%. “Chiaro che ci sono dei tempi, bisognerà capire – ha aggiunto – Noi siamo pronti e vedremo che evoluzione ci sarà”.


L’amministratore delegato ha sottolineato che Lavazza ha “una presenza importate negli Stati Uniti, il mercato pesa il 16% e fatturiamo 400 milioni in Usa. Il nostro obiettivo rimane quello di crescere lì perché ha una dimensione di mercato immenso”. “E’ chiaro – ha aggiunto – che i dazi fanno male a tutti alla fine”, ma “è presto per un giudizio”. Baravalle non ha nascosto stupore anche per il dazio del 10% sui prodotti dal Brasile. “Il mercato americano dal caffè è controllato dall’industria americana quindi – è stato il suo ragionamento – saranno tutte tassate del 10%? Il caffè arriva dal Brasile, quindi l’industria americana dal caffè verrà tassata del 10%”. Lavazza ha chiuso il 2024 con un fatturato pari a 3,35 miliardi, in crescita del 9,1% sul 2023. L’utile netto tornato a salire 82 milioni il 20,6% in più rispetto a un anno prima. L’Ebitda del gruppo, pari a 312 milioni, mostra una crescita del 18,6% mentre l’Ebit si è attestato a 130 milioni, dai 97 milioni dell’esercizio precedente. La posizione finanziaria netta a fine 2024 è stat negativa per 511 milioni e riflette le operazioni straordinarie, in particolare l’Opa su Ivs group attuata nell’esercizio 2024.


Per quanto riguarda l’anno in corso Baravallle prevede che sarà un anno difficile con volumi in calo “neanche paragonabile a quello del Covid”. “Stiamo parlando di un anno estremamente complesso, difficilmente potrei scommettere su un 2025 che abbia un valore in crescita, come redditività e risultati, rispetto a questo”. “Mi aspetto di vedere un impatto più significativamente negativo sui volumi. I volumi del mercato saranno in calo, i prezzi della materia prima crescono, tutta l’industria del caffè sarà in difficoltà”. “Sono 13 anni che sono in Lavazza e sarà il più difficile da quando sono qua, neanche paragonabile al Covid”, ha concluso.

Luchè è pronto a riportare il rap in giro per l’Italia col tour estivo

Luchè è pronto a riportare il rap in giro per l’Italia col tour estivoMilano, 3 apr. (askanews) – Dopo l’annuncio del concerto allo Stadio Diego Armando Maradona il 5 giugno 2025, Luchè è pronto a riportare il rap in giro per l’italia con il Luchè Summer Tour, sui palchi dei principali festival estivi e per il gran finale il 15 settembre all’Unipol Forum di Milano.


Un ritorno tanto atteso al Forum dopo il successo riscosso con l’ultimo tour, che ha visto il rapper incendiare la venue milanese con tutta la forza che solo un artista del suo calibro può mettere in moto durante un grande show. Un uragano di stile pronto a regalare al pubblico dei concerti indimenticabili grazie alla sua imponente discografia, che negli anni l’ha reso uno dei protagonisti incontrastati della scena rap italiana.


Nel frattempo, Luchè è tornato anche con nuova musica e l’ha fatto in grande: il suo nuovo singolo “Anno Fantastico” (https://wmi.lnk.to/annofantastico; Warner Music Italy), insieme a Shiva e Tony Boy, ha scalato rapidamente le classifiche, arrivando alla seconda posizione nella Top 50 Italia in sole 24 ore e restando stabile in Top 10 FIMI dal debutto, confermando ancora una volta la sua potenza. Qui le date prodotte e organizzate da Vivo Concerti: 5 giugno – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona 22 luglio – Termoli (CB) – Termoli summer festival c/o Arena del Mare 24 luglio – Roma – Rock in Roma c/o Ippodromo delle Capannelle 8 agosto 2025 – Riccione (RN) – Versus festival c/o Parco degli Olivetani 16 agosto – Gallipoli (LE) – Raffo Parco Gondar 21 agosto – Diamante (CS) – Teatro dei Ruderi 29 agosto – Castellammare del Golfo (TP) – Castellammare Music Fest c/o Piazzale Porto Nuovo 4 settembre 2025 – Empoli (FI) – Beat festival c/o Parco di Serravalle 15 settembre 2025 – Assago (MI) @ Unipol Forum


I biglietti per il tour estivo saranno disponibili da domani venerdì 4 aprile alle ore 14:00 e nei punti vendita autorizzati da mercoledì 9 aprile alle ore 14:00. Info biglietti su http://www.vivoconcerti.com/. I biglietti per il concerto allo Stadio Diego Armando Maradona, inserito nel programma “Napoli Città della Musica – Live Festival 2025”, sono disponibili su TicketOne e nei punti vendita autorizzati.

Vino, Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a Verona

Vino, Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a VeronaMilano, 3 apr. (askanews) – La Regione Sardegna debutta a “Vinitaly and the City” a Verona, prestigioso evento che precede la 57esima edizione di Vinitaly. Dal 4 al 6 aprile, nello scenario di Cortile Mercato Vecchio, nello stand dedicato, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire l’eccellenza enologica attraverso le degustazioni guidate da esperti sommelier, wine talk e wine speech condotti da Sissi Baratella. “Con questa prima partecipazione all’evento – dichiara l’assessore dell’Agricoltura, Gian Franco Satta – vogliamo lanciare un messaggio chiaro: la Sardegna c’è, con i suoi vini, la sua storia e la sua visione di futuro”.


I focus della partecipazione sarda al fuori salone durante i due wine talk “Born in Sardinia”, in programma domenica alle 15 e alle 18.15 nella Lounge di Flover – Cortile Mercato Vecchio, saranno due dei vitigni autoctoni più rappresentativi dell’isola: il Cannonau e il Vermentino. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e organizzata dall’agenzia Laore Sardegna, anticipa la presenza a Vinitaly, dove la collettiva di 80 aziende regionali, provenienti dai vari territori dell’isola, sarà protagonista nel Padiglione 8, dal 6 al 9 aprile a Verona. “Siamo pronti a far conoscere e riconoscere sempre di più il valore della nostra produzione vitivinicola – aggiunge Satta – con la consapevolezza che il vino sardo non è solo un prodotto d’eccellenza, ma il racconto autentico di una terra unica e della sua straordinaria capacità di esprimere qualità, identità e innovazione”. Al Salone sono previste conferenze stampa, degustazioni guidate, masterclass, presentazioni di progetti “in cui le parole d’ordine saranno qualità e sostenibilità”. Tra le tematiche trattate, gli abbinamenti tra le diverse tipologie di vini regionali e i prodotti locali della tradizione casearia, dolciaria, della pesca e della salumeria, con interventi di esperti, sommelier, giornalisti enogastronomici, produttori e food writer. Attesa anche la presentazione del progetto “Diffusione e valorizzazione della viticoltura a piede franco in Sardegna” a cura dell’agenzia Laore Sardegna, con l’Università degli Studi di Sassari con il dipartimento di Agraria, Assoenologi Sardegna, Ais Sardegna. In programma anche il progetto “Cannonau: il vino giovane” a cura dell’agenzia Sardegna ricerche, in collaborazione con Assoenologi Sardegna, Vinoway, Iulm e Stevie Kim, gli approfondimenti sull’enoturismo e la presenza di Gal e Consorzi.


“Essere presenti al Vinitaly rappresenta un segnale chiaro della volontà di investire nella crescita del comparto vitivinicolo, un settore strategico per l’economia agricola regionale” ha proseguito Satta, precisando che “il nostro impegno è quello di creare più opportunità per le aziende sarde, mettendo a loro disposizione strumenti e contesti adeguati a promuovere e valorizzare il loro lavoro. La nostra presenza – ha continuato – non si esaurisce in una semplice vetrina promozionale ma si inserisce in un più ampio percorso di sviluppo, che punta a consolidare il posizionamento dei vini sardi sui mercati nazionali e internazionali, attraverso iniziative mirate e azioni strategiche di promozione”.