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Tag: Sanremo 2023

Expo 2025, le Marche incontrano Giappone: un corto d’autore a Osaka

Expo 2025, le Marche incontrano Giappone: un corto d’autore a OsakaRoma, 3 apr. (askanews) – Un cortometraggio d’autore firmato dall’Accademia Poliarte di Ancona, punto di riferimento nazionale per la formazione dei nuovi talenti artistici e parte del Gruppo Rainbow, sarà presentato in anteprima mondiale a Expo Osaka 2025 il 2 giugno 2025 nel Padiglione Italia durante la settimana della Regione Marche, alla presenza delle istituzioni e del fondatore di Rainbow, Iginio Straffi.


L’opera si inserisce nel prestigioso progetto Metaverso Raffaello, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation Eu, iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale marchigiano attraverso l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio cinematografico. Il progetto è stato presentato all’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini e coordinatore delle regioni per Expo e trova il supporto di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura. Il corto, scritto da Sergio Ramazzotti con la regia di Paolo Doppieri, e la produzione esecutiva di Genesis Srl, nasce per promuovere le Marche nel contesto internazionale, valorizzandone il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo attraverso il linguaggio universale della musica e della bellezza.


Un road movie interiore ed esteriore della durata prevista di 15 minuti, che intreccia memoria e presente, Oriente e Occidente, trascinando il pubblico in un viaggio nei tanti volti delle Marche. Girato interamente nella Regione, il film attraversa location come il Teatro dell’Aquila e il Palazzo dei Priori a Fermo, l’Arco di Traiano al porto di Ancona, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, Urbino, il Parco del Conero, i Monti Sibillini e i vigneti del Verdicchio. A portare in scena l’essenza della cultura marchigiana un cast composto da Dharma Mangia Woods, Taiyo Yamanouchi, Isabella Carloni, Alfredo Sorichetti, Yukari Ishibashi, Giuseppe Lorenzo Quagliano e William Zhang. Ogni dettaglio, dall’ideazione, alla scenografia alla fotografia, è realizzato con il contributo dei migliori esperti del settore, maestranze e talenti del territorio, e sarà accompagnato da una campagna di comunicazione internazionale tra Italia e Giappone e partecipazione a festival cinematografici. “Vogliamo raccontare l’Italia che emoziona, che sorprende e che sa parlare al mondo – ha commentato Iginio Straffi, presidente del Gruppo Rainbow – i nostri talenti ci hanno permesso di dare vita ad un’opera che unisce arte e design, amore per il territorio e narrazione cinematografica. Un racconto per immagini che avvicina le Marche al Giappone nel segno della bellezza. Il cortometraggio è un tributo alla contemplazione, all’ascolto dell’altro e al miracolo del cambiamento che può trasformare una vita: valori in cui ci riconosciamo pienamente”.


“Design, Moda e Cinema: nelle Marche l’industria della creatività è una risorsa economica importantissima oltre che un giacimento culturale poco conosciuto. La stessa Poliarte è una eccellenza di livello nazionale con i suoi 52 anni di storia, una delle istituzioni più antiche nel settore Design – ha dichiarato Michele Capuani, direttore Accademia Poliarte – guardando al futuro credo che studiare le discipline della creatività nelle Marche – non solo a Poliarte ma in tutte le eccellenti Università, Accademie e Conservatori del territorio – sia una grande opportunità. Il Ministero degli Esteri ha premiato il nostro lavoro dandoci la possibilità di raccontare il genio marchigiano al Padiglione Italia. Siamo consapevoli che, parlando delle Marche, ci si chieda di rappresentare l’Italia intera. Una parte per il tutto. Abbiamo pensato, invece di congressi accademici o documentari scientifici, di raccontare una semplice storia che parla di fallimenti e riscatto, di sostenibilità, inclusione e resilienza, di come un paese tanto lontano come il Giappone, sia in realtà tanto vicino”.

Copagri: con dazi Usa colpo durissimo ad agroalimentare

Copagri: con dazi Usa colpo durissimo ad agroalimentareRoma, 3 apr. (askanews) – “L’introduzione da parte degli USA di dazi del 20% sulle merci provenienti dall’UE rischia di assestare un colpo durissimo alla tenuta del comparto agroalimentare, che fa dell’export uno dei suoi punti di forza e che ha proprio negli Stati Uniti uno dei principali mercati di sbocco, secondo solo alla Germania”. E, per il solo comparto agroalimentare, le perdite nel breve periodo sono stimabili nell’ordine del 10-15%”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista all’indomani delle pesanti barriere tariffarie annunciate dall’amministrazione statunitense, che entreranno in vigore dal prossimo 5 aprile e sulla base di elaborazioni effettuate dalla Copagri.


“Guardando ai numeri, parliamo di circa 58 miliardi di euro di tariffe aggiuntive che andranno a gravare sull’export nazionale, colpendo circa tre quarti delle esportazioni italiane verso gli USA e andando a danneggiare in maniera sostanziale l’interscambio commerciale agroalimentare tra il nostro Paese e gli Stati Uniti”, evidenzia Battista. Le esportazioni agroalimentari dell’Italia verso gli USA ammontano a quasi 8 miliardi di euro, pari al 25% di quelle comunitarie e a circa un decimo dell’export agroalimentare complessivo del Belpaese, che a fine 2024 ha sfiorato i 70 miliardi di euro in valore. Ad essere principalmente colpite, spiega la Copagri, saranno le produzioni di punta del Made in Italy agroalimentare, a partire dai vini e dagli spumanti e passando per l’olio extravergine d’oliva, la pasta, i formaggi e i salumi. “Tutti prodotti che nell’annata appena trascorsa hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra negli Stati Uniti, con un aumento complessivo stimabile nell’ordine del 17%”, prosegue Battista.


“Per il solo comparto agroalimentare, le perdite nel breve periodo, sulla base di elaborazioni della Copagri, sono stimabili nell’ordine del 10-15% – precisa poi Battista – percentuali sulla quali andranno però a pesare le ricadute nel medio-lungo periodo, legate al rischio concreto che l’export italiano venga rimpiazzato da quello di altri paesi con dazi più favorevoli; senza contare, poi, l’ulteriore rischio di vedere arrivare sul mercato comunitario, e di conseguenza nazionale, le produzioni agroalimentari precedentemente esportate negli USA e provenienti da paesi stranieri colpiti da dazi ancora più salati”, aggiunge il presidente. Per questo il presidente della Copagri condivide “l’invito del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ad evitare pericolosi allarmismi, confidando nel lavoro della diplomazia e nell’operato delle istituzioni nazionali e comunitarie, che già dalle prime ore di oggi hanno iniziato a lavorare sulle azioni da intraprendere in seguito agli annunci dell’amministrazione statunitense”.

Assica: con dazi Usa a rischio terzo mercato per salumi italiani

Assica: con dazi Usa a rischio terzo mercato per salumi italianiRoma, 3 apr. (askanews) – Il mercato statunitense, terza destinazione per l’export dei salumi italiani, rischia un duro colpo a causa dei nuovi dazi annunciati dal governo Trump. Lo sottolinea in una nota Assica, l’associazione industriali delle carni e dei salumi, che sottolinea la necessità di un dialogo con le istituzioni italiane ed europee per individuare strategie di supporto alle aziende del settore e tutelare la competitività del Made in Italy sui mercati internazionali.


Nel 2024, le esportazioni di salumi verso gli USA hanno raggiunto 20.188 tonnellate (+19,9%), per un valore di 265 milioni di euro (+20,4% rispetto al 2023). Tuttavia, l’introduzione di un ulteriore dazio del 20% potrebbe compromettere gravemente questa tendenza positiva. “Questo nuovo onere, rappresenta una fonte di preoccupazione per le nostre imprese. L’aumento dei costi per i consumatori americani avrà sicuramente una incidenza negativa – commenta Lorenzo Beretta, presidente di Assica – Se nel 2019 i dazi statunitensi colpirono solo alcune categorie di prodotti, come salami, mortadelle e alcune preparazioni cotte, oggi il provvedimento coinvolge l’intera gamma, con un impatto particolarmente grave sui prosciutti crudi che sono la categoria più esportata”.


I dazi arrivano in un momento già critico per l’industria dei salumi italiani, che sta affrontando anche sul fronte export le difficoltà legate alla diffusione della Peste Suina Africana (PSA), come la chiusura di importanti mercati come il Giappone e la Cina e l’adozione di altre misure restrittive. “Il mercato statunitense che negli ultimi anni è quello che ha avuto un maggiore sviluppo e ha rappresentato anche un importante sbocco tra i Paesi terzi, rischia di vedere l’arresto di questa crescita, tornando ai risultati del 2022. Questa decisione del governo USA rappresenta un ulteriore ostacolo per le nostre imprese, già messe alla prova da sfide sanitarie e commerciali”, ha concluso Beretta.

Dopo il lungo stop, il ritorno di sangiovanni con un singolo

Dopo il lungo stop, il ritorno di sangiovanni con un singoloMilano, 3 apr. (askanews) – sangiovanni annuncia oggi l’uscita del nuovo singolo luci allo xeno, disponibile dal 9 aprile in digitale e dall’11 aprile in radio, per Sugar Music. Il brano è disponibile da ora in pre-save.


luci allo xeno, che sangiovanni ha presentato in anteprima ai fan durante una live session a Roma, segna l’atteso ritorno del cantante con un brano dalle sonorità elettro-pop e dance, accompagnato da un testo profondo in cui il cantante racchiude le sue riflessioni sulla strada percorsa e quella che, invece, ha davanti a sé. La canzone, scritta dallo stesso sangiovanni insieme ad Alessandro La Cava, racconta del conflitto interiore di chi si muove tra smarrimento e ricerca di una guida. Le luci allo xeno simboleggiano quella fonte luminosa che adatta la sua intensità alle condizioni della strada. Senza questa luce, il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventa incerto, e gli ostacoli insormontabili. La paranoia e l’inquietudine sono protagoniste del ritornello, ma sono contrastate dalle immagini dell’alba e della luce dello xeno che illuminano il percorso e permettono di affrontare la notte. L’uscire per strada diventa un simbolo di cambiamento, un tentativo di vedere con più chiarezza e comprendere sé stessi.


Il racconto introspettivo di sangiovanni in luci allo xeno assume il ritmo veloce e coinvolgente della produzione di zef e zazu, accompagnato dalla melodia composta da Stefano Tognini e Davide Grigolo. La voce del cantante si apre nelle strofe culminando in un ritornello dance in cui la sonorità di sintetizzatori e percussioni elettroniche prende il sopravvento facendo del brano una canzone dal sound moderno e trascinante. sangiovanni ha annunciato il ritorno sui social attraverso un video che è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi fan. Questo segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera, con nuova musica in arrivo e la volontà di rafforzare ancora di più il legame con chi lo segue.


Cantautore veneto, sangiovanni fonde il pop contemporaneo con influenze urban e melodie leggere, trasformando la sua scrittura diretta in un racconto autentico delle emozioni. Con uno stile immediato e riconoscibile, riesce a unire freschezza e profondità, dando voce a una generazione in bilico tra sogni e fragilità.

Il grande padel internazionale a Roma: dal 7 aprile il Fip Silver

Il grande padel internazionale a Roma: dal 7 aprile il Fip SilverRoma, 3 apr. (askanews) – Il grande padel internazionale torna a Roma con il primo torneo del Cupra Fip Tour, il circuito professionistico della Fip (International Padel Federation), che si snoda su cinque continenti e nel 2025 conta 288 tornei in 44 Paesi. Dal 7 al 13 aprile, nella capitale si giocherà – si legge in una nota – il Fip Silver Mediolanum Padel Cup al Villa Pamphili Padel Club, con ingresso libero per tutta la settimana. Nel maschile, in programma un tabellone di qualificazione e un main draw da 32 coppie. Nel femminile, main draw con 22 coppie. Tanti i campioni che scenderanno in campo a partire dai numero uno del tabellone maschile, Javi Garcia e Javi Barahona, rispettivamente numero 33 e 28 del Ranking mondiale. E poi ci sono gli azzurri ai vertici delle classifiche nazionali, argento agli Europei 2024 a Cagliari e quarti al Mondiale maschile di Doha dello scorso novembre: da Lorenzo Di Giovanni a Simone Cremona, rispettivamente numero 131 e 78 al mondo, a Riccardo Sinicropi (170). Con loro, le grandi firme del nostro padel: da Iacovino a Cattaneo a Tinti. E ancora, ecco il pieno di star spagnole e argentine, oltre ai giovanissimi talenti italiani come Platania (247) e Sargolini (263), rispettivamente 2006 e 2007, per uno spettacolo da non perdere.


Nel tabellone femminile ecco le Wonder Woman in azzurro. Dietro alle teste di serie numero uno, Amanda Lopez-Lucia Garcia, ecco la storica coppia azzurra e numero 2 del tabellone con Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, grandi protagoniste dell’argento all’Europeo di Cagliari e del bronzo ai Mondiale di Doha, al pari dell’altra azzurra Martina Parmigiani, numero 4 del tabellone femminile in coppia con Giulia Dal Pozzo, una delle NextGen più interessanti delle ultime due stagioni. E poi, il meglio del padel italiano, da Baldi-Zanchetta a Rosi-Aima e Ligotti, Terranova, Livioni, Pugliesi e Ciabattoni. E non finisce qui, perché gli spettatori del Villa Pamphili Padel Club potranno ammirare alcune tra le migliori giocatrici spagnole, argentine e francesi. Nel circuito professionistico Cupra Fip la categoria Silver è la terza per importanza nel circuito Cupra Fip Tour, dopo il Platinum e il Gold, ed è la sesta in assoluto considerando anche il circuito Premier Padel. Lo scorso anno il Cupra Fip Tour ha visto scendere in campo circa 3.600 giocatori provenienti da 78 Paesi. Dopo Roma, le tappe successive della Fip Silver Mediolanum Padel Cup si terranno a Palermo (23-29 giugno), Treviso (30 giugno-6 luglio), Torino (22-28 settembre), Perugia (27 ottobre-2 novembre) e Como (24-30 novembre).

Usa, la Casa Bianca: i dazi non sono negoziabili, è un’emergenza. Wall Street deve fidarsi di Trump

Usa, la Casa Bianca: i dazi non sono negoziabili, è un’emergenza. Wall Street deve fidarsi di TrumpNew York, 3 apr. (askanews) – Nel day after l’annuncio delle nuove misure commerciali, le borse mondiali sono crollate e a buttare acqua sul fuoco diversi esponenti dell’amministrazione Trump, impegnati in varie interviste televisive. “Questa non è una negoziazione, è un’emergenza nazionale”: così la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha difeso la nuova politica tariffaria del presidente Trump, in un’intervista alla CNN.


Leavitt ha respinto l’ipotesi di un passo indietro prima dell’entrata in vigore dei dazi e ha rivolto un appello diretto alla finanza americana: “Wall Street deve fidarsi del presidente Trump”.

Vinitaly, Brescianini: fiere migliore occasione per incontrare operatori

Vinitaly, Brescianini: fiere migliore occasione per incontrare operatoriMilano, 3 apr. (askanews) – Il Consorzio Franciacorta partecipa alla 57esima edizione di Vinitaly con uno stand dedicato, dove i visitatori potranno scoprire le ultime novità. Ventotto le Cantine presenti al Palaexpo, 15 negli altri padiglioni e 46 al banco mescita comune, “a testimonianza del crescente successo e dell’importanza che il Franciacorta sta conquistando nel panorama vinicolo mondiale”.


“Le fiere del vino rappresentano ancora oggi la migliore occasione per incontrare agenti, importatori, giornalisti e professionisti del settore horeca” ha dichiarato il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, spiegando che “Vinitaly, in particolare, è la fiera più importante in Italia e costituisce un’opportunità fondamentale per presentare il lavoro delle Cantine. Siamo consapevoli che il settore sta attraversando un periodo delicato – ha concluso Brescianini – e per questo è fondamentale restare uniti e pronti a rispondere a queste difficoltà, per garantire il futuro delle nostre eccellenze vinicole”. Quest’anno, l’evento assume una valenza ancora più speciale poiché il Consorzio Franciacorta celebra il suo 35esimo anniversario.

Casa BFF (disegnata da OBR) racconta la nuova Milano

Casa BFF (disegnata da OBR) racconta la nuova MilanoRoma, 3 apr. (askanews) – Con l’apertura di BFF Gallery in occasione di Artweek Milano, Casa BFF – il progetto firmato da OBR di Paolo Brescia, Tommaso Principi e Andrea Casetto per la sede centrale di BFF Banking Group a Milano – diventa pienamente operativa, restituendo alla città uno spazio di cultura, relazioni e condivisione.


BFF Gallery, accessibile gratuitamente su prenotazione dal 3 aprile, ospiterà una programmazione di mostre a partire dalla collezione d’arte della Banca, comprendente circa 250 opere di artisti contemporanei, tra cui Valerio Adami, Franco Angeli, Enrico Baj, Alberto Burri, Lucio Del Pezzo, Lucio Fontana, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Mario Schifano, Emilio Tadini. In occasione dell’inaugurazione, l’Art Gallery si presenterà al pubblico con la mostra Baj + Milton “Paradiso Perduto” i paradossi della libertà, che fino al 17 ottobre 2025 espone la serie di quaranta acqueforti realizzate da Enrico Baj nel 1987 su ispirazione del poema di John Milton.


Il nuovo spazio espositivo – parzialmente ipogeo ma trasparente e visibile dall’esterno – segna il completamento di Casa BFF non solo come sede della Banca, ma come parte attiva del tessuto culturale milanese, riaffermando il ruolo dell’architettura nel creare luoghi di connessione per la comunità. Casa BFF sorge in una delle aree in corso di trasformazione più sensibili di Milano. Viale Scarampo è uno dei grandi assi urbani di Milano verso Nord-Ovest e in questo contesto Casa BFF non può non essere vista come una delle porte della città. Ripensando un preesistente parcheggio abbandonato, il progetto di OBR ha trasformato quello che sarebbe stato un edificio destinato esclusivamente alle attività della banca, in un luogo aperto alla città, capace di dialogare con il contesto e i suoi abitanti.


Per i tre soci di OBR Paolo Brescia, Tommaso Principi e Andrea Casetto: “Questo è innanzitutto un progetto urbano che restituisce qualcosa al dominio pubblico: una nuova piazza, un luogo civico aperto a tutti, in cui celebrare un rinnovato rito di urbanità. Fin da subito eravamo tutti d’accordo che Casa BFF non dovesse indulgere a delle forme ostentate, ma al contrario essere significativa per la sua capacità di ‘fare città’, coniugando genius loci e senso di comunità. Più che un edificio alto, Casa BFF è uno ‘spazio alto’ che inverte il rapporto tra figura e sfondo, dove la figura davanti è la piazza e lo sfondo dietro è l’edificio”. Il vincolo infrastrutturale dovuto alla presenza della metropolitana sottostante è stato ripensato come opportunità per restituire al dominio pubblico una nuova piazza aperta alla città. Questa è caratterizzata da un pronao alto 40 metri, che a sua volta sorregge la grande copertura energetica che disegna il “quinto prospetto” nella mappa della città vista dall’alto. Con i suoi 2.300 mq di pannelli fotovoltaici in grado di produrre 360 Megawatt/ora/anno, questa copertura si presenta come un “tappeto volante”, che assurge a manifesto dei valori ambientali di BFF, consentendo di ottenere la certificazione LEED Platinum e WELL Gold. Essa è un dispositivo attivo e passivo: offre riparo proteggendo dal sole diretto, e contribuisce al contempo al fabbisogno energetico dell’edificio. Le strategie energetico-ambientali hanno guidato fin da subito la progettazione, grazie all’orientamento solare, al DfMA (Design for Manufacture and Assembly) e alle tecnologie impiantistiche da fonti rinnovabili, tese verso il massimo contenimento energetico e il minor impatto ambientale.


Gli ambienti interni, articolati su undici livelli (nove fuori terra e due interrati, su una superfice complessiva di circa 15.000 mq), sono stati progettati per garantire la massima flessibilità e riconfigurabilità, consentendo una varietà di layout che vanno dagli spazi individuali a quelli collettivi, fino ad aree di incontro informali. L’ufficio del futuro sarà sempre più flessibile, dinamico, riconfigurabile e sfumato tra dentro e fuori. La trasparenza delle facciate su tutti i lati e il generoso interpiano di 4,2 metri garantiscono un’illuminazione naturale diffusa in tutti gli spazi di lavoro, mentre l’ombreggiamento è ottenuto grazie alla combinazione tra la copertura solare e le lesene frangisole verticali in vetro serigrafato. Il progetto è concepito per favorire un forte senso di appartenenza e incoraggiare la collaborazione, lo scambio di idee e la creazione di connessioni spontanee. Casa BFF è fondamentalmente un’architettura fatta di relazioni, che lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti. Un progetto dalla forte vocazione urbana che, benché di iniziativa privata, promuove uno spazio civico aperto alla città, capace di fertilizzare il contesto con nuovi motivi di frequentazione e coerente con le nuove aspettative sociali sempre più in divenire, in cui avere il piacere di stare e ritrovarsi. (Photo credit: Nicola Colella)

Federalimentare: con dazi -10% fatturato e -30% export, governo ci convochi

Federalimentare: con dazi -10% fatturato e -30% export, governo ci convochiMilano, 3 apr. (askanews) – “I dazi dell’amministrazione di Trump ci preoccupano e non poco. Il +20% di tasse, che si sommano a quelle già previste per le nostre esportazioni, unite alla possibilità di averne ulteriori di tipo verticale su alcuni nostri prodotti merceologici come il vino, rischiano di avere effetti devastanti lungo tutta la catena del valore che come Federalimentare stimiamo in un -10% sui fatturati e un -30% nei volumi dell’export”. Lo dichiara il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, all’indomani dell’annuncio del presidente americano, Donald Trump.


“Il momento è molto delicato, come industria alimentare siamo consapevoli che ogni decisione dovrà essere presa a livello europeo. Il negoziato, così come ha sostenuto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini – prosegue Mascarino – dovrà essere prudente e fermo, evitando di innescare una guerra dei dazi fra Ue e America che sarebbe ancora più drammatica con scenari ritorsivi che potrebbero peggiorare ulteriormente i dazi al nostro settore. Dobbiamo trattare con gli Stati Uniti perché è un mercato per noi fondamentale, e al tempo stesso dobbiamo diversificare le destinazioni del nostro export così da compensare le nostre eventuali perdite derivanti dal mercato americano. Quindi ben vengano da parte dell’Europa proposte in tal senso”. “Federalimentare è convinta – conclude Mascarino – che sarà decisivo poterci presentare in Ue con una proposta univoca e pragmatica che metta al centro gli interessi nazionali e del nostro comparto alimentare, trainante per l’economia del Paese. Per questa ragione, così come è avvenuto in Spagna e Francia, chiediamo al Governo di essere convocati insieme a Confindustria per gestire insieme e al meglio questa situazione”.

Assitol celera a Roma le professionalità dell’industria olearia

Assitol celera a Roma le professionalità dell’industria oleariaRoma, 3 apr. (askanews) – Assitol, l’associazione italiana degli industriali dell’olio d’oliva, organizzerà a Roma un evento dedicato alle figure professionali del settore, soffermandosi anche sul tema della formazione. L’incontro si lega alla Seconda Giornata Nazionale del Made in Italy, in programma il 15 aprile, anniversario della nascita di Leonardo da Vinci. Durante il convegno si discuterà anche dell’opportunità di inserire la materia “olio d’oliva” nei programmi degli istituti tecnici e nel liceo del Made in Italy.


L’olio d’oliva è l’ambasciatore del Made in Italy nel mondo grazie all’apporto essenziale delle professionalità dell’industria olearia. Saranno queste figure, altamente qualificate ma poco conosciute al di fuori del comparto, le protagoniste del convegno “Professione olio d’oliva: l’eccellenza del saper fare italiano”, che si terrà a Roma mercoledì 9 aprile a Palazzo Piacentini. All’incontro parteciperà Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Il Made in Italy non è un semplice dato geografico – spiega Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di Assitol – l’amore per tutto ciò che è ‘fatto in Italia’ si deve all’impegno di donne e uomini che, nel tempo, hanno saputo proporre prodotti apprezzati in tutto il mondo, costruendo competenze specifiche, che oggi esportiamo anche all’estero”.