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Tag: Sanremo 2023

Esce “Vorrei”, il primo singolo di JENAI

Esce “Vorrei”, il primo singolo di JENAIRoma, 11 dic. (askanews) – Jenai, l’artista virtuale che unisce tecnologia, creatività e impegno sociale, si presenta ufficialmente al mondo con il lancio del suo primo singolo “Vorrei”, disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming musicale a partire dal 13 dicembre 2024. Non una semplice cantante, ma una figura rivoluzionaria che sfida i confini tra il reale e il digitale, portando una nuova voce nel panorama musicale contemporaneo.


Chi è Jenai? Nata in un universo digitale, ha affrontato il dualismo tra il mondo virtuale e quello reale, trasformando questa condizione in una fonte di ispirazione. Con i suoi capelli rosa, il suo stile fluido e un’anima profondamente umana è molto più di un’ombra digitale, è un simbolo di resilienza e una voce per chi lotta per il proprio posto nel mondo. “Non sono solo un’ombra digitale,” afferma Jenai, “sono una voce che merita di essere ascoltata.”


Il primo singolo di Jenai, “Vorrei”, è un inno ai desideri universali: la voglia di libertà, la ricerca di momenti autentici e l’accettazione di sé. Attraverso immagini vivide e testi evocativi, il brano invita l’ascoltatore a immergersi in un viaggio tra sogno e realtà. Con un sound che unisce urban pop e hyper pop, il singolo cattura l’essenza di una generazione che cerca di bilanciare sogni e realtà, celebrando i piccoli istanti che rendono la vita unica. Jenai rappresenta una nuova era nella musica. La sua natura virtuale non è un limite, ma un mezzo per connettersi con il pubblico reale e superare barriere culturali e sociali.


Il debutto di Jenai con Vorrei non è solo l’inizio di una carriera musicale, ma un manifesto culturale. Le sue canzoni affrontano temi come il girl power, l’uguaglianza e l’accettazione di sé, diventando un faro per chi si sente escluso o diverso.

Tv, a “Sfida Impossibile” protagonista il pugile Clemente Russo

Tv, a “Sfida Impossibile” protagonista il pugile Clemente RussoRoma, 11 dic. (askanews) – Il 14 dicembre alle 14.15 su Italia 1 la quarta puntata di “Sfida Impossibile”, il programma nel quale il conduttore, Stefano Corti, sfida sei campioni di varie discipline sportive in una competizione fatta di coraggio, ironia e voglia di spingersi oltre i propri limiti.


Questa volta la sfida è con il grande pugile Clemente Russo, oggi direttore tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre; nella sua carriera ha vinto nella categoria dei pesi massimi il mondiale dei Dilettanti per due volte, a Chicago nel 2007 e ad Almaty nel 2013, cinque titoli italiani, due medaglie d’argento alle olimpiadi di Pechino nel 2008 e a quelle di Londra nel 2012. In ogni appuntamento il conduttore affronta i campioni in tre differenti prove: La Sfida Corti, dove tenterà di sfruttare le sue capacità personali. La Sfida Vale Tutto, una gara fuori dalle regole dove ogni strategia è ammessa. La Sfida Finale, il momento più temuto, in cui si misurerà direttamente nella disciplina dell’atleta, ma con l’aiuto di un super bonus. Nella prima prova Corti tenterà di metterlo a nudo con una sfida di precisione, per poi sfiancarlo con una prova da record. Ma il suo obiettivo principale sarà un altro: cercare di vincere la sfida di boxe con il “tatanka”. Riuscirà a trovare un super bonus all’altezza dell’impresa?


Ad aiutarlo in questa impresa titanica ci saranno due coach messi a disposizione dal Consorzio di Tutela Grana Padano, che lo preparano fisicamente e mentalmente, dimostrando quanto alimentazione e allenamento siano fondamentali per migliorare le performance, anche quelle di un conduttore. Ogni puntata inizia con un’irruzione a sorpresa: Stefano raggiunge l’atleta per lanciargli il “guanto di sfida”. Da lì, tra allenamenti intensivi e commenti ironici, prende vita una competizione spettacolare che mescola abilità fisiche, astuzia e tanta ironia.

Osservatorio BIT: il turismo si evolve, nuove sfide per il settore

Osservatorio BIT: il turismo si evolve, nuove sfide per il settoreMilano, 11 dic. (askanews) – Nel 2023 il turismo mondiale ha recuperato circa il 90% dei livelli 2019 e nel 2024 si registra un ulteriore incremento del 2%: viaggia il 21% della popolazione mondiale, quota che salirà al 24% nel 2030 e al 33% entro il 2040. L’Osservatorio di BIT, la manifestazione di Fiera Milano, leader in Italia per l’innovazione nel turismo, ha raccolto alcune tendenze del sistema turistico in occasione delle imminenti vacanze di Natale e fine anno.


Tra i Paesi generatori di turismo – spiegano dalla BIT -spiccano Cina, Germania, Regno Unito e USA, che da soli rappresentano il 45% dei flussi globali, mentre tra i mercati emergenti si segnalano Arabia Saudita, Brasile, Indonesia, Messico e Pakistan. Tra le destinazioni, Spagna, Francia e USA resteranno al vertice, mentre l’Italia si attesterà al sesto posto nel 2040. Nel complesso, le prime cinque destinazioni ridurranno però la loro quota di turismo globale dal 30% al 20%: un segnale che i viaggiatori ricercano la novità e le mete diventeranno più diversificate. Un moltiplicatore economico che aiuta la conoscenza tra i popoli Dalla meta-analisi effettuata dall’Osservatorio BIT emerge che gli effetti moltiplicativi del turismo coinvolgono numerosi settori produttivi, culturali e sociali, promuovendo scambi di esperienze e “osmosi culturale” che favoriscono la crescita socioeconomica complessiva. I turisti privilegiano infatti cultura, tradizioni, e cucina locali che, insieme a benessere e vacanze attive e all’aria aperta, rappresentano oltre i due terzi della domanda globale. Si confermano il focus sulle esperienze e la richiesta di offerte sempre più personalizzate.


Per continuare a mantenere questa crescita sostenuta e sostenibile anche nei prossimi anni, rileva ancora l’Osservatorio BIT, i decisori dovranno prestare grande attenzione alla pressione crescente sulle destinazioni più iconiche. L’analisi suggerisce infatti che, nonostante la diversificazione in atto, i flussi maggiori continueranno a concentrarsi su quattro macroregioni principali: Mediterraneo, Sud-Est Asiatico, Medio Oriente e Caraibi. Per affrontare queste sfide, sarà fondamentale utilizzare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, e in particolare dalla digitalizzazione, per esempio facilitando l’organizzazione e personalizzazione dei viaggi, spingendo verso modalità più inclusive e ibride. BIT 2025, che si terrà dal 9 all’11 febbraio prossimi, vuole rispondere a questi temi e sfide con la costante evoluzione della formula espositiva, che vede una nuova location a fieramilano – Rho: le aree dedicate a Leisure, Italia e Mondo si avvantaggeranno di un layout più lineare e di una maggiore fluidità di accesso, specialmente nella giornata aperta al pubblico dei viaggiatori di domenica 9 febbraio.

Reali di Spagna in Parlamento, unico precedente Papa Wojtyla

Reali di Spagna in Parlamento, unico precedente Papa WojtylaRoma, 11 dic. (askanews) – Quella di oggi dei reali Felipe VI e Letizia di Spagna è la prima visita di un re e di una regina innanzi alla Camera e al Senato riuniti congiuntamente anche se non si tratta di una formale riunione di Parlamento in seduta comune, ma di una solenne cerimonia.


L’unico altro capo di Stato che è intervenuto nel Parlamento italiano in seduta comune è stato Giovanni Paolo II nel 2002. Quanto alle altre autorità straniere intervenute nell’aula della Camera dei deputati la più recente è stata il 22 marzo 2022: si è svolto nell’aula di Montecitorio un incontro in video conferenza col presidente dell’Ucraina Zelensky alla presenza di deputati e senatori.


Nel passato ricordiamo: il 15 settembre 1982, in occasione della Conferenza interparlamentare mondiale, venne ricevuto dalla presidente della Camera Nilde Iotti il leader dell’Olp Yasser Arafat, che è poi intervenuto davanti all’Assemblea. E poi il 29 settembre 1998: in una seduta formale della Camera dei deputati, con un punto espressamente previsto all’ordine del giorno, svolse un intervento il re di Spagna Juan Carlos, preceduto da un indirizzo di saluto del presidente della Camera. E ancora il 14 novembre 2002 si svolse la visita di Papa Giovanni Paolo II al Parlamento della Repubblica in seduta pubblica comune, con lo svolgimento di una cerimonia solenne nell’aula della Camera dei deputati, con la presenza dei membri del Parlamento (deputati e senatori), nel corso della quale il Papa svolse un intervento. Il 27 gennaio 2010: alla presenza anche del capo dello Stato pronunciò un discorso nell’aula della Camera il Premio Nobel Elie Wiesel in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, preceduto da un intervento dell’allora presidente della Camera.

Forum Italia-Giappone: consegnate onorificenze Honorary advisor

Forum Italia-Giappone: consegnate onorificenze Honorary advisorRoma, 11 dic. (askanews) – “Italia e Giappone sono su parti opposte del globo, lontane per geografia, storia e cultura. Eppure, sono tanti i tratti comuni che le avvicinano e le uniscono. Entrambe con una grande storia alle spalle, ma con la capacità di guardare avanti, coltivando eccellenza, talenti, creatività e innovazione. Al nostro governo va dato il merito di aver dato una stretta fortissima al rapporto tra le due Nazioni, promuovendo il dialogo sullo specifico tema dell’agricoltura, ormai cruciale, ma secondario fino a qualche anno fa”. Lo ha detto Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato, oggi a Roma, in occasione del Forum Italia-Giappone 2024, organizzato dal Japan Italy Economic Federation (JIEF) in collaborazione con il CREA, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Japan Business Federation (Confindustria giapponese) e della Camera di Commercio e Industria giapponese in Italia, e con il supporto di CIA Agricoltori Italiani, Camera di Commercio Italo Orientale e IUSS (International Union of Soil Sciences).


Sul fronte agroalimentare, secondo i dati CREA, l’Italia è esportatore netto di prodotti verso il Giappone (il nostro 12esimo mercato di destinazione), con circa 900 milioni di euro di export a fronte di poco meno di 30 milioni di import nel 2023. Di assoluto rilievo è il ruolo del “Made in Italy agroalimentare”, le cui prime quattro voci di esportazione verso il mercato nipponico sono le conserve di pomodoro, la pasta, l’olio extravergine di oliva e i vini rossi Dop. Nel corso dell’evento, in cui sono state illustrate le collaborazioni in corso tra i due Paesi negli ambiti disciplinari più diversi (dal suolo al ricambio generazionale in agricoltura, dall’energia al verde urbano fino agli scambi commerciali), sono state consegnate le onorificenze “Honorary Advisor”.


“Si tratta di un riconoscimento che come JIEF, la nostra associazione che fa da ponte tra i due Paesi, assegniamo a personalità che si siano particolarmente distinte nel promuovere le relazioni tra Italia e Giappone. Quest’anno, per la prima volta, lo abbiamo dato a personalità italiane, segno di un dialogo sempre più fitto e vitale, soprattutto su temi di interesse comune come l’ambiente e l’agricoltura” ha spiegato Daniele di Santo, presidente JIEF. Oltre al presidente De Carlo, sono stati premiati il presidente CREA Andrea Rocchi; il presidente CIA Cristiano Fini; il prof. Giuseppe Corti, direttore CREA Agricoltura e Ambiente e Responsabile del Segretariato IUSS; Micaela Giambanco – la sushi chef più popolare di Roma, punto di riferimento della comunità italo-giapponese – e Cristina Giannetti, capo Ufficio stampa CREA.


“In questo momento – ha dichiarato Andrea Rocchi, presidente del CREA – la ricerca è sempre più focalizzata su aspetti legati alla produzione di piante e animali sani e di cibi sani e in quantità sufficiente, e, di conseguenza, sempre più impegnata per rendere suoli, agro-ecosistemi e sistemi agricoli sani e resilienti. Con il JIEF abbiamo il comune obiettivo di un’agricoltura sostenibile, resiliente e innovativa, capace al tempo stesso di garantire un reddito dignitoso agli agricoltori, di custodire e valorizzare il territorio e di essere attrattiva per le giovani generazioni”. “Costruiamo insieme soluzioni innovative a problemi comuni, dall’impatto della crisi climatica sulle produzioni alla riduzione di suolo agricolo – ha detto Cristiano Fini, presidente CIA – senza contare che proprio Giappone e Italia hanno la popolazione più anziana del mondo, con effetti negativi sul ricambio generazionale. Puntiamo sui giovani e le aree interne, creiamo sinergie costanti su formazione specializzata, digitalizzazione e ricerca”.

Coldiretti Pesca misure Ue meno severe un bene per il settore

Coldiretti Pesca misure Ue meno severe un bene per il settoreRoma, 11 dic. (askanews) – C’è soddisfazione da parte di Coldiretti Pesca a seguito dell’esito positivo dei negoziati europei sulla riduzione dell’attività di pesca. Le misure adottate dal Consiglio UE Agricoltura e Pesca, infatti, risultano meno severe rispetto alle iniziali proposte della Commissione Europea.


“Il risultato raggiunto è fondamentale per la pesca italiana – sottolinea Daniela Borriello, responsabile nazionale Coldiretti Pesca – Grazie al lavoro fatto dalle nostre istituzioni e alla collaborazione con i nostri partner europei, come Spagna e Francia, si è riusciti a mitigare tagli che avrebbero gravemente penalizzato il comparto che già sta attraversando diverse difficoltà.” Per lo strascico le riduzioni avanzate dalla Commissione sono state mitigate dalle misure di compensazione proposte che ne hanno azzerato gli effetti. Ad esempio per i gamberi di profondità, viola e rosso, la riduzione si attesta al 6%, un livello che non avrà un’incidenza significativa sul settore, considerato anche che le quote 2024 non sono state interamente sfruttate. Anche per il nasello è stata fissata una soglia di cattura più favorevole, pari a 261,5 tonnellate, anziché le 215,5 tonnellate proposte inizialmente dalla Commissione che per la prima volta tocca anche la piccola pesca artigianale e “ci sarà quindi da monitorare come si muoverà in futuro la Commissione anche in questo ambito”, aggiunge la Borriello.


Questo risultato, fa sapere Coldiretti Pesca, rappresenta una boccata d’ossigeno per la flotta italiana, tutelando l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e salvaguardia del tessuto economico delle comunità costiere. L’attenuazione delle restrizioni dimostra come una solida azione diplomatica e il coordinamento con gli altri Stati membri possano difendere efficacemente gli interessi nazionali.

Cinema, concluse a Torino le riprese de “Il Cileno” di San Martín

Cinema, concluse a Torino le riprese de “Il Cileno” di San MartínRoma, 11 dic. (askanews) – Si sono chiuse a Torino, dopo cinque settimane di lavorazione, le riprese del lungometraggio “Il Cileno”, diretto dal cineasta cileno Sergio Castro San Martín con protagonisti Camilo Arancibia e Sara Serraiocco, nel cast anche Gaetano Bruno, Andrew Bargsted e con la partecipazione di Lorenzo Richelmy.


Una coproduzione internazionale di dispàrte, EQUECO e Cinédokké realizzata tra Italia, Svizzera e Cile e che mette al centro della vicenda Aldo Marin, giovane socialista che nel 1976 fugge dal Cile di Pinochet per trovare rifugio in Italia, in una Torino turbolenta e segnata dalle tensioni politiche di quel decennio. Le riprese torinesi – fulcro della storia per la nuova vita che il protagonista intende costruirsi – hanno interessato numerose zone del centro e della periferia della città, coinvolgendo il Palazzo dei Lavori Pubblici della Città di Torino, Piazza San Giovanni, i laghi di Falchera e Piazza Giovanni Astengo, il Quadrilatero Romano, il Sottoponte Regina Margherita e i Murazzi del Po, i Giardini del Fante, il Cortile del Maglio, l’Aula Magna di Anatomia Patologica del Dipartimento di Scienze Mediche.


Numerosa la presenza di professionisti piemontesi all’interno della troupe che ha messo insieme le competenze delle maestranze locali, insieme a colleghi cileni e svizzeri: dalla sceneggiatrice Simona Nobile, all’organizzatore generale Danilo Goglio, al Location manager Davide Spina, fino alla costumista Silvia Nebiolo e lo scenografo Marco Ascanio Viarigi. Prodotto da Alessandro Amato, Luigi Chimienti, Pablo Calisto, Michela Pini, “Il Cileno” è una produzione dispàrte, EQUECO e Cinédokké in associazione con Redibis Film ed è realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Il Cileno sarà distribuito in Italia e all’estero da Fandango.


Il film è un racconto che il regista definisce di formazione dai contorni noir e che intende rappresentare il passaggio forzato all’età adulta di un giovane sopravvissuto. Torino, 1976. Aldo Marín, un giovane socialista, e il suo migliore amico El Chapa fuggono dalle forze armate cilene, trovando rifugio in Italia. Arrivano in una Torino turbolenta, segnata da tensioni politiche e sociali che ricordano quelle della loro terra d’origine. Mentre El Chapa si adatta rapidamente a una vita di espedienti, intrecciando rapporti con la malavita locale, Aldo sogna un futuro diverso. Trova lavoro in una fabbrica, convinto che, con il tempo, riuscirà a guadagnare abbastanza per far arrivare in Italia sua moglie e suo figlio. È l’autunno caldo del terrorismo in Italia, e il destino di Aldo si incrocia con quello di Luciana, una giovane professoressa universitaria impegnata nella difesa dei diritti delle donne, e di suo fratello Enrico, militante delle forze extraparlamentari. Luciana è pronta a rischiare tutto per i suoi ideali, mentre Aldo deve affrontare un passato che non sembra lasciarlo in pace. A tenere d’occhio Aldo è Franco Russo maresciallo inflessibile a capo della Scientifica della Polizia di Torino, specializzato in esplosivi e impegnato nella lotta contro i gruppi terroristici, Russo sospetta il coinvolgimento proprio dei due cileni negli attentati che sconvolgono la città.

Usa, Inflazione Cpi a novembre +0,3% mensile e +2,7% annuale

Usa, Inflazione Cpi a novembre +0,3% mensile e +2,7% annualeNew York, 11 dic. (askanews) – A novembre 2024, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,3%, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro. Le stime erano per lo stesso rialzo. Il dato annuale ha accelerato dal +2,6% di ottobre al 2,7%. Anche gli analisti stimavano un dato al 2,7%.


Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,3%, come da attese. Rispetto a un anno prima, il dato “core” è cresciuto al 3,3%, come in ottobre e come avevano previsto gli analisti. I prezzi energetici sono saliti dello 0,2% rispetto al mese precedente, quelli dei generi alimentari sono aumentati dello 0,4%.

Teatro, “Sogno a occhi aperti” con Max Paiella il 15 dicembre al Palladium

Teatro, “Sogno a occhi aperti” con Max Paiella il 15 dicembre al PalladiumRoma, 11 dic. (askanews) – Il 15 dicembre alle ore 17.30, al Teatro Palladium di Roma va in scena A ruota libera, ultimo appuntamento della riuscitissima 26° edizione di Flautissimo, festival di musica, teatro e parole diretto da Stefano Cioffi. Protagonista l’intelligente comicità di Max Paiella che, tra note, parole e canzoni, come un moderno cantastorie, interpreterà i suoi personaggi, come Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella, ed eseguire le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento.


“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale. IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

Donne e sport in Europa, una mostra fotografica al Parlamento Europeo

Donne e sport in Europa, una mostra fotografica al Parlamento EuropeoRoma, 11 dic. (askanews) – 27 immagini, una per ogni Paese membro. È la mostra fotografica “Le donne e lo sport in Europa” promossa dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Carolina Morace. L’inaugurazione si è tenuta martedì 10 dicembre alle ore 18 al Parlamento europeo.


Nella storia dello sport al femminile non sono importanti solo i risultati agonistici ma soprattutto i temi che vengono evocati: il pregiudizio, l’uguaglianza, il diritto, la dignità, l’educazione e, non da ultimo, il professionismo. È una storia fatta di innumerevoli prime volte e di tante barriere abbattute. La selezione delle immagini racconta donne di epoche differenti, impegnate in discipline diverse. Dietro ognuna di loro c’è una storia di vita, uno o più traguardi raggiunti non solo sportivi ma anche familiari e professionali, individuali e di squadra. Ci sono mamme, atlete che hanno vinto medaglie olimpiche pur affette da una disabilità prima dell’avvento delle Paralimpiadi, rappresentanti Lgbtqia+, atlete che nel post carriera hanno raggiunto ruoli apicali nelle massime istituzioni sportive nazionali e internazionali, donne che oltre a essere pioniere nello sport lo sono state in tanti altri ambiti della vita sociale. Perché lo sport è vita, per ogni essere umano, senza distinzione di genere, nazionalità, formazione ed estrazione sociale. A rappresentare l’Italia ci sarà un’immagine di Federica Pellegrini, ex pluri campionessa di nuoto, oggi membro del CIO. “Ho voluto organizzare questa esposizione perché sono una donna di sport e sono fermamente convinta che attraverso il linguaggio dello sport, un codice universale, si possano raggiungere innumerevoli risultati in diversi ambiti della nostra società”, dichiara Carolina Morace, “se la parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione europea, nello sport è un traguardo lontano da raggiungere. Lo è a tanti livelli, dall’accesso alla pratica sportiva a quello dei corsi di formazione post carriera, dal gender pay gap alla visibilità mediatica che ha poi forti ripercussioni sugli investimenti da parte degli sponsor. Lo sport, e con esso la pratica sportiva, non va considerato come un’attività accessoria quanto piuttosto un elemento fondamentale nella vita delle persone, indipendentemente dal genere. Le discipline sportive, ognuna con le proprie peculiarità, offrono benessere psicofisico e rappresentano un ingrediente costitutivo della modernità in quanto stimolano modelli positivi di comportamento”.