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Tag: Sanremo 2023

Sanremo prima serata: Mengoni mattatore, Bertè infiamma e guida classifica

Sanremo prima serata: Mengoni mattatore, Bertè infiamma e guida classificaSanremo, 7 feb. (askanews) – Cala il sipario sulla prima serata del Festival di Sanremo, nel segno di una co-conduzione perfetta di Marco Mengoni, che ha affiancato Amadeus. Loredana Bertè con “Pazza” chiude al primo posto nella classifica provvisoria. Nella serata con il voto riservato alla stampa, la rocker – che ha trascinato il pubblico dell’Ariston – guida la classifica, seguita al secondo posto da Angelina Mango, al terzo da Annalisa, al quarto da Diodato e al quinto Mahmood.


Marco Mengoni è il vero protagonista della prima serata del Festival di Sanremo. Il cantante, vincitore della scorsa edizione, nella veste di co-conduttore, ha infiammato il Teatro Ariston con le sue esibizioni: dal brano “Due vite” fino a un medley che ha trascinato il pubblico sulle note del brano “L’essenziale”, con cui ha vinto il suo primo Festival. Per lui standing ovation. E’ stato proprio lui ad aprire ufficialmente la 74esima edizione della kermesse sanremese. Ha cantato, ha presentato i suoi “colleghi”, ha scherzato con Amadeus lanciando il “preserbacino”, una sorta di separatore per evitare baci in bocca tra ‘sconosciuti’, a richiamare il bacio di Rosa Chemical con Fedez dello scorso anno.


Poi spazio alla musica. Nella prima serata si sono esibiti tutti i 30 artisti in gara. La prima a scendere le scale dell’Ariston è stata Clara. Fiorella Mannoia si è esibita a piedi nudi, indossando un elegante abito bianco con pizzo; il pezzo rock di Loredana Bertè ha trascinato il pubblico del Teatro; La Sad ha portato sul palco il tema del suicidio, mostrando alcuni cartelli sul fenomeno: “Non parlarne è un suicidio”, “Io so solo che non voglio più soffrire” e “La musica ci ha salvato la vita”. Sul palco una travolgente Angelina Mango con la sua “Noia” (un brano che ha tutt’altro che annoiato), una commossa Alessandra Amoroso con un brano autobiografico con cui si è messa a nudo, riprendendosi la vita dopo l’odio social che l’ha invasa nell’ultimo anno. Ed ancora: Annalisa, tra le favorite per i bookmakers, i The Kolors con un brano che è già tormentone. Big Mama porta la body positivity all’Ariston e si commuove. Due ospiti sportivi nella prima serata: il primo, rimasto segreto fino all’ultimo, Zatlan Ibrahimovic, che ha scherzato con Amadeus: “Ho 42 anni, ho smesso perché ho ascoltato il mio corpo”, ha detto il campione di calcio. La seconda superospite è la sciatrice e campionessa del mondo Federica Brignone. “Sciare è musica, e tanta adrenalina”, ha detto.


C’è spazio, sul palco dell’Ariston, per ricordare Giogiò Cutulo, il 24enne musicista ucciso durante una rissa per uno scooter parcheggiato male, nel napolatano. Un messaggio commosso da parte della madre Daniela: “”Proprio perché l’amore è il contrario della morte – ha detto commossa la mamma – tu stasera vivi grazie alla musica. Tutta Italia sta ascoltando il talento e le note del maestro Giovan Battista Cutolo”. Non mancano le gag di Amadeus con Fiorello. “Ama pensati libero… È l’ultimo”, è lo striscione mostrato dallo showman, richiamando simpaticamente lo slogan che aveva messo in mostra Chiara Ferragni l’anno scorso.


Di Serena Sartini

Mengoni super co-conduttore alla prima serata del Festival

Mengoni super co-conduttore alla prima serata del FestivalSanremo, 7 feb. (askanews) – E’ Marco Mengoni il vero protagonista della prima serata del Festival di Sanremo. Il cantante, vincitore della scorsa edizione, nella veste di co-conduttore, ha infiammato il Teatro Ariston con le sue esibizioni: dal brano “Due vite” fino a un medley che ha trascinato il pubblico sulle note del brano “L’essenziale”, con cui ha vinto il suo primo Festival. Per lui standing ovation.


E’ stato proprio lui ad aprire ufficialmente la 74esima edizione della kermesse sanremese. Ha cantato, ha presentato i suoi “colleghi”, ha scherzato con Amadeus lanciando il “preserbacino”, una sorta di separatore per evitare baci in bocca tra ‘sconosciuti’, a richiamare il bacio di Rosa Chemical con Fedez dello scorso anno. Poi spazio alla musica. Nella prima serata si sono esibiti tutti i 30 artisti in gara. La prima a scendere le scale dell’Ariston è stata Clara. Fiorella Mannoia si è esibita a piedi nudi, indossando un elegante abito bianco con pizzo; il pezzo rock di Loredana Bertè ha trascinato il pubblico del Teatro; La Sad ha portato sul palco il tema del suicidio, mostrando alcuni cartelli sul fenomeno: “Non parlarne è un suicidio”, “Io so solo che non voglio più soffrire” e “La musica ci ha salvato la vita”. Sul palco una travolgente Angelina Mango con la sua “Noia” (un brano che ha tutt’altro che annoiato), una commossa Alessandra Amoroso con un brano autobiografico con cui si è messa a nudo, riprendendosi la vita dopo l’odio social che l’ha invasa nell’ultimo anno. Ed ancora: Annalisa, tra le favorite per i bookmakers, i The Kolors con un brano che è già tormentone.


Due ospiti sportivi nella prima serata: il primo, rimasto segreto fino all’ultimo, Zatlan Ibrahimovic, che ha scherzato con Amadeus: “Ho 42 anni, ho smesso perché ho ascoltato il mio corpo”, ha detto il campione di calcio. La seconda superospite è la sciatrice e campionessa del mondo Federica Brignone. “Sciare è musica, e tanta adrenalina”, ha detto. C’è spazio, sul palco dell’Ariston, per ricordare Giogiò Cutulo, il 24enne musicista ucciso durante una rissa per uno scooter parcheggiato male, nel napolatano. Un messaggio commosso da parte della madre Daniela: “”Proprio perché l’amore è il contrario della morte – ha detto commossa la mamma – tu stasera vivi grazie alla musica. Tutta Italia sta ascoltando il talento e le note del maestro Giovan Battista Cutolo”.


E poi non mancano le gag di Amadeus con Fiorello. “Ama pensati libero… È l’ultimo”, è lo striscione mostrato dallo showman, richiamando simpaticamente lo slogan che aveva messo in mostra Chiara Ferragni l’anno scorso.

Sanremo, travolgente Angelina Mango: tutti ballano “La Noia”

Sanremo, travolgente Angelina Mango: tutti ballano “La Noia”Milano, 6 feb. (askanews) – E’ una figlia d’arte come ha detto Amadeus presentandola, ma già una grande star, Angelina Mango ha esordito sul palco dell’Ariston con La Noia, ma davvero nessuno si è annoiato con il suo travolgente brano.


Tutti in piedi a ballare trascinati da ritmo della sua cumbia. Il brano parla di quanto sia importate accogliere e vivere anche i momenti di noia, scritto dalla stessa Angelina con Madame e Dardust. Con un lungo abito chiaro e lavorato, i capelli tiratissimi in una coda alta che valorizza i suoi occhi vispi, ha ballato e fatto ballare, sono tutti pazzi di lei.

Sanremo, Lazza inaugura il palco esterno del Festival

Sanremo, Lazza inaugura il palco esterno del FestivalMilano, 6 feb. (askanews) – Lazza torna protagonista a Sanremo, dopo esseresi piazzato al secondo posto nel 2023. Prima sale sul palco con Amadeus che lo presenta con tutti gli onori. Non è mancata la battuta con Ibra: “ammazza come brilli”. Poi ha inaugurato il palco di piazza Colombo, il Suzuki stage che è uno dei tre previsti per la kermesse, oltre a quello istituzionale dell’Ariston e a quello allestito sulla nave da crociera ormeggiata di fronte alla costa della città dei fiori. Lazza ha eseguito la sua Cenere, il brano più venduto dello scorso anno.

Sanremo, Clara con l’inedito “Diamanti Grezzi” apre il Festival

Sanremo, Clara con l’inedito “Diamanti Grezzi” apre il FestivalMilano, 6 feb. (askanews) – Clara, vincitrice di Sanremo Giovani 2023 con il brano “Boulevard”, è in gara alla 74° edizione del Festival di Sanremo con l’inedito “Diamanti Grezzi”, disponibile da mercoledì 7 febbraio su tutti i digital store e in radio.


Per la prima serata del Festival di Sanremo, Clara è salita sul palco del Teatro Ariston con un look dall’archivio Armani Privè Spring 2011 Couture che richiama il brano portato in gara “Diamanti grezzi” perché riflette la luce, come se fosse il principio di un diamante. “Diamanti Grezzi”, scritta da Clara Soccini, Alessandro La Cava e Francesco “Katoo” Catitti, che ha curato anche la produzione, racconta il tema della ri-scoperta continua e quotidiana di se stessi, in un messaggio universale che unisce tutte le generazioni. Ciascuno, infatti, colleziona nel tempo esperienze di vita e relazioni che definiscono la propria identità’ e che allo stesso tempo la mettono in discussione, dando l’opportunità’ di scoprire sempre nuove cose di sé, come “mille pezzi di una storia sola”. L’unico modo, tuttavia, per vivere in libertà è abbandonare l’ansia costante di deludere le aspettative altrui e la ricerca stessa della perfezione, fare tesoro dei fallimenti ed essere fieri di essere solo dei diamanti grezzi, in perenne lavorazione. Il videoclip, disponibile dal 7 febbraio, diretto da Attilio Cusani con la produzione di Borotalco.tv, racconta la storia di più generazioni all’apparenza distanti e molto diverse che si intrecciano e si incontrano, riscoprendo la capacità di divertirsi e di amare se stessi.


Per la sua prima esperienza sul palco del Teatro Ariston, durante la serata dedicata alle cover di venerdì 9 febbraio, Clara si esibirà con una propria versione di “Il cerchio della vita”, canzone del 1994 estratta dalla colonna sonora del film d’animazione vincitore del premio Oscar “Il re leone”. Per l’occasione, Clara sarà accompagnata sul palco da Ivana Spagna stessa, artista interprete della versione originale italiana, e dal coro voci bianche del Teatro Regio di Torino. Per tutta la settimana del Festival un truck personalizzato distribuirà Clappuccini e caffè per le vie principali di Sanremo. Clara ha deciso di collaborare con una delle storiche caffetterie e pasticcerie della città, la San Romolo, cimentandosi anche nella composizione di dolci insieme a Frau Knam e distribuendo lei stessa le bevande in alcuni speciali momenti della settimana.


Dopo un 2023 che ha portato Clara ad essere tra gli artisti emergenti più apprezzati, con il triplo disco di platino per “Origami all’alba” e la collaborazione con Mr Rain “Un milioni di notti” (disco d’oro), il 2024 di CLARA, dopo l’esperienza al Festival di Sanremo, continuerà con altre nuove esperienze che posizioneranno altri passaggi importanti per la sua giovane carriera. Venerdì 16 febbraio, infatti, uscirà “PRIMO”, il suo album d’esordio che incorona un anno di successi e traguardi raggiunti, un sogno che si avvera. «Mi sono sempre detta che secondo me ogni volta che condividi la musica con gli altri in qualche modo devi meritartelo e devi meritarti anche il loro ascolto. Nell’ultimo anno sono cresciuta molto, la mia vita è cambiata e sto compiendo i primi passi per realizzare il mio sogno di sempre. Ho voluto racchiudere i miei sentimenti all’interno di un racconto, una sorta di carta d’identità della mia vita fino a qui». Dopo l’uscita dell’album e aver cantato sul palco del Teatro Ariston, CLARA porterà la propria musica live per la prima volta in tutta Italia a marzo con il suo PR1MO tour nei club, prodotto da Live Nation, a partire dal 17 marzo all’Hall di Padova, proseguendo il 20 al Viper Theatre di Firenze, il 21 a Roma, presso Largo Venue, il 22 al Demodé Club di Bari, il 24 al Duel Club di Napoli e concludendo a Milano, il 26 marzo presso i Magazzini Generali. In attesa di esibirsi live, Clara incontrerà il proprio pubblico nel “PRIMO Instore Tour” nel mese di febbraio.

Operation smile: psicologo per accrescere autostima contro ogni bullismo

Operation smile: psicologo per accrescere autostima contro ogni bullismoMilano, 6 feb. (askanews) – Nascere con una malformazione del volto può significare dover fare i conti con la paura di non essere accettati o di essere vittima di bullismo. Ecco perché è importante per i pazienti costruire una buona percezione di sé stessi: in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, la fondazione Operation Smile Italia Ets ribadisce l’importanza della figura dello psicologo all’interno del percorso multidisciplinare per la cura della labiopalatoschisi: in sinergia con altre professionalità (chirurgo, ortodontista, logopedista), quella dello psicologo riveste un ruolo centrale, perché accompagna il paziente nell’accettazione di sé e nella sfera delle relazioni sociali.


“Una serie di studi ha messo in luce come un buon concetto di sé aiuti i bambini e i ragazzi a ottenere dei successi, sia da un punto di vista relazionale che da un punto di vista di rendimento scolastico. In questo lavoro di costruzione di una buona percezione di sé stessi, è necessario anzitutto il dialogo tra scuola e famiglia – afferma la dottoressa Gaia Campanale, psicologa clinica del Centro di Cura e formazione Operation Smile di Milano, presso l’ospedale Asst Santi Paolo e Carlo – L’effetto di eventuali fattori di rischio può infatti essere maggiore nei soggetti che hanno un basso concetto di sé o che si sentono inadeguati”. Il senso di inadeguatezza è uno dei segnali d’allarme in caso di bullismo: la famiglia e gli educatori hanno un ruolo fondamentale nel cogliere comportamenti insoliti da parte della vittima, tra cui disturbi del sonno o della condotta alimentare, disturbi psicosomatici o mancanza di interesse verso eventi sociali che includono altri coetanei. All’interno del percorso di cure multidisciplinare che offre Operation Smile, i colloqui tra psicologo e genitori sono costanti per comprendere i bisogni specifici dei pazienti e delle loro famiglie, ma soprattutto per definire la priorità degli interventi dei diversi operatori. “L’obiettivo principale dell’assistenza psicologica fornita da Operation Smile è quello di preparare la coppia genitoriale ad accogliere una nuova immagine del loro bambino e ad accompagnarla nelle prime fasi della vita – conclude la dottoressa Campanale – Il nostro intervento è dunque orientato a validare il vissuto emotivo che si manifesta durante il percorso di cure e ad accogliere i diversi bisogni che possono emergere durante l’infanzia, l’adolescenza e la prima età adulta del paziente”.

Il 74esimo Festival, Mengoni: nulla sarà più come prima. Amadeus: Sanremo si ama

Il 74esimo Festival, Mengoni: nulla sarà più come prima. Amadeus: Sanremo si amaSanremo, 6 feb. (askanews) – Dopo la Fanfara del quarto Reggimento a cavallo dei carabinieri che, schierata davanti al Teatro Ariston, diretta dal luogotenente Fabio Tassinari, ha eseguito la “Fedelissima”, Marco Mengoni ha aperto ufficialmente la 74esima edizione del Festival di Sanremo. E’ il vincitore dell’ultima edizione, con il brano “Due vite”, a scendere le scale dell’Ariston per primo e a dare il via ufficiale alla kermesse, acclamato dal pubblico. Mengoni è per questa sera il coconduttore del Festival, accanto ad Amadeus, giunto alla sua quinta (e probabilmente ultima) conduzione.


“Che abbia inizio la 74esima edizione del Festival di Sanremo”, così Mengoni ha annunciato ufficialmente l’avvio del Fetival di Sanremo. “Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima. Tra un attimo ascolteranno le 30 nuove canzoni – ha aggiunto – qualcuna la ameremo, qualcuno non ci piacerà, ci sarà quella che ricorderemo per sempre. E forse quella che urleremo a un concerto, in qualche modo cominceremo a far parte delle nostre giornate”. Poi è stata la volta di Amadeus. Il segno della croce (come gli altri anni), un bacio alla moglie Giovanna e al figlio Josè, e l’avvio del Festival di Sanremo. “Sanremo si ama”, dice Amadeus aprendo la kermesse al Teatro Ariston.


Dopo un breve saluto di Mengoni e di Amadeus si è aperta la gara musicale del Festival di Sanremo con Clara che si è esibita nel pezzo “Diamanti grezzi”. “E’ bellissimo, mi batte forte il cuore”, ha detto l’artista. Sangiovanni è stato il secondo artista in gara, con il brano “Finiscimi”. In total white, l’artista si è esibito per la seconda volta sul palco dell’Ariston. L’anno scorso si esibì come ospite insieme a Gianni Morandi. La terza cantante in gara Fiorella Mannoia, pizzo a sirena, abito con pizzo di Luisa Spagnoli totalmente bianco. E scalza. Così si è presentata sul palco del Teatro Ariston. Che effetto fa? Gli domanda Amadeus. “Bellissimo, come sempre”, ha detto l’artista che si è esibita con il brano Mariposa.


E a sorpresa poi si è presentato Zlatan Ibrahimovic: è il superospite rimasto segreto fino all’ultimo minuto nella prima serata del Festival di Sanremo.

Ue, perché von der Leyen ritirerà proposta riduzione pesticidi

Ue, perché von der Leyen ritirerà proposta riduzione pesticidiBruxlles, 6 feb. (askanews) – La decisione annunciata oggi a Strasburgo dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di ritirare la proposta di regolamento Ue sulla riduzione dei pesticidi chimici è stata accolta con toni trionfali dai partiti della destra italiana, come se fosse stata una svolta nella politica europea e segnasse l’inizio di una sorta di marcia indietro sul “Green Deal”; ma era in realtà un’eventualità ampiamente prevista e altamente probabile. Quello che invece andrebbe sottolineato è che, per il modo in cui è stata presentata la decisione, appare dare quasi per scontata la candidatura di von der Leyen, finora mai esplicitata, di candidarsi a presiedere la prossima Commissione.  


“La Commissione aveva avanzato la proposta Sur (“Sustainable Use Regulation of Pesticides”, ndr), con il nobile obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Ma la proposta Sur è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo. Non si registrano più progressi nemmeno in seno al Consiglio ue. Per questo motivo proporrò al collegio (dei commissari, ndr) di ritirare la proposta”. Così ha dato l’annuncio von der Leyen, parlando nella plenaria di Strasburgo della protesta degli agricoltori. “Ma ovviamente – ha continuato la presidente della Commissione – il tema resta. Ma per andare avanti sono necessari più dialogo e un approccio diverso. E su questa base – ha aggiunto – la Commissione potrebbe presentare una nuova proposta molto più matura con il coinvolgimento delle parti interessate”.


Ci sono dunque due annunci, non solo uno: che la proposta attuale sarà ritirata, e che ne verrà presentata un’altra sullo stesso tema, ma basata questa volta sul dialogo strutturato iniziato dalla Commissione con il mondo agricolo proprio in risposta alle proteste di questi giorni, per tenere conto delle esigenze e dei punti di vista degli agricoltori più di quanto non sia stato fatto finora. “I mesi a venire – ha continuato von der Leyen – non saranno facili. Ma penso che ora abbiamo una grande opportunità. È chiaro a tutti in quest’Aula che il nostro settore agroalimentare, a cominciare dalle aziende agricole, necessita di una prospettiva di lungo termine, e della disponibilità ad ascoltarsi a vicenda e a cercare soluzioni comuni. Dobbiamo evitare lo scaricabarile e trovare insieme soluzioni ai problemi. La relazione” conclusiva del dialogo strutturato col mondo agricolo “che sarà presentata entro la fine dell’estate sarà estremamente importante. I risultati e le raccomandazioni di questo dialogo saranno discussi nel Parlamento europeo e con gli Stati membri. E costituiranno il fondamento della nostra futura politica agricola”, ha concluso la presidente della Commissione.


Insomma, la nuova proposta verrà presentata dopo la fine del dialogo, ovvero dopo l’estate, e quindi dalla nuova Commissione che si formerà dopo le elezioni europee. E appare qui quasi naturale che ci sarà sempre lei, von der Leyen, a elaborare e proporre la “nostra futura politica agricola”.     Ma perché il ritiro dell’attuale proposta era quasi scontato? Il regolamento Sur, fortemente osteggiato dai gruppi d’interesse agroindustriali e da buona parte degli agricoltori, ma favorito dalle aziende bio, aveva come obiettivo originario una diminuzione dell’utilizzo dei pesticidi nell’Ue del 50% entro il 2030, rispetto alla media del periodo 2015-2018; inoltre, includeva un divieto d’uso, almeno per le sostanze meno pericolose per la salute, nei luoghi pubblici (scuole, parchi giochi, spazi verdi urbani).


Ma durante il voto in plenaria del 22 novembre scorso, a Strasburgo, i gruppi del centro destra del Parlamento europeo (con l’appoggio di diversi liberali e socialisti della commissione parlamentare Agricoltura) hanno proposto e ottenuto l’approvazione di una serie di emendamenti che hanno svuotato e stravolto l’impianto del regolamento. A questo punto, i Verdi, le sinistre e i Liberali hanno deciso di votare contro (o in qualche caso di astenersi), e il testo emendato è stato bocciato dalla plenaria con 207 voti a favore, 299 contrari e 121 astenuti. A questo punto, sarebbe stato normale rinviare il testo in commissione parlamentare Ambiente per cercare un nuovo compromesso da riproporre alla plenaria; ma quando la relatrice, la verde austriaca Sarah Wiener, lo ha proposto, l’Aula, a sorpresa, ha respinto la richiesta, questa volta con la stessa maggioranza di centro destra che aveva approvato inizialmente gli emendamenti. Ufficialmente, dunque, il 22 novembre il Parlamento europeo ha respinto in prima lettura la proposta della Commissione, ma restava sempre la possibilità che in seguito il Consiglio Ue approvasse invece la propria posizione comune e la presentasse poi all’Assemblea di Strasburgo per la sua seconda lettura; che però sarebbe probabilmente finita allo stesso modo, con una bocciatura. Da notare, inoltre, che in seconda lettura il Parlamento europeo avrebbe potuto emendare solo a maggioranza assoluta il testo concordato dal Consiglio. L’annuncio di von der Leyen toglie ora dal tavolo la proposta, e la patata bollente che era diventata per la presidenza di turno belga del Consiglio Ue, che non dovrà più perdere tempo a cercare di trovare un compromesso probabilmente inutile tra gli Stati membri.

Orsero nel 2024 prevede ricavi fino a 1,59 mld e utile tra 20 e 32 mln

Orsero nel 2024 prevede ricavi fino a 1,59 mld e utile tra 20 e 32 mlnMilano, 6 feb. (askanews) – Orsero, gruppo italiano per l’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, per l’anno in corso prevede di raggiungere ricavi tra gli 1,53 e gli 1,59 miliardi e un utile netto tra i 28 e i 32 milioni. Il margine operativo lordo adjusted è previsto in una forchetta compresa tra 77 e 84 milioni mentre la posizione finanziaria netta tra 110 e 105 milioni con investimenti compresi tra i 21 e i 23 milioni, inclusi gli investimenti legati al piano pluriennale di sostenibilità.


“Dopo un anno straordinario per il gruppo per entrambe le business unit, prevediamo il 2024 come un anno di rafforzamento e consolidamento, in cui andrà definendosi una taglia di gruppo che vogliamo mantenere come base per la crescita negli anni a venire – ha commentato Raffaella Orsero, vicepresidente e Ceo di Orsero – Questa dimensione è supportata dall’efficacia delle ultime acquisizioni fatte in Francia, e dalla strategia di penetrazione in segmenti di mercato ad alto valore aggiunto, che si confermano essere la forza del modello di business del gruppo”. “In un contesto segnato da incertezze, rimaniamo fortemente positivi per le prospettive di gruppo per l’anno 2024 e quelli a venire – ha aggiunto Matteo Colombini, co-Ceo e Cfo del gruppo – La dimensione raggiunta ci permette di prevedere una guidance 2024 con ricavi ancora in crescita e una marginalità che si attesta a ottimi livelli per la business unit distribuzione, anche grazie al bilanciamento del nostro paniere con prodotti ad alto valore aggiunto uniti alle linee di grande volume commodity. Per quanto concerne invece la business unit shipping, per il primo anno dopo un biennio record, constatiamo la definitiva normalizzazione della redditività dovuta all’overcapacity del mercato del trasporto marittimo a livello globale che seppur in maniera calmierata tocca anche la nicchia operata dal gruppo. La struttura finanziaria continua ad essere solida e capace di far fronte agli alti investimenti previsti e alla remunerazione degli azionisti. La forte generazione di cassa operativa di Orsero consente un ampio margine di manovra per quanto riguarda la futura crescita attraverso progetti organici e operazioni di M&A”.

Schlein: protesta trattori è per scelte governo, non contro Ue

Schlein: protesta trattori è per scelte governo, non contro UeBruxelles, 6 feb. (askanews) – La soddisfazione espressa dalla destra e dalla premier Giorgia Meloni per l’annuncio dato della presidente della Commissione Ursula von der Leyen che verrà ritirata la proposta di regolamento Ue per la riduzione dei pesticidi “fa ridere”, come fa ridere il tentativo di questo governo di “intestarsi” la protesta degli agricoltori, dicendo che sono dirette contro l’Europa, mentre dipende dalle scelte dello stesso governo. E’ quanto ha affermato da Strasburgo la segretaria del Pd Elly Schlein, incontrando i giornalisti durante la sua visita al Parlamento europeo.


“Devo dire – ha detto Schlein – che mi ha fatto ridere vedere Giorgia Meloni rivendicare a sé questa scelta, che è stata presa oggi, di ritirare una proposta che, forse lei non lo sapeva, era stata già bocciata da quest’Aula”. La plenaria del Parlamento europeo, in effetti, aveva respinto in prima lettura il 22 aprile scorso la proposta di regolamento per la riduzione dei pesticidi, dopo che gli emendamenti del centro destra l’avevano svuotata stravolta”. “Mi fa ridere – ha continuato la segretaria del Pd – perché è lo stesso governp che in realtà ha sostenuto la Pac contro cui si muove questa protesta” del mondo agricolo, “è lo stesso governo che ha non ha prorogato l’esenzione Irpef, un altro motivo per cui gli agricoltori stanno protestando; e soprattutto ha tolto il supporto ai giovani agricoltori. Continuano a dire che la protesta è contro altri, è contro l’Europa non è contro di loro; ma come al solito non si assumono le loro responsabilità di avere voltato le spalle al settore agricolo”.


E questo, ha puntualizzato Schlein, “l’hanno fatto con atti concreti: vorrei ricordare che questa destra, che nega i cambiamenti climatici, ne sta negando anche gli effetti che mettono in difficoltà proprio gli agricoltori. Pensate alla siccità: che cosa ha fatto questo governo? Niente. Pensate agli eventi estremi che hanno colpito duramente il settore agricolo, e non soltanto in Italia, alle alluvioni in Emilia Romagna e in Toscana. Ecco, quelle imprese stanno ancora aspettando i ristori promessi da Giorgia Meloni, che non arrivano”. “Questa – ha osservato la segretaria del Pd – è una destra che, mentre fa propaganda per negare l’emergenza climatica, lascia da soli gli agricoltori esposti ai danni già fortissimi che quella stessa emergenza climatica produce in un paese fragile come il nostro. Per noi, la strada deve essere invece quella di pretendere piani europei e un bilancio europeo con molte più risorse, per sostenere gli agricoltori nelle trasformazioni che sono necessarie. Altrimenti – ha avvertito – il rischio, che si sta già concretizzando, è che saremo travolti da quello che sta accadendo. Perché quando colpiscono le alluvioni, e abbiamo visto in Emilia-Romagna degli alberi da frutto che crescono in 5-6 anni essere letteralmente spazzati via, quello è un danno molto concreto, e serve un grande supporto non solo da parte europea, ma anche da parte del governo, che invece cerca di intestarsi una protesta che è anche contro lo stesso governo”.


Infine, Schlein ha ricordato la questione, stranamente poco presente nelle proteste di questi giorni, dell’accaparramento del valore aggiunto dei prodotti agricoli da parte della grande distribuzione, che a volte costringe gli agricoltori a vendere sottocosto i loro prodotti. “Volevo aggiungere una cosa, c’è un’altra questione che mi preme – ha detto la segretaria del Pd -, su quanto il governo italiano fa propaganda: ora cerca maldestramente di cavalcare questa protesta, ma non si assume le responsabilità dei suoi errori e delle sue mancanze. Non si parla mai abbastanza”, e il governo “non ha mai riunito il mondo agricolo per riflettere sul fatto che spesso gli agricoltori si trovano a vendere a un prezzo che è più basso del loro costo di produzione”, ha rilevato. “Qui c’è una grande riflessione da fare – ha sottolineato Schlein – su come funziona tutta la filiera agroalimentare, su come arriva la grande distribuzione, su chi fa grandi margini di profitti e chi invece come gli agricoltori, sottoposti a enorme stress, hanno visto sempre più ridotti i loro guadagni, fino a che diventa quasi insostenibile produrre”.


“Io penso – ha concluso Schlein – che non dobbiamo rinunciare ad affrontare l’emergenza climatica perché altrimenti, a partire proprio da quel settore, saremmo comunque travolti”.