Stellantis, Meloni: bizzarre parole Tavares, rapporto equilibratoRoma, 5 feb. (askanews) – “Ho letto di alcune dichiarazioni dell’ad di Stellantis Carlos Tavares sugli incentivi. Non ho trovato questa intervista e mi sarebbe sembrato un po’ curioso perchè penso che un ad di una grande società sappia che gli incentivi non possono essere rivolti a una azienda nello specifico e penso che si sappia anche che noi abbiamo appena investito un miliardo sugli eco incentivi. Mi è parso quel che ho letto abbastanza bizzarro, poi siamo sempre disponibili e aperti per tutto quello che in Italia può produrre posti di lavoro. Poi se invece si ritiene che produrre in altre nazioni sia meglio non posso dire niente ma poi non mi si dica che ‘auto prodotta è italiana e non si venda come italiana”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Tokyo.
“Noi siamo interessati a ogni forma di investimento che può produrre posti di lavoro, siamo molto attenti all’automotive, ma il rapporto deve essere equilibrato”, ha aggiunto.
Spreco alimentare, entro il 2040 stop a confezioni monousoRoma, 5 feb. (askanews) – Le nuove norme approvate dal Parlamento europeo prevedono per tutti gli operatori che fanno asporto di cibo o bevande un obbligo del 20% di riuso entro il 2030 e dell’80% entro il 2040. I produttori di materiali riciclabili hanno alzato gli scudi contro questo nuovo approccio, e uno studio della società di consulenza McKinsey stima che il passaggio a imballaggi riutilizzabili, nel takeaway alimentare e nell’e-commerce, possa generare emissioni e costi collettivi superiori a quelli dell’attuale sistema basato sul riciclo di packaging monouso.
Per Nicola Lamberti, imprenditore e fondatore e ceo di Planeat, società benefit e piattaforma di delivery per la spesa online, le nuove norme sono una opportunità. Da marzo 2024, infatti, Planeat intende sostituire progressivamente i contenitori riciclabili utilizzati (attualmente in mater b e facilmente smaltibili nell’umido o nell’indifferenziato), con recipienti in plastica lavabili. “L’impatto sull’ambiente in termini di spreco di acqua e di suolo è sicuramente inferiore se utilizziamo contenitori lavabili – spiega – Per produrre 30 grammi di Mater-Bi, che è fatto di amido di mais e oli vegetali, ci vuole una enorme quantità di acqua. Ci vuole acqua per coltivare il mais, e per produrre gli oli, e altra acqua per il processo di lavorazione. Ovviamente un contenitore in Mater-Bi è infinitamente meglio di uno di plastica, ma comunque ha un water footprint di 100 litri. Al contrario, con quelli lavabili, l’acqua che utilizzeremo nel ciclo di lavaggio per un migliaio di recipienti sarà meno di un litro. Inoltre, eliminiamo alla base il problema dello smaltimento, evitando di intasare le discariche, occupare troppa terra, e consumare suolo e acqua”.
Proprio oggi si celebra l’11esima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Gli obiettivi, come indicato dall’Agenda 2030, sono quelli di moltiplicare le buone pratiche quotidiane a partire dalla prevenzione e riduzione dello spreco nelle case, nella filiera di produzione, distribuzione e commercio del cibo, nella ristorazione, nelle mense, nei comportamenti e nelle abitudini di acquisto, gestione e conservazione. Quest’anno, in particolare, il focus della giornata si concentrerà sugli effetti della crisi economica, ambientale e sociale globale sullo spreco e sulle abitudini di acquisto.
Protesta trattori, Meloni: rabbia per visione ideologica transizioneTokyo, 5 feb. (askanews) – “Si può sempre lavorare per fare meglio e più, io sono pronta ad ascoltare le istanze dei lavoratori dell’agricoltura che per noi sono fondamentali. Chiaramente molta della rabbia degli agricoltori deriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di poter difendere l’ambiente combattendo gli agricoltori e questo non è la mia visione. Io penso che invece gli agricoltori siano fondamentali e debbano essere coinvolti nella transizione ecologica se vogliamo che questa funzioni perchè sono persone attente alle dinamiche ambientali”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a proposito della protesta dei trattori.
“Noi – ha aggiunto – abbiamo sempre incontrato gli agricoltori dall’inizio del nostro mandato: il mondo agricolo è uno dei principali mondi a cui abbiamo rivolto la nostra attenzione e lo dimostrano i fatti. Abbiamo aumentato le risorse per gli agricoltori con le leggi di bilancio; quando abbiamo rinegoziato il Pnrr abbiamo portato le risorse per gli agricoltori da 5 a 8 mld; rispetto a proteste rispetto ad altri Paesi europei in cui non sono stati rinnovati gli incentivi sul gasolio noi abbiamo fatto lo sforzo di rinnovarli. Noi abbiamo fatto il massimo possibile, abbiamo fatto un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza. Anche la famosa norma sulla carne sintetica, che è stata derisa e vituperata, viene presa a modello in diversi Paesi europei e anche oltre oceano, e quindi abbiamo un focus dall’inizio del governo aperto sugli agricoltori”.
Scordamaglia: agroalimentare contribuisce sicurezza alimentare MORoma, 5 feb. (askanews) – “Se davvero vogliamo ripensare la sicurezza nel Medio Oriente, non possiamo che partire da un’azione congiunta e strategica sulla sicurezza alimentare con l’Italia realmente protagonista, trasformando questo ambito da punto di debolezza in un elemento di forza”: lo ha detto Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda ” Rethinking security in the Middle East” nell’ambito di MED-Mediterranean Dialogues.
“L’insicurezza alimentare già prima delle recenti crisi è sempre stata una delle principali cause di instabilità nella regione Mediorientale e all’aumentare dell’ insicurezza alimentare si assiste all’aumento della tensione geopolitica dell’area”, ha aggiunto l’amministratore delegato. “Una situazione che appare ancora più chiara se pensiamo agli effetti di questa crisi sul canale di Suez – ha proseguito Scordamaglia – con un crollo di oltre il 40% del passaggio di navi, e un effetto non solo sul nostro Paese, ma inflattivo globale sulle derrate alimentari che rischia di diventare drammatico”. “Ogni volta che le supply chain alimentari rallentano o rischiano di interrompersi aumentano quelle forme di neo-protezionismo deleterie per il mercato e per l’equilibrio dei Paesi più fragili”, ha aggiunto ricordando che nel 2023 queste politiche hanno provocato un calo del 5% dei commerci internazionali.
Filiera Italia e Coldiretti lavorando con i ministeri degli Esteri, dell’Agricoltura e con la cooperazione italiana “hanno già messo l’expertise e la tecnologia a disposizione di Paesi come l’Egitto, l’Algeria la Tunisia, non con finalità assistenzialistiche, ma di vera partnership e joint-venture scambiando competenze e risorse. Ora siamo pronti a farlo anche in Medio Oriente – ha proseguito Scordamaglia – avevamo previsto di cominciare già dal Libano ma per operare abbiamo bisogno di condizioni di stabilità”. “L’auspicio è che insieme al Ministero, alla nostra cooperazione e alla nostra filiera produttiva si possa realmente, in piena partnership, lavorare per trasformare un problema in una soluzione”, ha concluso.
Al via lavori nuova stazione di Bergamo per 460 mln: pronta entro 2026Milano, 5 feb. (askanews) – Al via la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Bergamo, nel cui progetto rientra anche il raddoppio dei binari della linea Ponte San Pietro-Bergamo, un investimenti pari a circa 460 milioni di euro, in parte finanziati anche da fondi Pnrr. Rete ferroviaria italiana, capofila del polo infrastrutture del gruppo FS Italiane e committente dell’opera, ha affidato alla società di ingegneria Italferr di FS la direzione dei lavori. La fine dei lavori è attesa per dicembre 2026, una data su cui si è impegnato lo stesso ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio: “Lavoriamo insistentemente e abbiamo già attivi i cantieri. Le scadenze non sono solo dettate dall’Europa ma sono anche scadenze che abbiamo fatto noi nei nostri piani di lavoro e le garantiremo”, ha detto a margine della cerimonia di apertura dei lavori. “Questi interventi rappresentano un altro passo importante per tutta la Lombardia e l’Italia, stiamo recuperando anni perduti. Le infrastrutture sono la spina dorsale del Paese e la Lombardia, come locomotiva, ha bisogno di più treni”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. In particolare, le opere prevedono la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Bergamo, l’adeguamento della fermata di Bergamo Ospedale e della stazione di Ponte San Pietro, la realizzazione della nuova fermata di Curno e il raddoppio dei binari tra Bergamo e Curno. Prevista inoltre la soppressione dei quattro passaggi a livello esistenti sulla linea ferroviaria, con la contestuale realizzazione di opere sostitutive come sottoattraversamenti carrabili e ciclopedonali. Gli interventi garantiranno una migliore mobilità nel bacino bergamasco e un incremento della capacità della linea a beneficio dei collegamenti regionali tra Bergamo, Monza e Milano e tra Bergamo e Lecco nonché un incremento delle corse. La nuova fermata di Curno consentirà di ampliare il bacino di utenza e di garantire maggiore accessibilità al trasporto ferroviario mentre il potenziamento della fermata di Bergamo Ospedale permetterà di raggiungere il polo sanitario anche agli utenti della linea Lecco-Bergamo. Gli interventi riguarderanno anche la stazione di Ponte San Pietro dove sono previsti l’adeguamento dei marciapiedi e la realizzazione di un nuovo sottopasso pedonale.
“Ciò che conta è il cambiamento funzionale: andremo a realizzare un polo intermodale, non più solo una stazione ferroviaria. È la connessione tra i sistemi di mobilità: il treno, il collegamento con l’aeroporto e i bus urbani e interurbani – ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – Sono opere in parte finanziate dal Pnrr e questo dice quanto questo grande investimento che l’Europa consente all’Italia sia rilevante per i territori. Tutti i cantieri procederanno in parallelo perché la scadenza è la medesima per tutti: il 2026”. La nuova stazione di Bergamo e il raddoppio della linea Ponte San Pietro-Bergamo si inseriscono nel più ampio piano degli interventi di potenziamento del nodo ferroviario di Bergamo che comprende anche la realizzazione del nuovo collegamento con l’aeroporto di Bergamo-Orio Al Serio, parte integrante delle strategie previste dal piano industriale del gruppo FS. “Il collegamento per Orio – ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi – è fondamentale e unirà l’aeroporto al capoluogo in 10 minuti, efficientando le connessioni con Milano e migliorando sensibilmente l’accessibilità sostenibile allo scalo”. Il progetto rientra tra le opere strategiche dell’iniziativa Cantieri Parlanti del gruppo FS (con le società RFI e Italferr), un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli collocati all’interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri.
Vino, Cantina di Venosa cresce anche nel 2023: fatturato 7,4 mln (+17%)Milano, 5 feb. (askanews) – Cantina di Venosa (Potenza) ha chiuso il 2023 con un fatturato di 7,4 milioni di euro (+17% rispetto ai 6,3 mln del 2022), registrando un +11% di bottiglie vendute rispetto all’anno precedente: 1,9 mln contro 1,7 mln. Un trend ancora più significativo se calcolato sull’ultimo quinquennio: rispetto al 2019 +30% in valore e +72% in volume. Lo ha comunicato la stessa cooperativa del Vulture, l’unica in Basilicata.
“Sono numeri importanti che segnano un percorso di sviluppo su cui ci stiamo impegnando da anni con tanti progetti su più fronti” ha commentato soddisfatto il presidente Francesco Perillo, aggiungendo che “abbiamo ad esempio rivoluzionato di recente la nostra organizzazione logistica per mettere in efficienza il magazzino e la gestione degli ordini, avvalendoci di macchinari robotizzati”. “Già da anni stiamo crescendo con un approccio di sostenibilità – ha proseguito – un tema questo su cui siamo impegnati con tanti progetti, tra cui la scansione satellitare di una parte sempre più consistente dei nostri vigneti, al momento 150 ettari, per avere ogni settimana una fotografia del ciclo vegetativo che ci permette di sapere con estrema precisione dove si verificano condizioni di stress idrico o rischi di malattie patogene e intervenire tempestivamente. “Oltre al progetto del ‘Sentinel 2’, siamo da tempo impegnati anche nella sostenibilità economica e sociale” ha detto il presidente di Cantina di Venosa, precisando che “abbiamo promosso un Codice Etico per i dipendenti, i fornitori e i clienti, e abbiamo adottato un insieme di norme volontarie e certificazioni che assicurano ulteriormente la salubrità dei vini. Nel 2022 è nato inoltre il Bilancio di Sostenibilità e l’anno scorso è arrivata la certificazione Equalitas sulla sostenibilità ambientale: presto – ha concluso – completeremo la prima parte dei lavori di un grande progetto di riqualificazione della nostra Cantina, con un progetto di architettura sostenibile”.
Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è oggi una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% dei quali giovani) e 800 ettari di vigne, con una resa di 50mila quintali d’uva (90% aglianico del Vulture) e 35mila ettolitri di vino. Complessivamente produce quasi due milioni di bottiglie – su un potenziale di cinque milioni – e 21 etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture Doc e Docg.
Premierato, Meloni: bene accordo maggioranza, norma più chiaraTokyo, 5 feb. (askanews) – “L’opposizione fa il suo lavoro, mi sembra abbastanza normale. Loro non vogliono l’elezione diretta del capo del governo. E’ una posizione legittima ed è normale che cerchino di realizzarla con gli emendamenti. Per quel che riguarda la maggioranza sono molto contenta che lavorando si sia trovata una formulazione della norma che è più chiara rispetto alla precedente e che ribadisce un fatto semplice: sono gli italiani che devono scegliere da chi farsi governare, serve stabilità dei governi, basta con gli inciuci, il trasformismo, i governi tecnici, la democrazia si esercita se risponde alla volontà dei cittadini”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Tokyo.
“E’ quello – ha aggiunto – che stiamo cercando di realizzare, non mi stupisce che altri che in questi anni hanno privilegiato i governi costruiti nel Palazzo siano contrari. Rimane che abbiamo avuto un mandato dagli italiani e intendiamo portare avanti la riforma che considero la madre di tutte le riforme perchè una forza e una stabilità della politica può generare anche tutte le altre riforme necessarie”.
Sanremo, Amadeus: no presenze istituzionali, no monologhi coconduttoriSanremo, 5 feb. (askanews) – No presenze istituzionali, no monologhi dei coconduttori. “L’anno scorso abbiamo avuto l’onore del presidente della Repubblica, quest’anno non ci saranno presenze istituzionali e i coconduttori non faranno monologhi, piuttosto racconti personali. Avremo alcuni messaggi personali, come Giovanni Allevi, con la sua malattia da cui sta uscendo vincitore, un riferimento alle morti sul lavoro e uno sul musicista ucciso a Napoli Giorgiò Cutolo. Verrà la mamma”, ha spiegato Amadeus alla sua quinta conduzione al Festival di Sanremo.
Meloni: accolgo le dimissioni di Sgarbi, scelta correttaTokyo, 5 feb. (askanews) – “Dopo il pronunciamento dell’Antitrust, la decisione di Sgarbi di dimettersi è corretta. Aspetto di incontrarlo a Roma per accogliere quelle dimissioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Tokyo del caso del sottosegretario alla Cultura.
Quanto alla richiesta di Sgarbi di una verifica sulle incompatibilità degli altri membri del governo, Meloni ha risposto: “Ho atteso per avere degli elementi oggettivi, mi aspetto che Sgarbi, che ha potuto contare su un governo che attendeva degli elementi oggettivi, non si aspetti che quel governo decida per altri con elementi che non sono oggettivi perchè sarebbe un po’ eccessivo. Mi pare che Sgarbi si sia reso conto che la scelta corretta era quella delle dimissioni e quindi accolgo le dimissioni”, ha concluso.
Cattolica: ecco naso elettronico che certifica qualità e provenienza vinoRoma, 5 feb. (askanews) – Costruire un naso elettronico per controllare cibo e bevande. È stato questo l’obiettivo del progetto di ricerca di Sonia Freddi, postdoctoral researcher e referente del progetto d’Ateneo “Dalle nanostrutture all’intelligenza artificiale: un naso elettronico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo”, finanziato con i fondi del 5×1000 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’analisi delle componenti volatili – spiega una nota – è un metodo efficiente per ottenere informazioni riguardo la composizione chimica di fluidi e solidi e questa analisi può essere potenzialmente applicata in svariati campi, inclusi il controllo della qualità, della freschezza e dell’origine di prodotti alimentari. Infatti, cibi e bevande emettono particolari molecole di gas che possono indicare se un prodotto è fresco o deteriorarato, o possono rivelare la provenienza di determinati alimenti. Se si riesce a tracciare la presenza di queste componenti gassose considerate biomarcatori di freschezza, origine e qualità, è possibile accertare in modo rapido e semplice queste caratteristiche. Nel dettaglio, il progetto di ricerca è volto alla realizzazione di piattaforme di sensori a base di nanotubi di carbonio e grafene, in grado di rilevare specifiche molecole di gas. Questo perché il vino è caratterizzato da particolari componenti organolettiche e volatili, circa 800 diverse componenti, che identificano non soltanto la sua composizione chimica o la tipologia d’uva utilizzata per produrre quel vino, ma possono essere indicative anche per tracciarne la provenienza e controllarne l’origine.
Negli ultimi anni, l’industria vinicola ha cercato tecniche sempre più rapide e affidabili per controllare soprattutto l’origine di quei vini identificati come di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) o di denominazione di origine controllata (DOC) e l’analisi delle componenti volatili tramite l’utilizzo di un naso elettronico, grazie alla sensibilità elevata dei sensori, alla risposta rapida e alla facilità di utilizzo, oltre che alla capacità di riconoscere numerose componenti attraverso metodi di analisi multivariata e costi contenuti, è una tecnica che sta prendendo sempre più piede in questo ambito. Il naso elettronico si è dimostrato in grado sia di riconoscere la freschezza e l’adulterazione di un generico vino bianco (in dettaglio, in uno spazio 2D delle componenti principali, si trova un trend in funzione della freschezza del vino, appena aperto, dopo una settimana e dopo mesi dall’apertura della bottiglia), sia di riconoscere con buona precisione i vari vini che sono stati testati (in dettaglio, ciascun vino testato clusterizza in regioni differenti di uno spazio 2D delle componenti principali). Questi risultati preliminari confermano la fattibilità di utilizzare il naso elettronico sviluppato per monitorare la freschezza di un vino e la sua origine, aprendo la strada a possibili test in cantine o aziende vitivinicole.