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Tag: Sanremo 2023

Inflazione, Cgia: tra 2021-23 su famiglie stangata da 4mila euro

Inflazione, Cgia: tra 2021-23 su famiglie stangata da 4mila euroRoma, 3 feb. (askanews) – A causa del boom dell’inflazione registrato tra il 2021-2023, pari al +14,2 per cento, la famiglia media italiana ha speso in questi ultimi due anni 4.039 euro in più. Se, infatti, la spesa annuale delle famiglie in termini correnti nel 2021 ammontava a 21.873 euro, nel 2023 è salita a 25.913 euro (+18,5 per cento). In questo ultimo biennio l’aumento medio mensile è stato pari a 337 euro. I rincari più importanti hanno interessato i biglietti aerei, le bollette di luce e gas e i prodotti alimentari (zucchero, riso, olio di oliva, latte a lunga conservazione, burro, etc.). A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.


Una stangata che, ovviamente, ha penalizzato soprattutto le famiglie più fragili economicamente. L’aumento generalizzato dei prezzi, infatti, ha provocato una perdita di potere d’acquisto che non ricordavamo da almeno 25 anni. In altre parole, negli ultimi 24 mesi molti nuclei familiari hanno speso di più e hanno portato a casa un numero di beni e di servizi decisamente inferiore.

Turismo, Confcommercio: inizio 2024 banco di prova per vacanze

Turismo, Confcommercio: inizio 2024 banco di prova per vacanzeRoma, 3 feb. (askanews) – Con una Pasqua particolarmente bassa, Carnevale nella seconda settimana di febbraio e uno stato dell’innevamento non ovunque soddisfacente, il primo trimestre dell’anno rappresenta un vero banco di prova per le vacanze dei nostri connazionali. Dopo la generosa ripresa di Natale e Capodanno – nonostante le oltre 300.000 disdette last minute causa epidemia influenzale – la domanda di turismo degli italiani sembrerebbe tenere anche per il 2024 anche se con vacanze più brevi, frazionate in più partenze e meno concentrate nelle date clou. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg per il primo trimestre 2024. Saranno, infatti, 13 milioni gli italiani che, tra gennaio e marzo, effettueranno una o più vacanze per un totale di 20,6 milioni di partenze, con una prevalenza per i viaggi brevi – quasi due terzi del totale – e pernottamenti in strutture turistico ricettive preferite da oltre la metà dei viaggiatori; per le vacanze di 7 giorni o più, anche se l’albergo resta la prima soluzione (per 2 italiani su 10), a seguire troviamo le seconde case o l’ospitalità di amici e parenti: una scelta dettata, con ogni probabilità, anche dalle disponibilità di budget. Quanto alle destinazioni, per gli short break città e luoghi d’arte si collocano al primo posto con il 38% delle preferenze, mentre la montagna si attesta al secondo posto, sempre dopo le grandi città, per i soggiorni di durata media, da 3 a 5 pernottamenti: primo segnale di una tendenza alla vacanza sì “bianca” ma non più di una “settimana”. Con un’intensa offerta culturale – città d’arte e borghi – ma anche di località interne e della costa, le regioni di destinazione preferite sono Toscana, Lazio ed Emilia Romagna, soprattutto per le vacanze brevi, mentre, per i viaggi più lunghi, la meta preferita è il Trentino Alto Adige.

Presidenziali anticipate in Azerbaigian 7 febbraio. Aliyev verso quinto mandato e “una nuova era”

Presidenziali anticipate in Azerbaigian 7 febbraio. Aliyev verso quinto mandato e “una nuova era”Roma, 3 feb. (askanews) – Il 7 febbraio, con oltre 85mila osservatori, 790 dei quali provenienti dall’estero (80 dell’Osce), si apriranno i seggi delle elezioni presidenziali anticipate dell’Azerbaigian, convocate dal presidente in carica Ilham Aliyev che punta al suo quinto mandato, obiettivo che sembra abbastanza scontato nonostante i sei rivali che gli contendono il posto.


Il voto della prossima settimana “segna la fine di un’era” e l’inizio di una nuova, secondo il capo di stato uscente e si presenta nel segno del numero 7 (convocate il 7 dicembre 2023, per il 7 febbraio 2024, per altri sette anni di mandato e con sette candidati), saranno infatti le prime a svolgersi dopo quella che Aliyev ha definito “il pieno ripristino della sovranità” territoriale del Paese, dopo la riconquista dei territori contesi del Nagorno Karabakh a settembre 2023. E mentre i dibattiti politici si consumano con poco interesse da parte della maggioranza dell’elettorato e senza la mancanza di una vera proposta alternativa ad Aliyev, che viene elogiato anche dagli altri candidati per i risultati raggiunti, in particolare per la riconquista del Karabakh, i due principali partiti d’opposizione, fuori dal Parlamento e dalla vita politica ufficiale del Paese perché da tempo boicottano le elezioni, non hanno presentato alcun candidato. Il Fronte popolare dell’Azerbaigian ha chiesto di non andare a votare alle presidenziali, definite una farsa, mentre il Musavat ha contestato la mancanza di elezioni libere e l’arresto di giornalisti e attivisti politici.


L’elezione del presidente dell’Azerbaigian avviene in forma diretta: 6 milioni 320.500 aventi diritto saranno chiamati al voto in 6.319 seggi a cui si aggiungono 49 seggi all’estero in 37 Paesi. La Commissione elettorale centrale ha annunciato che le urne si apriranno alle 8:00 di mercoledì prossimo per chiudere alle 19:00 (rispettivamente le 5:00 e le 16:00 in Italia). Oltre ad Aliyev, dato per assoluto favorito al primo turno per un quinto mandato di sette anni, hanno presentato la loro candidatura in 16 ma soltanto sei sono state approvate dalla Cec.


“A settembre abbiamo chiuso un’era, con un evento epocale. Credo che non ci sia stata una vittoria simile nei cento anni di storia dell’Azerbaigian – ha dichiarato Aliyev in un’intervista rilasciata dopo l’annuncio delle elezioni anticipate e della sua candidatura – Le elezioni presidenziali dovrebbero sancire l’inizio di questa nuova era”. L’autoproclamata repubblica separatista del Nagorno Karabakh ha annunciato il 28 settembre 2023 la sua dissoluzione a partire dal 1 gennaio 2024, dopo l’offensiva armata dell’Azerbaigian, tappa fondamentale della travagliata storia dell’area su cui ancora, però, non è stato firmato un accordo di pace definitivo, anche se le due parti parlano di progressi. La seconda ragione per la convocazione di un voto anticipato, ha spiegato il presidente azerbaigiano, è “che per la prima volta nella nostra vita di Paese indipendente, un’elezione si svolgerà in ogni angolo della nostra nazione” e “quindi ho pensato che le prime votazioni dovessero essere le più importanti, le presidenziali”. Infine, ha spiegato ancora Aliyev, “il mio ruolo da presidente ha superato i 20 anni” e quindi “un voto dopo 20 anni rappresenta la giustificazione di un tale periodo cronologico”.


Tra i “rivali” di Aliyev, candidato del Partito Nuovo Azerbaigian, non si annovera nessuna donna, come ha sottolineato la stessa Commissione elettorale centrale. I sei uomini che si sono presentati ma che non hanno chance di conquistare percentuali di riguardo nel voto del 7 febbraio, sono Fazil Mustafa, candidato dei liberali del Grande Ordine, Elsad Musayev, del partito Grande Azerbaigian, all’opposizione in Parlamento insieme al Fronte popolare, il cui presidente Gudrat Hasanguliyev ha deciso di candidarsi, il socialdemocratico del Fronte nazionale Razi Nurullaev e gli indipendenti Zahid Oruj e Fuad Aliyev. Al centro della campagna elettorale, che si chiuderà 24 ore prima dell’apertura dei seggi, la crescita economica del Paese, legata attualmente principalmente agli idrocarburi (il settore appresenta circa il 90% delle esportazioni del paese e il 30-50% del suo Pil), e il consolidamento dell’integrità territoriale con la ricostruzione dei territori liberati. La popolarità di Aliyev è aumentata vertiginosamente dopo il successo dell’operazione per riprendere il controllo del Nagorno Karabakh e circa il 75% della popolazione ha approvato la gestione del conflitto da parte di Aliyev, secondo i media azerbaigiani. Inoltre, la politica economica degli ultimi 20 anni, che ha puntato sia sugli idrocarburi sia sulla diversificazione, ha portato una ricchezza significativa e aumentato il tenore di vita della popolazione. Con un Pil a +3% e +2,6%, rispettivamente per il 2023 e 2024, l’Azerbaigian si presenta come un partner affidabile per l’Europa e per l’Italia e i rapporti con l’Occidente potranno spingere ulteriormente la crescita dell’economia. Il Memorandum of Understanding siglato con l’Unione Europea (che prevede di raddoppiare le esportazioni di gas dall’Azerbaigian verso l’Europa entro il 2027 e attraverso il Tap da 11 a 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno), e la possibile azione riformatrice del governo a sostegno del settore non-oil, infatti, potrebbero essere un traino per l’ulteriore sviluppo del Paese caucasico. (di Daniela Mogavero)

Stock Spirits Italia lancia Wild-Arbor, creme di liquore trasparenti

Stock Spirits Italia lancia Wild-Arbor, creme di liquore trasparentiMilano, 3 feb. (askanews) – Stock Spirits Italia, tra i leader nel settore dei liquori nell’Europa Centro-Orientale, ha siglato una partnership con The Reformed Spirits Company Ltd (Reyka vodka, Fever-Tree e Martin Miller’s) per introdurre sul mercato europeo la gamma di creme di liquore trasparenti “Wild-Arbor”.


Disponibile in tre varianti, questa particolare crema di liquore “è prodotta solo con ingredienti di origine vegetale, senza glutine e con quasi metà delle calorie, ed è estremamente versatile, perfetto sia da solo che miscelato”. Stock Spirits Italia ha poi precisato che “oltre ad essere carbon neutral e ad applicare pratiche sostenibili, ‘Wild-Arbor’ intensifica l’impegno per la riduzione del carbonio piantando almeno un albero per ogni bottiglia venduta”. La novità sarà disponibile esclusivamente per il canale Horeca e verrà distribuito in Europa a partire dall’Italia, con un primo test già in corso nell’area di Firenze. “Quando il mio team ed io abbiamo scoperto questo prodotto, abbiamo immediatamente visto l’opportunità di colmare una lacuna nel mercato per un prodotto come questo che soddisfa le attuali preferenze dei consumatori” ha spiegato Evelina Teruzzi, Ceo di Stock Spirits Italia, aggiungendo che “siamo rimasti colpiti non solo dal gusto straordinario di tutte le varianti, ma soprattutto dall’unicità di questo liquore trasparente che ha la stessa consistenza cremosa delle tradizionali creme di liquore”. Si tratta per Teruzzi di “un prodotto versatile e dal gusto eccezionale, realizzato con materie prime di ottima qualità, e impegnato a salvare il pianeta: esattamente ciò che i consumatori cercano oggi. Una vera innovazione come questa – ha concluso – è una rarità nel settore delle bevande, non vediamo l’ora di farla diventare un altro leader di categoria e di collaborare con tutto il team di The Reformed Spirits Company”.

Ghali svela il suo ritorno live il 29 ottobre al Forum di Assago

Ghali svela il suo ritorno live il 29 ottobre al Forum di AssagoMilano, 3 feb. (askanews) – In attesa di vederlo esibirsi sul palco del 74esimo Festival di Sanremo, in gara per la prima volta tra i big con il brano “Casa mia” (Warner Music Italy/Sto Records), Ghali svela oggi il suo grande ritorno live con un evento unico: un’imperdibile data in programma il 29 ottobre al Forum di Assago e prodotta da Vivo Concerti, con cui l’icona mondiale della musica italiana è pronta a conquistare per la seconda volta il palco di uno dei palasport più importanti d’Italia.


Dopo avere infiammato il Forum nel 2018, l’eclettico rapper di Baggio – inserito tra le 100 giovani personalità che stanno plasmando il futuro del mondo secondo il Time, con 50 dischi di Platino e 16 dischi d’oro nel palmarès – è pronto a portare tutto il suo mix di influenze musicali e a sparigliare ancora una volta i generi con un’esplosiva setlist dove confluiranno i brani che l’hanno proiettato nella stratosfera del pop, le hit che hanno dominato le classifiche italiane, passando per la trap più viscerale e pura del suo ultimo mixtape, Pizza Kebab Vol.1 per un incredibile ritorno a quella che è a tutti gli effetti casa sua. Biglietti disponibili online dalle ore 14.00 di venerdì 9 febbraio su www.vivoconcerti.com e dalle ore 10.00 di mercoledì 14 febbraio nei punti vendita autorizzati.

Giornata prevenzione spreco alimentare: 783 mln persone soffrono la fame

Giornata prevenzione spreco alimentare: 783 mln persone soffrono la fameRoma, 3 feb. (askanews) – La Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare – che ricorre in Italia il 5 febbraio – è un’occasione per riflettere sul grande paradosso dell’era attuale: nel mondo abbiamo cibo a sufficienza per tutti, eppure 783 milioni di persone soffrono la fame. Un’ingiustizia tanto più inaccettabile se si pensa che il cibo perso e sprecato ogni anno a livello globale potrebbe sfamare 1,26 miliardi di persone, ovvero quasi il doppio di quelle che ogni giorno vanno a letto senza cena. E non si tratta di una realtà lontana, relegata alle aree più remote del globo, ma riguarda anche l’Italia. Nel nostro Paese, infatti, quasi 1 persona su 10 è povera e non ha accesso ad un’alimentazione adeguata. Allo stesso tempo, si stima che ogni italiano butti nella spazzatura mezzo chilo di cibo ogni settimana.


“Nella loro essenzialità, questi numeri parlano chiaro: la fame non è un problema di scarsità di risorse, ma di sistema. La buona notizia che ne deriva è che questa non è una piaga ineliminabile, ma può essere sconfitta, agendo sulle sue cause strutturali, tra cui figurano anche le disuguaglianze nella distribuzione di risorse a livello globale”, commenta Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame. La giornata di prevenzione dello spreco alimentare rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare sul tema del cibo e dei sistemi alimentari e per riflettere sull’altra faccia della medaglia, ovvero il cibo che manca.


“Creare consapevolezza è un primo passo necessario verso il cambiamento, che deve investire sia le pratiche individuali che le scelte politiche dei governi. Solo ripensando profondamente i sistemi alimentari globali e lavorando per un’equa distribuzione delle risorse potremo garantire ad ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame”, conclude Garroni.

Città della Scienza, weekend celebra le diverse forme di vita sulla Terra

Città della Scienza, weekend celebra le diverse forme di vita sulla TerraRoma, 2 feb. (askanews) – “Insieme per la vita”: in occasione della giornata dedicata alla Vita del 2 febbraio, Città della Scienza celebra la diversità della vita sulla Terra. Una serie di laboratori avvincenti, per scoprire i concetti di ecosistema e biodiversità in modo divertente e interattivo e viaggiare attraverso l’incredibile rete di connessioni a sostegno della vita. Con il laboratorio Un esercito di anticorpi! piccoli e grandi potranno scoprire come il sistema immunitario cerca di combattere gli agenti patogeni preparando il corpo per gli attacchi futuri. E ancora il laboratorio Assaggi di primavera guiderà i visitatori alla scoperta della capillarità, il fenomeno per cui sostanze come l’acqua riescono a salire in alto attraverso piccolissimi tubi, detti capillari. Con Il gioco dell’oca della biodiversità ci si potrà sfidare per conoscere molte cose interessanti sulla natura e su come proteggerla. Il Laboratorio di fotosintesi mostrerà questo affascinante processo delle piante e per finire l’affascinante science show E-Sperimentiamo con l’acqua sarà l’occasione per fare una provvista a base di semplici ma sorprendenti esperimenti scientifici da realizzare in casa o all’aperto, sulle proprietà dell’acqua. Sarà inoltre l’occasione per ripercorrere le tappe storiche più importanti che hanno contribuito al miglioramento e all’aumento delle aspettative di vita: dalle prime vaccinazioni, alla nascita degli antibiotici, allo sviluppo dei consultori sul territorio, anche grazie al Portale Salute del Cittadino, lo strumento per accedere ai servizi online messi a disposizione dal Sistema Sanitario Regionale (SSR), nell’ambito del più ampio progetto della Regione Campania denominato Sinfonia, realizzato da Soresa. Attraverso il science game Le tappe di una grande storia… di Salute! si ripercorreranno i momenti fondamentali della nascita del Sistema Sanitario Nazionale Italiano per arrivare a Sinfonia, il portale Salute del Cittadino.

Abruzzo, Calenda: D’Amico è in grado di risanare questa Regione

Abruzzo, Calenda: D’Amico è in grado di risanare questa RegioneTeramo, 2 feb. (askanews) – “Sono qui per sostenere Luciano D’Amico, perché è una persona che ha dimostrato capacità di gestione rimettendo a posto aziende molto in difficoltà. E’ una persona colta, è un professore, conosce l’economia e ha grande esperienza. Questa Regione ha la sanità letteralmente a pezzi, ha cento milioni di debiti che paga alle altre Regioni per far curare gli abruzzesi”. Lo ha detto il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, questa sera a Teramo a sostegno della candidatura di Luciano D’Amico a presidente della Regione Abruzzo con l’ampia coalizione di centrosinistra, che si oppone a quella centrodestra nelle prossime elezioni regionali del prossimo 10 marzo.

Carne coltivata, l’Ue non si è mai espressa su sostanza legge

Carne coltivata, l’Ue non si è mai espressa su sostanza leggeBruxelles, 2 feb. (askanews) – Per il momento, “la Commissione europea non ha osservazioni o commenti sulla sostanza” della legge italiana che vieta la carne coltivata. Lo ha detto oggi a Bruxelles la portavoce per il Mercato unico della Commissione europea, Johanna Bernsel, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla chiusura anticipata, comunicata il 29 dicembre, della procedura di notifica “Tris” da parte dell’Esecutivo comunitario.


In effetti, “la chiusura della procedura di notifica ‘Tris’ (‘Technical Regulations Information System’, ndr) è fondata su basi procedurali, perché la legge è stata notificata in violazione del periodo di sospensione (‘standstill period’, ndr) che si applica alla direttiva Tris”, ha precisato la portavoce. La direttiva Tris (UE 2015/1535) prevede in effetti che le proposte di leggi nazionali che potrebbero introdurre delle barriere alla circolazione di prodotti e servizi nel mercato unico europeo, sotto forma di regole tecniche, siano notificate alla Commissione prima che siano adottati formalmente, e che sia sospesa la loro approvazione finale per tre mesi dopo l’invio della notificaprima che arrivi la risposta da parte di Bruxelles e le eventuali osservazioni da parte di altri Stati membri. Nel caso in questione, invece, l’Italia ha notificato la legge che proibisce la carne coltivata subito dopo la sua approvazione, avvenuta in via definitiva il 30 novembre scorso.


Una precedente notifica del progetto di legge era stato inviata correttamente a Bruxelles prima dell’approvazione, ma era stata poi ritirata a metà ottobre, con la motivazione secondo cui il testo avrebbe potuto ancora subire modifiche durante l’iter parlamentare. Tuttavia, la direttiva Tris (art.5, par. 1) prevede che, in questo caso, la notifica non sia ritirata, ma completata con le informazioni aggiuntive riguardo alle modifiche intervenute. La risposta della Commissione indica chiaramente non una “archiviazione” del caso, ma piuttosto l’impossibilità di procedere secondo quanto previsto dalla direttiva Tris, e quindi una bocciatura del comportamento dell’Italia, che ha violato la direttiva.


Compmetamente diversa appare l’intepretazione del ministro italiano dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida. In una nota ieri aveva affermato che la chiusura della procedura Tris “comporta che sia stata definitivamente accertata, da parte della Commissione europea, la compatibilità della legge con i principi del diritto della Ue in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto con un parere circostanziato, a prescindere dalle modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione, né richiesta all’Italia di abrogare la legge”. Al giornalista che chiedeva se l’Esecutivo comunitario potesse confermare o smentire questa interpretazione delle autorità italiane, il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, ha risposto oggi: “Noi vi abbiamo indicato le basi su cui abbiamo chiuso” la procedura. “Non commentiamo il modo in cui le autorità italiane interpretano la decisione presa dalla Commissione”.


La decisione di chiudere la procedura, ha concluso Mamer, “è stata presa senza fare alcun commento sulla sostanza” della legge italiana, “su basi procedurali correlate alla conclusione della procedura ‘Tris’”.

Usa2024, Trump: Non rinominerò Powell alla Fed se sarò rieletto

Usa2024, Trump: Non rinominerò Powell alla Fed se sarò rielettoNew York, 2 feb. (askanews) – L’ex presidente Doanld Trump ha dichiarato venerdì a Fox Business che, se rieletto a novembre, non riconfermerà Jerome Powell per un terzo mandato alla presidenza della Federal Reserve americana.


Trump ha spiegato che non rinominerà Powell perché crede che il presidente della Banca Centrale “farà qualcosa probabilmente per aiutare i democratici”, per le elezioni 2024. “Mi sembra che stia cercando di abbassare i tassi di interesse per il bene, forse, di far eleggere le persone”, ha detto Trump a Fox Business, aggiungendo che crede che Powell sia un “politico”. In realtà il presidente della Fed nella conferenza stampa di mercoledì ha dichiarato che manterrà i tassi di interesse stabili finché non si vedrà dai dati che l’inflazione è stata frenata. Ha poi aggiunto che se l’economia continua ad evolversi come previsto dalla banca centrale, potrebbe iniziare a tagliare i tassi entro la fine dell’anno.


Trump ha nominato Powell per la prima volta come presidente della Fed nel 2017. Biden lo ha confermato, nel 2022 per un altro mandato di quattro anni.