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Tag: Sanremo 2023

Industria, Istat: nel 2023 prezzi alla produzione -5,7%

Industria, Istat: nel 2023 prezzi alla produzione -5,7%Roma, 30 gen. (askanews) – In media, nel 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 5,7% (+34,4% nel 2022); la flessione è sintesi di dinamiche differenziate sul mercato interno (-8,3%; era +42,7% l’anno precedente) e sul mercato estero (+1,9%; +12% nel 2022). Lo ha reso noto l’Istat.

La flessione dei prezzi nel 2023 è spiegata dalle dinamiche rilevate sul mercato interno che riflettono soprattutto il venire meno delle tensioni sui prezzi dei prodotti energetici (-24,4%; +104,3% nel 2022); al netto di questi prodotti, i prezzi sul mercato interno crescono del 2,5% in media d’anno (+12,8% nel 2022). Per le costruzioni, la decisa attenuazione della crescita dei prezzi nel 2023 riflette principalmente i ribassi dei costi dei materiali.

Eurozona, crescita zero nel IV trim, su intero 2023 Pil +0,5%

Eurozona, crescita zero nel IV trim, su intero 2023 Pil +0,5%Roma, 30 gen. (askanews) – Finale di 2023 con l’economia ferma nell’area euro: nell’ultimo trimestre il Pil ha segnato una crescita zero rispetto ai tre mesi precedenti, dopo un meno 0,1% registrato nel terzo trimestre. Lo riporta Eurostat con la stima preliminare.

La dinamica di crescita del Pil su base annua risulta limitata a uno 0,1%, dopo la crescita zero del terzo trimestre. L’intero 2023 si chiude con una espansione dello 0,5%, secondo l’ente di statistica comunitario.

Cori razzisti, Fedriga: sbagliato colpevolizzare tutti

Cori razzisti, Fedriga: sbagliato colpevolizzare tuttiTrieste, 30 gen. (askanews) – “La decisione di dare la cittadinanza onoraria al portiere del Milan Maignan il centrodestra l’ha vista come una colpevolizzazione di tutta la comunità friulana. E questo lo ritengo profondamente sbagliato”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, commenta la mancata assegnazione della cittadinanza a Maignan da parte del Consiglio comunale di Udine, come invece proposto dal sindaco Alberto Felice De Toni.

“Lo dico anche perché se il razzismo diventa colpa di tutti, a prescindere, e non si vanno a colpire in modo puntuale chi si macchia di questi comportamenti, succede che in realtà la lotta al razzismo la indeboliamo anziché rafforzarla. E fare propaganda dicendo ‘siamo tutti coinvolti’ e non andare a individuare i colpevoli io penso che sia il più grande atto d’amicizia con chi invece razzista lo è. Noi invece dobbiamo andare a colpire fortemente, duramente, senza sconti chi si macchia di questi atti osceni”. Fedriga ricorda di aver “condannato da subito chi si è macchiato di un gesto inqualificabile come quello ai danni del portiere del Milan. 5 persone fortunatamente individuate sono state sanzionate, e penso che avrebbero potuto essere sanzionate in modo ancora più duro. Detto ciò, ho visto una narrativa che ha voluto colpevolizzare un’intera comunità, un’intera città e i cittadini del Friuli. Questo lo reputo profondamente sbagliato. E’ una comunità assolutamente accogliente. La stragrande maggioranza dei giocatori dell’Udinese sono di origine straniera che hanno dichiarato di trovare in Udine la loro città. E di questo vado orgoglioso”.

Vino, Prosecco Docg lancia Patto con Comuni del Conegliano Valdobbiadene

Vino, Prosecco Docg lancia Patto con Comuni del Conegliano ValdobbiadeneMilano, 30 gen. (askanews) – “Come Consorzio che rappresenta centinaia di realtà produttive e migliaia di viticoltori, abbiamo deciso di inaugurare un nuovo ‘spazio di dialogo’, un primo passo verso quello che auspichiamo sarà un vero e proprio Patto del Territorio. L’ascolto delle esigenze del territorio, la condivisione degli obiettivi e il confronto costante, crediamo siano la chiave per affrontare insieme il prossimo futuro del Conegliano Valdobbiadene”. Lo ha affermato la presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol, che il 29 gennaio ha incontrato i 15 sindaci dei Comuni locali per avviare un percorso comune. L’incontro è avvenuto nell’ambito dell’evento di presentazione della prima edizione del Rapporto di sostenibilità del Consorzio, a Villa dei Cedri a Valdobbiadene.

Il Consorzio propone alle amministrazioni alcuni punti di collaborazione sui quali condividere il percorso. “Si tratterà innanzitutto di una piena condivisione degli obiettivi e degli strumenti da attuare e conseguentemente di un impegno reciproco declinato su più fronti” ha spiegato il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, precisando che “dalla tutela, conservazione e rigenerazione delle risorse ambientali, alla creazione di un modello viticolo innovativo grazie alle competenze accademiche presenti sul territorio, fino alla mobilità sostenibile e l’efficientamento energetico delle produzioni sul territorio non dimenticando un’azione incisiva di coinvolgimento della cittadinanza”. La proposta di lavoro che il Consorzio avanza alle amministrazioni locali spazia da una campagna di comunicazione per coinvolgere il territorio sulla relazione tra vigneto e sostenibilità ambientale, alla collaborazione attiva per la conservazione ed il miglioramento delle risorse ambientali nelle sue componenti della biodiversità, passando per la verifica dello stato attuale dell’impronta carbonica dovuta all’attività vitivinicola e alla mobilità che rappresenta un fattore di grande utilità territoriale. Infine, si prevede una collaborazione su attività di inclusione sociale, coinvolgendo le aziende produttrici e i rappresentanti delle municipalità per dei percorsi formativi volti all’inserimento aziendale di nuovo capitale umano.

Il Parlamento ungherese voterà sull’adesione della Svezia alla Nato il 5 febbraio

Il Parlamento ungherese voterà sull’adesione della Svezia alla Nato il 5 febbraioMilano, 30 gen. (askanews) – Il Parlamento ungherese si riunirà dopo la pausa invernale per votare sull’adesione della Svezia alla Nato.

Ieri l’opposizione ungherese ha raccolto – su sua iniziativa – un numero di firme sufficiente per cui probabilmente lunedì prossimo si terrà una sessione straordinaria del Parlamento per votare sull’adesione della Svezia alla Nato. Ciò risulta evidente dai documenti del Parlamento ungherese. “Si consiglia come data dell’assemblea straordinaria il 5 febbraio 2024”, si legge nel documento. In Ungheria il parlamento può essere convocato durante la pausa quando almeno un quinto dei 199 deputati lo richiede.

Il Presidente del Parlamento deve ora organizzare una riunione alla data richiesta o al più tardi entro otto giorni dalla data proposta. Il Parlamento ungherese è attualmente in pausa invernale fino alla fine di febbraio.

Vino, Ascheri: proteggiamo le Langhe da speculazione e omologazione

Vino, Ascheri: proteggiamo le Langhe da speculazione e omologazioneTorino, 30 gen. (askanews) – “Quando l’offerta è limitata e la domanda aumenta, i prezzi vanno alle stelle e il valore dei nostri terreni, dei nostri asset, è cresciuto tantissimo: questo significa che se oggi una delle nostre Cantine vuole acquistare un ettaro di Barolo devo spendere dai due ai quattro milioni di euro e questo è un problema, perché per ripagarselo servono quattro generazioni e quindi dal punto di vista economico non ha nessun senso, è un valore patrimoniale, esclusivamente finanziario”. A dirlo è Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, a margine dell’incontro “Changes – Langhe (not) for sale – L’identità e il valore della comunità” che si è tenuto il 29 gennaio all’Officine grandi riparazioni (Ogr) di Torino nell’ambito di “Grandi Langhe 2024”.

A scatenare l’aumento incontrollato dei terreni vitati della zona più esclusiva del vino piemontese (meno di 2.000 ettari per il il Barolo e meno di 800 per il Barbaresco), sono stati principalmente i “grandi investitori esterni” che negli ultimi quindici anni hanno conquistato “tra il 15 e il 20%” delle Cantine delle Langhe. La “voracità” dei grandi gruppi e dei fondi di investimento che nel vino vedono un asset al pari di qualsiasi altro prodotto, e applicano logiche che snaturano completamente la cultura del territorio è un tema attuale e importante non solo qui ma in tutte le zone del nostro Paese fortemente votate alla produzione di vino di qualità. “Questo tipo di evoluzione è per certi versi inevitabile e non esiste una soluzione, perché le scelte di vendere o non vendere sono assolutamente personali, familiari, aziendali e noi non vogliamo entrarci, ma vogliamo che ci sia la consapevolezza che si tratta di decisioni che hanno un impatto sulla comunità. Dobbiamo avere chiaro cosa eravamo, cosa siamo diventati e perché” precisa Ascheri, sollevando un altro tema oltre al prezzo della terra che in Barolo è il più alto d’Italia, e cioé quello del capitale umano locale, il cui depauperamento rischia di compromettere il futuro del vino di questo magnifico e prezioso angolo di Piemonte, e in particolare della produzione delle punte di diamante Barolo e Barbaresco. “Di vino se ne consumerà sempre meno ma di qualità sempre più alta e il problema più grosso sarà quello dell’omologazione” prosegue il 62enne produttore di Bra (Cuneo) evidenziando che “il fattore umano non è solo un tema di proprietà, l’elemento umano è intrinseco nel nostro successo: il mondo delle Langhe è eterogeneo ed è proprio questo caleidoscopio che le rende un unicum”. “La nostra forza consiste nell”irregolarità’: se dalle nostre aziende togliamo la famiglia, andiamo verso l’omologazione ed è come se segassimo il ramo sul quale siamo seduti” continua, parlando di “un problema etico, di comunità” e puntando a smuovere se non le coscienze almeno “l’orgoglio e l’amor proprio” dei suoi colleghi vigneron.

Per spiegare con una battuta come è cambiato il paradigma negli ultimi anni, il presidente del Consorzio ricorda che “una volta quando uno vendeva non lo diceva a nessuno perché si vergognava e chi acquistava non lo diceva a nessuno perché non voleva che si sapesse che aveva speso un sacco di soldi: oggi la prima cosa è fare un comunicato stampa per dirlo a tutti”. “Un tempo – prosegue – il figlio di un contadino lavorava il vigneto, poi si è evoluto e ha incominciato a gestire la Cantina e adesso fa l’export manager e in vigneto non ci va più: è un’evoluzione naturale ma dobbiamo rendercene conto. Serve consapevolezza perché non è possibile pensare ad uno sviluppo che non passi da un mantenimento dei nostri valori distintivi – conclude Ascheri – contano le persone, le loro tradizioni e le loro storie: è questo il patrimonio che dobbiamo passare alle prossime generazioni per poter garantire loro un futuro prospero”. All’incontro, che ha aperto l’ottava edizione della due giorni di presentazioni e anteprime delle nuove produzioni vinicole di ben 300 produttori di Langhe e Roero, è stata presentata una ricerca realizzata dall’Università Cattolica di Milano e Brescia sui fattori che determinano o ostacolano la vendite delle aziende vitivinicole del territorio langarolo. Indagine che, in estrema sintesi, ha evidenziato nei produttori locali (con sfumature diverse tra under e over 40), un forte legame con la proprie radici e la propria storia imprenditoriale che portano ad uno scarso interesse, se non ad una dichiarata diffidenza, verso eventuali investitori esterni, ancor più se estranei al mondo del vino.

Il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani tutela quattro Docg e cinque Doc e riunisce 568 soci con circa 10mila ettari vitati sul territorio di 96 Comuni, che producono un totale che si aggira sui 66 milioni di bottiglie.

Pil, Istat: nel 2023 a +0,7%, crescita acquisita per 2024 a +0,1%

Pil, Istat: nel 2023 a +0,7%, crescita acquisita per 2024 a +0,1%Roma, 30 gen. (askanews) – Rallenta la crescita economica dell’Italia. Nel 2023 il Pil dell’Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% su base annua. Lo ha stimato l’Istat spiegando che nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022, quando il Pil era cresciuto del 3,7%. La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%. Nella Nadef il governo aveva stimato un crescita dello 0,8% per il 2023.

Nel quarto trimestre del 2023 l’Istat stima che Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell’industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e un apporto positivo della componente estera netta.

I risultati dei conti nazionali annuali per il 2023 – ha comunicato l’Istituto di statistica – saranno diffusi il prossimo primo marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.

L’Istat: nel 2023 il Pil cala a +0,7%, la crescita acquisita per il 2024 è pari a +0,1%

L’Istat: nel 2023 il Pil cala a +0,7%, la crescita acquisita per il 2024 è pari a +0,1%Roma, 30 gen. (askanews) – Rallenta la crescita economica dell’Italia. Nel 2023 il Pil dell’Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% su base annua. Lo ha stimato l’Istat spiegando che nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022, quando il Pil era cresciuto del 3,7%. La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%. Nella Nadef il governo aveva stimato un crescita dello 0,8% per il 2023.

Nel quarto trimestre del 2023 l’Istat stima che Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell’industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e un apporto positivo della componente estera netta.

I risultati dei conti nazionali annuali per il 2023 – ha comunicato l’Istituto di statistica – saranno diffusi il prossimo primo marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo. Nel quarto trimestre 2023 l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2022. E’ la stima provvisoria sul Pil diffusa dall’Istat. Il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

Questo risultato fa seguito al lieve aumento registrato nel terzo trimestre (+0,1%), e determina una crescita dello 0,7% nel 2023 in termini di valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. La stima preliminare del quarto trimestre 2023 “riflette una flessione del comparto primario ed un aumento sia del settore industriale sia dei servizi. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta”.

Liquidazione Evergrande, un processo lungo e pieno d’incognite

Liquidazione Evergrande, un processo lungo e pieno d’incogniteRoma, 30 gen. (askanews) – La decisione di ieri dell’Alta Corte di Hong Kong che ha ordinato la messa in liquidazione dello sviluppatore immobiliare cinese Evergrande Group, andato in default sul debito offshore, ha messo in moto una macchina che impegnerà per anni periti e avvocati, oltre a innescare una bomba nel vacillante mercato immobiliare cinese e, di conseguenza, nel settore finanziario della seconda economia del mondo. Lo segnala oggi Nikkei Asia.

Cosa succederà ora? La decisione è stata presa in sette udienze sulla base di un’istanza presentata da un creditore, Top Shine Global. Evergrande ha un’esposizione di più di 300 miliardi di dollari di passività ed è considerata la compagnia più indebitata al mondo. I liquidatori hanno il compito di recuperare quanto più valore possibile dalla vendita dei beni. L’Alta Corte di Hong Kong ha nominato la società di consulenza Alvarez & Marsal (A&M) come liquidatore ufficiale. Il primo compito di A&M sarà quello di parlare con il management di Evergrande per sapere se ha “qualsiasi proposta di ristrutturazione praticabile”, ha detto Tiffany Wong di A&M, che supervisionerà la liquidazione con il suo collega Edward Middleton, secondo Nikkei. “La nostra priorità è mantenere, ristrutturare e mantenere operativa la maggior parte possibile del business”.

L’amministratore delegato di Evergrande Xiao En ha dichiarato lunedì alla pubblicazione cinese 21 Caijing che l’ordine di liquidazione non influirà sulle operazioni onshore o offshore del gruppo e ha promesso che i progetti di costruzione incompiuti saranno completati. Ma una procedura di questo tipo è sempre piena di incognite. Secondo il Nikkei, la liquidazione di un gigante come Evergrande potrebbe richiedere anni. I recuperi per i detentori di debiti di diversa anzianità varieranno. Lance Jiang, partner della ristrutturazione dello studio legale Ashurst, ha stimato che ci vorranno dai due ai tre anni prima che i liquidatori risolvano tali questioni.

La sentenza di liquidazione è stata emessa da un tribunale di Hong Kong, ma la maggior parte dei beni di Evergrande si trovano nella Cina continentale, che ha un sistema giudiziario diverso. Non è pertanto neanche chiaro secondo quali procedure e diritto verrà eseguita l’ordinanza. In base a un accordo di riconoscimento transfrontaliero raggiunto nel 2021, i liquidatori di Hong Kong possono chiedere assistenza alla Cina – di cui l’ex colonia britannica è territorio semi-autonomo – per assumere il controllo delle attività onshore di uno sviluppatore. Tuttavia, il meccanismo si applica solo ai tribunali di tre città: Shanghai, Xiamen o Shenzhen. Le autorità continentali possono anche rifiutare una richiesta se decidono che “minaccia l’ordine pubblico”. Finora, spiega il Nikkei, i tribunali cinesi hanno riconosciuto solo una delle cinque richieste di liquidazione accolte dai tribunali di Hong Kong in base all’accordo.

Di certo, la vicenda Evergrande fa da apripista per questa procedura rispetto ad altri sviluppatori immobiliari che sono in crisi di liquidità. Molti occhi, in Cina e all’estero, saranno puntati su cosa succederà rispetto alla liquidazione di Evergrande.

Al San Carlo di Potenza percorsi chirurgici ad alta specialità

Al San Carlo di Potenza percorsi chirurgici ad alta specialitàRoma, 30 gen. (askanews) – “Con la riorganizzazione del dipartimento Ortopedico-traumatologico diretto dal dottor Rocco Romeo, oltre a garantire una risposta ambulatoriale adeguata e propedeutica ad un percorso chirurgico, con ambulatori articolati per settori anatomici, l’offerta dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” è riuscita a rafforzare anche i percorsi chirurgici di alta specialità”. Lo dichiara il direttore generale dell’Aor, Giuseppe Spera, esprimendo “grande soddisfazione per il primo trattamento chirurgico con trasporto osseo effettuato in Basilicata dalla Traumatologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, coordinata dal dottor Antonio D’Amelio, per la gestione di un complesso caso di frattura esposta di tibia e perone, complicata da infezione. La buona riuscita dell’intervento e il raggiungimento di ottimi risultati – sottolinea Spera – si devono all’importante collaborazione di tutto il personale medico, infermieristico e tecnico della sala operatoria e del reparto di Ortopedia e Traumatologia, cui giunga il riconoscimento di questa direzione e la sollecitazione a continuare sulla strada della innovazione e della alta specializzazione per assicurare le migliori risposte alle domande di salute delle persone che si rivolgono alle nostre strutture ospedaliere”. I medici Botonico e D’Amelio hanno eseguito un complicato trattamento di trasporto osseo, che ha permesso di sostituire con osso sano, il tessuto compromesso dall’infezione. “Il trattamento – spiega Botonico – non si esaurisce con la semplice operazione, ma consiste nell’effettuare, nei mesi successivi all’intervento chirurgico, un graduale slittamento di un segmento osseo sano adeguatamente preparato. È una tecnica che richiede tempi lunghi e una costante cura ed attenzione da parte del medico e del paziente, nonché un adeguato studio preoperatorio, ma che permette di ottenere un risultato ottimale a fronte delle gravi condizioni iniziali dell’arto. Questo tipo di approccio – spiega l’ortopedico – si inserisce nel più ampio ambito dell’utilizzo della fissazione esterna circolare, che la Traumatologia dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza ha sfruttato nell’ultimo anno per gestire casi di fratture esposte complesse, caratterizzate da infezioni difficili da debellare. Il sistema di fissazione esterna circolare permette al paziente di camminare ed effettuare la fisioterapia molto precocemente, ancora prima dell’effettiva guarigione dell’osso. In questa maniera – conclude – si riducono nettamente i tempi di allettamento e si riescono ad ottenere risultati adeguati alle alte richieste funzionali di pazienti giovani”.