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Tag: Sanremo 2023

Migranti, Consiglio d’Europa: basta elezioni ‘giocate’ sull’odio

Migranti, Consiglio d’Europa: basta elezioni ‘giocate’ sull’odioRoma, 24 gen. (askanews) – Basta linguaggio d’odio ed elezioni ‘giocate’ sulla strumentalizzazione del tema dei migranti e dell’asilo. Stop a ridurlo solo a questione di sicurezza, con una narrazione che arriva a manifestazioni di “intolleranza” verso difensori dei diritti, funzionari, giornalisti o verso università che sono favorevoli all’accoglienza e all’integrazione. E’ quanto chiede l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, in una risoluzione approvata a larga maggioranza.

I ‘sì’ sono stati 52, sette i ‘no’ e le astensioni nove. Tra i membri italiani, si sono astenuti Simone Billi, Graziano Pizzimenti e Marco Dreosto della Lega, Elisabetta Gardini e Fabio Pietrella di Fdi. A favore del testo si sono espressi Andrea Orlando e Francesco Verducci del Pd, Aurora Floridia e Alessandra Maiorino di M5S ed Elena Bonetti di Azione-Per. Voto di astensione anche di Sandra Zampa (Pd), la quale ha però tenuto a precisare che “intendeva votare a favore” e di aver commesso “purtroppo” un “errore formale”. Le elezioni, si afferma nella risoluzione, “costituiscono momenti strutturanti della democrazia” e “l’Assemblea è preoccupata per l’intensificarsi di un trattamento parziale e distorto dei temi della migrazione e dell’asilo durante le campagne elettorali che legittimano proposte politiche volte a ostacolare l’accesso ai diritti da parte dei migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo, in violazione delle norme” dell’organizzazione internazionale che gode dello status di osservatore Onu e che persegue lo scopo di promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi membri.

L’Assemblea, prosegue la risoluzione, “riconosce l’importanza di garantire” opinioni “plurali e anche divergenti” durante le campagne elettorali ma “sottolinea con fermezza che l’incitamento all’odio e le misure discriminatorie non possono costituire un’agenda politica rispettoso dei principi e delle norme del Consiglio d’Europa”. Si invitano quindi i governi degli Stati membri ad attuare la Raccomandazione sulla lotta all’incitamento all’odio e si sottolinea “l’urgenza di un forte attivismo politico per porre fine alla strumentalizzazione del tema della migrazione e dell’asilo a fini elettorali”.

Il tema, per il Consiglio d’Europa, “non può essere ridotto a questioni sicurezza” i “politici e i media” dovrebbero “agire urgentemente” sulla “coesione sociale e sull’ordine pubblico”. “Profonda preoccupazione” viene espressa per “l’aumento della violenza verbale e fisica contro le persone straniere o percepite come tali”. La “banalizzazione è accompagnata da un aumento d’intolleranza verso individui (difensori dei diritti, funzionari eletti, giornalisti) e istituzioni (università, organi di stampa) favorevoli all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, dei rifugiati e richiedenti asilo”. Si chiede infine di “sanzionare le manifestazioni di intolleranza che ostacoliano le libertà fondamentali, in particolare quelle di di riunione e associazione, di espressione e stampa, o addirittura attentati all’integrità fisica e morale delle persone”.

Per Mosca lo schianto dell’aereo militare russo è un atto terroristico

Per Mosca lo schianto dell’aereo militare russo è un atto terroristicoMilano, 24 gen. (askanews) – Il Ministero della Difesa russo ha definito lo schianto dell’Il-76 un attacco terroristico. E hanno dato la colpa all’Ucraina. Mosca sostiene che le forze armate ucraine hanno colpito un Il-76 dalla zona di Liptsy, nella regione di Kharkov, utilizzando due missili antiaerei e che a bordo, oltre ai membri dell’equipaggio, c’erano 65 militari ucraini addetti allo scambio e tre militari russi che li accompagnavano. L’equipaggio e tutti i passeggeri dell’aereo sono morti, ha confermato il ministero della Difesa russo.

Ma non è ancora chiara la vicenda, e ancora una volta le fonti non concordano dai rispettivi fronti. Il consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Mikhail Podolyak, ha detto a Meduza che “i commenti dell’ufficio arriveranno più tardi, dopo che tutti i dati saranno stati chiariti ” Una fonte in Ucraina che ha familiarità con il processo di scambio ha confermato al media russo di opposizione Meduza che oggi era previsto uno scambio di prigionieri. “Sì, lo scambio era previsto oggi. Ma finora non ci sono informazioni che sull’aereo (Il-76 precipitato, ndr) ci fossero prigionieri di guerra. Aspettatevi informazioni dai funzionari ucraini che possano commentare la situazione”, ha detto la fonte. Intanto la direttrice del media russo RT Margarita Simonyan ha pubblicato un elenco di prigionieri di guerra ucraini che presumibilmente erano a bordo dell’Il-76 precipitato. Ma fonti ucraine su Telegram scrivono che alcuni dei prigionieri che compaiono sulla lista sono già stati scambiati in precedenza. Una fonte del media russo Insider, a conoscenza delle procedure di scambio di prigionieri, ha confermato che il personale di scambio è stato “trasportato più volte in aereo” e che quando l’Il-76 si è schiantato, a bordo c’erano soldati delle forze armate ucraine catturati.

“I russi non hanno messo in guardia sui metodi di trasporto. Di solito questo viene concordato in anticipo per consentire un cessate il fuoco”, ha detto la fonte a The Insider.

Orsi, Costa (M5s): governo faccia chiarezza su decisione Trentino

Orsi, Costa (M5s): governo faccia chiarezza su decisione TrentinoRoma, 24 gen. (askanews) – “Cosa intende fare il governo per impugnare la scelta del presidente della provincia di Trento Fugatti di uccidere otto orsi l’anno? I ministri interessati, partendo da quello dell’Ambiente Pichetto Fratin, non possono rimanere silenti di fronte a un’azione che, se dovesse essere confermata, avrebbe profili di incostituzionalità”, sottolinea il vicepresidente della Camera, Sergio Costa che ha presentato un’interrogazione insieme ad altri parlamentari.

“Il governo ha potere e autorità per fermare questa strage, che potrà anche comportare una infrazione europea. Dimostri di voler tutelare il Paese e non una fazione politica impugnando il provvedimento”, conclude Costa.

Coldiretti-Filiera Italia: da Ue passo avanti su genetica green

Coldiretti-Filiera Italia: da Ue passo avanti su genetica greenRoma, 24 gen. (askanews) – “L’approvazione del progetto di relazione sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) avvicina gli agricoltori all’utilizzo della genetica green, che permetterà di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea”. In una nota Coldiretti e Filiera Italia commentano positivamente il voto in Commissione ambiente del Parlamento europeo (Comenvi).

“La vera transizione ecologica – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – passa da soluzioni pragmatiche, che aiutino concretamente gli agricoltori a ridurre input chimici e risorse naturali, ma anche ad adattarsi alle nuove patologie e ai nuovi insetti che sempre più si diffondono anche in Europa a causa dei cambiamenti climatici”. Le associazioni confidano quindi che la Plenaria del Parlamento Europeo prevista per il 6 febbraio possa mantenere l’impianto approvato in Comenvi e che il Consiglio Agrifish avanzi rapidamente sulla sua proposta di compromesso per una rapida applicazione delle nuove tecniche di selezione anche in UE.

Regionali, incontro Cesa-Rotondi: impegno per lista comune in Abruzzo

Regionali, incontro Cesa-Rotondi: impegno per lista comune in AbruzzoRoma, 24 gen. (askanews) – Si è svolto stamane un incontro tra il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa il commissario regionale dello scudocrociato dell’Abruzzo, Antonio Saccone assieme al segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi e il responsabile regionale dell’Abruzzo, Giampiero Catone. Al centro del colloquio il confronto sull’impegno comune finalizzato per una lista unica per l’Abruzzo con la individuazione di candidati di area democratica cristiana fedeli ai valori e principi che hanno reso grande il nostro Paese. Così in una nota congiunta dei leader dell’Udc e della Dc.

De Castro: biotecnologie, accordo possibile entro fine legislatura

De Castro: biotecnologie, accordo possibile entro fine legislaturaRoma, 24 gen. (askanews) – “L’approvazione con quasi il 60% dei voti a favore della posizione sul nuovo regolamento che autorizzerà la coltivazione di nuove varietà ottenute da tecniche di evoluzione assistita (TEA) da parte della Commissione Ambiente ci fa sperare in un accordo finale entro la fine della legislatura”. Così Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, commenta il voto della Commissione ENVI sul regolamento NGTs (New Genomic Techniques), con 47 a favore, 31 contro e 4 astenuti.

“Nonostante i tentativi di alcuni deputati di ritardarne l’approvazione o rivoluzionarne il contenuto, il testo approvato dalla Commissione Ambiente ricalca la posizione approvata lo scorso novembre dalla Commissione Agricoltura, con ulteriori sforzi in termini di trasparenza e sostenibilità – sottolinea l’Eurodepuato Pd – Ora il testo arriverà in Plenaria già il prossimo 6 febbraio, a conferma della volontà del Parlamento di mettere il prima possibile questa innovazione al servizio dei nostri agricoltori”. “L’auspicio è che anche il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue acceleri i dibattiti – conclude De Castro – per poter avviare i negoziati interistituzionali nel mese di febbraio e tentare il tutto per tutto per un voto finale da parte del Parlamento durante l’ultima Plenaria della legislatura, ad aprile prossimo”.

Copa Cogeca: bene voto chiave Commissione Envi su Ngt

Copa Cogeca: bene voto chiave Commissione Envi su NgtRoma, 24 gen. (askanews) – Il voto con cui oggi la commissione ENVI ha adottato il progetto di relazione dell’eurodeputata Jessica Polfjärd sulle NGT, le nuove tecniche genomiche, con una maggioranza di 47 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni, è stato “un voto chiave, che avvicina la comunità agricola dell’UE ad una posizione sull’uso dei NGT nel Parlamento europeo”. Così il Copa e la Cogeca in una nota.

Le NGT (o New Plant Breeding Techniques) fanno parte degli strumenti che consentono ai coltivatori di accelerare i loro programmi e immettere sul mercato varietà vegetali più veloci e di migliore qualità. “Quando disponibili in tutti i settori e in tutte le regioni, gli NGT rappresentano una risorsa fondamentale per aiutare gli agricoltori europei ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico”, spiega il sindacato cooperativo. “Siamo d’accordo sul fatto che alcune piante NGT sono di tipo convenzionale – aggiungono il Copa e la Cogeca – e devono seguire le regole della selezione convenzionale delle sementi”. Tuttavia il Copa e la Cogeca si rammaricano dell’etichettatura dei sacchetti delle varietà di sementi, con l’indicazione della categoria 1 NGT, “il che è irrilevante purché tali varietà abbiano già la piena tracciabilità attraverso il sistema di certificazione delle varietà vegetali”.

Positiva anche la grande maggioranza dei voti a favore dell’emendamento di compromesso riguardante l’esclusione dalla brevettabilità. La speranza, ora, è che “il regolamento NGT venga finalizzato prima delle elezioni europee”.

In tre giorni di Sigep 500 buyer e visitatori da 160 paesi

In tre giorni di Sigep 500 buyer e visitatori da 160 paesiRoma, 24 gen. (askanews) – Visitatori provenienti da oltre 160 paesi, 1200 brand espositori da 35 nazioni, oltre 500 buyer da 84 nazioni per 5.200 business meeting e tre competizioni internazionali con ben 25 Paesi partecipanti: Gelato World Cup, Juniores Pastry World Cup e European Challenge del Gelato. Sono i primi dati dell’edizione 2024 di Sigep, che si è svolto dal 20 al 24 gennaio alla fiera di Rimini.

L’appuntamento per Sigep 2025 è già fissato: dal 18 al 22 gennaio, sempre alla Fiera di Rimini. Mentre Italian Exhibition Group si prepara ora per Sigep China, dal 24 al 26 aprile a Shenzhen e per il debutto di Sigep Asia, in programma a Singapore dal 26 al 28 giugno. Intanto, un’altra manifestazione Food&Beverage targata IEG è alle porte: dal 18 al 20 febbraio la Fiera di Rimini ospiterà infatti Beer&Food Attraction. “Si confermano gli ottimi risultati della scorsa edizione, con visitatori provenienti da 160 Paesi. Internazionalità, visione, artigianalità, innovazione, identità territoriali che diventano globali e si coniugano con il mondo. Questo e molto altro ha espresso la 45a edizione di Sigep”, ha commentato Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group. “La manifestazione si conferma punto di riferimento per l’industria del foodservice dolce – ha detto Ermeti – proponendo sfide sempre più all’avanguardia e tecnologiche. Un appuntamento di business unico che a Rimini, vocata all’innovazione, ha trovato un enorme valore aggiunto”.

Numerose le presenze estere provenienti da Europa (Spagna, Germania, Romania, Francia, Grecia), Area Balcani (Croazia, Serbia, Albania), Medio Oriente (Turchia, Arabia Saudita, Iraq, Libano), Africa (Marocco, Egitto, Tunisia), Nord America (USA, Canada), Centro Sud-America (Brasile Argentina, Messico), Asia e Sud est asiatico (Cina, Corea del Sud, Giappone, India). Un ricco palinsesto di eventi nei cinque giorni di manifestazione, con ben tre competizioni internazionali e 25 Paesi partecipanti a Gelato World Cup, Juniores Pastry World Cup e European Challenge del Gelato. Sono stati oltre 5.000 i business meeting negli stand dei 1200 brand espositori, grazie agli oltre 500 top buyer provenienti da 84 paesi del mondo tramite la preziosa collaborazione col Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia ICE e la rete dei regional advisor di IEG.

L’ultima giornata di Sigep ha visto inoltre la partecipazione di 3.250 studenti da 70 scuole alberghiere e istituti professionali per un educational tour che ha abbinato la formazione pratica all’interazione con le aziende. L’iniziativa rientra nel progetto Sigep Academy che ingloba Sigep Giovani e Sigep per le scuole.

Commissione Ue vara 5 misure per rafforzare sicurezza economica

Commissione Ue vara 5 misure per rafforzare sicurezza economicaBruxelles, 24 gen. (askanews) – La Commissione europa ha adottato oggi a Bruxelles un pacchetto di cinque iniziative per rafforzare la sicurezza economica dell’Ue, nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche e dei profondi cambiamenti tecnologici in corso.

Le prime tre iniziative riguardano il mercato (investimenti ed esportazioni) e mirano a: 1) rafforzare ulteriormente, mediante un nuovo regolamento, la tutela della sicurezza, con un migliore controllo (“screening”) degli investimenti esteri diretti nell’Ue; 2) lanciare, tramite un “Libro bianco”, consultazioni e iniziative per un maggiore coordinamento europeo nel settore dei controlli sulle esportazioni, nel pieno rispetto dei regimi multilaterali esistenti e delle prerogative degli Stati membri; 3) consultare, con un altro “Libro bianco” gli Stati membri e le parti interessate per identificare i potenziali rischi derivanti dagli investimenti europei in uscita verso paesi terzi (“outbound investments”), riguardo a una lista ristretta di tecnologie (Intelligenza artificiale, semiconduttori avanzati, biotecnologie e tecnologie quantistiche). Le altre due iniziative riguardano invece il settore della ricerca e dell’innovazione. Da una parte, la Commissione ha pubblicato un “Libro bianco” che promuove la discussione su tre diverse opzioni relative ai programmi di ricerca e sviluppo che coinvolgono tecnologie con potenziale a duplice uso (civile e militare), con scadenza al 30 aprile per la chiusura della consultazione; dall’altra, viene proposta una raccomandazione del Consiglio Ue riguardo al “rafforzamento  della sicurezza della ricerca” ai livelli nazionale e settoriale.

Quest’ultima raccomandazione prevede che gli Stati membri sviluppino dei piani d’azione nazionale, con linee guida, misure e iniziative pertinenti e una tempistica per la loro attuazione, al fine di rafforzare la sicurezza della ricerca. Inoltre, si propone di istituire un “Centro europeo di competenze sulla sicurezza della ricerca”, collegato allo “sportello unico” della Commissione per contrastare le interferenze straniere nella ricerca e innovazione. L’obiettivo è rendere sistematica da parte degli Stati membri la pratica (oggi presente solo in alcuni paesi) della valutazione del rischio nel settore della ricerca. La Commissione spiega in una nota che “nel contesto geopolitico odierno, l’apertura e la cooperazione senza confini nel settore della ricerca e dell’innovazione possono essere sfruttate e trasformate in vulnerabilità. I risultati della cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione possono essere utilizzati per scopi militari in paesi terzi o in violazione dei valori fondamentali. Gli istituti di istruzione superiore e di ricerca possono cadere vittime dell’influenza maligna degli stati autoritari”.

La proposta di raccomandazione del Consiglio mira a “fornire maggiore chiarezza, orientamento e sostegno agli Stati membri e al settore della ricerca e dell’innovazione in generale. È necessaria – sottolinea la Commissione – un’azione dell’Ue per garantire coerenza in tutta Europa ed evitare un mosaico di misure. Unendo le forze a tutti i livelli e in tutta l’Unione possiamo mitigare i rischi per la sicurezza della ricerca e garantire che la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione sia aperta e sicura”. Da notare che, nel quadro del regolamento sul programma di ricerca “Horizon Europe”, 31 azioni del programma di lavoro 2023-2024 (3,5% del totale) hanno già una “ammissibilità limitata”, nel senso che non possono parteciparvi le entità con sede in determinati paesi terzi, o possedute o controllate da questi paesi. Inoltre, la cooperazione con soggetti con sede in Cina è stata esclusa per le azioni di innovazione, mentre, in linea con con il regime di sanzioni dell’Ue, è stata esclusa del tutto la partecipazione a Horizon di soggetti giuridici provenienti da Russia e Bielorussia.

Tornando agli investimenti esteri diretti, è già in vigore un regolamento sul loro “screening”. La Commissione ha esaminato oltre 1.200 transazioni notificate dagli Stati membri negli ultimi tre anni in base a questo regolamento, e basandosi su questa esperienza ha presentato una proposta di modifica della normativa per affrontare le carenze esistenti e migliorare l’efficienza del sistema. Il  nuovo regolamento mira a garantire che tutti gli Stati membri dispongano di un meccanismo nazionale di controllo,  e che le norme nazionali siano meglio armonizzate; inoltre, viene individuato un ambito settoriale minimo, in cui tutti gli Stati membri dovranno controllare tutti gli investimenti esteri, e il controllo è esteso agli investimenti di operatori dell’Ue che sono in ultima analisi controllati da individui o imprese di un paese extra-Ue. Quanto al monitoraggio e alla valutazione dei rischi degli investimenti in uscita, il problema riguarda un insieme ristretto di tecnologie avanzate che potrebbero migliorare le capacità militari e di intelligence di attori che potrebbero utilizzare queste capacità contro l’Ue o per minare la pace e la sicurezza internazionali. Gli investimenti in queste tecnologie  attualmente non sono monitorati o controllati né a livello dell’Ue, né dagli Stati membri. Il Libro bianco della Commissione sugli investimenti in uscita propone pertanto un’analisi passo per passo degli investimenti in uscita per comprendere i potenziali rischi ad essi collegati, concentrandosi su un insieme ristretto di tecnologie sensibili (anche qui, sono menzionate l’Intelligenza artificiale, i semiconduttori avanzati, le tecnologie quantistiche e le biotecnologie). Questa analisi includerà una consultazione delle parti interessate di tre mesi e un monitoraggio di 12 mesi degli investimenti in uscita, con un rapporto congiunto di valutazione del rischio. Sulla base dell’esito della valutazione del rischio, la Commissione determinerà, insieme agli Stati membri, se e quale risposta politica è giustificata. C’è poi la necessità di un controllo più efficace e coordinato da parte dell’Ue sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, sia civile che di difesa (come l’elettronica avanzata, le tossine, la tecnologia nucleare o missilistica), in modo che non vengano utilizzati per compromettere la sicurezza e i diritti umani. Il “Libro bianco” che è stato presentato oggi sui controlli delle esportazioni propone di introdurre controlli Ue uniformi, in modo da evitare che vi sia un un mosaico incoerente di approcci nazionali. Il Libro bianco prevede, infine, un forum di alto livello per il coordinamento politico tra gli Stati membri e annuncia una raccomandazione della Commissione per l’estate 2024, per un migliore coordinamento degli elenchi di controllo nazionali.

Leo (Mef): domani in Cdm decreto su Concordato preventivo biennale

Leo (Mef): domani in Cdm decreto su Concordato preventivo biennaleMilano, 24 gen. (askanews) – “Domani porteremo in Consiglio dei m inistri la normativa che riguarda l’accertamento e il concordato preventivo biennale. Nel mese di febbraio porteremo altri due schemi di decreti legislativi sulle sanzioni e sulla riscossione. Con le necessarie coperture finanziarie vedremo di allestire un provvedimento che riguarderà i tributi. Siamo riusciti, tenendo conto delle osservazioni arrivate sia dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti che dall’Associazione nazionale commercialisti, a tener conto della tempistica. Ciò comporta lo slittamento al 15 ottobre dei termini della presentazione delle dichiarazioni. Dall’approvazione del testo del disegno di legge delega a marzo 2023 siamo riusciti a portare avanti a tappe forzate un percorso che darà all’Italia un nuovo sistema tributario”. E’ quanto ha affermato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, nel corso del convegno “Fisco 2024 novità, aspettative e zone d’ombra” promosso dall’Associazione nazionale commercialisti e svoltosi a Roma presso il Centro congressi Roma Eventi.

“Le sanzioni devono essere proporzionate all’imposta rimasta inadempiuta – ha aggiunto Leo – e c’è necessità di mettere ordine sia nelle sanzioni amministrative che in quelle penali. Per ciò che attiene le riscossioni, abbiamo 1185 miliardi di cartelle in deposito, una cosa del genere non è possibile. Bisogna intervenire, infine, anche su tributi diretti e indiretti allineando il reddito d’impresa con quello da lavoro autonomo”. “Il calo registrato dell’evasione fiscale – ha concluso il viceministro del Mef – è dovuto anche alle nuove tecnologie e all’introduzione della fatturazione elettronica. In tanti punti della delega si spinge su questi fattori, per questo abbiamo deciso di unificare le strutture tecnologiche Sogei e Sose, per avere una uniformità nella gestione dei dati”.

Sul concordato preventivo biennale è intervenuto Marco Cuchel, presidente nazionale di Anc: “Un nuovo istituto sul quale il governo ha puntato molto. Abbiamo inviato come associazione diverse proposte in merito e attendiamo di vedere come sarà licenziato dall’Esecutivo – ha detto – Nel frattempo siamo riusciti a incidere sul nuovo calendario fiscale, totalmente insostenibile per le imprese e per l’operatività dei nostri studi. Per fortuna il governo e le commissioni parlamentari si sono resi disponibili a ragionare su nuovi termini che dovrebbero conciliare le parti. I prossimi decreti legislativi, con la rivisitazione del sistema sanzionatorio e della riscossione, stanno molto a cuore alla nostra professione. Sul piano sanzionatorio abbiamo chiesto di rivedere le sanzioni dirette in materia tributaria per rendere assicurabili i professionisti. C’è poi la necessità di incidere in maniera forte sulla riscossione per alleggerire il magazzino in capo all’Agenzia divenuto insostenibile, stralciando i crediti inesigibili”. Diversi gli interventi dei parlamentari intervenuti nella prima tavola rotonda sul tema del decreto fiscale e del Concordato preventivo.

Alberto Gusmeroli, esponente della Lega e presidente della commissione Attività produttive a Montecitorio, ha sottolineato: “Speriamo vengano accolte le osservazioni delle commissioni Finanza di Camera e Senato. In particolare l’utilizzazione degli studi di settore Isa in modo che i termini per l’invio delle dichiarazioni non siano anticipati e siano di massimo utilizzo eliminando la valutazione ‘otto’ che poneva seri limiti. Il modo migliore per combattere l’evasione, oltre i controlli, è quello di avere sanzioni più umane, meno burocrazia, più equità. Se il fisco è semplice e meno pesante diventa concorrenziale rispetto all’evasione”. Andrea de Bertoldi, deputato di FdI e componente della commissione Finanze della Camera, ha ggiunto: “Apriremo il concordato a tutte le partite iva, non ci sarà più il limite di punteggio degli isa e tutti potranno accedere alla formula che l’amministrazione finanziaria riterrà di proporre. Una misura che dà certezze sugli introiti allo Stato e tranquillizza l’operatore economico che potrà operare serenamente senza temere problemi fiscali. Altre misure importanti sono quelle della riduzione delle tassazioni a carico delle casse dei professionisti affinché possano investire nell’economia reale, misure per le società tra professionisti”.

Luigi Marattin, di Italia Viva e componente commissione Bilancio della Camera ha espresso un giudizio favorevole sul concordato preventivo: “E’ un’opportunità che per il 5% dipende dalle regole che lo governano e per il restante 95% dipenderà da che proposte l’Agenzia farà ai contribuenti – ha detto – Da quali energie potranno essere messe in campo per strutturare le proposte. Mi chiedo se ci sia il personale per formulare milioni di proposte di concordato l’anno”. Cristina Tajani componente per il Pd della commissione Finanze del Senato ha aggiunto “Noi speriamo che il governo decida di non apportare le modifiche che la maggioranza propone come l’abolizione del livello otto degli Isa e il vincolo del 10% nella proposta. Sarebbero messaggi sbagliati che disincentiva dall’essere affidabili. Abbiamo sentito parole rassicuranti su questi punti dal viceministro Leo ma restano molte criticità sull’approccio complessivo di questo strumento”. Mario Turco, vice presidente del M5s si è invece epresso con valutazioni negative: “Il concordato sarà l’ennesimo fallimento di questo governo che obbligherà milioni di cittadini a rispondere a pretese tributarie illogiche senza una preventiva discussione sulla bontà della pretesa – ha detto – . In pratica si tratterà, da un lato, di un ricatto fiscale e dall’altra parte si trasformerà nell’ennesimo condono fiscale per tutti coloro che hanno già indicatori non positivi sulla affidabilità fiscale”. Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, ha sottolineato l’opportunità offerta dal dibattito: “il confronto con i parlamentari e con il governo è sempre utile – ha detto – E’ importante dialogare con chi comprende le esigenze in delle libere professioni. La visione sul futuro, in particolare sul ruolo dell’intelligenza artificiale, necessita di individuare soluzioni idonee e condivise”. Sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie è intervenuto poi Pierfrancesco Angeleri, presidente Assosoftware. “Il supporto delle nuove tecnologie è fondamentale nella lotta all’evasione e nella semplificazione del sistema fiscale – ha detto – Lo Stato e gli intermediari, in un mondo come quello dell’economia moderna, devono stipulare un’alleanza tra pubblico e privato. Una cooperazione per combattere la disintermediazione. Gli open data sono una risorsa preziosa, ma poi bisogna saperli utilizzare. E qui è fondamentale l’esperienza dei professionisti”. (nella foto: il vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, e il presidente nazionale di Anc Marco Cuchel)