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Tag: Sanremo 2023

Mantra coesione nel centrodestra. Ma Salvini-Tajani si punzecchiano

Mantra coesione nel centrodestra. Ma Salvini-Tajani si punzecchianoRoma, 1 dic. (askanews) – Come se si fossero messi d’accordo, e con ogni probabilità è esattamente così, i leader del centrodestra provano a seppellire le polemiche delle ultime settimane intonando all’unisono il ritornello della coesione. La narrazione del ‘volemose bene’ prevede che le schermaglie vengano derubricate a dialettica e che gli scontri ormai quotidiani – dal canone Rai alla politica estera, dalle banche all’Europa – si trasformino in “diversità che sono un valore”. E’ la necessità di “abbassare i toni” che la presidente del Consiglio ha preteso dai suoi due vice dopo lo show down sul decreto fiscale e che va in scena in occasione dell’assemblea nazionale di Noi moderati di Maurizio Lupi.


In presenza all’hotel Marriot di Roma c’è soltanto Antonio Tajani anche perché, a proposito di divisioni, la necessità è anche quella di minimizzare le voci su una competizione al centro che Giorgia Meloni avrebbe addirittura favorito per bilanciare le recenti intemperanze del leader di Forza Italia. “Il nostro compito è quello di allargare i confini del centrodestra, non tocca a noi andare a cercare i voti di Fratelli d’Italia o della Lega”, spiega il leader azzurro. Giorgia Meloni parla attraverso un videomessaggio registrato. Sono concetti espressi più volte ma che, vista la settimana di passione, assumono un altro colore, più strigliata che esortazione. “La nostra coalizione – dice la premier – è composta sì da forze politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto. Ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme che è quello che ci consente di fare sempre sintesi, di trovare un punto di incontro”.


Concetti più o meno simili a quelli espressi dai due vicepremier. Entrambi mettono in evidenza la “visione comune”, entrambi assicurano che “il governo arriverà fino al 2027” (“nonostante il voto contrario su questo o quell’emendamento”, ci tiene però a precisare il segretario della Lega). E tuttavia, proprio mentre cercano di seppellire in pubblico l’ascia di guerra, non riescono nemmeno a fare a meno di punzecchiarsi. A causa di un difetto nel videocollegamento con Salvini, a parlare prima tra i due è il ministro degli Esteri. Tra la tante cose, ribadisce un concetto più volte esplicitato e, peraltro, caro anche a Silvio Berlusconi. “Vista la situazione attuale – afferma – dobbiamo andare avanti per avere una vera politica estera, una vera difesa europea: non possiamo sempre aspettare gli americani, non possiamo sempre chiedere agli altri di proteggerci”. Una frase che, quando arriva il suo turno, Salvini non solo non fa cadere nel vuoto, ma alla quale risponde marcando tutta la distanza. “Sentivo parlare di difesa comune europea. Mi permetto di dire che in questo momento bisogna andarci cauti”, la replica.


E non è l’unica frecciata a distanza, visto che a un certo punto Salvini ha l’ardire di mettere nella stessa frase l’autonomia (ben conscio dei dubbi di Forza Italia) e uno dei nomi più importanti del Pantheon dei popolari. Don Luigi Sturzo – sostiene – “si definiva federalista impenitente”. Laconica la risposta di Tajani: “Se anche lui si riconosce in Sturzo io sono contento”. Anche Maurizio Lupi, che pure si unisce al coro dei buoni sentimenti, non rinuncia a mostrare una certa ambizione. La sfida, dice, è “rispondere ai 9 milioni” di moderati che si sono rifigiati nell’astensionismo. Noi un cespuglio? “Non ci interessa, noi siamo un seme”.

Ue-Ucraina, Costa e Kallas a Kiev nel primo giorno del mandato

Ue-Ucraina, Costa e Kallas a Kiev nel primo giorno del mandatoBruxelles, 1 dic. (askanews) – Il neo presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha inaugurato il proprio mandato con una visita altamente simbolica nella capitale ucraina. “Nel nostro primo giorno in carica siamo qui a Kiev insieme alla nuova Alta Rappresentante per la Politica estera dell’Ue Kaja Kallas e alla nuovo commissaria per l’Allargamento Marta Kos”, ha detto Costa nel pomeriggio, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev al termine della visita.


“La nostra presenza qui oggi, nell’anniversario del referendum ucraino sull’Indipendenza – ha continuato -, dimostra il sostegno incrollabile dell’Unione Europea al popolo ucraino e alla sua coraggiosa lotta per una pace giusta e duratura. Costa ha sottolineato che i negoziati per l’adesione all’Ue dell’Ucraina stanno procedendo con un grande impegno da parte di Kiev per avanzare nel processo di adeguamento al quadro di norme comunitario, e una progressiva integrazione nel mercato unico già in corso (in particolare sul roaming nella telefonia mobile). Ha annunciato, inoltre, che due nuovi capitoli (“cluster”) dei negoziati d’adesione verranno aperti durante il primo semestre del 2025. “Sosterremo l’Ucraina “per tutto il tempo che sarà necessario e a qualunque costo (‘whatever it takes’, ndr), stiamo fermamente al vostro fianco nel sostenere il vostro diritto all’autodifesa, alla sovranità è alla integrità territoriale, e faremo tutto il possibile per vedervi nell’Unione europea il più presto possibile”, ha concluso Costa

Autonomia, Zaia: presto Governo modifica legge e si torna in Parlamento

Autonomia, Zaia: presto Governo modifica legge e si torna in ParlamentoRoma, 1 dic. (askanews) – “Conoscendo il ministro Calderoli, posso immaginare che il governo proponga come subito le modifiche cosìcchè il Parlamento possa emendare l’intesa già raggiiunta. Ma per fare questo non è che serva fare la rivoluzione”. Lo dice il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, che ospite su Rai3 a ‘In mezz’ora’ su Rai 3, definisce la sentenza della Corte Costituzionale che parzialmente contestato la costituzionalità delle legge sull’autonomia differenziata fra le Regioni “equilibrata” perchè “non boccia la legge, rigetta l’incostituzionalità, dice di portare in Parlamento i Lep”.


“L’Autonomia -afferma Zaia – è un grande progetto che in realtà unisce e non divide l’Italia” che invece “da sempre è un’Italia a due velocità”. E che “gestita finora in maniera centralistica presenta oggi un quadro inquietante, con 3mila miliardi di debito pubblico, bimbi che in base a,dove nascono sanno che futuro avranno, cittadini costretti a fare le valigie per curarsi”. Ma “l’adagio non può essere che c’è una questione Mezzogiorno”. Pwerchè “se è vero che c’è una questione del sud ed è pregnante è altrettanto vero che ce ne è una del nord e bisogna riuscire a mettere assieme le due istanze”.

Siria, Assad: il terrorismo comprende solo linguaggio della forza

Siria, Assad: il terrorismo comprende solo linguaggio della forzaMilano, 1 dic. (askanews) – Il presidente siriano Bashar al Assad ha promesso di sconfiggere il terrorismo nel suo paese, mentre la guerra civile rischia di deflagare su vasta scala. Lo ha riferito domenica l’agenzia di stampa statale siriana Sana. “Il terrorismo comprende solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con cui lo spezzeremo e lo distruggeremo, indipendentemente dai suoi sostenitori e sponsor”, ha detto Assad in una conversazione telefonica con quello che da Mosca viene considerato il presidente ad interim dell’Abkhazia Badra Gunba.

Risultati e classifica di serie A, Genoa scatto salvezza

Risultati e classifica di serie A, Genoa scatto salvezzaRoma, 1 dic. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Udinese-Genoa 0-2


Quattordicesima giornata Cagliari-Verona 1-0, Como-Monza 1-1, Milan-Empoli 3-0, Bologna-Venezia 3-0, Udinese-Genoa 0-2, ore 15 Parma-Lazio, Torino-Napoli, ore 18 Fiorentina-Inter, ore 20.45 Lecce-Juventus, lunedì 2 dicembre ore 20.45 Roma-Atalanta. Classifica: Napoli 29, Inter, Atalanta, Fiorentina, Lazio 28, Juventus 25, Milan, Bologna 22, Udinese 16, Empoli 16, Torino 15, Cagliari, Genoa 14, Roma 13, Lecce, Verona, Parma 12, Como 11, Monza 10, Venezia 8.


Quindicesima giornata venerdì 6 dicembre ore 18.30 Inter-Parma, ore 20.45 Atalanta-Milan, ore 15 Genoa-Torino, ore 18 Juventus-Bologna, ore 20.45 Roma-Lecce, domenica 8 dicembre ore 12.30 Fiorentina-Cagliari, ore 15 Verona-Empoli, ore 18.00 Venezia-Como, ore 20.45 Napoli-Lazio, lunedì 9 dicembre ore 20.45

Meloni prova a smorzare: diversità nel centrodestra sono valore aggiunto

Meloni prova a smorzare: diversità nel centrodestra sono valore aggiuntoRoma, 1 dic. (askanews) – “La nostra coalizione è composta sì da forze politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme che quello che ci consente di fare sempre sintesi di trovare un punto di incontro”.Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato all’assemblea nazionale di Noi moderati, con cui ha cercato smorzare tensioni e conflitti nella maggioranza di centrodestra che sostiene il suo Governo.


“Possiamo farlo – ha affermato fra l’altro Meloni- perché siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo, perché crediamo negli stessi valori di riferimento, perché abbiamo idee compatibili, perché intendiamo portare avanti fondamentalmente gli stessi progetti. E tutto questo che ci tiene insieme da 30 anni a questa parte che ci ha permesso in questi primi due anni di Governo di raggiungere risultati inaspettati, di invertire quel declino al quale l’Italia sembrava ormai destinata”.

I 30 big per Sanremo, ci sono Giorgia, Fedez e Massimo Ranieri

I 30 big per Sanremo, ci sono Giorgia, Fedez e Massimo RanieriRoma, 1 dic. (askanews) – Carlo Conti ha annunciato oggi al Tg1 delle 13.30 l’elenco dei big in gara al Festival di Sanremo. Il conduttore torna alla guida del Festival dopo le tre edizioni consecutive del 2015-16-17. Quest’anno il Festival si terrà dall’11 al 15 febbraio. Questo l’elenco dei trenta big in gara:


Achille Lauro, Gaia, Coma Cose, Francesco Gabbani, Willy Peyote, Noemi, Rkomi, Modà, Rose Villain, Brunori Sas, Irama, Clara, Massimo Ranieri, Emis Killa, Sara Toscano, Fedez, Simone Cristicchi, Joan Tille, The Kolors, Bresh, Marcella Bella, Tomy Effe, Elodie, Olly, Francesca Michielin, Lucio Corsi, Shablo FT Gue Joshua e Tormento, Serena Brancale, Rocco Hunt, Giorgia

Calcio, follia Touré, espulso dopo 120 secondi in Udinese-Genoa

Calcio, follia Touré, espulso dopo 120 secondi in Udinese-GenoaRoma, 1 dic. (askanews) – Follia Touré espulso dopo due minuti nella partita Udinese-Genoa. Il difensore friulano, francese in prestito dal Lorient ci ha impiegato 120 secondi per lasciare il campo. Touré stava lasciando sfilare il pallone vicino all’area di rigore, ha visto arrivare Zanoli e l’ha fermato con una gomitata. L’arbitro non ha fischiato, ma è stato subito richiamato al Var e dopo una breve revisione ha rimandato Touré negli spogliatoi. Espulsione lampo anche se non è riuscito a battere il record di Giuseppe Lorenzo, che impiegò solo 10 secondi a ricevere il cartellino rosso nella sfida tra Parma e Bologna del 6 dicembre 1990.

Georgia, dopo stop adesione Ue proteste e terremoto diplomatico

Georgia, dopo stop adesione Ue proteste e terremoto diplomaticoMilano, 1 dic. (askanews) – I manifestanti rimangono nel distretto di Vake a Tbilisi, vicino al campus della Tbilisi State University su viale Chavchavadze, bloccando un importante incrocio dopo la dispersione della polizia nelle prime ore del mattino da viale Rustaveli. E soprattutto dopo i violenti scontri tra manifestanti e polizia che ha usato nella notte droni, lacrimogeni e idranti, oltre ad arrestare molti presenti. Altri attivisti sono giunti nelle prime ore della mattina per unirsi a loro. Lo rendono noto fonti locali.


La situazione si sono fatte tese su viale Rustaveli già in serata, affollata nel terzo giorno di proteste. Alcuni dimostranti sono stati visti rompere le finestre del parlamento e prendere di mira l’edificio con fuochi d’artificio. Dato fuoco all’effigie di Bidzina Ivanishvili, fondatrice e presidente onoraria di Georgian Dream. Il fuoco è stato visto anche all’interno dell’edificio del parlamento. Il tutto mentre sta provocando un terremoto diplomatico e politico il processo di adesione all’UE interrotto: Irakli Vekua, ambasciatore facente funzioni della Georgia in Italia, ha annunciato le sue dimissioni in segno di protesta dello stop georgiano secondo almeno tre media georgiani. La sua decisione è seguita alle dimissioni di Davit Solomonia, ambasciatore della Georgia nei Paesi Bassi e succeduta da altre dimissioni come quelle dell’ambasciatrice della Georgia in Lituania, Salome Shapakidze.


Anche Tamar Nutsubidze, corrispondente a Bruxelles per Rustavi 2 ha lasciato il suo incarico. “Non siamo mai stati così lontani dall’Europa come lo siamo ora. Dieci anni fa sono venuta a Bruxelles per occuparmi dell’integrazione europea del mio paese. Ecco perché mi sento responsabile nei vostri confronti, gli spettatori, e lascio Rustavi 2”, ha scritto sui social media. LO STOP SINO AL 2028 Irakli Kobakhidze ha annunciato il 28 novembre che il partito al governo Sogno Georgiano ha deciso di interrompere gli sforzi per avviare i negoziati di adesione con Bruxelles “fino al 2028”. Ha anche affermato che il governo avrebbe rifiutato ogni sostegno al bilancio dell’UE. Secondo lui, la Georgia entrerà nell’UE nel 2030, ma alle sue condizioni, “con dignità”. Questa affermazione è contraria alla procedura di adesione all’UE.


La dichiarazione arriva mentre il Sogno Georgiano rivendica la vittoria alle elezioni del 26 ottobre nonostante le preoccupazioni per i massicci brogli elettorali. La presidente e l’opposizione respingono i risultati e considerano illegittimo il Parlamento, mentre l’appello del Presidente alla Corte Costituzionale rimane, finora, senza risposta. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione lo stesso giorno, che ha dato credito a queste affermazioni e ha chiesto sanzioni contro i leader di Sogno Georgiano e una ripetizione delle elezioni parlamentari. La decisione di Sogno Gerorgiano altera di fatto la politica estera della Georgia, come sancito dalla costituzione. Parlando a fianco dell’opposizione, la Presidente ha promesso resistenza mentre i cittadini si sono radunati per protestare.


Mathew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno sospeso la Partnership strategica con la Georgia. La decisione segue l’interruzione unilaterale dei negoziati di adesione all’UE da parte di Sogno Georgiano al potere. L’OSCE/ODIHR ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua “profonda preoccupazione” per l’azione delle forze dell’ordine e per la “grave violazione del diritto alla libertà di riunione pacifica” dopo che la polizia ha utilizzato idranti, spray al peperoncino e manganelli per disperdere le proteste a Tbilisi. Intanto l’ex presidente russo e presidente del consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev, afferma che in Georgia è in corso un tentativo di rivoluzione e avverte: è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”. E dopo che la presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha annunciato che rifiuterà di rinunciare al suo mandato, che scadrà quest’anno, alla stessa fa riferimento Medvedev definendola “diligente studente francese di Zbigniew Brzezinski, la pazza zia Salome, ha detto che non avrebbe lasciato lo scranno perché non riconosceva le elezioni”. Medvedev afferma che la Georgia è “sulla strada verso la strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.

Medvedev: la Georgia è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”

Medvedev: la Georgia è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”Milano, 1 dic. (askanews) – L’ex presidente russo e presidente del consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev, afferma che in Georgia è in corso un tentativo di rivoluzione e avverte: è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.


In Georgia, l’opposizione ha manifestato in queste ore, nella notte e nei giorni scorsi contro il governo filo-russo del paese dopo che il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze aveva annunciato che la Georgia avrebbe sospeso i negoziati per l’adesione all’Ue. La presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha annunciato che rifiuterà di rinunciare al suo mandato, che scadrà quest’anno e alla stessa fa riferimento Medvedev definendola “diligente studente francese di Zbigniew Brzezinski, la pazza zia Salome, ha detto che non avrebbe lasciato lo scranno perché non riconosceva le elezioni”. Medvedev afferma che la Georgia è “sulla strada verso la strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.


Nel 2014, quando l’allora presidente filo-russo dell’Ucraina Viktor Yanukovich si dimise in seguito alle proteste, la Russia occupò la penisola di Crimea, che appartiene all’Ucraina. “In generale, ci sono tutti i presupposti per far precipitare ancora una volta la Georgia nell’abisso della guerra civile, costringendola a scegliere tra l’insolente UE, la NATO e gli Stati Uniti, da un lato, e l’antica terra di Sakartvelo, dall’altro. In breve, i vicini si stanno rapidamente muovendo lungo il percorso ucraino verso un abisso oscuro. Questo di solito finisce molto male” ha scritto Medvedev sui social.