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Tag: Sanremo 2023

Puglia, legge bilancio stanzia 1,2 mld euro malgrado tagli governo

Puglia, legge bilancio stanzia 1,2 mld euro malgrado tagli governoRoma, 21 dic. (askanews) – “L’ormai consolidata qualità delle nostre politiche di bilancio e del complesso delle politiche con cui ci esprimiamo è, ancora una volta, messa al servizio di tre obiettivi che consideriamo irrinunciabili: non lasciare indietro nessuno, rafforzare i servizi per la salute, essere il primo sostegno per chi vuole crescere e far crescere la sua comunità”, ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando il voto favorevole del Consiglio regionale pugliese, espresso all’una e un quarto della notte, che ha concluso l’esame della Legge di stabilità regionale 2024 e del Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026, dopo avere approvato la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2024-2026.

“I pugliesi sanno di poter contare, anche per l’anno prossimo, su una Regione Puglia attenta a soddisfare tutti i bisogni primari, senza aumenti delle tasse, anzi: esentiamo dal pagamento dell’IRAP gli enti del terzo settore che integrano e spesso suppliscono a servizi essenziali per tutti noi”, ha detto l’assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese con riferimento a un provvedimento che riguarda “volontari, associazioni, enti senza scopo di lucro che svolgono attività di interesse generale integrate positivamente con tutte le politiche regionali, da quelle più attinenti al welfare a quelle dello sport: un’integrazione che si è resa ancora più osmotica durante la dura fase della pandemia che ha scosso le nostre comunità”. Gli enti del terzo settore non pagheranno l’IRAP, soprattutto ne saranno sgravati tutti i servizi che erogano, integrandosi sussidiariamente con il sistema del welfare dei diversi Ambiti Territoriali Sociali, come sarebbe accaduto in automatico e all’improvviso con il varo del pacchetto fiscale del governo nazionale.

Nel bilancio 2024 non diminuiscono le risorse a sostegno di tutte le politiche sociali. Anzi, con un milione di euro, si finanzia una nuova misura con programmi di microfinanza, inclusi quelli relativi al microcredito sociale, quale strumento di lotta alla povertà e all’esclusione sociale attraverso servizi finanziari e non finanziari destinati a soddisfare bisogni primari come spese mediche, canoni di locazione, tariffe per l’accesso a servizi pubblici essenziali, quali i servizi di trasporto e i servizi energetici, spese necessarie per l’accesso all’istruzione scolastica. (segue)

Mes, Schlein: sceneggiata-rappresaglia dopo sconfitta su patto Ue

Mes, Schlein: sceneggiata-rappresaglia dopo sconfitta su patto UeRoma, 21 dic. (askanews) – La mancata ratifica del Mes è solo un danno per l’Italia, una “rappresaglia” e una “sceneggiata” che Giorgia Meloni usa per rispondere alla “sconfitta sul patto di stabilità”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera. “Chi ne esce perdente è l’Italia. Giorgia Meloni come presidente del Consiglio si dovrebbe preoccupare innanzitutto di questo più che ella contesa dei tweet di oggi a chi si intesta un risultato che non è favorevole all’Italia”.

“Ieri – ha continuato la Schlein – hanno accettato un compromesso che ci riporta all’austerità del pre-Covid. Vorrei questo fosse chiaro. Il compromesso del Consiglio sul patto di stabilità reinserisce rigidi parametri quantitativi sulla riduzione del debito e del deficit, che erano assenti nella proposta fatta dalla commissione Ue. Quello che ieri Giorgia Meloni ha accettato abbassando la testa è un accordo dannoso per l’Italia”. Insomma, ha concluso, “non vedo vincitori o vincitrici, vedo che perde l’Italia. La scenegggiata di oggi si cui Giorgia Meloni dovrebbe chiedere scusa all’Italia è la conseguenza della sconfitta apolitica di ieri, che non hanno neanche avuto il coraggio di ammettere”.

Torino- Lione, consegnata prima fresa a Schwanau in Germania

Torino- Lione, consegnata prima fresa a Schwanau in GermaniaRoma, 21 dic. (askanews) – L’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, ha partecipato alla cerimonia di consegna della prima fresa transfrontaliera per il tunnel di base Torino-Lione, avvenuta oggi a Schwanau, Germania: una fase fondamentale degli accordi di finanziamento tra Francia Italia e Unione Europea.

Alla cerimonia di ricezione oltre alla Regione Piemonte e TELT, il promotore pubblico binazionale incaricato della realizzazione dell’opera, erano presenti il raggruppamento ELYOT, composto da Eiffage Génie civil, Spie Batignolles Génie civil, Ghella e Cogéis. Si tratta della prima delle due frese che attraverseranno il confine italo-francese tra il Piemonte e la regione Auvergne Rhone Alpes e la numero 4 delle 7 totali previste, concepita per scavare 18 km di una delle due gallerie del tunnel di base, tra la discenderia di Villarodin/Bourget-Modane, in Francia, e il sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, in Italia.

La fresa, chiamata tecnicamente “gripper”, ha una testa di diametro 10,4 metri e 14 motori capaci di generare una potenza totale di 4.900 kw: la tunnel boring machine (TBM) ha un peso di 3200 tonnellate ed è lunga 334 metri, come un grattacielo di cento piani. “Il ritiro della prima fresa in questo momento significativo rappresenta un passo tangibile verso una connessione più stretta tra Italia e Francia. Questa consegna simboleggia un ulteriore tassello che conferma la volontà di concludere un opera che ci consentirà di superare le barriere geografiche, unendo le nazioni attraverso una rete ferroviaria europea più integrata e sostenibile”, dichiara l’assessore Marco Gabusi.

Superlega, Andrea Agnelli: “Fino alla fine”

Superlega, Andrea Agnelli: “Fino alla fine”Roma, 21 dic. (askanews) – “Fino alla fine”. Andrea Agnelli, ex presidente della Juve e animatore del progetto Superlega nel 2021, commenta con il motto degli ultimi anni bianconeri la sentenza della Corte di Giustizia Europea. Su X pubblica parte del testo di un celebre brano degli U2, ‘Where the streets have no name’, chiudendo con ‘Love football’. La canzone del gruppo irlandese è un richiamo al senso di libertà: “Voglio correre, voglio nascondermi, voglio abbattere i muri che mi trattengono”.

Condotte 1880 aumenta capitale sociale a 40 milioni

Condotte 1880 aumenta capitale sociale a 40 milioniRoma, 21 dic. (askanews) – L’assemblea straordinaria della Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880 – in breve Condotte 1880 – ha deliberato di aumentare il capitale sociale da 10 a 40 milioni di euro per supportare lo sviluppo incentrato sull’accelerazione dei lavori in corso, sulla realizzazione di progetti di grandi opere, come la Città della Salute in Lombardia e il Ponte sullo Stretto di Messina, nonché per cogliere le opportunità del Pnrr e tornare a partecipare ad importanti gare d’appalto in Italia e all’estero.

Il rafforzamento patrimoniale di Condotte 1880, controllata al 100% da Tiberiade Holding che fa capo alla famiglia Mainetti – che nel luglio scorso ha acquisito il ramo Core della storica impresa di costruzioni – è un ulteriore passo per il rilancio della società con oltre 500 dipendenti, che per il prossimo anno, escluse nuove commesse, prevede un fatturato di circa 250 milioni. In particolare, in Italia Condotte 1880 è impegnata ad ultimare entro il 2024 il Policlinico Universitario di Caserta e a terminare i lavori della strada a scorrimento veloce nella provincia di Avellino, la Lioni-Grottaminarda, contrattualizzando gli ultimi due lotti.

All’estero, in Algeria, sta realizzando la costruzione di un tronco autostradale di circa 34 Km, che fa parte della quarta Rocade di Algeri con la collaborazione di Crcc, la principale impresa cinese di costruzioni, con 250 mila dipendenti. Mentre in Kuwait, entro il primo semestre del prossimo anno, saranno portati a termine i lavori di una nuova autostrada.

Con il no della Camera Meloni scioglie il nodo del Mes. Ma il governo lascia una porta “aperta”

Con il no della Camera Meloni scioglie il nodo del Mes. Ma il governo lascia una porta “aperta”Roma, 21 dic. (askanews) – Il Parlamento è “sovrano” e ha deciso di non ratificare il nuovo Mes, che comunque per l’Italia presenta modifiche – il salva-banche – di “relativo interesse e attualità”. Dopo molti rinvii, con un’accelerazione improvvisa, l’Aula della Camera ha bocciato l’adesione dell’Italia (unica in Europa) alle nuove regole. Quello che appare è un doppio messaggio – anche se il governo tende a minimizzare – a Bruxelles ma anche internamente, visto che la maggioranza si è divisa: contrari Lega e Fdi, astenuta Forza Italia, con molti azzurri che avrebbero voluto votare sì.

La premier Giorgia Meloni, ancora influenzata, al momento non si pronuncia, ma Fonti di Palazzo Chigi cercano di smorzare la rilevanza del passaggio di oggi, sottolineando che l’esecutivo “si era rimesso al Parlamento” e dunque “prende atto del voto”. Comunque, viene sottolineato, quella introdotta sarebbe stata “un’integrazione di relativo interesse e attualità per l’Italia, visto che come elemento principale prevede l’estensione di salvaguardie a banche sistemiche in difficoltà, in un contesto che vede il sistema bancario italiano tra i più solidi in Europa e in Occidente”. Per la sua funzione principale, ossia di “sostegno agli Stati membri in difficoltà finanziaria” il Mes “è in piena funzione nella sua configurazione originaria”. Resta, da Palazzo Chigi, una porta “aperta” perchè – viene spiegato – la scelta del Parlamento “può essere l’occasione per avviare una riflessione in sede europea su nuove ed eventuali modifiche al trattato, più utili all’intera Eurozona”. Al di là delle spiegazioni ufficiali, restano i dati politici. Il primo è quello in sede europea. La decisione italiana è arrivata – dopo mesi di rinvii – all’indomani del via libera, con ben poco entusiasmo, al nuovo Patto di stabilità. Una strana ‘coincidenza’ temporale (e notoriamente in politica le concidenze sono assai rare, se anche esistono). “E’ un collegamento che fate voi”, si schermisce un rappresentante di alto livello di Fdi, mentre da Forza Italia il ‘link’ non viene negato. Comunque sia dall’esecutivo si cerca anche di minimizzare gli impatti nei rapporti con i partner europei. “Sicuramente c’erano state delle interlocuzioni, non è stata una sorpresa in Europa”, spiega un esponente del governo, mentre altre fonti fanno notare che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (che in controtendenza rispetto al suo partito auspicava il via libera), a chi glielo chiedeva nei vertici a Bruxelles aveva sempre detto chiaramente che “per la ratifica in Parlamento non ci sono i numeri”.

Questo per quanto riguarda i ‘messaggi’ politici all’Europa, ma c’è anche la vicenda interna, anche in vista delle europee. Mentre Matteo Salvini esulta per una “battaglia vinta dalla Lega” e Fdi sottolinea la propria “vittoria” e la “coerenza”, Forza Italia si è smarcata dagli alleati, con una astensione che rappresenta – spiega un dirigente – un “segnale di stimolo a riprendere il percorso verso l’Europa”. Anche ripresentando la proposta di ratifica in Senato, magari integrata con la clausola, messa nero su bianco, di un passaggio parlamentare obbligatorio in caso di richiesta di accesso ai fondi.

Puglia, superato obiettivo spesa Programma Sviluppo Rurale 2023

Puglia, superato obiettivo spesa Programma Sviluppo Rurale 2023Roma, 21 dic. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo la Regione Puglia raggiunge l’obiettivo di spesa del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. E’ stato annunciato questa mattina in conferenza stampa, nella sede del Dipartimento Agricoltura a Bari, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dall’assessore al ramo, Donato Pentassuglia, e dal direttore del Dipartimento regionale e Autorità di Gestione (AdG) del PSR, Gianluca Nardone.

Al 21.12.2023 è stato oltrepassato di oltre 20 milioni di euro l’obiettivo annuale di spesa pubblica. Nell’anno la Regione Puglia ha dato il via libera a pagamenti per 234 milioni di euro, permettendo all’organismo pagatore AGEA di erogare gli attesi contributi a migliaia di beneficiari delle misure di sviluppo rurale. “Quest’anno la Puglia – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano -, grazie al Dipartimento all’Agricoltura, ha superato di 20 milioni di euro in target di fondi europei che doveva spendere. Si tratta di un risultato straordinario che ha consentito di recuperare tutti i ritardi del passato e che dimostra la bontà delle scelte e delle azioni intraprese, come il rafforzamento, per numero di unità, di personale qualificato. In questo modo siamo in grado di sostenere lo sviluppo dell’agricoltura pugliese con grande energia e semplificando nel limite del possibile la vita degli operatori. Chi per anni ha sperato nel disastro dell’agricoltura e della gestione delle politiche di sviluppo rurale del dipartimento Agricoltura, oggi riceve grande una lezione che affonda le sue radici nella mentalità tipica dei pugliesi i quali, anche di fronte a situazioni di grandi difficoltà e in cui ci si deve assumere la propria responsabilità per ciò che non funziona, la reazione è quella di non mollare ma reagire fino a superare tutti i problemi. Ed è proprio questo che siamo riusciti a fare fino ad oggi”.

(segue)

Giubileo, Municipio I a Gualtieri: cancelli parcheggio area Unesco

Giubileo, Municipio I a Gualtieri: cancelli parcheggio area UnescoRoma, 21 dic. (askanews) – Un appello di esponenti della cultura e dell’associazionismo italiani e della Capitale chiede al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al Governo di cancellare il progetto del parcheggio interrato accanto a Castel Sant’Angelo, in piena area Unesco. Un appello che viene raccolto e rilanciato dall’assessore alla Mobilità del I Municipio, Adriano Labbucci, che, in una nota, ricorda come “la Giunta del I Municipio ha da subito espresso parere contrario al parcheggio di Lungotevere Castello. L’invito pressante che mi sento di rivolgere al sindaco, che sui temi della tutela del patrimonio ha dimostrato in più occasioni attenzione – continua Labbucci -, è di raccogliere l’appello espungendo definitivamente il parcheggio non solo dagli interventi giubilari ma dal piano urbano parcheggi. Una scelta sbagliata va cancellata non rinviata a dopo il Giubileo”. Ora, conclude Labbucci “bisogna rapidamente ripristinare e riqualificare l’area oggi impraticabile e in abbandono. Ciò che serve è realizzare un percorso pedonale che da ponte Umberto I attraversando la piazza pedonale che sorgerà dopo i lavori si Piazza Pia raggiunga San Pietro. Il futuro è questo, non il parcheggio”.

Ceferin (Uefa): uniti contro Superlega, calcio è non in vendita”

Ceferin (Uefa): uniti contro Superlega, calcio è non in vendita”Roma, 21 dic. (askanews) – “Vedo questa decisione come una chance per migliorare le regole. La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo; abbiamo con noi governi nazionali e istituzioni nazionali. La decisione della Corte europea è basata sulla decisione del Tribunale di Madrid”. Così il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, commenta in conferenza stampa la decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la quale Uefa e Fifa hanno una posizione monopolistica contraria alle norme Ue. In collegamento il presidente del Psg e dell’ECA Al Khelaifi e il presidente della Liga spagnola Tebas. Sul nuovo progetto della Superlega: “Non comprende i principi del merito sportivo – tuona Ceferin -. Puoi essere o non essere parte del sistema, ma ciò che è certo è che il progetto presentato oggi è ancora più chiuso di quello presentato nel 2021, che era stato bocciato da tutto il mondo del calcio”. E ancora: “Oggi abbiamo avuto l’ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso e non aperto – ribadisce Ceferin -. Squadre come Girona e Atalanta non si potrebbero qualificare e questo non sarebbe giusto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto. Possono creare quello che vogliono. Spero che sappiano cosa stiano facendo, ma non ne sono sicuro. Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita”. In collegamento c’era anche il presidente del Psg e dell’ECA Al Khelaifi: “Non capisco tutto questo rumore per questa sentenza – le sue parole -. Questo progetto Superlega si propone sempre con le stesse presentazioni, si parla di libertà ma non c’è libertà. Ho ricevuto quaranta o cinquanta telefonate da club diversi, c’è un valore che noi difendiamo. Noi lavoriamo per i club e i partecipanti del mondo del calcio. Siamo orgogliosi di questo progetto con la Uefa. Non cambia niente con la decisioni di oggi, ma ci renderà più forti e migliori”. E poi conclude: “Loro propongono la Superlega, noi siamo orgogliosi della Champions League”.

 

Stellantis: 22% adesione a piano azionariato dipendenti Italia e Francia

Stellantis: 22% adesione a piano azionariato dipendenti Italia e FranciaMilano, 21 dic. (askanews) – Si è concluso con un’adesione del 22% e un importo medio investito di 2.470 euro, il piano di azionariato per i dipendenti Share to Win di Stellantis, rivolto a 85mila addetti in Italia e Francia.

Nel periodo di sottoscrizione dal 13 al 30 novembre sono state sottoscritte 4,4 milioni di azioni con un investimento di circa 65 milioni di euro, di cui 47 milioni versati dai dipendenti e 18 milioni dal contributo integrativo dell’azienda, pari a 62-68 azioni Stellantis ogni mille euro investiti. Il prezzo delle azioni è stato fissato in 14,52 euro, pari al prezzo medio di chiusura di Stellantis dal 12 ottobre all’8 novembre, con uno sconto del 20% sul prezzo di riferimento. “Ho condiviso il risultato con il board e ne siamo molto orgogliosi. L’obiettivo è di estendere il piano per coinvolgere tutti i nostri dipendenti nella crescita del gruppo. Il successo di questa prima fase dimostra la fiducia dei nostri dipendenti in Stellantis e ne siamo molto orgogliosi”, ha dichiarato Xavier Chéreau, Chief HR & Transformation Officer di Stellantis.

In Francia, il 31% dei dipendenti Stellantis coinvolti nell’iniziativa ha sottoscritto Shares to Win. In Italia, il tasso di adesione è stato del 13%, un risultato “notevole”, secondo Chéreau se si considera che si trattava del primo piano di azionariato per i dipendenti ex-Fca nel paese e che il precedente piano lanciato da Psa nel 2018 aveva raccolto un’adesione del 6,8%. Complessivamente i dipendenti Stellantis detengono l’1,8% del capitale e l’obiettivo “è di arrivare al 5% nel medio termine”, ha detto Chéreau. Il piano di azionariato dovrebbe essere esteso nel I semestre 2024 a 242.000 dipendenti in 18 paesi. Nel 2025, sarà esteso a tutti i paesi in cui opera il gruppo, compatibilmente con il contesto normativo ed economico.