Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Francia, approvata legge su immigrazione con notevoli restrizioni

Francia, approvata legge su immigrazione con notevoli restrizioniMilano, 20 dic. (askanews) – Dopo una lunga lotta politica in Francia, ieri sera è stata approvata una nuova legge sull’immigrazione con notevoli restrizioni. Particolarmente severo il giudizio di Liberation oggi: “Implosione. Legge sull’immigrazione: all’Assemblea un governo in crisi cerca di salvare la faccia” titola Libé. Mentre secondo Le Figaro, il ministro della Sanità Aurélien Rousseau ha presentato le sue dimissioni. Ma a France 2 Francois Bayrou, capo del partito centrista Modem e uno dei partiti chiave della coalizione di Macron, ha affermato che il suo partito continua a sostenere il governo di Elisabeth Borne.

Il disegno di legge sull’immigrazione è stato adottato dall’Assemblea nazionale con 349 voti favorevoli e 186 contrari. Tra le altre cose, la nuova legge limita i benefici sociali per gli stranieri, inasprisce la legislazione sugli studenti stranieri e fissa quote per il numero di immigrati. “Il testo sull’immigrazione è stato votato in via definitiva”, ha subito registrato il ministro degli Interni Gérald Darmanin, su X (ex Twitter). Libé ha scelto come immagine per illustrare la notizia una foto di Marine Le Pen e Sébastien Chenu che sorridono, seduti in emiciclo. “Gli 88 deputati del Raggruppamento Nazionale hanno comunque votato a favore del testo. L’astensione delle truppe lepeniste, ovviamente, non avrebbe impedito la sua adozione”, precisa.

La legge inoltre rende più restrittiva la concessione della cittadinanza francese ai figli di stranieri e consente di negare la cittadinanza francese a coloro che hanno la doppia cittadinanza condannati per reati gravi. Il governo di centrodestra del presidente Emmanuel Macron è arrivato alla legge ora approvata, in parte spinto da tattiche elettorali e in parte dalla pressione dell’opposizione.

Iran, impiccata all’alba l’ex sposa bambina Samira Sabzian

Iran, impiccata all’alba l’ex sposa bambina Samira SabzianRoma, 20 dic. (askanews) – Samira Sabzian, ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina all’alba nella Repubblica islamica. Lo riferisce l’ong Iran Human Rights.

Il direttore dell’organizzazione, Mahmood Amiry-Moghaddam, ha confermato su X che Samira è stata “impiccata”, un’esecuzione avvenuta “davanti al mondo intero come testimone”. “Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimoni precoci e violenza domestica, e oggi è vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto”, ha scritto il direttore di Iran Human Rights. “Un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura”. “Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine”, ha insistito Amiry-Moghaddam. “Come altre vittime della macchina delle esecuzioni del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili della società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime”, ha concluso.

Sabzian si era sposata quando aveva 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso il marito. Da allora si trovava in carcere. Solo di recente aveva potuto vedere i suoi due figli, dopo avere rinunciato a lungo a incontrarli per ottenere la clemenza della famiglia del marito.

Un brindisi natalizio con Renzo Rubino e il suo Bisogna Festeggiare

Un brindisi natalizio con Renzo Rubino e il suo Bisogna FesteggiareMilano, 20 dic. (askanews) – Bisogna Festeggiare (DDP Dischi Del Porto/ADA Music Italy) è il suo nuovo singolo di Renzo Rubino, dal 22 dicembre in radio e su tutte le piattaforme digitali. L’artista che ha il potere di trasformare ogni nota in una festa ha confezionato per queste festività un elogio alla vita, un brano che celebra gli alti e bassi della quotidianità, abbracciando le imperfezioni con gioiosa leggerezza.

Un ritmo incalzante e trascinante dirige il maestoso e vivace dialogo tra gli strumenti a fiato, gli ottoni e le percussioni de La Sbanda, facendo di Bisogna Festeggiare il personalissimo inno alla gioia di Renzo Rubino, un invito a fare entrare la luce e a liberarsi da se stessi, senza paura di essere giudicati. “Bisogna festeggiare è un inno contro gli stereotipi. Una canzone che vuole evidenziare il lato buono della quotidianità come lo stare insieme o il sentirsi liberi di brindare per le cose che ci rendono unici, senza aver paura dei giudizi esterni” racconta Renzo Rubino. Il brano è stato realizzato con la collaborazione del trombonista e direttore d’orchestra Mauro Ottolini (Vinicio Capossela, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Dario Brunori, etc.), che ha curato gli arrangiamenti e la direzione de La Sbanda, ed è stato prodotto dallo stesso Renzo Rubino insieme a Taketo Gohara (Elisa, Vinicio Capossela, Negramaro, Brunori Sas e tanti altri. Prosegue intanto la seconda edizione di “Porto il Natale”, il progetto live unico nel suo genere con cui il cantautore pugliese anche per queste festività intraprende un road tour lungo tutta Italia e oltre i confini per portare la magia del Natale e della sua musica direttamente nei salotti e nei luoghi del cuore di chi aprirà le porte a una serata indimenticabile.

“Porto il Natale è la cosa più sana che abbia fatto in musica. Essere a contatto diretto con chi ascolta le mie canzoni ma non solo. Andare laddove casa non è sempre un salotto caldo e accogliente, nel periodo natalizio, mi fa vivere l’aspetto più bello del mio lavoro che riguarda la condivisione, le facce meravigliate, gli abbracci sinceri” spiega Renzo Rubino. I concerti di “Porto il Natale” sono gratuiti e sarà possibile conoscere le modalità di partecipazione ad ogni data consultando i social di Renzo Rubino.

Auto, Acea: a novembre mercato Ue +6,7%, bev al 16,3%

Auto, Acea: a novembre mercato Ue +6,7%, bev al 16,3%Milano, 19 dic. (askanews) – A novembre il mercato dell’auto Ue è cresciuto del +6,7% a 885.581 unità, registrando il sedicesimo mese consecutivo di rialzi. Aumenti a doppia cifra in alcuni mercati, tra cui due dei più grandi: Italia (+16,2%) e Francia (+14%). In calo invece il mercato tedesco, che ha registrato una contrazione del -5,7% rispetto a novembre 2022. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei.

Negli undici mesi, le immatricolazioni sono aumentate del 15,7%, a 9,68 milioni di unità. Ad eccezione dell’Ungheria, tutti i mercati dell’Ue sono cresciuti. Fra i migliori, i quattro più grandi: Italia (+20%), Spagna (+17,3%), Francia (+16,2%) e Germania (+11,4%). Nel mercato allargato (Ue+Efta+Uk), le vendite sono aumentate a novembre del 6% a 1,07 milioni di unità e negli 11 mesi del 15,6% a 11,8 milioni.

Fra le alimentazioni, in crescita le vendite di auto elettriche (Bev) del 16,4% a 144.378 unità, pari a una quota di mercato a novembre del 16,3%, nonostante un calo in Germania del -22,5%. Negli 11 mesi le vendite di elettriche sono aumentate del 48,2% a 1,4 milioni di unità, pari a una quota del 14,2%, superiore al 13,7% delle auto diesel, che nel mese segnano un calo del 10,3%. Le auto ibride crescono del 28,7% a novembre e del 29,9% negli 11 mesi, a quota 2,5 milioni di unità, pari a un quarto circa del mercato europeo. In deciso calo le plug-in -22,1% a 72mila unità, a causa della flessione del mercato tedesco (-59,3%), e una quota di mercato dell’8,1%. In aumento le vendite di auto a benzina del 4,2%, trainata da Italia (+20,2%) e Germania (+12,5%). Nel cumulato le vendite si attestano a 3,5 milioni di unità (+11,1%), pari a una quota di mercato del 35,7%.

Fra i gruppi auto, Volkswagen registra una crescita dell’11,4% a 231.743 unità, pari a una quota di mercato del 26,2%. In calo del -7,3% Stellantis a 139.073 unità e una quota del 15,7%. Fra i brand in rosso Peugeot (-15,4% a 39.476), Fiat (-13,2% a 27.271), e DS (-33,3% a 2.690), mentre crescono Jeep (+20,4% a 10.223), Alfa Romeo (+25,2% a 4.161) e Lancia (+10,3%). In terza posizione Renault (+6,1% a 93.587), seguita da Hyundai (+7,3% a 72.999) e Bmw (+15,4% a 67.076).

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus auto

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus autoMilano, 20 dic. (askanews) – “Tra risorse del nuovo Pnrr e legge di bilancio mettiamo in campo 15 miliardi per la crescita delle imprese”. Lo annuncia il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al Sole 24 Ore. “Gli investimenti di Transizione 5.0 saranno incentivati fino al 40%”, il doppio dell’attuale incentivo, spiega il ministro che annuncia anche una nuova tornata di ecobonus per il settore auto: da 1500 fino a 11mila euro.

Sull’ecobonus auto, ha sottolineanto, “pensiamo di essere pronti con il Dpcm entro gennaio”. Il fondo automotive “ha una disponibilità totale di 6 miliardi fino al 2030: per il prossimo anno potremmo utilizzare 610 milioni cui aggiungere 320 milioni di avanzi, arrivando quindi a quasi 1 miliardo. Il nuovo ecobonus premierà in misura crescente l’acquisto delle vetture dalla fascia 61-135 grammi di Co2 per chilometro alle meno inquinanti, elettriche e ibride plug-in, prevedendo maggiorazioni per chi rottama vetture più vecchie, a partire dalle Euro 0 e Euro 1, fino a un massimo di 11mila euro”.

M.O., Wp: Israele valuta cessate il fuoco di due settimane

M.O., Wp: Israele valuta cessate il fuoco di due settimaneRoma, 20 dic. (askanews) – Israele starebbe prendendo in considerazione un cessate il fuoco della durata di almeno due settimane, seguito da un graduale ritiro delle truppe israeliane, soprattutto nel nord di Gaza, nel tentativo di rilanciare un accordo per il rilascio degli ostaggi: è quanto si legge oggi sul Washington Post.

Secondo quanto riferito, fonti ufficiali israeliane e americane sarebbero interessate a riprendere le trattative per un accordo con Hamas, attraverso la mediazione del Qatar, con l’obiettivo di liberare il maggior numero dei 129 ostaggi israeliani ancora tenuti prigionieri a Gaza. Il quotidiano spiega che Israele starebbe valutando la possibilità di accettare un lungo cessate il fuoco che potrebbe durare circa due settimane, per consentire ad Hamas di localizzare gli ostaggi e restituirli a Israele.

Usa 2024, Trump escluso da primarie Colorado per l’assalto a Capitol Hill

Usa 2024, Trump escluso da primarie Colorado per l’assalto a Capitol HillRoma, 20 dic. (askanews) – Donald Trump è stato escluso dalle primarie del partito repubblicano in Colorado per la nomination per la Casa Bianca 2024 dalla Corte Suprema dello Stato che ha applicato il quattordicesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che impedisce l’elezione alle cariche pubbliche di funzionari responsabii di atti di “inserruzione o rivolto” contro le istituzioni della Repubblica, contestando il coinvolgimento dell’ex presidente nell’assalto al Campidoglio del 6 Gennaio 2021. La decisione della Corte Suprema del Colorado è stata assunta a maggioaranza. E’ la prima volta nella storia repubblicana americana che il Comma 3 del 14esimo Emendamento viene utilizzato per contestare la legittimità di una candidatura alla Casa Bianca. Trump ha già annunciato tramite i portavoce della sua campagna, ricorso contro l’esclusione, con richiesta di sospensione della clamorosa esclusione disposta dalla Corte suprema del Colorado

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-Germania

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-GermaniaBruxelles, 19 dic. (askanews) – “Questa sera raggiungeremo un accordo al 100% tra Francia e Germania” sul testo per la riforma del Patto di stabilità dell’Ue. Lo ha affermato il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, durante conferenza stampa congiunta con il suo collega tedesco Christian Lindner, a margine di un incontro bilaterale a Parigi. La conferenza stampa è stata ritrasmessa via l’account X (ex Twitter) del ministero delle Finanze francese.

La presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue ha convocato per domani pomeriggio alle 16 una riunione in videoconferenza dell’Ecofin per cercare di risolvere gli ultimi punti in sospeso e dare il proprio accordo al testo della riforma del Patto, che dovrà poi essere negoziato con il Parlamento europeo. La riunione bilaterale di Parigi mira a facilitare il compromesso che si spera di raggiungere domani. Le Maire ha detto anche di aspettarsi il sostegno del ministro italiano dell’Econmia e Finanza, Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo lavorato molto con l’Italia, con il ministro Giorgetti. Siamo sulla stessa linea con l’Italia”, ha riferito, dicendosi poi “totalmente convinto” che l’accordo “convincerà anche gli altri Stati membri”.

Lindner, da parte sua, ha affermato che “comparate con le vecchie regole, le nuove regole porteranno a livelli di debito più bassi, in modo affidabile. Le vecchie regole erano severe sulla carta, ma non nella loro applicazione”, ha aggiunto. “Ci sarà un ‘deal’ stasera”, ha dichiarato ancora Le Maire. “Non un ‘deal’, una soluzione’, l’ha interrotto Lindner. “Ci sarà una soluzione stasera – ha ripreso il ministro francese – ma ci sono ancora delle questioni tecniche da risolvere riguardo al ‘braccio preventivo’” del Patto.

Le questioni in sospeso, secondo quanto riferito stasera da fonti Ue, riguardano le regole per gli Stati membri con debito/Pil oltre la soglia del 60%, e in particolare due elementi, per i quali le cifre nel testo di compromesso, che restano da negoziare, sono presentate entro parentesi quadre: “Da un lato, la velocità con cui i paesi devono convergere verso ciò che viene chiamato ancoraggio del deficit, o salvaguardia del deficit; e l’altro elemento è la soglia del conto di controllo, ovvero la deviazione massima consentita dalle soglie di spesa netta annuale”, hanno precisato le fonti Ue. Il primo punto riguarda la cosiddetta “clausola di salvaguardia” per il deficit (inserita nel regolamento sul “braccio preventivo” del Patto di stabilità), che richiede ai paesi con debito/Pil sopra il 90% di continuare a ridurre il loro disavanzo anche dopo aver raggiunto la soglia del 3%, portandolo fino all’1,5%; per i paesi con debito/Pil è tra il 60 e il 90 per cento, la riduzione deve continuare invece fino al 2%. Nella proposta di compromesso che l’ultimo Consiglio Ecofin aveva discusso, la settimana scorsa, si indicava anche la velocità di riduzione del deficit, con un un obbligo di “miglioramento annuale del bilancio strutturale primario” pari allo 0,3% nei percorsi di aggiustamento di quattro anni, che sarà ridotto allo 0,2% in caso di prolungamento del percorso a sette anni. E’ sul valore numerico di queste due percentuali che si sta discutendo.

Il secondo punto riguarda la deviazione massima consentita dal tetto annuale fissato per la spesa primaria netta, nei percorsi di aggiustamento (da quattro a sette anni) fissati dal Consiglio, su proposta della Commissione, per i paesi in procedura per deficit eccessivo. Tra parentesi quadre, la deviazione massima dell’ultima proposta di compromesso era di 0,5 punti percentuali del Pil all’anno, oppure di 0,75 punti percentuali del Pil cumulativamente. Anche su questi numeri, continua il negoziato. Infine, c’è un terzo elemento ancora controverso. Se la Germania sembra disponibile ad accettare, anche se solo temporaneamente (per gli anni 2025, 2026 e 2027), la clausola di flessibilità chiesta dalla Francia (e appoggiata dall’Italia) sulla spesa per gli interessi del debito, manca ancora l’accordo su questo punto degli altri paesi “frugali”, Austria, Finlandia, Svezia, Olanda e Danimarca). La “flessibilità” consisterà nel considerare l’aumento della spesa per gli interessi sul debito contratto per finanziare gli investimenti e le riforme, come fattore mitigante per i paesi impegnati nel percorso di aggiustamento della procedura per deficit eccessivo. Questo dovrebbe permettere di diminuire di uno o due decimi di punto la correzione annuale di 0,5 punti percentuali di Pil prevista per i paesi con deficit/Pil superiore al 3%.

Centrosinistra, Conte: M5s non è cespuglio e non si fa federare

Centrosinistra, Conte: M5s non è cespuglio e non si fa federareRoma, 19 dic. (askanews) – “Un seme per l’alternativa lo abbiamo depositato con la proposta sul salario minimo, il M5s non vuole recitare, per suo dna, la parte di un cespuglio, vuole piena dignità e riconoscimento della reciproca autonomia: serve un metodo di lavoro, abbiamo tempo per costruire questo obiettivo. Non diciamo dateci il voto e poi vedremo”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte intervistao a diMartedì su La7 nella puntata in onda questa sera.

Un federatore? “E’ importante un dialogo chiaro con il Pd su obiettivi condivisi, come non faremo i cespugli non accetteremo di essere federati da nessuno”, ha concluso.

Conte: Meloni teme M5s e si scusa su Draghi,deve entrare nel club…

Conte: Meloni teme M5s e si scusa su Draghi,deve entrare nel club…Roma, 19 dic. (askanews) – “Evidentemente teme la forza del Movimento Cinquestelle e la coerenza con cui abbiamo governato, mentre lei sta deludendo il suo stesso elettorato”. Così il leader M5s Giuseppe Conte ha risposto a Giovanni Floris che a diMartedì su La7 gli chiedeva degli attacchi della premier Giorgia Meloni al Movimento,

“Ma questo governo una misura da proporre ce l’ha? E’ possibile che sia concentrato ad attaccare i governi precedenti, peraltro tenendo fuori Draghi come non ci fosse stato, una volta l’ha citato e poi si è subito tirata indietro e si è scusata… evidentemente deve entrare nel club dei privilegiati, si deve accreditare a Bruxelles” ha rilanciato Conte.