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Tag: Sanremo 2023

Gbc Italia, edilizia sostenibile asset strategico per 78% italiani

Gbc Italia, edilizia sostenibile asset strategico per 78% italianiRoma, 14 dic. (askanews) – All’interno della prestigiosa cornice dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura, Green Building Council Italia (GBC Italia) ha organizzato l’evento “La responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone” dedicato ad attivare un ampio e partecipato confronto orientato a ridefinire il concetto di “Sostenibilità” oggi in Italia. In questo quadro, strutturale è il ruolo ricoperto dalle filiere edile e immobiliare, le cui azioni, attività e scelte sono e saranno fondamentali leve per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti a livello internazionale, anche a margine di quanto raggiunto nell’ambito di COP28. “L’appuntamento di oggi è stato un’importante occasione in cui abbiamo cercato di scardinare il generale sentimento secondo cui occuparsi di sostenibilità significhi essere guidati esclusivamente da tematiche di carattere ambientale in senso stretto” afferma a chiusura della giornata Fabrizio Capaccioli – Presidente di GBC Italia. Che prosegue “L’urgenza della crisi climatica, con l’allarme sull’imminente catastrofe ecologica, recentemente lanciato anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres, ha di fatto celato l’importanza strategica, direi cruciale, della dimensione sociale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Come ho ricordato anche in COP28, per GBC Italia, non è sufficiente affrontare la crisi ecologica, ma è indispensabile fare i conti anche con le disuguaglianze, la giustizia sociale ed anche con l’impegno civile di ogni singolo cittadino. È necessario far germogliare e radicare un pensiero che si faccia portatore di un nuovo modo di agire, basato sul principio di responsabilità sociale, per un cambiamento che guardi a un nuovo Umanesimo della sostenibilità, in cui sia finalmente l’uomo fulcro e obiettivo delle nostre strategie sostenibili”.

Una necessità ben sottolineata anche dal Professor Umberto Galimberti nel corso della sua Lectio Magistralis, durante la quale ha ricordato che “Per difendere la vita dobbiamo includere nei diritti dell’uomo i diritti di tutti i viventi. Dobbiamo passare da una visione antropocentrica a una visione biocentrica, in cui l’uomo venga tutelato in quanto parte del tutto. Oggi l’umanità si trova di fronte a una sfida che non è quella che ha imparato dalla sua storia, ossia la logica del nemico, ma l’umanità deve difendersi da sé stessa, da quella concezione distruttiva con cui ha agito sulla terra”. La responsabilità del cambiamento riguarda quindi tutte le compagini sociali, a partire dagli stessi cittadini. Otto italiani su dieci si dimostrano, oggi, particolarmente consapevoli e sensibili alle tematiche di sostenibilità a partire dall’ambiente costruito. Questo è quanto emerge con chiarezza dalla ricerca demoscopica “Edifici sostenibili: la percezione degli italiani”, commissionata da GBC Italia, condotta da Eumetra e i cui risultati sono stati presentati oggi dal Professor Renato Mannheimer. “Primario dato che connota l’attuale scenario italiano è il riconoscimento del ruolo attivo attribuito all’edilizia rispetto alla sostenibilità ambientale e nel contingentare l’impatto dell’uomo sull’ambiente” – evidenzia il Professor Renato Mannheimer – “Un’evidenza condivisa da oltre il 78% degli intervistati. Il 66% dei cittadini italiani coinvolti nell’indagine, inoltre, ritiene necessario sostenere interventi mirati ad efficientare il proprio immobile, esprimendo una convinta posizione a guardare con concretezza ai temi del vivere sostenibile. Per farlo, ben l’89% gradirebbe aver a disposizione una guida e indicazioni chiare per procedere in questa direzione, in adeguamento anche alle normative europee; così come ampia è la condivisione nel ritenere necessaria l’azione svolta da un soggetto indipendente nel certificare la qualità del lavoro svolto”.

Si tratta di riconoscimenti fondamentali, che sostengono l’urgenza di operare a supporto di una transizione del costruito, a tutte le scale – territori, città, borghi, quartieri e anche singolo edificio -, per la definizione di una nuova cultura del costruire, di qualità, che utilizzi le risorse in modo sostenibile. Un’idea condivisa anche dall’On. Matteo Salvini – Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti che è intervenuto in conclusione dell’evento ricordando che “Come Ministero stiamo lavorando proprio a un innovativo e nuovo Piano Casa. Parlando di responsabilità, sono convinto che l’errore più grande che si possa commettere sia quello di non scegliere. Responsabilità significa proprio prendere la responsabilità di scegliere, altrimenti si sbaglia. Il cambiamento non può essere fine a sé stesso, ma deve portare a un miglioramento. Da qui il tema del benessere”. In questo scenario, pertanto, GBC Italia, e gli strumenti che mette a disposizione del mercato, si qualificano come elementi cruciali nel percorso di cambiamento, come dimostrato anche dall’Impact Report dell’edilizia certificata in Italia presentato lo scorso giugno ed elaborato insieme a The European House – Ambrosetti. In questa direzione, l’Associazione è chiamata, sin da oggi, a operare con uno sforzo condiviso e inclusivo affinché questo futuro sia quanto più democratico e accessibile a tutti i cittadini, che manifestano ampia sensibilità ai temi dell’edilizia sostenibile. Due distinti panel di relatori sono intervenuti nel corso della mattinata mettendo a sistema strumenti, strategie e possibili azioni a cui guardare nei prossimi anni agendo in una dimensione locale, nazionale e globale, sino ad abbracciare quella spaziale. Anche il mondo dello spazio sta cambiando, anche in termini di prospettive e opportunità: dalla Space Economy possono giungere innovative soluzioni per un vivere più rispettoso sulla Terra, verso l’ambiente e verso gli altri individui.

Tra i relatori: Gian Marco Centinaio – Vicepresidente del Senato della Repubblica, Matteo Salvini – Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Galimberti – Filosofo, saggista e psicoanalista, Renato Mannheimer – Sociologo e saggista e Franco Malerba – Primo Astronauta italiano della Storia.

Sanità, da Lombardia 90 mln per strutture sanitarie assistenziali

Sanità, da Lombardia 90 mln per strutture sanitarie assistenzialiMilano, 14 dic. (askanews) – Potenziare il sistema delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa), delle residenze sanitarie per disabili (Rsd) e delle comunità sociosanitarie (Css) attraverso uno stanziamento di oltre 90 milioni di euro. È il contenuto del provvedimento approvato dalla Giunta regionale della Lombardia e presentato oggi dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. All’incontro è intervenuto anche il direttore generale del Welfare, Giovanni Pavesi alla presenza del presidente della Commissione Salute del Consiglio regionale, Patrizia Baffi.

“Il provvedimento – ha detto l’assessore – è rivolto in particolare a quelle categorie di soggetti fragili che incidono in numero sempre maggiore nelle strutture assistenziali. La componente sociale riveste per noi una fondamentale importanza. In un contesto in cui ogni struttura ha costi sempre in aumento, Regione contribuisce notevolmente ed evita alle famiglie ulteriori spese. La scelta di fissare un limite ai costi e legarlo alla tariffa media delle Ats va in questa direzione”. La Regione ha stabilito di incrementare le tariffe giornaliere alle Rsa, Rsd e Css legate all’assistenza di pazienti ad elevata complessità (comportamento e alimentazione). Si tratta di una prima fase programmatoria, che ammonta a 51 milioni, e che stabilisce la destinazione di ulteriori risorse. L’obiettivo è quello di evitare spese ulteriori alle famiglie che utilizzano le strutture. Regione ha anche fissato una soglia (2% della tariffa media delle singole Ats) oltre la quale non sono ammessi incrementi della retta sui posti a contratto con il Ssr. Altri 30 milioni sono destinati al concorso della spesa del 50% dei farmaci acquistati dalle strutture, 6 milioni per la presa in carico di pazienti nelle residenze per disabili (Rsd) con necessità speciali.

Euro sfiora 1,10 dollari, a massimi da novembre dopo Bce

Euro sfiora 1,10 dollari, a massimi da novembre dopo BceRoma, 14 dic. (askanews) – L’euro è balzato ai massimi da fine novembre dopo che la Bce, pur confermando i livelli dei tassi di interesse ha mostrato un atteggiamento meno morbido sui futuri tagli, rispetto a quello mostrato ieri dalla Federal Reserve statunitense. Nel pomeriggio la valuta unica si scambia a 1,0995 dollari, sui massimi da fine novembre, mentre prima delle decisioni dell’istituzione si attestava a 1,0903.

La presidente della Bce, Christine Lagarde ha affermato che di tagli dei non si è assolutamente parlato alla riunione del direttorio di oggi e che “non bisogna abbassare la guardia”.

Edilizia, Governo a Green Building Council: sostenibilità sia condivisa

Edilizia, Governo a Green Building Council: sostenibilità sia condivisaRoma, 14 dic. (askanews) – Più sostenibilità nel settore edilizio, ma che non diventi un boomerang sociale ed economico. Con la prospettiva dell’impatto delle nuove regole europee per l’efficienza energetica degli edifici, ma con la volontà del Governo, del Parlamento e dei Comuni, che ogni misura nel settore, a partire dal nuovo Piano casa e dalla nuova norma sulla rigenerazione di prossima introduzione, possano essere decise insieme alle forze produttive e sociali. Sono gli esiti dell’incontro “la responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone” promosso a Roma del Green Building Council Italia e a cura di Ambrosetti The European house.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, il presidente Anci Antonio Decaro, l’assessore capitolino al Patrimonio Tobia Zevi, accolti da Fabrizio Capaccioli, presidente di Green Building Council Italia. Salvini ha annunciato la prima riunione, il 19 dicembre, verso un nuovo Piano casa nazionale, ma ha rivendicato anche un nuovo metodo di lavoro: “abbiamo provato a mettere nel Codice degli appalti un’impronta che desse più importanza all’obiettivo rispetto alle procedure, nei limiti del codice civile e penale. Il mio obiettivo – ha spiegato Salvini – è sistemare con il piano Pinqua 15.000 case di edilizia popolare che con i fondi Pnrr devo consegnare chiavi in mano entro il 2026. Se per il raggiungimento del risultato riesco ad osservare la procedura, sono contento, ma – ha ironizzato -, se per raggiungere il risultato ho un rilievo dell’Anac, un rilievo dell’Art, un rilievo della Cgil, un rilievo della Corte dei conti, mi assumo la responsabilità di esercitare il mio diritto di ministro”.

“Stiamo lavorando alla norma sulla rigenerazione urbana, una misura molto importante che nella scorsa legislatura non ha visto la nascita perché affidata a maggioranze variegate che non hanno raggiunto un accordo – ha annunciato il sottosegretario Morelli -. Quella attuale è una maggioranza solida, uscita dalle urne che prevede di governare altri 4 anni e ha tutta l’intenzione di mettere in campo una norme di cui le associazioni come Gbc possano essere protagonisti con la piena liceità di suggerire e consigliare”. “Tutto quello che deve essere fatto per i nostri cittadini, per vivere in un mondo migliore, vogliamo che venga deciso dopo essere stato condiviso – ha sostenuto a sua volta il vicepresidente Centinaio -. Penso ad alcuni tentativi di decisioni arrivati dall’Europa: erano presi sulla testa delle persone senza pensare che il cambiamento energetico nel quale siamo dentro non possa essere imposto sulla testa di chi deve aiutarci a realizzarlo.”.

Secondo il campione elaborato da Eumetra e presentato dal sociologo Renato Mannheimer, il 78% degli italiani sa che la sostenibilità passa attraverso tetti, finestre e energia delle proprie case. Il 66% sa che per renderla più sostenibile vanno fatti dei lavori ma il 52% ritiene che si adeguerebbe alla nuova normativa europea farebbe solo in presenza di un incentivo statale. “Come abbiamo visto nelle Marche, in Emilia Romagna e in Toscana – ha sottolineato il presidente Anci Antonio Decaro – la natura ci presenta l’urgenza di intervenire, dobbiamo farlo insieme ciascuno per la propria parte: i cittadini vanno supportati da interventi dello Stato nella transizione energetica. Noi sindaci lo stiamo facendo con modifiche al regolamento edilizio, investendo sulla mobilità sostenibile, sull’efficienza energetica: dobbiamo essere positivi e motivati sulla strada che dobbiamo percorrere insieme”.

L’edilizia, ha sottolineato l’assessore capitolino Zevi “è il capitolo più complesso della sostenibilità perché la percentuale maggiore di emissioni viene dagli edifici privati, a maggior ragione a Roma dove la maggior parte degli edifici è stata costruita prima del ’71”. “Noi – ha aggiunto – che abbiamo aderito fin dal 2017 al patto dei sindaci C40 ci siamo impegnati a ridurre le nostre emissioni del 40% al 2030, e abbiamo di recente pubblicato un Piano clima molto ambizioso, che aumenta questo obiettivo al 66%. Ma questa sfida per limitare l catastrofe ambientale – ha concluso – non deve trasformarsi in una catastrofe per chi sta peggio, e questo è il principale compito che abbiamo”.

Polenghi food: da 535 milioni di limoni spremuti 100 mln di fatturato

Polenghi food: da 535 milioni di limoni spremuti 100 mln di fatturatoMilano, 14 dic. (askanews) – Crescita del fatturato in tre anni del 25% (2021-2023) per un giro d’affari che nel 2023 supera i 100 milioni di euro a fronte di 535 milioni di limoni spremuti. Sono i risultati di Polenghi, family company italiana specializzata nella produzione di succo di limone di alta qualità, che deve molto del suo successo ai mercati esteri, 70 Paesi, da cui arriva l’80% del fatturato.

Il limone, tra gli agrumi più esportati in Italia (29%), piace sempre di più al mercato internazionale. L’azienda lodigiana, nata nel 1976 da una intuizione del fondatore Giancarlo Polenghi, ha registrato, infatti, nel 2022 un boom di vendite di succo di limone all’estero: primo in classifica gli Stati Uniti per un valore di oltre 10 milioni di euro, seguito da Francia, Paesi Bassi e Germania. Un prodotto sempre più apprezzato anche in nuovi mercati come la Polonia e l’Asia con la Corea del Sud e il Giappone. “Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti, che confermano anche lo stato di salute dell’azienda: nell’ultimo triennio (2021-23) abbiamo assistito a una crescita nel valore del fatturato (+25%) e per il 2024 stimiamo un trend di crescita positivo – afferma Filippo Scandellari, amministratore delegato di Polenghi Food – La nostra azienda nasce proprio dalla passione del founder Giancarlo Polenghi per il succo di limone, passione che vanta oltre 40 anni di presenza sul mercato”.

Dietro la crescita economica ci sono anche investimenti sostenibili. Polenghi, capogruppo del gruppo internazionale Polenghi group, ha scelto di tutelare l’ambiente attraverso un primo step, installando nel 2008 nei suoi impianti pannelli solari e riducendo così le emissioni di CO2. Inoltre, gli stabilimenti di produzione e le linee produttive sono disegnati e sviluppati in house: questo consente la possibilità di soffiare in maniera autonoma le proprie bottiglie e realizzarle così con il 10%, 30% e anche 100% materiale riciclato. Non solo. Esempio della volonta di quest azienda di sviluppare una filiera etica è il succo di limone biologico del Fondo Spinagallo. Il prodotto nasce da un accordo tra l’azienda Polenghi (imbottigliatore), Campisi (coltivatore) e Simone Gatto (spremitore) ed è spremuto in esclusiva dai limoni del Fondo Spinagallo a Siracusa, in Sicilia, in un appezzamento di terreno dove, spiega l’azienda, “l’incontro dei venti del mare e quelli vulcanici crea il microclima perfetto per la coltivazione del Femminello Siracusano, una delle varietà di limoni più pregiate al mondo. I limoni del Fondo Spinagallo dunque sono spremuti solo per il succo Polenghi. Tutta l’agricoltura nel Fondo Spinagallo è biologica, i limoni sono autoctoni e spremuti mediante ‘le birillatrici’, antichi strumenti siciliani che spremono il succo solo dall’endocarpo e non dalla scorza, proteggendone la struttura originale”.

La coltivazione è affidata alla Campisi Italia, che da oltre quattro generazioni tramanda una scuola di potatura artigianale, custodendo tutti i segreti della raccolta a mano del frutto.

Vino, Allegrini si separano: a Marilisa la Toscana e Villa della Torre

Vino, Allegrini si separano: a Marilisa la Toscana e Villa della TorreMilano, 14 dic. (askanews) – “La famiglia Allegrini, nell’ambito del progetto di riassetto proprietario e di governance, finalizzato alla costante espansione dell’attività imprenditoriale nel settore vitivinicolo, ha concluso un primo accordo il cui risultato finale è destinato a procurare la suddivisione dei principali assets. In particolare, Francesco, Giovanni e Matteo Allegrini, eredi di Franco Allegrini, acquisiranno la maggioranza delle società veronesi Allegrini e Corte Giara, radicate in Valpolicella, e ne saranno alla guida unitamente a Silvia, erede di Walter Allegrini, mentre il Cav. Lav. Marilisa Allegrini e le figlie, Carlotta e Caterina, manterranno la proprietà delle aziende toscane, Poggio Al Tesoro a Bolgheri e San Polo a Montalcino, oltre che di Villa Della Torre a Fumane in Valpolicella”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso da quelle che da oggi possono essere considerate le due anime della celebre famiglia di imprenditori vitivinicoli veronesi.

Il passaggio tra la sesta e la settima generazione della famiglia Allegrini non avviene dunque né in modo naturale né tantomeno indolore, come già capitato a diverse dinastie del vino non solo italiano. La Cavaliere del Lavoro Marilisa esce insieme con le due figlie dall’azienda di circa 150 ettari nella culla della Valpolicella Classica, ereditata nel 1983 dal padre Giovanni Allegrini (uno degli artefici della rinascita di questo territorio vinicolo), che passa oggi ai suoi nipoti, i figli di Walter e Franco, i fratelli di Marilisa oggi scomparsi. Saranno loro a guidare la Cantina di Fumane (Verona) che aveva chiuso il 2022 con un fatturato “abbondantemente sopra i 30 milioni di euro, con un +20% rispetto al 2021”. Per la Signora dell’Amarone, prima donna a finire nel 2017 sulla copertina della celebre rivista statunitense “Wine Spectator”, si apre invece una nuova avventura nel mondo del vino (e della cultura) che parte dalle solide tenute toscane di Montalcino (San Polo) e Bolgheri (Poggio al Tesoro), e sulla meravigliosa Villa della Torre a Fumane, per cui già lavora sua figlia Caterina. “La scelta di intraprendere strade diverse da quelle tracciate dal marchio storico Allegrini non è stata facile, soprattutto sul piano sentimentale” ha commentato ad askanews, Marilisa Allegrini, spiegando che “ha prevalso in me e nelle mie figlie l’idea di valorizzare le esperienze innovative svolte in questi anni a Bolgheri, a Montalcino e a Villa Della Torre, il nostro prezioso ed amato punto di riferimento culturale ed enologico in Valpolicella Classica. Si apre una stagione – ha concluso – dove la sapienza e la passione dei ‘costruttori’ accompagneranno, in libertà, autonomia e creatività, le generazioni nuove verso le sfide che il mondo del vino dovrà affrontare”.

“Da tempo, con i miei fratelli, Giovanni e Matteo, abbiamo intrapreso un percorso che si è formalizzato con l’acquisizione della maggioranza di Allegrini e Corte Giara” ha spiegato Francesco Allegrini, parlando di “un passo importante, che nasce con l’obiettivo di assicurare un futuro solido e una spinta innovativa alle aziende, determinato dal nostro entusiasmo e che poggia su importanti basi costruite nel tempo”. “La preziosa eredità che ci è stata tramandata è un impegno che affrontiamo consapevoli dell’importanza del ruolo che Allegrini svolge nel rappresentare il vino italiano nel mondo e nel promuovere il territorio della Valpolicella, al quale siamo profondamente legati” ha proseguito, concludendo “ad affiancarci nella guida delle aziende rimane nostra cugina Silvia, con cui rappresentiamo la settima generazione della famiglia, disegnando il futuro dell’azienda e completando la squadra in totale sintonia”.

Bce lascia i tassi invariati, Lagarde avverte: non abbiamo assolutamente parlato di tagli, non abbassare la guardia

Bce lascia i tassi invariati, Lagarde avverte: non abbiamo assolutamente parlato di tagli, non abbassare la guardiaRoma, 14 dic. (askanews) – La Banca centrale europea ha confermato i livelli di tutti i tassi ufficiali per l’area euro. La decisione, arrivata al termine del Consiglio direttivo, è in linea con le attese di mercati e analisti. Così, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta quindi al 4,50%, il tasso sui depositi resta al 4% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75%.

Nella conferenza stampa esplicativa, la presidente della Bce Christine Lagarde ha però subito chiarito le aspettative in merito al futuro andamento dei tassi. Scusandosi per la bassa tonalità della sua voce, la presidente della Bce, Christine Lagarde ha riferito di essere “in via di guarigione dal Covid” durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, “ma non sono contagiosa”, ha precisato sottolineando di avere voluto comunque partecipare in presenza all’incontro. E durante la conferenza stampa Lagarde ha chiarito la linea: al Consiglio direttivo di oggi alla Bce “non abbiamo assolutamente discusso di tagli dei tassi”. Piuttosto si parlava finora di aumenti ai tassi e “tra aumenti e tagli ci sta tutta una fase, non passi dallo stato solido a quello gassoso senza prima attraversare lo stato liquido”, è l’immagine che ha usato.

“Dovremmo abbassare la guardia? No, assolutamente no”, ha sintetizzato la sua riposta a chi le chiedeva indicazioni sulla tempistica dei possibili futuri tagli dei tassi. “Le nostre decisioni – ha ribadito – dipendono dai dati, non dal tempo”. Alla Bce, ha infine sottolineato “non abbiamo una recessione nel nostro scenario previsionale di base. E non puntiamo a provocare una recessione. Il nostro obiettivo è la stabilità dei prezzi”.

Autonomia, Calderoli: l’8 gennaio Ddl in aula Senato

Autonomia, Calderoli: l’8 gennaio Ddl in aula SenatoRoma, 14 dic. (askanews) – “Noi abbiamo voluto ascoltare i problemi e risolverli, abbiamo proposto la soluzione”, tant’è che “il testo” sull’autonomia differenziata “alla fine non è uscito come ci era entrato, e verrà calendarizzato in aula l’8 di gennaio”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli parlando, durante il dibattito ad Atreju “Mille campanili, venti Regioni, una Nazione:l’autonomia per uno Stato più vicino ai cittadini”, del Ddl per l’Autonomia regionale differenziata licenziato dalla Commissione Affari costituzionale di Palazzo Madama.

Alleanza Coop: meglio stato risorse ittiche ma da Ue nuovi limiti

Alleanza Coop: meglio stato risorse ittiche ma da Ue nuovi limitiRoma, 14 dic. (askanews) – Secondo il rapporto The State of mediterranean and Black Sea la percentuale di stock ittici sovrasfruttati è scesa per la prima volta al di sotto del 60%. Solo nell’ultimo anno è scesa del 15%. “Queste cifre, sebbene importanti, non corrispondono minimamente agli enormi sacrifici imposti alle imbarcazioni italiane ed unionali che operano nel Mediterraneo” commentano in una nota dal Coordinamento pesca e acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

“Per quanto riguarda la pesca tutto quello che si poteva fare è stato fatto, ma la Commissione europea continua ad imporre ulteriori pesanti sacrifici anche per il 2024. Peraltro tutto ciò senza rispettare il quadro normativo predisposto proprio da Bruxelles: basti pensare che nei 5 anni compresi fra il 2020 ed il 2024 nel Mediterraneo occidentale (da Imperia a Trapani, Sardegna inclusa) lo sforzo di pesca si ridurrà di oltre il 40%, violando il tetto previsto dallo stesso Reg. 2019/1022. Ora tocca a tutti gli altri attori che operano in mare fare la propria parte. Sappiamo quanto sia importante affrontare la questione del depauparamento degli stock con un approccio ecosistemico. Depauperamento e non sovrasfruttamento, perché anche le parole hanno un significato. È ora dunque di cambiare marcia ed anche Commissario”, conclude l’Alleanza.

Sanità, cuore nuovo Policlinico di Milano sarà “Padiglione Sforza”

Sanità, cuore nuovo Policlinico di Milano sarà “Padiglione Sforza”Milano, 14 dic. (askanews) – Il cantiere del nuovo “Padiglione Sforza” del Policlinico di Milano ha appena raggiunto il tetto del primo dei due blocchi verticali, ai quali si aggiungerà un corpo centrale, e il completamento della struttura è previsto per la fine del 2024. È quanto emerso durante una cerimonia per fare il punto della situazione in vista dell’ingresso del primo paziente, atteso per la prima metà del 2025. La nuova struttura, ha spiegato il presidente del Policlinico di Milano, Marco Giachetti, permetterà di uscire dalla “logica a padiglioni” del passato unendo le funzioni principali in un monoblocco, così come aveva voluto Francesco Sforza quando fondò la Ca’ Granda nel 1456.

“In omaggio al Duca, che pose le basi di una grande casa per l’accoglienza e la cura, oggi in questa occasione vi annuncio che il nuovo grande edificio prenderà il nome di Padiglione Sforza” ha aggiunto Giachetti ricordando che sono passati quattro anni da quando, il 27 novembre 2019, è stata posata la prima pietra di questo nuovo edificio. La gestione dell’accesso alle cure prevederà una separazione delle attività di degenza dalle attività diurne dei pazienti esterni. Nell’edificio centrale si concentreranno le attività chirurgiche e la maggior parte delle attività di degenza, completate dal Padiglione Guardia. Accanto saranno attivi tre ulteriori padiglioni dedicati a funzioni di ricovero specifiche. Le attività di diagnostica di laboratorio saranno concentrate in quattro padiglioni dedicati, in modo da potenziare i collegamenti con i reparti e ottimizzare i flussi dei dati e dei campioni biologici. “Oggi non è facile fare i lavori, è tutto più costoso, lo sappiamo tutti, qualche problema c’è sempre, però chi si ricorda com’era un anno fa qui può vedere che il progresso è stato fatto in maniera molto rapida” ha osservato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il sopralluogo. “Ognuno fa la sua parte: le strutture del Policlinico, la generosità di tanti benefattori milanesi, il governo e noi quello che facciamo è supportare e posso garantire che l’apertura della M4 avverrà dopo le vacanze dell’anno prossimo, siamo in linea coi tempi, e per questo ospedale l’apertura della fermata sarà molto importante” ha aggiunto.

L’attuale ospedale, ha ricordato il direttore generale del Policlinico, Ezio Belleri, è formato da numerosi padiglioni. “Un fattore che è stato determinante durante la pandemia da Covid-19, dove ha fatto la differenza per la separazione dei flussi e per l’isolamento delle persone colpite dal virus. È stato inoltre indispensabile per mettere a punto una diversa gestione dei percorsi di cura, oltre che per una rapida capacità di adattamento nel plasmare le funzioni ospedaliere in relazione ai bisogni emergenti. Abbiamo aggiornato il progetto del nuovo Policlinico facendo tesoro di tutto questo, ridisegnando la distribuzione delle funzioni nell’ottica di una maggiore efficacia”ha aggiunto.