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Tag: Sanremo 2023

Atletica, il 17 dicembre la Maratona di Pisa per il Parkinson

Atletica, il 17 dicembre la Maratona di Pisa per il ParkinsonRoma, 10 dic. (askanews) – L’albero della festa si illumina in tutto il mondo per accendere il magico periodo del Natale, è questo lo scenario in cui fervono i lavori per l’organizzazione della XXIV Maratona di Pisa di domenica 17 dicembre. La manifestazione è organizzata da 1063 SSDARL su percorso misurato AIMS-World Athletics e Fidal e prevede tre distanze: maratona 42,195km, Pisanina Mezza Maratona 21,097km e 4 Miglia Family Run. Maratona e attenzione per gli altri, un sodalizio che cresce sempre più, potente motore di tantissimi eventi podistici blasonati e anche alla base della Maratona di Pisa. Per il 2023, l’impegno della società organizzatrice nei confronti dei più deboli è rivolto a cinque associazioni senza scopo di lucro ai quali i podisti possono liberamente donare. Al via della 4 miglia atleti parkinsoniani provenienti da tutta Italia grazie all’Asp la Tartaruga e l’Associazione Parkinson&Sport. Poi solidarietà con il progetto Homless, Rare Partners impegnata nelle malattie rare, Mondobimbi per il Villaggio Scolastico AFAKA e il Club Scherma Di Ciolo per la scherma paralimpica

A gennaio 2024 apre a Venezia il laboratorio del gusto “Enologismi”

A gennaio 2024 apre a Venezia il laboratorio del gusto “Enologismi”Milano, 10 dic. (askanews) – Un spazio nuovo, dove il gusto si intreccia con la musica, l’arte, la storia e la fotografia per avvicinare appassionati, curiosi e cultori alla ricerca e alla conoscenza del pensiero enogastronomico italiano. E’ “Enologismi”, un progetto di Laura Riolfatto, visual artist, sommelier e “wine & food stylist”, che inaugurerà il 20 gennaio 2024 a San Pietro di Castello, un angolo di Venezia che ha mantenuto la propria autenticità sottraendosi al turismo di massa. Ad ospitarlo sarà uno spazio “recuperato” da Francesco Cucchini, proprietario dei Cantieri Cucchini, uno di quegli “squeri” e cantieri nautici costruiti tra il XIX e il XX secolo e oggi diventati splendidi spazi espositivi.

“‘Enologismi’ – spiega Riolfatto – ha la finalità di far conoscere, tramite la degustazione, l’assaggio, il racconto e la fotografia, alcune tra le eccellenze enogastronomiche italiane, attraversando l’identità dei territori vocati, tramite le aziende e le persone che ogni giorno si dedicano alla nostra agricoltura per renderla sempre migliore”. “Enologismi” ospiterà mostre, corsi di fotografia, degustazioni letterarie o musicali, e incontri alla scoperta della cultura della tavola e della cucina vegetariana e vegana. Si inizierà il 20 gennaio alle 11 con l’inaugurazione della mostra fotografica “L’estetica del tempo sospeso progetto Porto Marghera” di Andrea Morucchio, realizzata in collaborazione con il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto. Sempre il 20 gennaio, alle 17.30, si terrà “Esercizi spirituali per bevitori di vino”, incontro di presentazione del libro scritto dal giornalista Angelo Peretti in conversazione con Massimo Zardo e Laura Riolfatto, seguito dalla degustazione guidata dei vini scelti dall’autore.

Il 2 febbraio alle 20 sarà la volta di “Walk on the Wine Side” con Gianpaolo Giacobbo e Massimo Zardo, dove la storia del rock si fonderà con quella dei vini naturali grazie alla degustazione dove i vini saranno abbinati ai vinili. Sabato 3 febbraio e venerdì 1 marzo, dalle 10 alle 16, ci sarà il “Food Photography workshop” a tema Still Life Food a cura di Nicoletta Fornaro e di Laura Riolfatto, in cui verrà insegnato ai partecipanti come fotografare il cibo con la tecnica del chiaroscuro e la luce naturale. Domenica 4 febbraio, dalle 10 alle 13, Alessia Cipolla racconterà storia e design che si celano dietro a un bicchiere all’incontro “I bicchieri a tavola tra storia e design”, cui seguirà una degustazione guidata in abbinamento a finger food. Il 2 marzo alle 17.30, invece, si terrà l’incontro “Visionarie memorie – La Storia del vino a Venezia, riti e luoghi di incontro, attraverso il racconto della più significativa pianta viaggiatrice del Mediterraneo, la vite” con Laura Riolfatto e Martina Vacca e la degustazione guidata abbinata a finger food.

Mattarella: senza diritti umani non ci sono libertà e giustizia

Mattarella: senza diritti umani non ci sono libertà e giustiziaMilano, 10 dic. (askanews) – “Ricorre oggi il 75esimo anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Oggi come allora l’importanza di quel documento consiste nell’anteporre all’esercizio del potere l’inalienabile dignità inerente alla persona. Ciò ha consentito di costruire un’architettura internazionale improntata al rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni essere umano”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.

“L’Italia – ha aggiunto Mattarella – aderisce con sentita partecipazione alla campagna di celebrazione promossa dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, nella consapevolezza che tale importante anniversario si inserisce in una congiuntura caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che offendono la coscienza delle donne e degli uomini del Pianeta. Il riconoscimento e la tutela dei valori supremi della dignità umana, iscritti nella Costituzione, costituiscono per la Repubblica un’esigenza irrinunciabile, ovunque e in ogni circostanza. Senza diritti umani – universali e interdipendenti – non esistono né libertà né giustizia, né pace duratura né sviluppo sostenibile”. “Alla luce delle sfide che caratterizzano il nostro tempo – ha concluso il Presidente – abbiamo il dovere di ribadire con rinnovata determinazione principi che, indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali, rappresentano per tutti un obbligo morale e un presidio di civiltà”.

A Roma arriva “Lights in Nature – Life” nei Giardini Brancaccio

A Roma arriva “Lights in Nature – Life” nei Giardini BrancaccioRoma, 10 dic. (askanews) – A Roma nei Giardini Brancaccio dal prossimo 14 dicembre (fino al 18 febbraio 2024) arriva Lights in Nature – Life, esperienza immersiva che invita i visitatori a esplorare un giardino segreto nel cuore della Capitale attraverso luci e suoni che reinventano la magia del Natale.

Grandi e piccini potranno vivere un’avventura notturna ricca di proiezioni e spettacolari giochi di luce che celebrano l’armonia tra l’uomo e la natura e rappresentano la vita sul Pianeta Terra attraverso i suoi quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra. Un viaggio che sarà un percorso di bellezza, ma anche di consapevolezza verso una necessaria sostenibilità ambientale nel centro storico di Roma. Lights in Nature – Life è uno dei capitoli del progetto Naturaleza Encendida, nato in Spagna e che dalla sua creazione nel novembre 2020 nel Real Jardín Botánico de Madrid, ha fatto tappa in diverse città europee, accogliendo oltre un milione di persone da tutto il mondo. Naturaleza Encendida è un concept sviluppato dalla società madrilena di produzione di spettacoli LETSGO Company che ha dimostrato un eccezionale impegno per l’innovazione e la sostenibilità nel campo degli spettacoli di luce.

Diversi sono gli spettacoli luminosi offerti dal progetto contemporaneamente aperti al pubblico: Origen a Barcellona, Explorium a Tenerife, Insectos a Madrid, Itsasaldi a Bilbao e il recente Dalì Universe inaugurato lo scorso 15 novembre con grande successo a Parigi. Ogni parco offre magiche passeggiate notturne in differenti ambienti naturali dove il visitatore diventa protagonista e viene invitato a scoprire una ricca biodiversità in spettacoli di luci carichi di sorprese e adatti a ogni fascia di età. Lo spettacolo a Roma nei Giardini Brancaccio guiderà i visitatori attraverso quattro aree tematiche: Biosfera, Terra, Acqua e Aria, con un invito a vivere un’esperienza pervasa di luce e a esplorare uno spazio dove percepire l’incanto della natura.

Dominium Dei di Ivo Mej, thriller storico che sconfina nel futuro

Dominium Dei di Ivo Mej, thriller storico che sconfina nel futuroMilano, 9 dic. (askanews) – Potere, Chiesa, denaro, omicidi, inquisizione. Un viaggio nella storia e nel futuro all’ombra costante dei gesuiti e del loro potere occulto. E’ in libreria il primo thriller storico di Ivo Mej, giornalista e scrittore. Una storia ispirata alla vera vicenda storica di un missionario italiano in Brasile, che “operava veri e propri miracoli”. L’autore conduce il lettore in una “contorta atmosfera di intrighi antichi e moderni che intreccia passato e futuro come se fossero un unicum.

“L’idea di questo libro – spiega Ivo Mej ad Askanews – nasce dal reperimento tra i libri di mio nonno della sentenza di condanna a morte originale della inquisizione contro padre Gabriele Malagrida. Leggendo la sua storia contenuta nella fredda prosa burocratica del Tribunale mi sono appassionato alla sua vita eccezionale”. Mej racconta di aver deciso di scrivere della vicenda “non come saggio ma in forma di romanzo perché ho collegato i veri ‘Eventi storici’ con ‘Eventi plausibili storicamente’ ma inventati in mancanza di fonti. Ci ho intessuto poi una storia parallela nel nostro immediato futuro perché ciò che chiamiamo storia altro non è che la causa del presente. Ho immaginato quindi un possibile intrigo che coinvolge tutto e tutti, papa compreso. Un mistero molto attuale ma che non può non avere le sue origini nella storia, in questo caso quella di un gesuita missionario del diciottesimo secolo”.

Con i suoi intrighi, i suoi protagonisti “dalle volontà indomabili e feroci, crudeli o esaltati, ma gli unici in grado di lasciare un segno nella storia”, Dominium Dei è una lettura per tutti coloro che hanno amato Il nome della rosa, Il cimitero di Praga di Eco, Il memoriale del convento di Saramago.

Naviglio colorato verde, De Corato: Daspo urbano per eco-imbecilli

Naviglio colorato verde, De Corato: Daspo urbano per eco-imbecilliMilano, 9 dic. (askanews) – “A meno di un mese dall’ultimo episodio avvenuto in viale Lucania a Milano, oggi questi eco-imbecilli hanno deciso di colorare di verde le acque del Naviglio Grande e ancora una volta hanno inveito contro il Governo”. Così l’esponente di Fdi e vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Riccardo De Corato, sul blitz rivendicato dagli attivisti di Extinction Rebellion sui Navigli a Milano. “Da luglio ad oggi questo è il quinto episodio da parte di questi soggetti. E’ necessario – afferma l’ex vicesindaco di Milano – che, al più presto, venga applicato loro il ‘daspo urbano’ perché limitano e impediscono la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture e aree di trasporto e, come ha proposto il Ministro della Cultura Sangiuliano, gli venga inflitta una sanzione amministrativa salatissima. Basta con azioni di questo tipo, Milano non può sottostare a diktat di “quattro disperati”.

In libreria, “Il consolo” di Orsola Severini

In libreria, “Il consolo” di Orsola SeveriniRoma, 9 dic. (askanews) – C’è la storia intima, privata – che si dipana tra dolore, dubbi e rabbia e nella quale il lettore, come fosse uno di famiglia, viene fatto entrare fin dalla prima pagina del libro – e c’è la storia collettiva, quella di un paese del G7 dove ancora oggi accedere alle prestazioni sanitarie per un aborto – terapeutico, nel caso del libro – è un percorso burocraticamente tortuoso e a tratti disumano. Ma “Il Consolo” (Fandango Libri) di Orsola Severini, scrittrice e insegnante di francese, non è solo questo: è un romanzo, ambientato in una Roma contemporanea e dolente, nell’accezione più ampia del termine perché tiene insieme e racconta più di una storia e più di un aspetto nei quali è difficile non riconoscersi.

Nella vicenda della protagonista, nelle sue relazioni familiari e sociali, viene colto e analizzato il momento della crisi, della caduta, della rottura del normale fluire delle cose. Succede a tutti. Nel caso di Orsola è lì – davanti al referto della villocentesi – che le certezze vengono messe in discussione e traballano tutti i rapporti, anche i più solidi, perfino quello con se stessa. Orsola, infatti, nonostante una ferrea educazione femminista e comunista, trova la sua realizzazione maggiore nell’essere madre di due bambini tanto da desiderarne un terzo ma si trova – da sola, nonostante il supporto del marito e della madre – davanti a una scelta dolorosa e a tutto ciò che ne consegue. Le accade quello che a lei, pensava, non sarebbe mai capitato. Così il tempo di un fine settimana in attesa dell’intervento si dilata, le emozioni cominciano a pulsare sotto la corazza di donna controllata e razionale e lei non può fare altro che annotare tutto, andare indietro nel tempo, riesumare ricordi di bambina, invocare, in qualche modo, il conforto, provato nella terra natìa del padre – figura centrale del libro -, grazie all’antica, magica, tradizione del “consolo”: l’offerta di cibo alla famiglia del defunto.

Non manca un racconto puntuale del sistema sanitario pubblico che, tuttavia non si perde nella denuncia giornalistica, perché il libro mantiene sempre il tono, il registro e l’andamento del romanzo. Così, anche davanti ai momenti più difficili vissuti dalla protagonista nell’accedere a un aborto terapeutico, la voglia di raccontare a tutto tondo, senza ignorare altri punti di vista, come, ad esempio, quello degli operatori sanitari che si occupano, spesso in condizioni molto difficili, delle interruzioni di gravidanza, prevale su tutto il resto: “Non voglio giustificare alcuni atteggiamenti che mi hanno ferita profondamente, ma sono comunque grata a queste persone che non si sono girate dall’altra parte come ha fatto la mia ginecologa. Che non mi hanno liquidata”, scrive. Con la stessa lucidità Orsola, affrontando il lutto della propria imminente perdita – “Questo bambino non è mai nato ma non è come se non fosse mai esistito”, osserva -, abbraccia e racconta il rapporto con il padre scomparso, con il marito e con la madre. Ne emerge un affresco dove la potenza della verità, la “voce” dell’autore, travalica l’autobiografia per approdare sul terreno dell’autofiction e rendere la propria storia di giovane madre, di donna moderna e dalla vita apparentemente perfetta che viene sconvolta da un evento inaspettato, universale.

Comunali Firenze,Iv candida Saccardi: è spaccatura storica con Pd

Comunali Firenze,Iv candida Saccardi: è spaccatura storica con PdFirenze, 9 dic. (askanews) – La “colpa”, secondo Matteo Renzi, è del Pd che non ha voluto le primarie a Firenze, mentre, secondo il Pd è di Matteo Renzi che non ha voluto accogliere l’invito ad entrare in coalizione a sostegno di Sara Funaro. Fatto sta che Pd e Italia Viva andranno divisi alle prossime elezioni comunali del 2024 a Firenze. Una spaccatura storica, che forse potrà, in parte, ricomporsi in caso di ballottaggio e a fronte di un centrodestra desideroso di conquistare il capoluogo toscano, dopo i successi ribaditi a Pisa, Massa e Siena, che vanno ad aggiungersi a Lucca, Grosseto, Pistoia e Arezzo.

Il Pd quindi punta tutto su Sara Funaro, assessora al Welfare e all’Educazione, in continuità perfetta con i 10 anni di Dario Nardella. La proposta delle primarie è stata drasticamente bocciata dall’80% dell’assemblea cittadina, decisione che ha fatto infuriare Cecilia Del Re, ex assessora all’Urbanistica e silurata da Nardella lo scorso marzo, con parole molte dure. Probabilmente Funaro sarà sostenuta anche dal Movimento Cinque Stelle, oltre che da altre forze quali Azione e Sinistra Italiana, ragion per cui la scelta di campo è di fatto già compiuta: Pd col M5S, ma non con Italia Viva, da sempre contraria ad alleanze con i Cinque Stelle. In attesa di sapere se Del Re proporrà una propria lista civica, oggi Matteo Renzi ha ufficializzato la candidatura di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, che il 29 gennaio presenterà alla città il suo programma: “noi ci siamo, con la nostra esperienza, i nostri valori. Per Firenze è un punto di arrivo, il punto di arrivo del mio percorso politico. Voglio una città che si fondi sull’accoglienza, ma inviti tutti a rispettare le regole di questa città”, ha detto Saccardi, che si definisce “molto più di sinistra di tanti che ci accusano di non esserlo”. Saccardi ha sottolineato di porsi in “discontinuità” con Nardella su tanti temi.

A destra intanto tutto tace, in attesa che il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ufficializzi la sua di candidatura. Salvo ripensamenti dell’ultimo momento, Schmidt sarà in campo da gennaio, dopo la fine del suo mandato agli Uffizi. Sul suo nome concordano con entusiasmo, a ogni livello, Fratelli d’Italia e Lega, ma anche Forza Italia, inizialmente più titubante, sembra ormai dello stesso avviso. Schmidt ha da poco preso la cittadinanza italiana, rappresenta un candidato civico al 100% e toglie cosi il centrodestra dall’imbarazzo di mandare avanti un candidato di uno dei tre partiti della coalizione.

Blitz di Extinction Rebellion in 5 città, acque colorate di verde

Blitz di Extinction Rebellion in 5 città, acque colorate di verdeMilano, 9 dic. (askanews) – Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono diventati verdi per un nuovo blitz di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista nonviolento, per denunciare “l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa”. Lo si legge in un comunicato del movimento stesso, che sottolinea la natura innocua del colorante usato: “Tra qualche ora queste acque torneranno come prima. Nel frattempo, mentre i governi parlano, contiamo i danni e le vittime di continue alluvioni e incendi”.

Il blitz, compiuto nel primo pomeriggio, giunge a tre giorni dalla conclusione della 28esima Conferenza Internazionale sul Clima. A Torino e a Milano, una casa “affondata” è comparsa nelle acque verdi del Po e dei Navigli, mentre a Venezia alcune persone si sono appese con imbraghi al ponte di Rialto, sopra le acque verdi del Canal Grande. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel famoso canale del Reno che passa in centro città, noto come “la piccola Venezia”. A Roma, l’isola Tiberina è stata circondata dalle acque verdi del Tevere. A Milano il Naviglio Grande si è tinto di verde mentre una casa di cartapesta “affondava” tra le acque e dal ponte Alda Merini e uno striscione “urlava: il governo parla, la Terra affonda”. Le attiviste hanno distribuito volantini cantando My Heart Will Go On dal film Titanic, un “rimando all’iceberg di fronte a noi che i governi continuano ad ignorare”. Alla protesta partecipa anche Debito per il Clima, la campagna mondiale che chiede la remissione dei debiti ai Paesi del sud globale per agevolarne l’uscita dal fossile.

Un rogo all’ospedale di Tivoli provoca 3 morti (e 193 pazienti evacuati)

Un rogo all’ospedale di Tivoli provoca 3 morti (e 193 pazienti evacuati)Milano, 9 dic. (askanews) – I pazienti morti a causa del rogo dell’ospedale di Tivoli sono stati tre, perché una signora “è morta circa mezz’ora prima del rogo” e “la sua salma è già stata messa a disposizione della famiglia per i funerali”. Lo ha detto il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, nel corso di una conferenza stampa sull’incendio divampato nella notte tra l’8 e il 9 dicembre al San Giovanni Evangelista.

Il procuratore ha aggiunto che le autopsie dei tre ricoverati deceduti, che si trovavano uno nel reparto di Medicina di urgenza e due in quello di Medicina generale, si terranno il pomeriggio di lunedì 11 dicembre. “I pazienti evacuati sono stati 193” ha proseguito Menditto, aggiungendo che “a noi non risultano persone in pericolo di vita”.