Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Alla Casa delle donne a Roma l’incontro con le donne palestinesi

Alla Casa delle donne a Roma l’incontro con le donne palestinesiRoma, 30 nov. (askanews) – “Cultura e resistenza contro l’oblio. Parlano le donne palestinesi”: è il titolo dell’incontro in programma sabato 2 dicembre dalle 15.30 alle 20 alla Casa Internazionale delle Donne a Roma (via della Lungara 19), promosso da Casa internazionale delle donne, Cultura è Libertà, Gaza Free style, Nazra, Movimento degli studenti palestinesi in Italia.

Nel corso della giornata gli interventi di donne Palestinesi – Rania Hammad, Yasmine Jarba, Maya Issa – si alterneranno con letture di poesia e letteratura palestinese con Dalal Suleiman e Antonietta Bello, musica con Ziad Trabelsi all’oud, Corti del Nazra film festival e video del Conservatorio nazionale di Musica Edward Said. Dopo il benvenuto della presidente Maura Cossutta e la presentazione della giornata a cura di Giorgia Pometti e Alessandra Mecozzi, la Casa si collegherà in Palestina con Meri Calvelli, direttrice del Centro di scambi culturali Palestine-Italia di Gaza.

Ci saranno una mostra fotografica su Gaza a cura di Nastassia e Susan Issawi e una di opere dell’artista di Gaza Yasmine Jarba. L’incontro al pubblico – spiegano le organizzatrici – intende dare la possibilità di conoscere aspetti della cultura palestinese che già il grande poeta Mahmoud Darwish definiva come uno strumento potente contro la cancellazione della memoria storica e per la conservazione della identità palestinese, la cui conoscenza è tanto più necessaria nella drammatica attuale situazione distruttiva umana e strutturale di Gaza e della Palestina da parte delle disastrose politiche del Governo israeliano, fase estrema di una occupazione che dura da più di 56 anni.

Governo celebrerà in Abruzzo Giornata internazionale della montagna

Governo celebrerà in Abruzzo Giornata internazionale della montagnaMilano, 30 nov. (askanews) – “Ho il piacere di ufficializzare che la Giornata internazionale della montagna 2023 si celebrerà in provincia dell’Aquila, precisamente nei comuni di Scanno e Villalago”. Lo ha annunciato con una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Le celebrazioni avranno luogo da sabato 9 a lunedì 11 dicembre e prevedono momenti di approfondimento e di discussione in entrambi i paesi abruzzesi. Il programma verrà definito nel dettaglio dal ministro insieme ai sindaci dei due Comuni nel corso di un incontro preliminare al ministero.

Le celebrazioni saranno “un’occasione importante – ha osservato Calderoli – per fare il punto sui temi della montagna, a un anno di distanza dall’appuntamento di Edolo, e confrontarsi sia sui passi avanti che sono stati fatti, sia sul percorso che resta da fare. Insieme potremo approfondire tutti gli aspetti che interessano le terre e le genti di montagna, penso ad esempio al disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, ma non solo”. “Quella dell’Abruzzo non è una scelta casuale, anzi, ma rientra nella logica complessiva di prestare ascolto e attenzione a tutta la montagna, dalle alpi agli appennini. Vogliamo continuare a delineare una nuova visione per il futuro della montagna come opportunità da cogliere: assicurando i servizi, incentivando lo sviluppo socio-economico e riducendo i divari con altre zone del Paese” ha continuato il ministro.

“Purtroppo lo scorso anno – ha proseguito Calderoli – improrogabili impegni parlamentari mi hanno costretto a partecipare al convegno di Edolo solo in via telematica. Quest’anno non solo intendo presenziare di persona, ma farò di più: ho invitato i sindaci di Scanno e Villalago al ministero per dialogare insieme su questo importante evento e definire i dettagli nel migliore dei modi. Sono convinto da sempre che la sinergia con i territori sia fondamentale nell’attività politica, a maggior ragione per momenti come questo, e li aspetto volentieri a Roma”.

The Cal compie 60 anni, la prima edizione nel ’64 all’inglese Freeman

The Cal compie 60 anni, la prima edizione nel ’64 all’inglese FreemanLondra, 30 nov. (askanews) – Compie sessant’anni The Cal, l’iconico calendario Pirelli. Il traguardo raggiunto con l’edizione 2024 presentata oggi a Londra e affidata per la prima volta all’obiettivo di un fotografo africano, il giovane visual artist ghanese Prince Gyasi.

La sua opera (“Timeless”) rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal, tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato. La prima fu proprio l’edizione 1964 affidata al fotografo inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles. The Cal nasce infatti come progetto esclusivo di Pirelli UK, la consociata inglese del gruppo della Bicocca. Sono gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano Freeman di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto all’epoca del tutto innovativo. Da allora, dal 1964 al 2024 sono state pubblicate 50 edizioni del Calendario Pirelli, realizzate da 39 fotografi. La storia di The Cal può essere divisa in quattro periodi: il primo decennio, dal ’64 al ’74, seguito da una lunga interruzione delle pubblicazioni (ben nove anni, dal ’75 all’83) a causa della recessione economica; il secondo decennio, dal 1984 al ’94, che inizia con la rinascita del Calendario e il progressivo ritorno alla ribalta. E’ Herb Ritts a inaugurare nel 1994 la nuova stagione di The Cal con una eccezionale parata di top model, come Cindy Crawford, Helena Christensen e Kate Moss.

Poi, il periodo dal 1994 al 2015, che vede The Cal affermarsi come un oggetto cult, capace di fare tendenza, con gli scatti di Richard Avedon, di Mario Testino e di Steve McCurry, tra gli altri; e infine dal 2016 a oggi (con l’interruzione del 2021 a causa della pandemia), anni in cui il Calendario coglie nuove sensibilità legate ai cambiamenti culturali ed estetici. Il passo decisivo lo compie infatti Annie Leibovitz che per l’edizione 2016 decide di rappresentare 13 donne scelte per il successo ottenuto nei più svariati campi della vita (da Serena Williams a Patti Smith, da Yoko Ono a Fran Lebowitz). Fino all’edizione 2024 con l’Africa protagonista.

Tronchetti: l’Africa sarà molto importante per la Pirelli di domani

Tronchetti: l’Africa sarà molto importante per la Pirelli di domaniLondra, 30 nov. (askanews) – L’Africa “sarò molto importante per la Pirelli di domani. Questa azienda ha sempre guardato al futuro e se uno guarda al futuro l’Africa è ovviamente una priorità”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo del gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera, nel corso della presentazione a Londra di The Cal 2024, affidato per la prima volta all’obiettivo di un fotografo africano (il ghanese Prince Gyasi).

“E’ naturale seguire gli sviluppi dei mercati, ma non c’è nessun progetto in particolare”, ha assicurato Tronchetti a chi gli chiedeva se ci fossero piani concreti di sviluppo nel Continente e in Ghana in particolare. Uno dei protagonisti dell’edizione numero 50 del Calendario è proprio Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, il re dello storico impero Ashtanti dell’Africa occidentale. Un suo portavoce, presente alla presentazione a Londra, ha spiegato di vedere “un grosso potenziale” per l’Africa, e per il Ghana in particolare, “in un rapporto più forte e duraturo con Pirelli in futuro”. “Noi siamo già con una rete distributiva in Africa, nel momento in cui si apre un mercato noi ci siamo – ha spiegato ancora Tronchetti -, è chiaro che tutto avviene per stadi e l’Africa arriverà come mercato, oggi non è ancora un mercato dove l’automotive è cresciuta ma crescerà, e quindi noi ci saremo, è naturale che questo avvenga”.

“L’Africa – ha detto ancora Tronchetti – è un paese giovane che cresce e continuerà a crescere sempre di più. Tra pochi decenni avrà 2,5 miliardi di abitanti, per noi italiani è alle porte di casa, non guardare all’Africa cercando di costruire qualcosa assieme sarebbe sbagliato. Questo ragazzo (Gyasi, ndr) che porta tradizione ed energia in fondo ci dice ‘siamo qua’. Bisogna guardare avanti, questo ci sembrava il senso del progetto del calendario: guardare al futuro con un messaggio costruttivo”.

Pirelli: celebra l’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The Cal

Pirelli: celebra l’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The CalLondra, 30 nov. (askanews) – Guarda all’Africa del futuro l’edizione numero 50 di The Cal, l’iconico calendario Pirelli che per la prima volta viene affidato all’obiettivo di un fotografo africano. Ad immortalare gli scatti di The Cal 2024 è il ghanese Prince Gyasi, artista 28enne nato e residente ad Accra.

In “Timeless” – questo il titolo del calendario, presentato oggi a Londra – i suoi personaggi, ritratti tra la capitale inglese e le città di Accra e Kumasi in Ghana, hanno tutti radici africane: la modella Naomi Campbell, l’attrice Angela Bassett, la giovane poetessa Amanda Gorman (che ha recitato alla cerimonia di inaugurazione del presidente Biden), l’attore e produttore Idris Elba, l’ex calciatore Marcel Desailly, le cantanti Tiwa Savage e Teyana Taylor, il regista Jeymes Samuel, la scrittrice Margot Lee Shetterly e l’artista ghanese Amoako Boafo. Gyasi stesso si è dedicato un mese del calendario. Uno dei protagonisti è Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, re dello storico impero Ashanti dell’Africa occidentale – che proprio nel 2024 celebrerà il 25esimo anniversario del regno -, ritratto al Manhyia Palace insieme alla sua delegazione reale. Primo monarca a posare per The Cal. “Ho voluto mettere in risalto alcune persone che mi hanno ispirato nel corso della mia vita”, ha spiegato Gyasi che ha ritratto i suoi personaggi, coi colori e i contrasti decisi che lo hanno reso famoso, come dei supereroi. E per lui, uno dei più giovani artisti chiamati a cimentarsi con il Calendario, questo ha significato tornare proprio alla sua infanzia. “L’ispirazione sono i miei ricordi di infanzia e i personaggi che vedevo da bambino, mi ricordo di Angela Bassett quando andavo al cinema, di Naomi icona di moda, di Teyana che ancora adesso ascolto, o Boafo che ha aiutato tantissimo l’Africa e il Ghana, e per me è il miglior artista del mondo. Tutti i personaggi ritratti hanno saputo riconoscere le proprie capacità e si sono affermati, hanno trovato il loro punto di forza, cambiando il proprio destino. È questo l’essere ‘senza tempo’” del titolo del calendario.

Un calendario che guarda all’Africa come terra del futuro. Questa la sfida di Pirelli. “Abbiamo guardato una selezione di fotografi di diversi paesi e scorrendo le fotografie – ha spiegato il vicepresidente esecutivo del gruppo, Marco Tronchetti Provera – a un certo punto ci è esploso questo colore, questa forza dell’immagine e ci è piaciuta molto la storia di questo ragazzo cosi giovane che viene dall’Africa in un momento in cui il futuro ci lega all’Africa, è un paese giovane che cresce e continuerà a crescere sempre di più. Questo ragazzo che porta tradizione ed energia in fondo ci dice ‘siamo qua’. Bisogna guardare avanti – ha concluso Tronchetti -, questo ci sembrava il senso di questo progetto che guarda al futuro con un messaggio costruttivo”. L’Africa sarò molto importante per il mondo (e la Pirelli) di domani. Gyasi è l’ultimo dei 39 artisti che hanno realizzato il Calendario e la sua opera rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal (tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato). La prima fu proprio l’edizione 1964 quando il fotografo inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles, fu incaricato di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto di marketing all’epoca del tutto innovativo.

Vino e spirits, crollano consumi estivi per aperitivi e dopocena

Vino e spirits, crollano consumi estivi per aperitivi e dopocenaRoma, 30 nov. (askanews) – Nel 2023 crollano in estate i consumi delle bevande alcoliche nelle occasioni serali, ovvero aperitivi e dopocena. Il trimestre luglio-settembre del 2023, infatti, si è chiuso con un dato di contrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il trend negativo (-6% a visite e -4% a valore) è il risultato di più fattori concomitanti quali il quadro economico e inflattivo sfavorevole, il benchmark molto positivo del 2022, le condizioni meteo altalenanti durante la stagione nonchè l’aumento del numero degli italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze all’estero. È la fotografia scattata dall’Osservatorio Federvini, a cura di Nomisma e TradeLab,

Il trend rivela un incremento di spesa di 2,5 miliardi di euro rispetto all’anno scorso (+4,3% in termini di valore del mercato). In totale è aumentato anche il numero di visite (+0,7%). Nel periodo tra gennaio e settembre in dettaglio gli aperitivi serali crescono del 3% in termini di presenze e del 5% a valore, la cena vede un +1% di presenze e un +4% a valore, mentre crollano le occasioni dopocena e notturne (-14% in presenze e consumi). In termini di consumazioni le bevande alcoliche hanno rappresentato il 12% del totale dei consumi (1,1 miliardi di consumazioni di vino e spiriti nel corso dei primi tre trimestri dell’anno). Il consumo di vino e dei cocktails alcolici è cresciuto dell’1%, quello delle bollicine del 9%. Riscontro al ribasso invece per amari (-7%) e spiriti lisci (-11%).

P.A., arriva direttiva su performance dipendenti per premiare merito

P.A., arriva direttiva su performance dipendenti per premiare meritoRoma, 30 nov. (askanews) – Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato la direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici. L’obiettivo, nel solco delle esperienze dei modelli adottati nello scenario europeo e Ocse, è quello di attuare una strategia di piena valorizzazione del merito nel contesto organizzativo.

La direttiva vuole essere la “bussola” dei dirigenti verso la valorizzazione delle persone delle pubbliche amministrazioni nel loro contesto organizzativo. Come specificato nel documento, “”qualsiasi sistema di valutazione della performance deve essere infatti improntato innanzitutto alla massima attenzione verso i dipendenti pubblici, che sono il fulcro delle amministrazioni pubbliche. Per questo motivo è necessario partire dalle persone e sviluppare contesti capaci di innescare meccanismi virtuosi alla cui base deve esserci il merito. “Quando si misura il merito di una persona – specifica il Zangrillo – non si esprime una valutazione valoriale sulla persona, ma si declina il suo profilo di competenze, di esperienze, il suo potenziale. Quindi, valutare il merito significa misurare la capacità che abbiamo di esprimere i nostri talenti, le nostre virtù; significa individuare le aree di miglioramento, in fin dei conti significa impegnarsi a far crescere le persone, che si traduce nel creare valore pubblico”.

Ecco perché è fondamentale – puntualizza ancora la direttiva – avere dei sistemi di misurazione che non tengano soltanto conto della performance individuale, ma anche di quella dell’organizzazione nel suo complesso. A questo si aggiunge la necessità di adottare sistemi che vadano oltre la sola valutazione effettuata dal superiore gerarchico, coinvolgendo una pluralità di soggetti per arrivare gradualmente a una valutazione a 360 gradi. La direttiva stabilisce quindi che ogni amministrazione preveda, nell’ambito dei rispettivi sistemi, che tutto il personale, a partire dal livello dirigenziale, venga necessariamente valutato anche con riferimento alla capacità di esercitare adeguatamente la propria “leadership”. Tale capacità viene declinata nella direttiva soprattutto in relazione alla necessità di incidere sulla motivazione del personale, da valutare anche secondo comportamenti osservabili. Tra questi, ad esempio, la capacità di superare gli schemi consolidati, il conseguire i risultati e il “far accadere le cose”, la tempestività, la piena assunzione delle proprie responsabilità, la costruzione di team ad alte performance.

Il ministro fornisce inoltre indicazioni sulla formazione. Ai dirigenti, infatti, è affidato il compito di promuovere percorsi per l’accrescimento delle competenze del capitale umano. È, quindi, fondamentale stabilire priorità formative sia per il perfezionamento delle competenze personali, sia per l’efficace svolgimento del ruolo dirigenziale, al fine di poter guidare con successo il personale assegnato ed essere protagonisti di un vero cambiamento all’interno delle proprie organizzazioni.

Seoul chiede a Usa d’allentare restrizioni Inflation Reduction Act

Seoul chiede a Usa d’allentare restrizioni Inflation Reduction ActRoma, 30 nov. (askanews) – Il ministro del Commercio della Corea del Sud Ahn Duk-geun ha incontrato oggi il vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Mike Pyle per colloqui sulle persistenti incertezze riguardanti l’Inflation Reduction Act (IRA) e altre questioni commerciali di reciproca preoccupazione. L’ha affermato il ministero dell’Industria di Seoul, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.

Ahn ha chiesto al funzionario americano di prestare molta attenzione alle preoccupazioni delle aziende sudcoreane riguardo al potenziale impatto dell’IRA, che fornisce crediti d’imposta fino a 7.500 dollari agli acquirenti di veicoli elettrici (EV) assemblati solo in Nord America. La norma richiede inoltre che le batterie dei veicoli elettrici siano prodotte con una certa porzione di minerali estratti o lavorati negli Stati Uniti o in paesi che hanno accordi di libero scambio con Washington.

“Ahn ha sottolineato che le linee guida previste dall’IRA dovrebbero prendere in considerazione la struttura e la stabilità delle catene di approvvigionamento globali dei principali minerali e dei componenti delle batterie”, ha affermato il ministero in un comunicato. Si prevede che gli Stati Uniti presenteranno all’inizio del mese prossimo una guida sulle norme sulle “entità straniere di interesse”, o FEOC, che escludono i produttori di batterie sotto il controllo di Cina, Russia e altre nazioni interessate dagli incentivi previsti dall’IRA.

Le aziende sudcoreane hanno mantenuto partnership con entità cinesi per la produzione di veicoli elettrici e batterie. Ahn ha anche richiamato l’attenzione di Washington sulle aziende sudcoreane che investono negli Stati Uniti nel corso dell’attuazione del CHIPS and Science Act.

Secondo la legge, i produttori di chip stranieri possono ricevere sussidi e incentivi fiscali per la creazione di impianti di produzione negli Stati Uniti. Proibisce inoltre l’espansione materiale della capacità produttiva di semiconduttori per strutture avanzate in “paesi stranieri di interesse” per 10 anni dalla data dell’aggiudicazione, nell’apparente tentativo di rallentare i progressi tecnologici della Cina. Washington ha concluso i negoziati sulla questione tariffaria con l’Unione Europea, il Giappone e la Gran Bretagna nel 2022.

Italia al decimo posto nel mondo per acquisti biologici

Italia al decimo posto nel mondo per acquisti biologiciRoma, 30 nov. (askanews) – L’Italia è nella top ten globale dei Paesi che acquistano più prodotti biologici, anche se all’utimo posto, dietro a Francia e Germania. Il Paese più biologico al mondo rimane la Danimarca. L’Italia è però tra i Paesi con la maggiore superficie agricola coltivata a biologico con oltre 22mila kmq, pari alla superficie di tutta l’Emilia-Romagna. I dati sono stati diffusi da Organic Denmark nel corso dell’evento promosso da Made in Nature, il programma di promozione e informazione dell’ortofrutta biologica di CSO Italy, finanziato dall’Unione Europea.

L’Italia è quindi al decimo posto nella Top Ten dei Paesi a maggiore consumo di prodotti biologici, con una quota di mercato del 3,5% sul totale dei consumi. Davanti a noi, la Germania col 6,4% e la Francia col 6,5% di market share. La Danimarca si conferma il Paesi più biologico al mondo, con una quota di mercato superiore al 10%. La situazione dell’ortofrutta biologica e delle sue prospettive sono state al centro dell’evento “Frutta e Verdura biologica nella distribuzione organizzata: a che punto siamo”, che si è svolto nei giorni scorsi a Copenaghen e in contemporanea anche in Italia, Francia e Germania.

Secondo i dati rilasciati da CSO Italy, nel 2022 in Italia sono state acquistate 308mila tonnellate di ortofrutta biologica, la quantità più bassa degli ultimi cinque anni e rispetto al convenzionale, con un incremento di prezzo medio del +3%, salendo per il 2022 a 2,22€/kg. Dal 2018 in avanti la quota di biologico all’interno del totale acquisti ortofrutta si è mantenuta tuttavia stabile, mediamente al 6% del totale. Sono poche le specie che fanno eccezione al calo degli acquisti: le banane che non solo segnano il +1% dei volumi salendo oltre le 40mila tonnellate, ma conquistano anche il primo posto come frutto biologico più acquistato in Italia nel corso del 2022, seguite da clementine, pere, nettarine e susine. La crescita dei consumi di patate è il principale motivo della parziale tenuta degli acquisti di ortaggi nel corso del 2022 biologici e convenzionali. In particolare, la versione biologica ha fatto registrare un incremento di acquisto del +11% sul 2021, con volumi in crescita costante nell’ultimo quinquennio. La grande distribuzione rappresenta il maggior driver di vendita di ortofrutta biologica: il 64% dei volumi è transitato da un punto vendita appartenente a iper, super, discount o superette, in valori assoluti per il 2022 si tratta di 198mila tonnellate sulle 308mila totali. Supermercati che hanno assorbito il 42% delle vendite e discount col 12% gli unici canali in crescita rispetto allo scorso anno.

Il Nord Ovest della nostra Penisola si conferma l’area geografica più interessante col 33% dei volumi nazionali, anche se in diminuzione del 6% rispetto al 2021 così come il Nord Est, che fa registrare una flessione del 16% rispetto all’anno precedente e il Sud e la Sicilia che perdono il 19% delle vendite. Unica eccezione il Centro e la Sardegna area nella quale si registra l’aumento del +8% degli acquisti.

Lo svedese Lennart Nilsson nuovo presidente della Cogeca

Lo svedese Lennart Nilsson nuovo presidente della CogecaRoma, 30 nov. (askanews) – È stata rinnovata oggi a Bruxelles la governance della Confederazione Europea delle cooperative agricole Cogeca per il prossimo triennio, con l’elezione del nuovo presidente, lo svedese Lennart Nilsson, che succede allo spagnolo Ramon Armengol.

La cooperazione agroalimentare italiana continuerà ad essere rappresentata in seno al comitato di presidenza da Leonardo Pofferi, responsabile per gli affari europei e le relazioni internazionali di Confcooperative dal 2014 e già vicepresidente di Cogeca dal gennaio 2020. Pofferi ricopre attualmente anche la carica di tesoriere di Copa-Cogeca e siede nel board degli organismi europei Cooperatives Europe e Social Economy Europe.

Completano il comitato di presidenza gli altri cinque vice presidenti: Florentin Bercu (Romania), Christian Hoegh-Andersen (Danimarca), Idalino Leao (Portogallo), Agnieszka Maliszewska (Polonia), Michael Marcerou (Francia). “Con la riconferma di Leonardo Pofferi alla vice presidenza di Cogeca, proseguiamo l’impegno in prima linea della cooperazione agroalimentare italiana in Europa, per affrontare al meglio tutte le numerose battaglie che ci accompagneranno nei prossimi anni, dalla transizione verde alla riforma della politica agricola comune”, ha commentato il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini.