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Tag: Sanremo 2023

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021Roma, 30 nov. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato, a novembre, una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

“A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione – è il commento dell’Istat – risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre)”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Fascicolo Sanitaria Elettronico, una leva per la digitalizzazione

Fascicolo Sanitaria Elettronico, una leva per la digitalizzazioneRoma, 30 nov. (askanews) – Un unico strumento in grado di fotografare lo stato di salute dei cittadini, seguendone l’evoluzione nel tempo, e che, se correttamente implementato, permette un iter di presa in carico e assistenza sanitaria significativamente più efficienti. Tuttavia, sono ancora numerose le criticità a livello operativo quando si guarda al Fascicolo Sanitario Elettronico, a partire da una forte disomogeneità a livello territoriale in termini di applicazione e utilizzo. Un elemento, quest’ultimo, che rischia di comprometterne l’efficacia come strumento di diagnosi, cura e prevenzione. Ed è proprio con l’obiettivo di individuare le criticità presenti e contribuire a migliorare l’implementazione di questo strumento che ha avuto luogo il terzo appuntamento del ciclo di tavole rotonde sulla sanità digitale promosso da Doctolib – tech company nata in Francia nel 2013 e attiva in Italia dal 2021, tra i principali player europei nella sanità digitale – organizzato dall’istituto I-COM.

Come emerge chiaramente dai dati Agid relativi al terzo trimestre dell’anno in corso, il Fascicolo è ancora poco utilizzato sia dai cittadini sia dai professionisti sanitari. Se si guarda all’utilizzo di questo strumento da parte delle aziende sanitarie troviamo, a un estremo, diverse regioni dove l’alimentazione del FSE sfiora o raggiunge il 100% – tra cui la Toscana (100%), l’Emilia-Romagna (98%) e la Sicilia (86%). Mentre il quadro d’insieme è completamente differente agli ultimi posti della classifica, con la Calabria che riporta un’alimentazione del sistema praticamente nulla (0,90%) e la Liguria che raggiunge una quota di appena il 38%. Un altro punto importante riguarda l’utilizzo del Fascicolo, il cui aggiornamento costante da parte dei medici è fondamentale perché questo strumento possa contribuire in tutto il suo potenziale all’efficientamento dei percorsi di assistenza e cura. Nonostante in molte regioni, come per esempio Lombardia, Emilia, Valle d’Aosta e Sardegna, tutti i medici abilitati all’utilizzo del fascicolo lo abbiano utilizzato almeno una volta nell’ultimo trimestre, nessuno sembra aver alimentato il FSE con un aggiornamento o un nuovo inserimento di profili sanitari dei pazienti; in altre regioni, come Toscana, Abruzzo, Molise e Lazio, sono invece meno del 30% i medici abilitati che abbiano utilizzato il Fascicolo almeno una volta (Agid, 2023).

Infine, osservando lo scenario anche dal punto di vista dei cittadini, emerge uno quadro fortemente disomogeneo e con la presenza di ampi margini di miglioramento sia in termini di adozione FSE sia in termini di fruizione: complessivamente, secondo i dati aggiornati al 3° trimestre del 2023, solo il 22% dei cittadini ha fatto accesso ai propri fascicoli, nei quali è stato reso disponibile almeno un nuovo documento negli ultimi 90 giorni. Non solo: attualmente il FSE gode ancora di poca diffusione tra la popolazione italiana, proprio mentre l’ecosistema europeo si sta adoperando per la diffusione di un paradigma di segno diverso. Ne è prova concreta la proposta di regolamento European Health Data Space (EHDS), un’iniziativa di grande rilievo che propone una visione europea dell’organizzazione del settore sanitario digitale, e contiene anche i principi che, secondo le intenzioni della Commissione Europea, dovrebbero permettere ai cittadini un maggiore controllo dei propri dati sanitari e la diffusione di servizi digitali interoperabili tra tutti i Paesi membri.

Quindi, un’integrazione consistente e strutturale di strumenti digitali come il FSE all’interno del sistema salute è una premessa necessaria e fondamentale perché i numerosi vantaggi che la digitalizzazione in sanità offre si concretizzino. Al fine di garantire quindi una maggiore trasparenza e accesso ai dati sanitari da parte dei cittadini è necessario promuovere una migliore interoperabilità tra i fornitori di cure per giungere a una gestione più efficiente delle informazioni cliniche e all’incremento nella qualità complessiva dell’assistenza sanitaria nel suo complesso. A seguito dell’incontro, Mauro Moruzzi del Dipartimento Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha sottolineato come “l’assenza di adozione del FSE è attribuibile all’eterogeneità dell’architettura di riferimento a livello regionale, che presentava disuguaglianze sia in termini di contenuti che di standard. Con il rinnovato FSE 2.0, l’obiettivo è proprio il superamento di queste criticità, puntando all’adozione di un modello architetturale unificato a livello nazionale. E con un Punto Unico di Accesso ai servizi digitali sanitari per il cittadino, altro punto fondamentale che potrà favorire il popolamento del FSE”.

Nicola Brandolese, CEO di Doctolib Italia, ha sottolineato l’importanza di questo terzo appuntamento che, delineando uno scenario aggiornato dello stato di implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico in Italia, è stato anche un’occasione per individuare strategie per una migliore implementazione di questo strumento fondamentale per la transizione digitale del sistema sanitario. “Al di là dell’esempio francese, che concretizza in misura maggiore di quanto si vede oggi in Italia la sinergia e la collaborazione tra attori pubblici e privati, la stessa Unione Europea, attraverso il progetto dell’European Health Data Space – EHDS ci offre l’opportunità di intraprendere un percorso di digitalizzazione sanitaria non solo auspicabile ma sempre più necessario” commenta Brandolese. “Il Fascicolo Sanitario Elettronico – conclude Brandolese – rappresenta un vero e proprio pilastro per una transizione digitale che renda il nostro sistema sanitario più moderno ed efficiente per tutti. A patto però che vengano superate alcune criticità esistenti, che riguardano l’implementazione, l’accesso e l’utilizzo continuativo di questo strumento da parte dei cittadini, delle aziende sanitarie e dei medici. E sono convinto che, in questo contesto, la collaborazione tra pubblico e privato possa rivelarsi fondamentale per offrire soluzioni digitali che siano davvero di facile utilizzo – più immediate e user friendly”. “È uno strumento importante, di grossa innovazione strutturale per il paese. È chiaro – sottolinea da parte sua Nicola Calabrese, Vice Segretario Nazionale FIMMG – che ha bisogno di un passaggio e di momenti di confronto rispetto agli interlocutori pubblici per definire i processi e soprattutto i percorsi attraverso cui raggiungere questi obiettivi che sono stati definiti per legge e su cui la categoria non è stata consultata almeno fino ad ora”.

Cina, Dalian Wanda ottiene dilazione pagamento bond in scadenza

Cina, Dalian Wanda ottiene dilazione pagamento bond in scadenzaRoma, 30 nov. (askanews) – Dalian Wanda Commercial Management Group – uno dei più grandi proprietari di terreni commerciali cinesi – ha affermato che i suoi creditori hanno dato il consenso a estendere di 11 mesi la scadenza di un bond da 600 milioni di dollari, dando a un po’ di respiro per alleviare una crisi di finanziamento in un contesto di crisi del settore. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.

Secondo una comunicazione alla borsa di Hong Kong, il gruppo ha ricevuto il consenso da parte degli investitori che detengono il 99,3% del valore nominale dell’obbligazione. La decisione dei creditori “testimonia la fiducia degli obbligazionisti nell’emittente”, secondo la comunicazione di Dalian Wanda.

L’obbligazione, che paga una cedola annuale del 7,25%, scade il 29 gennaio del prossimo anno. La società ha dichiarato il 21 novembre che potrebbe non essere in grado di ripagarla in tempo, dopo aver drenato 18 miliardi di yuan (2,5 miliardi di dollari) di liquidità da gennaio per estinguere altri debiti onshore e offshore.

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così alto

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così altoRoma, 30 nov. (askanews) – Tasso di occupazione record, al 61,8%, nel mese di ottobre. Dal 1977, anno d’inizio delle serie storiche dell’Istat, non si era mai registrato un tasso così alto.

Record positivo anche per il numero degli occupati che si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64 mila unità. Ad ottobre l’occupazione, dunque, continua a crescere. Rispetto al mese precedente, l’aumento riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila.

Mlp

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a Isybank

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a IsybankRoma, 30 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver adottato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non forniscano il proprio consenso espresso.

Questa operazione al momento ha riguardato circa 300 mila clienti su un totale di 2,4 milioni che Intesa Sanpaolo intenderebbe trasferire a Isybank. Sono stati oltre 5.000 i consumatori (di cui più di 3.000 dopo l’avvio dell’istruttoria) che hanno chiesto l’intervento dell’Autorità. Per l’Autorità il trasferimento è stato previsto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo.

Per effetto del trasferimento – ha spiegato l’Autorità – i correntisti interessati non avrebbero potuto più accedere in filiale né all’internet banking tramite personal computer e avrebbero dovuto svolgere le operazioni bancarie solo tramite App. Inoltre, i nuovi conti correnti prevedono condizioni economiche differenti e la perdita di servizi prima disponibili (ad esempio: carte virtuali per effettuare acquisti online in sicurezza, assegni bancari, accesso ai contratti di mutuo). Tali essenziali modifiche dei contratti in precedenza stipulati sono state unilateralmente imposte senza che fosse stato richiesto il previo consenso dei clienti al trasferimento. Inoltre, le comunicazioni relative al passaggio ad Isybank sono state trasmesse ai clienti nella sezione archivio dell’App di Intesa Sanpaolo senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura (ad esempio, notifiche push e pop-up) e non lasciavano capire che in tal modo i clienti si sarebbero potuti opporre al passaggio. Infine, nelle comunicazioni non erano state adeguatamente indicate le modifiche relative alle condizioni economiche previste dal nuovo conto corrente e ai servizi non più inclusi.

Pertanto, l’Autorità ha previsto che le due banche, previa informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. In tal modo, coloro che si dichiareranno contrari avranno la facoltà di mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni. Entro 10 giorni Intesa Sanpaolo e Isybank dovranno comunicare all’Autorità le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare.

Red/Mos

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%Roma, 30 nov. (askanews) – Ad ottobre il tasso di disoccupazione totale sale al 7,8% (+0,1 punti), quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti). E’ la stima dell’Istat.

La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,3%, pari a +45mila unità) coinvolge sia gli uomini sia le donne e riguarda tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49 che registrano un lieve calo. Il calo del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -69mila unità) si registra tra uomini e donne e per tutte le classi d’età tranne gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività scende al 32,9% (-0,2 punti).

Rispetto a ottobre 2022, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +17mila unità) e cala il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -531mila).

Cop28, al via il vertice di Dubai: assenti Biden, Xi e il Papa

Cop28, al via il vertice di Dubai: assenti Biden, Xi e il PapaRoma, 30 nov. (askanews) – Alla Cop28 che si apre oggi a Dubai sono attesi oltre 200 governi da tutto il mondo, ma si contano anche i grandi assenti: il presidente americano Joe Biden, il capo di stato cinese Xi Jinping e, per motivi di salute, Papa Francesco. Cina e Stati uniti saranno comunque rappresentanti all’appuntamento sulla crisi climatica a cui prenderanno parte anche ong ambientaliste, think tank, imprese e gruppi religiosi.

La COp28 è il 28esimo incontro annuale delle Nazioni Unite sul clima in cui i governi discuteranno su come limitare e prepararsi ai futuri cambiamenti climatici. In particolare il vertice di Dubai, che si svolgerà fino al 12 dicembre, sarà concentrato sull’obiettivo di 1,5 gradi C di limitazione del riscaldamento globale raggiunto a Parigi e sull’eliminazione dei combustibili fossili, tema chiave proprio negli Emirati arabi uniti che sono una delle 10 principali nazioni produttrici di petrolio al mondo. Gli Emirati hanno nominato l’amministratore delegato della compagnia petrolifera statale, Sultan al-Jaber, presidente dei colloqui per la Cop28. I documenti visionati da Bbc suggeriscono che gli Emirati Arabi uniti intendono utilizzare il proprio ruolo di Paese ospitante per concludere accordi su petrolio e gas.

Sudcorea, banca centrale mantiene invariato il tasso d’interesse

Sudcorea, banca centrale mantiene invariato il tasso d’interesseRoma, 30 nov. (askanews) – La banca centrale della Corea del Sud ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento per la settima riunione consecutiva del suo consiglio monetario e ha tagliando le prospettive di crescita per il prossimo anno a fronte delle prolungate politiche monetarie restrittive nelle principali economie e dei rischi geopolitici in corso. Inoltre, oggi, è emerso dai dati che la produzione industriale ha registrato nel mese di ottobre la sua più marcata contrazione da inizio anno.

Con una decisione ampiamente attesa, il consiglio di politica monetaria della Banca di Corea (BOK) ha mantenuto invariato al 3,5% il tasso di riferimento dei bond a breve termine. E’ la settima riunione che la BOK lascia invariato il tasso, dopo che la BOK aveva effettuato sette rialzi consecutivi dei tassi da aprile 2022 a gennaio 2023.

La banca centrale ha mantenuto la sua stima di crescita per l’anno all’1,4%, ma ha tagliato quella per il prossimo anno dal 2,2% al 2,1%, e ha aumentato le previsioni di inflazione per il prossimo anno al 2,6% rispetto alla precedente stima del 2,4%. “Si prevede che la crescita economica globale continuerà a rallentare, spinta dal prolungamento delle politiche monetarie restrittive nei principali paesi. L’inflazione nei principali paesi rimane ancora elevata, pur continuando il suo rallentamento, e l’inflazione core sta diminuendo a un ritmo lento”, ha affermato la banca centrale in un comunicato.

L’economia della Corea del Sud è gravata dal crollo delle esportazioni e dalla stagnazione della spesa al consumo. La debole domanda globale, guidata dal rallentamento dell’economia cinese, e un ritardo nella ripresa del settore IT sono stati accusati di un crollo delle spedizioni in uscita del paese, uno dei motori di crescita del paese.

Solo a ottobre le esportazioni hanno segnato una debole ripresa, spinte da robuste spedizioni di automobili, insieme a segnali di miglioramento nel settore dei chip. Il mese scorso l’export è aumentato del 5,1% su base annua raggiungendo i 55 miliardi di dollari e ha registrato un surplus commerciale di 1,64 miliardi di dollari in ottobre, il quinto aumento consecutivo. L’economia è cresciuta rispettivamente dello 0,3%, 0,3% e 0,6% nel primo, secondo e terzo trimestre. L’anno scorso, l’economia del paese è cresciuta del 2,6%, rallentando rispetto al 4,1% del 2021 e segnando il ritmo più lento dal 2020, quando l’economia si è contratta dello 0,7% a causa delle ricadute della pandemia di coronavirus. Il governatore della BOK, Rhee Chang-yong, ha affermato che le prospettive di crescita del 2,1% per il prossimo anno non sono male rispetto a quelle degli altri paesi a livello globale, aggiungendo che l’attuale livello del tasso base è sufficientemente restrittivo. La banca centrale prevede che la spesa privata del prossimo anno rimarrà invariata rispetto alla crescita di quest’anno all’1,9%, mentre gli investimenti nell’edilizia dovrebbero contrarsi dell’1,8% l’anno prossimo rispetto al guadagno del 2,7% di quest’anno. Si prevede che le esportazioni aumenteranno del 3,3% l’anno prossimo, accelerando rispetto all’aumento stimato del 2,3% di quest’anno. È probabile che le importazioni aumentino del 2,4% l’anno prossimo rispetto al calo dello 0,2% di quest’anno. Secondo la banca centrale, il surplus delle partite correnti del paese dovrebbe espandersi a 49 miliardi di dollari l’anno prossimo rispetto ai 30 miliardi di quest’anno, e si prevede che il tasso di disoccupazione salirà al 2,9% dal 2,7%. L’inflazione in Corea del Sud è cresciuta ad un ritmo più rapido del 3,8% in ottobre, rimanendo al di sopra del 3% per il terzo mese consecutivo, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli. In un rilascio di dati separato dell’ufficio di statistica nazionale di Seoul, inoltre, è emerso che l’indice della produzione industriale si è contratta a ottobre del 3,5% rispetto al mese precedente, dopo un aumento dell’1,7% di settembre. Si tratta del calo peggiore da inizio 2023.

Cop28, Guterres: completa eliminazione graduale combustibili fossili

Cop28, Guterres: completa eliminazione graduale combustibili fossiliRoma, 30 nov. (askanews) – Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha affermato che i colloqui sul clima di quest’anno dovrebbero mirare a una completa “eliminazione graduale” dei combustibili fossili, insistendo sull’obiettivo climatico di 1,5 gradi C che per il numero uno dell’Onu “non è morto, è vivo”.

Parlando all’agenzia di stampa francese AFP prima di imbarcarsi sul volo per partecipare alla conferenza Cop28 a Dubai, Guterres ha sottolineato di essere “fortemente a favore di un linguaggio che includa l’eliminazione graduale, anche con un quadro temporale ragionevole” dei combustibili fossili, perché “abbiamo il potenziale, le tecnologie, la capacità e il denaro – poiché i soldi ci sono, la questione è assicurarsi che vadano nella giusta direzione – per fare ciò che è necessario, non solo per mantenere vivi gli 1,5 gradi. L’unica cosa che ancora manca è la volontà politica”.

Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera Usa

Henry Kissinger, il (controverso) gigante della politica estera UsaRoma, 30 nov. (askanews) – La morte, dopo 100 anni di vita di 100 anni Henry Kissinger, segna probabilmente la fine di un’era. La stampa anglosassone e i giornali di tutto il mondo danno grande evidenza alla notizia della scomparsa dell’ex segretario di stato di Richard Nixon. Il grande diplomatico e vincitore del premio Nobel ha plasmato decenni della politica estera degli Stati Uniti, ma è stato considerato da molti critici anche come un criminale di guerra. A 100 anni già compiuti, nello scorso luglio, Kissinger aveva compiuto un ultimo, storico, viaggio in Cina dove era stato accolto con onori solitamente riservati ai capi di stato.

Nel ricordalo il New York Times titola “Ha contribuito a formare la politica estera americana durante la Guerra fredda” mentre il il Washington Post sottolinea il “raro controllo del policymaking negli affari internazionali del Paese per qualcuno che non sia Presidente”. Il famoso diplomatico ha consigliato una dozzina di presidenti nel corso della sua lunga carriera, tra cui Joe Biden, e ha vinto un premio Nobel condiviso per aver negoziato la fine della guerra del Vietnam.

Ma la sua eredità è definita anche dal suo disprezzo per i diritti umani e dagli sforzi per proteggere gli interessi statunitensi a tutti i costi, con gli oppositori di tutto il mondo che lo consideravano un criminale di guerra. Ha sostenuto la dittatura militare indonesiano nell’invasione di Timor Est, ha appoggiato l’invasione dell’Angola da parte del regime di apartheid in Sud Africa e ha collaborato con la CIA per rovesciare il presidente democraticamente eletto del Cile. Ha inoltre autorizzato le intercettazioni telefoniche di giornalisti e del suo stesso staff. Kissinger era un accademico di Harvard prima di diventare consigliere per la sicurezza nazionale quando Nixon vinse la Casa Bianca nel 1968. Lavorando a stretto contatto con il presidente, fu influente in decisioni importanti riguardanti la guerra del Vietnam, compreso il bombardamento segreto della Cambogia nel 1969 e nel 1970,3 quella che Nixon chiamò la “teoria del pazzo”, un tentativo di far credere al Vietnam del Nord che il presidente degli Stati Uniti avrebbe fatto assolutamente qualsiasi cosa per porre fine alla guerra.

Sopravvisse alla caduta di Nixon nello scandalo Watergate e servì Gerald Ford, lasciando il governo dopo la vittoria elettorale di Jimmy Carter nel 1976. La politica di Kissinger nei confronti dell’Unione Sovietica non fu abbastanza conflittuale per l’amministrazione Reagan, precludendo qualsiasi ipotesi di un suo ritorno alla segreteria di stato negli anni ’80. A destra, è visto come un brillante statista, un grande diplomatico, un esponente della politica di potenza schierata a vantaggio dell’America, paese in cui la sua famiglia si rifugiò lasciando la Germania nel 1938.

A sinistra, non si è mai cancellato il ricordo per il suo ruolo nel golpe in Cile, dove la CIA istigò il rovesciamento di Salvatore Allende; in Pakistan, dove lui e Nixon hanno chiuso un occhio davanti al massacro di centinaia di migliaia di persone; in Medio Oriente a Cipro a Timor Est e altro ancora. Tributi a Kissinger sono arrivati da eminenti funzionari statunitensi dopo la notizia della sua morte. George W Bush ha affermato che gli Stati Uniti “hanno perso una delle voci più affidabili e distintive in materia di affari esteri”, mentre Michael Bloomberg, l’ex sindaco di New York, ha affermato che Kissinger è stato “infinitamente generoso con la saggezza acquisita nel corso di una vita straordinaria”. Alcuni sui social media hanno celebrato la sua morte, facendo riferimento alle vittime dei suoi bombardamenti. Gigante del partito repubblicano, Kissinger è rimasto influente fino alla fine della sua vita, in gran parte grazie alla fondazione nel 1982 della sua società di consulenza geopolitica con sede a New York City e alla paternità di numerosi libri sugli affari internazionali. All’inizio degli anni 2000, Kissinger appoggiò l’amministrazione di George W. Bush nella sua invasione dell’Iraq. Un altro sostenitore di quella guerra, il giornalista Christopher Hitchens, scrisse che Kissinger avrebbe dovuto essere processato per crimini di guerra. Infatti, per aver negoziato il trattato di Parigi che pose fine alla guerra del Vietnam, Kissinger e Le Duc Tho ricevettero un premio Nobel condiviso, sebbene il negoziatore del Vietnam del Nord si rifiutò di accettare l’onoreficienza. Il suo premio per la pace nel 1973 fu uno dei premi più controversi nella storia del Nobel, poiché fu rivelato che Kissinger aveva sostenuto il bombardamento della Cambogia da parte di Nixon nel 1969. Due membri del comitato Nobel si dimisero dalla decisione. Il riconoscimento ha spinto il cantante satirico Tom Lehrer a rispondere: “La satira politica è diventata obsoleta quando Henry Kissinger ha ricevuto il premio Nobel per la pace”. Fuggendo dalla Germania nazista da adolescente ebreo con la sua famiglia, Kissinger nei suoi ultimi anni coltivò la reputazione di rispettato statista, tenendo discorsi, offrendo consigli sia a repubblicani che democratici e gestendo un’attività di consulenza globale. È apparso alla Casa Bianca di Donald Trump in più occasioni. Kissinger ha compiuto 100 anni nel maggio 2023. Durante un’intervista alla CBS subito prima del suo centesimo compleanno su coloro che consideravano la sua politica estera come “criminale”, ha dato una risposta sprezzante; “Questo è solo un riflesso della loro ignoranza”.