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Tag: Sanremo 2023

Si cerca di prorogare la tregua ma ci sono decine di donne e bambini ostaggi di bande a Gaza (e Hamas deve cercarli)

Si cerca di prorogare la tregua ma ci sono decine di donne e bambini ostaggi di bande a Gaza (e Hamas deve cercarli)Roma, 27 nov. (askanews) – Hamas ha bisogno di rintracciare decine di ostaggi nella Striscia di Gaza prima di poter estendere l’attuale tregua umanitaria con Israele: è quanto ha spiegato il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, al Financial Times, precisando che il movimento estremista palestinese non potrà concordare un’estensione dell’attuale accordo con lo Stato ebraico finché non avrà individuato 40 donne e bambini che sarebbero detenuti da civili, bande e altri gruppi islamici nell’enclave.

“Non abbiamo ancora informazioni chiare su quanti possano trovarne perché… uno degli scopi” della pausa umanitaria “è che (Hamas) abbia il tempo di cercare il resto delle persone scomparse”, ha detto al-Thani. Il premier Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele è disponibile ad estendere l’attuale intesa di un giorno per ogni 10 ostaggi aggiuntivi rilasciati. Anche Hamas, oggi, ha precisato che “sta cercando di estendere la tregua oltre i suoi quattro giorni” con l’obiettivo di “aumentare il numero di prigionieri rilasciati” come previsto dall’accordo. Una fonte vicina al gruppo palestinese ha detto all’Afp che il gruppo ha “informato i mediatori” di essere favorevole ad una proroga “da due a quattro giorni”.

L’accordo, negoziato dal Qatar con il sostegno di Stati Uniti ed Egitto ed entrato in vigore venerdì, prevede quattro giorni di tregua, il passaggio di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di 50 ostaggi, sugli oltre 200 ancora detenuti a Gaza e la liberazione di 150 prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Da venerdì scorso sono stati rilasciati 39 ostaggi in base all’accordo – più 24 fuori dall’accordo, per lo più tailandesi che lavoravano in Israele – così come 117 detenuti palestinesi, con un rapporto di un ostaggio ogni tre detenuti. Tuttavia, una disposizione dell’accordo consente il suo rinnovo e il rilascio di una decina di ostaggi al giorno nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione di una trentina di prigionieri palestinesi in Israele.

Patto Oiv-Fao per conservazione risorse fitogenetiche in viticoltura

Patto Oiv-Fao per conservazione risorse fitogenetiche in viticolturaMilano, 27 nov. (askanews) – L’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) e il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura (Itpgrfa) della Fao hanno firmato “una storica lettera d’intenti” per la conservazione delle risorse fitogenetiche in viticoltura. La cerimonia, che si è svolta come evento collaterale a margine della decima sessione dell’organo direttivo (GB-10) del Trattato internazionale presso la sede della Fao, è stata firmata dal segretario del Trattato internazionale, Kent Nnadozie, e dal presidente dell’Oiv, Luigi Moio.

In una nota, l’Oiv spiega che la lettera “rappresenta l’impegno reciproco a cooperare attivamente in termini politici, scientifici e tecnici per la conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura, con particolare attenzione alla sostenibilità nel settore della viticoltura”. La nuova collaborazione prevede di “incoraggiare programmi per lo sviluppo delle competenze necessarie alla conservazione avanzata delle risorse fitogenetiche”; promuovere attivamente lo scambio di informazioni rilevanti per il settore viticolo, e l’uso di standard di dati concordati a livello internazionale per la documentazione delle risorse fitogenetiche; garantire le risorse necessarie per sostenere le attività di collaborazione e sviluppare iniziative finanziarie per il progresso degli obiettivi condivisi, compresi quelli relativi all’Obiettivo di sviluppo sostenibile 15, che mira a ‘proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del territorio e arrestare la perdita di biodiversità’”. “L’importanza di questa approvazione – ha dichiarato Moio – risiede nell’impegno formale da parte di due stimati organismi intergovernativi, la Fao e l’Oiv, a sostenere iniziative volte a plasmare il futuro del settore vitivinicolo e della più ampia industria agricola mondiale”. “La firma di oggi va oltre la formalità, rappresenta il nostro forte impegno a collaborare per un futuro sostenibile per l’agricoltura globale” ha commentato il segretario del Itpgrfa, Nnadozie”, sottolineando che “questo segna un passo strategico nella conservazione congiunta delle risorse fitogenetiche, nella promozione della biodiversità e nell’allineamento con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 15 di ‘arrestare e invertire il degrado del suolo e la perdita di biodiversità’”.

ByteDance ridimensiona il settore giochi

ByteDance ridimensiona il settore giochiRoma, 27 nov. (askanews) – ByteDance, la controllante cinese di TikTok, ha annunciato che “ristrutturerà” la sua attività di videogiochi, dopo che non è riuscita a ridurre il gap di mercato contro i leader di mercato. Lo riferisce oggi il Financial Times.

“Abbiamo preso la difficile decisione di ristrutturare la nostra attività di gioco”, ha dichiarato la compagnia. Il gigante dei social media ha investito nel settori giochi nel 2019, assumendo sviluppatori i e in seguito acquisendo studi indipendenti, tra cui Moonton e Pico.

Tuttavia ora è arrivato un momento di ridemensionamento che, secondo il FT, implicherà la perdita di centinaia di posti di lavoro. In Cina il mercato dei giochi annovera 710 milioni di potenziali clienti. E’ dominato da giganti come Tencent e NetEase.

Coppa Davis, Sinner: “Abbiamo regalato un sogno all’Italia”

Coppa Davis, Sinner: “Abbiamo regalato un sogno all’Italia”Roma, 27 nov. (askanews) – Intervenuto in diretta su Tv9 nella trasmissione “Che tempo che fa…”, Jannik Sinner ha così commentato il trionfo azzurro in Coppa Davis: “Abbiamo regalato un sogno all’Italia – ha esordito rivolgendosi a Fabio Fazio che si era complimentato con lui sottolineando come avesse regalato un sogno a tutto il paese – Siamo venuti qua come una squadra e abbiamo fatto un’ottima settimana, siamo tutti contenti, sappiamo che abbiamo fatto qualcosa di importante”.

Messo al corrente dell’invito ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il prossimo 21 dicembre, il n.1 azzurro ha aggiunto di “averlo saputo solo ora.” Poi tornando sulla vittoria di Malaga, Sinner si è così congedato: “Ovviamente siamo contenti, io in primis, e tutta la squadra. abbiamo fatto un ottimo lavoro durante tutta la stagione e meglio di così non si poteva finirla. Vincere a Torino sarebbe stato ancora meglio, ma ci sono tante cose positive: le emozioni, non solo da parte mia ma di tutto il team, e del movimento italiano verso il tennis che si muove nella direzione giusta e questa è la cosa più importante”.

L’ultima battuta però è per i festeggiamenti che attendono lui e tutto il team di capitan Volandri: “C’è ancora la conferenza stampa, c’è la squadra che mi aspetta e poi andremo in hotel. Domani c’è il volo presto. Oggi non si festeggia, ma la stagione è finita, abbiamo un po’ di vacanze e festeggeremo, ma la notte sarà ancora lunga”.

Juve-Inter 1-1, Allegri: “Gol da polli”. Inzaghi: ‘Ok così’

Juve-Inter 1-1, Allegri: “Gol da polli”. Inzaghi: ‘Ok così’Roma, 27 nov. (askanews) – E’ terminato in parità il derby d’Italia, 1-1 all’Allianz Stadium che mantiene la squadra di Inzaghi in vetta a +2 sui bianconeri. Chance in avvio per Thuram e Chiesa, la sblocca Vlahovic su assist di Chiesa. Immediato il pareggio di Lautaro, servito da Thuram. Ritmi bassi e poche occasioni nella ripresa: Inter e Juve restano imbattute da due mesi.

“Abbiamo preso un gol da polli. Oggi era più importante non perdere che vincere”: così Massimiliano Allegri dopo l’1-1 con l’Inter, che ha mantenuto invariate le distanze fra le prime due della classe. “Restare a due punti è un bel traguardo, anche psicologicamente. Il nostro obiettivo resta un posto fra le prime quattro” Ed ecco spiegata l’ingenuità: “Abbiamo preso un gol da polli, dopo 5 minuti dal gol. Già avevamo sbagliato due o tre situazioni. Si poteva fare meglio, però l’Inter quando ha campo aperto, lo ha dimostrato in tanti gol che ha fatto, ha grande tecnica ed è facilitata nel fare le giocate. Avevamo lavorato sulle palle rasoterra, ma è stato bravo Lautaro. La squadra ha fatto una bella prestazione, erano tre anni che la Juventus non giocava per il primo posto in classifica. Non è stato facile, nemmeno per me. Dobbiamo restare tranquilli e lavorare, possiamo migliorare in tante cose. Venerdì c’è una gara difficile col Monza, una gara tosta da preparare al meglio: l’anno scorso ci hanno battuti due volte e non siamo riusciti a segnare”.

“Ci prendiamo questo pareggio per come è venuto – spiega il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi -, sappiamo che non è facile segnare alla Juve. Abbiamo segnato un grandissimo gol con un’ottima giocata, ma sul loro dovevamo fare meglio. Abbiamo perso palla e poi non abbiamo chiuso in tempo su Vlahovic. Alla vigilia non avrei firmato per il pari, perché serviva vincere”. Inzaghi continua poi il suo commento dello scontro diretto: “La sensazione che mi resta è che la squadra ha fatto ciò che doveva fare. L’anno scorso in una partita identica avevamo perso: non è semplice, c’è sempre un’avversaria davanti. Abbiamo disputato una partita di padronanza e di palleggio”. Nella corsa scudetto, però, secondo Inzaghi non ci sono solo Inter e Juventus: “Sono tutte squadre importanti comprese il Milan e il Napoli, costruite per stare ai vertici della classifica. E dietro ci sono altre squadre che possono farsi sotto”.

Clima, il New York Times: Biden non andrà alla Cop28 di Dubai

Clima, il New York Times: Biden non andrà alla Cop28 di DubaiRoma, 27 nov. (askanews) – Secondo il New York Times, il presidente USA Joe Biden salterà il prossimo vertice sul clima delle Nazioni Unite, previsto da giovedì a Dubai. A rappresentare gli Stati Uniti alla COP28 sarà John Kerry, inviato speciale di Biden per i cambiamenti climatici.

La ragione di tale decisione del presidente degli Stati Uniti risiederebbe nel conflitto in corso tra Israele e Hamas, che recentemente ha sottratto molto tempo a Biden, si legge sul quotidiano, che cita un funzionario dell’amministrazione americana. La Cop28 si svolgerà dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai. Secondo il Nyt, dovrebbero partecipare i leader di circa 200 paesi, oltre a Papa Francesco.

Guerra in Medio Oriente, Netanyahu favorevole alla possibilità di estendere la tregua

Guerra in Medio Oriente, Netanyahu favorevole alla possibilità di estendere la treguaRoma, 27 nov. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica al presidente Usa Joe Biden che la possibilità di estendere la tregua con Hamas sarebbe “benvenuta” in cambio dell’ulteriore rilascio di 10 ostaggi al giorno da Gaza.

“Questa sera abbiamo riportato un altro gruppo di ostaggi – donne e bambini – e siamo commossi dal profondo del nostro cuore, dell’intera nazione, quando vediamo questo ricongiungimento familiare. È una cosa che scuote l’anima”, ha dichiarato Netanyahu in una dichiarazione pubblicata dall’Ufficio del Primo Ministro su X, ex Twitter. “C’è anche uno schema che dice che è possibile rilasciare altri dieci ostaggi al giorno. Questo sarebbe il benvenuto”, ha aggiunto. Netanyahu ha detto a Biden che se e quando la tregua scadrà, Israele “andrà a realizzare i nostri obiettivi con piena forza: Eliminare Hamas, assicurare che Gaza non torni ad essere ciò che era e – naturalmente – liberare tutti i nostri ostaggi”.

Ieri Netanyahu ha visitato le truppe israeliane all’interno della Striscia di Gaza, dove ha giurato: “Continueremo fino alla fine, fino alla vittoria. Niente ci fermerà”. Nella dichiarazione rilasciata più tardi ha detto: “Dopo essere stato oggi a Gaza e aver incontrato i nostri soldati, i nostri eroi, i nostri coraggiosi riservisti e soldati, con il fuoco negli occhi, sono convinto che avremo successo, perché non abbiamo altra scelta”.

L’Idf: Hamas ha violato i termini della tregua, non ha rilasciato anche la madre di una bambina ostaggio

L’Idf: Hamas ha violato i termini della tregua, non ha rilasciato anche la madre di una bambina ostaggioRoma, 27 nov. (askanews) – Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno affermato che Hamas ha violato i termini della tregua rilasciando un’adolescente senza la madre. Sabato, Hila Rotem, 13 anni, è stata liberata senza la madre Raaya Rotem, nonostante le richieste degli ufficiali israeliani: “Avrebbero dovuto evitare di dividere le famiglie, ma hanno rilasciato una ragazza adolescente e hanno tenuto prigioniera sua madre, Raaya”, ha dichiarato alla CNN il portavoce dell’IDF, tenente colonnello Jonathan Conricus. Quando l’IDF ha chiesto della madre di Hila, Hamas ha affermato di non sapere dove si trovasse: “La figlia ci ha detto che erano insieme fino a due giorni prima del rilascio”, ha detto Conricus, aggiungendo di ritenere che Hamas abbia tenuto Raaya Rotem per mantenere la leva.

“Vogliono fare leva su ogni singolo israeliano in ostaggio per esercitare pressioni politiche”, ha detto Conricus, spiegando che l’IDF ha indicazioni che Hamas ha spostato gli ostaggi durante il periodo di tregua. “Le nostre agenzie di sicurezza stanno effettuando interrogatori e domande, cercando di apprendere il più possibile da queste donne e bambini”, ha concluso.

Chiusa la Biennale Architettura: 285mila biglietti e una visione

Chiusa la Biennale Architettura: 285mila biglietti e una visioneMilano, 27 nov. (askanews) – Si è domenica 26 novembre 2023, la 18esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con 285mila biglietti venduti, cui si aggiungono le 14.150 presenze durante la pre-apertura. Numeri alla mano, si tratta della seconda Biennale Architettura più vista di sempre, concepita dalla Curatrice Lesley Lokko per essere la prima Mostra di Architettura nella quake i riflettori erano puntati sull’Africa e sulla sua diaspora, su quella cultura definita dalla Curatrice “fluida e intrecciata di persone di origine africana che oggi abbraccia il mondo”, sui temi della decolonizzazione e decarbonizzazione.

La presenza dei giovani e gli studenti – fanno sapere dalla Biennale – sono stati il 38% dei visitatori totali. I visitatori organizzati in gruppo rappresentano il 23% del pubblico complessivo e circa il 76% è costituito da gruppi di studenti e/o universitari. Questo dato parla di una Mostra particolarmente centrata sulla circolazione delle idee e sulla trasmissione del sapere, che ha accentuato il fenomeno delle visite collettive costituite da studenti e universitari, in un record che ha fatto registrare il triplo delle presenze di gruppo rispetto all’edizione precedente. Sono 2.500 i giornalisti accreditati solo nei giorni di pre-apertura, tra stampa italiana e internazionale, cui si aggiungono i giornalisti provenienti da agenzie, televisioni, radio, quotidiani, periodici, testate online che si sono via via accreditati durante i mesi di mostra.

“La 18esima Mostra Internazionale di Architettura curata da Lesley Lokko, che si chiude con buoni risultati di presenze – ha commentato il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto – ha attirato l’attenzione del mondo su molte criticità figlie della storia più recente. I temi decolonizzazione e decarbonizzazione si sono allargati a molti aspetti della società civile, anche in quei Paesi che sembravano esserne ‘al riparo’ o meno esposti. Lesley ha affrontato la sfida di un College che ha portato a Venezia 49 giovani e 15 tutor da tutti i continenti ad affrontare una riflessione comune che sta già influenzando l’educazione all’architettura. Ringrazio Lesley e il suo team, i partecipanti alla Mostra Internazionale, tutti i Paesi, il ministero della Cultura e tutte le istituzioni veneziane e non, tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la manifestazione, lo staff e i dirigenti della Biennale che hanno reso nuovamente possibile la più importante Mostra Internazionale di Architettura”. “Il banco di prova di questa mostra, o di qualsiasi mostra – ha aggiunto la curatrice Lesley Lokko – non è solo il numero di biglietti venduti, di articoli, di recensioni o di commenti sui social media. È nei piccoli fili, a volte inosservati, che vengono raccolti, amplificati, ricuciti insieme e presentati mesi, anni, persino decenni dopo. Mi piace pensare – e solo il tempo ci dirà se è un’ipotesi ragionevole – che questa mostra sia stata ricca di fili, se non addirittura di arazzi, e che la sua eredità sia l’impulso a continuare a fare, cucire, ricucire, dire, formulare nuove idee sulla nostra professione, sul suo posto e sulla sua importanza nel mondo dei pensieri e delle cose, arricchendo i discorsi dove può, sostituendo dove dovrebbe, riparando dove è necessario e sostenendo e difendendo ciò che è prezioso. È un’eredità di cui sono incredibilmente orgogliosa. Esco da questa esperienza riconoscendo che, da un lato, ho avuto probabilmente uno dei team più piccoli di qualsiasi altro curatore fino ad ora, e dall’altro, il più grande. Tutti coloro le cui mani, cuori e menti hanno toccato un qualsiasi aspetto di questa mostra fanno parte di quella squadra, e ne faranno sempre parte”.

Un’eredità che è anche, più in generale, quella che questa Biennale lascia, insieme alle tre di Architettura che l’hanno preceduta, ossia un discorso il più possibile vero sul mondo, sulla sua natura globale e fragile, sulla capacità di guardare all’altro e ai problemi legati, per esempio, all’emergenza climatica che è anche emergenza sociale. La Biennale ha scelto con autorevolezza uno sguardo critico e plurale, una postura sociale forte e consapevole, che ha dato un diverso taglio alla stessa idea di architettura, ma rappresenta anche una visione politica che ha restituito all’istituzione veneziana prestigio internazionale oltre che un ruolo di avanguardia culturale. Una strada sulla quale sarebbe auspicabile che la Biennale continuasse a muoversi anche in futuro, con autonomia, visione e libertà.

Tennis, Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni con un SuperSinner

Tennis, Italia vince la Coppa Davis dopo 47 anni con un SuperSinnerRoma, 26 nov. (askanews) – L’Italia torna a vincere la coppa Davis dopo 47 anni. Allora era in Cile con Pietrangeli capitano non giocatore, Panatta, Bertolucci, Zugarelli, Barazzutti in campo. Oggi è Volandri che siede in panchina con lui Arnaldi, Musetti, Sonego ed un grandissimo Sinner (con Berrettini a sostenere la squadra) a conquistare l’insalatiera d’argento che mancava da troppo tempo.

Se Arnaldi è stato sulle montagne russe per battere Popyrin nel primo singolare della finale di Malaga contro l’Australia; per Jannik Sinner è stata una passeggiata superare De Minaur e portare l’insalatiera in Italia. 6-3, 6-0 in 1h22′ di gioco per l’altoatesino in un match che ha avuto storia soltanto nel primo gioco vinto all’australiano a zero. Carburazione lenta per l’azzurro che mette le cose in chiaro nel secondo gioco e fa il break nel terzo. Sinner vola fino al 5-3, poi piazza il 6-3 in 45′. Un parziale con poche difficoltà per l’azzurro che ha strappato due volte il servizio all’australiano. Nel secondo parziale tutto facile. In poco più di venti minuti (1h13′ di gioco in totale) siamo 5-0. Panatta, moschettiere di Davis, nel preparatita lo aveva detto: “lo prenderà a pallate” e così è stato. Nel sesto game De Minaur salva due match point. Al terzo crolla.