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Tag: Sanremo 2023

Moody’s ha migliorato l’outlook a “stabile” a 18 banche italiane

Moody’s ha migliorato l’outlook a “stabile” a 18 banche italianeRoma, 22 nov. (askanews) – Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha migliorato a “stabile” da “negativo” l’outlook di 18 banche e istituzioni finanziarie italiane, confermandone i rispettivi rating e facendo seguito alla decisione di venerdì scorso di confermare la valutazione sull’Italia, in cui ha migliorato l’outlook stabile.

Un comunicato diffuso da Moody’s riporta l’elenco delle banche coinvolte dal miglioramento di outlook: Intesa SanPaolo, UniCredit, Bpm, Bper, Mps, Credi Agricole Italia, Bnl, Mediobanca, Credem, CA Auto Bank, Banca Sella, Banca del Mezzogiorno, Banca Ifis, Bff Bank, Cassa Centrale Raiffeisen, Mediocredito Trentino, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Invitalia.

Per 9 beer lover su 10 la birra è una bevanda inclusiva

Per 9 beer lover su 10 la birra è una bevanda inclusivaRoma, 22 nov. (askanews) – Una bevanda inclusiva perché adatta a tutti, senza alcuna distinzione di genere, età, provenienza o stili di vita. E’ la birra, considerata ‘bevanda inclusiva’ da 9 italiani su 10 secondo la più recente indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra.

Sotto i riflettori le tematiche DEI (Diversity, Equity and Inclusion), coinvolgendo Mathieu Schneider, project director dei Brewers of Europe, l’organizzazione che rappresenta gli interessi di oltre 10.000 birrifici europei. Dal CIB di AssoBirra emerge come il tema sia conosciuto da quasi tutti i partecipanti all’indagine (87%) e associato prevalentemente all’accettazione e alla valorizzazione delle differenze (39%), all’inclusione sociale (35%) e al riconoscimento dell’unicità individuale (19%). Tra i target, la Generazione Z è la più informata (93%), seguita dai Millennials. Il 36% del campione dichiara di essere personalmente toccato dalle tematiche DEI e, scendendo più nel dettaglio, la Gen Z lo è in misura maggiore rispetto agli altri (50%).

L’89% degli intervistati considera la birra una bevanda inclusiva, un’opinione trasversale a tutte le fasce di età. Tra le motivazioni, in primis la sua ampia reperibilità in tutti i Paesi del mondo (87%), seguita dalla capacità di creare un ambiente di socializzazione rilassato e aperto (86%). Apprezzati particolarmente anche la bassa gradazione alcolica (82%) e il rapporto qualità-prezzo tra i più convenienti in assoluto (81%). Per circa il 60% dei consumatori la birra si distingue, inoltre, come un elemento che rispecchia le tradizioni locali. “La terza edizione del nostro CIB evidenzia tra gli altri un aspetto particolarmente innovativo intrinseco alla birra, una bevanda radicata nella tradizione e nel nostro patrimonio culturale, che si rivela essere anche una risorsa preziosa per affrontare le sfide emergenti nella società contemporanea. La birra, in quanto elemento in grado di unire passato e futuro, diventa uno strumento per promuovere lo sviluppo sociale e l’integrazione” commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra.

Le evidenze emerse dal CIB di AssoBirra sono tuttavia un punto di partenza e non di arrivo. Emergono infatti, ancora alcuni pregiudizi, ad esempio nell’identificare il target a cui la birra sembra più adatta: il 57% degli intervistati la ritiene una bevanda che si addice maggiormente agli uomini e solo il 43% pensa che sia più adatta alle donne. Un “gender gap” che si rafforza nella percezione da parte della Gen X (58% vs 39%) ma che coinvolge anche Gen Z (55% vs 41%) e Millennials (59% vs 42%). Alcune differenze emergono anche per quanto concerne le fasce di età: per la Gen Z la birra è infatti più adatta agli individui dai 25 ai 44 anni, per Millenials e Gen X il target si allarga invece ai soggetti fino ai 54 anni. A fare il punto sui principali traguardi e obiettivi futuri della filiera birraria europea in materia di “Diversity & Inclusion” è Mathieu Schneider, project director dei Brewers of Europe: “la diversità è uno dei punti di forza della birra, che si riflette nella vasta gamma di ingredienti e processi di produzione. Per l’industria birraria, la DEI diventa un acceleratore di crescita e di benessere per la birra, i birrifici e le persone”.

A conclusione, Andrea Bagnolini commenta: “AssoBirra è fortemente impegnata a promuovere la diversità e l’inclusione nella filiera birraria italiana, seguendo la strada tracciata dai Brewers of Europe. Crediamo, infatti, nell’importanza di un settore sempre più inclusivo, in cui la diversità sia un valore accolto e condiviso”.

M.O., Meloni: sollievo per rilascio ostaggi, lavoriamo per altri

M.O., Meloni: sollievo per rilascio ostaggi, lavoriamo per altriRoma, 22 nov. (askanews) – “Accolgo con grande sollievo l’accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Continueremo a lavorare per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una pace duratura in Medio Oriente. Oggi pensiamo alle famiglie che potranno finalmente riabbracciare i propri cari”, conclude.

Gb, nuovo satellite per monitorare crisi clima e disastri naturali

Gb, nuovo satellite per monitorare crisi clima e disastri naturaliRoma, 22 nov. (askanews) – Il Regno Unito contribuirà a finanziare e costruire un nuovo veicolo spaziale che aiuterà gli scienziati a monitorare la crisi climatica e i disastri naturali.

Il nuovo satellite apripista – sottolinea il Guardian – sarà finanziato con 3 milioni di sterline (3,45 milioni di euro) dall’Agenzia spaziale britannica, che si affiancherà così alla Spagna e al Portogallo nel progetto Atlantic Constellation da 80 milioni di euro (70 milioni di sterline). Il co-finanziamento sarà fornito da Open Cosmos, con sede nel campus di Harwell nell’Oxfordshire. Il progetto prevede lo sviluppo di un gruppo di satelliti per monitorare la Terra e si spera che possa fornire “dati preziosi e regolarmente aggiornati” per aiutare a rilevare, monitorare e ridurre il rischio di disastri naturali.

Firenze, Giani: lavoro a mediazione tra Funaro e Del Re

Firenze, Giani: lavoro a mediazione tra Funaro e Del ReFirenze, 22 nov. (askanews) – “Il Pd deve mettere insieme queste due energie e non, ad esempio, mettersi a cercare un terzo nome. Una può essere il sindaco e l’altra svolgere un ruolo di primo piano accanto a lei. I romani quando passarono alla Repubblica scelsero due consoli. Quindi cerchiamo di andare avanti formando un’alleanza tra queste due persone nel rispetto dei ruoli. E io mi sto attivando per questo”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine dell’inaugurazione di Bto, parlando di Sara Funaro e Cecilia Del Re, in vista delle elezioni a sindaco di Firenze nel 2024.

“Ritengo che dopo mesi che il Partito democratico vive questa discussione in modo appunto democratico e aperto -ha aggiunto Giani- due sono le figure emerse, entrambe hanno tanta voglia di dimostrare la propria capacità di guida. Sono due persone di competenza e di personalità. Sara Funaro sul piano del sociale, dell’istruzione, è stata un’amministratrice molto attiva con esperienza e personalità. Cecilia del Re ha dimostrato da assessora all’urbanistica , competenza, visione di Firenze, molta disponibilità nei rapporti”. “Dobbiamo dare spazio alle mille persone che si sono raccolte intorno a Cecilia del Re al Tuscany Hall. Sarà compito nostro, della comunità del Pd, aiutarle a metterle d’accordo. Ma comunque mi piacerebbe che Funaro e Del Re si incontrassero a quattr’occhi, vorrei si arrivasse ad una sintesi. Del resto -ha concluso Giani- il ruolo dei partiti è anche questo”.

Federacma: rafforzare credito imposta per acquisto mezzi 4.0

Federacma: rafforzare credito imposta per acquisto mezzi 4.0Roma, 22 nov. (askanews) – Rafforzare in legge di bilancio il credito d’imposta per l’acquisto di mezzi e attrezzature 4.0, esteso al comparto primario con la Legge di Bilancio 2020, che fino ad oggi ha permesso a tantissimi agricoltori di poter rinnovare il proprio parco macchine in maniera agevole. E’ quanto chiede Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio spiegando che la misura ha visto decrescere nel tempo la percentuale del beneficio fiscale per gli imprenditori. Oggi, e sino al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta 4.0 è infatti pari al 20% e non viene più ritenuto interessante dagli agricoltori, abituati a ben altri incentivi.

“Dopo anni di grandi sforzi – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma – riteniamo sia giunto il momento di stabilire una percentuale congrua che possa rimanere stabile nel più lungo periodo possibile. Strumenti come il Fondo Innovazione o il Bando Meccanizzazione previsto dal PNRR, infatti, avranno un impatto relativo sui mezzi acquistati con cui innovare l’agricoltura italiana ma, al contempo, hanno avuto l’effetto di congelare il mercato. Si rende necessario offrire una percentuale stabile e duratura nel tempo – prosegue Borio – che sia priva di ulteriori oscillazioni che si traducono in deleterie situazioni di mercato”. “Chiediamo pertanto al Governo e ai partiti di maggioranza parlamentare di innalzare, se possibile, almeno sino al 30% l’attuale contributo per renderlo attrattivo per gli agricoltori ma soprattutto di rendere questa percentuale stabile per i prossimi 5-7 anni così da mandare un messaggio chiaro e determinato al settore”, è l’appello di Federacma. Inoltre, Federacma chiede di legare questi incentivi allo smaltimento dei mezzi marcianti e funzionanti con immatricolazione ante 1997.

“Come abbiamo denunciato più volte – spiega Andrea Borio – in Italia si registrano ogni anno oltre 120 decessi dovuti all’utilizzo di trattori senza i più basilari sistemi di sicurezza quali la cintura e il rollbar, la struttura di protezione in caso di ribaltamento. Nell’attesa della concreta attuazione della revisione per i trattori, prevista sin dal 2015, diviene cruciale, pertanto, intervenire in maniera mirata per far sì che l’agricoltura italiana tutta, dal più piccolo contadino all’imprenditore sino al contoterzista professionista, possa rinnovare il proprio parco macchine rendendolo moderno, funzionale, sicuro e amico dell’ambiente. Nelle more di una Legge di Bilancio che non dispone di ampi margini di manovra, rinnoviamo la nostra disponibilità al confronto – conclude Borio – affinché nel prossimo futuro la politica degli incentivi diventi strutturale e consolidata”.

Confagri Piacenza: comparto latte manca di liquidità

Confagri Piacenza: comparto latte manca di liquiditàRoma, 22 nov. (askanews) – Il comparto del latte è in crisi di liquidità e guarda con preoccupazione al futuro. “L’acconto della Pac, a chi è arrivato, è dimezzato rispetto al passato, mentre le spese sono aumentate – commenta preoccupato Alfredo Lucchini, presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Piacenza – In passato l’acconto Pac ci aiutava ad affrontare le spese di fine anno, invece quest’anno manca liquidità. Anche a causa dell’aumento dei tassi di interesse, che ha portato a chi ha investito ad essere ostacolato invece che supportato. I nostri piani sono saltati”.

“Ben poco servono i piani sulle energie alternative – aggiunge – perché gli aumenti delle bollette insieme al pesante incremento dei tassi annulla i piani di rientro che erano stati fatti. Non è possibile così fare bilancio con le energie rinnovabili e neppure si riesce a tagliare sui costi dei fattori produttivi, che di fatto subiamo”. I cereali, soprattutto quelli d’importazione che servono all’alimentazione del bestiame, stanno salendo e il gasolio è arrivato a cifre proibitive. “La gestione è già portata al massimo dell’efficienza – riflette Lucchini – con tutta l’innovazione introdotta. A breve inizieranno svanire gli effetti positivi dell’agricoltura 4.0 che ha consentito sgravi importanti sulla manodopera e dovremo tornare a sostenere i costi vivi del lavoro che prima erano convertiti in innovazione”.

Il prezzo del latte cede gradualmente da diversi mesi, mentre i costi registrano la tendenza opposta. “Le quotazioni del latte spot – precisa però Lucchini – sono in crescita, i derivati anche e le quotazioni dei formaggi dop permangono interessanti”. La quotazione del latte spot italiano è arrivata a 55,8 c/kg (12/11/2023). Secondo dati della Commissione UE, su base mensile, i prezzi delle principali commodity UE lattiere hanno guadagnato terreno a eccezione del cheddar: butter scambiato a 508€/100 kg (+4,8%), SMP a 262€/100 kg (+2,0%), WMP a 365€/100 kg (+3,4%). “Nonostante ciò – prosegue Lucchini – non riusciamo a trasferire le opportunità di mercato sui prezzi alla stalla, così come non siamo in grado di farlo con i costi. Temiamo un ulteriore ridimensionamento del numero degli allevamenti – conclude – un accentramento delle produzioni su chi, per cercare di fronteggiare questa situazione economica, decide di investire pesantemente e ampliarsi nonostante la situazione completamente avversa, scommettendo come se fosse un gioco d’azzardo”.

Bce: prospettive stabilità finanziaria eurozona restano fragili

Bce: prospettive stabilità finanziaria eurozona restano fragiliRoma, 22 nov. (askanews) – I mercati finanziari nell’area euro restano esposti a sviluppi avversi a livello geopolitico e macro finanziario, che potrebbero venire potenzialmente amplificati dalle vulnerabilità presenti in alcune istituzioni della finanza non bancaria. L’economia reale non ha ancora pienamente risentito della stretta monetaria degli ultimi mesi e l’aumento dei costi di indebitamento e di rinnovo dei debiti metterà alla prova la resilienza di famiglie, imprese e Stati. La redditività delle banche è stata sostenuta dai rialzi dei tassi ma ora subirà venti contrari con l’aumento dei costi di finanziamento e il peggioramento della qualità e dei volumi di credito. E’ la fotografia scattata dalla Bce nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, presentato oggi con una conferenza stampa.

Secondo lo studio le prospettive per la stabilità finanziaria dell’area euro restano fragili. “La debolezza dell’economia assieme alle ricadute dell’alta inflazione stanno mettendo sotto pressione la capacità di consumatori, imprese e paesi di rinnovare i loro debiti”, avverte il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos citato in un comunicato. “E’ cruciale che restiamo attenti mentre l’economia passa da un contesto di tassi più elevati assieme a crescenti incertezze e tensioni geopolitiche”. Secondo la Bce mercati finanziari e istituzioni non bancarie restano altamente sensibili a ulteriori sviluppi negativi e le loro vulnerabilità potrebbero essere esposte a inattesi sviluppi negativi. I fondi di investimento e altre istituzioni non bancarie restano vulnerabili alle liquidità, al ricorso alla leva e ai rischi di credito. Questo richiama la necessità di rafforzare la loro resilienza da un punto di vista macro prudenziale.

In particolare la Bce rileva che l’effetto della stretta monetaria “è già visibile nel settore immobiliare” nell’area euro, che sta assistendo a una contrazione. Nei mercati dell’immobiliare residenziale (casa) “il calo dei prezzi è stato guidato dal deterioramento dell’accessibilità ai mutui con i costi in crescita. Sull’immobiliare commerciale – prosegue la Bce – gli effetti dell’aumento dei costi di finanziamento sono stati rinforzati da cali strutturali della domanda per uffici e per proprietà dopo la pandemia di Covid”, e di tutte le relative misure restrittive imposte dai governi. Il comunicato, invece, non cita gli effetti sull’immobiliare delle politiche climatiche dell’Ue e della stretta sui costosissimi requisiti di efficientamento energetico degli edifici.

Passando alle banche, secondo il rapporto si sono dimostrate resilienti agli shock mentre la loro redditività è migliorata. Al tempo stesso ora fronteggiano difficoltà da tre principali elementi: primo, prosegue la Bce, i costi di finanziamento sono attesi in aumento, mentre i titolari di depositi trasferiscono fondi verso sistemi a maggior rendimento o obbligazioni. Secondo, la qualità degli impieghi delle banche potrebbe soffrire a causa di una combinazione di alti costi di servizio del debito e indebolimento dell’economia. Terzo, dice ancora la Bce, la redditività fronteggerà un calo consistente dovuto ai volumi di credito in diminuzione combinati con minore domanda e inasprimento dei crediti di erogazione dei prestiti.

Secondo l’istituzione complessivamente il sistema bancario è ben piazzato per affrontare questi rischi. Le autorità macro prudenziali hanno aumentato i margini di robustezza delle banche e la Bce raccomanda di mantenere la rotta su questo versante, completando il processo di Basilea III.

Papa: in M.O. siamo andati oltre la guerra, siamo al terrorismo

Papa: in M.O. siamo andati oltre la guerra, siamo al terrorismoCittà del Vaticano, 22 nov. (askanews) – In Medio Oriente “si è andati oltre la guerra” per finire nel “terrorismo”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro. Rivolgendosi ai tanti fedeli riuniti per ascoltarlo ha ricordato di aver ricevuto in udienza stamane alcuni civili di Israele e Palestina colpiti dal conflitto, come i parenti dei rapiti.

“Non dimentichiamo di perseverare nella preghiera per quanti soffrino a causa delle guerre. In tante parti del mondo specialmente per le care popolazioni dell’Ucraina, la martoriata Ucraina e di Israele e della Palestina. – ha detto Francesco -Questa mattina ho ricevuto due delegazioni una di israeliani che hanno i parenti come ostaggi a Gaza e un’altra, di palestinesi che hanno dei parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto e ho sentito come soffrono ambedue. – ha spiegato il Papa – Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre, questa non è guerra, questo è terrorismo. Per favore andiamo avanti con la pregate per la pace. Pregate tanto per la pace”, ha poi chiesto ai fedeli. Il papa ha, infine, chiesto che sia Dio ad aiutare l’umanità “a risolvere i problemi e non andare avanti con le passioni che alla fine uccidono tutti. Preghiamo per il popolo palestinese, preghiamo per il popolo israeliano. Perché regni la pace”.

Inps avvia accertamento esistenza in vita pensionati all’estero

Inps avvia accertamento esistenza in vita pensionati all’esteroRoma, 22 nov. (askanews) – L’Inps ha programmato il processo di accertamento dell’esistenza in vita, per gli anni 2024 e 2025, dei pensionati che riscuotono all’estero. La verifica, secondo quanto riporta un comunicato, sarà articolata in due fasi. La prima, riferita all’anno 2024, che si svolgerà da marzo a luglio 2024, riguarderà i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.

Citibank, si legge, curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita a partire dal 20 marzo 2024 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni entro il 18 luglio 2024. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di agosto 2024, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 agosto 2024, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di settembre 2024, avverte l’istituto.

La seconda fase della verifica, che si svolgerà da settembre 2024 a gennaio 2025, riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 20 settembre 2024 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025, dice ancora l’Inps.