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Tag: Sanremo 2023

Dal 23 Forum Agroalimentare Coldiretti con ministro Lollobrigida

Dal 23 Forum Agroalimentare Coldiretti con ministro LollobrigidaRoma, 21 nov. (askanews) – Torna il 23 e 24 novembre a Roma, a Villa Miani, il XXI Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti.

Nella prima giornata è annunciata, tra gli altri, la presenza di Matteo Salvini (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Antonio Tajani (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), Raffaele Fitto (Ministro degli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura), Maurizio Leo (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze), Giulio Tremonti (Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari Camera dei Deputati), Maurizio Martina (Vice Direttore Generale Fao). Durante la prima giornata dei lavori sarà presentato come i consueto il rapporto Coldiretti/Censis “La guerra in tavola” sull’impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del direttore generale del Censis Massimiliano Valerii e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Focus inoltre sulla candidatura Unesco della cucina italiana, con lo studio Coldiretti e The European House – Ambrosetti su valore del Made in Italy a tavola. Ma si parlerà anche di Piano Mattei per l’agricoltura in Africa e migrazioni, innovazione e competitività delle imprese, sfida energetica e transizione ecologica, politiche per l’Europa fino al valore della Filiera agroalimentare.

A Disneyland Paris fino al 7 gennaio c’è Il Magico Natale Disney

A Disneyland Paris fino al 7 gennaio c’è Il Magico Natale DisneyRoma, 21 nov. (askanews) – Come ogni anno è iniziata la stagione de Il Magico Natale Disney a Disneyland Paris che proseguirà fino al 7 gennaio 2024. Il grande albero di Natale alto 24 metri è stato addobbato con oltre 1.000 decorazioni, mentre su Main Street U.S.A., tra ghirlande di agrifoglio e palline colorate, cade anche la neve più volte al giorno. Inoltre, non manca la Sfavillante Parata Natalizia di Topolino, vincitrice del premio Brass Ring, con i suoi cinque carri che sfilano a ritmo delle musiche iconiche natalizie con Topolino, i suoi amici e le Principesse Disney, insieme a Babbo Natale.

Oltre agli chalet, i negozi addobbati e con souvenir natalizi e agli spettacoli come “Let’s Sing Christmas!” in programma più volte al giorno al Teatro Videopolis, gli ospiti possono incontrare e scattarsi foto con i personaggi vestiti a festa, e con Babbo Natale. Questa stagione promette ancora più magia per il compleanno di Topolino e Minnie, nuovi festeggiamenti come il decimo anniversario della franchise cinematografica Frozen, per cui dal 27 novembre al 4 dicembre ci saranno Elsa, Anna, Olaf e Kristoff, mentre per l’uscita nelle sale cinematografiche del film musicale Disney Animation Wish, prevista per il 21 dicembre, la protagonista Asha sarà presente dal 29 novembre al 7 gennaio 2024. Infine il 31 dicembre 2023, tutti gli ospiti di Disneyland Paris avranno l’opportunità di dare il benvenuto al nuovo anno in un ambiente magico e festoso fino all’una di notte.

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Giornata foreste, Lollobrigida: Italia avanguardia in Europa

Giornata foreste, Lollobrigida: Italia avanguardia in EuropaRoma, 21 nov. (askanews) – “L’Italia è avanguardia in Europa perché è stata la prima Nazione a dotarsi di una strategia forestale. Quest’anno ricorrono i cento anni dalla legge Serpieri, una norma che già parlava di questo e rispondeva alla tutela del territorio”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, partecipando al convegno organizzato al Masaf per la Giornata nazionale degli alberi, con un focus sulla legge 10 del 2013 che si occupa dello sviluppo degli spazi verdi urbani.

“Ci sono elementi legati alla filiera del legno – ha aggiunto – che mettono in condizione di rendere il bosco un elemento da proteggere e da valorizzare. Perché questi due aspetti viaggiano insieme. Si riesce a raggiungere la sostenibilità in modo migliore se la colleghi a quella produttiva ed economica”. “La conoscenza del bosco è un elemento fondamentale. C’è una grande cultura che va incentivata. L’albero ti racconta come ha vissuto il pianeta, la sua storia. Per questo vanno rese partecipi le scuole. Faccio questa sottolineatura – ha aggiunto il ministro – nella giornata degli alberi, per rimarcare l’importanza di coinvolgere i bambini, per rafforzare la loro formazione e far crescere il loro rapporto con la natura. Ci tengo che i più piccoli capiscano che la natura va difesa, non in termini ideologici, ma ragionando invece in termini pratici. L’uomo, in questa sfida, deve essere bioregolatore cioè regolatore di biodiversità”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

Cia: bene iniziativa ministri agricoltura Ue sulle aree rurali

Cia: bene iniziativa ministri agricoltura Ue sulle aree ruraliRoma, 21 nov. (askanews) – Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per l’adozione da parte dei ministri dell’agricoltura Ue delle conclusioni proposte dalla Presidenza spagnola sulla visione a lungo termine delle aree rurali. Secondo il presidente Cia, Cristiano Fini, “è importante che in questo modo si sia riconosciuta l’importanza di queste aree ed è, dunque, molto positiva l’iniziativa italiana -portata avanti dal ministro Lollobrigida- in merito al ruolo strategico dell’agricoltore come attore principale nella gestione sostenibile dei territori rurali”.

Sarà, adesso, importante “offrire a chi vive in queste aree delle infrastrutture fisiche e digitali efficienti e servizi sociosanitari adeguati, con l’obietto di evitare lo spopolamento, migliorando l’offerta delle attività economiche e in questo modo anche l’occupazione”. Per Cia questo è un passo avanti nella lunga battaglia che l’associazione ha svolto negli anni in favore delle zone rurali, favorendo i progetti in ambito di agricoltura sostenibile e tutte quelle attività che possano rafforzare il rinnovamento generazionale nelle campagne.

Confagricoltura: valorizzare imprese forestali e florovivaistiche

Confagricoltura: valorizzare imprese forestali e florovivaisticheRoma, 21 nov. (askanews) – “In questa giornata ribadiamo l’importanza delle imprese agricole e forestali, e soprattutto delle imprese florovivaistiche, il cui compito sarà quello di fornire il materiale per la messa a dimora degli alberi. Una sfida che richiede una forte collaborazione tra pubblico e privato, con una programmazione condivisa. E’ necessario inoltre lavorare sul riordino fondiario, sull’aggregazione, sulla pianificazione forestale, che oggi coinvolge solo il 15% delle superfici, e sulla formazione degli operatori del comparto, per valorizzare il bosco non solo in termini di prodotto, ma anche di servizi ecosistemici”. Così in una nota Enrico Allasia, presidente della FNP Risorse boschive di Confagricoltura.

La Giornata mondiale degli alberi, che si celebra oggi 21 novembre, riporta l’attenzione sul tema del verde. Istituita nel 2013, intende valorizzare il patrimonio arboreo nazionale ricordando il ruolo di boschi e foreste. Oltre ad avere un ruolo estetico per i nostri parchi e giardini, gli alberi svolgono compiti preziosi per la comunità, producendo ossigeno, agendo come vere e proprie barriere acustiche, riducendo il deflusso delle acque piovane, catturando polveri e particolati. Importante e preziosa, infatti, la loro funzione di mitigazione e la capacità che hanno di rendere le zone urbanizzate ambienti più naturali ed attraenti, spiega Confagricoltura.

Confagri, impegnata attivamente nella tutela, nella protezione della biodiversità e nella valorizzazione del patrimonio territoriale agricolo e forestale italiano, su questo fronte è promotrice di diversi progetti che hanno al centro la gestione, lo sviluppo e la salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale. Insieme ad Assoverde, Confagricoltura promuove il “Libro Bianco del verde”, dedicato al rapporto tra verde urbano e salute. Inoltre, il recente progetto “Parco Italia”, promosso da Stefano Boeri Architetti e Fondazione Alberitalia, di cui l’Organizzazione è partner, prevede di piantare un albero per ciascun cittadino delle 15 città metropolitane italiane: 22 milioni di alberi entro il 2040. Secondo i risultati del terzo Inventario Forestale Nazionale si stima che la superficie boschiva sia di quasi 12 milioni di ettari, pari al 36,7% del territorio italiano. Essa comprende i cosiddetti boschi alti e le aree temporaneamente prive di soprassuolo, gli impianti di arboricoltura da legno e le altre terre boscate. Le prime tre categorie coprono il 30,2% dello Stivale e costituiscono l’82,2% della superficie forestale complessiva.

Oltre un terzo del territorio nazionale è coperto da boschi; l’Italia è al sesto posto in Europa con il 5% del totale della superficie forestale UE. “Sebbene negli ultimi 50 anni le foreste italiane siano più che raddoppiate – conclude Allasia – le attività selvicolturali si sono ridotte, e circa la metà della superficie forestale è abbandonata o in libera evoluzione”.

Sky: interrotto il rapporto di lavoro con Morgan, via da X Factor

Sky: interrotto il rapporto di lavoro con Morgan, via da X FactorRoma, 21 nov. (askanews) – Sky Italia e Fremantle Italia hanno deciso, di comune accordo, di interrompere il rapporto di collaborazione con Morgan e la sua presenza a X Factor come giudice. Lo comunica Sky con una nota.

“Una valutazione fatta a seguito di ripetuti comportamenti incompatibili e inappropriati, tenuti anche nei confronti della produzione e durante le esibizioni dei concorrenti, e delle numerose dichiarazioni susseguitesi anche in questi giorni. È imprescindibile che i concorrenti e il loro percorso restino al centro del programma. La musica e il talento sono sempre stati e devono continuare a essere il motore fondamentale di X Factor, ed è prioritario che tutto si svolga in un ambiente di lavoro professionale e che il confronto, per quanto acceso, si esprima sempre nel rispetto reciproco” si precisa. “La decisione è presa in considerazione dei valori di cui Sky, Fremantle e X Factor sono portatori, nel rispetto tutte le persone coinvolte e del pubblico, e avrà effetto immediato”.

Virginia Stagni: stretta fiscale messaggio dissuasivo per rientro cervelli

Virginia Stagni: stretta fiscale messaggio dissuasivo per rientro cervelliMilano, 21 nov. (askanews) – Nelle scorse settimane la notizia della stretta fiscale sui lavoratori che decidono di rientrare in Italia dall’estero ha fatto sobbalzare sulla sedia molti expat che già facevano i conti in tasca per tornare. Ma al di là della convenienza economica, quello che viene da più parti criticato è anche il messaggio che passa con una decisione come questa. Un tema che sta particolarmente a cuore a uno dei tanti talenti italiani in fuga all’estero, oggi rientrato a lavorare in Italia. Virginia Stagni, infatti, è da un paio di mesi Chief marketing officer di The Adecco Group Italia ma per circa otto anni è stata Head of business development e talent director al Financial Times, la più giovane manager della storia del giornale. Per lei la questione del rientro dei cervelli è “importantissima più che per l’effettiva numerica delle persone coinvolte per il messaggio che lancia: un investimento su persone che sono uscite non solo per trovare miglior fortuna monetaria ma soprattutto per l’apprendimento di competenze nuove da Paesi diversi, per essere contaminati da altre culture, industrie e opportunità e poi riportarle in Italia”. “La riforma fiscale – ha detto in questa intervista ad askanews – credo aiuti la riflessione rispetto al rientro di un cervello italiano dall’estero che poi si deve reintegrare in un nuovo sistema aziendale. Ecco perché è importante più il messaggio del volume, perché quando si ritocca questo strumento al ribasso abbiamo un effetto non dico negativo ma dissuasivo”.

Guardando ai risultati di una ricerca sviluppata dal gruppo Adecco, in effetti, gli sgravi fiscali, considerati fondamentali dall’11% dei rispondenti, sono una leva importante, a volte vincolante, per convincere i talenti a rientrare in Italia, ma le vere motivazioni del rimpatrio sono legate alla vicinanza a famiglia e amici (43% dei voti) e la qualità della vita (27%). Ma, a tal proposito Stagni sottolinea anche l’importanza di “quanto venga fatto per rendere competitive e attrattive le nostre aziende, sulla capacità di crescita della persona che nel contesto anglosassone, come è stato nel mio caso, è molto agevolata, indipendentemente dalla età a vantaggio effettivamente dell’aspetto meritocratico”. La molla che ha fatto maturare in lei la decisione di rientrare è stata “principalmente una buona opportunità di lavoro che mi permetteva di reintegrare alcune cose imparate all’estero, in un settore diverso come l’editoria, in un una narrativa sul mondo del lavoro e sulla dinamica del capitale umano in Italia. Io già mi stavo focalizzando su questo all’interno del Ft perché quando si lavora sulla parte commerciale e sull’innovazione si lavora sulle persone, quindi c’era un good match con l’opportunità di lavoro che mi era stata proposta”. Ma accanto a questo è maturata anche un’altra riflessione: “Dal punto di vista civico mi sono detta: ho 30 anni e quasi un decennio tra Londra e New York, posso portare tutto quello che ho imparato nel mio Paese. Per cui la ragione è anche quella di dare un segnale, dimostrare come la forza under 40 in un certo senso possa avere uno spazio e creare nuovi ecosistemi e nuovi modi di vedere la cultura aziendale”.

Dell’esperienza fatta all’estero la cosa che più l’ha formata e che vorrebbe riportare in Italia è “l’aspetto collaborativo rispetto alle progettualità dell’azienda, un approccio molto meno gerarchico rispetto alla definizione del valore del tuo prodotto e della tua azienda. Con questo intendo un dialogo molto aperto anche su temi caldi e sostanziali”. Un esempio? “Al Financial Times il futuro del giornale non lo decide solo il consiglio di amministrazione ma è un meccanismo che prevede la condivisione e il lavoro di tutti i dipendenti, su cui tutti vogliono parlare: giornalisti, commerciali, marketing. Questo significa mettere tutti a fattore comune rispetto ai valori della tua azienda. Invece in Italia si opera secondo la logica ‘il capo decide e gli altri fanno’. Questo approccio oltre a essere antico non permette alle nuove generazioni, non perché sono più cool ma perché sono native digitali e quindi culturalmente molto diverse dalle altre, di essere integrate nei nuovi meccanismi aziendali, anche se si producono bulloni. Noi non pensiamo: giovane in azienda, nuove skill uguale asset, piuttosto pensiamo all’operatività: ripete quello che ha fatto un altro prima di lui”. Un altro aspetto che ha apprezzato durante l’esperienza estera riguarda l’ingresso dei cervelli nel mondo del lavoro che “è più efficiente nel sistema anglosassone perché una Thatcher che ha fatto chimica decide di fare politica e riesce a entrare nel sistema politico perchè c’è una maggiore apertura mentale rispetto alla radice dello studio. Io ho lavorato con gente che si è laureata in Geografia a Oxford e faceva il giornalista a Ft perchè c’è una apertura sulla prospettiva che possono aprire nel mondo del lavoro. Questa è un’apertura totalmente mancante in Italia: non hai fatto il percorso perfetto da consultant? You are not fitting for my team”.

Alla luce della sua esperienza, dunque, in che modo si può accelerare questo cambiamento? “Di certo una riforma fiscale aiuta tantissimo, incentiva a fare questo investimento – ci ha detto – non nascondo che se ci fosse il cuscinetto del rientro che dà una certa sicurezza a un investimento sul lungo termine mi posso focalizzare di più sul lavoro dal punto di vista etico e sociale. C’è poi un cambiamento da fare soprattutto nelle università, penso alle business school: quando insegniamo come si fa profitto, come si costruiscono team e business plan, occorre inserire un aspetto etico-sociale sull’impatto che certe decisioni hanno anche su un team di 10-15 persone. E poi dovremmo riprendere in mano la nostra cultura politecnica e insegnarla. Va bene il numero, il profitto, le logiche aziendali ma non bisogna dimenticarsi del nostro asset meraviglioso che è l’umanesimo: come italiani abbiamo una sensibilità che può cambiare l’approccio al mondo del lavoro soprattutto per chi rientra, che poi è quello che manca di più quando sei fuori”.

Giapponese Komatsu acquista statunitense American Battery Solutions

Giapponese Komatsu acquista statunitense American Battery SolutionsRoma, 21 nov. (askanews) – La compagnia giapponese Komatsu, attraverso la sua controllata al 100% negli Stati Uniti (Komatsu America Corp.) ha annunciato l’acquisizione di American Battery Solutions, Inc. (ABS), un produttore di batterie con sede a Detroit, Michigan. Komatsu prevede di concludere l’acquisizione l’11 dicembre 2023, a condizione che siano completate tutte le procedure necessarie per il closing. L’azienda nipponica non ha fornito dati relativi al valore economico dell’operazione.

ABS sviluppa e produce un’ampia gamma di batterie per carichi pesanti e industriali, utilizzando batterie agli ioni di litio per veicoli commerciali, autobus e veicoli stradali e fuoristrada. L’azienda fornisce sistemi di batterie standard e personalizzati ottimizzati in base alle esigenze di ciascun cliente. La tecnologia di ABS, combinata con la conoscenza avanzata dello sviluppo del prodotto e l’esperienza del suo personale, consente all’azienda di sviluppare e produrre pacchi batteria progettati per offrire prestazioni e durata del prodotto superiori e per migliorare la sicurezza, secondo quanto afferma il comunicato di Komatsu. L’acquisizione di ABS consentirà a Komatsu di sviluppare e produrre le proprie attrezzature per l’edilizia e l’estrazione mineraria alimentate a batteria, attraverso l’integrazione della tecnologia delle batterie di ABS con la conoscenza e la rete di Komatsu. Le prime apparecchiature prodotte con le batterie ABS verranno utilizzate per alimentare attrezzature minerarie nel Nord e Sud America, dove la domanda di elettrificazione è in aumento. In futuro, Komatsu mirerà ad espandere l’uso delle batterie nelle macchine edili e a stabilire un sistema di fornitura globale. Komatsu continuerà a supportare il business delle batterie di ABS per sviluppare ulteriormente l’elettrificazione dopo l’acquisizione.

ABS opererà come entità aziendale autonoma all’interno di Komatsu e proseguirà i propri piani di crescita attuando i programmi per i clienti attuali e potenziali nei segmenti dei veicoli commerciali. Le opportunità di estrazione mineraria e di costruzione offerte da Komatsu consentiranno ad ABS di posizionarsi come uno dei principali fornitori mondiali di sistemi di batterie sia nei mercati su strada che fuori strada. Attraverso l’acquisizione, Komatsu accelererà lo sviluppo di veicoli elettrici alimentati a batteria utilizzando la tecnologia ABS relativa alle batterie, insieme ad altre iniziative che Komatsu sta portando avanti con i suoi partner, per contribuire ulteriormente all’elettrificazione delle attrezzature edili e minerarie e alla realizzazione di una società decarbonizzata. Questi sforzi aiuteranno Komatsu a raggiungere il suo obiettivo gestionale di riduzione del 50% delle emissioni di CO2 derivanti dall’uso dei suoi prodotti entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2010), nonché l’obiettivo sfida dell’azienda di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050. Komatsu sviluppa e fornisce tecnologie, attrezzature e servizi per i mercati dell’edilizia, dell’estrazione mineraria, dei carrelli elevatori, dell’industria e della silvicoltura.

Meloni contro Gruber: non ho una cultura patriarcale. E posta le foto con le donne di famiglia

Meloni contro Gruber: non ho una cultura patriarcale. E posta le foto con le donne di famigliaoma, 21 nov. (askanews) – “Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni, in un post sui social a corredo di una foto in cui è ritratta insieme a mamma, nonna e figlia.

Gestione rischio, Cia a Masaf: contribuire al 70% per polizze

Gestione rischio, Cia a Masaf: contribuire al 70% per polizzeRoma, 21 nov. (askanews) – E’ indispensabile sostenere la campagna assicurativa dell’anno corrente e di quelle pregresse, garantendo il contributo pieno del 70% sulle polizze agevolate. In una lettera al ministro ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, Cia-Agricoltori Italiani sottolinea la propria preoccupazione per il mancato stanziamento delle risorse necessarie, che ha determinato una pesante riduzione dell’aliquota prevista.

Secondo Cia, la situazione sta fortemente pesando sulle aziende, che hanno subito nell’ultimo quinquennio progressivi incrementi dei premi assicurativi e un susseguirsi di gravi emergenze meteoclimatiche su vari fronti: dall’alluvione alla siccità, alle grandinate. Con i cambiamenti climatici in atto “è, infatti, imprescindibile assicurare le produzioni agricole e il ricorso a strumenti assicurativi risulta, dunque, l’unica modalità per garantirsi da compromissioni del reddito aziendale causati da eventi avversi”, spiega la confederazione. Per Cia è vitale garantire il sostegno del 70% per il 2023 e le annate precedenti, perché senza questa agevolazione non riuscirebbero a fare fronte ai costi necessari alla gestione del rischio.

“Il mancato sostegno determinerebbe, infatti, un crollo della stipula delle polizze – conclude Cia – e una forte disaffezione verso questa misura, andando nella direzione opposta rispetto agli obiettivi del Piano Strategico della PAC, che prevedono l’ampliamento della base delle aziende assicurate e la diffusione di questi strumenti, soprattutto nelle aree del centro-sud”.