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Tag: Sanremo 2023

Carrello anti-inflazione, NielsenIQ: a ottobre marca privata traina volumi

Carrello anti-inflazione, NielsenIQ: a ottobre marca privata traina volumiMilano, 20 nov. (askanews) – Nel primo mese di applicazione dell’iniziativa carrello anti-inflazione i volumi dei beni di largo consumo confezionato (comparto grocery) in tutti i canali distributivi in Italia sono cresciuti dell’1,7% su settembre, contro un -0,1% di settembre. A rilevarlo è NielsenIQ nel suo ultimo studio focalizzato sul trimestre anti-inflazione in cui analizza nel dettaglio l’andamento dei consumi delle famiglie italiane focalizzando l’attenzione sui volumi di vendita, l’acquisto di prodotti e il livello delle promozioni.

Analizzando le singole settimane del primo mese dell’iniziativa voluta dal Mimit, il picco dei volumi cade nella seconda settimana con un +2,8%. Inoltre, l’indice dei prezzi varia di 2 punti percentuali tra settembre e ottobre, passando da un 7% a un 5%. Un aspetto interessante emerge dal dettaglio tra prodotti dell’industria di marca e quelli a marchio del distributore. Secondo i dati NielsenIQ i volumi restano di segno negativo anche se in risalita. A ottobre, infatti, i volumi dell’industria di marca si attestano al -0,5% rispetto al -1,6% di settembre ma con un indice di crescita dei prezzi sulla categoria in discesa fino a 6,2% (-1,4 punti percentuali vs settembre). La quota di mercato della marca a ottobre cala dello 0,5% attestandosi al 67,1% a totale Italia.

Risultati più rilevanti per quanto riguarda i prodotti a marchio del distributore. A livello di volumi, nel primo mese del trimestre anti-inflazione NielsenIQ registra un +5,4% rispetto al +2,5% segnalato a settembre e un indice dei prezzi del 3,4%, valore in discesa rispetto al 6,5% di settembre. Infine, la quota di mercato sale al 32,9% sul totale Italia per tutti i canali distributivi e proprio nell’ultima settimana del mese di ottobre si tocca la quota record del 33,1%. Sul fronte delle vendite in promozione a totale Italia, per tutti i canali distributivi della Gdo del comparto dei beni di largo consumo, il mese di ottobre segna un aumento delle promozioni del +1,2% rispetto allo 0,9% di settembre. La crescita si conferma anche per la mdd con +2,9% ad ottobre, più 1,5% rispetto a settembre, mentre per i marchi dell’industria l’indice delle promozioni cala da +0,9 punti di settembre a +0,5 di ottobre.

Oxfam: 1% più ricco del pianeta inquina quanto due terzi umanità

Oxfam: 1% più ricco del pianeta inquina quanto due terzi umanitàRoma, 20 nov. (askanews) – Nel 2019, l’1% più ricco in termini di reddito della popolazione mondiale è stato responsabile di una quota di emissioni di CO2, pari a quella prodotta da 5 miliardi di persone, ossia due terzi dell’umanità.

È l’allarme lanciato oggi da Oxfam con un nuovo rapporto, a pochi giorni dall’inizio della Cop28 sul clima di Dubai. Intanto l’obiettivo cruciale di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi, rispetto al periodo preindustriale, rischia sempre più di rimanere un miraggio.

Il dossier denuncia infatti come le emissioni di cui è responsabile l’1% più ricco del pianeta causeranno 1,3 milioni di vittime a causa degli effetti del riscaldamento globale, la maggior parte entro il 2030. Vittime che si potrebbero evitare con un radicale e immediato cambio di rotta. “I super-ricchi stanno saccheggiando e inquinando il pianeta e di questo passo finiranno per distruggerlo, lasciando l’umanità a fare i conti con ondate estreme di calore, inondazioni e siccità sempre più frequenti e devastanti. – ha detto Francesco Petrelli, portavoce di Oxfam Italia – Per anni abbiamo lottato per creare le condizioni di una transizione giusta che ponga fine all’era dei combustibili fossili, salvare milioni di vite e il pianeta. Ma raggiungere quest’obiettivo cruciale sarà impossibile se non porremo fine alla crescente concentrazione di reddito e ricchezza che si riflette in disuguaglianze economiche sempre più marcate e contribuisce all’accelerazione del cambiamento climatico”.

Il rapporto, realizzato in collaborazione con lo Stockholm Environment Institute (SEI), offre un’analisi dei livelli di emissioni per diversi gruppi di reddito nel 2019 – anno per cui sono disponibili i dati più recenti – mostrando il netto divario tra l’impronta di carbonio dei percettori di redditi più elevati e quella del resto della popolazione globale in base agli stili di vita, ai modelli di consumo e agli investimenti in industrie inquinanti. La fotografia della disuguaglianza climatica

Bastano alcuni dati per fotografare il contesto attuale: nel 2019, l’1% più ricco del pianeta (77 milioni di persone) è stato responsabile del 16% delle emissioni globali di CO2 derivanti dai consumi, una quota superiore a quella prodotta da tutte le automobili in circolazione e degli altri mezzi di trasporto su strada; a sua volta il 10% più ricco della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni globali; chi fa parte dell’1% più ricco per reddito inquina in media in 1 anno quanto inquinerebbe in 1.500 anni una persona appartenente al restante 99% dell’umanità; ogni anno, le emissioni di questi super-ricchi annullano di fatto la riduzione di emissioni di CO2 derivanti dall’impiego di quasi un milione di turbine eoliche; nel 2030, le emissioni di carbonio dell’1% più ricco saranno 22 volte superiori al livello compatibile con l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C, stabilito con l’Accordo di Parigi sul clima. La lotta al cambiamento climatico e alle disuguaglianze sono fortemente interconnesse Il rapporto non si limita però a fornire quantificazioni sull’iniqua distribuzione delle emissioni tra diversi gruppi di reddito, ma riflette anche sugli impatti differenziati del cambiamento climatico per le diverse fasce della popolazione del pianeta e sulle associate, divergenti, prospettive di sviluppo economico complessivo tra i Paesi. Fotografando inoltre come le sfide del cambiamento climatico e delle crescenti disuguaglianze economiche siano profondamente interconnesse. Un’imposta sui grandi patrimoni per finanziare la transizione green e affrontare i crescenti bisogni sociali Tra le proposte avanzate da Oxfam, incardinate sulla necessità di dare una risposta simultanea alla crisi climatica e all’acuirsi dei divari economici e sociali, figura l’introduzione di un’imposta progressiva sui grandi patrimoni, a carico di chi occupa posizioni apicali nelle nostre società – come lo 0,1% dei cittadini più ricchi – e cui sono associate emissioni più elevate. Proposta su cui è in corso la raccolta firme #LaGrandeRicchezza. “Abbiamo bisogno di garantire che la transizione verso un’economia climaticamente neutra avvenga in modo equo, senza lasciare indietro nessuno e senza produrre ulteriori divari nelle società. – conclude Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia – Senza pretesa di rappresentare una panacea, un’imposta progressiva sui grandi patrimoni può generare risorse considerevoli per la decarbonizzazione dell’economia e per affrontare al contempo i crescenti bisogni sociali – salute, istruzione, contrasto all’esclusione sociale – che stentano a trovare oggi una risposta adeguata. Un tributo in grado di garantire maggiore equità del prelievo fiscale e una prospettiva di futuro dignitoso per chi ne è oggi privato”.

Oggi Agrifish: a odg pesca per il 2024, zone rurali e Ngt

Oggi Agrifish: a odg pesca per il 2024, zone rurali e NgtRoma, 20 nov. (askanews) – E’ in corso a Bruxelles l’incontro tra i ministri dell’Agricoltura e della Pesca, che discuteranno per la prima volta sulle possibilità di pesca per il 2024 nell’Atlantico e nel Mare del Nord, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. I ministri cercheranno anche di approvare una serie di conclusioni su una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE e, tra gli altri argomenti, discuteranno lo stato di avanzamento della proposta di regolamento sulle nuove tecniche genomiche.

Per quanto riguarda le Nuove tecniche genomiche (NGT), la presidenza spagnola fornirà pubblicamente informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori in corso sulla proposta di regolamento sulle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche e sui loro prodotti alimentari e mangimi. Si prevede, si leggein una nota, che anche la delegazione croata fornisca informazioni sull’argomento. Ancora, la Commissione aggiornerà i ministri sull’attuazione della strategia forestale dell’UE per il 2030, la delegazione austriaca dovrebbe fornire informazioni sul gruppo “For Forest”, mentre la delegazione tedesca dovrebbe informare i ministri sulle misure di sostegno per paesi partner riguardo alla deforestazione. Inoltre, la delegazione italiana dovrebbe fornire informazioni al Consiglio sul ruolo degli agricoltori nel garantire la sostenibilità delle aree rurali, e la delegazione francese dovrebbe fornire informazioni su un’applicazione parziale delle BCAA 8 per il 2024.

Il Consiglio nazionale dei Geologi all’Earth Technology Expo

Il Consiglio nazionale dei Geologi all’Earth Technology ExpoRoma, 20 nov. (askanews) – Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha partecipato all’evento Earth Technology Expo, tenutosi a Firenze durante le giornate dal 15 al 18 novembre. L’expo, promosso dalla Fondazione EWA insieme alla Protezione Civile, all’ISPRA SNPA, al Corpo nazionale del Vigili del fuoco e all’ANBI ed in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, ha visto 200 tra scienziati, esperti, rappresentanti delle istituzioni, tecnici specializzati, ricercatori, operatori sul campo, impegnati in 100 incontri sui problemi e sulle strategie per mitigare i rischi climatici aumentando la conoscenza e la coscienza dei pericoli incombenti, e per attivare le difese e le auto-difese contro eventi meteoclimatici sempre più estremi.

All’interno di questa cornice, il Consiglio Nazionale dei Geologi ha organizzato un incontro, dal titolo ” La conoscenza e sostenibilita’ delle georisorse suolo e acqua per una equita’ intergenerazionale”. L’incontro, rivolto principalmente agli studenti delle scuole superiori, è stato un momento cruciale per la diffusione di un messaggio culturale mirato alle generazioni future. Le georisorse “suolo e acqua” rappresentano un patrimonio naturale da trasmettere attraverso le generazioni, con un equilibrato grado di sfruttamento e conservazione. Il consumo del suolo non solo incide sui delicati ecosistemi naturali, ma influisce anche sul ciclo dell’acqua e sulle risorse idriche. I cambiamenti climatici hanno sempre più conseguenze sotto forma di eventi estremi, come siccità, alluvioni ed incendi boschivi, che hanno un impatto significativo sul ciclo idrologico, alterando in quantità e qualità la disponibilità delle risorse idriche nel corso dell’anno per vari utilizzi e consumi. L’umanità si trova e si troverà sempre più frequentemente a fronteggiare tali eventi idrologici estremi, che causano siccità, inondazioni e gravi fenomeni franosi, con danni e perdite umane nelle comunità colpite. La salute del suolo, insieme all’accessibilità e alla sostenibilità delle risorse idriche, costituiscono temi centrali all’interno degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. La tutela di queste preziose risorse richiede un profondo cambiamento culturale, traducibile in azioni concrete di mitigazione, adattamento e prevenzione.

Pertanto, i geologi rivolgono alle nuove generazioni il messaggio che la conoscenza e l’uso responsabile delle georisorse “suolo e acqua” rappresentano il pilastro fondamentale per garantire un’equità tra le generazioni future. Il Consiglio Nazionale dei Geologi, da lungo tempo impegnato su molteplici fronti e tramite diverse iniziative riguardanti la gestione del territorio e delle risorse idriche, continuerà a promuovere una cultura consapevole della conoscenza e della sostenibilità, nonché della prevenzione e previsione dei rischi connessi. Infatti dal 2 al 4 Dicembre alcuni delegati del CNG saranno presenti a Dubai per partecipare alla COP28. Questo evento rappresenta un momento fondamentale per valutare i progressi nell’attuazione dell’Accordo di Parigi e per delineare il futuro degli sforzi globali nella lotta al cambiamento climatico. Si tratta del primo vero banco di prova dell’accordo sul clima di Parigi, adottato con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, puntando a un più ambizioso limite di 1,5°C.

Pechino ordina alle banche di aiutare il settore immobiliare

Pechino ordina alle banche di aiutare il settore immobiliareRoma, 20 nov. (askanews) – Il governo cinese ha chiesto ai più importanti istituti finanziari del paese di fare piani di credito per gli ultimi due mesi di quest’anno e del prossimo anno che prevedano un sostegno al mercato immobiliare, che vive una grave crisi di liquidità. Lo riferisce oggi il giornale economico Caixin.

In un incontro venerdì, la Banca del popolo cinese (BPoC, banca centrale), l’Amministrazione nazionale per la regolamentazione finanziaria e la China Securities Regulatory Commission hanno ordinato agli istituti finanziari di soddisfare le esigenze di finanziamento degli sviluppatori immobiliari, indipendentemente dalla loro struttura proprietaria. Tra le istituzioni finanziarie presenti all’incontro figuravano le principali banche, nonché cinque società nazionali di gestione patrimoniale e quattro grandi intermediari. Hanno partecipato inoltre funzionari delle borse di Shanghai e Shenzhen e dell’Associazione nazionale degli investitori istituzionali dei mercati finanziari.

Le banche non dovrebbero chiedere il rimborso anticipato dei prestiti da parte degli sviluppatori che operano normalmente e dovrebbero sostenere gli sviluppatori nell’emissione di obbligazioni e nel garantire un ragionevole finanziamento azionario attraverso i mercati dei capitali, hanno affermato le autorità di regolamentazione. Le agenzie hanno inoltre incoraggiato fusioni e acquisizioni nel settore immobiliare e hanno chiesto maggiore sostegno per garantire la realizzazione di progetti abitativi e la costruzione di case a prezzi accessibili.

Le autorità di regolamentazione hanno affermato di aver recentemente tenuto un incontro separato con i principali promotori immobiliari per conoscere le loro esigenze di finanziamento. Gli sforzi del settore finanziario per ottimizzare la politica dei mutui hanno dato buoni risultati, hanno detto. Oltre ad affrontare le esigenze di finanziamento del settore immobiliare, alle istituzioni finanziarie è stato anche chiesto di collaborare con i veicoli di finanziamento dei governi locali per estendere o scambiare i loro debiti per ridurre i costi di finanziamento dei governi locali.

In ottobre i prezzi delle case in Cina sono scesi al ritmo più rapido degli ultimi otto anni, segnalando che il crollo immobiliare sta peggiorando anche dopo che il governo ha intensificato gli sforzi per rilanciare la domanda. I prezzi delle nuove case in 70 città sono diminuiti dello 0,38% il mese scorso da settembre, il calo più marcato da febbraio 2015, ha detto giovedì l’Ufficio nazionale di statistica. Le vendite di abitazioni commerciali per area nel mese di ottobre sono diminuite del 28,4% da settembre a 77,73 milioni di metri quadrati, hanno mostrato i dati ufficiali. Alcuni giganti del settore immobiliare – a partire da Evergrande e Country Garden – vivono una difficile situazione finanziaria e hanno mancato i pagamenti di una serie di debiti offshore.

Da Regione Piemonte 1,6 mln per 431 apicoltori locali

Da Regione Piemonte 1,6 mln per 431 apicoltori localiRoma, 20 nov. (askanews) – Sono 431 gli apicoltori piemontesi ammessi a finanziamento sul bando 2023 dello sviluppo rurale 2023 – 2027 con una copertura finanziaria complessiva di 1,6 milioni di euro. Il bando rientra tra gli interventi agroclimaticoambientali del nuovo sviluppo rurale, tra i primi che la Regione ha aperto nel mese di aprile 2023, e intende sostenere coloro che si impegnano per cinque anni a praticare l’attività apistica in aree e ambienti più favorevoli agli impollinatori, contribuendo anche a preservarne la biodiversità e gli ecosistemi.

A favore del comparto apistico il Complemento di sviluppo rurale del Piemonte assegna 8 milioni di euro in cinque anni. “Per la prima volta diamo aiuti sostanziosi e diretti agli apicoltori professionisti che devono affrontare le forti criticità causate dal cambiamento climatico, criticità che in questi anni hanno colpito il settore a livello nazionale e regionale”, sottolinea in una nota l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

A Roma il 3 dicembre Panettone Maximo: 42 pasticcerie in gara

A Roma il 3 dicembre Panettone Maximo: 42 pasticcerie in garaRoma, 20 nov. (askanews) – Torna il 3 dicembre al Salone delle Fontane all’Eur, la quinta edizione del festival del panettone artigianale che, da quest’anno, comprenderà 42 pasticcerie e forni provenienti da varie regioni, giudicati da una giuria di pasticceri e giornalisti gastronomici. Il contest premierà i migliori panettoni d’Italia, ci saranno anche show cooking con i pastry chef di ristoranti “stellati” e un vero e proprio “Christmas Market” dove poter degustare e acquistare lievitati, cioccolata, tartufo, bollicine e tante altre leccornie.

Sarà premiato il “miglior panettone artigianale d’Italia” nelle categorie classico e al cioccolato di tutta Italia: prima volta in chiave nazionale per dare spazio a quelle realtà artigianali che, in ogni regione, anno dopo anno lavorano per proporre alla propria clientela prodotti di altissimo livello. I lievitati saranno valutati secondo il disciplinare regolato nel decreto emanato dal ministero dell’Economia e delle Finanze il 22 luglio 2005, intitolato “Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno”, in cui esso specifica gli ingredienti obbligatori, quelli facoltativi e il processo produttivo di alcuni dolci tipici tra cui appunto il panettone, che viene qui definito “prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a base rotonda, con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico, di struttura soffice ad alveolatura allungata e aroma tipico di lievitazione a pasta acida”.

Un raid israeliano sull’ospedale indonesiano a Gaza ha provocato almeno 8 morti

Un raid israeliano sull’ospedale indonesiano a Gaza ha provocato almeno 8 mortiRoma, 20 nov. (askanews) – Almeno otto persone sono morte nell’ospedale indonesiano di Gaza in seguito ad un attacco sferrato dall’esercito israeliano questa notte, ha riferito la rete televisiva Al Jazeera. “Il personale dell’ospedale indonesiano nel nord di Gaza chiede aiuto urgente dopo che un attacco israeliano ha ucciso otto persone all’interno dell’ospedale, che ora è circondato dall’esercito israeliano”, ha riferito l’emittente.

L’équipe medica dell’ospedale ha spiegato che la struttura è stata attaccata durante la notte senza preavviso. Nell’attacco è stato danneggiato il secondo piano del centro; Tra i feriti ci sarebbero almeno due medici dell’ospedale. Oltre ai circa 150 pazienti che ricevono cure nel complesso e a circa 100 operatori sanitari, migliaia di palestinesi sfollati a causa dei bombardamenti israeliani si stanno rifugiando nel complesso. Israele sostiene che Hamas utilizzi l’ospedale come centro operativo, ma l’amministrazione del centro e il governo indonesiano lo negano.

Mattarella: i bambini e le bambine hanno diritto alla pace

Mattarella: i bambini e le bambine hanno diritto alla paceMilano, 20 nov. (askanews) – “Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati. Le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita. Il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

“Guerre, crisi climatiche, povertà, fanno aumentare – di anno in anno – il numero di bambini e adolescenti in fuga dalla propria condizione, dalla propria terra, alla ricerca della salvezza e della emancipazione da un destino disumano” ha ricordato il Capo dello Stato. “I dati fotografano, anche in Italia, una situazione inaccettabile di minori che versano in condizioni di povertà”.

“L’impegno profuso, stimolato anche dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, non è stato sin qui sufficiente: troppo alto il divario esistente tra esigenze e risultati. L’impegno richiesto per una tutela effettiva dei diritti dei fanciulli è ben lungi dall’essersi esaurito” ha osservato il Capo dello Stato. “Le bambine e i bambini hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace. Riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore” ha aggiunto Mattarella.

Giappone stanzia 6,1 mld euro per sviluppo industria spaziale

Giappone stanzia 6,1 mld euro per sviluppo industria spazialeRoma, 20 nov. (askanews) – Il governo giapponese ha approvato oggi un disegno di legge per istituire un fondo di 1.000 miliardi di yen (6,1 miliardi di euro) per la JAXA, l’agenzia spaziale del paese, nel tentativo di sviluppare l’industria e l’economia spaziale nipponica.

Il disegno di legge mira a creare una dotazione di migliaia di miliardi di yen nei prossimi 10 anni a cui la Japan Aerospace Exploration Agency attingerà per fornire supporto a lungo termine alle startup, ad altre società del settore privato e alle università. Il disegno di legge prevede lo stanziamento di 300 miliardi di yen (1,8 miliardi di euro) come primo finanziamento già da inserire nel bilancio supplementare dell’anno fiscale in corso, che si conclude a marzo 2024.

L’esecutivo presenterà il disegno di legge all’attuale sessione della Dieta e si prevede che la JAXA inizierà ad accettare le richieste di fondi ad aprile 2024. Il sostegno della JAXA alle aziende al momento assume di solito la forma di consulenza, poiché non dispone di un sistema per fornire importi significativi di finanziamento. Il disegno di legge mira ad affrontare progetti difficili da commercializzare e che non riescono a conquistare gli investitori.

JAXA selezionerà i destinatari in base alla capacità di contribuire a coltivare tecnologie emergenti che hanno il potenziale per svolgere ruoli importanti nelle strategie nazionali, inclusa la sicurezza nazionale. Si prevede che il mercato globale dell’industria spaziale supererà i mille miliardi di dollari entro il 2040, circa tre volte quello del 2015, secondo una previsione di Morgan Stanley.