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Tag: Sanremo 2023

Esce in Italia il libro “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi”

Esce in Italia il libro “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi”Roma, 12 set. (askanews) – “Jim Morrison, ultimi giorni a Parigi” di Hervé Muller è il titolo del libro dedicato agli ultimi giorni del frontman dei Doors, in uscita per la prima volta in Italia mercoledì 13 settembre per Il Castello marchio Chinaski Edizioni.

Secondo la ricostruzione ufficiale Jim Morrison morì il 3 luglio 1971 per arresto cardiaco, ma secondo l’autore critico rock parigino e amico del protagonista le cose non andarono così. Questa indagine realizzata poche settimane dopo la sua morte, partendo dai testimoni che con lui condivisero gli ultimi giorni di vita nella capitale francese, vuole fare luce su questa misteriosa e ambigua vicenda. La ricerca passa al setaccio i verbali della polizia, i referti e le testimonianze della fidanzata Pamela. Le dichiarazioni degli amici Agnès Varda e Alain Ronay, del conduttore radio Jean-Bernard Hebey e del DJ Cameron Watson. Finanche le confidenze della cantante Marianne Faithfull, che in quel periodo si trovava a Parigi. Scavando nell’underground con le informazioni date per certe dagli spacciatori dei club che frequentavano proprio in quei giorni, Muller ne conclude che Morrison sia morto per overdose nei bagni della discoteca Rock’n’Roll Circus. Successivamente trasportato a casa e posizionato nella celebre vasca da bagno. Non un giallo, non un rapporto di cronaca nera, ma un sentito racconto di “quei giorni a Parigi” che diventano quasi uno “state of mind” per una figura del calibro di Morrison.

Il viaggio a Parigi doveva essere un nuovo capitolo della sua vita, un momento per dedicarsi alla scrittura e limitare gli eccessi. Un passo verso l’agognato anonimato prendendo le distanze dai Doors e più in generale dallo showbiz. Muller fa un passo indietro e ripercorre la sua vita grazie ai racconti di chi, Morrison, l’ha conosciuto veramente al di là dell’idolo internazionale che era diventato, suo malgrado. Le indiscrezioni dei compagni dei Doors Manzarek, Densmore e Krieger, si incrociano con le affermazioni del suo amico Frank Lisciandro e del manager Bill Siddons. Sono i rumors sulla controversa figura della “compagna cosmica” Pamela Courson, però, a chiudere il cerchio. Gli abusi di alcool e droghe, la provocazione, l’anarchismo incontrollato stridono con la figura di un ragazzo di 27 anni che soffrì molto per non essere veramente riconosciuto come un poeta. Questi giorni a Parigi sono proprio l’apice di un percorso emotivo. Morrison confessa all’autore di voler sfuggire a quei demoni che lui stesso aveva creato, e dei quali aveva perso il controllo. La quotidianità è scandita da continue bevute, jam session occasionali e accese discussioni su cinema e letteratura. Un equilibrio instabile tra mito e realtà. Nella Francia dove cercava se stesso, patria dei suoi amati poeti Baudelaire e Rimbaud, i suoi ultimi giorni sono sospesi tra sognanti progetti per il futuro e un impeto di autodistruzione nichilista. In questo scenario l’epilogo della storia è stato forse inevitabile. Come, dove e quando sia morto realmente il “Re Lucertola” è solo un dettaglio.

Napoli Film Festival, dal 25 al 30 settembre la 24a edizione

Napoli Film Festival, dal 25 al 30 settembre la 24a edizioneRoma, 12 set. (askanews) – Due concorsi competitivi e gli omaggi a Georges Simenon, Buster Keaton e Peter Bogdanovich. Questi i primi ingredienti della 24a edizione del Napoli Film Festival che si terrà dal 25 al 30 settembre diretto da Mario Violini e organizzato da WooW con l’Istituto Francese di Napoli e il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.

Oltre al tradizionale SchermoNapoli Corti, che pone l’accento sui film brevi realizzati da autori della regione, riprende anche il concorso Nuovo Cinema Italia per lungometraggi di giovani registi con proiezioni tra la Sala Dumas del Grenoble e l’Auditorium Santa Luisa di Marillac, una sala di 230 posti che apre per la prima volta alla città, in via Andrea d’Isernia 23, nel complesso gestito dalle Figlie della Carità. «Ventiquattro anni pieni di ospiti prestigiosi, di grandi anteprime e importanti retrospettive. Il covid ha frenato il fervore che c’era e la voglia di far scoprire un cinema diverso e pieno di contenuti. Siamo ripartiti da un’unica sede rispetto alle sei consuete e un unico concorso sui cinque che bandivamo in precedenza. Due edizioni senza contributi, realizzate solo con le proprie forze in attesa che il pubblico riprendesse a frequentare le sale cinematografiche. Oggi cominciamo ad incrementare l’offerta», così il direttore Violini, che quest’anno si è fatto affiancare nell’organizzazione dal manager Antonio Ciotola di Wonder Management e si è avvalso della collaborazione di Antonio Borrelli, Giuseppe Borrone, Ludovico Brancaccio, Marco Chiappetta, Maria Di Razza, Massimo Saidel, Alessandro Savoia, Tiziano Sossi, Evelina Violini.

A contendersi il Vesuvio Award in Nuovo Cinema Italia saranno i lungometraggi “L’ Anima In Pace” di Ciro Formisano (in proiezione il 25 settembre alle 18.30 nella Sala Dumas del Grenoble), “Quanno Chiove” di Mino Capuano (26 settembre ore 18.30), “Bellezza Addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese (27 settembre ore 18.30); “Le Ragazze Non Piangono” di Andrea Zuliani (28 settembre ore 18.30); “La Luna Sott’ Acqua” di Alessandro Negrini (29 settembre); “Corsa Abusiva” di Andrea Bifulco (30 settembre). Nella sezione SchermoNapoli Corti sono stati selezionati: “A Mia Immagine” di Giuseppe Bucci; “Un Bacio Di Troppo” di Vincenzo Lamagna; “Brotherness” di David Power; “Buon Compleanno Noemi” di Angela Bevilacqua; “Chi Spara Per Primo” di Emanuele Palamara; “È Solo Il Vento” di Enrico Iannaccone; “Fatman” di Raffaele Patti; “Geisha” di Antonio Longobardi; “Leggerissima” di Lidia Riccardi; “Malafede” di Chiara Borsini, Marialuisa Greco e Paolo Corazza; “Il Mare Che Muove Le Cose” di Lorenzo Marinelli; “Piccole Cose” di Elio Nubes De Filippo e Jessica Squillante; “Il Posto Del Padre” di Francesco D’Ascenzo; “Qualcosa Resta” di Pasquale Napolitano; “Ragazze Sole” di Gaetano Acunzo; “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini; “Ultimo Impero” di Danilo Monte; “Il Vicolo Dei Sogni” di Lorenzo Giroffi.

A decretare il vincitore durante la serata di premiazioni in programma sabato 30 settembre alle ore 20.30 le giurie composta dal critico cinematografico Alberto Castellano, dall’attore Vincenzo Nemolato, e dal regista Marcello Sannino per Nuovo Cinema Italia e dal regista Marco Chiappetta, dall’attrice Cristina Donadio e il critico cinematografico Ignazio Senatore per SchermoNapoli Corti. Omaggi a Georges Simenon, Buster Keaton e Peter Bogdanovich. Spazio anche al cinema del Mediterraneo e la letteratura cinematografica

Governo, Meloni: sinistra tifa contro Italia ed esulta se Pil flette

Governo, Meloni: sinistra tifa contro Italia ed esulta se Pil fletteRoma, 12 set. (askanews) – La “sinistra” è fatta di “gente che tifa contro l’Italia, che stappa le bottiglie esultando dai balconi se c’è una flessione del Pil”. Così la premier Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, rivolgendosi alla platea dell’assemblea nazionale di Fdi.

“In questo primo anno è andata sempre così: noi dalla parte delle cose di buon senso, dalla parte degli italiani fino ad oggi indifesi, impauriti, vessati. E quelli della sinistra automaticamente dall’altra, pur di attaccare il Governo”, ha sottolineato. La premier ha citato la norma contro i rave “che lasciavano dietro di sé macerie, degrado, e perfino giovani vittime, a volte” ma ora “nessuno dice che dall’inizio dell’anno in Italia non c’è mai stato un rave illegale”.

Meloni ha attaccato la sinistra che si schiera con “quelli che occupano abusivamente le case degli altri”. Ha citato il carcere ostativo, il decreto Cutro, “su cui il “Pd – ha sottolineato – decide di finanziare una nave Ong indagata. E questa è una vergogna”. (Segue)

Abitare il cambiamento: in Bocconi, a ottobre, il Salone della Csr

Abitare il cambiamento: in Bocconi, a ottobre, il Salone della CsrMilano, 12 set. (askanews) – Dal 4 al 6 ottobre torna a Milano Il Salone nazionale della Csr e dell’Innovazione sociale, il più importante evento nazionale dedicato alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. In programma all’Università Bocconi 115 incontri con oltre 450 relatori e 283 organizzazioni protagoniste tra aziende, istituzioni e realtà non profit. L’edizione 2023, dedicata al tema “Abitare il cambiamento”, si articola in 12 aree: Abitare la casa, Abitare la città, Vivere la cultura, Vivere la comunità, Abitare il territorio, Abitare l’impresa, Innovare la finanza, Innovare l’energia, Innovare l’agrifood, Vivere la digitalizzazione, Innovare mobilità e infrastrutture, Innovare formazione e comunicazione.

Tante le novità previste, a cominciare dalla presentazione, mercoledì 4 alle 10.30, della nuova ricerca Ipsos per il Salone della CSR sui cambiamenti in atto. Al centro dell’indagine, le preferenze dei cittadini e le rinunce che sono disposti a fare per cambiare il mondo che abitano. A commentare i risultati della ricerca insieme ai relatori di Ipsos, alcuni giovani che apriranno così la manifestazione. Saranno proprio i giovani i protagonisti di diverse iniziative e che avranno luogo della tre giorni del Salone. Tra queste, il 6 ottobre alle 12 la sfida finale di “Hackathon for Impact”, la maratona creativa organizzata nell’ambito del Giro d’Italia della CSR che ha visto studenti universitari e neolaureati di Udine, Napoli e Bologna sfidarsi nella creazione di soluzioni innovative di economia circolare.

Sempre ai giovani è dedicata “Meet the Csr Leaders”, l’iniziativa realizzata in collaborazione con Amapola che permette agli studenti, per tutti i tre giorni dell’evento, di prenotare una sessione di orientamento one-to-one in presenza, della durata di circa 30 minuti, con uno degli esperti di sostenibilità presenti al Salone. Misurare il proprio impatto ambientale e capire come migliorarlo: tutti i partecipanti al Salone potranno accedere a questa esperienza grazie alla Carbon Footprint Station, realizzata da AWorld e presentata per la prima volta in Italia al Salone della Csr e dell’innovazione sociale. Da una postazione dedicata sarà possibile scoprire in tempo reale la propria carbon footprint e ricevere una “climate therapy” personalizzata, un set di azioni virtuose suggerite in base ai principali fattori di impatto individuale, ovvero consumi, trasporti, lifestyle, shopping. E fin d’ora è possibile partecipare alla Challenge che il Salone lancia su AWorld app: l’obiettivo è realizzare tutti insieme entro il 31 ottobre 100.000 buone azioni per il pianeta e per le persone.

Sempre in tema ambientale, la tre giorni milanese contribuisce al progetto “Plastic Pull” di Piantando. Inoltre una delle “piazze” dove si svolgono gli eventi sarà in parte alimentata da energia pulita prodotta dagli spettatori attraverso speciali bike, grazie a un’attività gestita da Teatro a Pedali in collaborazione con Hitachi. Tra i tanti incontri in programma anche il nuovo format “Ping Pong”, pensato per attivare un confronto tra esperti con due punti di vista diversi sulla sostenibilità mettendo in luce opportunità e criticità in diversi ambiti: comunità, economia sociale, cultura e finanza. Il 4 ottobre alle 17.30 saranno invece premiati i vincitori della seconda edizione del Premio Impatto, dedicato a imprese e associazioni non profit che si impegnano a misurare le ricadute delle proprie attività.

Per partecipare al Salone nazionale, sia in streaming che dal vivo, è necessario iscriversi sul sito del Salone, https://www.csreinnovazionesociale.it/ dove è possibile consultare il programma completo degli eventi, che si svolgeranno in contemporanea in quattro “piazze” e due aule seminari all’interno dell’Università Bocconi in Via Roentgen 1, edificio Grafton. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

E’ Emilia Gatto la nuova ambasciatrice d’Italia a Seoul

E’ Emilia Gatto la nuova ambasciatrice d’Italia a SeoulRoma, 12 set. (askanews) – Emilia Gatto ha assunto l’incarico di Ambasciatrice d’Italia in Seoul.

Lo comunica la Farnesina in una nota in cui ripercorre le tappe della sua carriera. Laureata in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma, entra in carriera diplomatica nel 1990. Dopo i primi incarichi al Servizio Stampa e Informazione e alla Direzione Generale degli Affari Economici del Ministero, nel 1993 assume come Secondo Segretario a Bangkok (Thailandia).

Nel 1999 rientra a Roma per un secondo incarico presso la Direzione Generale degli Affari Economici. Nel 2003 prende servizio come Consigliere commerciale a Riad (Arabia Saudita) e successivamente, dal 2005, come Consigliere alla Rappresentanza Permanente presso l’OCSE a Parigi. Nel 2009 rientra a Roma come Capo dell’Ufficio VII (ONG) alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo. Nel 2013 è incaricata delle funzioni di Primo Consigliere e, successivamente, di Ministro Consigliere alla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York.

Nel 2016 assume come Console Generale a Parigi e nel 2021 è nominata Ambasciatrice in Niger, ove ha prestato servizio fino a ieri, prima di assumere oggi l’incarico di Ambasciatrice d’Italia nella Repubblica di Corea. Dal 2014 é Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

“Sebbene separate dalla geografia, Italia e Corea condividono comuni e complementari che li rendono partner naturali. Mentre oggi inizio il mio mandato di Ambasciatore d’Italia, con entusiasmo e dedizione incrollabile, è mia intenzione sfruttare appieno ogni occasione per rafforzare ed elevare ulteriori relazioni bilaterali”, ha dichiarato.

Kirill dice che “in Ucraina ‘forze del male’ hanno scatenato la lotta contro di noi”

Kirill dice che “in Ucraina ‘forze del male’ hanno scatenato la lotta contro di noi”Milano, 12 set. (askanews) – Il patriarca russo ortodosso Kirill ha invitato gli ortodossi a “difendere la Patria”, come ha fatto Alexander Nevsky (1220-1263), famoso per le epiche gesta militari ed eroe nazionale russo. “Oggi la Russia si trova di fronte al compito più importante: uscire vittoriosa dalla lotta che le forze del male stanno scatenando contro di noi” ha detto durante le celebrazioni a San Pietroburgo legate alla figura di Nevsky. “E non dobbiamo affatto minimizzare la complessità del momento che stiamo vivendo. Oggi dobbiamo mobilitare tutti: i militari, le forze politiche. E, naturalmente, la Chiesa deve essere mobilitata: innanzitutto per pregare per le nostre autorità, l’esercito, ma anche per essere lì, in prima linea, come il nostro meraviglioso reggimento di sacerdoti, che lavorano e, purtroppo, muoiono, ma non lasciano la prima linea”, ha detto il primate prima della processione con le reliquie del principe Alexander Nevsky dopo la liturgia.

Secondo Ria Novosti, “uno stendardo raffigurante l’immagine miracolosa di Gesù Cristo sarà portato dai credenti durante la processione nel Giorno della memoria delle reliquie del principe Nevsky, dopo di che saranno inviati nel Donbass, nella zona di guerra”. L’agenzia cita l’arciprete Alexander Pashko, sacerdote della cattedrale di Kazan. Cinque sacerdoti militari sono già morti al fronte, ha ricordato il patriarca.

Meloni: inizia la partita più dura, non ci disarcioneranno

Meloni: inizia la partita più dura, non ci disarcionerannoRoma, 12 set. (askanews) – “Abbiamo alle spalle mesi incredibili, penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria, e speriamo non solo nella nostra. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa. Per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, rivolgendosi alla platea dell’assemblea nazionale di Fdi.

Ma “come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione – nel senso buono del termine – delle quali siete capaci”. “Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo – ha avvertito – che non abbiate visto niente. Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche. Per due ragioni: la prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi ci accontentiamo di aver vinto le elezioni. Non stiamo qui goderci gli effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno. Quello che abbiamo dimostrato fin qui è che abbiamo il coraggio, la libertà, e la solidità per farlo”.

Governo, Meloni: inizia partita più dura, non ci disarcioneranno

Governo, Meloni: inizia partita più dura, non ci disarcionerannoRoma, 12 set. (askanews) – “Abbiamo alle spalle mesi incredibili, penso che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria, e speriamo non solo nella nostra. Personalmente, sono mesi dei quali vado molto orgogliosa. Per noi e per la nostra storia e per aver realizzato un sogno che era di tanti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, rivolgendosi alla platea dell’assemblea nazionale di Fdi.

Ma “come in ogni campionato che si rispetti, la partita che si apre è più dura di quella che si ha alle spalle. Ho bisogno di tutta la concentrazione, la lucidità, la responsabilità e l’ambizione – nel senso buono del termine – delle quali siete capaci”. “Perché se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo – ha avvertito – che non abbiate visto niente. Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche. Per due ragioni: la prima è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi ci accontentiamo di aver vinto le elezioni. Non stiamo qui goderci gli effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno. Quello che abbiamo dimostrato fin qui è che abbiamo il coraggio, la libertà, e la solidità per farlo”.

Mattarella: le morti sul lavoro feriscono il nostro animo, non stiamo facendo abbastanza

Mattarella: le morti sul lavoro feriscono il nostro animo, non stiamo facendo abbastanzaRoma, 12 set. (askanews) – “In occasione dell’avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro desidero porgere un caloroso saluto a tutti i partecipanti. Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza. Lavorare non è morire”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.

“Il nostro Paese – ha sottolineato il capo dello Stato – colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza”. A giudizio del presidente della Repubblica “la cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime. Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie”.

“Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio – che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l’applicazione delle regole – e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro”, ha concluso Mattarella.

Morti sul lavoro, Mattarella: non stiamo facendo abbastanza

Morti sul lavoro, Mattarella: non stiamo facendo abbastanzaRoma, 12 set. (askanews) – “In occasione dell’avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro desidero porgere un caloroso saluto a tutti i partecipanti. Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza. Lavorare non è morire”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.

“Il nostro Paese – ha sottolineato il capo dello Stato – colloca il diritto al lavoro e il diritto alla salute tra i principi fondanti della Repubblica. Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza”. A giudizio del presidente della Repubblica “la cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro. A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime. Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie”.

“Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio – che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l’applicazione delle regole – e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro”, ha concluso Mattarella.