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Tag: Sanremo 2023

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie sociale

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

Erc Advanced Grant a Elena Pancino (Inaf) per la danza delle stelle

Erc Advanced Grant a Elena Pancino (Inaf) per la danza delle stelleRoma, 8 set. (askanews) – Dal primo novembre prossimo e per i successivi cinque anni, Elena Pancino – ricercatrice Inaf a Firenze – guiderà il progetto europeo “StarDance” che, con un budget di 2,5 mln di euro messo a disposizione dall’European Research Council (Erc) attraverso un Advanced Grant, cercherà di dare risposta a una domanda fondamentale aperta da decenni: “Come si formano le stelle?”.

StarDance – informa l’Istituto nazionale di astrofisica – studierà le proprietà fisiche e chimiche delle popolazioni stellari esotiche negli ammassi stellari e nella popolazione di campo della Via Lattea, per comprovare la nuova ipotesi proposta da Elena Pancino basata sullo studio di un tipo di stelle “non-canoniche”, risultato di interazioni tra stelle binarie che si fonderebbero dando origine a un’unica stella più massiccia. Queste popolazioni di stelle verranno studiate soprattutto negli ammassi stellari, sia aperti che globulari, ovvero le “culle” entro cui la maggior parte delle stelle si forma, rendendoli quindi ambienti molto attivi dal punto di vista chimico e dinamico. Proprio di questi ammassi, a oggi non è ancora del tutto chiaro quale sia il meccanismo di formazione, soprattutto per i più antichi (i globulari), né se la formazione stellare nell’universo primordiale fosse diversa da quella che è possibile osservare oggi. Alcune di queste stelle esotiche attendono da decenni una interpretazione certa della loro origine. La definizione deriva da alcune loro caratteristiche peculiari: per esempio una composizione chimica anomala, il tipo di rotazione o la loro estrema ricchezza di litio, oppure la perdita di una parte importante della loro atmosfera.

Il titolo accattivante del progetto StarDance richiama la danza delle stelle, un concetto spesso usato per descrivere il percorso di oggetti che gravitano l’uno attorno all’altro. “Nel mio progetto, metterò assieme la danza delle stelle che da sole ruotano molto velocemente sul loro asse, delle stelle binarie che ruotano l’una attorno all’altra, e degli ammassi stellari in cui migliaia o addirittura milioni di stelle seguono i loro percorsi non-deterministici, solitarie o in coppie e multipli, sotto l’azione del comune campo gravitazionale” spiega Elena Pancino. “Con StarDance – prosegue – avrò la possibilità di mettere alla prova una mia nuova ipotesi, secondo cui le interazioni tra stelle molto vicine tra loro, con scambio di massa e anche con la fusione delle due stelle, possono spiegare tutte le osservazioni in maniera naturale e organica. L’ambizione sta nel fatto che il progetto richiede una batteria di test ad ampio spettro, con osservazioni che vanno dalla banda dei raggi X fino all’infrarosso, ottenute per di più con tecniche diversissime, dalle più classiche fino all’intelligenza artificiale, e richiede anche competenze astrofisiche molto variegate. In sostanza, per la prima volta si guarderà il problema da diversi angoli in maniera organica e spaziando tra diversi campi di ricerca che tradizionalmente non comunicano molto tra loro”.

Questa ricerca si inserisce in un contesto scientifico già in grande fermento nel campo della formazione e dell’evoluzione stellare, grazie anche al contributo della missione astrometrica europea Gaia e altre missioni spaziali e grandi survey da Terra, che stanno producendo una enorme mole di dati di altissima qualità ancora lontana, però, dall’essere interpretata in modo soddisfacente. In questo contesto, gli ammassi stellari si confermano come potenti laboratori astrofisici da utilizzare per testare i modelli teorici. “Io e il mio gruppo potremo contare su una enorme mole di lavoro fatta dalla comunità a cui apparteniamo. Tuttavia, l’Erc finanzia progetti alla cui base c’è un elemento di novità o di rottura con il passato, soprattutto dove ci sono grandi problemi aperti da lungo tempo, a cui le tecniche tradizionali non hanno saputo dare finora una risposta, proprio come nel nostro caso” conclude Pancino.

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in Campidoglio

”Altrove”, il libro di Simona Rubeis il 13 settembre in CampidoglioRoma, 8 set. (askanews) – Sarà presentato mercoledì 13 settembre alle 17:30 presso la Sala del Carroccio in Campidoglio il libro di Simona Rubeis “Altrove” (Editore Albatros).

La vita di Margherita sembra procedere lungo binari sicuri e ben delineati: ha un marito, una figlia e un lavoro che la gratifica impegnandola in trasferte interessanti. Durante uno dei suoi spostamenti, dopo lungo tempo e in modo del tutto causale, ritrova Antonio, un amico di vecchia data con il quale ha condiviso esperienze importanti. L’incontro fa riaffiorare in lei un passato che aveva deciso di archiviare. Da quel momento, la donna si rende conto di non poter più rimandare, deve mettere mano alla memoria per riesumare tutto il vissuto. Ma il crollo emotivo è proprio dietro l’angolo: man mano che procede lungo il percorso a ritroso seguendo il filo dei ricordi, le certezze cedono il passo al dubbio e all’insicurezza. Margherita rivive così l’incontro con Roberto, il ragazzino del nord che l’ha accompagnata fino all’età adulta, la passione per la musica, l’interesse per il giornalismo, l’incidente, la frattura scomposta della storia con il giovane torinese, il dramma. Il tutto agganciato a quegli eventi della cronaca italiana che lei considera degli snodi cruciali per l’acquisizione della propria consapevolezza: il Maxiprocesso, Tangentopoli, la trasformazione del Pci, la contestazione ai politici. Le riflessioni, però, ruotano sempre attorno a una vicenda significativa di tipo personale. Margherita prova a farla tornare a galla, ma senza esito: la sofferenza è una fiamma troppo accesa, non si placa. La donna non sa dove condurrà questo viaggio, ma non può fare a meno di proseguire: è l’unica via che conosce per ritrovare l’equilibrio smarrito.

Nata a Roma, dove vive, Simona Rubeis è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, giornalista pubblicista dal 1999 e professionista dal 2005. Ha lavorato per varie testate giornalistiche occupandosi di diverse tematiche: medicina sociale, musica, religione, cronaca e, soprattutto, critica teatrale. Oggi la sua principale occupazione non ha più a che vedere con il giornalismo, ma la scrittura continua a essere un irrinunciabile punto di riferimento. Altrove è il suo primo romanzo, il romanzo del cuore, dove ci sono elementi della sua personalità, della sua storia, dei valori in cui crede, benché non si tratti di un libro autobiografico. Il 1° ottobre 2022, Altrove ha ottenuto la Menzione d’onore nell’ambito del Concorso Nazionale Letterario “Artisti” per Peppino Impastato.

Transizione energetica: protocollo di intesa tra Regione Umbria e Rse

Transizione energetica: protocollo di intesa tra Regione Umbria e RseMilano, 8 set. (askanews) – Definire politiche per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile: è quanto si propone il protocollo d’intesa tra Regione Umbria e Ricerca sul Sistema Energetico-Rse, sottoscritto dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dall’amministratore delegato di Rse Franco Cotana.

L’intesa è finalizzata alla pianificazione in materia di energia, con l’elaborazione di contributi tecnici specialistici nell’ambito dello sviluppo di un sistema energetico sicuro, resiliente, che punti a una maggiore autonomia e sicurezza energetica. L’accordo andrà a supportare la diffusione sul territorio delle comunità energetiche rinnovabili e dei gruppi di autoconsumo. Di particolare rilevanza è inoltre il sostegno ad attività di creazione di una strategia regionale dell’idrogeno: l’Umbria è infatti tra le Regioni pilota per la realizzazione di Hydrogen Valley, “progetti bandiera” del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per la prima annualità sono previste attività legate all’analisi dello sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia disponibili localmente, con particolare attenzione alle biomasse e al loro utilizzo per la produzione di energia elettrica, termica e di combustibili rinnovabili; lo sviluppo di reti di teleriscaldamento, realizzate secondo criteri di efficienza e sostenibilità, alimentate da fonti rinnovabili e dal recupero di calore altrimenti dissipato; l’impiego delle tecnologie dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio, in tutta la filiera che va dalla fonte primaria, alla conversione in idrogeno, al suo stoccaggio, alla distribuzione e all’utilizzo finale, sia per il trasporto pubblico e privato che nelle industrie di processo (ad esempio siderurgica, chimica, dei materiali da costruzione) nelle quali maggiore sia il valore aggiunto dell’impiego di tale vettore; la messa a sistema e a mercato della produzione di energia elettrica da fonte solare sul territorio regionale attraverso le opportunità offerte dai contratti di Power Purchase Agreement (PPA).

“Il lavoro di ricerca e di analisi di scenari, in particolare di supporto nella definizione dei piani energetici regionali che Rse soggetto strategico sta svolgendo, è indispensabile per definire quel mix energetico che localmente può permettere di realizzare efficacemente il percorso di decarbonizzazione ormai necessario – ha affermato la presidente della Regione Donatella Tesei che ha aggiunto – Siamo ben consapevoli di quanto sia indispensabile passare a un sistema economico a basse emissioni e soprattutto progettare questa transizione, facendo leva sugli attori che hanno expertise più appropriate per affrontare un processo così complesso. Siamo comunque determinati nell’obiettivo di diventare una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia. Un obiettivo che si sposa con la nostra identità di cuore verde d’Italia, che stiamo valorizzando sempre più perché non sia solamente un’eredità paesaggistica, ma una vera e propria missione anche in termini di efficientamento energetico e industriale. In quest’ottica, siamo tra le 5 regioni d’Italia che hanno identificato l’hydrogen valley come progetto bandiera progetto bandiera nel contesto del Pnrr. E oggi sigliamo anche l’accordo di collaborazione con Rse, che si inserisce come un tassello fondamentale della nostra strategia diversificata”. “Rse – ha detto l’amministratore delegato di Rse Franco Cotana – svolge un ruolo unico e strategico come partner scientifico di istituzioni come il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ambientale-Mase, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente-Arera, Province e Comuni. In particolare, Rse accompagna le Regioni nello sfidante percorso di transizione energetica. Il contributo tecnico specialistico che Rse fornirà in virtù dell’accordo siglato consentirà di sviluppare in Umbria un sistema energetico sicuro, efficiente e resiliente, in traiettoria con gli obiettivi di decarbonizzazione europei e in coerenza con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, a cui Rse ha dato un contributo significativo per la sua elaborazione. Particolare attenzione sarà posta sulle biomasse, utili alla produzione di energia elettrica, termica e di combustibili rinnovabili, e sulle Comunità Energetiche Rinnovabili. Ampio interesse sarà posto sulle tecnologie dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio, con puntuali analisi sulle potenzialità d’uso di questo vettore energetico. Il know how di eccellenza acquisito da Rse è a disposizione del Paese”.

L’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, nel sottolineare l’importanza del protocollo di intesa, ha aggiunto che “come amministrazione abbiamo ormai ben compreso che certe sfide non possono essere affrontate da soli. L’obiettivo ambizioso, di cui parlava la presidente Tesei, di diventare una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia richiede un livello di pianificazione complesso, in cui sarà fondamentale la collaborazione con un attore come Rse che ormai gioca un ruolo sempre più strategico a livello nazionale”. L’assessore ha infine sottolineato che “sarà indispensabile rendere questa partnership il più concreta possibile. Far sì che nei prossimi mesi vengano avviati dei tavoli di lavoro specifici su tematiche come l’individuazione delle aree idonee, le comunità energetiche, la mobilità elettrica e soprattutto lo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, in vista anche della definizione di una strategia regionale sull’idrogeno”. (Nella foto: l’amministratore delegato di Rse Franco Cotana e Donatella Tesei presidente della Regione Umbria)

Tokyo pronta a intervenire per impedire smottamento dello yen

Tokyo pronta a intervenire per impedire smottamento dello yenRoma, 8 set. (askanews) – Il Giappone è pronto a rispondere “adeguatamente” all’eccessiva volatilità sul mercato valutario dello yen, con tutte le opzioni sul tavolo. L’ha affermato oggi – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Kyodo – il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki, in seguito al recente deprezzamento della valuta nipponica.

“Il governo sta monitorando da vicino gli sviluppi nel mercato valutario con un accresciuto senso di urgenza”, ha detto Suzuki. “Adotteremo le misure appropriate per contrastare l’eccessiva volatilità senza escludere alcuna opzione”. Lo yen è già scivolato oltre i livelli ai quali il Giappone era intervenuto in precedenza per arginare la sua precipitosa caduta lo scorso anno. Suzuki ha affermato che il governo sta prestando attenzione alla volatilità, respingendo l’idea che abbia in mente livelli specifici quando si tratta di intervento.

Il dollaro è sceso fino a circa 146 yen in seguito alle dichiarazioni di Suzuki, prima di ritornare attorno ai 147 yen.

Al via ciclo conferenze su mostra “Gladiatori nell’Arena”

Al via ciclo conferenze su mostra “Gladiatori nell’Arena”Roma, 8 set. (askanews) – E’ stata inaugurata lo scorso 20 luglio la mostra “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a cura di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro e Silvano Mattesini. Dopo l’importante attività di manutenzione straordinaria condotta all’interno del criptoportico di collegamento tra il Colosseo e la più grande delle palestre dei gladiatori, nota con il nome di Ludus Magnus, una proiezione olografica permanente realizzata da Katatexilux ha restituito valore storico e scientifico al corridoio interrotto da un collettore idrico ottocentesco, e ne ha valorizzato la funzione di percorso di arrivo da parte delle coppie di gladiatori destinate ad affrontarsi sul piano dell’Arena.

E nello stesso spazio solcato dalle coppie di gladiatori è dedicata una esposizione temporanea che esibisce le armature dei contendenti ricostruite filologicamente a partire dall’iconografia riportata sui reperti antichi, quali lucerne, statuine fittili, oggetti miniaturistici in ambra, fino ad arrivare alle incisioni degli spettatori sui gradini della cavea dell’Anfiteatro e ai rilievi funerari. A questo “mondo” che a distanza di duemila anni non ha perso il suo fascino e attorno al quale, venuto meno il significato di giochi legati alle celebrazioni funebri, ruotava una vera e propria industria dell’intrattenimento, offerta dall’imperatore a Roma come propaganda politica, il Parco archeologico del Colosseo intende destinare un ciclo di conferenze presso la Curia Iulia, a cura di Alfonsina Russo e Federica Rinaldi, con l’obiettivo di offrire al pubblico un’opportunità unica di immergersi nella vita dei gladiatori, spaziando dai luoghi di addestramento, alle fonti antiche, alle immagini, senza trascurare gli aspetti giuridici e l’influenza esercitata sulle arti performative contemporanee.

Il ciclo si compone di 8 incontri e sostituisce, con una formula innovativa, il catalogo della mostra, ponendosi l’obiettivo di sviluppare con il supporto di studiosi ed esperti temi quali L’Architettura della macchina dello spettacolo 1. Studi recenti sul Ludus Magnus 2. Gli anfiteatri romani dotati di sotterranei e apparecchiature di spettacolo 3. Anfiteatri senza gladiatori Fonti antiche e normative sui gladiatori 1. La condizione giuridica dei gladiatori 2. I gladiatori nelle fonti antiche Immagini nel repertorio antico e moderno 1. Immagini dei gladiatori 2. Il Gladiatore nell’immaginario moderno e contemporaneo Il mondo della gladiatura al femminile 1. Le donne e l’arena Il ciclo di conferenze avrà inizio a partire dal mese di settembre, terminerà nel mese di dicembre 2023 e confluirà nel 2024 in una pubblicazione nell’ambito del quarto numero della collana Quaderni del PArCo (edizione Gangemi). I primi due appuntamenti sono dedicati a fare luce sulla “macchina dello spettacolo”, con un approfondimento sugli anfiteatri romani dotati di apparecchiature destinate ai combattimenti e un approfondimento sulla principale delle palestre di allenamento dei gladiatori, il Ludus Magnus a Roma. Ne parleranno Heinz-Jürgen Beste, membro scientifico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, esperto di edifici da spettacolo (14 settembre) e Simonetta Serra, funzionario archeologo della Sovrintendenza Capitolina di Roma, responsabile dell’area del Ludus Magnus (26 settembre).

Si proseguirà in ottobre (10 ottobre e 24 ottobre) con gli aspetti giuridici della gladiatura, analizzati da Claudio Togna, notaio e membro del Consiglio di Amministrazione del PArCo, e con la gladiatura nelle fonti antiche, raccontata da Silvia Orlandi, professore associato di Epigrafia Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma. Nel mese di novembre (7 novembre e 21 novembre) sarà invece la volta delle immagini dei gladiatori, sia nella percezione moderna e contemporanea con Steve della Casa, critico cinematografico e direttore artistico italiano, sia nel modo antico tra decorazione e commemorazione, con Massimiliano Papini, professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma, autore di studi e monografie sull’argomento.

Si chiude nel mese di dicembre (5 dicembre e 7 dicembre) con due diverse proposte: gli anfiteatri “senza gladiatori”, tema che sarà affrontato da Cinzia Vismara, titolare dell’insegnamento di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino fino al 2014 e massima esperta di studi sugli edifici da spettacolo in particolare nelle province occidentali romane; “le donne e l’arena”, tema che Gian Luca Gregori, professore ordinario di Epigrafia Latina e Antichità Romane nel Dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza Università di Roma affronterà sia dal punto di vista del mondo della gladiatura al femminile sia più in generale dal punto di vista della passione per i gladiatori da parte dell’universo femminile.

L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembre

L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembreRoma, 8 set. (askanews) – Al con-vivere Carrara Festival, sabato 9 settembre, alle 22.00 sul Sagrato Chiesa del Suffragio, l’Orchestraccia, un gruppo di musica folk-rock ispirato alla tradizione e cultura romana. Fondata nel 2011 da attori e musicisti con la comune idea di unire le proprie esperienze reciproche alla ricerca di una forma innovativa di spettacolo, una forma che comprendesse musica e teatro ispirato alla grande eredità del folklore romanesco ma con uno sguardo attuale e contemporaneo. Lo spunto di partenza di questo progetto è stato quello di riproporre il repertorio degli autori romani tra Ottocento e Novecento e tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. A questa idea si è aggiunta una produzione di canzoni e testi originali che, affiancati ai primi, ne testimoniano l’attualità e freschezza.

L’Orchestraccia rivisitando gli arrangiamenti e lo stile ha dato nuova luce a canzoni come “Alla renella”, “Te possino da’ tante coltellate”, “Ritornelli antichi” che sembrano scritte oggi; così come le poesie di Trilussa (“L’elezzione del Presidente” o “Le cose come stanno”) musicate in chiave rock-folk delineano ancora oggi il ritratto di un paese che nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in maniera prevaricatrice ed arrogante. Partendo da Roma, l’Orchestraccia abbraccia l’Italia intera e tutte le sue tradizioni stabilendo legami tra Belli e Sciascia, tra Dario Fo e Petrolini, tra la Pizzica salentina e lo stornello da osteria, tra i drammi delle società patriarcali del sud e i medesimi esempi nelle canzoni romane e così via percorrendo in lungo e in largo tutto lo stivale. A tutto questo si aggiungono i brani inediti della banda che s’ispirano all’attualità, alle storie dei giovani che oggi come allora hanno difficoltà a integrarsi nella società contemporanea, nella famiglia e nel mondo del lavoro, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti. Nel suono della banda coesistono vari elementi musicali e sonori: dal Rock ai ritmi latini, dallo Ska al Punk-rock e alla Patchanka, dal folk rock americano a delicati momenti classici e pop. L’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere e comusica mmuovere. L’Orchestraccia è composta da: Marco Conidi (cantautore/attore), Giorgio Caputo (attore), Luca Angeletti (attore), Guglielmo Poggi (attore), Salvatore Romano (chitarra), Angelo Capozzi (chitarra/ukulele), Gianfranco Mauto (pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece (violino), Mario Caporilli (tromba), Claudio Mosconi (basso) e Fabrizio Fratepietro (batteria).

La storia delle Olimpiadi raccontata in tre monete

La storia delle Olimpiadi raccontata in tre moneteRoma, 8 set. (askanews) – Le monete della Collezione Numismatica 2023 emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, celebrano “La Storia delle Olimpiadi in Italia”. La nuova serie, ispirata ai valori dello sport, debutta in vista dell’appuntamento sportivo mondiale dedicato ai Giochi Olimpici e alle Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.

Tre speciali monete in oro, dal valore nominale di 20 euro, in versione proof con una tiratura di 1.000 pezzi, dedicate alle edizioni delle Olimpiadi di Cortina 1956, Roma 1960 e Torino 2006. È disponibile anche un set completo delle tre monete in una tiratura di 500 pezzi. Cortina 1956 La moneta dedicata alle Olimpiadi di Cortina d’Ampezzo del 1956 è opera dell’artista incisore della Zecca dello Stato, Silvia Petrassi. Sul dritto il logo ufficiale della VII edizione dei Giochi olimpici invernali. Nel giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”; in basso, la firma dell’autore “PETRASSI”. Sul rovescio, al centro della composizione, raffigurazione della torcia Olimpica delle Olimpiadi Invernali del 1956 in evidenza sulle montagne di Cortina d’Ampezzo. Nel giro, la scritta “CORTINA D’AMPEZZO 1956 – OLYMPIC HERITAGE”; a destra, il valore “20 EURO”; a sinistra, rispettivamente in alto e in basso, “2023”, anno di emissione della moneta, e “R”, identificativo della Zecca di Roma.

Roma 1960 La moneta dedicata alle Olimpiadi di Roma del 1960 è opera dell’artista incisore della Zecca dello Stato, Valerio De Seta. Sul dritto, la raffigurazione del logo ufficiale dei Giochi della XVII Olimpiade. Nel giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”. Sul rovescio, al centro della composizione, raffigurazione della torcia Olimpica delle Olimpiadi del 1960 in evidenza sul Colosseo. Nel giro, la scritta “ROME 1960 – OLYMPIC HERITAGE”; in alto, il valore “20 EURO” e “2023”, anno di emissione della moneta; in basso, a sinistra, “R”, identificativo della Zecca di Roma; a destra, firma dell’autore “V. DE SETA”. Torino 2006 La moneta dedicata a Torino 2006, opera dell’artista incisore della Zecca dello Stato Silvia Petrassi, mostra sul dritto la raffigurazione del logo ufficiale della XX edizione dei Giochi olimpici invernali. Nel giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”; in esergo, la firma dell’autore “PETRASSI”. Sul rovescio, al centro della composizione, raffigurazione della torcia Olimpica delle Olimpiadi del 2006 in evidenza sulla Mole Antonelliana contornata dal profilo montuoso stilizzato della città di Torino. Nel giro, la scritta “TORINO 2006 – OLYMPIC HERITAGE”; a sinistra, rispettivamente in alto e in basso, il valore “20 EURO” e “2023”, anno di emissione della moneta; a destra, “R”, identificativo della Zecca di Roma.

Turismo, Confcommercio: vacanze a settembre per 11,5 mln d’italiani

Turismo, Confcommercio: vacanze a settembre per 11,5 mln d’italianiRoma, 8 set. (askanews) – Settembre si conferma ancora mese di vacanze. Sono 11,5 milioni gli italiani che scelgono l’ultima parte dell’estate per viaggiare, una o più volte, per un totale di 12,5 milioni di partenze, spendendo complessivamente quasi 5,2 miliardi di euro. Questi i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio – Swg riferiti al mese di Settembre.

Vincoli familiari, di lavoro e di studio non favoriscono però le lunghe permanenze a destinazione. Meno del 18% saranno infatti i viaggi di 7 giorni o più, oltre il 60% delle partenze saranno, invece, per uno o due pernottamenti al massimo. Viaggiare a settembre si rivela comunque una scelta fortemente voluta, non un ripiego: tra le motivazioni di base, infatti, 1 italiano su 3 lo definisce “il mese migliore” per visitare la destinazione prescelta e 1 su 4 dichiara di preferirlo perché è il mese in cui il territorio si anima di spettacoli, eventi culturali e iniziative.

Particolarmente attento alla programmazione della vacanza in ogni dettaglio, il viaggiatore settembrino ha già deciso a inizio mese dove e con chi andare – 6 casi su 10 – e stabilito anche dove alloggiare – 1 su 2 – mentre si dimostra più flessibile sul budget da mettere a disposizione, probabilmente disposto a indulgere su qualche piccola spesa extra. La voglia di sole prima dell’arrivo della stagione più fredda posiziona il mare in vetta alle mete di viaggio per 4 italiani su 10, ma città d’arte e montagna tengono bene, totalizzando un ulteriore 30% delle preferenze. Lo conferma anche la graduatoria delle regioni selezionate come top destination: Liguria, Toscana, Campania, Trentino Alto Adige e Lazio. L’orizzonte di riferimento è quasi esclusivamente nazionale: il 13% degli intervistati farà viaggi all’estero, quasi esclusivamente in Europa. Conseguentemente, il mezzo di trasporto principe per chi parte a settembre è l’auto privata, utilizzata da 6 italiani su 10.

Contrariamente a quanto rilevato ad agosto, l’albergo torna al primo posto come soluzione per il pernottamento: lo sceglie il 31% degli italiani in viaggio mentre seconde case di proprietà o in affitto e l’ospitalità di amici e parenti totalizzano complessivamente il 22%. B&B e affitti brevi, probabilmente trascinati dall’attrattività di città d’arte e borghi, attraggono un italiano su 3.

Time for Change, al Colosseo evento benefico per mondo più inclusivo

Time for Change, al Colosseo evento benefico per mondo più inclusivoRoma, 8 set. (askanews) – Annie Lennox, Nicola Piovani, Mahmood. E poi ancora, Jago, Luca Tommassini, Dergin Tokmak, Cristina Bowerman: tante star insieme per una notte da ricordare e soprattutto per sostenere la sfida di un mondo più inclusivo. Il 10 settembre il grande evento Time for Change si propone di incantare la città di Roma da uno dei suoi luoghi più iconici: uno tra i più grandi eventi benefici a favore di cause umanitarie globali si terrà nel suggestivo Parco archeologico del Colosseo con una serata esclusiva, riservata a 400 ospiti.

Dall’imbrunire fino alla notte stellata, la musica dal vivo sarà la grande protagonista anche grazie alla straordinaria partecipazione di Annie Lennox, la prima star internazionale ad aver aderito al progetto. Un’occasione unica per assistere ad una performance dell’artista che da anni si esibisce solo in contesti d’eccezione. Due artisti di talento indiscutibile insieme a Lennox comporranno il main cast di Time for Change: il premio Oscar Nicola Piovani, uno dei compositori e musicisti italiani più conosciuti e apprezzati al mondo, e Mahmood, autore e cantante molto stimato nella scena italiana e internazionale, che ha scalato le classifiche diventando uno degli artisti di nuova generazione più rilevanti. Due volte vincitore del Festival di Sanremo, si è esibito sul palco internazionale dell’Eurovision Song Contest, nell’edizione 2023, ospite speciale della BBC nella serata finale. Ad aprile 2024 partirà per il suo terzo tour europeo. Tra i talenti che hanno aderito a Time for Change c’è Jago, artista contemporaneo famoso per le sue sculture e installazioni artistiche fuori dagli schemi. La sua opera Look Down, sarà al centro del progetto scenografico: un invito a guardare in basso, a porre lo sguardo verso i più fragili. La scultura ha già fatto il giro del mondo, partendo da piazza del Plebiscito, a Napoli, per poi essere successivamente esposta nel deserto di Al Haniyah a Fujairah, negli Emirati Arabi Uniti, con il nome di Look Here, arrivando fino al palco di Time For Change al Tempio di Venere e Roma. Nel cast anche Dergin Tokmak performer di talento, l’artista definito “Limping Angel”, ballerino e acrobata tedesco affetto da poliomielite dall’età di un anno, a 12 anni ha imparato a ballare con le stampelle creando un vero e proprio genere di danza. E poi, il gusto della serata sarà stuzzicato dalle creazioni della chef stellata Cristina Bowerman che con il suo estro è da sempre pioniera della cultura gastronomica italiana e internazionale. Nel cast anche il cantante Leslie Sackey e i talentuosi gemelli Violin Twins, che sono arrivati a incantare perfino i Coldplay con la loro sorprendente versione al violino di “Viva la Vida”.

Artisti e talenti saranno orchestrati dalla creatività di Luca Tommassini alla direzione artistica dell’evento: cadenzata in sequenze, Tommassini ha immaginato una serata magica all’insegna dell’inclusione, un inno alla gioia e alla libertà, oltre le barriere fisiche e geografiche includendo musica, ballo, effetti visivi e partecipazione della platea. Time for Change nasce da un’idea di Danilo Cirilli, founder di Illiric, con l’obiettivo di utilizzare musica e arte come linguaggi universali a favore di cause umanitarie creando performance uniche all’interno di luoghi iconici. “In un’era in cui la velocità della comunicazione ci porta ad essere continuamente distratti, la musica e la voce dei leader globali può aiutarci ad accendere la luce su tematiche di interesse sociale e sollecitare le persone a passare all’azione in favore di chi ha più bisogno. È tempo di pensare al futuro, di costruire un mondo nuovo in cui regnino il diritto, l’eguaglianza e l’inclusività” afferma l’ideatore dell’evento Danilo Cirilli “Il Colosseo con la sua storia e la sua bellezza farà da sfondo all’evento Time for Change, creando un dialogo tra il mondo che c’era e quello che intendiamo costruire. Perché senza consapevolezza del passato non può esserci futuro”.

Per l’edizione 2023, grazie al Board Director del Rotary International Alberto Cecchini, l’evento sceglie di supportare End Polio, il progetto portato avanti da tempo dal Rotary International per l’eradicazione della poliomielite in tutto il mondo. “Ringrazio Time for Change per avere scelto di mettere l’arte e la musica degli artisti che si alterneranno sul palco a disposizione della Fondazione Rotary per sostenere sia il messaggio universale di un mondo più inclusivo sia per sollecitare l’attenzione del mondo sull’urgenza di arrivare quanto prima possibile all’eradicazione della polio.” dichiara Alberto Cecchini “Time for Change è un’occasione straordinaria per sostenere End Polio, invitare i nostri donatori a contribuire, ampliare la portata della nostra comunicazione e rafforzare le nostre partnership perché l’obiettivo di un mondo libero della polio è il regalo che vogliamo fare a tutti i bambini del mondo”. Con l’eco del motto “Play the future. It’s time for change!”, l’edizione 2023 di Time For Change, patrocinata dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, sceglie di sostenere la Fondazione Rotary, impegnata su diversi temi umanitari, dalla pace e risoluzione dei conflitti, all’accesso all’acqua pulita, all’alfabetizzazione, la prevenzione delle malattie, la salute materna ed infantile, lo sviluppo economico e la protezione ambientale e promuovere le donazioni a favore della campagna End Polio per l’eradicazione della polio. Il Rotary è vicino all’eliminazione della poliomielite. Se sarà eradicata, la polio sarà la seconda malattia ad essere eradicata nella storia dell’umanità dopo il vaiolo. Nel 1988, il Rotary ha guidato la creazione della Global Polio Eradication Initiative con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), l’UNICEF e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie a cui poi si sono uniti la Fondazione Bill & Melinda Gates e GAVI. La GPEI collabora con governi di tutto il mondo ed organizzazioni della società civile come GLOBAL CITIZEN ed altri partner. L’eradicazione della polio rimane la massima priorità del Rotary. Ad oggi, il Rotary ha contribuito con oltre 2,6 miliardi di dollari e innumerevoli ore di volontariato per aiutare a immunizzare più di tre miliardi di bambini contro la polio in tutto il mondo. Già nel 2018 a Roma l’organizzazione non governativa ha supportato la lotta contro la polio raccogliendo più di 500.000 dollari con l’evento “Gladiator in Concert” al Colosseo.