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Tag: Sanremo 2023

Visco: vicini allo stop sui tassi, rischio su economia è evidente

Visco: vicini allo stop sui tassi, rischio su economia è evidenteRoma, 6 set. (askanews) – A poco più di una settimana da un atteso direttorio della Bce, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco lancia un messaggio sulla manovra monetaria. “Ritengo che siamo vicini al livello al quale fermare l’incremento dei tassi di interesse”, mentre nell’area euro “ci sono dei segnali per cui in qualche modo possiamo essere rassicurati sui forti rischi di inflazione che temevano un anno fa”.

Come tutti i governatori di banche centrali dell’area euro, Visco partecipa al consiglio direttivo della Bce, che tornerà a riunirsi giovedì 14 settembre per decidere sulla politica monetaria comune. Nell’ultimo anno l’istituzione ha aggressivamente alzato i tassi di interesse, per 4,25 punti percentuali complessivi in risposta all’alta inflazione. Ma con il caro vita che si sta attenuando, mentre l’economia sembra perdere colpi, sono lievitate le attese per uno stop a questa stretta. I verbali del direttorio di fine luglio, pubblicati la scorsa settimana, hanno mostrato come già allora c’era chi avrebbe preferito una pausa, poi ha prevalso all’unanimità la scelta di alzare ancora i tassi (di 25 punti base).

Intervenendo ad un dibattito sull’inflazione, organizzato a Milano dall’Ispi, Visco ha deciso di farsi sentire, ricordando come oggi fosse l’ultimo giorno utile, dato che domani inizia la settimana di silenzio, che tradizionalmente i banchieri centrali rispettano prima delle riunioni operative al consiglio Bce. Per il futuro bisogna “essere aperti alla possibilità di muoversi in caso di nuovi shock inattesi” e bisogna anche “essere prudenti nel guidare” la linea monetaria, rispetto ai livelli attesi dai mercati sul medio periodo. Secondo Visco, “le condizioni monetarie dovranno restare sufficientemente restrittive” per “rassicurare” sulla risolutezza dell’istituzione a voler riportare l’inflaizone all’obiettivo del 2%.

Ma – ed è un messaggio chiave che il banchiere centrale italiano ha voluto rilanciare – bisogna anche stare attenti a non esagerare. Al Consiglio Bce c’è chi continua a sostenere che sia “meglio errare per eccesso” sui rialzi dei tassi di interesse, piuttosto che per difetto. “Io credo che sia veramente sbagliato: credo che bisogna evitare di fare troppo. Il rischio è evidente – ha spiegato Visco – perché per come è costruita la nostra economia, abbiamo effetti ritardati” dai rialzi del costo del danaro, “e già stiamo osservando come il credito sta andando giù. E non è ancora trasferita completamente” la stretta già operata. Intanto finora è andata avanti senza intoppi la manovra di inasprimento quantitativo, ossia la progressiva riduzione degli stock di titoli, prevalentemente pubblici accumulati dalla Bce. “Non abbiamo difficoltà, adesso, a uscire dall’ampio debito dei nostri portafogli, e il mercato si sta sostituendo, io non avverto questo problema”.

Visco semmai espresso scetticismi sul concetto di “tasso di interesse naturale” su cui alcuni ora ipotizzano dovrebbe orientarsi la Bce. “Mi sembra difficile”, ha detto. Pur spingendo verso la cautela, il governatore ha difeso le scelte compiute dalla Bce. I tassi di interesse sono stati “fatti salire molto rapidamente, a volte un po’ troppo rapidamente, secondo me, ma sono andati dove dovevano andare – ha detto -. Le aspettative di inflazione si sono riportate al 2%, siamo ancora stabili. Vi è nei mercati credibilità della Banca centrale e i tassi a medio termine sono restrittivi. Questo – ha ribadito – è quello che bisognava fare”. “Non mi piace il racconto giornalistico di una Bce che insegue la Federal Reserve”, ha poi osservato, ribadendo che le due istituzioni si sono mosse nelle loro strette monetarie in base a condizioni di economia e inflazione che erano diverse tra Usa e eurozona. Piuttosto “la politica monetaria non può essere ‘the only game in town”, e per rafforzare e rilanciare la crescita economica “ci sono questioni strutturali che vanno risolte”. E su questo versante, rispondendo ad una domanda specifica sul superbonus, il governaore ha osservato come avrebbe dovuto “finire presto”, ha detto. Invece è “andato avanti così, addirittura cresciuto, e forse c’erano meccanismi un po’ strani, lo abbiamo detto noi, lo ha detto l’Ufficio del Bilancio, ma era abbastanza così”. Più in generale “ci sono stati degli interventi necessari durante la pandemia, altri interventi necessari per contrastare l’effetto negativo, su alcune categorie più deboli, che siano imprese o famiglie, dell’aumento dei prezzi dell’energia, ma non possono essere strumenti permanenti in atto nel tempo da mantenere”, ha aggiunto.

Lancia Ypsilon, l’ultimo restyling prima del nuovo modello

Lancia Ypsilon, l’ultimo restyling prima del nuovo modelloMilano, 6 set. (askanews) – Dopo 38 anni di storia, 4 generazioni, 36 serie speciali e più di 4 milioni di unità vendute, Lancia Ypsilon si rinnova per l’ultima volta prima di lasciare spazio al nuovo modello elettrico e ibrido che sarà presentato nel 2024.

Ypsilon, da 11 anni sul podio delle vetture più vendute in Italia, è disponibile in tre allestimenti (Oro, Platino ed EcoChic) e nelle versioni Hybrid e Gpl, adatta a chi percorre lunghe distanze. Il Gpl, secondo la casa, consente un risparmio del 45%, o 700 euro, su una percorrenza di 15mila km. Prezzi da 17.650 euro. La nuova gamma Ypsilon è equipaggiata con il benzina 1.0, 3 cilindri, 70 CV (51,5 kW) della famiglia Firefly, abbinato a un motore elettrico Bsg da 12 volt e a una batteria al litio. “Con il lancio della nuova gamma, Ypsilon si rinnova aggiungendo contenuti in termini di connettività, efficienza e stile”, afferma Raffaele Russo, Managing Director di Lancia Italia.

Reggio Calabria, il 10 settembre memorial Gianluca Vialli

Reggio Calabria, il 10 settembre memorial Gianluca VialliRoma, 6 set. (askanews) – In occasione della partita di calcio “The Legend Gianluca Vialli”, che si terrà il 10 settembre a Reggio Calabria, nello Stadio Granillo, per commemorare il grande calciatore della nazionale, della Cremonese, della Sampdoria, della Juventus e del Chelsea, scomparso lo scorso mese di gennaio, il maestro orafo Michele Affidato, calabrese di Crotone, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per le sue capacità artistiche, espresse nella creazione delle sue opere per importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, realizzerà il premio “Nazionale Azzurri”, su commissione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024, il cui Direttore artistico è il cantautore Fabrizio Venturi, che sarà consegnato ad Alessandro Arena per l’impegno profuso a favore del progetto We Aut, struttura specializzata nell’assistenza ai bambini autistici.

“Il Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 ha voluto che l’opera ‘Nazionale Azzurri’, realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, fosse destinato alla Struttura We Aut, che si occupa dei bambini autistici. rappresentata da Alessandro Arena, al quale la consegnerò. Il maestro Michele Affidato realizza anche i premi per il nostro Festival, che intende, in questa occasione, elogiare il grande impegno sociale, umanitario e cristiano di We Aut per la nobile causa che lo anima” ha dichiarato Fabrizio Venturi che pochi giorni fa ha annunciato il regolamento della terza edizione del Sanremo Cristian Music Festival che si terrà nella città dei fiori, dal 7 al 9 febbraio 2023, in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana. Dopo l’adesione ed il sostegno del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024, anche l’Ufficio Sport, Turismo e Tempo Libero dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria -Bova, il cui Arcivescovo è Monsignor Fortunato Morrone, il quale è presidente della Conferenza episcopale calabra, ha comunicato che sarà a fianco della Nazionale Azzurri per l’evento “The legend Gianluca Vialli”, che si terrà a Reggio Calabria, il 10 settembre nello Stadio Granillo. Ad organizzare l’evento sportivo, patrocinato dal Comune di Reggio Calabria, dall’ Area Metropolitana di Reggio Calabria, dalla Regione Calabria e con il sostegno della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, è la Nazionale Azzurri di Alessandro Arena, con l’importante collaborazione di Nicola Elia Alvaro, agente e consulente delle figure sportive, di Biagio Maimone esperto in comunicazione sociale, insieme al Dream Team “The Wine Of The Champions” di Fabio Cordella, i quali daranno vita ad un memorabile evento di solidarietà.

Hanno già confermato la loro presenza Ivan Zamorano, Zè Maria, Marco Materazzi, Wesley Sneijder, Francisco Lima, Pippo Inzaghi, DJ Alessandro Basciano, Cafù, Vincent Candela, Ernesto Chevanton, Gianmaria Antinolfi, Gianluca Costantino, Massimo Taibi, Vincenzo Iaquinta, David Di Michele, Amauri, Julio Cesar, Kelvin Kuranyi, Marek Jankulosky, Giuseppe Sculli, Simone Pepe, Giacomo Tedesco, Emiliano Bonazzoli, Jorge Vargas, Francesco Cozza, Fausto Pizzi, Angelo Laganà. Sebastien Frey, Diego Lugano, Francesco Colonnese, il Campione Olimpico Luigi Busà, Avvocato Marco Monetti, Pierluigi Pardo, presentatore della trasmissione sportiva “Tiki Taka”, il giornalista Biagio Maimone, il gruppo musicale Eiffel 65, il conduttore televisivo Francesco Facchinetti, la vincitrice del grande fratello Vip Nikita, Francesco Monte, Pierpaolo Petrelli, l’ influencer Enzuccio il cantante brasiliano Gustavo Almeida, Il manager di Glorya Estefan J.C. Salvatierra, il tenore di fama internazionale Salvatore Cordella, il tenore del Teatro alla Scala di Milano Paride Cataldo e suo fratello il tenore Andrea Cataldo, i quali si esibiranno insieme formando un trio vocale di caratura mondiale, il cantante e compositore cubano Jon Secada, vincitore di due Grammy Awards, il quale ha venduto 20 milioni di album ed è stato il compositore per Gloria Estefan, Jennifer Lopez, Ricky Martin e il celebre cantautore Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, il quale si esibirà con le sue canzoni pochi minuti prima del calcio d’inizio. Il pittore colombiano John Mejia, allievo di Botero, sarà presente alla partita e dipingerà, a bordo campo, per l’occasione, un quadro raffigurante il volto di un bambino autistico, che sarà l’immagine ed il simbolo della Struttura We Aut.

RemTech Expo, il 13 settembre in Senato la presentazione

RemTech Expo, il 13 settembre in Senato la presentazioneRoma, 6 set. (askanews) – Mercoledì 13 settembre, alle ore 11.00 presso il Senato della Repubblica, Sala Nassirya si terrà la conferenza stampa di presentazione della XVII edizione di RemTech Expo, Hub Tecnologico Ambientale specializzato su argomenti focali quali risanamento, rigenerazione e multitransizione per lo sviluppo del terzo millennio, del gruppo Ferrara Fiere.

Un appuntamento atteso quello di RemTech Expo 2023 che prenderà il via il 20 settembre nella cornice di Ferrara Expo e che, per questa 17eima edizione, regalerà emozioni e tante novità, in uno scenario che accoglierà un parterre di relatori di assoluto livello, appartenenti al mondo politico, accademico, istituzionale e imprenditoriale, provenienti da tutto il mondo. L’appuntamento si caratterizza per essere non solo un momento di rappresentazione dello stato attuale e di condivisione delle prospettive future, ma una comunità di esperti, nazionali ed internazionali, che opera in forma permanente ed in cui il comparto pubblico ed il settore privato hanno la straordinaria opportunità di confrontarsi in maniera costruttiva ed efficace, sviluppando pensieri e progettualità a supporto del Paese, dell’Europa e del Pianeta tutto.

La comunità, qualificata ed ampia, è formata dagli enti governativi, pubblica amministrazione, organi di controllo, associazioni, società private, start up, università, centri ricerca, professionisti, in grado di sviluppare idee e proposte nell’ambito dei momenti di confronto e di un’intensa attività di networking, sessioni congressuali, gruppi di lavoro, corsi di aggiornamento, laboratori e serate culturali che caratterizzeranno questa nuova ed innovativa edizione. Sono oltre trecento le realtà private specializzate coinvolte e duecento le sessioni congressuali, con più di duemila tra “Ambassadors” e relatori presenti ai tavoli, e ben novanta i Paesi rappresentati. Alla conferenza stampa parteciperanno: Alessandro Morelli, Senatore della Repubblica e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega al Coordinamento della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici. Silvia Paparella, Consigliere Delegato di Ferrara Expo, General Manager di RemTech Expo Hub Tecnologico Ambientale. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica. Edoardo Rixi, Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. Stefano Laporta, Presidente del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente Snpa, Presidente dell’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra. Irene Priolo, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna, Assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile. Modera la conferenza stampa, Mario Benedetto, Giornalista de Il Tempo, professore aggiunto Luiss Business School. Conclude, Andrea Moretti, Presidente di Ferrara Expo.

Auto, Purcaro: rinnovare parco circolante e aumentare incentivi

Auto, Purcaro: rinnovare parco circolante e aumentare incentiviMilano, 6 set. (askanews) – “Condividiamo la necessità di rinnovare il parco auto italiano espressa dal Ministro Urso”. Così Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente Dekra Italia, in merito alle parole del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso delle interrogazioni di oggi alla Camera dei Deputati.

Secondo Purcaro “occorre una decisione che supporti gli incentivi al rinnovo delle motorizzazioni più obsolete nonchè una decisione allo stop dei veicoli più inquinanti”. Necessari anche “investimenti in prodotti e veicoli adeguati alle esigenze di mobilità anche in centri piccoli con spostamenti limitati con misure a sostegno della ricerca e dello sviluppo per tutta la filiera mantenendo il principio della neutralità tecnologica”.

In tal senso, “riteniamo che soltanto attraverso una regolamentazione flessibile e politiche industriali di medio e lungo periodo sarà possibile coniugare il processo verso la transizione ecologica con il rilancio del settore automotive”, conclude Puracaro.

Musicista ucciso a Napoli, Manfredi: dobbiamo fare tutti di più

Musicista ucciso a Napoli, Manfredi: dobbiamo fare tutti di piùNapoli, 6 set. (askanews) – “Noi dobbiamo tutti fare di più, chiunque rappresenti un’istituzione politica, amministrativa, spirituale deve dare sempre qualcosa in più. Dall’impegno quotidiano poi si misura l’efficacia dell’azione delle persone. Dall’omelia prendo la spinta a fare sempre di più e a fare sempre meglio”. Queste le parole del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando le parole dell’arcivescovo don Mimmo Battaglia a conclusione dei funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso lo scorso 31 agosto per futili motivi da un ragazzo di 17 anni.

“C’è stata una grande partecipazione popolare, tantissimi giovani, una grande emozione. Sicuramente – ha sottolineato il primo cittadino – è un dolore enorme perché è una morte assurda, una morte senza motivo e questo chiaramente colpisce tutti nel profondo del proprio cuore, ma deve essere anche un’occasione per avere una partecipazione civica sempre più presente in città”. Per Manfredi “Napoli, se vuole liberarsi di questi suoi fantasmi, lo deve fare con un grande impegno delle istituzioni, ma anche dei cittadini. Se riusciamo a reagire, se diamo una prospettiva positiva alla nostra città, significa che questi morti non sono stati inutili”.

Ritrovati in Israele reperti di periodo romano

Ritrovati in Israele reperti di periodo romanoRoma, 6 set. (askanews) – Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Gerusalemme, è stata presentata ufficialmente la straordinaria scoperta di quattro spade romane e della una testa di un giavellotto, rinvenuti in perfetto stato di conservazione a Seliq, all’interno di una grotta nella riserva naturale di Ein Gedi, e risalenti a circa 1.900 anni fa. Il ritrovamento è ancora più sorprendente poiché fortuito e frutto di un giro di routine effettuato da un gruppo di ricercatori che si erano recati sul luogo per alcune rilevazioni.

Il contesto del ritrovamento sembra suggerire che si tratti di un bottino di guerra sottratto all’esercito romano da parte di un gruppo di ribelli ebrei che erano soliti utilizzare le grotte della zona per nascondersi. Nella stessa grotta, circa 50 anni fa, furono scoperti i resti di un’iscrizione ebraica su una stalattite, realizzata con dell’inchiostro utilizzando l’antica forma di scrittura del periodo del Primo Tempio. È situata a nord di Ein Gedi, all’interno della riserva, in un’area rocciosa isolata e di difficile accesso e l’eccezionale scoperta delle spade ha dell’incredibile anche perché è legata proprio al ritrovamento di queste iscrizione: il dottor Assaf Gayer del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Ariel, il geologo Boaz Langford dell’Istituto di Scienze della Terra e del Centro per la ricerca sulle caverne dell’Università Ebraica di Gerusalemme e Shai Halevi, un fotografo della IAA, il dipartimento delle antichità, si erano infatti recati nella grotta con l’obiettivo di fotografarla, impiegando la fotografia multispettrale per decifrare alcune parti non visibili a occhio nudo.

Nel corso di questa operazione, mentre si trovava nella parte superiore della grotta, il dottor Geyer ha rinvenuto in un’area stretta e profonda la testa del giavellotto in uno stato di conservazione straordinario e in una fessura poco lontana ha trovato anche alcuni pezzi di legno lavorato che si sono rivelati parte dei foderi delle spade. In seguito al ritrovamento, i ricercatori hanno comunicato la scoperta al gruppo di ricerca della IAA preposto su questo specifico soggetto che si è recato nella grotta insieme al dottor Geyer e a Langford per un’attenta analisi di tutti gli anfratti.

Nel corso di questa seconda esplorazione, in una fessura stretta e profonda situata tra due stalattiti, i ricercatori hanno scoperto ben quattro spade di periodo romano, occultate anticamente e ottimamente conservate: tre di esse sono state ritrovate addirittura all’interno dei rispettivi foderi, realizzati in legno e cuoio e con alcune parti in metallo. Alla base dell’incredibile stato di conservazione, le condizioni di temperatura e di ridotta umidità garantite dalla grotta che hanno bloccato il deterioramento delle parti non in metallo, permettendo di trovare molto ben conservate anche le parti lignee delle impugnature delle spade.

La lunghezza della lama di tre spade è di circa 60-65 cm, dato che permette di classificarle come “Spatha Romana”. La quarta lama misura, invece, 45 centimetri, lunghezza che la rende ascrivibile alla tipologia delle spade con pomello ad anello. Complessivamente, l’analisi accurata dei reperti dopo il loro assemblaggio ha permesso di comprendere che le armi ritrovate sono spade standard utilizzate dai soldati dell’esercito di stanza nella Terra d’Israele durante il periodo romano. “L’occultamento delle spade e della testa del giavellotto all’interno di profonde fessure di una grotta isolata a nord di Ein Gedi suggerisce che le armi furono sottratte come bottino ai soldati romani o portate via dal campo di battaglia e che furono deliberatamente nascoste dai ribelli ebrei per poter essere riutilizzate. È probabile che i ribelli non volessero essere sorpresi con le armi addosso nell’evenienza di uno scontro con le autorità romane. Siamo solo all’inizio del percorso di ricerca relativo a questa grotta e al set di armi rinvenute al suo interno, e il nostro obiettivo è cercare di scoprire a chi appartenessero le spade, dove vennero realizzate, quando e da chi. Cercheremo di capire quale sia l’evento storico che portò alla rimozione delle armi dalla grotta, e se possa essere connesso alla ribellione di Bar Kochba, avvenuta tra il 132-135 d.C. Questa scoperta che tocca un momento storico è agghiacciante ed emozionante. Non tutti sanno che a causa delle condizioni climatiche secche, nel deserto si conservano reperti che non sono sopravvissuti in altre parti del Paese. Si tratta di una capsula del tempo davvero unica”, ha commentato il dottor Eitan Klein, direttore del Judean Desert Survey Project.

Lavoro, Schlein: destra frena su salario minimo, per Pd priorità

Lavoro, Schlein: destra frena su salario minimo, per Pd prioritàRavenna, 6 set. (askanews) – “In Italia ancora non c’è il salario minimo e la destra sta frenando. Il Pd, insieme alle altre forze dell’opposizione, è impegnato su questa battaglia”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante il confronto ‘Il lavoro prima di tutto’ alla Festa nazionale dell’Unità a Ravenna.

“Stiamo per discutere di una manovra importante – ha detto Schlein -. Per il Pd la priorità è sicuramente quella di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, motivo per cui stiamo facendo anche una battaglia per aumentare i salari, per stabilire un salario minimo nel Paese. Siamo qui alla Festa di Ravenna dove ospitiamo la ministra Diaz”, secondo vicepresidente del governo spagnolo, “che ha dimostrato come si può mettere al tavolo le imprese, i sindacati e negoziare una riforma che riduca i contratti a termine e contrasti la precarietà. La Spagna è un Paese dove hanno aumentato nel corso del governo Sanchez il salario minimo, lo hanno rafforzato fino a 1.080 euro”. In Italia invece “ancora non c’è – ha aggiunto la segretaria dem – e la destra sta frenando. Il Pd, insieme alle altre forze dell’opposizione, è impegnato su questa battaglia a raccogliere firme in tutto il Paese per dire che sotto i 9 euro all’ora non è lavoro ma è sfruttamento, per dire che dobbiamo sostenere con forza la contrattazione collettiva e farne valere gli effetti verso tutte le lavoratrici e i lavoratori”.

Galella: “Inviniveritas” progetto per futuro del vino in Basilicata

Galella: “Inviniveritas” progetto per futuro del vino in BasilicataMilano, 6 set. (askanews) – “Un progetto all’avanguardia, una pietra miliare su cui costruire il futuro della vitivinicoltura in Basilicata. Per ora la ricerca ha interessato l’Aglianico del Vulture e il Primitivo, i vitigni più importanti per la Basilicata e il Sud Italia, per essere in futuro estesa all’intero comparto lucano”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche agricole della Regione Basilicata, Alessandro Galella, nel corso della presentazione dei risultati del progetto “Inviniveritas, innovare la vitivinicoltura lucana: verso la rigenerazione varietale, la selezione dei vitigni locali e le proprietà ossidanti dei vini”.

Il progetto nasce dalla collaborazione del Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture, Consorzio Qui Vulture e Consorzio Matera Dop, in partenariato con l’Università della Basilicata, l’Alsia-Agrobios e il Cnr, e punta alla selezione di cloni tolleranti-resistenti alle principali fitopatie della vite attraverso l’impiego di strategie innovative di miglioramento genetico, con la classificazione di sette nuove varietà autoctone ed altrettante varietà resistenti a Oidio e Peronospora. Per quanto riguarda la vinificazione, nel progetto sono incluse attività indirizzate alla selezione di ceppi di lieviti in grado di migliorare il carattere ed il valore del vino ottenuto”. “La crisi del comparto generata dalla Perenospera con i danni incalcolabili procurati ai nostri vigneti ci impone di impiegare strategie innovative di difesa dall’agente patogeno riducendo i trattamenti fitosanitari come ci richiede la stessa Unione europea” ha spiegato Galella, sottolineando che “gli esiti raggiunti ci permettono di difendere i vitigni ed esaltare nello stesso tempo la biodiversità e le caratteristiche uniche dei nostri vini. E’ certamente un progetto da continuare – ha concluso l’assessore – che ha fatto registrare risultati importanti in soli tre anni e che cercheremo di rifinanziare con la nuova programmazione per ampliare la rete sul territorio dei gruppi operativi e coinvolgere nel trasferimento delle conoscenze sempre più aziende per far si che le innovazioni siano sempre più alla portata di tutti”.

La Regione Basilicata ha precisato che “Inviniveritas” è uno dei 24 finanziati dalla Misura 16 del Psr 2014-2020, che sostiene le buone pratiche nel campo dell’innovazione e della cooperazione in agricoltura.

Mps: in Borsa -5,6%, Unipol stringe su Sondrio e allontana ipotesi Bper

Mps: in Borsa -5,6%, Unipol stringe su Sondrio e allontana ipotesi BperMilano, 6 set. (askanews) – Mps scivola a Piazza Affari dopo la mossa del gruppo Unipol che stringe sulla Popolare di Sondrio. Mossa che potrebbe portare a un asse con Bper, allontanando così la possibilità di un un’operazione di M&A con il Monte. Il titolo dell’istituto senese ha perso il 5,64% scendendo a 2,325 euro.

Ma le vendite non hanno risparmiato gli altri istituti bancari, su cui pesano i timori di una recessione globale: Unicredit ha ceduto il 4,99%, Bper il 3,6%. Si è salvata solo la popolare valtellinese (+1,5%) dopo essere balzata anche del 10% in apertura sulla notizia che Unipol, già primo azionista con il 9,5%, ha chiesto alla Bce l’autorizzazione a salire fino al 19,99%. L’eventuale incremento della partecipazione – sottolinea Unipol – “consentirebbe al gruppo di consolidare la partnership industriale e societaria con la Popolare di Sondrio nel comparto della bancassicurazione Vita e Danni, recentemente rinnovata per un periodo di cinque anni, rafforzandone l’impostazione in chiave strategica, aumentare la stabilità dell’assetto azionario della Popolare di Sondrio per il positivo perseguimento dei propri obbiettivi di piano industriale e stimolare l’evoluzione della Banca secondo le migliori practice di mercato”.

L’incremento della quota darebbe maggior forza all’ipotesi di un’aggregazione della Sondrio con Bper, di cui il gruppo Unipol già detiene il 19,9%, per dar vita a un polo forte in grado di insidiare Banco Bpm come terzo polo bancario nazionale. In tal senso, la mossa di Unipol potrebbe far uscire definitivamente Bper dalla rosa dei pretendenti del Monte. Tra l’altro, a giugno, sia Carlo Cimbri sia Piero Luigi Montani avevano già smentito un interesse di Bper per la banca senese. Interesse smentito solo pochi giorni fa anche dal Banco Bpm, che ha ribadito la sua strategia stand alone, presupposto del piano industriale di fine anno.