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Tag: Sanremo 2023

Difesa, Crosetto: in Polonia ottimo incontro con Zalewski

Difesa, Crosetto: in Polonia ottimo incontro con ZalewskiMalbork (Polonia), 23 dic. (askanews) – “In Polonia ottimo incontro con il Vice Ministro della Difesa polacco Pawel Zalewski che ha espresso apprezzamento per impegno Difesa italiana nel Paese e grande interesse a portare avanti iniziative comuni ambito militare, industriale e in organizzazioni internazionali”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in un tweet.

Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha visitato oggi il Comando Operativo di Vertice Interforze si è collegata con i militari impegnati nelle diverse operazioni. Tra queste il “Marceglia” dove a bordo si trovava il ministro Crosetto.  

Il saluto di Meloni ai militari italiani: sia un anno di orgoglio per la nostra nazione

Il saluto di Meloni ai militari italiani: sia un anno di orgoglio per la nostra nazioneRoma, 23 dic. (askanews) – “Voi non lavorate per me e io non lavoro per voi. Lavoriamo tutti per lo stesso unico straordinario puzzle che si chiama Italia. Siccome capiamo il sentimento e il valore che questo comporta cerchiamo ogni giorno di fare del nostro meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in visita al Comando Operativo di Vertice Interforze, nel saluto in video conferenza con i contingenti italiani dislocati in vari teatri operativi nel mondo.

“Vi ribadisco il grazie a nome di ogni singolo italiano per quel che fate nel mondo. Auguro a voi, a noi, all’Italia intera un anno di orgoglio per la nostra nazione”, ha aggiunto. Meloni si è collegata con i contingenti in Iraq, Libano, Libia, Gibuti, Niger, Kuwait, Kosovo, Lettonia, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Bosnia Herzegovina, Gerusalemme, Mar Baltico e con la Nave Vulcano in Egitto. In Italia erano collegati Napoli per l’operazione Strade sicure e la Difesa Aerea a Istrana.

“Non c’è stata nazione in cui mi son trovata in cui non mi sia stato fatto riferimento al lavoro che voi compiete, all’importanza, al ruolo, alla professionalità di quel lavoro. Se io posso difendere gli interessi italiani, se io posso rafforzare il protagonismo italiano è fondamentalmente grazie alla credibilità che costruite con i vostri sacrifici. Il lavoro che fate voi aiuta me a fare il mio lavoro, il lavoro che faccio io deve aiutare voi a fare meglio il vostro lavoro”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel saluto in video conferenza. “Voi fate dei sacrifici e correte dei rischi – ha aggiunto – per difendere la libertà e la sicurezza di persone che non conoscete in nazioni che non sono la vostra. Lo fate perchè sapete che è giusto e lo fate perchè sapete che il prestigio e la credibilità che costruite mattone dopo mattone torneranno come strumento essenziale in termini di capacità dell’Italia di difendere e rappresentare i suoi interessi nazionali. Non sono scelte che si fanno per interesse personale, per se stessi. Perché i sacrifici che portate avanti, le responsabilità e le difficoltà che vi caricate non hanno un compenso adeguato sono scelte che si fanno quando si ritiene che c’è qualcosa di più importante di quello che è importante per noi stessi. Si fanno perché ce lo chiede la coscienza”.

Meloni a militari italiani: sia anno orgoglio per nostra nazione

Meloni a militari italiani: sia anno orgoglio per nostra nazioneRoma, 23 dic. (askanews) – “Voi non lavorate per me e io non lavoro per voi. Lavoriamo tutti per lo stesso unico straordinario puzzle che si chiama Italia. Siccome capiamo il sentimento e il valore che questo comporta cerchiamo ogni giorno di fare del nostro meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel saluto in video conferenza con i contingenti italiani dislocati in vari teatri operativi nel mondo.

“Vi ribadisco il grazie a nome di ogni singolo italiano per quel che fate nel mondo. Auguro a voi, a noi, all’Italia intera un anno di orgoglio per la nostra nazione”, ha aggiunto. Meloni si è collegata con i contingenti in Iraq, Libano, Libia, Gibuti, Niger, Kuwait, Kosovo, Lettonia, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Bosnia Herzegovina, Gerusalemme, Mar Baltico e con la Nave Vulcano in Egitto. In Italia erano collegati Napoli per l’operazione Strade sicure e la Difesa Aerea a Istrana.

Mes, Salvini: nessun “caso Italia” in Europa (e difende Giorgetti)

Mes, Salvini: nessun “caso Italia” in Europa (e difende Giorgetti)Roma, 23 dic. (askanews) – “Nessun ‘caso Italia’” in Europa sul Mes, il fondo salva Stati che la Camera ha bocciato. Lo ha affermato il Ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, interpellato a margine della sua visita all’ospedale Buzzi di Milano.

“L’economia italiana è solida, cresciamo di più dei francesi e dei tedeschi. Il Mes era uno strumento inutile, non utilizzato, superato, dannoso. Un pensionato o un operaio italiano avrebbero dovuto pagare per salvare una banca tedesca. Il Parlamento ha esercitato il suo diritto democratico di bocciare uno strumento inutile e dannoso e lo spread è sceso. Abbiamo fatto quello che era nostro dovere fare per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani”. Alla domanda sul fatto che il leghista Giancarlo Giorgetti ieri abbia dichiarato che come Ministro avrebbe avuto interesse ad approvarlo, Salvini ha risposto: “Come merce di scambio su altro è vero, ma è stata una scelta coerente, la Lega ha sempre avuto la stessa idea sul Mes. E’ stato un voto non ideologico ma pragmatico”.

Il segretario generale dell’Onu Guterres: nulla può giustificare l’orribile attacco di Hamas del 7 ottobre

Il segretario generale dell’Onu Guterres: nulla può giustificare l’orribile attacco di Hamas del 7 ottobreRoma, 23 dic. (askanews) – “Nulla può giustificare l’orribile attacco lanciato da Hamas il 7 ottobre o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi”, lo scrive in un tweet su X, il segretario generale Onu Antonio Guterres, tornando a chiedere che tutti gli ostaggi “rimasti” nelle mani di Hamas siano “rilasciati immediatamente e senza condizioni”.

Guterres ha poi commentato la risoluzione del consiglio di sicurezza dell’Onu, adottata ieri, sottolinesndo che “possa contribuire a migliorare la fornitura degli aiuti tanto necessari, ma un cessate il fuoco umanitario è l’unico modo per iniziare a soddisfare i bisogni disperati della popolazione di Gaza e porre fine al loro incubo in corso”. Dopo complessi negoziati e molte tensioni, il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha infatti votato per chiedere aiuti umanitari “su ampia scala” per Gaza. La risoluzione è passata con 13 voti a favore e due astensioni, di Russia e Stati uniti.

“Dopo molte notti di negoziazioni siamo arrivati alla soluzione giusta”, ha detto l’ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu Linda Thomas Greenfields. La Russia aveva presentato un emendamento chiedendo il cessate il fuoco. Gli Usa hanno posto il veto. Il testo della risoluzione “chiede a tutte le parti di autorizzare e facilitare la consegna immediata, sicura e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala”. Per far questo, serve “l’urgente adozione di misure”. Il Consiglio di sicurezza auspica che l’espansione degli aiuti umanitari contribuisca a creare le condizioni per arrivare ad un cessate il fuoco “duraturo”.

Su X Guterres è anche tornato a difendere la soluzione dei due Stati: “Per quanto difficile possa sembrare oggi, la soluzione dei due Stati – in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e gli accordi precedenti – è l’unica via verso una pace sostenibile” e “qualsiasi suggerimento contrario nega i diritti umani, la dignità e la speranza al popolo palestinese”, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu, dopo le dichiarazioni di alti rappresentanti israeliani che hanno messo in discussione la soluzione dei due Stati.

Sogin, Caorso: rientrati dalla Slovacchia manufatti radioattivi

Sogin, Caorso: rientrati dalla Slovacchia manufatti radioattiviRoma, 23 dic. (askanews) – Nella centrale di Caorso (Piacenza) si è concluso ieri il quarto e ultimo trasporto con il quale sono rientrati dall’impianto Javys di Bohunice, in Slovacchia, 100 manufatti contenenti i residui del trattamento di 860 tonnellate di resine e fanghi radioattivi. Gli ultimi 24 manufatti, sistemati in quattro container, sono rientrati su due mezzi stradali, sotto il controllo delle diverse Autorità preposte. Lo sottolinea una nota di Sogin.

Tra il 2020 e il 2022 Sogin aveva inviato in Slovacchia 5.860 fusti da 220 litri, di cui 5.500 contenenti resine a scambio ionico esaurite (800 tonnellate) e 360 contenenti fanghi radioattivi (60 tonnellate) derivanti dal pregresso esercizio della centrale. In Slovacchia questi rifiuti sono stati inceneriti e condizionati, un trattamento che ha permesso di ridurre il loro volume di oltre il 90% rispetto a quello iniziale.

Il loro allontanamento ha permesso inoltre a Sogin di svuotare il deposito temporaneo ERSMA, nel quale ora sono in corso i lavori di adeguamento, che ospiterà i rifiuti che saranno prodotti dalle prossime attività di smantellamento del vessel e degli internals dell’edificio reattore. I 100 manufatti rientrati sono stati stoccati nel deposito temporaneo ERSBA 2, nel frattempo adeguato agli attuali standard di sicurezza, senza dover realizzare altre strutture di stoccaggio, pronti per essere conferiti al Deposito Nazionale, una volta disponibile.

Il valore complessivo delle attività di trasferimento, trattamento dei fusti radioattivi e di rientro dei manufatti condizionati è stato di 37 milioni di euro.

Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino Rossini

Pistoia, oggi ‘Petite messe solennelle’ di Gioacchino RossiniRoma, 23 dic. (askanews) – “Buon Dio, eccola terminata questa povera piccola messa. Ho composto della musica sacra (“musique sacrée”) o della dannata musica (“sacrée musique”)? Ero nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!”. Così Gioachino Rossini scriveva sulla partitura autografa della Petite Messe Solennelle, l’”ultimo peccato mortale” della sua vecchiaia, come lui stesso lo definì, venuto alla luce cinque anni prima della sua morte durante l’esilio dorato di Passy, alle porte di Parigi.

La Stagione Concertistica al Manzoni, curata da Daniele Giorgi e promossa da ATP Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, ha scelto di proporre al pubblico per l’appuntamento pre-natalizio, oggi alle 20.30, proprio questa “piccola”, originalissima messa non destinata all’uso liturgico, concepita per un organico cameristico di 4 voci soliste, 8 coristi, 2 pianoforti e un armonium ed eseguita per la prima volta nel 1864 per pochi eletti spettatori nella dimora del committente e amico, il banchiere Conte Alexis Pillet-Will. Nel 1867 la composizione venne poi sottoposta dallo stesso autore ad un raffinato lavoro di orchestrazione, ma al Teatro Manzoni sarà possibile ascoltare la suggestiva versione originale, con il coro numericamente ampliato per rendere giustizia all’acustica della grande sala. L’esecuzione è affidata al Coro Filarmonico di Torino “R. Maghini” (che collabora regolarmente con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI ed è ospite frequente nelle stagioni pistoiesi) sotto la guida di Claudio Chiavazza, e a quattro valenti solisti, Eleonora Bellocci (soprano, che sostituisce Arianna Vendittelli, impossibilitata a prendere parte al concerto per un’improvvisa indisposizione), Valentina Vanini (mezzosoprano), Valentino Buzza (tenore) e Mauro Borgioni (baritono). Al pianoforte, Andrea Rebaudengo e Antonio Valentino, entrambi protagonisti di prestigiose carriere cameristiche e, all’armonium, Matteo Cotti, che collabora regolarmente col Coro “R. Maghini”.

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Cultura, ad Ercolano apertura straordinaria a Natale e Capodanno

Cultura, ad Ercolano apertura straordinaria a Natale e CapodannoRoma, 23 dic. (askanews) – Il parco archeologico di Ercolano partecipa all’iniziativa del ministero della cultura e offre l’opportunità di visitare il sito nei giorni di Natale e Capodanno. Turisti e appassionati del parco potranno approfittare di questa straordinaria possibilità e trascorrere delle ore all’interno dell’antica Ercolano respirando l’aria di festa tra le strade e le case della città romana. Il parco sarà accessibile nei soliti orari di visita: dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30). I biglietti di ingresso sono acquistabili presso la biglietteria e online al sito www.coopculture.it.

Pisa capitale della street art fino al 7 gennaio

Pisa capitale della street art fino al 7 gennaioRoma, 23 dic. (askanews) – Installazioni site specific in luoghi simbolo della città, murales di artisti famosi in tutto il mondo e allestimenti che rileggono lo stile Bauhaus degli Avanguardisti. In vista delle prossime festività la città di Pisa apre le porte agli appassionati dell’arte urbana, ospitando alcuni tra i maggiori street artist al mondo. Nell’ambito del Festival della Strada, manifestazione artistica curata da Gian Guido Grassi e promossa da Fondazione Palazzo Blu e Fondazione Pisa, con il contributo del Comune di Pisa e del Consiglio della Regione Toscana, fino al 7 gennaio la Città della Torre sarà la “casa” delle opere di Eduardo Kobra, Gonzalo Borondo, 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto, distribuite tra Palazzo Blu, la Chiesa della Spina, ed il quartiere di Porta a Mare, dove alcuni di loro dipingeranno una serie di murales per cementare la nuova identità di quest’area come distretto d’arte urbana e museo a cielo aperto.

Così come accaduto per il Centro Maccarrone, dove Kobra ha firmato uno dei murales più estesi in Italia, raffigurante Galileo Galilei, le superfici dei palazzi cittadini si trasformeranno così in eccezionali tele artistiche. Aris lavorerà sul muro perimetrale delle scuole Beltrami, coinvolgendo i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down sez. Pisa; Etnik dipingerà, sul deposito della polizia idraulica, un collage ispirato alle architetture della città di Pisa, mentre Zed1 arricchirà un’abitazione nel quartiere di Porta a Mare, realizzando un’opera raffigurante una donna con un grande cuore dal quale nascono delle rose. A Palazzo Blu proseguono invece le due mostre in dialogo con le Avanguardie al centro del percorso principale. La prima è allestita nella Sala della Biblioteca, dove Eduardo Kobra ha creato una contemporanea Scuola di Atene, attingendo dai ritratti degli Avanguardisti; mentre la seconda è ospitata nella Dimora nobiliare del palazzo, dove è esposta la collettiva di 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto i quali rileggono lo stile Bauhaus attraverso le loro opere. In parallelo, sempre sul Lungarno Gambacorti, nella Chiesa della Spina è possibile ammirare l’installazione “Non Plus Ultra”, di Gonzalo Borondo, artista spagnolo classe 1989 che dal 2007 interviene nello spazio pubblico sviluppando un linguaggio originale, in connessione con il luogo d’azione e la percezione fisica e simbolica degli spazi.

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Tajani: rispettiamo la Corte costituzionale dell’Albania, ottimista su decisione

Tajani: rispettiamo la Corte costituzionale dell’Albania, ottimista su decisioneTirana, 22 dic. (askanews) – Missione in Albania per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, per i tradizionali auguri di Natale ai militari impegnati all’estero e un incontro con il capo dell’esecutivo di Tirana, Edi Rama. Una visita che ha consentito al titolare della Farnesina di ritornare sul Protocollo firmato dai due Paesi per una gestione ordinata dei flussi migratori. “Noi rispettiamo le decisioni della Corte costituzionale albanese”, che ha sospeso l’accordo in attesa di una revisione. “Quando avrà deciso, procederemo”, ha detto il ministro.

La Corte costituzionale ha sospeso la sua attuazione dopo la presentazione di due ricorsi dell’opposizione, che ha sollevato dubbi sulla costituzionalità del testo. La prima udienza è prevista per il 18 gennaio. Se arriverà il via libera, il Protocollo sarà approvato dal Parlamento il giorno stesso e “l’Albania aiuterà l’Italia a raccogliere migranti che devono essere accompagnati nei loro paesi di origine” ha spiegato il ministro, assicurando che “sarà rispettato il diritto delle persone” che saranno trasferite con navi militari italiane nelle due aree messe a disposizione dall’Albania per l’identificazione dei migranti e l’esame della richiesta di protezione internazionale. “Non mi sono permesso valutazioni sull’esito della decisione, sarei stato scorretto”, ha poi aggiunto Tajani dopo l’incontro con Rama. “Voglio essere ottimista, sperando che in tempi rapidi ci sia una risposta positiva, così da andare avanti con questo progetto”. Al suo arrivo nel Paese dei Balcani occidentali, il vicepremier si è recato in visita al porto di Shengjin, area destinata ad ospitare la struttura in cui avrà luogo la prima identificazione degli immigrati. La seconda si trova a Gjader, tra le città di Lezha e Scutari. “La collaborazione nella lotta contro i trafficanti di esseri umani” rappresenta il fulcro centrale dell’accordo con Tirana, ha detto Tajani.

Nel porto di Shengjin sorgerà una struttura dedicata alle attività di soccorso, di prima assistenza e di rilevamento segnaletico e di impronte digitali. Nella seconda struttura sarà svolto l’esame della domanda di protezione internazionale e, per chi non ne avrà i requisiti, saranno effettuate le procedure per il rimpatrio. I due centri funzioneranno secondo la normativa italiana, europea e internazionale in materia, ha ricordato Tajani. Le procedure saranno quelle italiane e saranno svolte esclusivamente dalle autorità italiane amministrative e giudiziarie. “I centri saranno vicino a un ospedale, quindi anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari tutti gli immigrati che arriveranno in Albania saranno tutelati nel modo migliore possibile”, ha aggiunto il ministro. Dopo aver lasciato il porto di Shengjin, Tajani si è diretto presso la sede dei Finanzieri italiani di stanza a Durazzo. I militari sono in tutto 24: nove di questi sono dispiegati a Valona. Il vicepremier ha testimoniato loro “la vicinanza” e “la riconoscenza” dell’Esecutivo e dello Stato per il lavoro fatto ogni giorno. “Siete l’immagine dell’Italia e parte importante della nostra politica estera”, “un fiore all’occhiello del Paese”, ha detto Tajani ai militari presenti.

L’occasione della visita è stata infine utile anche per affrontare un tema d’attualità politica: il voto sul Mes. Tajani ha spiegato che “apportando delle correzioni”‘ Forza Italia è “favorevole” alla sua approvazione. “Le nostre critiche al Mes sono critiche europeiste e non sovraniste, che abbiamo sempre fatto”, ha aggiunto il ministro, che non vede un rischio di isolamento dell’Italia a Bruxelles né motivi di una possibile spaccatura all’interno dell’esecutivo. “Il voto diverso in Parlamento ieri non ha niente a che vedere con la solidità del governo o la coesione della maggioranza”, ha precisato, prima di lanciare una “sfida” alla sinistra: l’opposizione sta utilizzando il Mes, pur nelle sue divisioni e nelle sue contraddizioni, come una questione di interesse nazionale. Non ho sentito una parola sull’Unione bancaria e sull’armonizzazione fiscale. Se vogliamo una politica macroecomica europea dobbiamo avere un pacchetto complessivo. La sfida che lancio alla sinistra è questa”. (di Corrado Accaputo)