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Tag: Sanremo 2023

Femminicidi, dall’inizio dell’anno sono 109 le donne uccise

Femminicidi, dall’inizio dell’anno sono 109 le donne ucciseRoma, 11 dic. (askanews) – Sono 109 le donne vittime di femminicidi di cui 90 in ambito familiare/affettivo; 58 quelle uccise da partner/ex partner. Il dato, aggiornato al 3 dicembre, costituisce la parte drammaticamente visibile di un fenomeno profondo e complesso, quello della violenza di genere, evidenziato nel documento di analisi “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, elaborato dal Servizio Analisi Criminale, che esamina la tematica attraverso l’elaborazione dei dati della Banca dati delle Forze di polizia.

Nel documento presentato oggi presso la Direzione Centrale Polizia Criminale a Roma viene esaminato l’andamento degli omicidi volontari consumati nel biennio 2021-2022 e nel periodo 1 gennaio-30 settembre 2023. Nei primi nove mesi dell’anno, gli autori (per il 73 % italiani) nell’85% dei casi ha un’età superiore ai 30 anni, e il 59% ha più di 45 anni . Le donne uccise da partner o ex partner (per l’81% italiane), nel 64% dei casi avevano più di 45 anni e il 28% erano ultrasessantacinquenni. 

Al via i concorsi (con le nuove modalità del Pnrr) per assumere oltre 30mila docenti nelle scuole

Al via i concorsi (con le nuove modalità del Pnrr) per assumere oltre 30mila docenti nelle scuoleRoma, 11 dic. (askanews) – Al via i concorsi, con le nuove modalità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per l’assunzione in ruolo di oltre 30mila docenti nelle scuole di ogni ordine e grado: i bandi, pubblicati questa mattina sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, prevedono la copertura di 9.641 posti nella Scuola primaria e dell’infanzia e di 20.575 posti in quella secondaria di primo e di secondo grado. Il MIM è in attesa dell’autorizzazione per un ulteriore contingente di circa 14 mila posti.

“Questi nuovi bandi e le future assunzioni – ha dichiarato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – confermano il nostro convinto proposito, nel quadro degli impegni assunti in sede europea con il PNRR, di valorizzare il ruolo dei docenti, garantendone nuove competenze e la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese”. Secondo le regole del periodo transitorio del PNRR, ai concorsi per la Scuola secondaria sono ammessi anche i candidati che – insieme al titolo di studio di accesso alla classe di concorso richiesta – nei 5 anni precedenti abbiano svolto almeno 3 anni scolastici di servizio nelle istituzioni scolastiche statali (di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso per cui si concorre) oppure abbiano già conseguito, entro il 31 ottobre 2022, i 24 CFU/CFA quale requisito del previgente ordinamento.

Il concorso – spiega il Ministero – prevederà una prova scritta e una orale. Quella scritta, da svolgere in modalità ‘computer based’ in 100 minuti, sarà composta da 50 quesiti a risposta multipla sulle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; il test comprenderà inoltre domande volte ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali. La prova orale invece mirerà ad accertare il grado di conoscenza e di competenza del candidato nella disciplina per la quale partecipa, le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. È stata inoltre introdotta, come prova, una lezione simulata, per valorizzare, nella selezione, la verifica delle effettive capacità didattiche dei candidati.

La prova sarà sostenuta nella regione per la quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione; quella orale si svolgerà, invece, nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda o, in caso di aggregazioni territoriali, in quella individuata come responsabile dello svolgimento della procedura.

Nasce Cai nutrizione, polo della mangimistica da 150 mln di fatturato

Nasce Cai nutrizione, polo della mangimistica da 150 mln di fatturatoMilano, 11 dic. (askanews) – Un polo mangimistico a capitale 100% italiano per contribuire alla sostenibilità economica ed ambientale degli allevamenti, due aspetti nodali per la crescita della zootecnia nazionale. Nasce con questo obiettivo Cai Nutrizione, la nuova rete che capitalizza l’esperienza di quattro realtà produttive come Emilcap (Parma), Calv Alimenta (unità di Valdaro, Mantova e San Pietro in Morubio, Verona) e lo stabilimento di Grosseto. Lo riporta una nota dei Consorzi agrari d’Italia.

Queste aziende producono un fatturato annuo superiore ai 150 milioni di euro e un volume di mangime prodotto di poco inferiore ai 4 milioni di quintali: questo consente al nuovo polo di collocarsi già da oggi fra le imprese più importanti della mangimistica nazionale. L’accorpamento delle quattro strutture in Cai Nutrizione, spiega la nota, permetterà lo sviluppo delle filiere per la fornitura di prodotti dai soci agricoltori, una maggiore competitività sul fronte degli acquisti, l’efficienza produttiva e lo sviluppo di mangimi sempre più innovativi e performanti, capaci di fare la differenza in allevamento e di garantire alla filiera alimentare un controllo qualitativo sempre più elevato.

Guideranno la nuova società Gianluca Lelli, in qualità di amministratore delegato, e il direttore generale Alessandra Todisco, che metterà a disposizione di Cai Nutrizione l’esperienza maturata in questi anni nel settore. “L’agroalimentare italiano ha bisogno di poter contare su attori che condividano gli stessi obiettivi del mondo agricolo e zootecnico e Consorzi agrari d’Italia crede nell’importanza strategica del settore mangimistico, primo anello di una filiera, che dai campi arriva sulle tavole del consumatore – spiega l’amministratore delegato di Consorzi agrari d’Italia, Gianluca Lelli – Oggi si compie un ulteriore passo nella direzione di uno degli obiettivi strategici di Cai: rendere gli agricoltori italiani protagonisti delle filiere del made in Italy”.

Fujifilm rafforza vendite fotocamere istantanee grazie a Gen Z

Fujifilm rafforza vendite fotocamere istantanee grazie a Gen ZRoma, 11 dic. (askanews) – Fujifilm, il produttore giapponese di fotocamere, si sta avvantagiando dalla moda della nostalgia che ha contagiato la Gen Z. Il gruppo nipponico intende rafforzare fortemente le vendite delle sue macchine istantanee Instax a 150 miliardi di yen (quasi un miliardo di euro).

Si tratta – a quanto riferisce Nikkei – di oltre il triplo rispetto al livello di dieci anni fa. Si prevede che le vendite di Instax crescano di circa il 15% per l’anno finanziario che terminerà a marzo 2025 rispetto all’anno fiscale 2022. Ciò segnerebbe il quarto anno consecutivo di entrate da record per il prodotto.

Fujifilm ha visto aumentare la domanda da parte di una generazione più giovane che è stata attratta dalla novità retrò di scattare istantanee uniche che si sviluppano davanti ai loro occhi. L’azienda cerca di aumentare le vendite rilasciando nuovi modelli Instax e stampanti fotografiche wireless per smartphone.

Nel settembre dello scorso anno, Fujifilm ha rilasciato un’app Instax che può essere utilizzata da parchi a tema, hotel e altre aziende per stampare foto con modelli personalizzati. Fujifilm sta inoltre espandendo la capacità di produrre pellicole, fornendo una fonte di entrate continua dopo la vendita delle fotocamere. “Ci troviamo in una situazione in cui le forniture non tengono il passo”, ha affermato il presidente di Fujifilm Teiichi Goto. Si prevede che la capacità produttiva nell’anno fiscale 2025 sarà superiore di circa il 40% rispetto all’anno fiscale 2021.

Decine di milioni di fotocamere Instax sono in uso in tutto il mondo e scattano circa 1 miliardo di foto ogni anno, stima Fujifilm. Si ritiene che ogni anno vengano scattate migliaia di miliardi di foto con i telefoni, creando quello che l’azienda considera un ampio margine di domanda non sfruttata di foto stampate. L’Europa e le Americhe sono i mercati più grandi per Instax, seguiti dall’Asia. La Instax Mini Evo di fascia alta, lanciata a dicembre 2021, continua a essere popolare, con vendite raddoppiate nell’anno da aprile a settembre, due anni dopo la sua uscita.

Guterres alla Cop28: siamo sull’orlo del disastro climatico, serve una svolta

Guterres alla Cop28: siamo sull’orlo del disastro climatico, serve una svoltaRoma, 11 dic. (askanews) – “Mentre ci avviciniamo alla conclusione della COP28, il mio principale messaggio è chiaro: abbiamo bisogno di un risultato ambizioso”, ha dichiarato il segretario generale Onu Antonio Guterres intervenendo alla conferenza Onu per il clima entrata nella fase negoziale conclusiva a Dubai. Questo risultato deve dare prova di “un’azione per il clima decisiva e un piano credibile per mantenere vivo il limite di riscaldamento di 1,5°C e per proteggere chi è in prima linea nella crisi climatica”, ha sottolineato il segretario generale.

Guterres ha detto di essere tornato alla Cop28 “perché siamo sull’orlo del disastro climatico e questa conferenza deve segnare un punto di svolta”. Gli obiettivi salienti indicati dal segretario Onu sono riassunti sul suo account X, l’ex Twitter: Ritornare al limite di riscaldamento di 1,5°C. Porre fine all’era dei combustibili fossili. Fornire giustizia climatica.

Carburanti, prezzi in calo con benzina self a 1,78 euro-litro

Carburanti, prezzi in calo con benzina self a 1,78 euro-litroRoma, 11 dic. (askanews) – Lieve rimbalzo per le quotazioni dei prodotti raffinati petrolifere, mentre il Brent galleggia sui 75 dollari. Prosegue il calo dei prezzi dei carburanti alla pompa, praticamente ininterrotto dall’inizio dell’autunno: la benzina self service è in media nazionale a 1,78 euro/litro, sempre al minimo dell’anno, il gasolio poco sopra 1,75 euro/litro.

Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Ip e Q8 hanno ridotto di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Tamoil registriamo un ribasso di due centesimi sul gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,782 euro/litro (-13 millesimi, compagnie 1,782, pompe bianche 1,784), diesel self service a 1,756 euro/litro (-13, compagnie 1,757, pompe bianche 1,754). Benzina servito a 1,924 euro/litro (-13, compagnie 1,961, pompe bianche 1,850), diesel servito a 1,897 euro/litro (-14, compagnie 1,936, pompe bianche 1,819). Gpl servito a 0,719 euro/litro (invariato, compagnie 0,727, pompe bianche 0,709), metano servito a 1,455 euro/kg (invariato, compagnie 1,460, pompe bianche 1,450), Gnl 1,405 euro/kg (-4, compagnie 1,422 euro/kg, pompe bianche 1,392 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,872 euro/litro (servito 2,139), gasolio self service 1,851 euro/litro (servito 2,122), Gpl 0,847 euro/litro, metano 1,539 euro/kg, Gnl 1,447 euro/kg.

Giappone, governo riluttante ad aumentare tasse previste per difesa

Giappone, governo riluttante ad aumentare tasse previste per difesaRoma, 11 dic. (askanews) – La politica giapponese è restìa a procedere con l’aumento delle tasse considerato necessario per incrementare le spese per la difesa. Il Nikkei oggi segnala che il governo e la formazione di maggioranza – il Partito liberaldemocratico – sarebbero d’accordo nel rimandare la riforma fiscale, non includendola nella manovra 2024.

L’accordo – secondo il Nikkei – sarebbe di rimandare la riforma al 2025 per poi far partire l’inasprimento dal 2026. Ma una dilazione delle misure che dovrebbero garantire stabile finanziamento al bilancio della difesa – che ora ammonta a 43mila miliardi di yen (circa 275 miliardi di euro) in cinque anni suscita preoccupazioni sia in Giappone sia tra gli alleati internazionali sulla reale capacità di deterrenza di Tokyo rispetto alla crescente assertività cinese e al pericolo dell’ascesa nucleare nordcoreana.

Il primo ministro Fumio Kishida e il capo della Commissione riforma fiscale del partito, Yoichi Miyazawa, che sta materialmente preparando il piano di riforma, si sono incontrati ieri nella residenza ufficiale del premier (Kantei) per discutere quando introdurre il proposto aumento delle tasse. Hanno elaborato una formulazione dettagliata da includere nel piano di riforma fiscale, che dovrebbe essere completato già alla fine di questa settimana. Kishida, peraltro, ha recentemente annunciato una concomitante riforma volta a ridurre l’importo delle imposte sul reddito nel 2024. E, d’altronde, il pungente scandalo sulla cattiva gestione dei fondi politici da parte della fazione del partito che era guidata dal defunto ex premier Shinzo Abe suggerisce ai liberaldemocratici di andarci piano con l’idea di aumentare le tasse ai cittadini. Alcuni parlamentari sostengono che ci sono risorse, attingibili dal surplus di bilancio, che ptorebbero essere deviate sul bilancio della difesa.

La riforma fiscale governativa approvata dal Consiglio dei Ministri alla fine del 2022 prevedeva di “garantire poco più di 1.000 miliardi di yen (6,4 miliardi di euro) all’anno introducendo (un aumento delle tasse) in fasi su più anni fino l’anno fiscale 2027”. Oggi però il partito liberalemocratico sostiene di volere che l’aumento venga introdotto entro l’anno fiscale 2026.

Sinner il personaggio più googlato del 2023 in Italia

Sinner il personaggio più googlato del 2023 in ItaliaMilano, 11 dic. (askanews) – Il personaggio più googlato in Italia nel 2023? Jannik Sinner. Il nome più ricercato su Google tra le persone che ci hanno lasciati nel corso di quest’anno? Maurizio Costanzo, davanti a tutti. L’anno sta per concludersi, portando con sé una serie di eventi e ricerche che lo hanno reso unico e irripetibile. E come ogni anno Google ha reso note le parole più cliccate in “Un Anno di Ricerche” e le domande che abbiamo fatto, le persone che ci hanno ispirato e i momenti che hanno catturato l’attenzione degli utenti.

Si scopre così che alla ricerca del “perché”, chiedendo risposte a Google come fosse un oracolo moderno, al primo posto della classifica c’è “perché la guerra in Israele e Gaza”, seguito da un meno globale “Perché Iacchetti conduce da casa”. Tra le ricerche del tipo “cos’è” al primo posto “Hamas”, seguito da “Diastasi addominale” e “Kibbutz”. Tra gli attori e attrici più cliccati sul motore di ricerca, “Chiara Francini”, mentre tra i cantanti Rosa Chemical ruba il primo posto a Fedez. Tra i film il più cercato è “Oppenheimer”, “Mare fuori” è invece la serie tv più in alto fra le ricerche. Sul podio delle ricerche di “ricette” le Lenticchie, i Bigoli e Scammaro, la frittata di pasta. Inoltre, quest’anno, Google, in occasione del suo 25esimo compleanno, ha deciso di dare anche visibilità a quelli che sono stati i trend più cercati di sempre a livello globale.

Tra le rock band i Beatles, mentre l’artista più cercato di sempre è Leonardo da Vinci; Cristiano Ronaldo conta meno palloni d’oro di Messi ma è il calciatore più ricercato su Google in 25 anni. Taylor Swift è la cantante più cliccata di sempre sul motore di ricerca, mentre il videogioco più googlato è Minecraft.

Honda Motor richiama 1,13 milioni di auto in Giappone

Honda Motor richiama 1,13 milioni di auto in GiapponeRoma, 11 dic. (askanews) – La casa automobilistica giapponese Honda Motor ha presentato al ministero dei Trasporti nipponico un piano di richiamo per oltre 1,13 milioni di automobili, citando un guasto in una pompa del carburante prodotta da Denso, che potrebbe causare guasti inaspettati al motore. Lo scrive l’agenzia di stampa Kyodo.

L’annuncio è l’ultimo richiamo derivante dal malfunzionamento della parte di automobile prodotta da Denso, con il numero di veicoli interessati che ha raggiunto oltre 3,82 milioni di unità in otto case automobilistiche da marzo 2020. Honda sta richiamando 25 modelli, tra cui miniveicoli N-Box, auto subcompatte Fit e minivan Step WGN. Le auto interessate sono state prodotte tra giugno 2017 e settembre 2020.

Esiste il rischio che una componente all’interno della pompa diventi tesa e non sia in grado di inviare carburante, il che potrebbe causare il guasto del motore, ha affermato il ministero dei trasporti. La divisione americana della casa automobilistica giapponese ha anche affermato che sta richiamando 204 auto sportive NSX per lo stesso motivo.

Economist: Usa possono ritirare sostegno a Israele se guerra non finisce entro inizio 2024

Economist: Usa possono ritirare sostegno a Israele se guerra non finisce entro inizio 2024Roma, 11 dic. (askanews) – I governi degli Stati Uniti e di Israele “negano pubblicamente” che l’amministrazione del presidente Joe Biden abbia fissato “una sorta di scadenza” entro la quale gli israeliani devono ultimare le loro operazioni contro Hamas nella Striscia di Gaza, “ma diverse fonti hanno confermato che durante la sua recente visita in Israele Antony Blinken, il segretario di Stato americano, ha detto agli israeliani che avrebbero dovuto concludere i lavori entro il nuovo anno”. E’ quanto si legge oggi sul sito dell’Economist, secondo cui l’amministrazione Usa chiede anche che Israele faccia “molto di più per alleviare le sofferenze dei palestinesi”, soprattutto nel sud di Gaza.

Circa 2 milioni di persone, più di tre quarti sfollate dalle proprie case a causa dei combattimenti, sono ammassate insieme con scarsi rifornimenti e il crollo dei servizi igienico-sanitari rende probabili una serie di epidemie, si legge. “Se l’America chiedesse la fine dei combattimenti all’inizio del nuovo anno, la loro situazione potrebbe iniziare a migliorare in qualche modo”, aggiunge l’Economist. “Ma è probabile che né la pace né condizioni di vita sostenibili ritornino presto. Il bombardamento israeliano di Gaza potrebbe finire, ma è probabile che l’IDF continui una campagna a minore intensità facendo affidamento su forze mobili di terra. In questo scenario, Hamas continuerà a controllare parti di Gaza. Israele avrà quindi fallito nel suo obiettivo principale di distruggere gli autori del massacro del 7 ottobre”. Sono trascorse nove settimane da quando Israele ha iniziato a bombardare la Striscia di Gaza e sei da quando ha inviato forze di terra nell’enclave palestinese, senza riuscire ancora a raggiungere il suo obiettivo principale: distruggere le capacità militari di Hamas, il movimento islamico che governa Gaza, commenta l’Economist, spiegando che le Forze di Difesa Israeliane hanno solo poche settimane per portare a termine il compito assegnato prima che l’America, alleato vitale di Israele, ritiri il suo sostegno all’offensiva.

I generali israeliani hanno affermato fin dall’inizio della guerra che ci sarebbero voluti mesi di operazioni minuziose per distruggere la rete di Hamas. “Il bilancio delle vittime civili ha già prosciugato il sostegno internazionale all’offensiva israeliana. Ora l’America, sua indispensabile alleata, vacilla”, spiega il settimanale.