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Tag: Sanremo 2023

Argentario Sailing Week, la 22esima edizione dal 14 al 18 giugno

Argentario Sailing Week, la 22esima edizione dal 14 al 18 giugnoRoma, 17 mag. (askanews) – Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento internazionale per gli yacht a vela classici e d’epoca: la 22esima edizione dell’Argentario Sailing Week organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano e dal Comune di Monte Argentario si svolgerà, infatti, da mercoledì 14 a domenica 18 giugno. La storia della vela internazionale si da dunque appuntamento, una volta di più, con quattro giorni di regate in programma nello scenario unico di terra e mare tra Argentario, Orbetello, il Giglio, Montecristo e Talamone, per poi ritrovarsi ogni sera a terra a Porto Santo Stefano per condividere momenti conviviali.

Questi i numeri dell’evento a un mese dall’inizio: trentasei le imbarcazioni iscritte provenienti da otto nazioni. Il team dello Yacht Club Santo Stefano è al lavoro ogni giorno per garantire i consueti standard di accoglienza a terra e di professionalità nella gestione delle regate che hanno reso l’Argentario Saling Week l’evento più atteso e partecipato del circuito annuale delle barche d’epoca. L’Argentario Sailing Week rappresenta, tra l’altro, un evento fondamentale per il territorio in virtù del positivo impatto economico sulle attività turistico-ricettive grazie all’afflusso di oltre 1.000 presenze, tra armatori, equipaggi, ospiti e appassionati, molti dei quali da paesi esteri. Tutto questo nell’anno in cui ben sei spiagge del territorio, tra le quali la Feniglia e la Giannella, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education (FEE), assegnato alle località che rispondono a severi criteri nell’ambito del rispetto e della gestione di tutte le tematiche ambientali.

Le imbarcazioni saranno ormeggiate alla Pilarella, l’antico porto di Porto S. Stefano, dove turisti e appassionati potranno ammirare le Regine del Mare direttamente dalla passeggiata del molo. Questa è la prima edizione dell’evento alla quale possono partecipare anche imbarcazioni realizzate in materiale composito non di serie, varate tra il 1970 e il 1984 e progettate secondo la formula di stazza IOR. L’Argentario Sailing Week è una delle dieci regate che fanno parte del Campionato del Comitato Internazionale del Mediterraneo 2023, il cui programma prevede eventi in Italia oltre che in Spagna, Francia e Monaco. L’Argentario Sailing Week 2023 gode del patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Monte Argentario e della Marina Militare. Oltre a patrocinare l’evento, il Comune di Monte Argentario lo supporta concretamente.

La storia dell’ Argentario Sailing Week inizia nel 1992 quando un gruppo di Soci dello Yacht Club Santo Stefano organizzò una regata per imbarcazioni classiche denominata Le Vele d’Argento. Con il passare degli anni il numero di imbarcazioni iscritte è cresciuto costantemente e dal 1999 la manifestazione si chiama Argentario Sailing Week.

Piano casa, Gualtieri: al via Osservatorio, Agenzia e assegno unico

Piano casa, Gualtieri: al via Osservatorio, Agenzia e assegno unicoRoma, 17 mag. (askanews) – Il nuovo Piano casa di Roma Capitale prevede la revisione degli strumenti del welfare abitativo “per rispondere alle persone in emergenza e a chi rischia di perdere la casa, con una grande attenzione e importanza alle risorse regionali e statali”. Lo ha spiegato in Campidoglio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando in Campidoglio la delibera di Giunta con l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi.

Al posto dell’attuale buono Casa e dai contributi soppressi dal Governo, ha spiegato Gualtieri, “prevediamo un nuovo strumento unico finanziato con importanti risorse, che consenta di bloccare gli sfratti in caso di morosità incolpevole”. Si vuole così, ha sottolineato il sindaco, “correggere strumenti che arrivano tardi, oppure non coprono l’intera durata del contratto d’affitto, oppure aiutino a anticipare soldi per la caparra, il trasloco o la garanzia per i proprietari come un vero assegno universale di welfare abitativo. Il Governo, però, ha lamentato Gualtieri, “deve fare un passo in avanti perché prima potevamo contare su 330 milioni tra buono affitto e fondo per la morosità incolpevole, mentre quest’anno siamo a fondi zero”. Il Piano casa ha previsto l’istituzione di altri due nuovi strumenti come l’Osservatorio della condizione abitativa a Roma e l’Agenzia sociale per l’abitare “perché conoscere è fondamentale per implementare politiche efficaci – ha spiegato Gualtieri -, così come aiutare il mercato a funzionare meglio tramite un’intermediazione pubblica”. L’Agenzia, la cui strutturazione “verrà elaborata in collaborazione con l’universita pubblica”, ha spiegato Zevi, avrà la funzione di intermediare il mercato anche attraverso la definizione di contratti a canone concordato, e tramite fondi di garanzia per gli affitti, rispondendo alle esigenze, tra gli altri, di nuclei familiari di nuova formazione, giovani in cerca di autonomia abitativa e studentesse e studenti fuori sede”. “Se ci avvarremo del sostegno dei privati per il suo funzionamento? Nella mia visione, si – ha aggiunto Zevi -, ma dobbiamo elaborare un progetto specifico”.

Con una revisione del welfare, un Osservatorio della condizione abitativa e un’Agenzia sociale per l’Abitare “che si adattino a una città in trasformazione come la Capitale d’Italia”, ha sottolineato Gualtieri “sono certo che contribuiremo a raggiungere obiettivi importanti: cambiare il volto dei nostri quartieri e garantire dignità, diritti e qualità della vita a molte persone”.

Maltempo, Bonaccini: la priorità è mettere in sicurezza le persone

Maltempo, Bonaccini: la priorità è mettere in sicurezza le personeBologna, 17 mag. (askanews) – “Adesso dobbiamo mettere in sicurezza le persone”. Poi ci sarà tempo per la ricostruzione. E per questo “il governo ci dovrà stare vicino, abbiamo bisogno di tante risorse, ma noi ci metteremo tutta la forza dell’Emilia-Romagna e della sua gente”. Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante una conferenza stampa in Protezione civile a Bologna con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, e l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo.

“Ho ringraziato il governo – ha detto Bonaccini -. Questa mattina dal Giappone si è collegata la presidente Meloni, il ministro Musumeci, ho sentito il ministro Salvini, sono venuti qui il ministro Piantedosi con il viceministro Bignami, ho sentito i ministri Bernini e Lollobrigida e il sottosegretario Mantovano. Sentiamo il governo e le istituzioni dello Stato vicine. Mi ha chiamato ancora una volta il presidente Mattarella di buon’ora questa mattina a dare la sua solidarietà e la vicinanza dello Stato alle popolazioni colpite. Dobbiamo mettere in sicurezza le persone”. “Abbiamo chiesto ulteriori sforzi – ha proseguito il presidente dell’Emilia-Romagna -. E’ stato già un grande sforzo: oltre 600 vigili del fuoco da tutta Italia, diversi elicotteri che aumenteranno, anfibi, mezzi speciali, è arrivato l’esercito, tutte le forze dell’ordine, le prefetture e il sistema della Protezione civile. Devo ringraziare tutti come tutti i sindaci che stanno facendo un lavoro eroico e straordinario. Dobbiamo adesso mettere al riparto tutte le persone possibili, perché poi verrà la conta dei danni, la ripartenza e la ricostruzione”.

“Abbiamo un sistema infrastrutturale devastato, strade provinciali che in alcuni casi non ci sono più, un ponte che è crollato, tante strade che non sono più percorribili – ha aggiunto Bonaccini -. Dovremo fare la conta dei danni alle famiglie, ai cittadini e alle imprese. Dovremo anche fare la conta di tutto quello che è la devastazione del patrimonio pubblico. Adesso dobbiamo pensare all’incolumità delle persone, poi ripartiremo come sempre. Il governo ci dovrà stare vicino, abbiamo bisogno di tante risorse, ma noi ci metteremo tutta la forza dell’Emilia-Romagna e della sua gente”.

Al via il 20 maggio l’Amiata Piano festival con la Nona di Beethoven

Al via il 20 maggio l’Amiata Piano festival con la Nona di BeethovenRoma, 17 mag. (askanews) – L’esperienza pionieristica di Amiata Piano Festival prosegue e con la XVIII edizione si avvicina a grandi passi il ventennale di questo “fitzcarraldico” progetto, che è riuscito a creare un pubblico e un luogo d’eccellenza per la musica nella natura delle pendici amiatine. Quest’anno si festeggerà il 29 luglio un altro importante traguardo: il trecentesimo concerto in duo dei fondatori Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, il cui virtuosismo e curiosità sperimentale sono noti in tutto il mondo e hanno rappresentato la vera colonna portante di Amiata Piano festival per 18 lunghi anni di lavoro, ricerca e riflessione. “300 volte Baglini & Chiesa” sarà dunque l’appuntamento centrale del ’23 e godrà della libertà di un programma a sorpresa e variabile, che solo un duo cameristico così consolidato e consonante dal profondo dell’anima, può permettersi di offrire al proprio pubblico.

Ma il cuore libero di Amiata Piano Festival ’23 è di certo circondato da una lunga serie di appuntamenti di grande interesse musicale, che quest’anno vedranno per la prima volta un più stretto intreccio tra tutti gli attori cresciuti sotto l’egida della famiglia Bertarelli, dai vini delle loro cantine alla gastronomia semplice e raffinata della tenuta, per 14 serate d’esperienza davvero sinestetica. Si parte sabato 20 maggio con il concerto d’anteprima Gioia, bella scintilla divina, che apre al Grand Tour Beethoven, progetto del grande maestro del pianismo internazionale Louis Lortie affidato all’amico ed ex allievo d’eccezione Maurizio Baglini, che partendo dalla Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt proseguirà poi con le trascrizioni della prima e sesta a quattro mani con Alexander Kashpurin e Luigi Carroccia il 28 luglio, poi la seconda e la settima sempre a quattro mani con Axel Trolese e Illia Ovcharenko il 26 agosto.

Già il 29 giugno, in apertura del week end Baccus, il pubblico di Poggi del Sasso potrà poi godere di una vera chicca, frutto dell’instancabile lavoro di Silvia Chiesa per accrescere il repertorio per violoncello tra ricerche di testi dimenticati, composizioni nuove e trascrizioni inattese. Si tratta infatti della sua commissione al direttore d’orchestra Giovanni Veneri per orchestrare per violoncello e orchestra il noto testo per pianoforte e violoncello di Richard Strauss Sonata in fa maggiore op. 6. Chiesa ha ottenuto così una nuova opera che mantiene rispettosamente e fedelmente Strauss, ma amplifica, nelle parole del’artista, “quella percezione di una densità articolata di potenzialità e spunti della parte pianistica che mi ha sempre fatto sognare ‘altro’ nei lunghi anni di studio ed esecuzione di questo testo; laddove quell”altro’ non poteva che essere uno sviluppo orchestrale rispettoso e fedele, che semplicemente desse respiro ad un mondo di idee pronte a spiccare il balzo verso spazi sonori più ampi”. Il programma di giugno proseguirà poi con Michele Placido a dar voce al testo del musicologo e divulgatore partenopeo Stefano Valanzuolo per scoprire, tra parole e musica, Il Sosia. Vita Pubblica e Privata di Franz Schubert, musicista, opera dedicata ad una delle figure più complesse, enigmatiche e attuali della civiltà musicale, la cui immensità artistica ha come contraltare la fragilità di una vita che di certo ricorda le biografie dei poeti maledetti del decadentismo e simbolismo francese. Segue lo stimato Quartetto Klimt con la rara trascrizione di Ferdinand Ries dell’Eroica di Beethoven e Richard Strauss, per poi chiudere col programma degli eclettici Fratelli Mancuso, maestri nel coniugare il folk siculo con la contemporanea pop fino alla musica da film.

Il gusto di un eclettismo raffinato nelle combinazioni di generi e formazioni tipico della rassegna amiatina, continuerà poi a luglio con un sestetto e quintetto tutto su Mendelssohn con un ensemble d’occasione di grandi musicisti e amici guidato da Silvia Chiesa e Maurizio Baglini nel migliore spirito di un vero cenacolo cameristico e proseguirà nell’impaginato assolutamente trasversale delle Popsongs della Roma Sinfonietta, dove la canzone napoletana incontrerà le arie più toccanti dell’opera, dal Barocco al grande ‘800, ma anche la follia della Taranta o la raffinatezza di Gershwin. Ad agosto si tornerà in orchestra con un impaginato mozartiano con Maurizio Baglini al pianoforte e l’Orchestra Vittorio Calamani, unica filarmonica under 35 italiana la cui freschezza, novità e talento non potranno che stupire: nata solo nel 2019 ad Orvieto, la Calamani rappresenta senza dubbio al meglio la nuova generazione di straordinari musicisti giovani che sta portando una nuova ventata di entusiasmo, passione e competenza. E ancora il tributo a Leonard Bernstein con un american songbook affidato al Gabriele Coen Jazz Quintet e per chiudere a Natale l’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna coronano un anno di feste e sorprese, convivialità e musica.

La regista Margarethe von Trotta al Festival Altre Rive a Palermo

La regista Margarethe von Trotta al Festival Altre Rive a PalermoRoma, 17 mag. (askanews) – Ritorna dal 12 e 14 giugno a Palermo, al cinema Rouge et Noir “Altre Rive – Festival Cinematografico Interculturale”, la rassegna che porta in Sicilia il meglio dei film delle ultime edizioni della Berlinale e di altri rinomati festival.

Promosso dall’Ambasciata di Germania, con la curatela di Carlo Chatrian, direttore artistico del Festival internazionale del cinema di Berlino, Vincenzo Bugno, direttore del World Cinema Fund, e Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe-Institut Palermo, e organizzato da Sudtitles, “Altre Rive” è un festival di cinema che unisce la creatività europea, nordafricana e mediorientale, mettendo in dialogo registi europei e mediterranei. Il Festival vuole essere un evento a promozione della cultura e di valori importanti come la diversità, la tolleranza, il dialogo interculturale e l’inclusione. Tra le presenze di questa seconda edizione è attesissima ad Altre Rive, Margarethe von Trotta, pluripremiata regista, attrice e sceneggiatrice, che sarà la protagonista, assieme al suo ultimo film “Ingeborg Bachmann – Journey Into the Desert”, della prima serata di apertura, lunedì 12 giugno al Rouge et Noir, insieme a Elvira Federici, Presidente della Società delle Letterate e alla regista Cuini Amelio Ortiz, di cui sarà proiettato il documentario “Margarethe von Trotta – The Age of Women”.

Sarà Presente a Palermo per l’apertura del Festival anche l’Ambasciatore di Germania in Italia, Viktor Elbling. “Altre Rive” è sostenuto dall’Ambasciata di Germania, Goethe-Institut e World Cinema Fund; con la collaborazione della Società delle Letterate ed il Rouge et Noir di Palermo, il supporto di Flixbus e il patrocinio della Città di Palermo.

Consorzio vini Maremma Toscana: il Vermentino diventa Superiore

Consorzio vini Maremma Toscana: il Vermentino diventa SuperioreMilano, 17 mag. (askanews) – Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della Doc con l’inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino.

La tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021 se in linea con i requisiti previsti dal Disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1 gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia. “È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta.

“I trend di mercato ci confermano l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini, non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi” ha aggiunto Mazzei, sottolineando che “il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressione. Con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi – ha concluso – ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore”. “La previsione – ha spiegato il direttore del Consorzio, Luca Pollini – è che già dalle prossime settimane si assisterà alla commercializzazione del Vermentino Superiore Annata 2021 da parte di diversi produttori pronti sul nastro di partenza per questo nuovo importante traguardo per la Denominazione”.

Kiev chiede le scuse da una radio francese per la gag su “Circo Zelensky”

Kiev chiede le scuse da una radio francese per la gag su “Circo Zelensky”Milano, 17 mag. (askanews) – A qualcuno non ha fatto ridere il comico lionese Laurent Gerra, al centro di una polemica per un suo sketch – dedicato al “circo Zelensky” arrivato a Parigi “con il suo tendone” – trasmesso anche in video dalla radio francese RTL lunedì 15 maggio. “Arriva il circo Zelensky in tournée in tutta Europa…”, ha detto Gerra facendo il verso ai buttadentro e presentando gli “artisti” del presidente dell’Ucraina. Evocando Joe Biden, “l’equilibrista americano sul suo deambulatore magico” e “la donna barbuta, Ursula Von der Leyen” o ancora “i Macron”, “e soprattutto non dimenticate, Zelensky sta riprendendo il tour abbandonato da (il cantante, ndr) Stromae”, che ha dovuto veramente cancellare le date della sua tournée a maggio per motivi di salute. Gerra ha concluso tra le risate (sino alle lacrime in video) degli altri opinionisti della radio parigina: “E il momento clou dello spettacolo, l’uomo cannone, fornito dalla NATO”, “Il circo Zelensky! Ieri sera all’Eliseo e domani sera nella tua città! Unisciti al grande circo Zelensky!”, ha concluso.

L’ambasciatore ucraino in Francia Vadym Omelchenko scandalizzato, ha chiesto su Twitter le scuse del canale francese Rtl. “Che cinismo e mancanza di tatto, non rappresentativi di persone amiche. Senza empatia, senza responsabilità. Chiedo io scusa al mio Presidente e al mio popolo che stanno soffrendo e lottando per la loro libertà ma anche per la vostra e per la possibilità di godere della leggerezza della vita”. Sui social la gag ha fatto scalpore e molti l’hanno trovata di cattivo gusto su Twitter. Marion Van Renterghem, giornalista premio Albert Londres nel 2003, ha scritto: “In Francia abbiamo il diritto di ridere di tutto, Laurent Gerra ha il diritto di essere squallido, i suoi amici hanno il diritto di offrire lo straziante spettacolo di ridere di ciò che non fa ridere. Grazie agli ucraini morti per noi e per difendere questi diritti contro un Putin che li combatte”, ha scritto.

“Ignobile”, “vergogna”, “cretino”: le critiche sono piovute su Twitter in risposta al video della gag, postato dalla stessa RTL. “Stasera a Kiev ho trascorso 3 ore nel rifugio mentre piovevano missili balistici sulla città. Più paura che danno grazie ai sistemi di protezione aerea ottenuti… dal “Cirque Zelensky”. Non voglio che tu faccia questa esperienza Laurent Gerra”, reagisce Marianna Perebenesiuk, giornalista e ricercatrice in Ucraina. “Ehi, RTL France, pensi di scusarti con gli ucraini per le str****te stupide e irresponsabili di Laurent Gerra?”, ha reagito l’ex presentatore delle 20 ore di France 2 Bruno Masure. Il video pubblicato dalla radio su Twitter, divide insomma. Ma mentre pochi hanno trovato la gag di Laurent Gerra “bella” o “geniale”, la maggior parte la considera davvero di cattivo gusto.

Francigena Fidenza Festival, il 18 maggio consegna degli Award

Francigena Fidenza Festival, il 18 maggio consegna degli AwardMilano, 17 mag. (askanews) – Al via il Francigena Fidenza Festival. Con il claim “La bella Via dell’Europa”, dal 18 al 21 maggio, si svolgerà la terza edizione del Festival che celebra la Via Francigena. Con oltre 50 eventi tra mostre, camminate, visite guidate, approfondimenti, progetti per le scuole di ogni ordine e grado, concerti, animazione: un divertimento formato famiglia, le passeggiate, i momenti culturali, i dibattiti con la presenza di esponenti di livello nazionale e internazionale, l’intrattenimento per i bambini con le performance dei giocolieri e gli immancabili assaggi dei sapori del territorio.

Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, per la prima volta si tiene il premio culturale “Francigena Fidenza Award”, ideato dall’autrice Rossana Tosto. Il riconoscimento viene assegnato per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta a chi si sia distinto in modo particolare nella professione di narratore di fatti e di luoghi. Giornalisti, comunicatori, scrittori, personaggi pubblici: autentici “artisti della parola e delle immagini.” Autori, altresì, di fatti di eccellenza, di idee e progetti attraverso i quali hanno affermato stili e linguaggi finalizzati a intercettare il bisogno di cultura, tradizioni, arte e bellezza. Destinatari del premio sono agenzie di stampa, quotidiani, radio, tv e personaggi della cultura, tra cui ANSA con il canale Viaggiart; Adnkronos, AskaNews, Affari Italiani, Dove di Rcs Media Group, Economy, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Gazzetta di Parma, Rai Isoradio, Rai News 24. E tra i personaggi l’architetto Sandro Polci e il professor Carlo Mambriani (Università di Parma). La premiazione si svolgerà giovedì 18 maggio, alle ore 17.00, al Teatro Magnani di Fidenza, nel corso dell’inaugurazione del Francigena Fidenza Festival.

Il Festival, giunto alla terza edizione, è organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione e il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.

Cibo e finanza: “Il gusto di cambiare” di Carlo Petrini e Gael Giraud

Cibo e finanza: “Il gusto di cambiare” di Carlo Petrini e Gael GiraudRoma, 17 mag. (askanews) – “Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità” (Slow Food Editore / Libreria Editrice Vaticana, pp. 176, euro 18, in libreria dal 17 maggio) è il titolo del libro-confronto tra due intellettuali di primo piano nel panorama internazionale, diversi per formazione ma concordi nella diagnosi e nell’approccio alla situazione attuale: Carlo Petrini, gastronomo, fondatore di Slow Food, Terra Madre e della prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo, e Gaël Giraud, economista, matematico e teologo, gesuita, direttore del Programma per la giustizia ambientale della Georgetown University di Washington. Sollecitati dalle domande di Stefano Arduini, direttore del magazine Vita, in questo libro Giraud e Petrini analizzano il sistema alimentare, economico e finanziario per segnalarne le rispettive storture e prospettare cambiamenti radicali, che partano da scelte individuali e comunitarie per poi arrivare sul piano politico.

Sul fronte alimentare Petrini evidenzia: “Da noi lo spreco è funzionale a un modello economico che considera il cibo un prodotto di scarso livello e di scarso valore. Si produce in eccesso, in modo che l’offerta sia sempre superiore alla domanda e i prezzi rimangano bassi. Ancora oggi, circa il 30% del cibo globalmente prodotto non raggiunge la tavola di nessuno. A livello globale produciamo cibo per 12 miliardi di esseri viventi. Gli abitanti della terra sono 8 miliardi. Il 33% del cibo viene buttato. Consumiamo 95 chili di carne pro capite. Negli Stati Uniti si arriva addirittura a 130. Nell’Africa subsahariana a 5 chili. Mentre invece una cifra intorno ai 60 chili è quella più consona a una dieta sana. Diminuire le proteine animali nella dieta equivale a meno spreco, meno consumo di energia e di acqua, meno inquinamento, visto che noi italiani paradossalmente importiamo carne da Argentina e Brasile”. Giraud porta invece alcune esemplificazioni di carattere economico per mostrare il paradosso in cui siamo intrappolati: “Sono stati trasferiti al mercato finanziario gli stessi aggettivi attribuiti a Dio. Alcuni economisti definiscono il mercato “onnipotente”, “onnisciente”, talvolta “benevolo”. È stata reintrodotta una specie di religione pagana nella quale le banche e il business sono divinità in¬toccabili. In questo modo, il neoliberismo distrugge un altro pilastro della modernità, poiché nei fatti mina l’uguaglianza di fronte alla legge”.

Nella loro disamina, Giraud e Petrini offrono alcuni esempi che danno l’idea dell’urgente necessità di attuare un cambiamento nelle pratiche alimentari ed economiche: secondo il nordamericano Wei-World Engagement Institute, per esempio, nel 2040, se non interverremo, nel mondo si verificherà una diminuzione della disponibilità di acqua di circa il 20% rispetto a oggi. Sul fronte inquinamento: solitamente si pensa che sia la mobilità la fonte principale di tossicità, invece ciò è da ricercarsi nel sistema alimentare, che incide per il 35% sull’inquinamento globale, il doppio dunque di quanto inquinano moto, auto, camion e treni. Sul piano economico è necessario rinunciare all’assolutizzazione del Pil, che oggi viene idolatrato ma che resta un indicatore di ricchezza che non tiene conto di diverse variabili, come il rispetto dell’ambiente, l’impatto sociale della crescita della ricchezza, le ingiustizie sociali, etc. Giraud e Petrini si trovano d’accordo nell’evidenziare alcune parole-chiave intorno alle quali la società civile deve attuare una lotta sociale che porti la politica a scelte forti e nette: Giraud la chiama “antropologia relazionale”, che dimentichi l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (un uomo solo, maschio, europeo, senza natura, senza l’altro né l’Altro); Petrini invece individua nella parola “comunità”, in particolare i movimenti giovanili come i Fridays for Future, una delle leve possibili per attuare cambiamenti di prospettiva. Da questa visione nascono alcune scelte concrete, possibili e alla mano: dimezzare il consumo di carne perché il 69% dell’acqua che usiamo noi uomini è destinato agli allevamenti intensivi, che sono anche intense fonti di inquinamento; preferire banche etiche o di comunità a istituti di credito che, invece, impediscono la transizione energetica, visto che nel caso delle 11 banche maggiori d’Europa il totale dei loro investimenti in energie fossili arriva a una quota di 530 miliardi di euro, pari a circa il 95% della somma della capitalizzazione di ognuna di tali banche.

I due autori si trovano inoltre concordi nell’affermare che la prospettiva di papa Francesco contenuta e manifestata in Laudato si’ e identificata nel motto “meno è più” rappresenta la risposta che il mondo occidentale in crisi di identità può far propria per assecondare il desiderio di giustizia e felicità che ogni persona possiede. Come affermano gli autori, “ciò che conta nella nostra vita non è il numero di automobili che possediamo, ma la qualità delle relazioni che abbiamo fra noi vivi e con la natura, con i nostri antenati e con i nostri futuri figli. Se il nostro obiettivo come individui e società è il Pil o avere più cose, non sarà un vero progresso. L’obiettivo di una comunità deve essere vivere meglio, cioè trovare un senso alla propria vicenda umana”. Papa Francesco, nella sua Prefazione, riconosce l’importanza del libro: “Questo testo ha generato in me un sapore di speranza, di autenticità, di futuro. Ciò che i due autori portano avanti in questo scambio è una sorta di ‘narrazione critica’ rispetto alla situazione globale: da un lato elaborano un’analisi motivata e stringente al modello economico-alimentare in cui siamo immersi il quale, per rifarsi alla celebre definizione di uno scrittore, ‘conosce il prezzo di tutto e il valore di niente’; dall’altra propongono diversi esempi costruttivi, esperienze assodate, vicende singolari di cura del bene comune e dei beni comuni che aprono il lettore a uno sguardo di bene e di fiducia sul nostro tempo. Critica di ciò che non va, racconto di situazioni positive: uno con l’altro, non l’uno senza l’altro”.

Carlo Petrini, Gaël Giraud e Stefano Arduini saranno protagonisti di alcuni incontri pubblici di presentazione del volume, con la media partnership di Vita magazine. Questi gli appuntamenti: venerdì 19 maggio ore 17.15, Salone del libro di Torino, con Massimo Giannini, direttore La Stampa (Caffè Letterario Padiglione Oval); lunedì 22 maggio ore 11, Pollenzo (Cn), Università di Scienze Gastronomiche; martedì 23 maggio ore 21, Lecco, Sala Ticozzi; mercoledì 24 maggio ore 19, Milano, BAM – Biblioteca degli Alberi; giovedì 25 maggio ore 19.00, Verona, Eataly Art House, con il vescovo Domenico Pompili; venerdì 26 maggio ore 18.30, Dialoghi di Pistoia; venerdì 26 maggio ore 21, Festival biblico di Vicenza; mercoledì 31 maggio ore 18.00, Genova; martedì 6 giugno ore 18.00, Roma, Comunità di Sant’Egidio; giovedì 15 giugno ore 18.00, Riva del Garda, Centro Fiere e Congressi; venerdì 16 giugno ore 18.30, Treviso; sabato 17 giugno ore 18.45, Bassano del Grappa, Palazzo Roberti.

Thundermother, l’esplosione rock femminile a Milano

Thundermother, l’esplosione rock femminile a MilanoMilano, 17 mag. (askanews) – Le Thundermother sono pronte a scuotere il Legend Club di Milano il 2 giugno con la loro energia rock’n’roll. La band svedese composta da sole donne si è costruita una certa popolarità grazie alle loro performance travolgenti e senza compromessi, che promettono di regalare grandi emozioni ai loro fan. Nonostante i recenti cambi di formazione, la combinazione di potenti riff di chitarra, ritmi incalzanti e la voce potente creano un’atmosfera di pura energia che coinvolge e coinvolge il pubblico. Il loro sound è influenzato dal rock degli anni ’70 e ’80, ma con un tocco moderno che le rende uniche.