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Tag: Sanremo 2023

”Riviera” l’antitormentone di Max Gazzé, Frenetik & Orang3 e Dade

”Riviera” l’antitormentone di Max Gazzé, Frenetik & Orang3 e Dade

Milano, 16 mag. (askanews) – Cosa succede se uno dei cantautori più eclettici della musica italiana incontra tre producer e polistrumentisti nati con l’underground e finiti ad essere un vero e proprio punto di riferimento per la proposta musicale di tutta Italia?

Ce lo svela la collaborazione inedita di Max Gazzè con Frenetik & Orang3 e Dade che con “Riviera” creano inaspettatamente un mix di elettronica, estate e sperimentazione, dal 19 maggio in radio e su tutte le piattaforme digitali (https://epic.lnk.to/Riviera). “Guarda che gli ombrelloni sulla sabbia ci salvano dalla noia della nostra estate nucleare”, parte così il brano che si presenta come un anti-tormentone che cita la bandiera bianca di Battiato e una nuova apocalisse, musicalmente elettro-pop ricercato.

Un feat che non ti aspetti che vede Gazzè sperimentarsi affiancandosi a Daniele Mungai e Daniele Dezi, in arte Frenetik & Orang3, producer e musicisti che tra archi e rap, strutture folk e tratti intimi, si sono distinti fin da subito firmando per gli artisti più famosi della scena hip-hop italiana, da Gemitaiz a Madman, da Salmo a Coez, Victor Kwality, Noyz Narcos, Achille Lauro. A loro nella produzione si unisce Dade, voce e hardcore dei Linea 77, che nel giro di quasi 30 anni ha coperto uno spettro di scene e stili musicali incredibile, passando da front della principale alternative metal band italiana, al basso di Salmo, fino alla firma di moltissimi beat della scena rap, senza mai fermarsi.

“Riviera” (Epic / Sony Music) nasce così dal crocevia di questi stili dove un suono personalissimo e ricercato di synth coniuga l’anima avanguardistica e quella pop della musica. Il brano sarà accompagnato da un videoclip diretto da Zavvo Nicolosi, regista e sceneggiatore (già al lavoro con Colapesce Dimartino), e Giovanni Tomaselli, fatto di visioni e personaggi, reali e immaginari, che completano lo scenario mistico della traccia.

Marco Mengoni, venduti più di 20mila biglietti del tour europeo

Marco Mengoni, venduti più di 20mila biglietti del tour europeoMilano, 16 mag. (askanews) – Continua il successo oltre confine di Due vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy), brano con cui Marco Mengoni ha rappresentato l’Italia alla finale dell’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool, classificandosi quarto, e con cui ha trionfato alla 73esima edizione del Festival di Sanremo.

Due Vite, ha vinto il Marcel Bezençon Composer Award, il premio assegnato per la miglior composizione, votata da una giuria che comprende i compositori dei brani in gara, e oltre ad aver raggiunto il triplo disco di platino e aver totalizzato oltre 135 milioni di stream audio/video, è tra le canzoni più ascoltate al mondo, entrando così nella top 200 della classifica global di Spotify, nella top 50 di ben 19 Paesi su iTunes, nella top 100 di Apple Music di 6 Paesi europei e nella top 200 della classifica global di Shazam di 21 Paesi in tutto il mondo. Due Vite è inoltre tra i 100 brani più ascoltati su Spotify in 17 Paesi da tutto il mondo (Germania, UK, Italia, Olanda, Svezia, Polonia, Norvegia, Svizzera, Belgio, Finlandia, Austria, Israele, Lituania, Lettonia, Estonia, Islanda, Lussemburgo) e nelle classifiche top200 di altri 5 Paesi (Spagna, Danimarca, Portogallo, Irlanda e Grecia). Il video ufficiale di Due Vite ha superato i 60 milioni di view su YouTube ed è il video ufficiale più visto tra tutti gli artisti in gara ad Eurovision 2023, mentre il profilo Twitter di Marco Mengoni è stato l’account più ingaggiante della finale di #Eurovision2023 con oltre 158k interazioni.

La perfomance di Due Vite, dal palco di Liverpool, è tra le più viste su tutti i social di Eurovision, incluso il profilo YouTube ufficiale della manifestazione, mentre i video pubblicati dai profili Instagram, Facebook e TikTok di Marco hanno totalizzato nelle ultime due settimane più di 40 milioni di visualizzazioni. Il suono del brano è già stato utilizzato oltre 100k volte nei video di Tik Tok ed è stato più volte trend sulla piattaforma dalla fine del Festival di Sanremo. Marco Mengoni è pronto a tornare live con un tour in Europa per la prima volta nei principali palazzetti simbolo della scena musicale europea e palcoscenico delle più importanti star internazionali, di cui sono stati venduti oltre 20 mila biglietti in 48 ore.

Un anno incredibile per Marco Mengoni che, dopo il successo delle 4 anteprime live in avvicinamento ad Eurovision andate sold out in tempo record a Parigi, Bruxelles, Francoforte e Zurigo, è atteso oltre confine in 8 nuovi paesi Europei il prossimo autunno: Spagna (Barcellona il 18 ottobre al Sant Jordi Club), Belgio (Bruxelles il 21 ottobre al Forest National), Olanda (Amsterdam il 23 ottobre all’AFAS Live), Francia (Parigi il 25 ottobre allo Zénith Paris), Germania (Francoforte il 27 ottobre presso Jahrhunderthalle), Austria (Vienna il 29 ottobre al Gasometer), Svizzera (Zurigo il 31 ottobre presso Hallenstadion) e ancora Germania (Monaco il 2 novembre all’Olympiahalle).

Kiev: le forze ucraine hanno ripreso 20 chilometri quadrati di terreno intorno a Bakhmut

Kiev: le forze ucraine hanno ripreso 20 chilometri quadrati di terreno intorno a BakhmutRoma, 16 mag. (askanews) – Le forze ucraine hanno ripreso circa 20 chilometri quadrati di territorio intorno a Bakhmut negli ultimi giorni. Lo ha detto il vice ministro della Difesa del Paese. Tuttavia, le truppe russe stanno ancora “avanzando un po’” nella città dell’Ucraina orientale e sono continuati pesanti combattimenti, ha spiegato Hanna Maliar su Telegram, “nella situazione attuale, le nostre truppe stanno facendo del loro meglio e anche di più”. “Il fatto che la difesa di Bakhmut duri così tanti mesi e ci siano progressi in alcune aree dimostra la forza dei nostri combattenti e l’alto livello di professionalità del comando della difesa”, ha rivendicato. Il comandante delle forze di terra ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi, ha visitato le truppe a Bakhmut, dopo che queste hanno respinto le forze russe. Syrskyi ha ringraziato le truppe per le loro azioni di controffensiva e per i loro sacrifici in prima linea, consegnando premi ai soldati.

Luca Abete alla Sapienza col tour motivazionale #NonCiFermaNessuno

Luca Abete alla Sapienza col tour motivazionale #NonCiFermaNessunoRoma, 16 mag. (askanews) – “Paura di fallire, senso di solitudine e altre fragilità sono state protagoniste del Talk con gli studenti della Sapienza di Roma. Il coraggio di raccontarsi non è sempre un fattore scontato. Gli studenti lo hanno fatto palesando il loro principale bisogno: essere ascoltati. Noi ci siamo riusciti anche oggi. Confrontandoci senza filtri e tracciando traiettorie serene sulle quali intraprendere, ciascuno a modo proprio, il difficile ma entusiasmante cammino verso il futuro”. Sono queste le parole con le quali Luca Abete chiude la decima ed ultima tappa del tour #NonCiFermaNessuno presso l’Università “Sapienza” di Roma. Partito proprio dalla Capitale nel 2014, questo speciale “giro d’Italia” si pone lo scopo di incoraggiare i giovani studenti italiani ad affrontare, partendo dall’ascolto e dal confronto i momenti difficili che la vita universitaria presenta. Il format gode del patrocinio morale della CRUI Conferenza dei Rettori e vanta la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ha ricevuto proprio in questi giorni anche il patrocinio morale del Ministero dell’ Università e della Ricerca. “E’ l’ennesima gratificazione che sancisce il valore di ciò che portiamo avanti ormai da tempo- spiega Abete -. Siamo stati pionieri di un approccio innovativo e di un messaggio inedito. Una soddisfazione in più che si somma a quella che registriamo ogni giorno dagli attestati di gratitudine degli studenti della nostra community”.

Per il nono anno consecutivo lo storico Ateneo romano ha aperto le porte all’evento grazie alla sensibilità della Rettrice, Antonella Polimeni, rappresentata oggi in aula dal Preside della Facoltà di Economia, Fabrizio D’Ascenzo, tra i primi a credere nel progetto: “Dico grazie ai ragazzi: al loro e al nostro coraggio. Ogni giorno – ha detto -, facciamo in modo che i giovani abbiamo un’opportunità in più. Per questo motivo nove anni fà, abbiamo iniziato questo percorso sperimentale con #noncifermanessuno. Lo studio non è facile ma insieme possiamo trovare le occasioni per crescere e andare lontano”. Ad alimentare entusiasmo e fiducia anche Gennaro Gattuso, Campione del Mondo 2006, che in collegamento ha dato il suo contributo al confronto in aula. “Ai ragazzi – ha detto – consiglio di farsi aiutare: non chiudetevi nella vostra solitudine perchè non serve a nulla. Credeteci sempre perché quando c’è il talento, con la passione, si può arrivare ovunque. Io sono andato via di casa a 12 anni con la speranza di non tornare per non darla vinta a chi già mi vedeva sconfitto. Nel mio letto, a Glasgow, a 17 anni non dormivo pensando all’allenamento”.

Donare giocando è l’intuizione di questa edizione. L’azione solidale di #NonCiFermaNessuno è, infatti, un valore centrale del progetto. Attraverso il web game Super Foody, prodotto da TreeWeb del gruppo MAC, è in corso la raccolta di alimenti che il food donor Lidl Italia donerà al Banco Alimentare. Dopo la tappa di Roma il contatore ha registrato oltre 15 mila pasti raccolti. L’impegno di Lidl al fianco degli studenti si è concretizzato anche con uno stand dove trovare supporto utile per l’ingresso nel mondo del lavoro post universitario. Tra gli obiettivi della campagna sociale c’è anche la sfida tutta green che mira a rendere ecosostenibili le aree con distributori automatici degli atenei, grazie al posizionamento dei contenitori per la raccolta differenziata del progetto Rivending. Agli studenti è stata offerta l’opportunità di prender parte anche al laboratorio permanente di comunicazione che consente ai partecipanti di diventare divulgatori di messaggi utili a diffondere i valori della campagna sociale. Grazie alle Stabilo Card sono stati raccolti, infine, feedback utili alla crescita e allo sviluppo della campagna sociale i cui valori viaggiano sulle frequenze di R101, radio ufficiale del tour.

Presentata pdl per la Giornata nazionale contro il Body shaming

Presentata pdl per la Giornata nazionale contro il Body shamingRoma, 16 mag. (askanews) – Si è svolto oggi, nell’auletta dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, l’incontro dell’Intergruppo parlamentare Body Shaming e Disturbi alimentari dal titolo “#I_m_perfetto, incontro sulla denigrazione dell’aspetto fisico e la conseguenza che questo può avere sui disturbi del comportamento alimentare”. L’incontro, moderato dalla giornalista Safiria Leccese, è stato l’occasione per presentare la proposta di legge della presidente dell’Intergruppo Martina Semenzato, di Noi Moderati, per l’istituzione della Giornata Nazionale contro il Body Shaming.

“Il Body Shaming è un atto vile, di bullismo e razzismo, che ci costringe nel fisico e nella psiche – ha detto Martina Semenzato -. È la gente che si sente legittimata a denigrare il corpo, e da lì parte una pdl importante per l’istituzione della giornata contro il Body Shaming proprio oggi, il 16 maggio. Si parte dal focus dell’educazione, in primis dei giovani, con quei 150 dalle scuole primarie e superiori che oggi hanno partecipato al convegno. E si inizia da un tema urlato, come quello del Body Shaming, per dare luce a una malattia silenziosa che è quella dei disturbi alimentari”. “Dobbiamo ripartire dai valori che erano spontaneamente condivisi nella famiglia e nella società – ha detto Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità -. Influencer e sportive sono preziosissime per questo, sappiamo quanto nello sport il condizionamento sul corpo sia pericoloso. La giornata del Body Shaming è un segno di attenzione del Governo: se non stiamo attenti a questo non saremo in grado di creare un futuro migliore ripristinando valori senza perdere libertà, non vietando ma aprendo a una idea di comunità inclusiva”.

Particolarmente toccante l’intervento del presidente del Cnel Renato Brunetta, che ha portato testimonianze della sua propria vita: “Parlando da economista, ma anche da essere umano che ha molto sofferto, il Body Shaming è un costo per la società perché porta infelicità e dolore e produce un’inefficienza sul lavoro che non ci possiamo permettere. La rete è uno strumento straordinario di democrazia, ma anche di violenza che va controllata e combattuta: non può esserci totale licenza verso tutto e tutti. Si può cambiare, e lo si può fare anche in fretta”. “Il Parlamento è il luogo in cui si rappresenta una comunità e la si rende protagonista e quindi è il luogo adatto per discutere di Body Shaming – ha detto il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi. – L’azione della politica e delle istituzioni è mettere al centro le persone, bisogna essere accettati per quel che si è. Come Noi Moderati stiamo lavorando perché ci sia per tutti lo psicologo di base pagato dal SSN, che potrà dare un importante contributo per sollevare dal disagio chi lo richiede”.

All’incontro hanno partecipato la presentatrice e content creator Alice de Bortoli, Betarice Carbone, già ballerina solista del Teatro alla Scala di Milano, la modella e autrice del libro “Il potere dell’imperfezione” Giulia Accardi, l’ostetrica, autrice e divulgatrice scientifica Violeta Benini, la presidente del Coordinamento nazionale Disturbi alimentari Maddalena Patrizia Cappelletto, il presidente dell’associazione Consult@noi Giuseppe Rauso e Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttrice Rete DCA USL1 Umbria e direttrice Numero Verde Nazionale SOS Disturbi Alimentari della Presidenza del Consiglio e dell’Istituto Superiore di Sanità.

ESO, telescopi BlackGEM a caccia di sorgenti di onde gravitazionali

ESO, telescopi BlackGEM a caccia di sorgenti di onde gravitazionaliRoma, 16 mag. (askanews) – BlackGEM, una schiera di tre nuovi telescopi situati presso l’Osservatorio di La Silla dell’ESO, è entrato in attività. I telescopi analizzeranno il cielo australe per dare la caccia agli eventi cosmici che producono onde gravitazionali, come la fusione di stelle di neutroni e buchi neri.

Alcuni eventi catastrofici nell’Universo, come la collisione di buchi neri o di stelle di neutroni, creano onde gravitazionali, increspature nella struttura del tempo e dello spazio (o dello spazio-tempo). Osservatori come LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e l’interferometro Virgo sono progettati proprio per rilevare queste increspature, ma non possono individuarne l’origine in modo molto accurato né vedere la luce fugace che risulta dalla collisione tra stelle di neutroni e buchi neri. BlackGEM – informa l’ESO – è dedicato alla scansione rapida di vaste aree del cielo per identificare con precisione le sorgenti di onde gravitazionali utilizzando la luce visibile. “Con BlackGEM miriamo a potenziare lo studio degli eventi cosmici sia con le onde gravitazionali che con la luce visibile”, afferma Paul Groot della Radboud University nei Paesi Bassi, responsabile del progetto. “La combinazione dei due fenomeni ci dice su questi eventi molto di più che uno solo dei due preso singolarmente”. Rilevando sia le onde gravitazionali che le loro controparti visibili, gli astronomi possono confermare la natura delle sorgenti di onde gravitazionali e determinarne con precisione la posizione. L’uso della luce visibile consente anche osservazioni dettagliate dei processi che si verificano in queste fusioni, per esempio la formazione di elementi pesanti come l’oro e il platino.

Fino a oggi, tuttavia, è stata rilevata una sola controparte visibile di sorgente di onde gravitazionali. Inoltre, anche i rivelatori di onde gravitazionali più avanzati come LIGO o Virgo non sono in grado di identificare con precisione le sorgenti; nella migliore delle ipotesi, possono restringere la zona che contiene la posizione di una sorgente a un’area di cielo pari a circa 400 lune piene. BlackGEM scansionerà in modo efficiente queste grandi regioni con una risoluzione abbastanza elevata da individuare in modo consistente le sorgenti di onde gravitazionali utilizzando la luce visibile. I tre telescopi che compongono BlackGEM sono stati costruiti da un consorzio di università: la Radboud University e la Netherlands Research School for Astronomy nei Paesi Bassi e la KU Leuven in Belgio. I telescopi hanno ciascuno un diametro di 65 centimetri e possono indagare contemporaneamente diverse aree del cielo; la collaborazione mira nel futuro a espandere la schiera fina a 15 telescopi, migliorandone ulteriormente la copertura. BlackGEM è ospitato presso l’Osservatorio di La Silla dell’ESO in Cile, rendendolo il primo strumento nel suo genere nell’emisfero australe. “Nonostante la modesta dimensione dello specchio primario da 65 centimetri, riusciamo a raggiungere la stessa profondità di altri progetti con specchi molto più grandi, perché sfruttiamo appieno le eccellenti condizioni di osservazione a La Silla”, aggiunge Groot.

Quando BlackGEM identificherà con precisione una sorgente di onde gravitazionali, telescopi più grandi, come il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO o l’ELT (Extremely Large Telescope) dell’ESO ora in costruzione, potranno effettuare dettagliate osservazioni di follow-up, che aiuteranno a far luce su alcuni degli eventi più estremi nel cosmo. Oltre alla ricerca delle controparti ottiche delle onde gravitazionali, BlackGEM eseguirà anche survey del cielo australe. Le operazioni dello strumento sono completamente automatizzate, facendo sì che si possano trovare rapidamente e osservare eventi astronomici “transienti”, che appaiono improvvisamente e svaniscono rapidamente alla vista. Ciò fornirà agli astronomi una visione più approfondita dei fenomeni astronomici di breve durata come le supernove, le enormi esplosioni che segnano la fine della vita di una stella massiccia. “Grazie a BlackGEM, La Silla ha ora il potenziale per fornire un importante contributo alla ricerca dei fenomeni transitori”, commenta Ivo Saviane, responsabile del sito presso l’Osservatorio di La Silla dell’ESO. “Ci aspettiamo di vedere molti risultati eccezionali forniti da questo progetto, che amplierà la portata del sito sia per la comunità scientifica che per il pubblico in generale”.

Sommelier Manca vince Trofeo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Sup. Docg

Sommelier Manca vince Trofeo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Sup. DocgMilano, 16 mag. (askanews) – Il 34enne sommelier rodigino Michele Manca è il vincitore del terzo Trofeo nazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2023, organizzato da Ais Veneto in collaborazione con il Consorzio. Il concorso si è tenuto il 15 maggio nella sede del Consorzio a Pieve Di Soligo (Treviso), dopo tre giorni dedicati all’alta formazione sulla Docg.

Sommelier Ais dal 2014, Manca è stato “Miglior Sommelier del Veneto 2022” e si è recentemente classificato terzo al “Master Chianti Classico 2023” e secondo al “Gran Premio Sagrantino 2023”. Attualmente lavora come docente di Sala e Vendita all’Ipsaa “Bellini” di Trecenta (Rovigo), e come consulente presso alcune realtà ristorative. “Sono orgoglioso di questo riconoscimento, un risultato ottenuto grazie a un grande impegno e allo studio costante del territorio, delle sue peculiarità e delle aziende che ne fanno parte” ha detto Manca, aggiungendo che “studiare, visitare la denominazione, assaggiare e ancora mettere alla prova le proprie conoscenze è il modo migliore di conoscere un vino e il territorio in cui nasce e di cui il calice si fa ambasciatore”.

“Lavorare in sinergia con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ci permette di raccontare quanto il vino sia parte fondamentale del territorio e del suo paesaggio” ha spiegato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, aggiungendo che “sono state tre giornate interamente dedicate all’alta formazione sull’areale produttivo riservate a comunicatori e operatori del settore che, partecipando a conferenze, seminari e visite al territorio, hanno avuto modo di aggiornarsi e di ammirare dal vivo tutta la bellezza di queste colline uniche al mondo”.

Maltempo, in Emilia Romagna è ancora allerta rossa. Centinaia di evacuati e scuole chiuse

Maltempo, in Emilia Romagna è ancora allerta rossa. Centinaia di evacuati e scuole chiuseBologna, 16 mag. (askanews) – Dopo una temporanea attenuazione sulle pianure, stanno riprendendo le piogge, anche con rovesci temporaleschi in Romagna. Confermate quindi le previsioni del Centro meteo dell’Emilia-Romagna. Nel frattempo la Protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo per tutta la giornata di domani, mercoledì 17 maggio: codice rosso per Romagna, montagna e collina tra Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma, pianura bolognese, e modenese, costa romagnola. Allerta arancione per pianura e costa ferrarese, oltre che per la pianura reggiana. Sul territorio sono attive alcune centinaia di volontari della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, oltre ai 927 volontari delle colonne mobili del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e di organizzazioni nazionali. Sono dieci, al momento, i corsi d’acqua in Emilia-Romagna che destano preoccupazione e rischiano di esondare. Mentre continua a piovere in regione, si segnalano frane e smottamenti in Appennino. La situazione non migliora lungo la costa: a Riccione è stata chiusa la stazione, oltre a ponti e sottopassi. Sono già stati registrati superamenti del livello 3 – allarme – in alcune stazioni su dieci corsi d’acqua: Idice, Samoggia, Savio, Marzeno, Voltre, Marecchia, Pisciatello, Ausa, Uso e Montone. Vari gli allagamenti in corso, con conseguenti evacuazioni a cura dei comuni. Sul Voltre, affluente del Ronco, è già superato il massimo storico (negli ultimi 20 anni) di 1,82 metri di livello idrometrico ed ora l’onda di piena ha già toccato 2,46 metri. In innalzamento i livelli di altri fiumi della Romagna e del bolognese: Ronco, Conca, Rabbi, Lavino, Lamone, Sillaro e Quaderna, già interessati dal maltempo di inizio maggio. A Ravenna si sono verificate due nuove frane sulla Strada Provinciale 63 a Zattaglia. Altre due frane anche nel bolognese, di cui una a Pianoro e una a Monterenzio. Le previsioni del Centro funzionale nazionale confermano piogge fino a domani pomeriggio, in estensione dalla Romagna alla parte centrale della regione.

Finora, come comunica la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, sono 901 le persone evacuate per precauzione: la maggior parte, 528, nel ravennate; altri 199 in provincia di Bologna, 164 nel forlivese-cesenate, 10 nel modenese e 3 nel reggiano. Altre evacuazioni di aree a rischio allagamento sono in corso, a cura dei comuni, come a Mercato Saraceno. “Abbiamo deciso di chiudere le scuole anche domani, per prudenza. In particolare la parte romagnola della regione ha grandissimi problemi” a causa del maltempo. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in collegamento con Il diario del giorno su Rete4. “Al momento nel capoluogo, in via Saffi, in un negozio il pavimento si sfondato a causa della pressione dell’acqua del torrente Ravone. Abbiamo chiuso quel tratto di strada e stiamo registrando qualche problema di traffico. Stiamo controllando anche il fiume Savena. Ci attendiamo diversi allagamenti”.

Friuli, Fedriga: sistema sanitario più forte con associazionismo

Friuli, Fedriga: sistema sanitario più forte con associazionismoTrieste, 16 mag. (askanews) – “Un importante esempio di volontariato e di associazionismo che si mettono a disposizione del prossimo e collaborano per aiutare chi è in difficoltà e nella necessità, in piena sinergia con le istituzioni e la sanità, a livello regionale, nazionale ma anche internazionale, poiché il materno infantile Burlo Garofolo ha certamente un’attrattività di carattere sovranazionale”. Queste le parole pronunciate oggi a Trieste dal governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenuto questa mattina, insieme all’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, alla consegna ufficiale all’ospedale materno infantile Burlo Garofolo di “CliniMACS Prodigy Tct”: uno strumento tecnologicamente all’avanguardia, tra i pochi del genere attivi in Italia, per generare terapie con cellule Car-T, di notevole efficacia nel trattamento dei tumori ematologici e altre patologie.

La strumentazione è stata acquistata anche grazie a una donazione di 150mila euro dell’Associazione genitori malati emopatici neoplastici del Friuli Venezia Giulia (Agmen Fvg), rappresentata oggi dalla neopresidente Franca Sirotich Casalaz, e donata all’Irccs Burlo Garofalo. “Si tratta di un macchinario assolutamente innovativo che permetterà di velocizzare la risposta da dare ai bambini con patologie oncologiche e non solo – hanno sottolineato Fedriga e Riccardi -: nel caso vi sia la necessità questa nuova eccellenza di cui disponiamo in Friuli Venezia Giulia sarà messa a disposizione in rete, su tutto il territorio”.

“La presenza del volontariato, i cui numeri nella nostra regione sono straordinariamente alti, delle realtà del terzo settore e dell’associazionismo, come Agmen, esprimono una straordinaria energia e hanno la grande capacità di stare accanto alla persona in difficoltà, e ai suoi cari, soprattutto prima e dopo il momento dell’acuzie, partendo da esperienze personali e familiari, conoscendo quindi da vicino le necessità reali di chi vive il problema della cronicità sulla propria pelle, a volte per un breve periodo della vita, a volte per tutto il corso della propria esistenza”, hanno sottolineato governatore e assessore alla Salute, rimarcando l’importanza della sussidiarietà, per consentire al sistema sanitario di rispondere in maniera efficiente e appropriata alle domande di salute della comunità.

L’Abi: ad aprile la crescita dei prestiti si è azzerata, per la prima volta da oltre 7 anni

L’Abi: ad aprile la crescita dei prestiti si è azzerata, per la prima volta da oltre 7 anniRoma, 16 mag. (askanews) – Ad aprile, per la prima volta da oltre sette anni a questa parte la dinamica di crescita dei prestiti bancari in Italia si è azzerata. Lo riferisce l’Abi, l’associazione bancaria italiana nel suo Rapporto mensile: i prestiti a imprese non finanziarie e famiglie sono rimasti invariati rispetto allo stesso mese di un anno prima. Per trovare un episodio analogo nelle serie storiche dell’associazione bisogna tornare indietro di oltre 7 anni: al gennaio del 2016, quando si era registrata una variazione negativa dello 0,1% sui prestiti.

A marzo questa voce, sebbene in netto rallentamento, aveva segnato comunque una variazione positiva, pari allo 0,4%. E proprio sul mese di marzo l’Abi riporta che come i prestiti alle imprese fossero diminuiti dell’1% su base annua, laddove quelli erogati alle famiglie avevano mantenuto una dinamica di crescita pari all’1,9%. L’associazione calcola queste variazioni depurandole da cartolarizzazioni, fluttuazioni dei cambi, aggiustamenti di valore o riclassificazioni. L’indebolimento della dinamica del credito risente ovviamente della stretta monetaria che da metà 2022 la Bce sta portando avanti, per cercare di far abbassare l’inflazione. Manovra che in ampia misura fa leva sul rialzo dei tassi di interesse di riferimento, complessivamente aumentati di 375 punti base (3,75 punti percentuali) dalla Bce. I dati dell’Abi sui tassi dei prestiti bancari si riferiscono ad aprile, prima quindi che la Bce operasse l’ultimo aumento da 25 punti base sui riferimenti ufficiali a inizio maggio. In Italia il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 3,99% (massimo dal maggio del 2012), a fronte del 3,80% di marzo. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 4,43% ad aprile, dal 4,30% il mese precedente. Infine il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, i mutui, è stato del 4,03%, dal 4,00% di marzo che secondo l’Abi aveva rappresentato il livello più elevato da 11 anni (anche qui dal maggio del 2012).

In diverse recenti occasioni l’Abi ha richiamato alla prudenza, in particolare con il suo presidente Antonio Patuelli, sui rischi di avere un incremento troppo elevato o/e troppo rapido dei tassi di interesse, perché questo potrebbe determinare uno scoraggiamento delle opportunità di investimento e quindi anche una minore richiesta di finanziamenti in banca. Secondo l’associazione l’azione di politica monetaria deve cercare di posizionarsi in una condizione che non diventi restrittiva, perché questo andrebbe a penalizzare l’economia, con potenziali effetti recessivi che rischierebbero di risultare pesanti per tutti.