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Tag: Sanremo 2023

Dl Migranti, sale a 5 mesi il tempo di permanenza dei minori nei centri per adulti

Dl Migranti, sale a 5 mesi il tempo di permanenza dei minori nei centri per adultiRoma, 23 nov. (askanews) – Via libera della commissione Affari costituzionali della Camera alla conversione in legge del decreto migranti del Governo Meloni, con modifiche. La commissione ha votato il mandato al relatore a riferire in aula. Domani ci sarà la discussione generale davanti all’assemblea e lunedì il voto di fiducia. Entro la settimana Montecitorio dunque licenzierà la nuova legge. Il provvedimento è in prima lettura e passerà quindi poi all’esame del Senato per essere convertito in legge entro il 4 dicembre.

Tra le modifiche più importanti, due riguardano i migranti di minore età. Sale da tre mesi a cinque mesi la permanenza massima di un minore, over 16, nei centri per adulti. La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento del relatore al dl migranti, subemendandolo con una proposta della Lega che va in questa direzione.L’emendamento del relatore, Francesco Michelotti (Fdi), conferma sostanzialmente la parte del decreto che prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture, i minori di età non inferiore a sedici anni, possano essere inseriti nei centri per adulti, in una sezione dedicata e aggiunge che il prefetto “dispone” questo inserimento, eliminando la discrezionalità in capo al prefetto che era contenuta nel testo originario. Il subemendamento firmato da Igor Iezzi porta i “novanta giorni” del decreto varato dal governo Meloni, a 150 giorni. I novanta giorni sono infatti “prorogabili per un periodo massimo di ulteriori sessanta giorni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente allo scopo destinate”.

Il testo del relatore conferma la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”.Sale anche da 30 a 45 giorni il termine di permanenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. In sostanza i minori potranno essere trattenuti per 15 giorni in più rispetto all’attuale normativa per l’identificazione e l’eventuale accertamento dell’età. La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento del relatore al dl migranti, Francesco Michelotti.

Il testo del relatore conferma la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”. 

Meloni: i mercati hanno fiducia. Ritardi in Emilia Romagna? Colpa della Regione

Meloni: i mercati hanno fiducia. Ritardi in Emilia Romagna? Colpa della RegioneRoma, 23 nov. (askanews) – “Già abbiamo cambiato la situazione di questa nazione rispetto a come l’abbiamo trovata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del question time in aula al Senato, rispondendo a una interrogazione del gruppo di Italia viva sui temi della crescita economica e delle politiche congiunturali.

In questo anno di governo “è cresciuta la fiducia degli investitori e dei mercati, c’è stata la promozione di quattro agenzie di rating di solito non buone su queste materie, le famiglie comprano molto volentieri i titoli di Stato, lo spread è al minimo, Borsa it cresce più di quanto crescano le altre borse europee. Lo abbiamo fatto in piena coerenza, non ricordo – ha detto – di aver detto che l’Italia doveva uscire dall’euro ma che doveva stare in Europa a testa alta e questo stiamo facendo”. “Quanto al prezzo della benzina dipende – ha proseguito Meloni rivolgendosi al leader di Iv, Matteo Renzi, che aveva illustrato in aula l’interrogazione per il suo gruppo – dal prezzo del petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico bin Salman (primo ministro dell’Arabia saudita, ndr), visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte”.

“Erano anni e anni – ha sostenuto ancora Meloni – che l’Italia non cresceva più della media europea. Mi ha lasciato stupita che nell’interrogazione voi citaste il rimbalzo del Pil post Covid, è successo perché l’economia italiana era tracollata in pandemia nonostante provvedimenti come il bonus monopattini…”. Sull’alluvione dell’Emilia Romagna, ha anche affermato Meloni, “non c’è nessuna promessa mancata, almeno da parte del governo”, mentre è la Regione ad essere in ritardo. Meloni ha elencato tutte le misure adottate: “Il Governo come si sa ha assunto misure eccezionali e immediate che vale la pena di ricordare: col decreto 61 quasi 1,8 miliardi per la tenuta del sistema produttivo e dei livelli occupazionali, col decreto 88 altri 2,5 miliardi per la ricostruzione pubblica, oltre 120 milioni per i primi contributi alla ricostruzione privata, 100 milioni per le imprese”.

Ha proseguito la premier: “A queste risorse si sono aggiunti altri 149 milioni con successivo provvedimento, con il lavoro del commissario Figliuolo i 2,5 miliardi stanziati col decreto 88 sono già stati messi a disposizione degli enti locali – una somma pari a 1,445 milioni – a queste risorse se ne aggiungono altre non inferiori al miliardo già nella disponibilità del commissario. Sono stati poi giù erogati 100 milioni alle famiglie per il sostegno immediato al contributo di auto-sistemazione, 60mila giornate di cassa integrazione, 200 milioni per i lavoratori autonomi”. “Quindi – ha concluso – non c’è nessuna promessa mancata e nessuna distrazione, almeno da parte del governo. Mi consenta di segnalare sommessamente che la piattaforma Sfinge di competenza dell’Emilia Romagna, lo strumento per presentare domande risarcimento, è operativa solo dal 15 settembre scorso, due mesi dopo – due mesi dopo! – l’ordinanza commissario. E lei sa che senza l’operatività della piattaforma è impossibile la quantificazione precisa dei danni e del fabbisogno finanziario. Aggiungo che il governo sta ancora aspettando dalla regione la ricognizione delle criticità esistenti prima dell’alluvione e delle opere realizzate per mettere in sicurezza”.

Insomma, “il governo ha agito col massimo sforzo, senza polemiche e guardando ai bisogni dei cittadini e non al colore politico dell’interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che questo non è un costume diffuso”.

Olio di oliva, collezione Crea in Banca Coi del germoplasma

Olio di oliva, collezione Crea in Banca Coi del germoplasmaRoma, 23 nov. (askanews) – La collezione del germoplasma olivicolo del CREA è stata riconosciuta ufficialmente, unica in Italia, quale “Collezione internazionale del network del Consiglio Oleicolo Internazionale – COI”, durante la 118 sessione dei Membri del Consiglio oleicolo internazionale (Plenary session of 118th session of the Council of Members), svoltasi oggi 23 novembre.

Lo ha reso noto Enzo Perri, direttore del CREA Olivicoltura Frutticoltura e Olivicoltura: “oggi l’Italia ha ottenuto un grande e meritato successo attraverso l’avvenuto riconoscimento, da parte del COI, il Consiglio Oleicolo Internazionale, della collezione del Crea quale Collezione internazionale di germoplasma olivicolo del network COI”. La collezione del CREA è la più grande collezione nazionale di germoplasma olivicolo, seconda, dopo la Spagna, per numero di varietà di olivo al mondo. Si tratta di un patrimonio di agrobiodiversità, esteso su due aree (Mirto Crosia e Rende) entrambe in Calabria, e composto da 600 varietà, di cui 200 autenticate e comuni alla collezione Spagnola.

Insieme a quelle del Marocco, della Francia, della Turchia, dell’Argentina e d’Israele, la collezione CREA è in prima linea nello studio del germoplasma e nella ricerca di genotipi tolleranti o resistenti, in risposta a nemici esterni, come Xylella fastidiosa e Verticillium Dhaliae e i cambiamenti climatici, quali incremento delle temperature medie invernali, siccità e eventi meteorici non previsti (grandine, nebbia e gelate fuori stagione) che stanno pregiudicando la produzione olivicola mondiale. Il network di Collezioni COI internazionali consentirà, nei prossimi anni, di comprendere maggiormente l’agrobiodiversità dell’olivo, il fabbisogno di freddo invernale della pianta e di selezionare quelle varietà in grado di tollerare la riduzione del freddo invernale – che sta già condizionando negativamente la fioritura – e di assicurare, quindi, la produzione di olive, nonostante l’incremento delle temperature in atto.

Campidoglio, Fdi: due anni di Gualtieri, nessuna luce tante ombre

Campidoglio, Fdi: due anni di Gualtieri, nessuna luce tante ombreRoma, 23 nov. (askanews) – “A due anni dalla guida Pd Roma non ha risolto neanche uno dei suoi problemi essenziali. La città continua ad essere sporca e gli spazzini di quartiere più volte annunciati non si vedono. Il traffico è in costante aumento anche a causa di cantieri che aprono in contemporanea senza un coordinamento efficace. Eppure che il Giubileo ci sarebbe stato nel 2025 era noto a tutti!”. Così il gruppo capitolino di Fratelli d’Italia, agli esiti di un incontro nel quale ha tratteggiato le “molte ombre” della gestione Gualtieri della Campidoglio, a due anni dall’insediamento della sua Giunta.

I servizi di trasporto pubblico, hanno denunciato i consiglieri Giovanni Quarzo, Francesca Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Federico Rocca e Rachele Mussolini nel corso dell’incontro, “sono indecenti e troppo spesso ci mostrano le immagini di persone disabili prese in ostaggio nelle stazioni perché ascensori e scale mobili sono fuori servizio”. I Municipi, hanno sottolineato da Fdi “stremati dalla mancanza di personale motivato e qualificato, restituiscono le deleghe affossando anche quel minimo decentramento amministrativo conquistato negli anni. Molti progetti giubilari sono in ritardo ed il rischio di aprire l’anno santo con i cantieri aperti è reale”. “La nostra – concludono da Fdi – a differenza di Gualtieri, non è una narrazione ma una tragica constatazione della realtà”.

Meloni: con nostro governo cresce fiducia mercati, cala spread

Meloni: con nostro governo cresce fiducia mercati, cala spreadRoma, 23 nov. (askanews) – “Già abbiamo cambiato la situazione di questa nazione rispetto a come l’abbiamo trovata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del question time in aula al Senato, rispondendo a una interrogazione del gruppo di Italia viva sui temi della crescita economica e delle politiche congiunturali.

In questo anno di governo “è cresciuta la fiducia degli investitori e dei mercati, c’è stata la promozione di quattro agenzie di rating di solito non buone su queste materie, le famiglie comprano molto volentieri i titoli di Stato, lo spread è al minimo, Borsa it cresce più di quanto crescano le altre borse europee. Lo abbiamo fatto in piena coerenza, non ricordo – ha detto – di aver detto che l’Italia doveva uscire dall’euro ma che doveva stare in Europa a testa alta e questo stiamo facendo”. “Quanto al prezzo della benzina dipende – ha proseguito Meloni rivolgendosi al leader di Iv, Matteo Renzi, che aveva illustrato in aula l’interrogazione per il suo gruppo – dal prezzo del petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico bin Salman (primo ministro dell’Arabia saudita, ndr), visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte”.

“Erano anni e anni – ha sostenuto ancora Meloni – che l’Italia non cresceva più della media europea. Mi ha lasciato stupita che nell’interrogazione voi citaste il rimbalzo del Pil post Covid, è successo perché l’economia italiana era tracollata in pandemia nonostante provvedimenti come il bonus monopattini…”.

Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”

Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”Roma, 23 nov. (askanews) – La Bce spinge per la revisione del Patto di stabilità e di crescita, ritenendo che le regole attuali potrebbero finire per creare interferenze con la sua politica monetaria. All’ultimo Consiglio direttivo monetario, che si è svolto a fine ottobre, i banchieri centrali dell’area euro hanno mostrato crescenti “preoccupazioni” sul fatto che i governi non raggiungano un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita europeo per la fine dell’anno. Questo rischierebbe di lasciare “un vuoto”, per il 2024, dato che il vecchio Patto non è stato ancora rimpiazzato da nuove normative.

In assenza di un accordo resterebbero semplicemente in vigore le regole attuali, mentre scadrà la clausola generale di sospensione delle stesse. Secondo i verbali del Consiglio Bce, pubblicati oggi dall’istituzione, i banchieri centrali ritengono che “un quadro disciplinato sulle politiche di bilancio sia di importanza primaria anche per il raggiungimento della stabilità dei prezzi”, che è l’obiettivo e il compito della Banca centrale.

E alla riunione è stato rilevato “che l’attuale linea delle regole di bilancio rischierebbe di spingere nella direzione opposta, anche tramite misure che altererebbero i costi di finanziamento che potrebbero essere viste – si legge – come una interferenza diretta con la trasmissione della politica monetaria”. Questa posizione non è nuova ma forse non è mai stata espressa in maniera così esplicita dalla Bce. E negli anni passati l’istituzione non ha sollevato problemi in questi termini.

Sempre al consiglio direttivo Bce di ottobre, è stato anche osservato che un inasprimento di bilancio “senza riforme strutturali sarebbe di scarso aiuto e che l’economia richiede supporto anche dal lato della domanda”, recitano ancora i verbali.

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”Milano, 23 nov. (askanews) – “Ho appena invitato i sindacati al ministero domani mattina per scongiurare lo sciopero dei trasporti lunedì”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, collegandosi in diretta al convegno Ance Opere pubbliche per la crescita.

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto, sancito dalla Costituzione – ha ribadito – ma anche il diritto al lavoro per decine di migliaia di lavoratori è sacrosanto. Se vuoi scioperare per alcune ore va bene ma se vuoi fermare il Paese per 24 ore di fila farò tutto quello che è in mio potere di fare per evitarlo”.

Agricoltura, oltre 40mila ettari coltivati per aiutare l’Africa

Agricoltura, oltre 40mila ettari coltivati per aiutare l’AfricaRoma, 23 nov. (askanews) – Oltre 40mila ettari coltivati per la aiutare l’Africa grazie alla creazione di posti di lavoro, alla fornitura di beni e servizi, allo sviluppo delle agroenergie da fonte rinnovabile e alla trasmissione di conoscenza e tecnologia per la produzione locale, oltre allo sviluppo di nuove reti di vendita con i farmers market. E’ il progetto promosso da Coldiretti con BF, Filiera Italia e Cai (Consorzi Agrari d’Italia), presentato in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

“Il progetto – evidenziano in una nota Coldiretti, BF, Filiera Italia e Cai – si inserisce in uno scenario di contatti e scambi a livello internazionale con la collaborazione del ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare per accordi per la fornitura di macchinari, tecnologia, sementi e conoscenze ma anche prodotti alimentari di base”. La collaborazione punta a rafforzare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo, dall’Algeria all’Egitto, dall’Angola al Ghana, per promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile in Africa, aumentare la sicurezza alimentare principale causa di instabilità e fornire una alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni, evitando il depauperamento sociale, economico e ambientale di quei territori. Nello specifico si prevede la coltivazione su 10mila ettari in Algeria, 15mila in Egitto, 8mila in Angola e 7mila in Ghana.

Il progetto prevede la produzione di colture strategiche per il consumo locale, dal frumento alla soia, dal mais al riso, dalle banane a ortaggi e frutta di vario tipo. Il governo locale dei diversi Paesi si impegna ad acquistare la maggior parte del raccolto (fra il 50% e 80%) a prezzi definiti e la parte restante a prezzi di mercati oppure viene ceduto a privati. Le sementi vengono fornite da Sis (Società italiana sementi). Consorzi Agrari d’Italia (Cai) si occupa di fornire materiali e macchinari, dai fitofarmaci con etichette d’uso in lingua locale ai macchinari in vendita o noleggio, mentre gli agricoltori locali potranno seguire corsi di formazione e specializzazione erogati da BF. “L’obiettivo è esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali – spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo. E’ importante favorire filiere di prodotti locali destinati a soddisfare il fabbisogno alimentare del territorio anche attraverso la creazione di mercati contadini a chilometri zero”.

Al Bto 2023 arriva Amelia, la “Digital twin” italiana del turismo

Al Bto 2023 arriva Amelia, la “Digital twin” italiana del turismoFirenze, 23 nov. (askanews) – Si chiama Amelia ed è la prima piattaforma italiana dell’intelligenza artificiale “as a service”, cioè “come servizio” che consente alle imprese di essere gestito in autonomia, in questo caso un assistente virtuale di una struttura del settore turistico, senza dover mantenere l’infrastruttura di software in loco. Amelia è stata presentata oggi al Bto, l’evento su Turismo digitale, innovazione e formazione in corso a Firenze, Amelia, la prima piattaforma italiana dell’intelligenza artificiale italiana.

Amelia è il cosiddetto “digital twin” della struttura turistica, che sia un albergo, una catena di ristoranti o un ente locale di promozione turistica. Una sorta di maggiordomo d’albergo che può essere “allenato” per svolgere funzioni di assistenza ai clienti per qualsiasi tipo di esigenza, a seconda delle informazioni che gli vengono fornite. E’ orientata all’efficacia, ciòè all’esperienza di chi vi interagisce e chiede di essere aiutato a risolvere i problemi. Diventa parte integrante dell’esperienza turistica. Per esempio, Amelia risponde alle domande e alle richieste degli ospiti di un albergo, migliorandone l’esperienza, con un assistenza 24 ore al giorno, a partire dai servizi che l’hotel offre. E’ in grado di prenotare camere, il ristorante o la Spa. E anche di collaborare la struttura aziendale, per esempio chiedendo al cliente le sue preferenze, consigliandolo sulle attività da svolgere e ordinando per lui alla reception di acquistare i biglietti per mostre, gite o visite guidate. O per prenotare un taxi o cambiare gli asciugamani. Oppure per rispondere con suggerimenti utili alla domanda: “Ho quattro ore di tempo, che cosa posso fare a Firenze”? Amelia non disintermedia funzioni umane ma le affianca e ne facilita l’esecuzione. Gestisce, ad esempio, i feedback dei clienti, sugggerendo ai dirigenti della struttura i punti critici da migliorare; è di aiuto nel processo di check in e di check out. Ed è in grado, servizio utile ad esempio alle catene alberghiere, di rispondere in modo diverso in funzione del periodo dell’anno o dell’ubicazione dell’albergo. Tutte funzioni, comprese le funzioni b2b con altri attori dell’ecosistema turistico, che possono essere gestite centralmente.

“L’intelligenza artificiale è un grande aiuto ma ne vanno capiti i limiti. Amelia è come un assistente d’aula. Che ragiona per algoritmi. Può essere gestita in autonomia e formata sul direttore dell’albergo, sul lobby manager o sul turista – spiega Febo Leondini, direttore dell’Associazione Formazione Distributori Bevande, che ha presentato l’iniziativa e ne ha delineato contorni e funzionalità – Questa è una piattaforma sintattica, non ha la minima idea di che cosa sta facendo. L’intelligenza artificiale non può essere definita come un pappagallo stocastico” ma “è molto simile alla luce, che è onda e particella a seconda di come la si guarda. Nel momento in cui svolge il suo compito entra in contatto con l’ambiente esterno” a seconda della scelta che si è fatta a monte. “Amelia ha cominciato a modificare l’ambiente esterno, a interagire. Si è ritagliata il diritto di rientrare nell’ecosistema cliente, ristoratore, albergatore. E’ un ibrido sociotecnico che ha senso solo con l’uomo e per l’uomo. Ma non è un essere senziente”.

Femminicidi, Amirante (Nuovi Orizzonti): è emergenza sociale

Femminicidi, Amirante (Nuovi Orizzonti): è emergenza socialeRoma, 23 nov. (askanews) – “Ancora una volta ci troviamo senza parole, atterriti ed inorriditi dinnanzi all’ennesimo efferato omicidio di una ragazza dolcissima la cui colpa, era stata di illudersi di poter lasciare il proprio ‘bravo’ ragazzo restando comunque amici. Sono troppe le lacrime che ho raccolto in questi anni per le continue violenze psicologiche, fisiche, sessuali, subite da tantissime donne. Ciò che è più incredibile è che il più delle volte le violenze sono ripetute e inferte proprio dalle persone che dicono di amarle ma che chiamano amore ciò che non lo è: la possessività, l’eccessiva gelosia, le tante diverse forme di dominio, di manipolazione, aggressività”.

Lo scrive in una nota Chiara Amirante, Fondatrice della Comunità di diritto Pontificio Nuovi Orizzonti: “Troppo spesso si arriva a considerare la persona che si dice di amare come una proprietà, invece di valorizzarla, custodirla. Tutto questo non ha proprio niente a che fare con l’Amore. Tutti assistiamo attoniti, con una tagliente lama di impotenza che ferisce il cuore, alle continue notizie di donne che vengono uccise proprio da coloro che hanno affermato di amarle. Solo in quest’anno ogni 4 giorni è stata uccisa una donna, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila) – dati ISTAT. Questo quello che sappiamo ed è già terrificante. Poi ci sono però anche tutte le donne che non hanno voce per gridare perché troppo impaurite e che subiscono continui abusi e violenze di ogni tipo che si ripetono con insistenza e che rendono la loro vita un inferno. In questi anni ho accolto le testimonianze di decine di migliaia di donne e più del 70% hanno subito violenza o abusi”. “Ci troviamo difronte ad un emergenza epocale – è il monito di Amirante per cessare ogni forma di violenza. Basta, basta violenza! Basta pensare che strumentalizzare il corpo di una donna come un oggetto per vendere di più vada bene! Basta pensare che le ragazze che percorrono gelidi marciapiedi per svendere il loro corpo a viandanti senza scrupoli lo scelgano liberamente, mentre la piaga della prostituzione schiavitù continua a dilagare sotto i nostri occhi, nell’indifferenza dei più. Basta ad ogni forma di mercificazione della donna. Basta con qualunque tipo di abuso. Tutto questo è inaccettabile! Non sono sufficienti, anche se necessarie, pene maggiori per i carnefici. Bisogna prevenire proteggendo sì di più le donne ma anche educando gli uomini e l’intera società a liberarsi da ogni forma anche sottile di maschilismo e a riconoscere e rispettare i diritti, la dignità, la libertà di ogni donna, valorizzare il suo carisma specifico il contributo unico che ogni donna può portare al Bene della società. Mentre noi siamo tutti profondamente scossi e addolorati per il terrificante omicidio di Giulia – aggiunge – ci sono milioni di donne che continuano a subire violenze che vanno al di là di ogni immaginazione. Non restiamo rassegnati in attesa della nuova agghiacciante notizia dell’ennesima donna uccisa, lasciamoci tutti interpellare in prima persona dal perpetrarsi di questa follia. Impegniamoci a fare di tutto, ciascuno nel proprio ambito perché così tante lacrime e così tanto sangue non siano stati versati invano ma possa contribuire a farci sentire la responsabilità di fermare sul nascere, con ogni mezzo, qualunque piccola o grande mancanza di rispetto e di abuso. Mettiamo tutto il nostro impegno là dove siamo per edificare davvero, insieme, una società più attenta alla tutela dei più fragili, e dove il rispetto della dignità, della libertà dei diritti, di ogni donna non siano solo parole ma un imperativo assoluto ed urgente per tutti”.