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Tag: Sanremo 2023

Cop29, Biden: “la rivoluzione dell’energia pulita” è inarrestabile

Cop29, Biden: “la rivoluzione dell’energia pulita” è inarrestabileMilano, 24 nov. (askanews) – “Mentre alcuni potrebbero cercare di negare o ritardare la rivoluzione dell’energia pulita in corso in America e nel mondo, nessuno può invertirla, nessuno”. Così il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden sulla conclusione della conferenza COP29 a Baku, in Azerbaigian. Le sue parole, rilasciate dalla Casa Bianca in una nota, segnano il risultato raggiunto, davvero molto sofferto e frutto di negoziati senza sosta lungo giorni tumultuosi. “Alla COP29, grazie in parte agli instancabili sforzi di una robusta delegazione statunitense” guidata dall’inviato statunitense per il clima John Podesta (di origini italiane, ndr), “il mondo ha raggiunto un accordo su un altro risultato storico. A Baku, gli Stati Uniti hanno sfidato i paesi a fare una scelta urgente: o consegnare le comunità vulnerabili a disastri climatici sempre più catastrofici, o farsi avanti e mettere tutti noi su un percorso più sicuro verso un futuro migliore” dice Biden.


Dopo le preoccupazioni sul possibile fallimento dei colloqui sul clima a Baku, l’Occidente ha accettato di pagare 300 miliardi di dollari all’anno per finanziare la riduzione delle emissioni e l’adattamento climatico nei paesi in via di sviluppo a partire dal 2035. E sebbene i paesi in via di sviluppo, da Cuba all’India, abbiano criticato l’accordo, insieme, i paesi hanno comunque fissato un obiettivo di finanziamento internazionale. “Ciò contribuirà a mobilitare il livello di finanziamento, da tutte le fonti, di cui i paesi in via di sviluppo hanno bisogno per accelerare la transizione verso economie pulite e sostenibili, aprendo al contempo nuovi mercati per veicoli elettrici, batterie e altri prodotti di fabbricazione americana” annota il capo della Casa Bianca. Un accordo vantaggioso per tutti insomma secondo Biden, anche frutto di un impegno dell’amministrazione americana uscente che tra poche settimane lascerà il passo a un’altra di segno differente, quella di Donald Trump. “Nel mio primo giorno in carica – afferma Biden – ho agito per riportare gli Stati Uniti a quell’accordo, ripristinare la leadership climatica globale dell’America e rinnovare l’impegno per l’ambizione climatica internazionale. Da allora, la mia amministrazione ha sfruttato la leadership della nostra nazione in materia di azione per il clima a livello nazionale per accelerare gli sforzi globali, anche in occasione delle COP 26, 27 e 28, per ridurre le emissioni, abbassare i costi energetici, creare posti di lavoro ben retribuiti, proteggere gli ecosistemi e rafforzare la resilienza, il tutto contribuendo a far crescere la nostra economia”. Per poi aggiungere, lasciando un compito a chi lo succederà: “Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare per raggiungere i nostri obiettivi climatici, il risultato di oggi ci avvicina di un passo significativo. A nome del popolo americano e delle generazioni future, dobbiamo continuare ad accelerare il nostro lavoro per mantenere un pianeta più pulito, più sicuro e più sano a portata di mano”.

Vino, Aepi: sono tutti under 40 i quattro migliori enotecari d’Italia

Vino, Aepi: sono tutti under 40 i quattro migliori enotecari d’ItaliaMilano, 24 nov. (askanews) – Giovane, professionale, empatico, dotato di capacità manageriali. È questo l’identikit dell’enotecario che emerge dai risultati del Concorso migliore enotecario professionista d’Italia. I vincitori hanno infatti tutti meno di quarant’anni e sono Silvia Angelozzi per la categoria “Enoteche con mescita”, Daniele Liurni con il doppio premio “Enoteche con asporto” e “Migliore Enoteca di Roma Città Metropolitana”, Daniele Leopardi, “Migliore Enotecario italiano all’Estero” a Parigi, e Mattia Manganaro, “Miglior Enotecario Under 30”.


“Ciò che emerge dal Concorso è un elemento importante per l’intero settore: gli enotecari professionisti sono giovani, molto preparati e sanno unire sensibilità, doti comunicative e manageriali, preparazione tecnica e capacità di capire le tendenze del futuro” sottolineano gli organizzatori, spiegando che “dalle prove di gara risulta infatti che anche la maggiore sfida per il settore enologico, avvicinare i vini ai giovani, può essere vinta a patto di cambiare approccio”. Secondo i vincitori del Concorso, “i giovani consumano il vino se vengono lasciati liberi di scegliere, esprimersi e interpretare il proprio gusto. Bisogna quindi lavorare ‘per sottrazione’, raccontare meno e coinvolgere di più, ciò significa anche saper ascoltare, cosa che, spesso, il mondo del vino fa poco”. E in questo senso l’enotecario può il trait d’union tra consumatore e produttore. “L’enotecario ha il compito di avvicinare al vino con professionalità senza intimorire le persone – ha evidenziato il presidente Aepi, Filippo Gastaldi – trasmettendo passione ma anche rispetto per ogni cliente, che non deve essere visto come un numero, ma come una persona con proprie esigenze, possibilità e gusti”.


Il titolo di “Ambasciatore Aepi” è stato assegnato a Carlo Hausmann, Dg di Agro Camera. Il Concorso si avvale del patrocinio del Masaf, della Regione Lazio e della Città Metropolitana Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con Vinarius Associazione Enoteche Italiane, con il sostegno del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Collio, Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, Istituto Tutela della Grappa del Trentino e Consorzio di Tutela Vini del Trentino. Sono inoltre partners il Bureau du Champagne, che rappresenta il Comité Champagne in Italia, e l’Enoteca del Barolo.

Vino, Ais: a Torcolato e Recioto premi qualità della guida “Vinetia”

Vino, Ais: a Torcolato e Recioto premi qualità della guida “Vinetia”Milano, 24 nov. (askanews) – Il “Torcolato Breganze Doc 2020” di Ca’ Biasi e il “Recioto di Soave Docg 2022” di Agostino Vicentini si sono aggiudicati i due premi di qualità assegnati dalle commissioni composte rispettivamente da giornalisti e ristoratori, nell’ambito dell’undicesima edizione di “Vinetia”, la guida di Ais Veneto che ogni anno seleziona i migliori vini della regione.


Assegnato anche il “Premio Fero – Miglior vino del Veneto”, riconoscendo i più pregiati prodotti enoici per ciascuna delle sette categorie. A trionfare per la categoria “Miglior Spumante Metodo Martinotti” è stato “Vigneto Giardino Asciutto Valdobbiadene Docg Rive di Colbertaldo 2023” di Adami, mentre il premio per il “Miglior Spumante Metodo Classico” è stato attribuito a “Cuvée Augusto 10-10 Extra Brut 2012” di Dal Cero. Il “Miglior Vino Bianco” è andato a “Riserva Del Lupo Lugana Riserva Doc 2020” di Ca’ Lojera, mentre il “Miglior Vino Rosa” è stato assegnato a “Tecla Chiaretto di Bardolino Doc 2023” di Benazzoli. Il premio per il “Miglior Vino Rosso” è stato conferito a “Gemola Rosso Colli Euganei Doc 2019” di Vignalta, mentre il “Miglior Vino Rosso da Invecchiamento” è stato l’”Amarone Della Valpolicella Riserva Docg 2015″ di Brigaldara. Infine il riconoscimento per il “Miglior Vino Dolce” è andato al “Torcolato Breganze Doc 2020” di Ca’ Biasi. I degustatori hanno premiato complessivamente 247 vini con i “4 Rosoni”, che rappresentano la fascia di punteggio più alta assegnata dalla commissione di degustazione. Altre 85 etichette hanno ricevuto il “Ducato”, il riconoscimento dedicato alle referenze che combinano alta qualità con prezzi vantaggiosi. Infine, i migliori 50 produttori su un totale di oltre 400 sono stati insigniti del “Premio Rialto” per l’eccellenza nella produzione vinicola.


“Anche per l’edizione 2025 di ‘Vinetia’ c’è stata una grande partecipazione da parte delle Cantine del territorio veneto, con oltre 400 aziende e quasi 2.100 vini degustati” ha spiegato Giovanni Geremia, curatore della guida, evidenziando che “‘Vinetia’ rappresenta una scrupolosa analisi del mondo enoico della nostra regione, con realtà distribuite su tutte e sette le province: unica Guida ai vini del Veneto, è semplice da consultare sia su smartphone attraverso l’app dedicata, sia sull’omonimo sito”. “Questa guida è un’opera collettiva, il risultato di una ricerca approfondita e mirata a esplorare ogni angolo del Veneto per scoprire le sue migliori espressioni enoiche” ha detto il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, ricordando che “questo intenso lavoro continuerà con ‘Vinetia Tasting’, l’evento che porta in assaggio le migliori etichette della regione. Per questa grande manifestazione abbiamo ampliato l’offerta coinvolgendo più di 100 aziende e diversi Consorzi di tutela, con tante masterclass che si alterneranno durante la giornata e sarà inoltre l’occasione per celebrare i 250 neo-sommelier che hanno conseguito il diploma, entrando a far parte della nostra grande famiglia professionale”. L’appuntamento con la 14esima edizione dell’evento che porta in degustazione i vini premiati dalla Guida è fissato per domenica 23 marzo 2025 al polo fieristico di Santa Lucia di Piave (Treviso).

Romania al voto per primo turno delle presidenziali. Favorito Ciolacu

Romania al voto per primo turno delle presidenziali. Favorito CiolacuRoma, 24 nov. (askanews) – Circa 19 milioni di romeni sono chiamati oggi al voto per il primo turno delle presidenziali. Con 19mila seggi elettorali nel Paese, la tornata elettorale, la prima di tre nell’arco di una ventina di giorni (con le politiche l’1 dicembre e il ballottaggio per il capo di stato l’8 dicembre), si preannuncia serrata, anche se il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu è dato come favorito, tallonato dal leadeer nazionalista George Simion, possibile sfidante al secondo turno. Le urne hanno aperto alle 7:00 ora locale (le 6:00 in Italia) e chiuderanno alle 21:00 (le 20:00 in Italia).


In Italia, dove vive la maggiore comunità romena all’estero, sono stati allestiti dall’ambasciata 157 seggi (sette in più rispetto alle Europee di giugno) e ci si aspetta un’alta affluenza, in particolare per le presidenziali: nel mondo i romeni della diaspora hanno iniziato a votare già venerdì. Sebbene la Romania sia una repubblica semi-presidenziale, queste elezioni sono ampiamente considerate dal pubblico come le più importanti del Paese e la battaglia tra 14 contendenti è molto sentita in una nazione che ha visto il tasso di partecipazione al voto sempre in calo per le politiche e le europee degli ultimi anni.


Cinque figure di spicco dominano la corsa per Palazzo Cotroceni: Marcel Ciolacu, George Simion, Mircea Geoana, Elena Lasconi e Nicolae Ciuca. Se il passaggio al ballottaggio dell’attuale premier socialdemocratico Ciolacu è dato per scontato, non è chiaro chi sarà il suo contendente. Al centro delle campagne elettorali, sia per le presidenziali che per il rinnovo del Parlamento, sicuramente l’aumento del costo della vita e la guerra in Ucraina. La maggior parte dei candidati alle presidenziali si è dedicata al dibattito sul debito crescente e quasi tutti sono concordi sulla prosecuzione degli aiuti a Kiev, tranne il leader nazional-conservatore di AUR George Simion che si oppone. Molti elettori sposano la sua idea che gli aiuti all’Ucraina abbiano fatto aumentare prezzi e inflazione e che sperano che la situazione economica migliorerà se la guerra finirà. Proprio Simion è dato secondo nei sondaggi e potrebbe essere lo sfidante di Ciolacu al ballottaggio.


Ciolacu, favorito e attuale premier, promuove la stabilità economica e il benessere sociale, nonostante i pochi risultati da capo di governo. Simion, leader populista del partito AUR, ottiene le simpatie degli elettori disillusi che cercano un cambiamento radicale. I sondaggi lo collocano costantemente come il contendente più forte per il secondo posto. Elena Lasconi, riformista liberale, guida l’Unione Salva Romania (USR). Nota per la sua posizione anti-corruzione e la sua visione modernizzante, si rivolge principalmente agli elettori cdelle città e più giovani. Altro candidato in lizza è Mircea Geoana, che si è presentato come indipendente: l’ex vicesegretario generale della Nato ha fatto appello ai moderati e agli elettori pro-europei, ma i suoi legami passati con il Psd e la mancanza di una solida base politica interna hanno indebolito la sua posizione. Altro contendente è il leader del Partito Nazionale Liberale (Pnl) Nicolae Ciuca: ex premier e generale in pensione, ha puntato su stabilità ed esperienza.


di Daniela Mogavero

Collaborazione tra Ron Santiago de Cuba e designer londinese Nephthys

Collaborazione tra Ron Santiago de Cuba e designer londinese NephthysMilano, 24 nov. (askanews) – Ron Santiago de Cuba ha collaborato con l’artista e designer londinese Nephthys Illustrated per creare una trilogia di stampe da collezione in edizione limitata che celebrano la cultura del rum e dei cocktail. Tre le opere, una con la scritta “Un Daiquiri Por Favor”, un’altra con la didascalia “Ring for Rum” e una terza dedicata al classico Mojito che inneggia al parola brindisi in spagnolo: “Salud!”.


Le stampe si possono acquistare assieme a una bottiglia di “Ron Santiago de Cuba Extra Anejo 11 Anni”, il fiore all’occhiello della gamma, ideale tanto liscio che nella mixology. “Negli ultimi mesi ho notato un crescente interesse da parte dei miei clienti per stampe a tema rum e sebbene le mie collezioni abbiano incluso altre bevande alcoliche, il rum era una categoria che non avevo ancora esplorato” ha spiegato Nephthys, aggiungendo che “il rum, per me, è incredibilmente versatile, vivace e pieno di carattere: gustarlo, sia liscio che in un cocktail, è un’esperienza che riguarda la celebrazione e il godersi i semplici momenti della vita, un tema ricorrente nella mia arte. La fusione di cultura, qualità e stile di vita – ha concluso – rende Ron Santiago de Cuba il partner ideale per le mie opere”. Prima di questo progetto, il marchio che rappresenta una delle massime espressioni della produzione del Sud-Est dell’isola caraibica, aveva collaborato con il ballerino Carlos Acosta per il rilancio del “Ron Santiago de Cuba 20 Anni Extra Anejo Gran Reserva”, distribuito in Italia, come le altre referenze, da Rinaldi 1957.

Ucraina, Tajani: da Putin missili vecchi. Vuole spaventare Kiev

Ucraina, Tajani: da Putin missili vecchi. Vuole spaventare KievRoma, 23 nov. (askanews) – “Io penso che sia come facevano gli antichi guerrieri che battevano la spada sullo scudo per intimorire l’avversario. I missili di cui parla” Putin, “con i quali è stato fatto un esperimento l’altro giorno, sono missili vecchi, non c’è nessuna novità, sono missili ritoccati, insomma hanno rifatto un po’ il trucco a missili che” già “avevano per cercare di spaventare l’avversario ucraino, per fare la voce grossa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando, nel corso della trasmissione “4 di sera week end” su Rete 4, del lancio contro Kiev del nuovo missile ipersonico balistico russo con cui Putin punta a minacciare l’Europa.


“Che poi Putin possa fare minacce pericolose, questo è vero. Lui è cresciuto con la cultura del KGB, cioè lui pensa che tutto si risolva con la forza e con l’uso delle forze armate e conosce poco evidentemente lo strumento della diplomazia che è quello al quale siamo abituati noi come paese democratico”, ha aggiunto Tajani. E sulla decisione del presidente Usa Joe Biden di concedere all’Ucraina l’uso dei missili Atacms per colpire in profondità il territorio russo “io credo – ha detto il vicepremier – che gli americani abbiano reagito alla presenza di soldati nordcoreani pronti a combattere contro gli ucraini, perché questo significa alzare il tono dello scontro. E’ una provocazione quella dei russi a coinvolgere un altro paese, la Corea del Nord, che non ha nulla a che fare con l’Ucraina, non ha mai avuto contenzioni storici con l’Ucraina”.

Conte batte Grillo alla costituente M5S: passato il quorum fra gli iscritti

Conte batte Grillo alla costituente M5S: passato il quorum fra gli iscrittiRoma, 23 nov. (askanews) – Non basta la contestazione di un piccolo gruppo di militanti, in apertura della due giorni del Movimento 5 stelle al palazzo dei Congressi dell’Eur, a rovinare la giornata di Giuseppe Conte. Attorno alle 19.30 sale sul palco per annunciare di aver superato lo scoglio più temuto dell’intero “processo costituente” avviato in estate: il quorum della metà più uno nel voto on line dei circa 89mila iscritti, necessario per validare le modifiche statutarie. È, di fatto, la sconfitta per il fondatore Beppe Grillo, da mesi impegnato a contestare la linea politica proposta da Conte, con la collocazione “nel campo progressista”, e le stesse procedure della costituente e del voto.


Il dettaglio dei risultati si conoscerà domenica, alla chiusura delle urne virtuale prevista per le 15. Ma dopo gli appelli all’astensione lanciati da qualche difensore del “Movimento delle origini”, il quorum raggiunto rende alquanto probabile il superamento del ruolo di “garante a vita” per Grillo. Ma è assai probabile anche l’accoglimento delle alte proposte-chiave di Conte: a partire dal superamento del limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni, che secondo il comune sentire del gruppo dirigente resta uno dei maggiori ostacoli al consolidamento del Movimento sui territori e nei risultati elettorali. Da verificare la tenuta di nome e simbolo: anche sulla possibilità di cambiare “il brand” Conte e i suoi, al termine del lavoro preparatorio durato mesi, hanno sottoposto la scelta al voto degli iscritti. In questa situazione è arduo immaginare che il comico genovese si presenti a Roma per bere l’amaro calice della sconfitta, ma certamente, dopo gli scontri degli ultimi mesi, una qualche forma di presenza magari a distanza, in video, sul blog, Grillo la deve quantomeno a quanti hanno sostenuto la sua battaglia a difesa, parole sue, dei “principi fondamentali” del M5S.


Contestatori a parte, anche i big del Movimento presenti dedicano qualche parola allo scontro interno. “Io – dice la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, che non ha abbracciato la causa della diserzione di Nova perorata dai ‘grillini’ più ortodossi ma ha criticato nei mesi scorsi il clima ostile creatosi nei confronti di Grillo – sogno sempre il Movimento aperto, grande, inclusivo che mi ha convinto a impegnarmi”. La presidente della Sardegna Alessandra Todde taglia corto sul tema Grillo: “Non gli direi nulla, la cosa importante è che siamo cresciuti, siamo un movimento adulto, non abbiamo padroni e troveremo la nostra strada”. Secondo Chiara Appendino, vicepresidente del M5S, Grillo “ha fondato il Movimento e se vuole venire può parlare come tanti altri”. “È casa sua”, sottolinea l’ex presidente della Camera Roberto Fico, che, richiesto di un parere su contestatori e opposizione interna, rivendica di essere stato “spesso in minoranza” ma di essere “ancora qui”; quanto ai possibili abbandoni delle personalità più vicine a Grillo, per Fico “è sempre una perdita se si è corretti nel dibattere internamente. Perché spesso noi abbiamo avuto persone che avevano secondi fini e questo non si deve più permettere: lo abbiamo visto anche con le scissioni che ci sono state nel Movimento, sono state ferite gravi”.

Violenza donne, Roccella: oggi scene lontane da lotte per la libertà

Violenza donne, Roccella: oggi scene lontane da lotte per la libertàRoma, 23 nov. (askanews) – “Manifestare contro la violenza sulle donne, parlare di educazione al rispetto, di libertà, per poi esibirsi negli atti e negli slogan che abbiamo visto andare andare in scena prima e durante le manifestazioni di oggi, è una contraddizione stridente, ed è qualcosa che intristisce chiunque abbia davvero a cuore questi temi. E colpiscono anche i silenzi di chi non ha ritenuto di prendere le distanze da ingiurie, immagini bruciate, sedi di associazioni prese di mira con frasi minacciose”. Lo dichiara in una nota Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.


“Pensare di usare una giornata di così forte valore simbolico per inscenare dimostrazioni arcigne e aggressive, intrise di ideologia – prosegue -, contraddice decenni di lotte delle donne, e non ha nulla a che fare con la battaglia per debellare la violenza, nella quale siamo tutti impegnati. Solidarietà – conclude Roccella – a tutti coloro che oggi sono stati oggetto di aggressioni verbali e simboliche fuori luogo, fuori tempo e fuori da ogni idea di rispetto e di libertà”.

Risultati e classifica di serie A: Juventus al terzo posto

Risultati e classifica di serie A: Juventus al terzo postoRoma, 23 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Milan-Juventus 0-0.


Tredicesima giornata. Verona-Inter 0-5, Milan-Juventus 0-0, ore 20:45 Parma-Atalanta, Domenica 24 novembre ore 12:30 Genoa-Cagliari, ore 15:00 Como-Fiorentina, Torino-Monza, ore 18:00 Napoli-Roma, ore 20:45 Lazio-Bologna, Lunedì 25 novembre ore 18:30 Empoli-Udinese, ore 20:45 Venezia-Lecce. Classifica: Inter 28, Napoli 26, Atalanta, Fiorentina, Lazio, Juventus 25, Milan 19, Bologna 18, Udinese 16, Empoli 15, Torino 14, Roma 13, Verona, Parma 12, Genoa, Como, Cagliari 10, Lecce 9, Monza, Venezia 8.


Quattordicesima giornata. Venerdì 29 novembre ore 20.45 Cagliari-Verona, sabato 30 novembre ore 15 Como-Monza, ore 18 Milan-Empoli, ore 20.45 Bologna-Venezia, domenica 1° dicembre ore 12.30 Udinese-Genoa, ore 15 Parma-Lazio, Torino-Napoli, ore 18 Fiorentina-Inter, ore 20.45 Lecce-Juventus, lunedì 2 dicembre ore 20.45 Roma-Atalanta.

Cop29, approvate regole per mercato internazionale del carbonio

Cop29, approvate regole per mercato internazionale del carbonioRoma, 23 nov. (askanews) – I paesi ricchi potranno ora raggiungere i propri obiettivi climatici pagando i paesi dell’Africa o dell’Asia invece di ridurre le proprie emissioni di gas serra, grazie all’adozione, alla Cop29, di nuove regole già sospettate di “greenwashing”. La decisione, presa stasera dai paesi riuniti alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Baku e accolta con applausi, arriva – spiega Le Figaro – dopo anni di spinoso dibattito sullo scambio di crediti per la riduzione delle emissioni di carbonio.


Finora i crediti di carbonio venivano utilizzati principalmente dalle aziende che volevano cancellare le proprie emissioni per affermare di essere ‘carbon neutral’, un mercato sfuggito a tutte le regole internazionali e segnato da numerosi scandali. D’ora in poi, per raggiungere gli obiettivi climatici derivanti dall’accordo di Parigi, i paesi – soprattutto quelli ricchi e più inquinanti – potranno acquistare crediti di carbonio o firmare transazioni direttamente con altri paesi “in regola” che supererebbero i loro stessi obiettivi. Questa possibilità – ricorda ancora Le Figaro – era prevista dall’articolo 6.2 dell’Accordo di Parigi del 2015, che stabilisce le basi dell’azione globale per il clima e la decisione di questa sera lo rende effettivo.