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Tag: Sanremo 2023

Pnrr, Fitto: in Parlamento con schede su progetti non realizzabili

Pnrr, Fitto: in Parlamento con schede su progetti non realizzabiliRoma, 18 apr. (askanews) – “In Parlamento faremo un percorso di chiarezza, con schede e spiegazioni, illustrando gli interventi di cui abbiamo la certezza che non saranno realizzati entro giugno 2026, la scadenza del Pnrr”. Lo ha riferito il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, nel suo intervento in Aula alla Camera a conclusione della discussione generale sul Dl per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sul provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 25 aprile, il governo ha posto la questione di fiducia che sarà votata domani pomeriggio, con inizio della ‘chiama’ alle 17.30. Gioved’ il voto finale sul decreto. Intanto l’informativa del Ministro sullo stato di attuazione del Pnrr, chiesta dalle opposizioni, è stata calendarizzata per mercoledì 26 aprile, la mattina al Senato e il pomeriggio alla Camera. “Mancano solo 3 anni e 2 mesi al completamento del Piano. E’ evidente – ha aggiunto Fitto – che adesso dobbiamo fare una verifica delle proiezioni sull’utilizzo delle risorse, per capire quali si potranno spendere e quali non si potranno spendere. E’ serio e responsabile farlo ora”. Nel suo intervento in Aula, Fitto ha rimarcato il ruolo “centrale e fondamentale” del Parlamento sulle decisioni relative al Pnrr e anche sul RepowerEu, il nuovo capitolo del Piano dedicata agli interventi per l’efficientamento energetico il Ministro ha sottolineato l’importanza del confronto parlamentare. “Il RepowerEu è una delle più grandi occasioni sulle quali non mancherà la qualità della proposta e la possibilità di migliorarla con il confronto parlamentare”, ha detto. Per gli interventi del RepowerEu l’Italia, ha ricordato Fitto, ha a disposizione risorse europee per 2,7 miliardi a cui di aggiungono quelle pari al 7,5% della quota di risorse della coesione, più le risorse che ‘si liberano’ dal Pnrr, perchè riferite a interventi di cui c’è certezza che non saranno realizzati. Fitto ha ribadito che “non è intenzione del governo fare lo scaricabarile sull’attuazione del Pnrr “ma è inaccettabile – ha aggiunto – che dopo sei mesi dall’insediamento qualcuno faccia lo scaricabarile nei confronti del governo”. Il Ministro ha infine rigettato le accuse di “accentramento” che le opposizioni hanno mosso sulla nuova governance del Pnrr prevista dal decreto, e ha giudicato “false” le affermazioni secondo cui il decreto demolirebbe le strutture dei ministeri dedicate al Piano. “Al contrario – ha precisato – nel decreto rafforziamo le strutture prevedendo anche la stabilizzazione del personale”.

Pecoraro: Sanità Molise distrutta da malgoverno. Bene rivolta sindaci

Pecoraro: Sanità Molise distrutta da malgoverno. Bene rivolta sindaciRoma, 18 apr. (askanews) – “Sostengo i sindaci molisani che oggi hanno manifestato per difendere il diritto alla Salute davanti al Ministero della Salute a Roma”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e promotore della rete Ecodigital che aggiunge: “Il malgoverno regionale ha distrutto la sanità molisana. Non si può tollerare questo continuo peggioramento dei servizi sanitari a sfavore della Salute dei cittadini. L’ Articolo 32 della Carta Costituzionale recita ‘La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti’: occorre attuarlo”.

Terzo polo, prove di ricucitura ma Calenda frena i mediatori

Terzo polo, prove di ricucitura ma Calenda frena i mediatoriRoma, 18 apr. (askanews) – I mediatori dentro al terzo polo erano al lavoro da giorni e la proposta di Mara Carfagna su Repubblica sembrava aver riaperto un canale di dialogo, ma è il leader di Azione Carlo Calenda a smorzare gli entusiasmi dei pontieri. L’idea di una “coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano tra loro senza rinunciare ai propri simboli” ottiene il plauso di Mariastella Gelmini ed Enrico Costa ed è apprezzata anche dalle parti di Iv, ma deve fare i conti con i paletti posti da Calenda che stoppa sul nascere chi pensava che si potesse riprendere il cammino interrotto.

Da giorni era apparso chiaro che sia Italia viva che molti dentro Azione stessero lavorando per provare ad andare oltre, ricucendo lo strappo e la proposta di oggi della ex ministra pareva lo strumento utile a voltare pagina. E’ vero che Carfagna, nella sua intervista, parla di “coalizione” e non di federazione, ma il dato politico era soprattutto la riapertura ad dialogo con Iv. Di sicuro cita la federazione Raffaella Paita, di Italia viva: “Interessante la proposta di Mara Carfagna di ripartire dalla federazione. Noi ci siamo”. E di federazione parla anche Andrea Marcucci, ex capogruppo Pd al Senato, attualmente consigliere della Fondazione Einaudi sempre più con un piede fuori dal partito, applaudito da Maria Elena Boschi: “Mi pare molto saggia la proposta di Andrea Marcucci”.

Ma è interessante che anche Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione, abbia tradutto in questo modo le parole della Carfagna: “La federazione fra Azione e Italia Viva, lanciata da Mara Carfagna e condivisa da Carlo Calenda, ci può e ci deve aiutare a superare questa fase”. Non solo, l’ex ministra elogia anche le colleghe di Iv: “Bene che Raffaella Paita e Maria Elena Boschi la sostengano. Costruiamo ponti. Guardiamo avanti”. Un clima che era piaciuto anche a Enrico Costa, altro vicesegretario di Azione. Nei giorni scorsi aveva firmato un appello insieme a Luigi Marattin, di Iv, per chiedere di interrompere lo scontro nel terzo polo. “Allora a qualcosa è servito parlare di contenuti mentre tutti pensavano non ci fosse speranza”, commentava stamattina su Twitter, rivendicando: “Pontieri (e pompieri) ieri, oggi e domani”.

Ma, appunto, l’euforia di “pontieri” e “pompieri” è durata poco. Appena il tempo necessario perché Calenda scrivesse la sua opinione al riguardo: “La federazione con Italia Viva è stata sciolta e non verrà ricostituita”, fa filtrare attraverso fonti di Azione. Lo stop, viene precisato, non è a Carfagna ma a chi in Italia viva pensa che si possa riavvolgere il nastro e tornare indietro di una settimana: “Come dichiarato da ultimo oggi dalla presidente del partito Mara Carfagna il progetto di Azione va avanti, con l’obiettivo di costruire un polo riformista, liberale e popolare con chi seriamente e lealmente ci vorrà lavorare”. Di fatto, però, è uno stop al ritrovato dialogo con Italia viva che – al di là del dibattito su “federazione” o “coalizione” – era il vero punto centrale dell’intervista di Carfagna. Il leader non è affatto disposto a mettersi alle spalle la rottura con Matteo Renzi, mentre molti dirigenti di Azione rivendicano appunto un ruolo da “pontieri”. Di questo si parlerà anche stasera in una riunione convocata da Calenda col vertice del partito.

Arte.tv: ecco Frankenstream, documentario su lati oscuri dello streaming

Arte.tv: ecco Frankenstream, documentario su lati oscuri dello streamingRoma, 18 apr. (askanews) – Lo streaming è la tecnologia che ha conquistato il mondo e ha rivoluzionato il modo di accedere ai contenuti online, un fenomeno del nostro tempo che ha costretto i media a reinventarsi per stare al passo con le piattaforme. Se da una parte c’è la sua utilità, però, dall’altra ci sono i suoi lati oscuri: è questo il tema al centro del nuovo documentario disponibile su arte.tv, Frankenstream: un mostro che ci divora. Diretto da Pierre-Philippe Berson e Adrian Pavillard, Frankenstream è un documentario in 4 episodi che ripercorre, tramite un collage di approfondimenti, materiali di archivio, dati e interviste ai suoi “padri fondatori”, la storia dello streaming, dalla sua nascita alla sua “conquista del mondo”, ponendo l’accento sulla sua connessione con il tema dell’inquinamento digitale, sempre più sentito a livello globale.

Il primo episodio, Baby streaming – nato prematuro, racconta gli inizi dello streaming, nato nel 1995 poco dopo la creazione del Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. I due episodi successivi, Streaming party e Streaming e castigo, ripercorrono due tappe importanti dell’evoluzione di questa tecnologia: l’avvento dell’ADSL e di YouTube da un lato e, dall’altro, la sua diffusione su scala globale, che dietro al concetto di “smaterializzazione” nasconde un mezzo che assorbe l’80% della larghezza di banda, reimmettendo nell’ambiente l’equivalente di 100 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. L’ultima puntata del documentario, Metastreaming, è dedicata infine ai gesti virtuosi e ai cambiamenti che possiamo fare nella nostra quotidianità per tentare di “domare il mostro” chiamato a regnare nelle nostre vite con il Metaverso. Anche la piattaforma europea arte.tv è da sempre attenta ai temi ambientali e invita i suoi utenti a uno streaming responsabile, condividendo una serie di buone pratiche da adottare nella propria quotidianità per approcciarsi a questa tecnologia con una maggiore consapevolezza, riducendo l’impatto ambientale: regolare sempre la qualità dei video in base alle proprie esigenze, ad esempio abbassandola, tramite gli appositi menù delle impostazioni presenti nella maggior parte dei player multimediali, quando si ascolta solo l’audio. Quando possibile, è consigliabile usufruire della funzione Download, scaricando quindi i video tramite Wi-Fi (che è tre volte meno energivoro del 4G) e guardandoli offline. Attivare modalità di visualizzazione a basso consumo di dati, quando previste. Su arte.tv, per esempio, tramite le Impostazioni di riproduzione, è possibile ridurre la risoluzione dei video per risparmiare larghezza di banda.

Aarte.tv, che ha deciso di integrare nell’interfaccia della sua piattaforma strumenti per misurare l’impatto delle emissioni di carbonio di ogni nuova versione del sito, ricorda che i numerosi contenuti legati a tematiche green che fanno parte della sua offerta hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli spettatori, approfondire il dibattito sulla sostenibilità e stimolare ulteriori azioni concrete a tutela dell’ambiente. L’impegno di arte.tv non si limita ai consigli per gli utenti: l’emittente ha aderito all’associazione Ecoprod, forum di consultazione tra i vari attori del mondo dell’audiovisivo, per scambiare buone pratiche ambientali, adeguare i propri processi produttivi e contribuire allo sforzo collettivo per raggiungere l’obiettivo “emissioni zero”. Promuovere uno sviluppo sostenibile è parte integrante di tutte le attività dell’emittente che punta, in tutte le sue sedi, a ridurre il consumo di energia, a migliorare la gestione dei rifiuti, a favorire la biodiversità, la mobilità e la ristorazione sostenibile. Oltre ad alimentare il dibattito sociale, grazie all’offerta di contenuti con tematiche green, Arte si impegna inoltre, entro il 2024, a migliorare la propria efficacia energetica media del 40% rispetto al consumo di riferimento del 2013. Ulteriori politiche ambientali adottate dall’emittente sono consultabili all’indirizzo https://www.arte.tv/sites/corporate/it/ambiente/.

Torino, a novembre al via i lavori per la Città dell’Aerospazio

Torino, a novembre al via i lavori per la Città dell’AerospazioRoma, 18 apr. (askanews) – A novembre inizieranno i lavori per la Città dell’Aerospazio di Torino. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che con l’assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, è intervenuto all’incontro organizzato dall’Unione Industriale su “La filiera dell’aerospazio: Difesa e sicurezza in Piemonte – scenari prospettive e opportunità per la valorizzazione delle eccellenze industriali del territorio”, in collaborazione con Leonardo.

La Regione sostiene il progetto con un investimento di 15 milioni di euro, che prenderà il via, proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale del comparto con la nona edizione degli Adm Aerospace and Defence Meetings, all’Oval Lingotto, dal 28 al 30 novembre, di cui Leonardo è protagonista strategico, come altre aziende della filiera piemontese. L’avvio di questo progetto, ha sottolineato il presidente, rappresenta un asse strategico per lo sviluppo industriale della filiera, composta da 300 imprese e oltre 20mila addetti, ma anche un asset turistico importante, per un settore con conta migliaia di appassionati nel mondo che potranno venire a Torino per vedere le innovazioni e i prodotti delle nostre imprese, così come avviene in altre zone del mondo.

L’assessore alle Attività Produttive ha messo invece in evidenza come si stia puntando sulla crescita del settore principalmente perché si tratta di un comparto che può fornire occasioni di sbocco alla necessità di diversificazione e riconversione di tutto quel tessuto imprenditoriale (con particolare riferimento all’automotive) che è potenzialmente in grado di rivolgere le proprie produzioni a più settori. L’aerospazio può rappresentare un volano importante per tutto il settore manifatturiero, non solo per le necessità di diversificazione/riconversione delle imprese operanti in settori particolarmente sensibili all’impatto della transizione ecologica, ma anche per consentire l’ulteriore crescita di quelle imprese operanti in ambiti che dalla transizione ecologica possono trarre grandi opportunità. Si pensi allo sviluppo delle tecnologie per l’impiego dell’idrogeno anche nel settore aeronautico.

Ass. lombardo Beduschi incontra Assolatte: difendere nostri prodotti

Ass. lombardo Beduschi incontra Assolatte: difendere nostri prodottiMilano, 18 apr. (askanews) – “Con Assolatte siamo d’accordo sulla necessità di agevolare le aziende intervenendo sullo snellimento della burocrazia e supportandole nella difesa dei nostri prodotti, sempre più apprezzati all’estero come dimostrano i dati in grande crescita dell’export, ma allo stesso tempo sottoposti ad attacchi che vorrebbero minarne la storia, l’origine e la tipicità”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, che oggi ha incontrato a Milano i vertici di Assolatte, il presidente Paolo Zanetti e il direttore Massimo Forino.

“Un appuntamento con il settore della trasformazione lattiero casearia, leader del sistema agroalimentare italiano, che in Lombardia ha il suo cuore pulsante, producendo circa il 45% del latte italiano, con un trend in continua crescita. Con 3,1 milioni di tonnellate di latte consegnato nel 2022 e un valore alla produzione di 1,8 miliardi di euro, si alimenta il patrimonio dei nostri formaggi” ha ricordato Beduschi, aggiungendo che “la nostra regione può contare ben 14 formaggi DOP e in Lombardia si producono 3 dei 5 formaggi che maggiormente contribuiscono al valore del settore in Italia: Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, che diventano 5 nei primi 10 con Taleggio e Provolone Valpadana. La Lombardia – ha evidenziato – è inoltre leader nella produzione di latte, burro e di tanti formaggi freschi, tradizionali e innovativi”. “Con l’assessore Beduschi abbiamo condiviso molti temi, trovandoci in totale sintonia” ha detto il presidente Zanetti, precisando che “in Regione Lombardia operano migliaia di allevamenti e i più importanti stabilimenti di trasformazione nazionali: un sistema che crea ricchezza e che bisogna tutelare e valorizzare sempre di più”.

”Natura morta con custodia di sax” apre Torino Jazz Festival

”Natura morta con custodia di sax” apre Torino Jazz FestivalRoma, 18 apr. (askanews) – Undicesima edizione del Torino Jazz Festival, in programma dal 22 al 30 aprile con 93 appuntamenti, tra cui 49 concerti, organizzati in 62 luoghi sparsi in tutta la città. Al TJF XI suoneranno 234 artisti, nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. Lo spettro stilistico dell’edizione 2023 toccherà tutti gli ambiti del jazz e promuoverà la conoscenza delle grandi figure storiche (Kenny Barron, Roberto Ottaviano, Steve Coleman ecc), la scoperta dei migliori innovatori attuali (Nilssen-Love, Shabaka Hutchings, Risser, Diodati, Korwar) e nomi di ampio richiamo (Peppe Servillo, Stefano Bollani) secondo una logica sempre aperta a nuove produzioni ed esclusive.

Ad aprire l’edizione 2023, sabato 22 aprile, alle OGR (ore 21), sarà la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars “Natura morta con custodia di sax”. Un viaggio nel cuore del jazz, dal libro di Geoff Dyer. Nell’ensemble, formato appositamente per questo concerto, ogni musicista incarna un gigante del passato e porta in scena i racconti di Dyer. Domenica 23 aprile, alle OGR, appuntamento doppio, alle 17 e alle 21. Nel pomeriggio andrà in scena Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino in “Potentissima Signora. Omaggio a Laura Betti”. La sera, alle 21, sarà la volta di Kenny Barron Trio, uno dei maestri viventi della storia del pianoforte jazz.

Lunedì 24 aprile, alle 18, al Teatro Vittoria è in programma Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis. Uno dei talenti del jazz italiano, Michisanti, con il suo trio incontra Sclavis, uno dei protagonisti del jazz europeo. Alle 22, a Hiroshima Mon Amour, in una prima mondiale assoluta e in esclusiva per il TJF, si esibiranno Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake.

Martedì 25 aprile, alle 18, all’Hiroshima Mon Amour, Hamid Drake con ‘Turiya’ porterà sul palco un’esclusiva per TJF. Mercoledì 26 aprile, al Teatro Monterosa si potrà assistere alla produzione originale del contrabbassita Furio Di Castri “Zapping”, in occasione dei trent’anni dalla morte di Frank Zappa, suo omaggio al maestro.

Giovedì 27 aprile, alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, Roberto Ottaviano darà il via a “Eternal Love”, un progetto che affonda le proprie radici nella spiritualità africana. Attraverso la reinterpretazione delle musiche di Don Cherry, Charlie Haden, John Coltrane e Dewey Redman Ottaviano celebrerà, in questi tempi difficili, la speranza e la voglia di riscatto del genere umano. Tre gli appuntamenti di venerdì 28 aprile. Alle 18, nell’Aula Magna del Politecnico, si potrà ascoltare uno dei musicisti più creativi del jazz contemporaneo, Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’, una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini. Alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, altra esclusiva del Festival: Craig Taborn in piano solo, attualmente la punta di diamante del pianismo contemporaneo. Sabato 29 aprile alle 18, al Teatro Vittoria, si esibirà Eva Risser nel piano solo “Rêve Parti”, un concerto in esclusiva; alle 22 Sarathy Korwar suonerà al Bunker. Batterista, compositore e produttore diventato una delle voci della nuova e frizzante scena inglese Korwar presenterà “Kalak”, il suo ultimo album che sta ottenendo grandi consensi dalla critica internazionale. Grande chiusura per il TJF XI, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con un doppio appuntamento all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto con Stefano Bollani. Alle 17 salirà sul palco con il suo Danish Trio, l’unico concerto dell’anno dello storico trio, con due musicisti di punta della scena scandinava come Bodilsen e Lund e alle 21.30 sarà in concerto con “Piano Solo”. Alle 19, sempre al Lingotto, nella Sala 500, è in cartellone in esclusiva italiana un nuovo progetto di Eva Risser, la Red Desert Orchestra, una formazione ibrida dove musicisti europei e africani interagiscono spalla a spalla nel creare un vero e proprio vortice sonoro. Un altro appuntamento imperdibile del TJF è l’omaggio a Lucio Dalla che prenderà il via con la proiezione – in prima italiana -, il 25 aprile al cinema Massimo, del lungometraggio “Dallarte” del cineasta e scrittore Jonny Costantino. Il tributo al cantante bolognese proseguirà nella notte TJF da Off Topic (jazz club) con il concerto di Costanza Alegiani Folkways. Pensato per un pubblico di giovani ascoltatori sarà “Aleph-Zero/Prova Prima”, performance musicale organizzata da StudiUm – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, che consentirà agli studenti di assistere alla prova aperta del gruppo di Johnny Lapio & Arcote (21 aprile, all’Auditorium Centro Aldo Moro). Domenica 23 aprile alle OGR, AICS consegnerà la borsa di studio dedicata a Sergio Ramella a uno studente di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il vincitore sarà invitato a suonare al TJF del prossimo anno. Il Torino Jazz Festival 2023, che vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.

Il ritorno di Capossela: viviamo catastrofi, ma la vita è un dono

Il ritorno di Capossela: viviamo catastrofi, ma la vita è un donoMilano, 18 apr. (askanews) – “13 canzoni urgenti” è il nuovo disco di Vinicio Capossela. 13 racconti, in uscita il 21 aprile, che restituiscono lo sguardo dell’artista sul momento storico che stiamo vivendo.

Canzoni nate tutte in una volta, proprio a partire dal febbraio del 2022 “mentre il mondo precipitava in una ulteriore catastrofe, questa nuova guerra, unita a tante altre emergenze che hanno determinato la scrittura delle urgenze”, ha raccontato il cantautore. E dunque, traccia dopo traccia, si passa dalla guerra ne “La crociata dei bambini”, alla violenza di genere ne “La cattiva educazione”, il carcere in “Minorità”, i modelli consumistici che soffocano il pianeta in “All you can eat”. C’è anche un omaggio alle donne partigiane in “Staffette in bicicletta”.

“È un disco che affronta anche tematiche civili, non soltanto, magari con il supporto di qualche riferimento poetico, Brecht, Ariosto – ha spiegato ad askanews – ci sono altre canzoni in cui le tematiche civili sono presenti ma più sotto metafora, questo è un disco più fuori di metafora”. È un album dalle molte forme, anche dal punto di vista musicale: si va dal “cha cha cha” alla “folìa cinquecentesca”, con tanti musicisti ospiti, da Mara Redeghieri (Staffette in bicicletta) a Margherita Vicario (La cattiva educazione).

Sul finale un invito alla gratitudine (ne “Il tempo dei regali”) e alla consapevolezza dei nostri limiti (“Con i tasti che ci abbiamo): “Noi dobbiamo guardare alla vita come a una specie di dono, che significa toglierci dalla valutazione e dallo scambio economico, c’è qualcosa che va oltre questo”, ha detto Capossela, aggiungendo che “anche delle imperfezioni che abbiamo, dei nostri limiti, si può fare una possibilità: il 12 è il numero della ciclicità, dell’ordine, invece il 13 precipita tutto nel disordine e il disordine richiede dei cambiamenti”. L’album sarà presentato in anteprima il 20 aprile in un concerto al Conservatorio di Milano a cui seguiranno una serie di “concerti urgenti”, a partire da Riccione, il 23 aprile.

Olimpiadi 2026, Cirio e Lo Russo: rammarico per scelta pattinaggio

Olimpiadi 2026, Cirio e Lo Russo: rammarico per scelta pattinaggioRoma, 18 apr. (askanews) – “Abbiamo appreso con rammarico della decisione assunta oggi dal cda della Fondazione Milano Cortina a proposito della sede per la gare di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi del 2026. Continuiamo a essere fermamente convinti che l’opzione Torino fosse la migliore per le caratteristiche tecniche e per la sua sostenibilità, in un momento in cui la spesa pubblica va monitorata e controllata con estrema attenzione. Da italiani continuiamo a tifare per la buona riuscita delle Olimpiadi e auspichiamo che le valutazioni che hanno portato a escludere la città di Torino siano basate su valutazioni tecniche, che tengano effettivamente conto dei tempi e dei costi di realizzazione delle strutture, e che trovino ora conferma nella realizzazione delle opere”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, sulla decisione della Fondazione Milano-Cortina di puntare su Rho-Fiera.

Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazisti

Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazistiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.