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Tag: Sanremo 2023

Tajani ha incontrato il ministro degli Esteri giapponese Hayashi

Tajani ha incontrato il ministro degli Esteri giapponese HayashiRoma, 16 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto oggi, alla vigilia della riunione ministeriale del G7, un incontro bilaterale a Karuizawa, nella prefettura giapponese di Nagano, con il ministro degli Esteri nipponico Yoshimasa Hayashi. L’ha annunciato lo stesso Tajani su Twitter.

“A Karuizawa per il G7, amichevole incontro con il Min. degli Esteri Hayashi”, ha scritto il ministro italiano. Tajani ha segnalato che c’è “sintonia su temi internazionali, cooperazione nel campo industriale, della difesa e culturale”.

L’Italia – ha affermato ancora Tajani – “sarà sempre più presente nell’Indo-Pacifico, il Giappone è nostro alleato strategico nella regione”.

Colpi d’avvertimento da nave Seoul contro motovedetta Nordcorea

Colpi d’avvertimento da nave Seoul contro motovedetta NordcoreaRoma, 16 apr. (askanews) – Una nave della Marina sudcoreana ha sparato colpi di avvertimento per scacciare una motovedetta nordcoreana che avrebbe attraversato il confine marittimo occidentale di fatto la scorsa settimana, L’ha annunciato oggi lo Stato maggiore congiunto di Seoul.

La nave nordcoreana ha attraversato la cosiddetto Northern Limit Line (NLL) nelle acque a nord-est dell’isola sudcoreana di Baengnyeong nel Mar Giallo sabato mattina, spingendo la marina sudcoreana a inviare una sua motovedetta di classe Chamsuri, secondo comando sudcoreano. Dopo che la barca del Nord non ha risposto alle trasmissioni di avvertimento e ai tentativi di comunicazione, la nave sudcoreana ha sparato 10 colpi di avvertimento con il suo cannone automatico e ha spinto al ritiro l’imbarcazione nordcoreana.

La barca nordcoreana avrebbe effettuato l’incursione mentre inseguiva un peschereccio cinese, secondo una fonte informata ripresa dall’agenzia di stampa Yonhap. Lo stato maggiore sudcoreano ha detto che c’è stato un contatto tra la nave sudcoreana e la barca cinese durante l’operazione, e tre dei marinai sudcoreani sono stati mandati in ospedale per ferite. Uno di loro è stato operato a causa di una frattura.

E’ la prima volta da marzo dello scorso anno che imbarcazioni sudcoreani sparano colpi di avvertimento contro una motovedetta nordcoreana che abbia attraversato la NLL. La motovedetta di Pyongyang è rimasta a sud della linea di confine virtuale per circa 10 minuti, oltrepassandola di circa 2 km. E’ stata vista inseguire una nave cinese mentre navigava su un percorso a zig-zag. L’incidente è avvenuto mentre la Corea del Nord continua a non rispondere alle chiamate intercoreane di routine attraverso l’ufficio di collegamento congiunto e la hotline militare dal 7 aprile.

Nell’ottobre 2022, una nave da guerra sudcoreana ha sparato colpi di avvertimento contro una nave mercantile nordcoreana che violava la NLL nel Mar Giallo. In risposta, l’esercito del Nord ha aperto il fuoco di avvertimento contro il Sud.

Tajani incontra il ministro degli Esteri giapponese Hayashi

Tajani incontra il ministro degli Esteri giapponese HayashiRoma, 16 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto oggi, alla vigilia della riunione ministeriale del G7, un incontro bilaterale a Karuizawa, nella prefettura giapponese di Nagano, con il ministro degli Esteri nipponico Yoshimasa Hayashi. L’ha annunciato lo stesso Tajani su Twitter.

“A Karuizawa per il G7, amichevole incontro con il Min. degli Esteri Hayashi”, ha scritto il ministro italiano. Tajani ha segnalato che c’è “sintonia su temi internazionali, cooperazione nel campo industriale, della difesa e culturale”.

L’Italia – ha affermato ancora Tajani – “sarà sempre più presente nell’Indo-Pacifico, il Giappone è nostro alleato strategico nella regione”.

Lancia concept PU+RA Hpe, il futuro elettrico del brand

Lancia concept PU+RA Hpe, il futuro elettrico del brandMilano, 16 apr. (askanews) – “Lancia presenta Lancia Pu+Ra HPE, la visione del marchio per i prossimi 10 anni che fa entrare il Brand nell’era della mobilità elettrica e riassume il nostro modo di concepire e vivere l’automobile. A partire dalla nuova Ypsilon, le nostre auto del futuro si ispireranno a Lancia Pu+Ra HPE”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo del marchio Lancia in occasione della presentazione del concept.

Una vettura 100% elettrica con oltre 700 km di auotonomia, tempi di ricarica di poco più di 10 minuti e consumo energetico sotto i 10 kWh/100 km. Lancia Pu+Ra HPE rappresenta la prima auto ispirata al mondo dell’arredamento, grazie alla collaborazione con Cassina. Lancia Pu+Ra HPE è la prima vettura dotata dell’interfaccia virtuale SALA che sarà a bordo anche della nuova Ypsilon. E grazie a SALA, Lancia sarà infatti il primo marchio di Stellantis a dotarsi delle tecnologie Chamaleon e TAPE (Tailored Predictive Experience), che centralizzano le funzioni dell’audio, della climatizzazione e dell’illuminazione, consentendo di adeguare l’ambiente all’interno della vettura, semplicemente toccando un pulsante o con il suono della voce. Lancia Pu+Ra HPE è il nome del concept, dove Pu+Ra rimanda al nuovo linguaggio di design del Brande, mentre HPE significa High Performance Electric. La sigla HPE venne utilizzata per la prima volta negli anni 70 per la Lancia Beta per significare High Performance Estate, simbolo di sportività e praticità.

Il dialogo tra passato e futuro si esprime con le linee fluide laterali che scendono verso il posteriore della vettura con un richiamo all’Aurelia e alla Flaminia. Sul laterale campeggia il nuovo logo Lancia, mentre nella parte posteriore spiccano gli iconici fanali rotondi, chiaro rimando alla leggendaria Lancia Stratos. Il frontale rappresenta una reinterpretazione della calandra Lancia, ora caratterizzata da tre raggi di luce, mentre sopra il “calice” spicca la nuova scritta del brand. Di impatto l’innovativo tetto circolare un riferimento ad elementi di architettura del nuovo Design Lancia. Grande attenzione alla sostenibilità: il 70% delle superfici che si possono toccare sono realizzate con materiali eco-sostenibili. Coerentemente con la strategia di elettrificazione di Stellantis, il “Rinascimento” di Lancia prevede che nel 2024 la Nuova Ypsilon sarà lanciata in versione sia ibrida che elettrica, ma già dal 2026 saranno lanciate solo auto 100% elettriche, e dal 2028, in concomitanza con l’esordio della nuova Delta, il marchio venderà esclusivamente modelli elettrici concentrandosi su tre categorie basate su piattaforme Stellantis: citycar, ammiraglie e berline compatte.

Lazio: per Ciro Immobile trauma alla colonna vertebrale e frattura alla costola destra

Lazio: per Ciro Immobile trauma alla colonna vertebrale e frattura alla costola destraRoma, 16 apr. (askanews) – Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che oggi, a seguito di un incidente stradale, il calciatore Ciro Immobile ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’ XI costola destra. Le condizioni sono al momento buone. Il calciatore rimane in osservazione presso il reparto di medicina di urgenza diretto dal professor Francesco Franceschi del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in Roma.

Questa mattina l’attaccante della Lazio era stato coinvolto in un incidente stradale a Roma. Il suo suv ha impattato con il tram numero 19, che stava attraversando Ponte Matteotti (che collega il quartiere Flaminio a quello di Prati, nelle vicinanze dello stadio Olimpico). La parte anteriore della vettura, sulla quale viaggiavano anche le due figlie Michela e Giorgia, è andata distritta. Nell’incidente sono state coinvolte anche altre vetture: sarebbero sette le persone trasportate all’ospedale con l’ambulanza. L’impatto è avvenuto a una velocità sostenuta, con il mezzo pubblico che è infatti deragliato dai binari. “Il tram è passato con il rosso. Io per fortuna sto bene, mi fa solo un po male il braccio”, ha detto il capitano della Lazio, come riporta Sky. Immobile è stato portato al Policlinico Gemelli per accertamenti di routine insieme alle due figlie.

L’Associazione Nazionale Forense denuncia: violati i diritti di una avvocatessa con figlio malato

L’Associazione Nazionale Forense denuncia: violati i diritti di una avvocatessa con figlio malatoRoma, 16 apr. (askanews) – Giampaolo Di Marco, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense esprime solidarietà alla collega di Roma Ilaria Salamandra: “Basta con l’arbitrio dei magistrati, che rinviano i processi senza ostacoli, con qualunque motivazione, mentre non si tutelano le avvocate e gli avvocati anche in casi gravi come questo. Una madre che deve accompagnare il figlio piccolo (due anni) a fare una tac, con anestesia, è chiaramente un legittimo impedimento. Incomprensibile quindi la decisione delle tre magistrate di fronte a una richiesta che pare sia stata presentata con tutta la documentazione diversi giorni prima dell’udienza”.

“Non è il primo caso – aggiunge Di Marco – e temiamo non sarà l’ultimo. Chiediamo al CSM e al Presidente del Tribunale di Roma un immediato intervento chiarificatore sul caso specifico, ma più in generale facciamo un appello urgente al ministero di Giustizia: si garantisca in modo sistematico il legittimo impedimento e l’efficace tutela dei diritti di difesa. Diversamente chiamiamo tutta l’Avvocatura istituzionale e associativa a una manifestazione di protesta unitaria a Roma nelle prossime settimane”.

Ministri degli Esteri G7 a Karuizawa per riunione-chiave

Ministri degli Esteri G7 a Karuizawa per riunione-chiaveRoma, 16 apr. (askanews) – I ministri degli Esteri del G7 sono arrivati oggi in treno veloce Shinkansen a Karuizawa, nella prefettura giapponese di Nagano, per partecipare alla riunione ministeriale del G7 che li vedrà impegnati domani e dopodomani a discutere dei principali temi di portata globale, anche in vista del summit dei leader del blocco che si terrà a maggio a Hiroshima.

Stasera è già prevista una cena di lavoro a porte chiuse, in cui si dovrebbe parlare principalmente dei temi di preoccupazione regionale come l’ascesa cinese, la questione di Taiwan e le ripetute provocazioni missilistiche della Corea del Nord. Altro tema chiave dell’incontro ministeriale sarà l’invasione russa dell’Ucraina. A Karuizawa i livelli di sicurezza sono stati resi stringenti, dopo che un giovane ieri ha fatto esplodere un ordigno durante un evento elettorale a poca distanza dal primo ministro nipponico Fumio Kishida, in un episodio che ha ricordato da vicino l’assassinio dell’ex premier giapponese Shinzo Abe a luglio dello scorso anno. Lo stesso Kishida ha chiesto oggi alla polizia di stringere fortemente le maglie della sicurezza attorno ai funzionari che partecipano a eventi, a partire da quelli del G7.

A offuscare la serenità della riunione di Karuizawa, inoltre, è arrivata a fuga di documenti riservati del Pentagono, per mano di un giovane apparentemente motivato solo da guasconeria, che ha fatto avanzare sospetti ulteriori che i servizi Usa spiino anche gli alleati. L’amministrazione Biden ha minimizzato segnalando che il danno è stato minimo in particolare in relazione alla possibile divulgazione di segreti sul teatro ucraino, particolarmente sensibile. Prima di recarsi in Giappone, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha dichiarato a Hanoi di non aver percepito particolari preoccupazioni da parte degli alleati. Ma la riunione di domani e dopodomani, con l’appendice della cena di oggi, è la prima grande riunione che si tiene dopo la fuga di documenti. Ci si attende anche che questa riunione possa segnare l’annuncio di un incremento degli aiuti militari giapponesi all’Ucraina. Il ministro degli Esteri nipponico Yoshimasa Hayashi, prima dell’incontro, ha detto che l’invasione russa “ha scosso le fondamenta dell’ordine mondiale”, portando la comunità internazonale a “un punto di svolta storico”. Hayashi vuole condurre le “discussioni in qualità di presidente della riunione mostrando la forte determinazione del G7 a respingere in modo assoluto i tentativi di cambiare lo status quo con la forza e la minaccia della Russia di utilizzare le armi nucleari, difendendo al contempo l’ordine internazionale basato sulle regole”.

Tajani incontra a Tokyo imprenditori e ricercatori italiani

Tajani incontra a Tokyo imprenditori e ricercatori italianiRoma, 16 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato all’Ambasciata italiana a Tokyo imprenditori e ricercatori italiani che lavorano in Giappone. Lo ha segnalato lo stesso capo della diplomazia italiana via Twitter.

“Nell’Ambasciata d’Italia abbiamo incontrato gli imprenditori e i ricercatori italiani che lavorano in #Giappone. Ambasciatori del nostro saper fare e protagonisti della nostra politica estera. Lieto di aver ospitato anche l’equipaggio di @ITAAirways che ci ha portato a #Tokyo”, ha scritto Tajani.

Dalla ministeriale G7 sul clima tanti impegni ma nessuna nuova scadenza

Dalla ministeriale G7 sul clima tanti impegni ma nessuna nuova scadenzaRoma, 16 apr. (askanews) – Il G7 si è impegnato oggi ad abbandonare i combustibili fossili più velocemente e ha esortato altri paesi a seguire l’esempio, ma non è riuscito a concordare nuove scadenze per porre fine al ricorso a fonti di energia inquinanti come il carbone. Un impegno senza denti, però, quello che esce dalla riunione ministeriale che si è tenuta a Sapporo, nel nord del Giappone.

Il linguaggio utilizzato nel comunicato finale licenziato dopo la riunione, in realtà, riflette le profonde differenze esistenti tra i Sette in merito al fragile equilibrio necessario all’azione per il clima e il mantenimento di una sicurezza energetica. Dopo due giorni di colloqui, i ministri del clima e dell’ambiente del blocco hanno promesso di “accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza sosta in modo da raggiungere lo zero netto nei sistemi energetici entro il 2050 al più tardi” e di “invitare altri a unirsi a noi nel compiere la stessa azione”.

Ma, al di là degli impegni di principio, non sono state fornite nuove scadenze rispetto a quelle già fissate, compresa quella di porre termine in gran parte all’uso di combustibili fossili per la generazione elettrica entro il 2035. Il ministro francese per la transizione energetica Agnes Pannier-Runacher ha affermato – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa France Presse – che la formulazione di “eliminazione graduale” è comunque un “forte passo avanti” in vista dei vertici del G20 e della COP28 di quest’anno. “Il progresso più importante che abbiamo fatto – ha proseguito – è chiaramente il fatto che accettiamo di abbandonare i combustibili fossili senza compensazione di carbonio”.

Gran Bretagna e Francia avevano proposto il nuovo obiettivo di porre fine all’energia a carbone “senza sosta” – che non prende provvedimenti per compensare le emissioni – nei sistemi elettrici del G7 in questo decennio. Ma eventi come la guerra in Ucraina hanno portato altri membri, tra i quali anche il presidente di turno del G7, cioè il Giappone, e gli Stati uniti, a dire no a questa formulazione. Il G7 quindi continuerà ad avere come orizzonte temporale per passare a emissioni zero nette il 2050.

I ministri sono stati messi pressione per annunciare passi più ambiziosi dopo che un importante rapporto sul clima delle Nazioni unite ha avvertito il mese scorso che si potrebbero registrare aumenti di 1,5° C della temperatura media in circa un decennio senza un’azione “rapida e di vasta portata”. Tuttavia i leader del G7 hanno affermato lo scorso anno che le “circostanze eccezionali” della guerra in Ucraina hanno reso gli investimenti nel gas “appropriati come risposta temporanea”. La dichiarazione di oggi contiene un linguaggio simile, ma stabilisce anche più parametri attorno a tali investimenti e sottolinea il “bisogno primario” di “riduzione della domanda di gas”. Il ministro dell’Energia giapponese Yasutoshi Nishimura, che ha presieduto la riunione, si è detto soddisfatto della dichiarazione finale. “Durante questa crisi energetica senza precedenti, è necessario che facciamo progressi contemporaneamente sulla questione del cambiamento climatico e sulla sicurezza energetica”, ha sostenuto, dicendosi contento che il G7 abbia riconosciuto “percorsi diversi” verso la neutralità carbonica. Il Giappone, tuttavia, ha anche subito una sconfitta, perché il gruppo ha ritirato la sua approvazione esplicita alla strategia di bruciare idrogeno e ammoniaca assieme ai combustibili fossili per ridurre le emissioni. Nel comunicato si segnala solo che “alcuni paesi stanno esplorando” l potenziale dell’idrogeno. Anche i tentativi di impegnarsi a dimezzare le emissioni dei veicoli nel G7 entro il 2035 sono falliti, ma il gruppo si è impegnato per la prima volta a porre fine al nuovo inquinamento da plastica entro il 2040

Clima: dalla ministeriale G7 impegni, ma nessuna nuova scadenza

Clima: dalla ministeriale G7 impegni, ma nessuna nuova scadenzaRoma, 16 apr. (askanews) – Il G7 si è impegnato oggi ad abbandonare i combustibili fossili più velocemente e ha esortato altri paesi a seguire l’esempio, ma non è riuscito a concordare nuove scadenze per porre fine al ricorso a fonti di energia inquinanti come il carbone. Un impegno senza denti, però, quello che esce dalla riunione ministeriale che si è tenuta a Sapporo, nel nord del Giappone.

Il linguaggio utilizzato nel comunicato finale licenziato dopo la riunione, in realtà, riflette le profonde differenze esistenti tra i Sette in merito al fragile equilibrio necessario all’azione per il clima e il mantenimento di una sicurezza energetica. Dopo due giorni di colloqui, i ministri del clima e dell’ambiente del blocco hanno promesso di “accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza sosta in modo da raggiungere lo zero netto nei sistemi energetici entro il 2050 al più tardi” e di “invitare altri a unirsi a noi nel compiere la stessa azione”.

Ma, al di là degli impegni di principio, non sono state fornite nuove scadenze rispetto a quelle già fissate, compresa quella di porre termine in gran parte all’uso di combustibili fossili per la generazione elettrica entro il 2035. Il ministro francese per la transizione energetica Agnes Pannier-Runacher ha affermato – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa France Presse – che la formulazione di “eliminazione graduale” è comunque un “forte passo avanti” in vista dei vertici del G20 e della COP28 di quest’anno. “Il progresso più importante che abbiamo fatto – ha proseguito – è chiaramente il fatto che accettiamo di abbandonare i combustibili fossili senza compensazione di carbonio”.

Gran Bretagna e Francia avevano proposto il nuovo obiettivo di porre fine all’energia a carbone “senza sosta” – che non prende provvedimenti per compensare le emissioni – nei sistemi elettrici del G7 in questo decennio. Ma eventi come la guerra in Ucraina hanno portato altri membri, tra i quali anche il presidente di turno del G7, cioè il Giappone, e gli Stati uniti, a dire no a questa formulazione. Il G7 quindi continuerà ad avere come orizzonte temporale per passare a emissioni zero nette il 2050.

I ministri sono stati messi pressione per annunciare passi più ambiziosi dopo che un importante rapporto sul clima delle Nazioni unite ha avvertito il mese scorso che si potrebbero registrare aumenti di 1,5° C della temperatura media in circa un decennio senza un’azione “rapida e di vasta portata”. Tuttavia i leader del G7 hanno affermato lo scorso anno che le “circostanze eccezionali” della guerra in Ucraina hanno reso gli investimenti nel gas “appropriati come risposta temporanea”. La dichiarazione di oggi contiene un linguaggio simile, ma stabilisce anche più parametri attorno a tali investimenti e sottolinea il “bisogno primario” di “riduzione della domanda di gas”. Il ministro dell’Energia giapponese Yasutoshi Nishimura, che ha presieduto la riunione, si è detto soddisfatto della dichiarazione finale. “Durante questa crisi energetica senza precedenti, è necessario che facciamo progressi contemporaneamente sulla questione del cambiamento climatico e sulla sicurezza energetica”, ha sostenuto, dicendosi contento che il G7 abbia riconosciuto “percorsi diversi” verso la neutralità carbonica. Il Giappone, tuttavia, ha anche subito una sconfitta, perché il gruppo ha ritirato la sua approvazione esplicita alla strategia di bruciare idrogeno e ammoniaca assieme ai combustibili fossili per ridurre le emissioni. Nel comunicato si segnala solo che “alcuni paesi stanno esplorando” l potenziale dell’idrogeno. Anche i tentativi di impegnarsi a dimezzare le emissioni dei veicoli nel G7 entro il 2035 sono falliti, ma il gruppo si è impegnato per la prima volta a porre fine al nuovo inquinamento da plastica entro il 2040