Giornata Toscani nel Mondo, Romagnoli (MAIE): sostegno a RegioneRoma, 7 nov. (askanews) – Si celebra il 6 novembre la Giornata annuale dei Toscani nel Mondo “colgo dunque l’occasione per rivolgere un saluto a tutti i toscani che vivono e lavorano all’estero. A loro – che all’estero tengono alta la bandiera dell’italianità con cucina, cultura e tradizioni – mi stringo in un ideale abbraccio, soprattutto in questi giorni in cui la regione Toscana è stata duramente colpita dal maltempo”. Lo dichiara in una nota l’onorevole Massimo Romagnoli, coordinatore MAIE Europa.
“Ma è nelle difficoltà – prosegue – che i toscani, come del resto gli italiani tutti, sanno dare il meglio di sé. Terminata la tempesta, anche grazie alla loro tenacia e determinazione, si sono subito rimboccati le maniche per mettere le cose a posto. Vanno sostenuti nelle loro difficoltà, il governo si impegni per questo”. “Bene il ministro degli Esteri Antonio Tajani – osserva Romagnoli -, il quale ha annunciato che in termini di sostegno alla Toscana ci sono 100 milioni di euro a fondo perduto per le aziende che esportano, mentre ce ne sono altri 200 di prestiti agevolati. E’ comunque necessario fare di più”.
“Come MAIE – annuncia in conclusione il coordinatore europeo del Movimento Associativo Italiani all’Estero – stiamo già provvedendo a una raccolta fondi che di fatto è partita spontaneamente, lanciata sui social da quei membri MAIE di origine toscana: tutto ciò che riusciremo a raccogliere lo invieremo alla Regione, affinchè possa utilizzarlo nel migliore dei modi”.
Meloni: l’accordo sui migranti con l’Albania può diventare un modello per l’UeRoma, 7 nov. (askanews) – “Abbiamo informato la commissione europea senza che questo comportasse criticità. Anzi, io credo che possa diventare un modello di collaborazione tra Paesi UE e Paesi extra-UE sul fronte della gestione dei flussi migratori”. Così la Premier Giorgia Meloni, in un’intervista su ‘Il Messaggero’, in merito all’accordo tra Italia e Albania sui migranti.
“Aggiungo – ha detto la Premier – che considero quest’intesa un accordo dal grande spirito europeo, con il quale l’Albania si conferma non solo una Nazione amica dell’Italia ma anche una Nazione amica dell’Unione Europea. Ed è significativo sottolineare come nonostante non faccia ancora parte della UE Tirana si stia comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte perfettamente in linea con quei principi di soli- darietà e cooperazione alla base della famiglia europea”. L’intesa, ha ribadito Meloni, ha “tre obiettivi: contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori irregolari e accogliere in Europa solo chi ha davvero diritto alla protezione internazionale”.
Giornata di lutto in Israele a un mese dall’attacco di HamasRoma, 7 nov. (askanews) – Giornata di lutto oggi in Israele per ricordare il primo anniversario dell’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, in cui sono morte oltre 1.400 persone, la maggioranza civili, e circa 240 sono state prese in ostaggio.
Alle 11 (le 10 in Italia) verrà osservato un minuto di silenzio a livello nazionale e le autorità locali di tutto il Paese ammaineranno la bandiera a mezz’asta. Nel corso della giornata si terranno cerimonie commemorative anche nelle scuole e nelle università. Nel pomeriggio, ci saranno manifestazioni nelle piazze e in altre zone del centro per accendere candele in memoria dei soldati caduti e dei civili uccisi.
Poste, Del Fante: risultati solidi, 1000 euro bonus ai dipendentiRoma, 7 nov. (askanews) – Poste Italiane ha archiviato il terzo trimestre 2023 con ricavi a 2,8 miliardi di euro, in crescita del 3,6% in un anno, 8,9 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, +6,8% su base annua rispetto ai primi mesi del 2022. L’utile netto nei 9 mesi è stato di 1,5 miliardi di euro, +1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono i dati approvati ieri dal Cda e diffusi oggi. L’utile netto del terzo trimestre è stato pari a 382 milioni, in calo del 15,9% su base annua rispetto al terzo trimestre del 2022 e di 1,5 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, in crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’Ebit dei primi nove mesi si attesta a 2,1 miliardi di euro, in crescita dell’1,5% su base annua. “Il 22 novembre pagheremo un acconto sui dividendi di 24 centesimi per azione, per un totale di 307 milioni, che risulta in crescita del 13% rispetto allo scorso anno”, ha sottolinreato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, Matteo Del Fante, annunciando che “grazie alla dedizione e alla resilienza delle nostre persone, che lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze degli italiani, con un’attenzione costante all’innovazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente” a novembre sarà corrisposto un bonus una tantum di 1.000 euro. “Questo bonus – aggiunge Del Fante – ha anche lo scopo di mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo. Nel frattempo, sono in corso le trattative per il nuovo contratto collettivo per il periodo 2024-26”.
Al Consiglio di sicurezza dell’Onu nessun accordo su una risoluzione sul conflitto Israele-HamasRoma, 7 nov. (askanews) – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunito per oltre due ore a porte chiuse, non è riuscito ancora una volta a trovare un accordo su una risoluzione sul conflitto tra Israele e Hamas.
Gli Stati Uniti chiedono “pause umanitarie” mentre molti altri membri del consiglio chiedono un “cessate il fuoco umanitario” per fornire gli aiuti e prevenire ulteriori morti civili a Gaza: “Abbiamo parlato di pause umanitarie e siamo interessati a perseguire un linguaggio su questo punto”, ha detto ai giornalisti il vice ambasciatore americano Robert Wood dopo l’incontro. “Ma ci sono disaccordi all’interno del consiglio sul fatto che ciò sia accettabile”.
Fazzolari: con l’Albania accordo storico sui migranti, non è GuantanamoRoma, 7 nov. (askanews) – L’accordo sui migranti con l’Albania è “un successo storico. Per la prima volta un Paese terzo rispetto all’Ue aiuterà uno Stato europeo nella gestione dell’immigrazione illegale, accogliendo migranti che arrivano via mare. Risultato ottenuto solo grazie alla credibilità in- ternazionale di Meloni”. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari, su ‘Il Corriere della Sera’, che respinge le accuse di voler creare con le due strutture di trattenimento una “Guantanamo”.
Per Fazzolari non si tratterà di un respongimento perché, sostiene, “i migranti soccorsi non arriveranno in Italia, sa- ranno portati direttamente in quelle strutture” che “saranno sotto la giurisdizione italiana. Avranno uno status di extra- territorialità. Lì dentro varranno le nostre regole e le no- stre garanzie”. Fuori varranno “le leggi albanesi”. Ci saranno 3mila posti iniziali, ma si arriverà a “trentaseimila posti l’anno. Ma è un modello che intendiamo replicare con qualunque Paese terzo che dia le garanzie necessarie”.
Infine Fazzolari puntualizza: con l’Ue “c’è stata interlocuzione” e l’Italia procede da sola “ma senza obiezioni da parte della Commissione”.
Il presidente della Repubblica Mattarella è arrivato a SeoulSeoul, 7 nov. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Seoul per la visita di Stato in Corea del Sud. Il capo dello Stato, accompagnato in questo viaggio dalla figlia Laura e dal sottosegretario Edmondo Cirielli, si recherà nel pomeriggio , ora locale, al cimitero nazionale per la deposizione di una corona di fiori.
Più tardi visiterà il museo nazionale della Corea. L’incontro con il presidente della Repubblica di Corea, Yoon Suk- yeol è previsto per domani pomeriggio alle 16 (le 8 italiane).
La Guardia di Finanza sequestra oltre 779 mln di euro ad AirbnbRoma, 6 nov. (askanews) – La Guardia di Finanza, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Milano, ha sequestrato oltre 779 milioni alla società Airbnb Ireland, la piattaforma per gli affitti brevi.
Dalle indagini, si legge in una nota della Procura della Repubblica di Milano, la società si è sottratta alla dichiarazione e al versamento di ritenute, in qualità di sostituto d’imposta, per un ammontare pari al sequestro disposto, in relazione ai canoni di locazione breve per il periodo 2017-2021.
L’Ue insiste: pause e corridoi umanitari a Gaza. Michel: i civili devono essere protetti ovunqueBruxelles, 6 nov. (askanews) – “I civili devono essere protetti ovunque e in qualunque circostanza. Ogni singola vita civile è importante. Per questo facciamo appello per pause umanitarie e corridoi dentro Gaza perché l’aiuto umanitario deve arrivare alle persone che ne hanno bisogno e tutti noi siamo devastati dalle atroci immagini, soprattutto di bambini” vittime dei bombardamenti di Israele. Lo ha detto oggi a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento alla Conferenza per il 2023 degli ambasciatori dell’Ue.
“Ogni misura deve essere presa – ha insistito Michel – per assicurare che i civili non siano presi di mira, e questo include il personale delle organizzazioni internazionali e il personale medico. Fin dall’inizio della guerra – ha ricordato – 88 lavoratori dell’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ndr) sono stati uccisi. E’ il numero più alto di morti in un singolo conflitto”. Parlando della “crisi nel Medio Oriente innescata dall’orribile attacco di Hamas alla popolazione di Israele”, Michel ha osservato innanzitutto che “assolutamente nulla può giustificare gli attacchi di una violenza e crudeltà senza precedenti contro civili innocenti”, e questo, ha detto, “”non lo ripeteremo mai abbastanza”. E ha aggiunto: “Il modo meticoloso con cui è stato preparato e attuato” l’attacco di Hamas “è puro orrore. E facciamo appello al rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza condizioni”.
Il presidente del Consiglio europeo è poi passato a parlare dell’assedio di Gaza e delle vittime tra i civili palestinesi e il personale dell’Onu. “Abbiamo visto l’intollerabile perdita di migliaia di innocenti, donne, bambini e lavoratori delle organizzazioni umanitarie a Gaza e siamo scossi anche dal peggioramento della situazione nella Cisgiordania”. “Per l’Ue – ha continuato Michel -, Israele è un amico e un alleato, è una democrazia che conta e deve contare nella regione. Ed è responsabilità del Consiglio europeo e dei suoi Stati membri stabilire la politica sovrana dell’Unione in linea con i Trattati e con i nostri valori fondamentali”.
“Sosterremo sempre il diritto di Israele di difendersi in accordo – ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo – con il diritto internazionale e in particolare con il diritto umanitario. E lo abbiamo detto – ha puntualizzato Michel – nei giorni immediatamente successivi all’attacco del 7 ottobre, attraverso il Consiglio Affari esteri, nella nostra dichiarazione del Consiglio europeo del 15 ottobre, e nelle nostre conclusioni del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre”. Un implicito punto polemico nei confronti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che per tutta la settimana successiva all’attacco del 7 ottobre aveva preso una posizione diversa, di appoggio incondizionato alla reazione di Israele contro Hamas, con l’assedio di Gaza, senza menzionare il diritto internazionale e umanitario, e pur non avendo, a norma dei Trattati Ue, alcuna competenza nella definizione della politica estera dell’Unione.
Il presidente del Consiglio europeo ha poi aggiunto che gli europei devono stare attenti a non assumere posizioni incoerenti sul Medio Oriente, per evitare il rischio che ne deriverebbe per la reputazione dell’Unione a livello internazionale, soprattutto nei paesi arabi e nel “Grande Sud”. Dobbiamo “tentare di rafforzare giorno per giorno, pietra su pietra” la nostra influenza nel mondo, e per questo – ha detto Michel – dobbiamo “rafforzare i nostri standard e le nostre norme, fondati sui nostri valori condivisi. Questo è probabilmente un marchio di fabbrica che ci caratterizza molto bene nel resto del mondo”, e “spesso quando incontriamo dei responsabili stranieri, molti di loro ci esortano a proseguire la nostra lotta per un mondo più equo, più giusto, più sostenibile, più fondato sullo spirito di cooperazione”. “Non siamo perfetti, ovviamente, ma mi sembra – ha osservato il presidente del Consiglio europeo – che nessun altro blocco al mondo sia percepito come più credibile di noi su questo tema degli standard, dei valori, delle norme che cerchiamo di diffondere”. “Ma ci sono – ha avvertito – due problemi che ci insidiano: a volte c’è la tentazione del paternalismo, dell’arroganza. Penso che il tono e la forma siano importanti. Dobbiamo stare attenti, io per primo, ciascuno di noi deve essere vigile su questo tema. E poi la seconda insidia, per la quale i recenti eventi in Medio Oriente possono tendere una trappola a noi europei, è il rischio di essere percepiti come ipocriti che usano due pesi e due misure, secondo le alleanze e gli interessi di breve termine”. “Come sappiamo tutti, ci vogliono anni per costruire una credibilità, e qualche minuto per perderla. Di qui l’importanza, in questo campo, di essere estremamente coerenti”, ha concluso Michel.
M.O., Michel: Ue insiste per pause e corridoi umanitari a GazaBruxelles, 6 nov. (askanews) – “I civili devono essere protetti ovunque e in qualunque circostanza. Ogni singola vita civile è importante. Per questo facciamo appello per pause umanitarie e corridoi dentro Gaza perché l’aiuto umanitario deve arrivare alle persone che ne hanno bisogno e tutti noi siamo devastati dalle atroci immagini, soprattutto di bambini” vittime dei bombardamenti di Israele. Lo ha detto oggi a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento alla Conferenza per il 2023 degli ambasciatori dell’Ue.
“Ogni misura deve essere presa – ha insistito Michel – per assicurare che i civili non siano presi di mira, e questo include il personale delle organizzazioni internazionali e il personale medico. Fin dall’inizio della guerra – ha ricordato – 88 lavoratori dell’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ndr) sono stati uccisi. E’ il numero più alto di morti in un singolo conflitto”. Parlando della “crisi nel Medio Oriente innescata dall’orribile attacco di Hamas alla popolazione di Israele”, Michel ha osservato innanzitutto che “assolutamente nulla può giustificare gli attacchi di una violenza e crudeltà senza precedenti contro civili innocenti”, e questo, ha detto, “”non lo ripeteremo mai abbastanza”. E ha aggiunto: “Il modo meticoloso con cui è stato preparato e attuato” l’attacco di Hamas “è puro orrore. E facciamo appello al rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza condizioni”.
Il presidente del Consiglio europeo è poi passato a parlare dell’assedio di Gaza e delle vittime tra i civili palestinesi e il personale dell’Onu. “Abbiamo visto l’intollerabile perdita di migliaia di innocenti, donne, bambini e lavoratori delle organizzazioni umanitarie a Gaza e siamo scossi anche dal peggioramento della situazione nella Cisgiordania”. “Per l’Ue – ha continuato Michel -, Israele è un amico e un alleato, è una democrazia che conta e deve contare nella regione. Ed è responsabilità del Consiglio europeo e dei suoi Stati membri stabilire la politica sovrana dell’Unione in linea con i Trattati e con i nostri valori fondamentali”.
“Sosterremo sempre il diritto di Israele di difendersi in accordo – ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo – con il diritto internazionale e in particolare con il diritto umanitario. E lo abbiamo detto – ha puntualizzato Michel – nei giorni immediatamente successivi all’attacco del 7 ottobre, attraverso il Consiglio Affari esteri, nella nostra dichiarazione del Consiglio europeo del 15 ottobre, e nelle nostre conclusioni del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre”. Un implicito punto polemico nei confronti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che per tutta la settimana successiva all’attacco del 7 ottobre aveva preso una posizione diversa, di appoggio incondizionato alla reazione di Israele contro Hamas, con l’assedio di Gaza, senza menzionare il diritto internazionale e umanitario, e pur non avendo, a norma dei Trattati Ue, alcuna competenza nella definizione della politica estera dell’Unione.
Il presidente del Consiglio europeo ha poi aggiunto che gli europei devono stare attenti a non assumere posizioni incoerenti sul Medio Oriente, per evitare il rischio che ne deriverebbe per la reputazione dell’Unione a livello internazionale, soprattutto nei paesi arabi e nel “Grande Sud”. Dobbiamo “tentare di rafforzare giorno per giorno, pietra su pietra” la nostra influenza nel mondo, e per questo – ha detto Michel – dobbiamo “rafforzare i nostri standard e le nostre norme, fondati sui nostri valori condivisi. Questo è probabilmente un marchio di fabbrica che ci caratterizza molto bene nel resto del mondo”, e “spesso quando incontriamo dei responsabili stranieri, molti di loro ci esortano a proseguire la nostra lotta per un mondo più equo, più giusto, più sostenibile, più fondato sullo spirito di cooperazione”. “Non siamo perfetti, ovviamente, ma mi sembra – ha osservato il presidente del Consiglio europeo – che nessun altro blocco al mondo sia percepito come più credibile di noi su questo tema degli standard, dei valori, delle norme che cerchiamo di diffondere”. “Ma ci sono – ha avvertito – due problemi che ci insidiano: a volte c’è la tentazione del paternalismo, dell’arroganza. Penso che il tono e la forma siano importanti. Dobbiamo stare attenti, io per primo, ciascuno di noi deve essere vigile su questo tema. E poi la seconda insidia, per la quale i recenti eventi in Medio Oriente possono tendere una trappola a noi europei, è il rischio di essere percepiti come ipocriti che usano due pesi e due misure, secondo le alleanze e gli interessi di breve termine”. “Come sappiamo tutti, ci vogliono anni per costruire una credibilità, e qualche minuto per perderla. Di qui l’importanza, in questo campo, di essere estremamente coerenti”, ha concluso Michel.