Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche

Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche




Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche




















Trieste, 7 apr. (askanews) – “Noi vogliamo continuare a potenziare le strutture sanitarie pubbliche, come abbiamo dimostrato in termini di finanziamento e col mettere a terra la riforma sanitaria, ma se può venire un supporto anche dall’ accreditato che, voglio ricordare, garantisce delle prestazioni universalistiche gratuite, ben venga”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Fvg, facendo il punto sul servizio sanitario. “Qui non stiamo parlando ovviamente del privato, quello in cui il cittadino paga, ma del privato che fa parte del sistema pubblico, e che sicuramente può svolgere un ruolo di supporto importante. Però – ha precisato il presidente – dev’essere controllato dal pubblico e gestito dal pubblico in termini di sevizi che deve erogare”. Fedriga ha ricordato che nella stragrande maggioranza delle Regioni, tranne la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano l’apporto del privato accreditato “è ben superiore” a quello del Friuli Venezia Giulia. “In Veneto è del 15%, noi siamo all’8.9, in Emilia Romagna è del 14%, in Campania si supera addirittura il 20 come in Puglia”.

Quest’anno si protrae la stagione dei virus

Quest’anno si protrae la stagione dei virus




Quest’anno si protrae la stagione dei virus




















Roma, 7 apr. (askanews) – E’ ancora in corso una stagione di malanni particolarmente violenta: a pesare non è soltanto la circolazione del virus influenzale, ma anche di quello sincinziale. Tale combinazione ha comportato un importante impatto sia in termini numerici che in ospedalizzazioni. Basti ricordare che solo il virus influenzale porta al decesso ogni anno tra i 5mila e i 15mila italiani. “Se negli anni scorsi, in questi giorni, la stagione influenzale poteva dirsi ormai chiusa, quest’anno si protrarrà almeno sino a fine aprile – sottolinea Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT-Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – . Diverse le cause: le avverse e alterne condizioni meteorologiche; la ridotta campagna di vaccinazione antinfluenzale; la scarsa immunità della popolazione, conseguenza delle misure di contenimento del Covid19. A proposito dell’ultimo punto, il contenimento anticoronavirus, che è stato certamente utile al fine di evitare la sua diffusione massiva, ha ridotto anche la circolazione di altri virus, lasciando la popolazione sguarnita, soprattutto quella più giovane e non vaccinata, nei confronti degli altri virus. Allo stato attuale, occorrerebbe monitorare la situazione per stabilire se siamo di fronte ad un unicum o se l’attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente”.

“La stagione influenzale di quest’anno ha avuto caratteristiche particolari – spiega Claudio Cricelli, Presidente dei medici di famiglia SIMG – è iniziata presto, alla 42esima settimana e non all’abituale 48esima, per poi raggiungere un picco alto e duraturo e poi continuare a tenersi parecchio alta per tutta la stagione invernale. Allo stato attuale, si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica: se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata”. “Particolarmente importanti i numeri totali delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini coinvolti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile – conclude Cricelli – . Ad essere circolato non è stato soltanto il virus dell’influenza, soprattutto quello A rispetto a quello B, ma anche tanti altri simili: in particolare quello Sars Cov2, il virus respiratorio sincinziale, l’adenovirus, quello da raffreddore. Le complicanze registrate, che sono state prevalentemente di tipo respiratorio e che hanno colpito soprattutto gli anziani, ci fanno ribadire un concetto: l’unico strumento che disponiamo per la profilassi dell’influlvoenza è il vaccino. Ancora una volta, occorre insistere e tentare di aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione”.

Da Poste Italiane un nuovo fondo obbligazionario

Da Poste Italiane un nuovo fondo obbligazionario




Da Poste Italiane un nuovo fondo obbligazionario




















Roma, 7 apr. (askanews) – Poste Italiane, attraverso la società di gestione del risparmio BancoPosta Fondi SGR, ha lanciato un nuovo fondo obbligazionario a distribuzione di proventi che mira a beneficiare dell’attuale rendimento dei titoli obbligazionari, principalmente italiani. Si tratta di BancoPosta Obbligazionario Italia 6 anni II, un nuovo prodotto che punta sulle opportunità d’investimento legate all’attuale livello dei tassi d’interesse in Italia, da cogliere attraverso una gestione professionale in grado di selezionare, acquistare, mantenere e monitorare attivamente un portafoglio di titoli, principalmente italiani, fino alla loro naturale scadenza. La raccolta del nuovo prodotto d’investimento di Poste Italiane sarà indirizzata in un portafoglio diversificato di titoli di Stato e obbligazioni societarie principalmente italiani (almeno il 70% del patrimonio), con un orizzonte temporale predefinito di circa 6 anni (fino al 30 giugno 2029) e con la distribuzione di un provento annuale (nei primi 4 anni con un livello minimo del 2,5% e un livello massimo del 4% del valore iniziale della quota di 5 euro e nel 5° anno con un provento variabile). Il periodo di collocamento termina il 14 giugno 2023, salvo chiusura anticipata che sarà comunicata sul sito bancopostafondi.it.

Per maggiori informazioni:

Da Poste Italiane un nuovo fondo obbligazionario

Influenza, Medici Simg e Simit: stagione violenta e straordinaria

Influenza, Medici Simg e Simit: stagione violenta e straordinaria




Influenza, Medici Simg e Simit: stagione violenta e straordinaria



















Roma, 7 apr. (askanews) – E’ ancora in corso una stagione di malanni particolarmente violenta: a pesare non è soltanto la circolazione del virus influenzale, ma anche di quello sincinziale. Tale combinazione ha comportato un importante impatto sia in termini numerici che in ospedalizzazioni. Basti ricordare che solo il virus influenzale porta al decesso ogni anno tra i 5mila e i 15mila italiani. “Se negli anni scorsi, in questi giorni, la stagione influenzale poteva dirsi ormai chiusa, quest’anno si protrarrà almeno sino a fine aprile – sottolinea Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT-Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – . Diverse le cause: le avverse e alterne condizioni meteorologiche; la ridotta campagna di vaccinazione antinfluenzale; la scarsa immunità della popolazione, conseguenza delle misure di contenimento del Covid19. A proposito dell’ultimo punto, il contenimento anticoronavirus, che è stato certamente utile al fine di evitare la sua diffusione massiva, ha ridotto anche la circolazione di altri virus, lasciando la popolazione sguarnita, soprattutto quella più giovane e non vaccinata, nei confronti degli altri virus. Allo stato attuale, occorrerebbe monitorare la situazione per stabilire se siamo di fronte ad un unicum o se l’attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente”.

“La stagione influenzale di quest’anno ha avuto caratteristiche particolari – spiega Claudio Cricelli, Presidente dei medici di famiglia SIMG – è iniziata presto, alla 42esima settimana e non all’abituale 48esima, per poi raggiungere un picco alto e duraturo e poi continuare a tenersi parecchio alta per tutta la stagione invernale. Allo stato attuale, si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica: se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata”. “Particolarmente importanti i numeri totali delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini coinvolti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile – conclude Cricelli – . Ad essere circolato non è stato soltanto il virus dell’influenza, soprattutto quello A rispetto a quello B, ma anche tanti altri simili: in particolare quello Sars Cov2, il virus respiratorio sincinziale, l’adenovirus, quello da raffreddore. Le complicanze registrate, che sono state prevalentemente di tipo respiratorio e che hanno colpito soprattutto gli anziani, ci fanno ribadire un concetto: l’unico strumento che disponiamo per la profilassi dell’influlvoenza è il vaccino. Ancora una volta, occorre insistere e tentare di aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione”.

Fvg, Fedriga: per riforma elettorale auspico ampia convergenza

Fvg, Fedriga: per riforma elettorale auspico ampia convergenza




Fvg, Fedriga: per riforma elettorale auspico ampia convergenza



















Trieste, 7 apr. (askanews) – “Non ritengo che la legge elettorale sia una priorità, sia chiaro, però è giusto, secondo me, che la volontà dei cittadini trovi espressione all’interno del Consiglio regionale e non ci sia uno stravolgimento della volontà popolare”. Lo precisa, riferendosi al caso della lista ‘Insieme liberi’, il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, al momento di assumere le funzioni, nella cerimonia svoltasi a Trieste. “Come ho sempre detto non mi sono intromesso nella scorsa legislatura, non lo farò in questa perché è competenza del Consiglio la legge elettorale ed è giusto che si regoli il Consiglio. Ma, come ho sempre detto, auspico un’ampia convergenza, che, tuttavia, non può diventare un veto su tutto da parte delle minoranze”.

Fedriga oggi a Udine è stato proclamato ufficialmente alla carica di presidente della Regione dal presidente dell’Ufficio centrale Dario Grohmann. Il presidente si è quindi recato al Palazzo della Regione a Trieste per la cerimonia di assunzione delle piene funzioni e qui ha in incontrato le autorità della Regione, presenti rappresentanti istituzionali e gli organi di stampa. “L’obiettivo è quella continuità di governo che un secondo mandato può garantire e che era mancata finora al Friuli Venezia Giulia, in modo da avere una visione di più ampio respiro rispetto a quello di una sola legislatura”, ha detto il presidente. “Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato nella legislatura trascorsa – ha aggiunto – perché il risultato del voto è dovuto all’operato di cinque anni che non è stato di un presidente ma di una squadra, di una maggioranza, di una Giunta e di un Consiglio che hanno lavorato molto bene anche in periodi difficili. Auguro buon lavoro – ha aggiunto – ai consiglieri neoeletti con i quali costruiremo il nuovo percorso di governo di questa Regione”. Fedriga ha annunciato che nei prossimi giorni avvierà le consultazioni per varare il nuovo Esecutivo. Sulla consultazione il governatore si è detto ottimista. “Per decidere la nuova Giunta serve un po’ di tempo, ma non penso ci siano problemi di equilibri, anche perché mi sembra ci sia grande condivisione. L’importante – ha concluso – è dare una buona impostazione iniziale”.

Inquinamento ambientale a Pomezia, indagati due dirigenti Eni

Inquinamento ambientale a Pomezia, indagati due dirigenti Eni




Inquinamento ambientale a Pomezia, indagati due dirigenti Eni




















Roma, 7 apr. (askanews) – Rischio processo per due dirigenti dell’Eni in relazione al deposito carburanti di Santa Palomba di Pomezia, in provincia di Roma. In particolare i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico della Capitale hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari alla stessa azienda, Eni Spa, ed agli addetti – si sottolinea – ritenuti responsabili del reato di inquinamento ambientale.

Le indagini – dirette dal Procuratore della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato e dal pm Ambrogio Cassiani – sono state condotte per circa un anno e mezzo dai militari del Noe ed hanno permesso di accertare che dal 2019 ad oggi, il deposito di carburanti di proprietà dell’Eni Spa, situato in località Santa Palomba di Pomezia, a causa della progressiva fuoriuscita di carburante da alcuni serbatoi, ha inquinato i terreni circostanti interessando, in maniera irreversibile, i tre livelli della falda acquifera. L’attività investigativa, condotta anche attraverso accertamenti tecnici, ha messo in luce come l’azienda, per negligenza ed imprudenza, nel corso del tempo, per ottenere un risparmio sui costi dovuti all’adeguamento dei criteri di sicurezza ed alle manutenzioni, ha omesso di installare i doppi fondi in alcuni serbatoi contenenti jet-fuel e benzina e non ha provveduto ad impermeabilizzare con il cemento i bacini di contenimento attorno ai serbatoi, costituiti invece da terreno permeabile e favorendo così lo sversamento.

All’azienda è stata anche contestata la responsabilità amministrativa in quanto il modello organizzativo non prevedeva appositi protocolli sulla prevenzione in materia di perdita di carburanti dai serbatoi che potessero prevenire i reati ambientali.

Berlusconi reagisce bene alle cure

Berlusconi reagisce bene alle cure




Berlusconi reagisce bene alle cure




















Roma, 7 apr. (askanews) – Ha trascorso una nottata tranquilla Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì 5 aprile nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele per un’infezione polmonare che lo ha colpito come conseguenza della leucemia cronica di cui soffre da tempo.

Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “ha riposato bene” e “sta reagendo bene alle cure”. Oggi sono attesi nuovi accertamenti clinici, mentre per ora non è previsto nessun bollettino medico. Davanti all’ospedale San Raffaele, oltre a fotografi e telecamere, c’è un fan arrivato apposta dalla provincia di Lecce per manifestare solidarietà e vicinanza a Silvio. Non è invece ancora arrivato nessun familiare, collega di partito o rappresentante del Governo.

Senza nome, a Trapani dal 12 aprile la nuova personale di Gio Montez

Senza nome, a Trapani dal 12 aprile la nuova personale di Gio Montez




Senza nome, a Trapani dal 12 aprile la nuova personale di Gio Montez




















Roma, 7 apr. (askanews) – A ridosso della Settimana Santa il mistero della “Risurrezione” prende vita con una processione creata dall’artista Gio Montez. Una vera e propria chiamata alle arti, di cui si fa portavoce il direttore artistico del Museo San Rocco di Trapani Mons. Liborio Palmeri, rivolta a tutti gli artisti locali e stranieri e gli amanti dell’arte che vorranno partecipare attivamente al Nuovo Rinascimento in fieri. Gli è infatti assegnato il compito di custodire e portare in processione il nuovo Mistero della Risurrezione, innovando la tradizione e tramandandone il rito. La performance collettiva inaugura la nuova mostra personale di Gio Montez “Senza nome. Ad renovationem urbis”, visitabile dal 12 aprile al 7 luglio 2023, presso il Museo San Rocco di Trapani. L’iniziativa promossa dall’Atelier Montez e dalla Associazione degli Amici del Museo San Rocco è patrocinata dal Comune di Trapani e promossa dal Ministero dei Beni Culturali e da SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

Gli artisti partecipanti si riuniranno in Piazza Lucatelli martedì 12 aprile alle ore 21 per realizzare una performance collettiva e presentare così il nuovo Mistero della “Risurrezione” alla comunità. Inizialmente è stato allestito nel Museo San Rocco un tabloid vivant che rappresenta la Maddalena, San Giovanni e San Pietro al cospetto del Santo Sepolcro trovato vuoto. La scena è un tabloid Vivant che rappresenta la costernazione degli astanti, proprio il momento in cui essi constatano il mistero dell’assenza del corpo di Cristo, l’unico mistero in cui effettivamente il corpo di Cristo non c’è; o meglio, c’è la sua assenza. Fra gli artisti partecipanti, si annoverano l’intervento scultoreo-installativo di Kaey, i contributi fotografici di Dario De Blasi e Tomasz Waraksa, l’abitinu d’argento realizzato da Quan Michele Rubino D’Autilia, l’effige del toro di San Luca disegnata da Davide Bica sullo stendardo, la partecipazione di Andrea Salvaggio e della emergente scena artistica trapanese. Dopo la presentazione, agli stessi artisti è affidato il compito di portare in processione la nuova vara “Risurrezione” il cui gruppo scultoreo è composto dalla sindone e dalle bende insufflate. La nuova processione espande il percorso tradizionale della Processione dei Misteri, ne propone una integrazione del percorso che porta la vara della Resurrezione intorno alla Piazza Lucatelli, su cui si affaccia lo stesso Museo San Rocco e anche l’imponente edificio dismesso dell’Ospedale Sant’Antonio, attualmente in corso di ristrutturazione. L’augurio è che la Piazza Lucatelli diventi il nuovo polo della arti e della cultura contemporanee di Trapani e che gli artisti si prendano cura del gruppo scultoreo. Il gruppo scultoreo della “Risurrezione”, dopo aver effettuato un iniziatico giro dell’isolato in processione, sarà esposto nelle sale del Museo San Rocco.

La ricerca poetica che Gio Montez definisce “arte d’azione” affronta trasversalmente il tema della assenza del soggetto nella rappresentazione. Con oltre 30 opere pittoriche e disegni in esposizione l’artista esplora le possibilità della rappresentazione informale in due dimensioni, sperimentando molteplici approcci formativi diversi fra loro, lasciando costante l’intento artistico di presentare l’assenza. “L’Assenza del soggetto della rappresentazione sposta il Soggetto stesso al di fuori di essa” spiega Gio Montez. Anche l’installazione modulare anamorfica “NonÈternit”, i cui moduli di metallo e lamiere si trovano ora esplosi nello spazio museale, riprende concettualmente e attualmente lo stesso discorso sull’informale. Tutte le opere esposte creano nell’insieme una coerente linea poetica che attraversa diverse declinazioni dell’informale nei generi del disegno e della pittura e della scultura; il tema è ripreso e sviluppato anche nell’installazione e nella performance. “La pittura è un pensiero bilaterale – dichiara Gio Montez – dipingere significa per me concepire l’esserci in due dimensioni geometriche; alludere alla dimensione mancante restituendola in due dimensioni; presentarne l’assenza. Concepire la trasformazione dell’essere su di un piano”.

Fvg, Fedriga: prossima settimana consulterò partiti maggioranza

Fvg, Fedriga: prossima settimana consulterò partiti maggioranza




Fvg, Fedriga: prossima settimana consulterò partiti maggioranza




















Trieste, 7 apr. (askanews) – “Fa piacere proseguire il lavoro. E’ un dovere ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con me negli ultimi cinque anni, perché il risultato del voto è dovuto al lavoro dei cinque anni: non è stato di un presidente, ma di una squadra, di una maggioranza, di una Giunta, di un Consiglio che hanno lavorato molto bene, anche in periodi difficili, quindi non posso che ringraziare e augurare buon lavoro ai consiglieri neoeletti, con i quali costruiremo il nuovo percorso di governo questa Regione”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, rieletto presidente del Friuli Venezia Giulia, subito dopo essersi insediato nel palazzo della regione a Trieste.

“Questa è una giornata importante anche perché – ha aggiunto – spero che riusciremo a garantire, proseguendo per altri cinque anni, quella continuità che per tanti anni è mancata al FVG. Penso sia utile avere anche una visione di più ampio respiro rispetto ad un’unica legislatura. L’impegno sarà quello di consultare durante la prossima settimana le forze politiche di maggioranza, per dopo decidere la Giunta e diventare pienamente operativi e poi entro venti giorni verrà convocato il primo Consiglio regionale”, ha dichiarato Fedriga, conversando con i giornalisti –

Stellantis, nel primo trimestre produzione in crescita del 4,8%

Stellantis, nel primo trimestre produzione in crescita del 4,8%




Stellantis, nel primo trimestre produzione in crescita del 4,8%




















Roma, 7 apr. (askanews) – Nei primi tre mesi dell’anno la produzione negli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis registra un’inversione di tendenza rispetto al trimestre del 2022. Nel periodo gennaio-marzo sono infatti state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 188.910 unità contro le 180.174 dell’anno precedente, con una crescita del 4,8%. E’ quanto rileva il report della Fim-Cisl presentato in conferenza stampa a Torino.

La produzione di auto segna un +11,9% pari a 138.210 unità, mentre quello relativo ai veicoli commerciali un calo del 10,6% in termini di volumi pari a circa 6mila unità. Una riduzione, ha spiegato il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano, dovuta allo stop produttivo per la mancanza di materiali. Mentre per le auto si riscontra una crescita di quasi 2mila unità (+1,4%), sono le produzioni dei veicoli commerciali (-29%) a trascinare in negativo la produzione complessiva. Lo stop produttivo di circa 35 turni per mancanza di materiali ha impattato negativamente sulle produzioni dello stabilimento di Sevel (Ch). “I segnali che abbiamo sul fronte forniture sembrano in miglioramento – ha detto Uliano – questo dovrebbe contribuire a migliorare i volumi complessivi nel corso d’anno e con i lanci produttivi a pieno regime potrebbero riportare le produzioni al periodo pre-Covid”. I poli produttivo di Torino e Pomigliano d’Arco (Na) sono le realtà che hanno la crescita maggiore in termini di volumi, grazie alla 500 elettrica e Alfa Romeo Tonale. Anche lo stabilimento di Cassino, con la partenza delle produzioni di Maserati Grecale, sta determinando un contributo importante in termini di volumi.