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Tag: Sanremo 2023

Trump incriminato, è la prima volta per un ex presidente Usa

Trump incriminato, è la prima volta per un ex presidente Usa


Trump incriminato, è la prima volta per un ex presidente Usa – askanews.it



Trump incriminato, è la prima volta per un ex presidente Usa – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – Il Gran Giurì di Manhattan, a New York, ha votato a favore dell’incriminazione di Donald Trump. E’ la prima volta che un ex presidente degli Stati Uniti deve affrontare un’accusa penale. Lo riporta il New York Times citando persone informate sui fatti.

Le accuse precise non sono ancora note, ma il caso ruota attorno a un presunto pagamento in nero ad una porno star, Stormy Daniels, durante la campagna elettorale del 2016 per la Casa Bianca. La Procura dovrà ora prendere accordi con i legali di Trump per la prima udienza in cui gli verrà contestato il capo di imputazione.

Questo “è un attacco al nostro Paese”, è “una persecuzione politica”, e “stanno cercando di avere un impatto sulle elezioni” sono state le prime parole dell’ex presidente, riferite da un giornalista dell’emittente televisiva Abc che lo ha intervistato telefonicamente. Trump si è anche dichiarato “completamente innocente”. L’incriminazione è destinata ad avere ripercussioni nella competizione elettorale per la Casa Bianca. Trump, che ha già annunciato la sua ricandidatura, ha dichiarato nei giorni scorsi che rimarrà nella corsa presidenziale del 2024 indipendentemente da eventuali accuse penali. Tra chi vota repubblicano, in questo momento Trump è il favorito, secondo un sondaggio, con il 54% degli elettori che lo sosterrebbe.

Trump aveva dichiarato il 18 marzo scorso che sarebbe stato arrestato la settimana successiva, invitando i suoi sostenitori a manifestare per “riprendersi la nazione” e ha poi in un’altra occasione parlato di potenziale “morte e distruzione” se fosse stato incriminato, come poi in effetti è successo ieri, dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan.

Il Papa “ha una bronchite infettiva”, ma sta meglio

Il Papa “ha una bronchite infettiva”, ma sta meglio


Il Papa “ha una bronchite infettiva”, ma sta meglio – askanews.it



Il Papa “ha una bronchite infettiva”, ma sta meglio – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “Nell’ambito di controlli clinici programmati al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute. Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”: è quanto riferisce una nota della sala stampa della Santa Sede trasmettendo le informazioni dello staff medico che segue il Papa al Gemelli, dove è ricoverato da ieri pomeriggio.

“Papa Francesco – si riferisce – ha trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro”.

Schlein: non sempre leadership femminile utile ad altre donne

Schlein: non sempre leadership femminile utile ad altre donne


Schlein: non sempre leadership femminile utile ad altre donne – askanews.it



Schlein: non sempre leadership femminile utile ad altre donne – askanews.it



















Trieste, 30 mar. (askanews) – “Non sempre una leadership femminile è utile alle altre donne se sceglie di non battersi per le condizioni di vita di tutte le altre donne. E’ il motivo per cui siamo preoccupati che manchino ancora le risposte su Opzione donna; è il motivo per cui continuiamo a insistere che in questo Paese servirebbe un congedo paritario pienamente retribuito di almeno tre mesi come hanno fatto in Spagna, perché quella è una misura che sosterrebbe fortemente l’occupazione femminile”. Lo ha detto a Trieste Elly Schlein, segretaria del Pd, intervenuta oggi a sostegno del candidato alla guida della Regione per il centrosinistra, Massimo Moretuzzo.

“Da questa maggioranza non abbiamo ancora visto passi in tale direzione, anzi – ha dichiarato Schlein – hanno deciso di colpire le donne sulle pensioni: è come se non sapessero che il dato italiano ed europeo segna un divario pensionistico che svantaggia enormemente le donne. Dunque, c’è ancora molta strada da fare”.

Governo, Salvini: andiamo avanti come un treno ad alta velocità

Governo, Salvini: andiamo avanti come un treno ad alta velocità


Governo, Salvini: andiamo avanti come un treno ad alta velocità – askanews.it



Governo, Salvini: andiamo avanti come un treno ad alta velocità – askanews.it




















Udine, 30 mar. (askanews) – “Con Giorgia e Silvio cercano di farci litigare ogni quarto d’ora ma più provano ad allontanarci più ci avvicinano e questo Governo va avanti per 5 anni. Va avanti diritto come un treno ad alta velocità, senza sbandare, diritto, per 5 anni”. Così a Udine Matteo Salvini, leader della Lega, a sostegno del candidato presidente alle Regionali, Massimiliano Fedriga. “Siamo soggetti che hanno un’idea comune, una visione di sviluppo comune, ma culture e provenienze diverse. Chi sceglie la Lega sceglie le autonomie, sceglie le identità, le lingue, i profumi, i dialetti, il vino vero e il formaggio vero, non quelli sintetici – ha specificato Salvini -. Ci hanno eletto per cambiare, non per mantenere il vecchio, con sobrietà, con buon senso. Poi ovviamente la Lega è la Lega. Io sono di parte e ringrazio Dio di avermi donato il fatto di essere leghista”.

Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione: altri 147mila saranno arruolati dal primo aprile

Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione: altri 147mila saranno arruolati dal primo aprile


Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione: altri 147mila saranno arruolati dal primo aprile – askanews.it



Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione: altri 147mila saranno arruolati dal primo aprile – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione primaverile, in base al quale 147mila persone saranno richiamate nelle forze armate russe dal 1 aprile al 15 luglio. Lo ha indicato il portale ufficiale di informazioni legali. “Da eseguire dal 1 aprile al 15 luglio 2023, la coscrizione di cittadini russi di età compresa tra 18 e 27 anni che non sono nella riserva e sono soggetti al servizio militare… la coscrizione per il servizio militare riguarda 147mila persone”, si legge nel decreto.

Il governo, le autorità regionali e le commissioni di coscrizione sono state incaricate di garantire l’attuazione delle attività relative alla leva.

Blinken: “Preoccupati” per l’arresto di un giornalista. I cittadini Usa lascino la Russia

Blinken: “Preoccupati” per l’arresto di un giornalista. I cittadini Usa lascino la Russia


Blinken: “Preoccupati” per l’arresto di un giornalista. I cittadini Usa lascino la Russia – askanews.it



Blinken: “Preoccupati” per l’arresto di un giornalista. I cittadini Usa lascino la Russia – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Gli Stati Uniti sono preoccupati per la detenzione di un giornalista del Wall Street Journal, cittadino statunitense, in Russia per sospetto spionaggio e sono in contatto con il quotidiano. Lo ha annunciato il segretario di stato americano Antony Blinken.

“Siamo profondamente preoccupati per la detenzione da parte della Russia di un cittadino giornalista statunitense, largamente riportata dai media. Siamo in contatto con il Wall Street Journal su questa situazione”, ha dichiarato Blinken in una nota. A inizio giornata, il tribunale distrettuale di Lefortovo di Mosca ha dichiarato di aver deciso di arrestare il corrispondente dell’ufficio di Mosca del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, con l’accusa di spionaggio. Il Wall Street Journal nega ogni accusa. L’amministrazione Biden continua a sollecitare i cittadini statunitensi in Russia a partire immediatamente, ha aggiunto Blinken.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti è stato in contatto diretto con il governo russo in merito alla detenzione del giornalista americano Evan Gershkovich e sta lavorando per garantirgli accesso consolare. Lo ha indicato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. “Ieri sera, i funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato hanno parlato con il datore di lavoro del signor Gershkovich, il Wall Street Journal. L’amministrazione è stata anche in contatto con la sua famiglia. Inoltre, il Dipartimento di Stato è stato in contatto diretto con il governo russo su questa questione, compreso il lavoro attivo per garantire l’accesso consolare al signor Gershkovich”, ha dichiarato Jean-Pierre in un comunicato stampa.

Arte e cibo, Barilla espone in Bottega il primo pacco di pasta

Arte e cibo, Barilla espone in Bottega il primo pacco di pasta


Arte e cibo, Barilla espone in Bottega il primo pacco di pasta – askanews.it



Arte e cibo, Barilla espone in Bottega il primo pacco di pasta – askanews.it




















Milano, 30 mar. (askanews) – Nella bottega dove Barilla iniziò a muovere i suoi primi passi, nel 1877 a Parma, dal primo aprile la storia dell’azienda rivive attraverso la comunicazione e il marketing firmati da un gigante della pubblicità. La bottega in via della Repubblica, riaperta un anno fa in occasione del 145esimo anniversario di Barilla, infatti, fino al 21 maggio racconterà il legame tra l’azienda ed Erberto Carboni, il designer, architetto e pubblicitario autore del logo e di slogan come “Con pasta Barilla è sempre domenica” ed “È sempre l’ora dei Pavesini”.

Tra gli oggetti esposti, tutti provenienti dall’Archivio storico Barilla, tre confezioni originali di pasta progettate e disegnate da Carboni nel 1955, compreso il primo packaging per un pacco di pasta, che rivela l’origine del “Blu Barilla”. Carboni scelse l’azzurro prima e il blu poi come colore aziendale perché richiamava la tinta azzurra della carta usata per confezionare la pasta in ampie ceste di castagno, quando ancora veniva di norma venduta sfusa al dettaglio. Oggi nella restaurata Bottega Barilla ci sono ancora armadi con cassetti dotati di finestrelle di vetro, attraverso i quali si potevano scegliere a colpo d’occhio i tipi di pasta e legumi secchi messi in vendita. Motivo per cui anche le prime confezioni Barilla in cartone, del Dopoguerra, avevano comunque una finestrella trasparente in cellophane. In esposizione anche la prima confezione a righe bianco-azzurre, design abbandonato a metà degli anni Cinquanta per passare a scatole blu con logo rosso. Accanto a questi cimeli, c’è anche spazio per gli slogan e i manifesti degli anni Cinquanta, come il manifesto della “Gallina cubista” che ricorda come la pasta all’uovo Barilla avesse “cinque uova per ogni chilogrammo”. L’esposizione prosegue con un Catalogo del pastificio Barilla, la cui copertina è stata disegnata da Carboni per la Campagna “Con Pasta Barilla è sempre Domenica”, che, nel 1952, vinse la Palma d’Oro della pubblicità. Dal 1952 al 1960 Carboni si occupò di tutta l’immagine coordinata del gruppo. A cominciare dal logo aziendale, il brand incorniciato nell’ovale, arrivato ai giorni nostri, con un’ultima revisione nel 2022, fino al colore azzurro-blu che contraddistingue il brand, oltre a curare manifesti, cataloghi, slogan, pagine dei giornali e le locandine da negozio. E oggi Barilla con questa iniziativa omaggia Erberto Carboni la cui eredità vive ancora oggi nella comunicazione di questa azienda.

L’iniziativa di Barilla rientra nell’ambito di “Parma 360 gradi”, festival della creatività contemporanea che per circa due mesi prevede esposizioni e iniziative diffuse sul territorio con l’obiettivo di promuovere e incoraggiare l’arte contemporanea e i suoi principali protagonisti, valorizzando anche il patrimonio artistico parmense.

Ok alla Camera (con fiducia) al dl Superbonus. In arrivo il provvedimento per i crediti in scadenza

Ok alla Camera (con fiducia) al dl Superbonus. In arrivo il provvedimento per i crediti in scadenza


Ok alla Camera (con fiducia) al dl Superbonus. In arrivo il provvedimento per i crediti in scadenza – askanews.it



Ok alla Camera (con fiducia) al dl Superbonus. In arrivo il provvedimento per i crediti in scadenza – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni. Sono queste le principali novità introdotte alla Camera nel decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi, su cui oggi a Montecitorio il governo ha incassato la fiducia con 185 voti a favore, 121 contrari e 4 astensioni.

Dopo il voto finale previsto martedì 4 aprile, il provvedimento passa all’esame del Senato per la seconda lettura. Il termine per la conversione in legge scade il 17 aprile. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Cdm, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale. Sono state previsite tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Nel corso dell’esame alla Camera sono state poi inserite ulteriori deroghe. Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche avrebbero ripreso ad acquistare i crediti, anche rassicurate dalle norme introdotte nello stesso decreto che, delineando il perimetro della responsabilità solidale in caso di truffe, escludono dalla responsabilità i cessionari che dimostrino di aver acquisito il credito e sono in possesso della documentazione idonea sulle opere da cui il credito origina.

Invece, è “in arrivo” il comunicato-legge del Ministero dell’economia per salvare i crediti fiscali derivanti da bonus edilizi in scadenza domani 31 marzo. Lo riferiscono fonti di governo. Dopo l’emendamento al decreto superbonus che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate già nel momento in cui la pratica viene presa in carico dalla banca, il comunicato-legge dovrebbe consentire la remissione ‘in bonis’ da parte dell’Agenzia delle Entrate dei crediti del 2022 in scadenza. Lo stesso comunicato dovrebbe chiarire che la comunicazione all’Agenzia potrà essere fatta entro il 30 novembre, termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Per beneficiare della proroga sarà richiesto un contributo in quota fissa di 250 euro.

Dl superbonus: ok Camera alla fiducia. Stop a cessione crediti

Dl superbonus: ok Camera alla fiducia. Stop a cessione crediti


Dl superbonus: ok Camera alla fiducia. Stop a cessione crediti – askanews.it



Dl superbonus: ok Camera alla fiducia. Stop a cessione crediti – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’aliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte alla Camera nel decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi, su cui oggi a Montecitorio il governo ha incassato la fiducia con 185 voti a favore, 121 contrari e 4 astensioni. Dopo il voto finale previsto martedì 4 aprile, il provvedimento passa all’esame del Senato per la seconda lettura. Il termine per la conversione in legge scade il 17 aprile.

Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Cdm, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale. Sono state previsite tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Nel corso dell’esame alla Camera sono state poi inserite ulteriori deroghe.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche avrebbero ripreso ad acquistare i crediti, anche rassicurate dalle norme introdotte nello stesso decreto che, delineando il perimetro della responsabilità solidale in caso di truffe, escludono dalla responsabilità i cessionari che dimostrino di aver acquisito il credito e sono in possesso della documentazione idonea sulle opere da cui il credito origina.

Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili

Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili


Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili – askanews.it



Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili – askanews.it




















Bruxelles, 30 mar. (askanews) – La presidenza di turno svedese del Consiglio Ue e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto questa mattina a Bruxelles, dopo una notte di negoziati, un accordo politico provvisorio sulla nuova versione della direttiva sulle energie rinnovabili (Red).

La direttiva include obiettivi e misure per sostenere e incentivare l’adozione delle energie rinnovabili in vari settori dell’economia. L’accordo prevede che la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell’Ue salga al 42,5% entro il 2030, auspicando anche un ulteriore aumento indicativo del 2,5% che consentirebbe di raggiungere il 45%. Ciascuno Stato membro contribuirà con un proprio obiettivo nazionale a questo obiettivo comune. Questo accordo politico provvisorio, salutato positivamente dalla Commissione europea, dovrà ora essere approvato dalla plenaria del Parlamento e, con voto formale finale, dal Consiglio Ue.

L’accordo quasi raddoppierà la quota esistente di energia rinnovabile nell’Ue, aumentando considerevolmente l’obiettivo previsto dalla legislazione vigente per il 2030 (32%). La direttiva rivista rafforza gli obiettivi annuali in materia di energie rinnovabili per il settore del riscaldamento e raffreddamento e per l’energia rinnovabile utilizzata nei sistemi di teleriscaldamento. Introduce un parametro di riferimento specifico per l’energia rinnovabile del 49% per il consumo di energia negli edifici entro il 2030, per integrare la legislazione dell’UE in materia di edilizia e orientare gli sforzi degli Stati membri.

Per la prima volta l’industria, settore chiave per il consumo di energia, è inclusa nella direttiva sulle energie rinnovabili. L’accordo stabilisce obiettivi indicativi (1,6% di aumento annuo dell’uso di energia rinnovabile) e un obiettivo vincolante specifico per l’industria: che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria provenga da “combustibili rinnovabili di origine non biologica”, ovvero sostanzialmente da idrogeno “verde”, entro il 2030 e il 60% entro il 2035. L’idrogeno rinnovabile, o “verde”, continuerà a essere definito esclusivamente come quello prodotto per elettrolisi con l’uso di elettricità da fonti di energia rinnovabile. Le pressioni della Francia e di una decina di altri paesi per ammettere nella definizione anche l’idrogeno prodotto con l’uso di elettrità di fonte nucleare si sono scontrate contro l’oppozione dei paesi anti nuclearisti e della maggioranza del Parlamento europeo.

Ma un risultato, ancorché minore, la Francia l’ha ottenuto. L’accordo introduce infatti la possibilità, per gli Stati membri con una forte presenza di nucleare nel proprio mix energetico, di scontare del 20% (la Francia chiedeva il 30%) l’obiettivo obbligatorio dell’idrogeno verde per l’uso industriale. Ma questo sarà possibile a due condizioni: 1) che lo Stato membro interessato abbia già raggiunto il proprio contributo nazionale all’obiettivo generale vincolante dell’Ue per la quota di energia rinnovabile nel consumo di energia; e 2) che nel consumo dello Stato membro interessato la quota di idrogeno prodotto da combustibili fossili (con l’esclusione, quindi, di quello da fonti rinnovabili e nucleare) sia inferiore a una soglia del 23% nel 2030 e del 20% nel 2035. In altre parole, l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili e dal nucleare, insieme, dovrà superare il 77% del consumo nazionale nel 2030 e l’80% nel 2035. Nel settore dei trasporti l’accordo provvisorio dà la possibilità agli Stati membri di scegliere tra due diversi un obiettivi vincolanti, da conseguire entrambi entro il 2030: una riduzione del 14,5% dell’intensità di gas a effetto serra, grazie all’uso di fonti rinnovabili; oppure una quota di rinnovabili utilizzate nel settore pari ad almeno il 29% del consumo finale di energia. L’accordo provvisorio fissa anche un sotto-obiettivo vincolante del 5,5%, combinato, come quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti, che dovrà essere raggiunta con i biocarburanti avanzati (generalmente derivati da materie prime non alimentari) e con i carburanti rinnovabili di origine non biologica (principalmente idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno). Questi ultimi dovranno comunque arrivare almeno all’1%. Le procedure di autorizzazione, infine, saranno più facili e veloci con la nuova legge. L’energia rinnovabile sarà riconosciuta come un “interesse pubblico preminente”, pur mantenendo a un elevato livello le norme per la tutela ambientale. Nelle zone con un elevato potenziale per le energie rinnovabili e bassi rischi ambientali gli Stati membri potranno istituire delle aree dedicate di accelerazione per l’installazione degli impianti, con processi di autorizzazione particolarmente brevi e semplici.