Sanità, al Bambin Gesù 4 trapianti di organi in 24 oreMilano, 27 ott. (askanews) – Quattro trapianti di organi al Bambino Gesù in 24 ore, quattro ragazzi che tornano ad avere fiducia in una nuova vita. La scorsa settimana, tra il 17 e il 18 ottobre, nell’Ospedale della Santa Sede sono stati eseguiti 3 trapianti di rene e uno di fegato a beneficio di 3 ragazzi e una ragazza con gravi patologie. La sincronia tra gli interventi ha richiesto il coinvolgimento di circa 40 operatori sanitari. Tutti i pazienti sono ora in buone condizioni.
La prima ad essere trapiantata, nel tardo pomeriggio del 17 ottobre, è stata la paziente più giovane dei quattro: a 13 anni era in attesa di trapianto di fegato da 6 mesi a causa di una cirrosi biliare da atresia delle vie biliari, una rara condizione patologica che porta alla distruzione progressiva dei dotti biliari, i canali deputati al trasporto della bile dal fegato all’intestino. Nel corso della giornata del 18 ottobre si sono susseguiti i tre interventi di trapianto renale. Il primo ha riguardato un ragazzo di 15 anni affetto da ipoplasia renale bilaterale, una patologia rara che non permette il completo sviluppo dei reni. I pazienti vanno incontro a insufficienza renale cronica grave, come era accaduto al ragazzo trapiantato che dalla scorsa primavera necessitava di dialisi peritoneale. Il secondo paziente trapiantato è stato un ragazzo di 16 anni, in emodialisi cronica da luglio 2023, per insufficienza renale cronica determinata da glomerulosclerosi focale e segmentale, una rara patologia che determina la progressiva cicatrizzazione (sclerosi) dei glomeruli cioè le unità filtranti dei reni.
L’ultimo trapianto ha visto coinvolto un ragazzo di 25 anni in emodialisi cronica da 8 anni e già sottoposto ad un primo trapianto renale nel 2011, purtroppo non andato a buon fine. Il ragazzo, la cui patologia di base è una uropatia malformativa (malformazione grave delle vie urinarie), era in lista di trapianto di rene da circa 7 anni. La condizione di iperimmunità, cioè l’elevata produzione di anticorpi, sviluppata in seguito al primo trapianto, rendeva infatti molto difficoltoso reperire un nuovo organo idoneo senza rischio di rigetto. Gli interventi hanno impegnato circa 40 operatori delle diverse Unità operative del Bambino Gesù afferenti ai Programmi di Trapianti di Fegato e di Trapianto di Rene, in particolare di Chirurgia epato-bilio-pancreatica, Nefrologia e Dialisi, Epatologia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Anatomia patologica, oltre al Coordinamento Trapianti e al Comparto operatorio.
“Il primo ringraziamento va alle famiglie dei due donatori – afferma Marco Spada, responsabile dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e dei Trapianti di Fegato e Rene – che in un momento di grande dolore hanno aperto il cuore alle ragioni della solidarietà e della vita per 4 ragazzi. La realizzazione di questa sequenza di trapianti è stata possibile anche grazie all’utilizzo delle macchine di perfusione extracorporea degli organi, che consentono di prolungare i tempi di ischemia. Desidero inoltre ringraziare tutto il personale sanitario e non che ha collaborato alla riuscita dei 4 interventi in sole 24 ore. Un risultato così importante per i nostri pazienti e le loro famiglie non può che essere frutto di un grande lavoro di équipe e di dedizione personale e professionale”.
Manovra, Leo: non ci sarà pignoramento contiRoma, 27 ott. (askanews) – “Nessun problema sul pignoramento, queste cose non ci sono assolutamente”. Lo ha assicurato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine dell’assemblea di Confitarma.
“C’erano cose che andavano affinate. Come ha detto il presidente Meloni c’erano cose che dovevano essere chiarite – ha spiegato – e oggi e domani possiamo farlo”. Quanto alle pensioni, “il ministro Giorgetti se ne sta occupando, ma anche lì si trova una soluzione”, ha concluso Leo.
Salute, Schillaci: oblio oncologico è una battaglia di civiltàRoma, 27 ott. (askanews) – “Ho fortemente sostenuto la legge sull’oblio oncologico per garantire diritti e parità di trattamento alle persone che escono dalla malattia neoplastica. Purtroppo chi guarisce dal cancro si trova ancora di fronte ad alti steccati che ostacolano il ritorno alla normalità. Succede nella ricerca del lavoro, nelle adozioni, nella sottoscrizione di un mutuo o di un’assicurazione: tutte circostanze nelle quali l’aver avuto un tumore pesa come uno stigma incancellabile. Porre fine a queste discriminazioni è, appunto, una ‘battaglia di civiltà’”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel videomessaggio inviato al convegno “Oblio oncologico: una battaglia di civiltà – Verso la legge che tutela le persone guarite da malattie oncologiche”, organizzato dal Cnel in collaborazione con l’Associazione “Le 12 Querce – Centro studi Tony e Andrea Augello”.
“Insieme al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con tutto il governo, – ha proseguito Schillaci – abbiamo seguito con grande attenzione l’iter della legge, assicurando il supporto necessario per procedere speditamente. Considero un grande traguardo sul piano umano e sociale la convergenza di tutte le forze politiche su questa legge”. “Grazie allo sviluppo della diagnostica, agli screening, alle migliori capacità di cura, – ha detto il ministro della Salute – abbiamo un numero sempre maggiore di persone che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore. Nel 2020 sono stati stimati in oltre 3 milioni e seicentomila i pazienti viventi dopo la diagnosi di malattia oncologica. Si tratta di circa il 37% in più di quanto si osservava 10 anni prima. E il 27% di queste persone è considerato ‘guarito’, ovvero la sua aspettativa di vita è pressoché uguale a quella di chi non si è mai ammalato. Eppure, alla guarigione dal punto di vista medico non corrisponde ancora una guarigione giuridica e sociale. I progressi della medicina ci chiamano a un cambiamento culturale, sociale e ad un avanzamento di civiltà. E una volta di più, dobbiamo essere grati alle associazioni per aver dato voce a un’istanza le cui ragioni sono così importanti ed evidenti. Un impegno che le istituzioni e la politica hanno fatto proprio e ora finalmente si riconosce il diritto all’oblio oncologico anche in Italia”.
“Del resto, il pieno reinserimento sociale è cruciale nel percorso del paziente oncologico e anche il reinserimento lavorativo è tra gli obiettivi del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 con cui puntiamo a rafforzare la prevenzione, le reti oncologiche regionali, l’empowerment dei pazienti, la ricerca. Perché la lotta contro il cancro – ha concluso Schillaci – è una priorità assoluta per il ministero della Salute. E soprattutto richiede il contributo di tutti”. Aprendo il convegno il presidente del Cnel Renato Brunetta ha ricordato che è stato il Cnel a presentare il 21 marzo scorso la proposta di legge sull’oblio oncologico, approvata dalla Camera all’unanimità il 3 agosto e che Brunetta auspica venga approvata definitivamente entro l’anno.
Arte nel sociale, lunedì 30 ottobre convegno-spettacolo in ParlamentoRoma, 27 ott. (askanews) – Lunedi 30 ottobre presso la nuova aula gruppi parlamentari di Montecitorio, dalle ore 15, avrà luogo il convegno/spettacolo che vuole porre l’attenzione sulle centinaia di Operatori di Teatro nel Sociale che si occupano di soggetti vulnerabili.
La figura dell’operatore di teatro sociale e la sua importanza fondamentale nei contesti dove opera (carceri, scuole, centri di recupero, realtà periferiche, associazioni, centri anziani, etc.) e per la società tutta. In Italia questa figura non è ancora “legalmente” riconosciuta, nonostante sia ampiamente diffusa da almeno 30 anni in realtà di tutto il territorio. Lo spettacolo teatrale “La lupa nella gabbia” introdurrà l’argomento, che sarà poi affrontato dai relatori esperti da decenni nel campo e provenienti sia dall’ambito dell’educazione non formale, che da prestigiose università e accademie di teatro. Professionisti spesso non noti ai media ma che fanno un lavoro capillare in realtà complesse da numerosi anni, senza la ribalta e l’attenzione che meriterebbero: dati alla mano, l’uso del teatro come mezzo di relazione, espressività e inclusione produce risultati tangibili e inaspettati, spesso oltre interventi “dall’alto” privi della necessaria empatia, competenza e adattabilità in contesti sempre differenti e non omologabili.
In questo momento storico dove lo smarrimento, la mancanza di valori e di esempi genera violenza, mancanza di punti di riferimento e prospettive (non solo da parte dei giovani, che fanno solitamente notizia) diventa fondamentale raccogliere anni di lavoro direttamente sul campo: unire l’esperienza degli operatori di teatro sociale, riconoscere la professione e lavorare con gli esperti psico-socio-pedagogici per trovare e definire strumenti di relazione, espressività e benessere utili al miglioramento di tutta la società. Se una persona fragile sta meglio, se ne avvantaggia tutta la società: questo è quello che raccontano le centinaia di “O.T.S.” in Italia e che vogliono porre all’attenzione dell’uditorio, per avere un riconoscimento come altre nazioni europee. Un processo che parte dall’arte, che di per sé è “naturalmente terapeutica”: contatti umani, scambi, conoscenze, relazioni, diritto all’errore da riconoscere a tutti in una società che mira a una irraggiungibile e illusoria perfezione, scatenando poi insoddisfazioni e senso di incongruità con sé stessi. L’evento è a cura di “Oltre Le Parole onlus”, che quest’anno compier vent’anni di attività, in collaborazione con il collettivo “Gli Ultimi saranno” e promosso dall’on. Raffaele Bruno (primo firmatario della proposta di legge “Teatro in ogni carcere”). Il convegno prevede lo spettacolo “La lupa nella gabbia” (nato dalle testimonianze raccolte nei numerosissimi eventi e laboratori organizzati in carcere), la partecipazione del coro “Academia Alma Vox” diretto dal M° Alberto de Sanctis e la conduzione di Pascal La Delfa, che presenterà una serie di interventi “interattivi” di addetti al settore ed esperti (www.teatrocivile.it).
Al via primo ampio studio post pandemia su dieta degli italianiRoma, 27 ott. (askanews) – Hanno aderito già circa 15 mila volontari, sono donne in 8 casi su dieci, soprattutto nella fascia di età tra i 45 e i 65 anni, in oltre la metà dei casi pranzano fuori una volta alla settimana e oltre il 15% abitualmente cinque giorni su sette. E, sorpresa, emerge solo l’11,7% di fumatori, contro il 24,2% nazionale del report 2022 dell’Istituto Superiore della Sanità. Sono i primi dati preliminari di YOUGOODY, lo studio prospettico che ha preso il via il 23 febbraio di quest’anno, ideato, coordinato e gestito direttamente dal team di ricercatori della Struttura Complessa di Epidemiologia e Prevenzione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, in collaborazione con Esselunga.
“Lo studio mira a comprendere i cambiamenti che sono avvenuti in questi ultimi 30 anni nello stile di vita degli italiani”, sottolinea Sabina Sieri, Direttore Struttura Complessa di Epidemiologia e Prevenzione INT e responsabile del progetto YouGoody: “Per questo, le persone che aderiscono sono invitate a compilare una serie di questionari dettagliati relativi allo stile di vita e allo stato di salute. La parte predominante è quella della dieta, suddivisa per gruppi alimentari, come frutta e verdura, cereali, carne, alcolici. I dati che ricaveremo dai questionari ci serviranno per individuare nuovi stili alimentari e comportamentali che saranno poi messi in relazione con il mantenimento di un buono stato di salute oppure con l’insorgenza o l’aggravarsi di malattie quali diabete, tumori e malattie cardiovascolari”. Il reclutamento del Progetto prevede due strategie. La prima, in corso, con la ricerca di volontari attraverso i canali di comunicazione Esselunga, come la newsletter e la cartellonistica nei negozi. La seconda, che prenderà il via a breve, ha come obiettivo di ampliare il numero di adesioni allo studio coinvolgendo le Regioni del Centro e del Sud, isole comprese, grazie al supporto dei Comuni, delle Asl di zona e dei Centri universitari. Questo, per costruire una coorte prospettica di 100 mila volontari over 18 entro giugno 2025. “Nel nostro Istituto hanno preso forma studi focalizzati sullo stile di vita e in particolare sull’alimentazione, che hanno contribuito alla creazione di quella che oggi è internazionalmente la dieta anti-cancro” – interviene Marco Votta, Presidente INT – “Non poteva quindi che nascere presso di noi YouGoody, che permetterà di rendere sempre più mirate le strategie preventive che saranno utili a noi, ma soprattutto alle generazioni future. Ringrazio quindi i nostri ricercatori, che hanno ideato questo progetto, ulteriore fiore all’occhiello per il nostro Istituto e che lo stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale. Ringrazio anche Esselunga, che ancora una volta è al nostro fianco per iniziative volte alla promozione della salute”.
YOUGOODY è il primo ampio studio osservazionale condotto in Italia dopo la pandemia. Durante i lockdown si è assistito a un aumento del consumo di comfort food e a una diminuzione dell’attività fisica, confermati da una review pubblicata su Frontiers in Nutrition1. Dati alla mano, il 22,6% degli intervistati ha ammesso un consumo maggiore rispetto al pre-lockdown di snack, salati, dolciumi, prosecco, e il 37,2% ha dichiarato di avere trascurato l’attività fisica durante il confinamento. Ad oggi, sono in corso ricerche per valutarne l’impatto nel tempo. “Sappiamo che eventi esterni di grande impatto, come l’emergenza Covid-19, producono cambiamenti importanti nello stile di vita – continua Sieri – La raccolta dei dati che abbiamo in corso ora ci permetterà di caratterizzare le nuove abitudini di vita, di valutare come esse si evolvono nel tempo e il loro impatto sulla salute, grazie al fatto che queste informazioni verranno aggiornate ogni 2 anni. Questo ci permetterà anche di comprendere se e altri eventi esterni, come le campagne informative che man mano verranno attivate a cura del Ministero della Salute avranno una loro efficacia nell’influenzare cambiamenti positivi nello stile di vita”.
È noto che la scorretta alimentazione, il consumo di alcool, il sovrappeso e la sedentarietà sono responsabili di circa il 30% dei casi di cancro. Ma il mix rappresenta anche una grande minaccia per la salute di cuore e cervello. “Le malattie cardiovascolari e le forme tumorali oggi in Italia rappresentano rispettivamente la prima e la seconda causa di morte – interviene Giovanni Apolone, Direttore Scientifico INT – Hanno in comune i medesimi fattori di rischio per quanto riguarda lo stile di vita e per questo, oggi si assiste sempre di più alla progettazione di studi che vanno oltre la singola patologia. YOUGOODY è un progetto che va in questa direzione e i risultati che si otterranno saranno sicuramente utili per la formulazione di strategie di prevenzione mirate al benessere totale della persona”. Sta emergendo che cambiare lo stile di vita produce effetti a qualsiasi età, a fronte di un rischio più basso di eventi letali. A dimostrarlo è EPIC, European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, il vasto studio internazionale che ha preso vita all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nei primi anni ’90 e che in questo momento è all’apogeo della sua attività scientifica. Grazie a EPIC sono stati pubblicati a partire dal 2004 dati molto solidi sulla relazione tra consumo di carne rossa e insaccati e il cancro al colon e la riduzione del rischio associata al consumo di alimenti ricchi di fibre vegetali, provenienti in particolare da cereali integrali e verdure. E sempre EPIC, ha permesso di mettere in luce l’impatto negativo dell’insulino-resistenza sull’incremento del rischio di alcune forme tumorali, tra le quali il cancro al seno in post-menopausa.
“Queste informazioni, così come molte altre, hanno consolidato dal punto di vista scientifico il valore di un regime alimentare ricco di frutta, verdura, cereali integrali e relativamente povero in carni rosse, insaccati e cibi ricchi in grassi animali e messo in luce quali meccanismi negativi scattano nell’organismo in caso di consumo eccessivo di alcolici e di bevande dolci, sia a base di zucchero che di dolcificanti artificiali” – interviene Elio Riboli, Professore di Epidemiologia e Prevenzione del Cancro presso la Scuola di Sanità Pubblica dell’Imperial College di Londra e Coordinatore Europeo e Principal Investigator di EPIC. – “Sappiamo però che in questi trent’anni i gusti alimentari si sono modificati. Basti pensare ad esempio all’aumento di chi sta scegliendo una dieta senza carni, vegetariana o vegana e in generale all’incremento della popolazione di single che ha portato a un concetto diverso dei pranzi e soprattutto delle cene. Ora, con YOUGOODY sarà interessante esaminare i cambiamenti intervenuti nello stile di vita degli italiani e seguirne l’andamento nel corso degli anni, con l’obiettivo anche di comprendere se c’è una relazione tra questi cambiamenti e il rischio di malattia, anche in positivo”. Il progetto rientra nella più ampia partnership che unisce l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ed Esselunga che, già nel 2012, aveva portato alla raccolta di oltre 880mila euro donati da Esselunga con la collaborazione dei clienti. Nel 2019 è poi stata suggellata una collaborazione della durata di due anni che ha visto la donazione di un milione di euro da parte di Esselunga da destinare ad attività e progetti di ricerca scientifica condotti da INT, rinnovata nel 2021 con un ulteriore finanziamento che ha permesso di sviluppare questo progetto. Esselunga, inoltre, ha realizzato con i ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano l’iniziativa “Impariamo a mangiare bene”: una collana di cinque volumi dedicati alla promozione di uno stile di vita sano grazie a una alimentazione equilibrata. “Con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano condividiamo il ruolo fondamentale che assumono un regime alimentare corretto e abitudini salutari come validi strumenti per la prevenzione di molte patologie. È per tale motivo che siamo onorati di aver contribuito, con i nostri strumenti e i nostri canali, all’esito di questa prima parte dello studio prospettico. Continueremo pertanto a veicolare questa iniziativa con l’obiettivo di farla conoscere ad un numero sempre maggiore di nostri clienti e permettere un ampio reclutamento, perché crediamo nella ricerca e nella promozione di stili di vita sani e, come fatto negli anni, proseguiremo nel divulgare i valori di un’alimentazione equilibrata”, conclude Giovanni Merante, responsabile Sponsorizzazioni ed Eventi Esselunga.
Istat: a ottobre cala il clima di fiducia di imprese e consumatoriRoma, 27 ott. (askanews) – Cala ad ottobre sia il clima di fiducia dei consumatori (l’indice passa da 105,4 a 101,6) sia l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che passa da 104,9 a 103,9. Lo rende noto l’Istat. “Si segnala – spiega l’istituto di statistica – un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale”.
Coerentemente, i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti segnano dinamiche negative: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti (il primo passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7); il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da 102,2 a 98,6. Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia. Nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale (da 160,9 a 163,8).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo. Nelle costruzioni tutte le componenti migliorano. Passando ai servizi di mercato, sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre le attese sugli ordini aumentano. Per quanto attiene al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono improntati all’ottimismo in presenza, tuttavia, di un accumulo di scorte di magazzino e di un deterioramento delle attese sulle vendite.
Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva rivolte alle imprese manifatturiere, nel terzo trimestre 2023 si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti.
Fisco, Leo: non ci sarà pignoramento contiRoma, 27 ott. (askanews) – “Nessun problema sul pignoramento, queste cose non ci sono assolutamente”. Lo ha assicurato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine dell’assemblea di Confitarma.
“C’erano cose che andavano affinate. Come ha detto il presidente Meloni c’erano cose che dovevano essere chiarite – ha spiegato – e oggi e domani possiamo farlo”. Quanto alle pensioni, “il ministro Giorgetti se ne sta occupando, ma anche lì si trova una soluzione”, ha concluso Leo.
Bce, lieve peggioramento attese esperti settore privato su inflazioneRoma, 27 ott. (askanews) – Negli ultimi tre mesi le aspettative medie di economisti e esperti del settore privato su crescita economica e inflazione sono leggermente peggiorate nell’eurozona, senza però mostrare fluttuazioni rilevanti. Sono invece maarginalmente migliorate le attese sul mercato del lavoro. E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale condotta dalla Banca centrale europea (Survey of Professional Forecasters).
Indicata come relativa al quarto trimestre di quest’anno mostra che per il 2023 le attese medie di inflazione sono salite di un decimale di punto rispetto all’indagine precedente, al 5,6%; sono invariate al 2,7% sul 2024 e salite di un decimale sul 2025 al 2,1%. Il dato del 2025 è quasi in linea perfetta con l’obiettivo della Bce che vuole una infrazione al 2% simmetrico. Ieri l’istituzione dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi ha finalmente deciso di arrestare la sua manovra, confermando il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50%.
Per la crescita economica l’attesa su quest’anno degli analisti del settore privato si è indebolita di un decimale allo 0,5%, per il 2024 è scesa dei due decimali di punto allo 0,9% e per il 2025 è confermata all’1,5%. Infine per la disoccupazione, secondo quanto riportano le tabelle pubblicate dalla Bce, l’attesa media per quest’anno si è limata di un decimale di punto al 6,5%, quella sul 2024 è confermata al 6,7% mentre quella sul 2025 si è limata sempre di un decimale al 6,6%.
Questa indagine è stata condotta tra il 29 settembre e il 5 ottobre con 63 tra analisti finanziari e esperti consultati.
Alice nella città, a Oliver Trevena il “Breakout Actor of the year”Roma, 27 ott. (askanews) – Ad Alice nella Città, che ospiterà Paradox Effect (film prodotto da ILBE), il 29 ottobre Oliver Trevena sarà premiato come “Breakout Actor of the year” sul palco dell’Auditorium della Conciliazione. Presente anche il regista Scott Weintrob e parte del cast del film insieme ai produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi.
La premiazione si terrà in occasione dello special screening di Paradox Effect, action movie diretto da Scott Weintrob con protagonisti Olga Kurylenko e Harvey Keitel, nel contesto della 21esima edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Un riconoscimento, questo, che incarna i valori di ILBE sempre alla ricerca e promozione di nuovi talenti.
“Siamo fieri di consegnare questo premio ad un artista di altissimo livello come Oliver Trevena nella cornice di Alice nella Città, appuntamento di riferimento del cinema italiano – ha commentato Andrea Iervolino, ceodi ILBE – siamo sicuri che insieme a Oliver potremo continuare a promuovere e valorizzare attori di talento ancora sconosciuti allo star system mondiale, così come abbiamo sempre fatto”. Monika Bacardi: “Oliver ha dato prova di grande talento in Paradox Effect, film che rispecchia tutti i classici canoni dell’action movie portando all’attenzione del pubblico internazionale il valore del territorio italiano, in questo caso la Puglia e delle maestranze che ne fanno parte, in linea con la nostra mission di raccontare storie coinvolgenti che, partendo dall’Italia, possano affascinare il pubblico a livello internazionale”.
Paradox Effect porta sul grande schermo la vita di Karina (Kurylenko), una donna costretta ad affrontare Silvio (Keitel), pericoloso gangster che ha rapito la giovane figlia, Lucy. Per aumentare le possibilità di successo, Karina fa squadra con Covek (Trevena), agente corrotto dell’Interpol.
Cina, comunità business inquieta per revisione legge segreto statoRoma, 27 ott. (askanews) – La Camera di commercio europea in Cina ha espresso preoccupazione per la revisione della legge sul segreto di stato a cui si sta lavorando nella Repubblica popolare, temendo che questa porti a un utilizzo troppo vasto della normativa.
La modifica, che sarebbe la prima in dieci anni, prevede – secondo quanto scrive il South China Morning Post, che tutti i dipendenti statali con accesso a informazioni riservate non possano viaggiare all’estero senza previa approvazione. Questa disposizione varrà anche per un periodo dopo aver lasciato il lavoro o essere andati in pensione. Una dozzina di nuove clausole sono state aggiunte alla legge sulla custodia dei segreti di Stato nella revisione, i cui dettagli sono stati resi pubblici mercoledì e ampiano la copertura della legge, spaziando dall’istruzione, dalla tecnologia e dall’uso di Internet alle strutture militari. I cambiamenti radicali arrivano mentre Pechino è impegnata in una guerra di intelligence con gli Stati Uniti e i suoi alleati e riflette il fatto che la sicurezza nazionale rimane una priorità politica assoluta per la leadership.
La legge rivista sarà approvata dal Congresso nazionale del popolo dopo una seconda lettura nel prossimo futuro. Ha sollevato preoccupazioni tra la comunità imprenditoriale straniera e gli investitori che temono che possa aumentare i rischi nel fare affari in Cina. Molti erano già spaventati da una nuova legge sullo spionaggio e sulla sicurezza dei dati. “La chiarezza sui termini rilevanti… è essenziale affinché le aziende sappiano dove sono le linee rosse della Cina – questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si rivedono le leggi relative alla sicurezza nazionale”, ha affermato la Camera di commercio dell’Unione europea in Cina.
Mercoledì il Ministero della Sicurezza dello Stato ha respinto le preoccupazioni. Non ha menzionato la revisione, ma ha affermato che le critiche alla legge cinese anti-spionaggio sono fuorvianti. In un articolo pubblicato sul suo account di social media WeChat, il ministero ha affermato che la legge antispionaggio protegge i diritti umani dei sospettati e definisce chiaramente il processo per indagare sui casi legati alla sicurezza dello Stato.
“Negli ultimi tre mesi da quando la nuova legge è entrata in vigore non si è verificato un solo caso di cosiddetta detenzione arbitraria di stranieri, né un solo caso di revisione amministrativa o contenzioso amministrativo contro gli uffici di sicurezza nazionale”, si legge nell’articolo. Il progetto di revisione è il primo importante aggiornamento della legge sul segreto di Stato dal 2010 e solo la seconda revisione dalla sua introduzione nel 1988. All’Amministrazione nazionale per la protezione del segreto di Stato, un ufficio dipendente dal Consiglio di Stato (l’esecutivo cinese), e alle sue filiali a vari livelli sono conferiti nuovi poteri per indagare su casi relativi ai segreti di Stato. Avranno il potere di controllare tutti i fascicoli, interrogare tutto il personale e confiscare dispositivi e fascicoli ritenuti legati al segreto di Stato, quando esamineranno tali casi o effettueranno controlli. Secondo la legge attuale, i suoi funzionari possono solo sollecitare altre forze dell’ordine a farlo o coordinarsi con loro. La legge rivista stabilisce inoltre che l’educazione pubblica sul mantenimento del segreto di Stato farà parte del sistema educativo nazionale e richiede una formazione specializzata per i quadri. I media sono inoltre incoraggiati a migliorare la consapevolezza del pubblico.