Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Ognissanti, Assoturismo: per il Ponte attesi 4,8 mln di pernottamenti

Ognissanti, Assoturismo: per il Ponte attesi 4,8 mln di pernottamentiRoma, 27 ott. (askanews) – Il fine settimana lungo di Ognissanti dà una spinta al turismo. Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 4,8 milioni di pernottamenti, 200mila in meno rispetto allo scorso. A pesare sugli arrivi è l’incertezza meteo di ottobre, ma la domanda straniera – che conferma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva – traina i mesi di settembre e ottobre, soprattutto nelle principali città d’arte.

È quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online. Dalle rilevazioni emerge, inoltre, un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 67%, un valore più basso rispetto a quello rilevato lo scorso anno. In ogni caso, per il Ponte di Ognissanti la parte più consistente del movimento turistico italiano e straniero è attesa verso le principali città d’arte, i borghi, ma un certo interesse è stato rilevato anche per le aree di montagna, le are rurali e di collina. Richieste di prenotazione per tipologia turistica.

Dai dati emerge un andamento differenziato per le diverse tipologie di prodotti turistici. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città e centri d’arte si attesta al 78%, con punte molto al di sopra dell’80% nelle principali città italiane. Decisamente più contenute, invece, risultano le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi, con una saturazione rispettivamente del 54% e del 55%. Leggermente in salita, inoltre, il trend per le località termali che registrano un tasso medio del 59%, mentre per le località di montagna e quelle rurali e di collina la saturazione media aumenta, rispettivamente, al 68% e al 67%.

Nel complesso, il tasso di saturazione più elevato dell’offerta è stato registrato per le strutture ricettive attive nelle regioni del Nord: il Piemonte conquista il primo posto con il 75% delle prenotazioni, seguito da Veneto ed Emilia- Romagna entrambe con il 72% delle richieste, dalla Lombardia (71%), dal Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con il 70% di occupazione delle camere ed infine dalla Liguria la cui percentuale scende al 57%. Risulta, invece, mediamente in calo nelle regioni del Centro: il Lazio è il primo in classifica con il 73% delle prenotazioni, seguito da Toscana ed Umbria (69%), dalle Marche (64%), Abruzzo (52%) ed infine dal Molise (48%). Mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano ancora più contenuti: la Campania registra il 62% di occupazione delle camere, la Sicilia e la Sardegna rispettivamente il 61% il 59%, la Basilicata il 58%, la Calabria il 55% e la Puglia il 53%.

La musica inevitabile del presente: gli Autechre alla Biennale

La musica inevitabile del presente: gli Autechre alla BiennaleVenezia, 27 ott. (askanews) – Prima una nebbia bianca, talmente luminosa da sembrare accecante, poi il buio pressoché totale, quando lo spettacolo inizia a imporre il suo ritmo al Teatro alle Tese dell’Arsenale. Il resto è una possibile storia dell’evoluzione della musica elettronica, nonché una forma di riflessione – potremmo scrivere anche di meditazione, se non sembrasse troppo ossimorico – sulla “necessità”, in senso filosofico, dei suoni che per 75 minuti hanno riportato sul palco gli Autechre, il duo inglese composto da Ron Brown e Sean Booth che ha lasciato un’impronta profondissima nel mondo della IDM. La Biennale Musica 2023, dedicata al suono elettronico e alla “Micro-music”, dopo il Leone d’Oro Brian Eno ospita quindi un altro concerto di grande richiamo, e le aspettative non sono andate deluse.

Nell’oscurità, senza particolari punti di riferimento spaziali, la musica ha la forza e l’occasione di prendersi tutto lo spazio possibile, ed è uno spazio ampio, profondo, carico di possibilità e opportunità. La linea musicale degli Autechre è pulita, elegante, i suoni, anche i meno convenzionali, trovano il modo di inserirsi nella struttura dei pezzi, che è complessa, ma spesso riesce a mantenere una vocazione di accessibilità. Cosa le prime sensazioni che arrivano al pubblico sono quelle di un grande affresco elettronico che si appoggia molto di frequente al ritmo, ai bassi, alla ripetizione. Come se fossero i rumori a mostrarsi come possibile materia prima di un risultato che, a tutti gli effetti, è musica, anzi, la sensazione è che ci sia proprio un desiderio di fare sì che questa musica sia per quanto possibile sciolta dagli accidenti del mondo. La seconda sensazione è che la musica che esce dai computer degli Autechre sia quella di una grande indagine su tutti i possibili suoni, quindi i suoni del mondo, per come li conosciamo e non li conosciamo. Da qui al sentire che questa musica sia un’espressione della necessità, ossia che diventi in un certo senso musica inevitabile, il passo è breve e naturale da compiere. Più ci sia addentra nello spettacolo, più ci si accorge del progressivo formarsi di qualcosa di più riconoscibile, più ballabile. Che però non rinuncia alla vocazione di essere terreno fertile per l’idea di una musica assoluta, per certi versi piacevolmente aliena. Come se quella che viene suonata a Venezia possa essere una versione meno allucinata e più inclusiva della colonna sonora del film “2010 – Odissea nello spazio”, quando l’astronauta Bowman parte per il suo viaggio tra le stelle verso una nuova forma di vita. Ecco gli Autechre sembrano agire le stesse dinamiche di viaggio e perdita dei confini dello spettacolo, salvo poi, dopo avere lasciato respiro al pubblico, tornare a spingere su quella forma si accelerazione che è un po’ il loro marchio di fabbrica ed è anche una sorta di tappetino musicale per tutto il nostro tempo di continua digitalizzazione e costante incertezza. Una musica che, da questo punto di vista, diventa anche una forma di conoscenza diretta, quella basata sul corpo e sulle prime sensazioni che certi contatti possono provocare. Per questo, anche se non siamo esattamente in un contesto dance – ma ci si arriva anche lì, nella preziosa bulimia creativa dello spettacolo -, ballare a un certo punto sembra l’unica cosa da fare, l’unico modo per mettersi in allineamento con la narrazione ambiziosa dei due musicisti e la dimensione di mondo chiuso che il concerto ha creato.

Eppure la musica degli Autechre non è fatta per ignorare il mondo fuori, le sue sconvolgenti tragedie e violenze, oltre che la catastrofe climatica incombente, bensì per il contrario, per fare da sfondo a tutte queste situazioni insostenibili o estreme e fornirci una sorta di strumento per affrontarle senza infingimenti, ma anche senza nascondersi. Perché insieme con i pezzi che attraversano lo spazio della grande sala immersa nel buio, arrivano anche le angosce, i dilemmi, le guerre. C’è una musica per il nostro tempo insomma, che parla di noi senza mai citarci, quasi senza mai neppure guardarci – come noi in sala non possiamo vedere i due artisti – ma provando a prendersi cura lo stesso di tutti. Questo sembra dire il finale del concerto e noi possiamo, anzi vogliamo, crederci con tutte le forze. (Leonardo Merlini)

Niente Miss Italia per Sgarbi, lui: faccio con onore il sottosegretario

Niente Miss Italia per Sgarbi, lui: faccio con onore il sottosegretarioRoma, 26 ott. (askanews) – “Alla lettura delle dichiarazioni fatte nel corso della conferenza stampa di oggi sono felice che le violente polemiche contro di me abbiano ottenuto il risultato di dimostrare la mia incompatibilità con Miss Italia. Faccio con onore il Sottosegretario, ma per fare il presidente di Miss Italia occorre almeno essere ministro”: è il commento di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura al passo indietro degli organizzatori di Miss Italia in merito alla richiesta di presiedere la giuria.

Red-Mpd

Meloni in Ue con gli occhi alla manovra blocca prelievo conti correnti

Meloni in Ue con gli occhi alla manovra blocca prelievo conti correntiBruxelles, 26 ott. (askanews) – Giorgia Meloni è impegnata nel Consiglio europeo di Bruxelles, ma dall’Italia la ‘inseguono’ le polemiche sulla legge di bilancio. Polemiche non solo (e non tanto) da parte dell’opposizione ma, e questo è il campanello d’allarme, dall’interno della maggioranza.

Uno dei temi che fanno maggiormente discutere è la norma, contenuta in una delle bozze che circolano, che prevedrebbe l’accesso diretto dell’Agenzia delle Entrate ai conti correnti bancari, con la possibilità di pignorare i fondi di chi ha un debito con l’erario. Meloni è “lady tax”, attacca Giuseppe Conte, mentre per Matteo Renzi la norma “lede profondamente il diritto del contribuente di difendersi dallo Stato”. Ma ‘mal di pancia’ attraversano anche Forza Italia e Lega, che dice no a “mettere le mani nelle tasche degli italiani”. Un malessere crescente i cui echi, via agenzie, arrivano a Bruxelles e fanno infuriare Meloni. Palazzo Chigi fa trapelare che la notizia è “priva di fondamento” mentre Meloni fa saltare la misura. Quando la premier ha visto la bozza, racconta chi era con lei, l’ha subito bloccata: “Non se ne parla, questa norma non passa”, ha detto. Dunque il provvedimento – assicurano da Palazzo Chigi – è “superato”. Per essere più chiara, in serata, Meloni fa anche un post su Facebook, assicurando che “non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate”. Se questo “caso” è (forse) chiuso, restano però altri fronti aperti sulla manovra, a partire dalla riforma delle pensioni, con il previsto passaggio a ‘quota 104’. Sempre la Lega chiede un ‘segnale’ nella direzione del “superamento” della legge Fornero, un cavallo di battaglia di Matteo Salvini in campagna elettorale. Forza Italia, invece, preme per modifiche sull’innalzamento al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi: “Abbiamo chiesto garanzie e sono certo che il ministro Giorgetti valuterà, perchè non si possono penalizzare alcune realtà. Alcune cose sono state già corrette, ci batteremo perchè non ci sia un aumento della pressione fiscale”, ha fatto sapere Antonio Tajani, sempre da Bruxelles.

Dal Mef cercano di buttare acqua sul fuoco, parlando di bozze “non definitive” e “non attendibili” ma nel centrodestra la tensione è alta. Il contrario di quanto aveva sperato la premier, che più volte nelle scorse settimane aveva invitato i partiti a evitare scontri per garantire un percorso liscio al provvedimento. Intanto, il governo sta per portare a termine il ‘cantiere’ per la riforma costituzionale per il premierato. Lunedì pomeriggio, a Palazzo Chigi, Meloni ha convocato una riunione con i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani e con i capigruppo, per portare la proposta in Consiglio dei ministri venerdì. “Non c’è ancora un testo – ha detto la ministra Elisabetta Casellati – se si vuole arrivare ad un accordo non ci devono essere ‘pre-giudizi’ e così come noi siamo venuti incontro a varie richieste delle opposizioni non possiamo trovare dall’altra parte muri ideologici”.

Afe-Loc

Vertice Ue, von der Leyen: Hamas ha causato crisi umanitaria di Gaza

Vertice Ue, von der Leyen: Hamas ha causato crisi umanitaria di GazaBruxelles, 27 ott. (askanews) – Nella discussione al Consiglio europeo di Bruxelles sul conflitto in corso in Israele e a Gaza, “la posizione generale è stata molto chiara: Israele è una democrazia attaccata da Hamas, un’organizzazione terroristica. Israele ha il diritto all’autodifesa, in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. I leader hanno lanciato un forte appello affinché Hamas rilasci immediatamente gli ostaggi senza alcuna precondizione”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa alla fine della prima giornata del vertice Ue di Bruxelles.

Secondo von der Leyen, nella discussione dei leader “è stato chiaro che con le sue attività terroristiche Hamas sta danneggiando anche il popolo palestinese. Hamas ha provocato una crisi umanitaria a Gaza”, ha affermato ancora la presidente della Commissione. “Per la Commissione – ha aggiunto poi von der Leyen – è molto importante continuare a intensificare i nostri sforzi per affrontare la crisi umanitaria a Gaza; gli aiuti devono raggiungere Gaza senza ostacoli e rapidamente. Aiuti per 56 tonnellate sono stati portati in Egitto con i due primi voli del ponte aereo umanitario e sono stati ora consegnati a Gaza. Questo è importante, ma ovviamente serve di più: avremo i prossimi due voli giovedì e venerdì, altri sono previsti nei giorni successivi”.

“Inoltre – ha continuato la presidente della Commissione – stiamo procedendo rapidamente con l’attuazione degli ulteriori aiuti umanitari per altri 50 milioni per Gaza. Gli aiuti umanitari erano inizialmente previsti per 25 milioni, ma una settimana fa circa li abbiamo triplicati arrivando a 75 milioni di euro; ora questi ulteriori 50 milioni di aiuti devono essere realizzati”. “Domani firmeremo contratti per 40 milioni di euro con le agenzie dell’Oni, e gli altri 10 milioni serviranno per i voli del ponte aereo umanitario”, ha concluso von der Leyen.

Vertice Ue, scontro tra i 27 su revisione bilancio pluriennale

Vertice Ue, scontro tra i 27 su revisione bilancio pluriennaleBruxelles, 26 ott. (askanews) – Appare anche più difficile del previsto la discussione in corso tra i capi di Stato e di governo, al Consiglio europeo di Bruxelles, sulla revisione di mezzo percorso del bilancio pluriennale dell’Ue per il periodo 2021-2027.

A fronte di una proposta del giugno scorso della Commissione europea che individua in 66 miliardi di euro i fondi supplementari necessari per far fronte alle nuove esigenze, che non potevano essere previste quando il bilancio pluriennale fu approvato, e che prospetta in aggiunta prestiti all’Ucraina per 33 miliardi, il fronte dei paesi “frugali”, guidato da Germania, Olanda e paesi nordici appare disposto ad accettare di contribuire solo al sostegno all’Ucraina, fino a 50 miliardi di euro a fondo perduto, considerando che comunque è meglio evitare di fornire prestiti a un paese in guerra che difficilmente potrà restituirli. Per il resto, i “frugali” sostengono che i soldi dovranno essere reperiti con una “spending review” dell’attuale bilancio comunitario, che individui sprechi e finanziamenti inutili e risparmi possibili.

Secondo uno studio presentato dalla Danimarca, quest’esercizio potrebbe arrivare a reperire fino a 16 miliardi di euro, meno dei 19 miliardi che la Commissione indica come spesa supplementare necessaria nei prossimi anni a causa dell’aumento dei tassi d’interesse che pesano sul debito per finanziare il “NextGenerationEU. Inoltre, l’Esecutivo comunitario considera necessario aggiungere in bilancio 15 miliardi per immigrazione e partenariati nella politica di vicinato, 10 miliardi per la difesa e per il sostegno all’innovazione e all’industria nella transizione energetica e digitale, 2 miliardi per l’aumento della spesa amministrativa e 3 miliardi per gli “strumenti di flessibilità” per eventi imprevisti, oltre a 17 miliardi di aiuti per l’Ucraina.

I paesi “frugali”, sostengono poi che non è neanche necessario risolvere tutte queste questioni prima della fine dell’anno, come chiedono la Commissione e gli altri paesi, perché solo i 50 miliardi per l’Ucraina sono davvero urgenti, mentre per il resto c’è comunque il bilancio già approvato che continua a funzionare. La logica dei “frugali” è stata espressa bene, a quanto riferiscono fonti diplomatiche, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz: se a casa mia io taglio il bilancio per far fronte alle difficoltà, mi è poi difficile spiegare alla mia opinione pubblica perché l’Ue non fa la stessa cosa, e noi dobbiamo fornire finanziamenti supplementari, ha spiegato in sostanza il cancelliere.

Lo scontro dei paesi del Nord Europa, contributori netti al bilancio, con la Commissione e con i paesi del Sud Europa, che son per lo più beneficiari netti, appare quindi inevitabile.

M.O., Calenda: Salvini irresponsabile pericoloso, gioca con sicurezza Italia

M.O., Calenda: Salvini irresponsabile pericoloso, gioca con sicurezza ItaliaRoma, 26 ott. (askanews) – “Salvini è un pericoloso irresponsabile che gioca con la sicurezza dell’Italia. Evocare conflitti religiosi è un gesto di tale ignoranza, scempiaggine e stupidità che IMPONE un intervento di @GiorgiaMeloni. Combattiamo il terrorismo come democrazia liberale non come crociati a meno di non voler aprire un conflitto con due miliardi di persone. Capisco che da chi ieri dichiarava di preferire Putin a Mattarella è difficile pretendere qualcosa di intelligente, ma oggi questo inadeguato fanfarone è Vice Premier e quello che dice viene attribuito al Paese” Lo dichiara via social il leader di Azione Carlo Calenda

Festival Una Striscia di terra feconda a Civitavecchia con Salissolo

Festival Una Striscia di terra feconda a Civitavecchia con SalissoloRoma, 26 ott. (askanews) – Il festival di jazz e musiche improvvisate “Una striscia di terra feconda”, storica rassegna organizzata da Teatro dell’Ascolto e dedicata ad artisti italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme, giunge alla 26esima edizione e nella sua versione “OltreRoma”, quest’anno fa tappa a Civitavecchia nella Cittadella della Musica, grazie alla collaborazione con il Comune di Civitavecchia e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio.

In apertura venerdì 27 ottobre un doppio appuntamento: il progetto originale, “Love Stroll”, con Elena Paparusso (voce) Francesco Caligiuri (sassofoni) e Francesco Poeti (basso), un progetto dedicato alle variopinte avventure descritte da Calvino in alcune delle sue novelle da “Gli Amori Difficili” a vari racconti come “Prima che tu dica pronto”. A chiudere questo primo appuntamento, l’esplosivo concerto di Antonello Salis, in “Salissolo”. I giochi, i numeri, il virtuosismo mai fine a se stesso. La forza, la provocazione, l’impeto puro. Antonello Salis ha sempre abituato il suo pubblico a uno show dal vivo veramente efficace, emotivamente coinvolgente.

Venerdì 10 novembre, sempre un doppio appuntamento, in apertura, in prima nazionale, il fisarmonicista Noè Clerc, un musicista che probabilmente occuperà un posto speciale sulla scena jazz negli anni a venire. Tutto canta nella musica di Noé Clerc, perché questo giovane non è solo un singolare strumentista, ma anche un compositore che sa che senza una vera melodia, le improvvisazioni più belle rischiano di perdersi. Nato nel 1996, Noé Clerc è un fisarmonicista poliedrico. Si è fo A seguire il trio “Nrg Bridges”, con Gianluigi Trovesi, clarinetto alto e piccolo, e i fratelli Adalberto Ferrari clarinetto, clarinetto basso e Andrea Ferrari clarinetto basso.

Venerdì 17 novembre, altro doppio appuntamento. In apertura, in prima nazionale, Thomas De Pourquery, eader dell’emblematico gruppo Supersonic, sassofonista e cantante riconosciuto internazionalmente, e Tatiana Paris, chitarrarista, figura della scena musicale improvvisata europea, già da anni al fianco di Sandra Nkaké, Seb Martel ed Eve Risser. A seguire,la produzione originale, “La sottile meraviglia. J.S. Bach e l’invenzione estemporanea” Ludus Gravis4 con Daniele Roccato, contrabbasso, Rocco Castellani, contrabbasso, Yvonne Scarpellini, contrabbasso e Giacomo Piermatti, contrabbasso. A chiudere Una Striscia di Terra Feconda “OltreRoma”, venerdì 24 novembre, la produzione originale in collaborazione con I-Jazz, “Amori difficili” con Maria Laura Baccarini voce, testi di Italo Calvino, Luca Aquino, tromba, Paolo Damiani, contrabbasso e Antonio Jasevoli

“Una Striscia di terra feconda” da anni si svolge a Roma alla Casa del Jazz e in Auditorium Parco della Musica, grazie all’accordo con la Fondazione Musica per Roma, ma altrettanto significative sono le produzioni pensate ad hoc per Civitavecchia. Inoltre – avendo vinto l’Avviso Pubblico “Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro” emanato di recente dal Dipartimento Attività Culturali del Comune di Roma – alcuni concerti saranno realizzati a Ostia presso il Teatro del Lido e nello Spazio Rossellini. I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan difendono da sempre e valorizzano con convinzione il jazz europeo, condividendo la stessa poetica del festival. Una Striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse economiche che si è venuta a creare tra partner pubblici del massimo prestigio che in questi anni lo hanno finanziato: il Ministero della Cultura (MiC), il Ministero Francese della Cultura, SIAE, Comune di Roma- Assessorato alle Politiche Culturali Regione Lazio, ATCL, l’associazione teatrale fra i Comuni del Lazio, Comune di Civatavecchia, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Institut Francais, l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, Midj (associazione musicisti di jazz), l’INPS fondo PSMSAD. E inoltre: I-Jazz, AJC (association Jazzé Croisé), CNM (Centre National de la Musique), SACEM, SPEDIDAM, ADAMI, SPPF, BNP Parisbas, CCP.

Manovra,Governo: notizia accesso conti correnti priva di fondamento

Manovra,Governo: notizia accesso conti correnti priva di fondamentoBruxelles, 26 ott. (askanews) – La notizia secondo la quale in legge di bilancio sarebbe presente una misura che consentirebbe all’Agenzia delle entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate è totalmente priva di fondamento. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

La legge di bilancio, “in coerenza con la delega fiscale approvata dal Parlamento e con la linea di fermezza nel contrasto all’evasione fiscale seguita dal Governo – spiegano le fonti – si limita a prevedere la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti utilizzati per il recupero d’importi relativi a cartelle esattoriali per le quali il contribuente non ha presentato ricorso e non ha ottenuto una sospensione giudiziale. Qualunque iniziativa di questo Governo in tema di fisco garantirà sempre il pieno rispetto dei diritti del contribuente e della sua privacy, in un rapporto paritetico tra Stato e cittadino”, concludono le fonti.

Sgarbi show in radio: stasera vado in tv e li schiaccio come vermi

Sgarbi show in radio: stasera vado in tv e li schiaccio come vermiRoma, 26 ott. (askanews) – “Vado a Piazza Pulita, voglio stenderli. Mi sono rotto i coglioni. Li schiaccerò come dei vermi. L’infetto quotidiano dovrà essere preso e messo al cesso per pulirsi il culo. Hanno rotto i coglioni. Una ragazza ha pagato 4500 per fare una introduzione, l’ha avuta, non capisco dove sia incompatibilità. Sono dei delinquenti, hanno rotto i coglioni, delle facce balorde. Io sono Sottosegretario in quanto Sgarbi, non Sgarbi in quanto sottosegretario”.

“E’ 50 anni che faccio queste cose – continua Sgarbi a La Zanzara . Eri a conoscenza della legge citata dal Fatto? Non esiste questa legge, fare una conferenza è come scrivere un libro. Quando scrive un libro Sangiuliano non ha i diritti? Che discorso e’? Tutto assurdo”. “Fare una conferenza a teatro o scrivere un libro è la stessa cosa. Tu – prosegue Vittorio Sgarbi – vieni pagato perchè vai a teatro e viene a sentirti Berlusconi o Sangiuliano. Tra l’altro è pure venuto e il pubblico era pagante. Ma non è che le persone pensano che lo fai a gratis, lo stesso vale per un libro. La legge è l’AGCOM, mi hanno spiegato con una lettere che posso fare il presidente del MART, scrivere sui giornali e venire pagato.”

“Mi hanno chiesto delle incompatibilità, ho elencato i miei incarichi e nessuno mi ha chiesto di non fare uno spettacolo o di presentare un quadro. Non c’è incompatibilità. Sangiuliano si indigna? Penserà di non essere autore di libri, di non fare attività autonoma che invece fa. Il libro su Prezzolini non è attività del ministero, ma dello scrittore. Mi ha anche mandato a rappresentare il Governo alla Garisenda dicendo “Vittorio vai tu, puoi farlo benissimo” Poi il sottosegretario Sgarbi attacca ancora a La Zanzara: “La legge parla di incompatibilità in materie affine. Tra un quadro di Parenzo e il Colosseo, non c’è incompatibilità. Il Ministero poi si occupa di tutela. Quindi anche Sangiuliano è incompatibile per questa legge? Certo, chiunque faccia una cosa legata alle sue funzioni è incompatibile. Ma la legge non esiste”.

“Meloni arrabbiata? Forse con lui… io non ho fatto niente. Io non credo che mi tenga a distanza Sangiuliano, poi se questo vuol fare, io non soffro della volontà degli altri. Oggi ho scoperto anche di essere incompatibile con Miss Italia, cosa c’entra col patrimonio artistico?. Un mio collaboratore traditore – prosegue Sgarbi – ha usato la mail di Nino Ippolito per mandare questa roba ai giornali e creare questo romanzo criminale che non esiste. Ho sempre lavorato e raccontato l’arte per tutta la vita, continuerò a farlo”. Poi si difende dagli attacchi de il Fatto Quotidiano: “Parlano per sputtanare uno del governo di centrodestra. Vogliono dimostrare che c’è un caso ma un caso non c’è. Perchè dovrei dimettermi? Ho fatto solo il bene del patrimonio artistico italiano. E’ una campagna per colpire un nemico, ma è un nemico che non c’è. Non sono preoccupato. Rimborsi? Ho la mia macchina, il mio autista, non ho mai chiesto un rimborso al Ministero. Prendono carte rubate da un computer in cui dice che chiedo rimborsi, ma non li ho chiesti. Il mio autista è pagato da me, la mia macchina pagata da me e la benzina anche”.