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Tag: Sanremo 2023

Putin accusa: l’Occidente vuole dare all’Ucraina proiettili con l’uranio impoverito

Putin accusa: l’Occidente vuole dare all’Ucraina proiettili con l’uranio impoverito


Putin accusa: l’Occidente vuole dare all’Ucraina proiettili con l’uranio impoverito – askanews.it



Putin accusa: l’Occidente vuole dare all’Ucraina proiettili con l’uranio impoverito – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Vladimir Putin ha accusato l’Occidente di voler fornire proiettili con uranio impoverito all’Ucraina. E ha aggiunto che in questo caso la Russia sarebbe costretta a reagire. “Voglio dire che l’Occidente collettivo sta già iniziando a utilizzare armi con una componente nucleare”, ha detto secondo Ria Novosti.

“Oggi si è saputo che il Regno Unito… ha annunciato non solo la fornitura di carri armati all’Ucraina, ma anche proiettili con uranio impoverito. Sembra che l’Occidente abbia davvero deciso di combattere la Russia fino all’ultimo ucraino non a parole, ma nei fatti”, ha detto Putin ai giornalisti dopo i colloqui con il presidente cinese Xi Jinping.

Maurizio Battista campione di incassi: 2 settimane di sold out

Maurizio Battista campione di incassi: 2 settimane di sold out


Maurizio Battista campione di incassi: 2 settimane di sold out – askanews.it



Maurizio Battista campione di incassi: 2 settimane di sold out – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Continua a confermarsi campione d’incassi Maurizio Battista con “Ai miei tempi non era così…” al Teatro Olimpico di Roma fino al 2 aprile e in tour nazionale. Brillante, ironico, istrionico e imprevedibile come non mai porta in scena uno spettacolo nello stile dei grandi show televisivi, in cui passeggia sulla linea del tempo fra aneddoti e ricordi. Interagisce con il pubblico, strappa fragorose risate, fa scatenare la platea sulle hit degli anni ’90, ma fa anche emozionare, raccoglie applausi e standing ovation ad ogni replica.

“Ai miei tempi non era così…” è lo spunto per tante riflessioni. Siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di “vecchio” e il presente con l’idea di un “nuovo” che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo? E chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di “effetti speciali” o non piuttosto, com’era una volta, nel sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci “speciali”? Tra queste e altre domande, si muove Maurizio Battista, in un precisissimo slalom per non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza, issati dall’epoca attuale, coadiuvato dalla musica dei Los Locos, dalle canzoni di Renato Zero interpretate dal suo erede naturale Daniele Si Nasce e dall’irriverenza del comico Dado, sempre pronto a smascherare inganni e sotterfugi della contemporaneità.

A tale proposito la sala del teatro riproduce una sala cinematografica di tanti anni fa, nella quale, attraverso la proiezione di vecchi film, si capisce come di questa presunta modernità ci siamo fatti appunto un “film” che non corrisponde ai nostri bisogni reali e che ci fa dire spesso “ai miei tempi non era così…”. Per l’occasione al pubblico Maurizio Battista riserva un piccolo cadeau: “A cena con il prete (le confessioni di un uomo solo)”, un libro-racconto a ruota libera dello showman, che si confida e si svela a Don Luigi con il pungente umorismo e la travolgente ironia che lo contraddistinguono. Uno show nello show, che si lega con un doppio filo allo spettacolo, come si evince da uno stralcio: “Mia nonna Lina sosteneva che fossi un giovane “tribolato”, con un destino tormentato. Eppure, all’epoca, mi sentivo leggero e felice. Solo molto più tardi mi resi conto di quanto mia nonna fosse stata profetica”.

Autostrada Asti-Cuneo, Cirio: presto soprallugo con Salvini

Autostrada Asti-Cuneo, Cirio: presto soprallugo con Salvini


Autostrada Asti-Cuneo, Cirio: presto soprallugo con Salvini – askanews.it



Autostrada Asti-Cuneo, Cirio: presto soprallugo con Salvini – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “Nelle prossime settimane è previsto un sopralluogo sul tratto dell’autostrada Asti-Cuneo tra la tangenziale di Alba e lo svincolo Alba ovest, con l’accesso diretto all’ospedale di Verduno”. Lo annuncia il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, aggiungendo che al sopralluogo saranno presenti, insieme alle istituzioni locali, anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, l’amministratore del gruppo Astm, Umberto Tosoni e l’amministratore delegato dell’Asti-Cuneo, Bernardo Magrì.

Procede intanto l’iter di perfezionamento dell’atteso parere del ministero della Cultura sulla valutazione di impatto ambientale, dopo gli incontri tra la Sovrintendenza e la società Asti-Cuneo che si sono svolti a Torino nelle scorse settimane. Incontri positivi perché la società Asti-Cuneo ha recepito le istanze della Sovrintendenza integrando la documentazione richiesta. Si tratta di interventi di carattere non strutturale, che non modificano il tracciato ma sono finalizzati a migliorare gli aspetti legati al mascheramento di alcuni dei rilevati autostradali previsti. Ora la Sovrintendenza ha trasmesso a Roma la documentazione per il parere formale definitivo dal parte del ministero della Cultura che integrerà la procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) per l’autorizzazione definitiva da parte del ministero dell’Ambiente titolare della procedura complessiva.

Elite 4, ecco l’ultima novità degli innovativi auricolari

Elite 4, ecco l’ultima novità degli innovativi auricolari


Elite 4, ecco l’ultima novità degli innovativi auricolari – askanews.it



Elite 4, ecco l’ultima novità degli innovativi auricolari – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Jabra, leader nelle soluzioni audio e video personali e professionali, presenta gli Elite 4, l’ultima novità dell’esclusiva linea Elite. Seguendo le orme degli Elite 3, questi auricolari true wireless a prezzo accessibile rappresentano un passo avanti rispetto al modello precedente, ideali per i moderni utenti di dispositivi audio. Con la semplice pressione di un pulsante, gli utenti possono evadere da una giornata intensa immergendosi nella fruizione multimediale o collegandosi con colleghi, amici o familiari.

Gli Elite 4 sono stati progettati per abbracciare le principali caratteristiche dei moderni auricolari, come il comfort, l’audio ottimale e la praticità; il tutto a un prezzo ragionevole. Per gli utenti che hanno bisogno di connettersi a due dispositivi diversi contemporaneamente, i Jabra Elite 4 integrano la tecnologia Bluetooth® Multipoint che consente di passare da uno all’altro in modo fluido e senza perdere un colpo, o una chiamata. Anche l’accoppiamento iniziale degli auricolari a un dispositivo è semplice, con l’opzione Fast Pair* che consente di collegarsi immediatamente a un dispositivo mobile e con quella Swift Pair* che si collega direttamente a un laptop o a un computer. Progettati per i viaggi e gli spostamenti, gli Elite 4 integrano la funzione di cancellazione attiva del rumore (ANC) e filtrano i suoni indesiderati così che le distrazioni diventino un ricordo del passato.

Ma non è tutto: gli Elite 4 sono pensati per garantire un suono cristallino grazie alla tecnologia di chiamata a 4 microfoni e agli altoparlanti da 6 mm, per cui gli utenti possono essere certi di essere sentiti in modo forte e chiaro. Per chi è alla ricerca di esperienze di ascolto personalizzate, poi, l’equalizzatore musicale Jabra e l’intuitiva app Sound+ consentono di configurare l’audio in base ai propri gusti. Una personalizzazione di questo tipo è fondamentale per creare un’esperienza di ascolto pienamente soddisfacente e senza interruzioni.

Gli Elite 4 hanno una durata di riproduzione di 5 ore e mezza con il dispositivo scelto e di 22 ore con la compatta custodia (28 ore con l’ANC disattivato), garantendo al contempo un comfort di utilizzo per tutto il giorno grazie all’ingegneria acustica ergonomica di Jabra. Gli auricolari sono realizzati con materiali durevoli di prima qualità che offrono un grado di resistenza con certificazione IP55 contro polvere e acqua e sono disponibili in quattro colori classici: Grigio scuro, Navy, Lilla e Beige chiaro. Calum MacDougall, SVP di Jabra, ha dichiarato: “Il moderno utente di auricolari è alla ricerca di una tecnologia pronta per il lavoro e per il passatempo e a un prezzo ragionevole, che non comprometta le caratteristiche principali richieste al dispositivo. Gli Elite 4 offrono una valida risposta a queste esigenze. Sono progettati per aiutare gli utenti a concentrarsi, connettersi e telefonare senza distrazioni, e rappresentano una compagnia ideale per bilanciare lavoro e vita personale”.

TikTok: non autorizziamo video autolesionistici

TikTok: non autorizziamo video autolesionistici


TikTok: non autorizziamo video autolesionistici – askanews.it



TikTok: non autorizziamo video autolesionistici – askanews.it


















Roma, 21 mar. (askanews) – “Oltre 40.000 professionisti dedicati alla sicurezza lavorano per mantenere la nostra community al sicuro e prestiamo particolare attenzione a proteggere gli adolescenti”. Lo sottolinea un portavoce della compagnia TikTok su cui l’Antitrust italiana ha avviato una istruttoria per la presenza sul social network di video autolesionistici riconducibili alla cosiddetta ‘cicatrice francese’.

“Non autorizziamo contenuti che mostrino o promuovano attività o sfide pericolose, suicidio, autolesionismo o comportamenti alimentari scorretti. Inoltre, le nostre policy per il suggerimento dei contenuti aiutano ad assicurare che il contenuto sia adatto a qualunque tipo di pubblico e mettiamo a disposizione risorse per il benessere e la sicurezza all’interno della nostra app. Collaboreremo pienamente con le autorità competenti per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure”, aggiunge il portavoce di TikTok.

Made in Italy, Galella (Regioni): attrarre investimenti internazionali

Made in Italy, Galella (Regioni): attrarre investimenti internazionali



Made in Italy, Galella (Regioni): attrarre investimenti internazionali – askanews.it



Made in Italy, Galella (Regioni): attrarre investimenti internazionali – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “Il governo dovrebbe immaginare di offrire degli strumenti comuni sui territorio, creare dei finanziamenti specifici per realizzare in ogni Regione degli uffici che abbiano le competenze necessarie per attrarre gli investimenti internazionali, che tra l’altro sono rare, o per permettere la formazione specifica in questo settore di dipendenti pubblici già assunti”. Così Alessandro Galella (assessore Regione Basilicata) Coordinatore Vicario della commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Made in Italy: valorizzazione e sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi”, presso la commissione Attività produttive della Camera dei deputati.

Per Galella gli eventi che vengono organizzati a livello internazionale dovrebbero essere condivisi con la Conferenza delle Regioni per dare la possibilità alle Regioni e alle aziende di potervi partecipare; offrire alle pmi che hanno più difficoltà a entrare nei mercati internazionali di far parte delle piattaforme digitali; dare più incentivi alle Zes (zone economiche speciali) e sburocratizzare il più possibile le imprese che vogliono lavorare in queste zone; attrarre aziende internazionali tramite uffici dedicati in ogni regione. Galella osserva che si è preso coscienza del fatto che “l’Italia è tra gli ultimi paesi d’Europa per l’attrazione di investimenti internazionali e riteniamo che con una stretta collaborazione con la Conferenza delle Regioni e con la commissione per l’internazionalizzazione si possano ottenere risultati importanti in breve tempo”.

Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, Milano (+2,5%) la migliore

Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, Milano (+2,5%) la migliore


Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, Milano (+2,5%) la migliore – askanews.it



Chiusura in netto rialzo per le Borse europee, Milano (+2,5%) la migliore – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Seconda seduta di decisi rialzi per le Borse europee mentre sembrano allentarsi le tensioni sul sistema finanziario globale dopo il salvataggio del Credit Suisse da parte di Ubs e l’intervento delle autorità e delle banche centrali, scese in campo per ridare fiducia ai mercati e arginare l’effetto contagio. Oggi il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha dichiarato che, in caso di necessità, è pronta una protezione governativa per le banche più piccole. Maglia rosa Milano, con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato il 2,53%, riportandosi a 26.554 punti; a Parigi il Cac40 ha segnato un +1,42%, a Francoforte il Dax +1,77%, a Londra il Ftse100 +1,81%. L’attenzione si sposta ora sulla riunione chiave di domani della Fed, da cui ci si attende un atteggiamento più da “colomba”.

A Piazza Affari, tra i titoli principali, sugli scudi Saipem (+7,57%), seguita da Unicredit (+6,96%), Fineco (+5,41%) e Bper (+4,89%). Alla Borsa di Zurigo, dopo il tracollo di ieri, quando ha lasciato sul terreno il 56%, Credit Suisse ha chiuso in rialzo del 6,4%, mentre Ubs è balzata di oltre l’11%. Sul mercato obbligazionario, dopo la corsa delle ultime sedute, sono in netto rialzo i rendimenti dei titoli di Stato dell’eurozona: il tasso del Bund decennale è salito al 2,27% (+18 pb), il Btp a 10 anni al 4,10% (+13 pb).

Prandini: iniziare a usare Nutrinform, altrimenti non siamo credibili

Prandini: iniziare a usare Nutrinform, altrimenti non siamo credibili


Prandini: iniziare a usare Nutrinform, altrimenti non siamo credibili – askanews.it



Prandini: iniziare a usare Nutrinform, altrimenti non siamo credibili – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “Noi siamo fortemente contrari al Nutriscore e abbiamo proposto il Nutrinform Battery. Ma c’è un piccolo vulnus in tutto questo: mentre in altri Paesi, che ci piaccia o no, il nutriscore lo stanno utilizzando, noi in Italia del Nutrinform ne abbiamo parlato, l’abbiamo presentato ma non lo utilizziamo. Penso che la sfida anche da parte dell’industria agroalimentare, se vogliamo creare un sistema alternativo ed essere credibili, nel contesto europeo, sia proprio quello di iniziare ad applicarlo e creare una comunicazione-informazione per i cittadini-consumatori”. Lo ha detto ad askanews il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine dell’evento a Roma promosso da Fondazione Istituto Danone in occasione della sua ultima pubblicazione dal titolo “Transizione proteica: varietà nelle scelte alimentari per la salute umana e del pianeta”, a proposito della normativa europea sulle etichette fronte pacco.

“Mi auguro che l’Italia non si accontenti del fatto che in questo momento la decisione sia stata accantonata. Noi dobbiamo continuare a lavorare per sensibilizzare gli altri Stati membri nel far capire che il sistema pensato oggi a livello europeo sia assolutamente fuorviante e ingannnevole nei confronti dei consumatori e dei cittadini stessi. Ciò che l’Italia ha pensato e studiato può essere invece una grande soluzione in termini di attenzione e anche di qualità di vita e di stili di vita, ovvero il Nutrinform Battery” ha detto, ragionando sul fatto che la decisione che doveva essere presa a fine 2022 dalla Commissione è stata rinviata probabilmente a fine anno. Un rinvio letto da molto come una elemento a favore dell’Italia, che nel frattempo avrebbe dovuto approfittare per far conoscere e affermare il più possibile l’etichetta del Nutrinform battery. “Dobbiamo realizzare una possibilità concreta sul fatto che questo sistema inizi a essere utilizzato almeno nel nostro Paese – ha ribadito Prandini – Diversamente rischiamo di essere poco credibili agli occhi degli altri Stati membri e delle istituzioni europee”. Allargando il ragionamento ai nostri rapporti con l’Europa, anche alla luce dei diversi dossier aperti a Bruxelles che riguardano il comparto agroalimentare, il numero uno di Coldiretti ha detto: “Noi possiamo limitarci a criticare l’Europa e le sue istituzioni. Ma penso che per ciò che l’Italia rappresenta in termini di importanza e come Stato membro a livello europeo, va cambiato l’approccio, uscendo da una demonizzazione che è stata fatta nei confronti delle Pubbliche amministrazioni: Se noi non investiamo in classe dirigenti, noi conteremo sempre meno, anche nel contesto europeo”.

La leader del Pd Elly Schlein: sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere

La leader del Pd Elly Schlein: sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere


La leader del Pd Elly Schlein: sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere – askanews.it



La leader del Pd Elly Schlein: sono favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere – askanews.it


















Milano, 21 mar. (askanews) – “Sono favorevole” alla legalizzazione delle droghe leggere “e penso che sarebbe un buon modo per contrastare le mafie e la criminalità organizzata”. Lo ha detto la leader Pd Elly Schlein, intervistata da Alessandro Cattelan a “Stasera c’è Cattelan su Rai2”, che andrà in onda oggi in seconda serata.

“Anche perché dove è stata fatta si dimostra che c’è un uso più consapevole, non costituisce un incentivo all’uso per le fasce più giovani, e inoltre scalfisce il crimine organizzato. Secondo me bisogna andare su questa strada”, ha concluso.

Parmigiano Reggiano cresce nel 2022: +2,6% vendite, +3% export

Parmigiano Reggiano cresce nel 2022: +2,6% vendite, +3% export


Parmigiano Reggiano cresce nel 2022: +2,6% vendite, +3% export – askanews.it



Parmigiano Reggiano cresce nel 2022: +2,6% vendite, +3% export – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Il Parmigiano Reggiano Dop ha chiuso il 2022 con un giro d’affari al consumo che ha toccato i 2,9 miliardi di euro, un massimo storico, contro i 2,7 miliardi del 2021, con un aumento del 6,9%, a volume invece la crescita è stata pari al 2,6% con 156.620 tonnellate contro le 152.690 del 2021. A tracciare il quadro per il 2022 il Consorzio di tutela della Dop che a Milano ha illustrato i risultati positivi raggiunti nonostante un contesto di mercato in cui i consumi alimentari sono scesi del 4,2% e quelli di formaggi del 3% a volume. E fornito una anticipazione sui primi due mesi del 2023 in Italia, quando la crescita a volume nella Gda è stata del 15,1% e a valore del 18,4%.

“Nel 2022 la filira del Parmigiano Reggiano Dop ha dimostrato una grande maturità – ha detto il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – coi costi dei mangimi che sono esplosi, i tassi elevati il prezzo al consumatore è aumentato solo del 4-5%. A sopportare i costi quindi sono stati i produttori, per questo auspico che 2023 e 2024 non siano come il 2022. Quest’anno sarebbe stato un grande errore fermare il processo, iniziato prima del Covid, di proporre un prezzo equo per i consumatori”. Nei mercati, la quotazione del Parmigiano Reggiano ha registrato nel 2022 una media annua di 10,65 euro al chilo (Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore), in aumento rispetto al 2021, quando si era attestata a 10,34 euro al chilo. La produzione è in lieve calo rispetto al 2021, anno nella storia in cui si sono prodotte più forme in assoluto, 4,002 milioni di forme contro 4,091 milioni (-2,2%). “Nel 2022 la produzione di formaggio è stata lievemente in contrazione – ha spiegato il direttore marketing, Carlo Mangini – e questo ci ha un po’ rasserenati dopo anni di incremento medio del 4-5%: il problema della Dop è valorizzare la produzione perchè per venderlo non c’è dubbio che lo vendi”.

Se si guarda ai mercati internazionali, anche qui i volumi sono cresciuti del 3% (64.202 tonnellate vs 62.351) mentre il valore generato alla produzione è salito a 1,8 miliardi di euro contro gli 1,71 miliardi del 2021. A livello di consumi, si allarga la fetta export che è salita di due punti percentuali rispetto al 2021, toccando il 47%. “Dal 2017 al 2022 il numero di forme collocate è aumentato di 60mila unità un aumento che racconta la resilienza del sistema Parmigiano Reggiano Dop – ha detto Mangini – pensiamo che entro due anni supereremo il 50% di quota di export perchè i mercati internazionali sono lo sbocco naturale con Paesi che cresceranno anche a doppia cifra”. Proprio sul fronte dei mercati internazionali, il direttore Mangini ha espresso qualche insoddisfazione, a fronte di un mercato italiano che ha dato soddisfazioni. “L’Italia è andata bene e sta andando molto bene. C’è stato un buon risultato nel terzo trimestre del 2022 che ha portato a un miglioramento della quota. Non siamo invece soddisfatti dello sviluppo di alcuni mercati internazionali”.

Nel 2022 ci sono stati mercati cresciuti anche a doppia cifra in Europa come la Spagna (+11,3% con 1.602 tonnellate vs 1.439 nel 2021), la Grecia (+31,4% con 1.382 tonnellate) e la stessa Francia (+7,2% con 12.944 tonnellate vs 12.077 tonnellate) o fuori dall’Europa con il Giappone, che cresce del +38,8% (1.010 tonnellate vs 728) e l’Australia, che segna un +22,7% (713 tonnellate vs 581). Buone performance anche in Canada, con un +6,3% (3.556 tonnellate vs 3.345 e negli Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop salito dell’8,7% con 13.981 tonnellate vs 12.867). Ma c’è un mercato come la Germania che ha perso il 13,8% con 1.477 tonnellate in meno pari a 37.000 forme. “In Germania ha pesato l’effetto inflativo – ha spiegato Mangini – lì l’inflazione è il grande nemico che ha avuto un enorme impatto sulla spesa di beni alimentari. Noi però pensiamo sia una reazione impulsiva, una congiuntura. Quello è un mercato su cui dobbiamo insistere perchè quelle 1.500 tonnellate vanno recuperate subito”. Per quanto riguarda i canali distributivi, la GDA rimane il primo (62,3%), seguita dall’industria (17,5%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti, e dalle vendite dirette dei caseifici, che registrano un forte aumento (+5,3%). A proposito delle vendite dirette, che oggi rappresentano il 15%, Mangini ha spiegato che da lì si aspettano una crescita nel medio-lungo periodo: “Fosse per me il percorso per arrivare al 20% di vendite dirette potrebbe essere accelerato – ha detto – L’arco temporale a cui fare riferimento per arrivare al 20% è inevitabilmente nel lungo termine, sarei felice se si potesse conseguire in 5-7 anni”. E questo perchè per raggiungere quell’obiettivo occorre “generare competenze all’interno delle nostre aziende, perchè servono capacità commerciali, finanziarie, percorsi virtuosi che devono essere generati da risorse dedicate. Quest’anno abbiamo previsto investimenti per inserire competenze commerciali, avere temporary manager, export manager, sui quali contribuiamo fino al 50% dell’investimento dei nostri soci per renderli più autonomi nella diversificazione del rischio”. Sul fronte dei canali distributivi, il canale Horeca rimane il fanalino di coda, attestandosi al 9,2% del totale.

Per il 2023 il Consorzio ha stanziato 18,6 milioni di euro per lo sviluppo dei mercati, puntando a diventare sempre più un brand globale, pronto ad affrontare sfide come quella dell’italian sounding. “Il Consorzio deve assumersi sempre più la responsabilità di diventare la cabina di regia dell’intera filiera, lavorando con gli operatori e le catene distributive per sostenere i consumi nel corso di un anno in cui viene commercializzato il picco di produzione più alto nella storia della Dop, quello del 2021, con un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in Italia, sia soprattutto sui mercati esteri – ha concluso il presidente del Consorzio – Dobbiamo continuare a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, e a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione”.