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Tag: Sanremo 2023

Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione

Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione



Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione – askanews.it



Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “Ferma restando la contrarietà nei confronti della decisione europea di immissione in commercio delle farine di insetti, la Conferenza delle Regioni, chiamata ad esprimersi sull’etichettatura di tali prodotti ha lavorato per inserire ulteriori garanzie per la tutela della salute dei consumatori. Serve cautela e tutte le garanzie”. Così Federico Caner (assessore regione Veneto), coordinatore della commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“In Conferenza Stato-Regioni abbiamo dato l’intesa sul provvedimento ma abbiamo anche chiesto dei chiarimenti su diversi aspetti, in particolare un pronunciamento del ministero della Salute sui rischi per i consumatori e quindi di prevedere il pieno coinvolgimento del ministero della Salute nei decreti in fase di emissione”, ha spiegato. “Inoltre, è stata segnalata la necessità di riportare in etichetta l’ingrediente anche se non presente al livello massimo previsto, ma anche quando presente in quantitativi inferiori, al fine di evitare l’utilizzazione indiscriminata e possibili frodi. Occorrono informazioni chiare sulle confezioni e ogni aspetto della catena alimentare, anche quello gestionale nella loro esposizione e collocazione al pubblico di tutti i prodotti contenenti farine di insetti”, ha aggiunto.

“La stessa gestione alla vendita deve avvenire in scomparti ben identificabili, posizionando i prodotti in scaffalature dedicate. L’utilizzo di farine provenienti da insetti va ben esplicitata, così come i possibili rischi per la salute”, ha concluso.

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta


Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “La recente tragedia di Cutro”, rappresenta una “ferita aperta che mostra la debolezza delle risposte messe in atto. Il limitarsi a chiudere, controllare e respingere non solo non offre soluzioni di ampio respiro, ma contribuisce ad alimentare irregolarità e illegalità. Servono invece politiche lungimiranti – sul piano nazionale e su quello europeo – capaci di governare i flussi di ingresso attraverso canali legali, ovvero vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi in mare, sottraggano quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa della fame e della violenza alla vergogna dei centri di detenzione e diano loro prospettive reali per un futuro migliore”. E’ quanto si afferma nel documento finale dei lavori del Consiglio permanente della Cei.

I vescovi italiani tornano, quindi, a dire che “i corridoi umanitari rappresentano al contempo un meccanismo di solidarietà internazionale e un potente strumento di politica migratoria. Nel ribadire che il diritto alla vita va sempre tutelato e che il salvataggio in mare costituisce un obbligo per ogni Stato, – si conclude – i Vescovi hanno quindi ricordato quanto sia strategica per il bene comune un’accoglienza dignitosa che abbia nella protezione, nell’integrazione e nella promozione i suoi cardini”.

Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio

Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio


Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio – askanews.it



Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il Vademecum, in un’ottica di supporto ai Comuni che andranno al voto, contiene lo scadenzario degli adempimenti del procedimento elettorale, e da una panoramica sulle più recenti novità normative in materia, pareri del Ministero dell’Interno e giurisprudenza. Si tratta dunque di uno strumento operativo per orientarsi, ad esempio, sul numero di sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle liste, gli atti che possono essere adottati dopo l’indizione dei comizi elettorali. Completa il quadro, una tavola sinottica delle disposizioni su operazioni elettorali, comunicazione istituzionale e propaganda.

Il Vademecum fornisce anche un’elaborazione dei dati della prossima tornata elettorale: il 14 e 15 maggio con eventuali ballottaggi il 28 e il 29 maggio nelle regioni ordinarie e date diverse per quelle a statuto speciale, andranno al voto 791 Comuni. Di questi 107 con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e 684 con popolazione inferiore. Si voterà in 18 Comuni capoluogo di Provincia, mentre la popolazione interessata è di 7.190.818 e quella votante di 6.314.913. Sono questi alcuni dati forniti dal Viminale ed elaborati da Anci nel Vademecum. Tra i 18 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza), uno è anche capoluogo di Regione (Ancona), uno è Capoluogo sede di Città Metropolitana (Catania), mentre sette superano i 100.000 abitanti (Ancona, Brescia, Catania, Latina, Siracusa, Terni, Vicenza).

La Sicilia è la regione con il maggior numero di Comuni alle urne, 128, mentre la regione con meno Comuni al voto è la Valle d’Aosta (un solo comune). I Comuni di nuova istituzione che andranno per la prima volta al voto sono: Moransengo-Tonengo (in provincia di Asti) e Bardello con Malgesso e Bregnano (in provincia di Varese). Il Comune più piccolo che andrà alle elezioni è Bergolo, in provincia di Cuneo, che conta solo 67 abitanti. Il Comune più grande che andrà al voto, con 293.902 abitanti, è Catania, che conta anche il maggior numero di elettori, 263.333.

Lavoro, Inps: nel 2022 oltre 7,6 mln licenziamenti, 377mila economici

Lavoro, Inps: nel 2022 oltre 7,6 mln licenziamenti, 377mila economici


Lavoro, Inps: nel 2022 oltre 7,6 mln licenziamenti, 377mila economici – askanews.it



Lavoro, Inps: nel 2022 oltre 7,6 mln licenziamenti, 377mila economici – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Le cessazioni di rapporti di lavoro, nel 2022, sono state 7.617.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+16%) per tutte le tipologie contrattuali: contratti intermittenti (+27%), contratti a tempo determinato e stagionali (+18%), contratti in apprendistato (+14%), contratti a tempo indeterminato (+12%) e contratti in somministrazione (+11%). E’ quanto emerge dai dati Inps.

Guardando ai dati, sono oltre 1,2 milioni le dimissioni volontarie e più di 377mila i licenziamenti di natura economica: analizzando le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato con riferimento alla causa si evidenzia un forte aumento del 2022 rispetto al 2021 dei licenziamenti di natura economica (+41%). Occorre però ricordare che fino al 30 giugno 2021, per gran parte dell’industria, e fino al 31 ottobre 2021, per il terziario e il resto dell’industria, i licenziamenti economici erano bloccati dalle normative introdotte nel 2020 a fronte dell’evento pandemico. Il più pertinente confronto con il 2019 per i licenziamentieconomici rileva una contrazione: circa 127.000 licenziamenti in meno (-25%). In crescita invece risultano i licenziamenti disciplinari: circa 36.000 in più nel 2022, rispetto al corrispondente periodo del 2019. Le dimissioni da rapporti di lavoro a tempo indeterminato registrano un incremento nel 2022 pari al +10% rispetto al corrispondente periodo del 2021 e del +24% rispetto al 2019. Il livello raggiunto (1.256.000 nel 2022) sottende il completo recupero delle dimissioni mancate del 2020, quando tutto il mercato del lavoro era stato investito dalla riduzione della mobilità connessa alle conseguenze dell’emergenza sanitaria.

Lavoro, Inps: 41 mln di ore autorizzate a febbraio, -35,7% su anno

Lavoro, Inps: 41 mln di ore autorizzate a febbraio, -35,7% su anno


Lavoro, Inps: 41 mln di ore autorizzate a febbraio, -35,7% su anno – askanews.it



Lavoro, Inps: 41 mln di ore autorizzate a febbraio, -35,7% su anno – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di febbraio sono state circa 41 milioni, il 2,2% in meno rispetto al precedente mese di gennaio (42 milioni) e il 35,7% in meno rispetto a febbraio 2022, nel corso del quale erano state autorizzate quasi 64 milioni di ore. Lo ha reso noto l’Inps.

Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a febbraio 2023 sono state 17,2 milioni. Nel mese di gennaio 2023 erano state autorizzate 16,7 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è del 2,8%. A febbraio 2022 le ore autorizzate erano state 18,4 milioni. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a febbraio 2023 è di 22,4 milioni, di cui 9,6 milioni per solidarietà, con un decremento del -8,1% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (24,4 milioni di ore). Nel mese di febbraio, rispetto al mese precedente, si registra una variazione congiunturale pari a -4,8%.

Gli interventi in deroga autorizzati nel mese di febbraio sono stati pari a 0,09 milioni di ore. La variazione congiunturale registra, rispetto al mese precedente, un incremento pari al 310,6%. A febbraio 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 3,7 milioni, con una variazione tendenziale del -97,5%.

La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori


La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it



La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – L’Aula della Camera ha approvato all’unanimità con 245 voti a favore e nessun contrario l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Alla seduta erano presenti i familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

I familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori hanno seguito dalla tribuna della Camera le dichiarazioni di voto sull’istituzione della commissione bicamerale d’inchiesta sulle due ragazze scomparse. “Oggi sono presenti in Aula ed è forse giunto il momento in cui questo Parlamento rivolgesse le scuse per il tanto, troppo tempo per arrivare fino qui” e per esprimere un “grande abbraccio per il dolore senza risposta che hanno avuto” e “un forte ringraziamento per la fiducia che continuano ostinatamente a riporre nelle istituzioni” e che più che “mai abbiamo il dovere di ripagare”, ha detto il capogruppo del M5S Francesco Silvestri, tra gli applausi dei parlamentari.

Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro

Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro


Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro – askanews.it



Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il gigante dell’elettronica giapponese da anni in difficoltà, Toshiba, ha accettato un’offerta d’acquisizione da parte di una cordata di investitori giapponesi tra i quali quelli inclusi nel fondo Japan Industrial Partners. Lo ha scritto oggi il Nikkei, che stima l’operazione in 2mila miliardi di yen (14 miliardi di euro).

Il consiglio d’amministrazione della compagnia ha approvato – secondo quanto scrivono Nikkei e Financial Times – l’acquisizione in una riunione odierna. JIP presenterà un’offerta d’acquisto ed effettuerà un delisting di Toshiba. L’acquisizione porrà termine al lungo processo di ristrutturazione di Toshiba, iniziata con la prima offerta di acquisto che risale a due anni fa.

La decisione è stata assunta dal consiglio d’amministrazione dopo colloqui con un comitato speciale formato da esterni. JIP adesso dovrà procedere con una serie di procedure volte a soddisfare le leggi sulla competizione e le altre norme. Quando avrà ottenuto le autorizzazioni regolatorie, acquisterà le azioni dagli attuali azionisti e toglierà Toshiba dalla borsa.

A finanziare l’acquisizione sono circa 20 compagnie giapponesi tra le quali ci sono Rohm, Orix, Chubu Electric Power, Una parte del finanziamento, poi, arriverà da banche nipponiche. Il controllo di Toshiba, che ha al momento nel suo azionariato molti attivisti, verrà passato a una singola compagnia che renderà più semplici i suoi processi decisionali.

JIP ha presentato le sue intenzioni un anno fa e a novembre ha reso nota la sua offerta preventiva. Un messe fa ha depositato una proposta finale, dopo aver acquisito gli impegni dalle banche. Toshiba era stata già nel mirino della CVC Capital Partners, il fondo europeo, ad aprile due anni fa, che aveva presentato un’offerta preliminare di acqusizione. Tuttavia le negoziazioni non portarono da nessuna parte, anche perché la normativa giapponese pone dei vincoli alle acquisizioni da parte di soggetti esteri in settori strategici per la sicurezza nazionale e Toshiba è impegnata nel nucleare. A novembre del 2021 il management – da anni in conflitto con gli azionisti attivisti – aveva presentato un piano per spezzare in tre parti la compagnia. Poi il piano era stato ridimensionato, con una divisione in due. Ma comunque il progetto era caduto all’Assemblea degli azionisti, dopo un voto contrario. A quel punto restava solo la strada della vendita e del delisting.

Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni

Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni


Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni – askanews.it



Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – All’indomani delle dichiarazioni in televisione del presidente Macron, che ha ribadito di voler andare avanti col suo progetto di riforma delle pensioni perchè è nell’interesse del paese, la Francia torna in piazza. Sono previsti scioperi e manifestazioni in tutto il paese in quello che il nono grande giorno di mobilitazione.

Per il nono giorno di mobilitazione contro la riforma delle pensioni, i sindacati sperano ancora una volta di radunare massicci cortei in tutto il Paese, capitalizzando la rabbia generata dall’uso del 49.3, l’articolo di legge che ha permesso al governo di far passare alla camera il disegno di riforma senza passare dal voto. Manifestazioni sono previste in molte città, tra cui Bordeaux, Lione, Lille, Nantes, Strasburgo e Montpellier. A Parigi, i manifestanti percorreranno un percorso ben noto. i partecipanti partiranno alle 14:00 da Place de la Bastille, nell’11° arrondissement della capitale. Si dirigeranno quindi verso Place de la République, passando per Boulevard Beaumarchais e Boulevard du Temple. Il corteo si diramerà poi verso l’Opéra Garnier, suo capolinea, imboccando Boulevard Saint-Martin, per passare davanti a Porte Saint-Denis, Bonne Nouvelle, e imboccare Boulevard des Italiens. Questo percorso era già stato percorso, in senso inverso, il 7 marzo scorso.

Dopo diverse serate di mobilitazioni segnate da violenze, i sindacati sperano di rilanciare la protesta contro la riforma per piegare l’esecutivo, nonostante il voto finale del Parlamento. Le manifestazioni sono state decisamente meno partecipate dall’inizio di marzo: dopo un picco il 7 del mese, sabato 11 marzo in tutta la Francia sono stati contati solo 368.000 manifestanti, secondo la polizia, e un milione secondo la CGT. Si tratta del dato più basso da metà gennaio. Mercoledì 15 nel Paese era stato osservato un rimbalzo limitato, ma le cifre sono rimaste al di sotto dei primi giorni di mobilitazione. A Parigi il picco si è registrato sabato 11 febbraio, con 93mila manifestanti. Un livello che non è mai stato raggiunto da allora: tra il 7 e il 15 marzo la dimensione del corteo è stata dimezzata, secondo la polizia e la CGT. I sindacati sperano di invertire la tendenza questo giovedì: “Ci sarà molta gente, ne sono sicuro”, ha detto Philippe Martinez, questa domenica, su BFMTV. “Vogliamo che gli scioperi si moltiplichino e ci siano sempre più rinnovabili”, ha aggiunto il capo della CGT, ritenendo che “questo è ciò che sta cominciando ad accadere” sul campo. Di fronte al rischio di straripamenti, il ministero dell’Interno mobiliterà 5.000 poliziotti e gendarmi nella capitale, mentre sono attese tra le 40.000 e le 70.000 persone, secondo fonti di polizia citate da AFP.

Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen

Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen


Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen – askanews.it



Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Mangopay, fornitore di infrastrutture di pagamento specifiche per le piattaforme, annuncia l’acquisizione di WhenThen, azienda con sede a Dublino specializzata in tecnologie per i pagamenti, che si occupa dell’accettazione dei pagamenti e dell’automazione delle operazioni di pagamento per le aziende online di tutto il mondo. Grazie alla tecnologia e alla connettività globale di WhenThen, Mangopay potrà ampliare rapidamente l’intera offerta sui pagamenti per creare un valore significativo per i clienti attuali, grazie a relazioni multiprocessore e a un maggiore livello di automazione.

Grazie a questa acquisizione, Mangopay continua a rafforzare le proprie capacità di prodotto e ad aggiungere nuovi flussi di ricavi impiegando le acquisizioni di WhenThen e Nethone in un’offerta completamente integrata. Una soluzione di pagamento completa costruita interamente per le piattaforme. In un’unica integrazione, le tecnologie combinate di WhenThen e Mangopay daranno ai clienti della piattaforma:

Una potente orchestrazione dei pagamenti, che consente di effettuare un loro indirizzamento intelligente per ridurre i costi, eliminare le barriere al checkout e aumentare i tassi di conversione su tutti i metodi di pagamento. L’aumento dei tassi locali di conversione al checkout e il soddisfacimento delle aspettative dei clienti attraverso l’aggiunta immediata di metodi di pagamento ai flussi di checkout con un semplice clic, grazie a una dashboard self-service. La conservazione e l’accesso sicuri ai dati delle carte dei clienti tramite un caveau nativo in cloud certificato PCI DSS Level 1 che non solo tokenizza le carte dei clienti, ma abilita anche i token di rete (Visa, Mastercard, AMEX) e l’aggiornamento automatico delle carte, assicurando che le piattaforme abbiano sempre in archivio i dati più recenti delle carte dei loro clienti. L’automatizzazione delle operazioni di pagamento manuali, che richiedono molto tempo, attraverso una dashboard centrale di Payment Insights and Operations, che consente di sbloccare i ricavi nascosti risolvendo le inefficienze e i problemi legati ai pagamenti, come le controversie, i rimborsi, i rifiuti e le transazioni non andate a buon fine. Romain Mazeries, CEO di Mangopay, commenta: “Mentre la platform economy continua a crescere, la creazione di esperienze di pagamento straordinarie rimane un fattore chiave per i nostri clienti attuali e potenziali. L’acquisizione di WhenThen consente a Mangopay di accelerare rapidamente le proprie capacità di pagamento, fornendo al contempo le migliori esperienze di pagamento sul mercato. Rappresenta un asset strategico per i nostri piani di crescita, dopo l’acquisizione di Nethone nel 2022 che ha rafforzato le nostre capacità antifrode. Ci impegniamo a servire i nostri clienti di lungo corso, come Vinted, LeBonCoin, Chrono24, Wallapop e molti altri, con funzionalità migliorate e tecnologie modulari che soddisfino al meglio le loro esigenze”.

“Siamo estremamente entusiasti di unirci al viaggio di Mangopay e diventare il prossimo leader globale dei pagamenti per le piattaforme”, aggiunge Kirk Donohoe, ex co-fondatore e CEO di WhenThen, ora Chief Product Officer di Mangopay. “Le aziende basate sulle piattaforme, grandi e piccole, cercano flessibilità nel modo in cui costruiscono e gestiscono il loro portafoglio di pagamenti, mentre si sforzano di raggiungere i propri obiettivi di crescita e di fatturato. Per troppo tempo hanno dovuto adottare un approccio ai sistemi di pagamento uguale per tutti. Noi vogliamo dare loro più controllo, flessibilità e scalabilità”. L’intero team e i prodotti di WhenThen si sono ora completamente integrati con Mangopay e opereranno sotto il marchio Mangopay.

Con l’ingresso in qualità di Chief Product Officer, il co-fondatore di WhenThen Kirk Donohoe diventa l’inserimento più recente nel Comitato Esecutivo di Mangopay, che nell’ultimo anno ha visto l’arrivo di diversi nuovi senior executive del mondo dei pagamenti e dei marketplace, tra cui il CTO Ronen Benchetrit (ex-Zopa, Bumble), il CRO Luke Trayfoot (ex-PayPal), il General Counsel Olympe Leflambe (ex-Ebay), il CFO Carlos Sanchez Arruti (ex-Amazon) e il CEO di Nethone Hubert Rachwalski.

Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio

Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio


Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio – askanews.it



Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – La nave di assalto anfibia statunitense USS Makin Island si trova nel porto di Busan, per prendere parte – secondo quanto scrive l’agenzia di stampa Reuters – a grandi esercitazioni di sbarco anfibio lungo la costa orientale della Sudcorea, vicino a Pohang, che dureranno fino al 3 aprile.

Secondo quanto ha comunicato la scorsa settimana il comando sudcoreano, si tratta delle più imponenti da anni a questa parte, prenderanno parte circa 12mila tra marinai e truppe da sbarco dei due paesi, 30 navi da guerra, 70 aerei e 50 mezzi d’assalto anfibio. Queste manovre erano state sospese nel 2018 dall’amministrazione del precedente presidente sudcoreano Moon Jae-in nel tentativo di favorire il disgelo dei rapporti con Pyongyang.

“Queste esercitazioni dimostreranno la volontà dell’alleanza Corea del Sud-Usa di realizzare la ‘pace attraverso la forza’ e rafforzeranno ulteriormente la capacità di difesa combinata della Corea del Sud”, ha dichiarato il comandante del corpo dei marine sudcoreani, generale Kim Gye-hwan. La Makin Island porta con sé 10 caccia stealth F-35 e decine di mezzi da sbarco corazzati.

Alle esercitazioni prenderanno parte anche una quarantina di marine britannici e ci saranno osservatori da Australia, Francia, Filippine. Oggi si sono concluse le esercitazioni virtuali Freedom Shield, durate 11 giorni e continuano invece col nome di Warrior Shield altre manovre sul campo.

La Corea del Nord considera queste manovre come prove generali d’invasione e in questo periodo ha effettuato diversi lanci dimostrativi, compreso uno ieri in cui sono stati sparati quattro missili balistici.