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Tag: Sanremo 2023

Turismo radici,Ricciardi: riforme fiscali per aiutare operatori-VIDEO

Turismo radici,Ricciardi: riforme fiscali per aiutare operatori-VIDEORoma, 16 mar. (askanews) – Con il progetto turismo delle radici è “importante intanto ridare centralità ai territori della partenza che non sono toccati dal flusso turistico, le aree interne, i piccoli comuni, la provincia italiana, dalla quale è partita l’emigrazione nei secoli passati. E credo che tutto questo bisogna farlo aumentando le risorse in dotazione, moltiplicandole magari per dieci, e anche pensando a delle riforme fiscali che consentano a chi investe, di poterlo fare agevolemente”. Lo ha detto Toni Ricciardi, deputato Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Europa, a margine della presentazione nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati del libro ‘Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia’ di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci.
“Occorre anche immaginare una sorta di bollino di qualità del turismo delle radici, per assicurare una standardizzazione dei servizi offerti che non significa perdere l’essenza della tipicità, ma garantire un prodotto di qualità a coloro che vengono”, ha aggiunto.

Eurovision, Marco Mengoni canterà “Due vite” riarrangiata

Eurovision, Marco Mengoni canterà “Due vite” riarrangiataRoma, 16 mar. (askanews) – È “Due vite” la canzone scelta da Marco Mengoni per rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest 2023, in programma a maggio a Liverpool che vede coinvolti cantanti da 37 paesi diversi, con la finale il 13 maggio che sarà trasmessa in diretta su Rai1.
Dopo la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, Mengoni – attualmente impegnato in studio per la realizzazione del prossimo disco in uscita prima dell’estate – ha scelto di affrontare l’avventura dell’Eurovision con questo brano che continua ad essere tra i più amati del pubblico ad oltre un mese della fine del Festival della Canzone Italiana. DUE VITE ha, infatti, raggiunto in pochissimo tempo il disco di platino e, ad oggi, sono oltre 30 milioni le visualizzazioni del videoclip ufficiale. Dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane, al 49# nella classifica global di Spotify e aver totalizzato oltre 70 milioni di stream audio/video, rimane stabile anche ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due Vite è inoltre al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, oltre ad essere stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo.
“Sono orgoglioso di rappresentare nuovamente il mio paese e non vedo l’ora di essere a Liverpool. Intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire e godermi il momento, voglio portare su quel palco tutto me stesso e il mio mondo. Con il mio team siamo al lavoro per preparare la performance al meglio”.
A dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale” – brano certificato quattro volte disco di platino – Marco Mengoni è pronto a tornare su quel palco e a condividere l’energia e la forza di Due vite (in una versione riarrangiata per questa occasione unica).
“Non vedo l’ora di rivivere l’atmosfera dell’Eurovision Song Contest, è il ricordo più forte che ho di quella esperienza: incontrare artisti di tutto il mondo, scoprire sonorità nuove e vivere questa esperienza di comunione e grande energia creativa, tutto facendo parlare la nostra musica, un mezzo di comunicazione potentissimo capace di esprimersi e farsi comprendere in tutte le lingue”.
Due Vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy) parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
“Ho scelto Due vite perché voglio portare me stesso su quel palco, e questo brano è una riflessione a cui tengo molto e mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio, non vedo l’ora. E’ un viaggio intimo, un invito rivolto a tutti noi ad accettare quello che la vita ci offre perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti, rimpianti, senza se e senza ma”, aggiunge Mengoni. I l brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta. 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live per Marco Mengoni alla vigilia di Eurovision 2023, un ulteriore momento di celebrazione di questi ultimi due anni di successi, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico MATERIA – proseguiti con due imperdibili show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e ad una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria del 73° Festival di Sanremo con il brano “Due Vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista prima della partenza del live estivo. Infatti, Marco Mengoni ha dato appuntamento al suo pubblico nei principali stadi italiani, di cui sono già sold out le date di Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Milano (8 luglio). Il tour inizierà con la data zero in programma a Bibione (17 giugno) e toccherà anche le città di Padova (20 giugno) e Torino (5 luglio) prima del gran finale live, di cui sono stati venduti oltre 25mila biglietti solo nelle prime 24 ore, il 15 luglio al Circo Massimo a Roma (15 luglio). Un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening che chiuderà la sua fortunatissima prossima stagione live estiva. Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation. I biglietti per la data al Circo Massimo e per le date di Bibione, Padova e Torino sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com. Radio Italia è la radio partner del tour.

Mobilità e smog: città italiane ancora lontane dagli obiettivi 2030

Mobilità e smog: città italiane ancora lontane dagli obiettivi 2030Milano, 16 mar. (askanews) – Le città italiane sono ancora lontane dagli obiettivi di mobilità, riduzione delle emissioni e sicurezza fissati al 2030. E’ quanto emerso, in sintesi, dal bilancio finale di “Clean Cities”, la campagna itinerante di Legambiente che ha messo in luce il ruolo che i capoluoghi italiani possono svolgere per guidare il paese verso una mobilità a zero emissioni. Il tour nazionale ha visitato 18 capoluoghi italiani (Avellino, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Prato, Frosinone, Roma, Torino, Trieste; ai quali si aggiunge la tappa spin off di Taranto) per misurare la distanza tra le attuali politiche di mobilità e quelle necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati al 2030.
Tutte le città monitorate superano i futuri limiti di legge per la qualità dell’aria e presentato ritardi rispetto agli indici di sicurezza e all’implementazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile. Tuttavia, ci sono notevoli differenze territoriali. Per esempio, Catania, Perugia, Avellino e Roma hanno i tassi di motorizzazione più elevati, mentre solo Milano e Genova si avvicinano al limite UE di 35 auto ogni 100 abitanti. Troppe città hanno registrato un numero elevato di feriti e morti in incidenti stradali, superiori alla media nazionale e sono lontane dagli obiettivi di dimezzamento delle vittime della strada al 2030 stabilito dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale. Inoltre, spesso presentano una scarsa offerta di trasporto pubblico e mancano di alternative adeguate come i mezzi in sharing. Tendenza ravvisabile, soprattutto ad Avellino, Palermo, Prato, Perugia, Pescara, Catania e Napoli. Per quanto riguarda l’estensione della rete stradale a velocità ridotta (30 km/h), in generale si è molto lontani dagli obiettivi indicativi che Legambiente propone al 2030, pari all’80% delle strade urbane.
“Le città italiane devono compiere un importante cambiamento per diventare più vivibili e meno inquinate, ponendo al centro della loro strategia la mobilità pubblica, condivisa, elettrica, attiva e intermodale – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Mentre il governo sembra muoversi in direzione opposta, decisamente anacronistica rispetto agli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni – tra cui il phase-out delle auto alimentate da combustibili fossili – le città hanno la responsabilità e il potere di fare la differenza. Possono diventare veri motori di cambiamento, rispondendo finalmente alle esigenze di tutti i cittadini e posizionando il nostro Paese tra i più avanzati dell’Unione Europea. In particolare, le 9 città pioniere – Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino – incluse nella Missione per la Neutralità Climatica devono definire un percorso chiaro per raggiungere l’obiettivo del net-zero entro 7 anni”.

Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggio

Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggioRoma, 16 mar. (askanews) – Il 18 marzo 2023 torna il Festival Popolare italiano, la rassegna che da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.
Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa nona edizione del Festival – spiega Stefano Saletti – perché si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, luogo ideale per far incontrare i suoni e le voci della cultura popolare con la grande tradizione musicale italiana in un connubio che supera steccati di genere e di stili. Il pubblico, oltre ad assistere ai concerti, potrà infatti visitare una ricca e affascinante collezione di strumenti musicali che attraversa duemila anni di storia. Per questo voglio ringraziare la dirigente della Direzione Musei statali della città di Roma Maria Stella Margozzi e la direttrice del Museo, l’architetta Sonia Martone, per la sensibilità e l’attenzione mostrata per questa iniziativa”.
Il Programma. Si parte sabato 18 marzo 2023 alle 17.30 con il concerto della cantautrice salentina Alessia Tondo, vincitrice del “Premio Loano Giovani” riservato al miglior disco di musicisti under 35 con il suo album “Sita”. Il 29 aprile alle 17.30 di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. Il 13 maggio alle 20.30 il concerto di un’altra voce pugliese, Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music. Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.
Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa. Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

Carè(Pd): turismo radici veicolo per investimenti internazionali

Carè(Pd): turismo radici veicolo per investimenti internazionaliRoma, 16 mar. (askanews) – “Il progetto sul turismo delle radici è importante perché da un punto di vista permette di diffondere la cultura italiana tra le seconde e terze generazioni degli italiani nati all’estero e far rivivere loro le esperienze vissute dai genitori o dai nonni in Italia e inoltre può rappresentare uno strumento per veicolare investimenti internazionali verso l’Italia”. Così Nicola Carè, deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, a margine della presentazione nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati, del libro ‘Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia’, di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci.
“Il progetto sul turismo delle radici serve anche a valorizzare le economie di quei territori oggi sottoposti a una nuova fase migratoria e di spopolamento”, ha proseguito sottolineando che “è fondamentale coinvolgere tutte le associazioni di italiani e le camere di commercio italiane all’estero per far sì che questo progetto venga diffuso non solo tra le nostre seconde e terze generazioni ma anche tra gli ‘affiliati italiani’, la popolazione locale innamorata del nostro Paese”, ha detto ancora.

Opposizione Sudcorea: Yoon sottomesso a Giappone, vergogna

Opposizione Sudcorea: Yoon sottomesso a Giappone, vergognaRoma, 16 mar. (askanews) – Il principale partito di opposizione sudcoreano, il Partito Democratico, si è scagliato oggi contro il disgelo nelle relazioni con il Giappone, accusando il presidente Yoon Suk-yeol per essere uscito a mani vuote dal vertice con il primo ministro giapponese Fumio Kishida oggi a Tokyo, e definendo definendo i colloqui “il culmine della diplomazia sottomessa” e “una vergogna per il popolo” coreano.
“Sebbene i leader della Corea del Sud e del Giappone si siano incontrati, il governo giapponese non si è scusato per la questione del lavoro forzato in tempo di guerra. Nonostante la posizione così spudorata del Giappone, Yoon ha piuttosto cercato di difendere la parte del Giappone”, ha detto il portavoce partito d’opposizione An Ho-young.
Durante l’incontro al vertice tenutosi a Tokyo all’inizio della giornata, i due leader hanno concordato di risolvere una disputa di lunga data sul risarcimento per i coreani costretti a lavorare per le aziende giapponesi sotto il dominio coloniale giapponese della penisola coreana del 1910-45.
Secondo il piano di Seoul annunciato la scorsa settimana, una fondazione pubblica affiliata al ministero dell’Interno risarcirà le vittime con donazioni da imprese nazionali, sebbene la Corte Suprema della Corea del Sud nel 2018 abbia ordinato a due società giapponesi, Nippon Steel e Mitsubishi Heavy Industries, di risarcire le vittime.
“Yoon ha persino promesso di normalizzare completamente il patto bilaterale di condivisione dell’intelligence militare. Queste decisioni costituiscono un tributo oltre a una semplice concessione”, ha detto il portavoce, facendo riferimento alla tradizionale diplomazia asiatica basata sul principio. “È un altro disastro diplomatico, poiché non abbiamo nulla e abbiamo dato tutto. Suscita vergogna tra la nostra gente”.
An anche sottolineato come nessuna azienda giapponese abbia promesso di partecipare al “futuro fondo” per i risarcimenti per le anziane vittime sopravvissute del lavoro forzato e Tokyo non si è scusata per le ritorsioni commerciali che ha imposto in risposta alla sentenza sul lavoro forzato.

Con la primavera si inaugura la nuova stagione di Leolandia con tante novità

Con la primavera si inaugura la nuova stagione di Leolandia con tante novità

Al via una stagione incentrata su divertimento e sostenibilità, con tante soprese: tra le prime, Bluey

Roma, 16 mar. (askanews) – Leolandia, il parco a tema più amato dai piccoli, inaugura una stagione ricca di novità che si avvicenderanno nel corso dei prossimi mesi, per stupire grandi e piccini e offrire momenti di spensieratezza e allegria. In programma nuovi personaggi dei cartoni animati, eventi speciali con youtuber e influencer per bambini e ragazzi e tante altre sorprese.
Si parte con l’arrivo al parco di Bluey, la divertente ed energica cucciola di Blue Heeler protagonista di una serie seguitissima in TV e sulle piattaforme online per bambini, pronta a lasciare a bocca aperta i suoi piccoli fan dal 18 marzo. Bluey non solo è amatissima dai bambini, ma ha saputo conquistare anche gli adulti, grazie ai valori positivi della serie e alla rappresentazione di una genitorialità moderna. Durante tutta la primavera, i piccoli visitatori di Leolandia potranno partecipare al mini-live show mai visto prima in Italia e divertirsi con Keepy Uppy, il gioco del pallone che non deve mai cadere a terra. Gran finale, i bambini presenti a Leolandia avranno la possibilità di incontrare Bluey per scattare una simpatica foto e portare a casa con loro un magico ricordo che custodiranno a lungo.
David Tommaso, direttore Marketing & Sales di Leolandia, dichiara in una nota: “Dopo il successo della nostra prima apertura per Carnevale, non vediamo l’ora di svelare tutte le novità che si susseguiranno nel corso della stagione già a partire dalla primavera con l’arrivo dell’amatissima Bluey grazie ad un accordo con l’inglese BBC Studios. Ma un’altra grande novità è già in cantiere per rendere ancora più divertente e fresca l’estate di Leolandia, con una nuova area acquatica, il cui tema cambierà il volto di una zona importante del parco. Le nostre attrazioni, gli spettacoli e i personaggi sono pensati per offrire storie e contenuti che i bambini possono vivere da protagonisti mentre si divertono. Questo ci permette anche di veicolare messaggi positivi, come quelli legati all’ambiente e al rispetto degli altri, arricchendo così di valore l’esperienza di visita”.
Continua a questo proposito l’impegno di Leolandia sul tema della sostenibilità, non solo come obiettivo aziendale volto a ridurre l’impatto ambientale del parco, ma anche come concetto da sviluppare coinvolgendo direttamente i bambini, che potranno imparare a conoscere, amare e rispettare la natura attraverso nuove e coinvolgenti iniziative. Tra queste, TrenOrto: un divertente trenino, adatto anche ai bimbi più piccoli, circondato da un vero orto con colture stagionali, realizzato in collaborazione con HiPP, leader di mercato nell’alimentazione biologica per la prima infanzia. A bordo del trenino, i piccoli potranno scoprire la magia che trasforma un piccolo seme in un germoglio e, contemporaneamente, vedere quanto lavoro, attenzione e dedizione sono necessari per portare ogni giorno sulle nostre tavole i frutti della natura. Una volta raccolti, i prodotti del TrenOrto saranno utilizzati come mangime per gli animali della Fattoria, altro fiore all’occhiello del parco, per un perfetto esempio di economia circolare.
TrenOrto e Bluey sono solo le prime di una serie di novità: nel corso del 2023, ad esempio, saranno rinnovati tutti gli show della LeoArena che si avvicenderanno nel corso della stagione, già a partire da aprile. Spettacoli che, insieme alle attrazioni e all’allegra brigata di personaggi dei cartoni animati, come i PJ Masks, Masha e Orso, Bing e Flop, Ladybug e Chat Noir di Miraculous e il Trenino Thomas, regalano avventure indimenticabili ai bambini di ogni età… e ai loro genitori.

Crosetto vede ministri Giappone e Gb: focus su caccia VI generazione

Crosetto vede ministri Giappone e Gb: focus su caccia VI generazioneRoma, 16 mar. (askanews) – Uno “stesso destino” unisce Italia, Gran Bretagna e Giappone, alla luce del fatto che ciò che accade nell’Indo-Pacifico è centrale anche per il futuro del Mediterraneo, e viceversa. L’ha affermato – secondo quanto riporta un comunicato del ministero della Difesa – il ministro della Difesa Guido Crosetto nell’incontro avuto oggi a Tokyo con il ministro della Difesa del Giappone, Yasukazu Hamada, e il segretario di Stato per la Difesa del Regno unito, Ben Wallace. L’incontro ha avuto come tema centrale il comune progetto per l’aereo da guerra di sesta generazione GCAP.
“Italia, Regno Unito e Giappone sono uniti dallo stesso destino e oggi abbiamo posato una pietra per costruire un futuro importante insieme”, ha detto Crosetto. “Una volta Indo-Pacifico e Mediterraneo – ha cointinuato – erano aree considerate lontane tra loro. Oggi, invece, il mondo è diventato sempre più piccolo, le crisi sono aumentate e probabilmente in questo decennio la situazione peggiorerà. Il futuro del Mediterraneo dipende da ciò che succede nell’Indo-Pacifico e viceversa. Ed è per questo motivo che le nostre nazioni devono lavorare e cooperare insieme. Soltanto unendo le forze riusciremo a contrastare la grandezza dei problemi e le sfide future”
Al centro dell’incontro odierno, il rafforzamento del partenariato e il programma Global Combat Air Programme (GCAP), il cui Memorandum of Cooperation (MoC) tra i tre Paesi è stato firmato lo scorso 16 dicembre.
“Il GCAP – ha sottolineato Crosetto – è una scelta industriale, tecnologica ma è, prima di tutto, una scelta politica di tre importanti nazioni che hanno deciso di intraprendere un percorso comune che permetterà alle rispettive Forze Armate di cooperare insieme in diversi ambiti”. Si tratta, ha detto ancora il ministro di “un accordo di grande rilevanza raggiunto in un delicato momento geopolitico” grazie al quale “le nostre tre nazioni rafforzano così la loro cooperazione in un progetto che avrà importanti ricadute nel campo tecnologico, dell’innovazione, ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio, della difesa e sicurezza”.
Il GCAP, programma per un nuovo velivolo di sesta generazione, potrà allargarsi – ha segnalato il ministro – anche ad altri Paesi: “Porterà un insieme di capacità senza precedenti che risulteranno fondamentali per il mantenimento della stabilità globale, creando i presupposti necessari a garantire lo sviluppo continuo nel campo della difesa per i decenni a venire”.
Crosetto ha anche sostenuto che “l’alleanza tra i nostri governi e industrie della Difesa rappresenta un esempio di riferimento per le future collaborazioni internazionali” e ha sottolineato come l’Italia, forte delle proprie esperienze e delle competenze industriali e tecnologiche nel settore dell’aerospazio e nello sviluppo di velivoli militari, veda nel Regno Unito e nel Giappone i partner con i quali rafforzare un modello paritetico e flessibile nella già consolidata cooperazione industriale.
I tre ministri hanno anche sottolineato – si legge nel comunicato – “i benefici che questo accordo apporterà dal punto di vista industriale, determinando prosperità e sviluppo ed un incremento della cooperazione tra le rispettive industrie della Difesa che, già al momento, evidenziano ottime relazioni collaborative”.
Nella parte conclusiva della riunione trilaterale hanno partecipato anche i presidenti e amministratori delegati di Mitsubishi, BAE e Leonardo.

Di Sanzo (Pd): turismo radici grande business opportunity

Di Sanzo (Pd): turismo radici grande business opportunityRoma, 16 mar. (askanews) – “Il progetto del turismo delle radici deve essere visto anche come una grande business opportunity per l’Italia per fare ripartire il turismo dopo la crisi pandemica. E’ necessario capire come usare al meglio le risorse messe a disposizione dal ministero degli Affari Esteri per rilanciare il nostro Paese”. Lo ha detto il deputato Pd, Christian Di Sanzo, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale, nel corso della presentazione, alla Camera, del libro ‘Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia’ di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci.
“Serve una strategia pluriennale che guardi al futuro, da costruire passo dopo passo, con obiettivi a breve, medio e lungo termine”, ha spiegato. “Occorre puntare su quei Paesi chiave dove abbiamo il maggior numero di italodiscendenti”, ha precisato.
“Cercare di utilizzare la rete dell’associazionismo, la rete degli italiani e degli italo-discendenti nel mondo può diventare una grande opportunità per il nostro Paese. Occorre utilizzarla in maniera strategica e intelligente, soprattutto guardando a tutti quei sistemi innovativi che il settore del turismo mette oggi a disposizione”, ha aggiunto Di Sanzo.

##Regione Lazio, Rocca indica programma: nodo sanità è urgente

##Regione Lazio, Rocca indica programma: nodo sanità è urgenteRoma, 16 mar. (askanews) – La Regione Lazio targata Francesco Rocca è andata in scena alla Pisana dove il neo governatore ha esposto ai consiglieri regionali la sua idea di territorio. Il Consiglio regionale, presieduto da Antonello Aurigemma, si è riunito oggi per la seconda giornata della seduta di insediamento della XII legislatura. Dopo l’elezione dei membri dell’ufficio di presidenza del Consiglio, nella scorsa seduta, i lavori sono ripresi con le comunicazioni del presidente della Regione, Francesco Rocca, sulle linee programmatiche e sulla presentazione dei membri della Giunta regionale.
“In questi cinque anni abbiamo un dovere nei confronti di quei cittadini che non sono andati a votare, che hanno smesso di credere nelle istituzioni, soprattutto nei confronti dei nostri giovani”, ha detto Rocca, “perché recuperare i giovani al valore nobile della politica è uno dei nostri doveri”.
Il presidente Rocca ha poi delineato le principali linee programmatiche che la Giunta intende portare avanti, per ciascun settore di intervento, a partire dalla Sanità, ritenuta prioritaria e per la quale ha preso lui direttamente la delega. Rocca ha annunciato che i primi provvedimenti riguarderanno l’emergenza dei pronto soccorso – “che vanno potenziati con più personale” – e le liste d’attesa. Su quest’ultimo punto, il presidente della Regione ha detto che si tratta di un “problema legato sicuramente anche alla carenza di personale ma anche più strutturale, di utilizzo delle risorse” per il quale Rocca ha preso “un impegno solenne che assumo in quest’aula davanti ai cittadini. Si aprirà un grande conflitto con la sanità privata rispetto a questo ma noi non vogliamo far danno a nessuno, vogliamo solo intervenire e risolvere il problema”. Il presidente ha poi annunciato di voler intervenire anche sugli squilibri territoriali: “Negli anni si è stratificata una cittadinanza di serie A e una di serie B rispetto ai servizi offerti dai territori. La centralità romana ha penalizzato i cittadini delle province”.
Poi la rete ospedaliera, per la quale ha promesso di assumere “la responsabilità di scelte coraggiose”. Rocca ha definito “critica” la situazione finanziaria, “che risulta invariata rispetto agli esercizi precedenti, come ha sottolineato la Corte dei conti. Parliamo di circa 22 miliardi di debito. Cercherò una interlocuzione con il Governo per trovare una soluzione adeguata perché la centralità di Roma comporta un elevato costo che va riconosciuto. È inutile continuare a rinfacciarci le responsabilità di questo debito, è arrivato il momento di risolvere il problema tutti insieme”, ha detto il presidente, il quale ha annunciato anche che “saranno centrali i temi dell’assistenza domiciliare e della psichiatria, dove abbiamo una delle leggi più avanzate ma occorre metterci le risorse adeguate”.
“Accelerare le opere dove già sono state stanziate risorse importanti, come la Orte-Civitavecchia e la Roma-Latina, dare risposte anche alle migliaia di pendolari che vivono il disagio sulla rete ferroviaria” ha detto Rocca riguardo ai temi delle infrastrutture e della mobilità. Il presidente ha promesso massima attenzione alla provincia di Rieti, definita “depressa”, per la quale saranno migliorati i collegamenti, con la realizzazione della ferrovia e l’implementazione della via Salaria. “Realizzeremo infrastrutture tenendo conto delle specificità dei territori, dei tessuti socio-economici”, ha aggiunto Rocca, soffermandosi su Amatrice: “Ha visto ricostruito il suo ospedale ma rischia di rimanere una cattedrale nel deserto se non ridiamo vitalità a quel territorio”.
Nel corso del suo intervento, Rocca ha dato molta importanza anche ai temi della formazione e della semplificazione amministrativa. “Razionalizzare il piano formativo, ascoltando anche i bisogni delle organizzazioni datoriali. Per troppi anni la formazione è stata il terreno di scorribande, noi non lo consentiremo più perché la formazione è una leva strategica per lo sviluppo economico, per generare occupazione”, ha detto il presidente.
Sulla semplificazione, Rocca ha detto di voler puntare sulla liberalizzazione delle attività e sulla reingegnerizzazione dei processi amministrativi, a cominciare dai contratti pubblici e dalle autorizzazioni. “Introdurre procedure più snelle soprattutto in materia di Sanità e di Urbanistica, mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale”, ha aggiunto. Quanto al tema delle “fonti energetiche impone riflessioni regionali per la diversificazione dell’approvvigionamento, potenziando le fonti alternative, come eolico e fotovoltaico. Sarà necessario creare un ufficio di scopo”.
Rocca ha annunciato che la Regione farà un piano regolatore energetico, “per individuare siti idonei senza deturpare i nostri paesaggi e favorire la costituzione delle comunità energetiche”.